Fixing 20 2015

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Anno XXIII - n.20 - 1,50 euro

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 22 Maggio 2015

E ditoriale Rappresentatività, c’è T urismo Accettare Il “Fellini” le sfide dei mercati

Il Paese deve aprirsi di più agli investitori esteri. Il compito del Titano è quello di agire in trasparenza e creare condizione economiche semplici chiare per rendere maggiormente competitive le imprese che già ci sono, come ad esempio le manifatturiere che sono la spina dorsale del sistema. E’ chiaro che serve una crescita di tutti i settori e di tutte le imprese che vogliono accettare davvero la sfida dei marcati. Lo ribadiamo: la politica deve dichiarare cosa vuole fare e come intende farlo. Deve agire in trasparenza tenendo in grande considerazione gli operatori sammarinesi che lavorano seriamente, che credono nel mercato competitivo e che contribuiscono a far “funzionare” il Paese. Ha tenuto banco per tutta la settimana (ma ne siamo certi che le discussioni proseguiranno ancora nei prossimi giorni) il progetto complessivo del “Luxury Departement Store San Marino”, il cosiddetto “Polo del lusso”. Sull’argomento, oggetto dell’ultimo editoriale, la redazione ha ricevuto più di una mail. In una lettera (firmata) il progetto “guarda la punta delle scarpe invece di avere una visione basata su dei fondamentali capaci di dare una vera prospettiva di crescita con delle professionalità qualificate di alto e medio profilo”. Forse sarà anche la “punta delle scarpe”, ma di certo, a leggere qualche stralcio del progetto presentato dai promotori del Luxury, è molto luccicante e pulita: circa 30 milioni di euro l’investimento globale in tre anni; tra i 300 e i 400 occupati a pieno regime e una stima di 6/7 milioni di euro di gettito di monofase previsti (...) Segue a pag. 2

finalmente una Legge

si riapre all’Europa

L’erga omnes resta, ma la sua efficacia sarà stabilita attraverso le quote di lavoratori iscritti di sindacati e associazioni di categoria a pag.5

S port

Franco Baresi tra il Camp e il Milan

a pag.9

L eggi

La stagione dei rinnovi contrattuali è iniziata e la discussione su quello del settore Industria prosegue con l’obiettivo di raggiungere un accordo comune sottoscritto da tutte le parti in campo. Un accordo condizionato come sempre dal fattore della “rappresentatività”, su cui non c’è unitarietà di visione tra i partecipanti alla discussione. Come non c’è una legge che regoli questo tema. Ora il Segretario al Lavoro Iro Belluzzi ha presentato un progetto di legge che andrà a normare diversi aspetti, tra cui quello della rappresentatività. Resta salvo il principio dell’erga omnes, ma avrà efficacia solo in funzione della rappresentanza espressa, in numero di iscritti (che dovranno versare una quota) ai sindacati, così come alle associazioni di datori di lavoro. Potrebbe diventare legge dopo l’estate. Bartolucci a pag. 7

I fallimenti e la soglia dei 30mila €

a pag.10

spazio riservato all’indirizzo


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