Anno XXVII - n.18 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 10 maggio 2019
E ditoriale Liquidità agli sgoccioli E steri Salvabanche RSM-Russia BCSM deve partecipare
“Decreto salvabanche”, atto secondo. Archiviata la prima seduta del Consiglio Grande e Generale che, de facto, ha ratificato solamente la parte inerente alla proroga del blocco dei pagamenti per tre mesi di Banca CIS, mercoledì 8 maggio è stato convocato il Comitato per il Credito e il risparmio ‘allargato’ ai rappresentanti di opposizione per una prima valutazione degli strumenti a tutela sistema bancario. Un tema sul quale si deve trovare un equilibrio, in quanto il testo che era stato proposto in Aula deresponsabilizzava Banca Centrale della Repubblica di San Marino e metteva a rischio le altre risorse dello Stato. BCSM invece deve “partecipare” attivamente cercando di fare al meglio il suo lavoro dal punto di vista “tecnico” perché è l‘ente che ha le competenze necessarie e che in teoria può suggerire le soluzioni migliori non solamente per Banca CIS ma per l’intero sistema bancario sammarinese. Sempre in tema “banche” ricordiamo poi che è in agenda l’approvazione del Bilancio di Cassa di Risparmio del 2018 e alcune modifiche statuarie. Da quello che trapela la perdita di Cassa si attesterebbe attorno ai 34 milioni di euro, come riferisce il report di San Marino News Agency (“Si vocifera che le perdite siano attorno ai 34 milioni di euro. Si dovrebbero comprendere anche i 10 milioni di euro dello spalmadebiti e le perdite si ridurrebbero a 24 milioni di euro e mi risulta ci sia stata la svalutazione totale dei crediti Leiton, quindi con ulteriori 7 milioni di euro di perdita”). Il debito di Cassa di Risparmio si ripercuote sul Bilancio dello Stato: ci (...) Segue a pag. 3
Ora la Spending review
I settori dell’intesa
Il cash flow dello Stato avrà un saldo positivo a fine anno, ma di soli 8 milioni di € con l’incognita di nuovi debiti: è urgente tagliare i costi a pag.2
T arghe
Italia pronta a risolvere il problema
a pag.3
I mprese
A fine anno potrebbero restare “in cassa” solamente poco più di 8 milioni di euro. E’ questa la laconica fotografia che la Segreteria alle Finanze ha fotografato rispondendo a un’interpellanza dei Consiglieri Mancini e Bronzetti. Le proiezioni non sono rosee, insomma, come del resto il trend negativo della finzna pubblica, con una riduzione delle entrate (del resto il PIL è fermo da anni) e una crescita delle spese correnti mai veramente messa sotto torchio con l’attesa Spending review, che invece sarebbe la strada maestra. Anzi, diventa l’unica strada da percorrere, anche perché di “incognite” ce ne sono diverse, a iniziare dalla probabile ricapitalizzazione di Carisp e all’impegno da oltre 50 milioni verso BCSM entro giugno. Ridurre i costi, subito. Bartolucci alle pagg. 6-7
Sul credito agevolato alcune novità
a pag.4
spazio riservato all’indirizzo