Fixing 17 2018

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Anno XXVI - n.17 - 1,50 euro

E ditoriale Mettiamo le priorità sul tavolo

Il Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli si è recato nei giorni scorsi a Washington per i tradizionali “Spring meetings” del Fondo Monetario Internazionale ma poco si è saputo degli esiti della missione. Intanto, più internamente, il tempo – una variabile fondamentale – il tempo passa. La situazione deve essere presa di petto e occorre aprire una serie di tavoli su alcune priorità per il Paese: pensiamo alla riforma delle pensioni, alla spending review, all’IVA e al Bilancio dello Stato. San Marino può e deve diventare più attrattivo. Ha tutte le carte per poterlo fare. Per riuscirci però serve intervenire sulla semplificazione burocratica, sulla reputazione e sulla stabilità del Sistema Paese. Crediamo che questi “macrocantieri” possano avere riflessi solamente positivi sulla Repubblica. Ma vanno messi a sistema e soprattutto condivisi. Sembra che il passaggio dalla monofase all’IVA possa slittare di un altro anno, quindi dal 2019 al 2020: non va bene, si tratta di altri 12 mesi persi. Occorre lavorare quindi in maniera pragmatica e decisa. Lavorare insieme e seriamente, in un’ottica di ascolto e di recepimento delle esperienze e delle idee per riuscire a trovare la forma migliore per ripartire. San Marino ha come obiettivo quelli di tornare a essere un sistema competitivo. Le imprese stanno facendo la loro parte, cavalcando l’onda della ripresa. Se migliorassero le condizioni operative, potrebbero fare di più. Per uscire da questa fase critica serve l’impegno e la volontà di tutte le parti. Alessandro Carli

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 4 Maggio 2018

Più tasse che tagli Ma servono 35 milioni

P rivacy

Imprese pronte al GDPR

Primi dietrofront sulla Patrimoniale, ora il Governo deve trovare più risorse: nel mirino orari e retribuzioni dei dipendenti pubblici a pag.3

A NIS

Dai dati le richieste di sviluppo

a pag.8

C ultura

Servono almeno 35 milioni di euro per sistemare il Bilancio dello Stato. Questa la cifra di cui il Governo parla da qualche tempo e attorno cui ruota il dibattito su come trovare queste risorse. Aumentando le entrate e riducendo i costi dell’apparato pubblico: questa la strada maestra, ma con evidenti differenze di visione e di “pesi”, come quello che avrà il privato (più colpito per ora) piuttosto che il pubblico. A cittadini e imprese viene infatti chiesto un sacrificio importante, visto che la sola patrimoniale doveva garantire 16-17 milioni di euro (oltre alla reintroduzione della minimum tax) e al pubblico, invece, verrà tagliato un 2,5% nel 2018 (il 10% totale in tre anni) della spesa corrente totale. Motivo per cui sulla P.A. si stanno cercando soluzioni per risparmiare. Bartolucci alle pagg. 6-7

Le nozze d’argento di Fixing

alle pag.9-11

spazio riservato all’indirizzo


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