Anno XXX - n.21 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 3 Giugno 2022
E ditoriale Fattura elettronica: ora S anità Energetici Oncologia: Ci voleva una guerra?
Ci voleva una guerra (purtroppo) per affrontare la questione energetici in Europa. La parola fine non c’è ancora, ma i passi avanti vanno tutti in quella direzione. “L’azione dell’Ue sull’energia si svilupperà su molti fronti. Sul funzionamento del mercato dell’energia e sui prezzi alti siamo stati accontentati. La Commissione ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap”. Così ha commentato il premier italiano Mario Draghi al termine del Consiglio europeo di martedì scorso, che ha sì affrontato il delicato tema delle sanzioni alla Russia, ma di fatto si è concentrato sulla “battaglia” che da mesi imperversa sui mercati, ovvero quella dei prezzi degli energetici. Prezzi che, va detto, erano già impazziti e per certi versi incontrollati già prima del conflitto in Ucraina e che per questo stanno da tempo monopolizzando l’attenzione sull’inflazione e sui costi di produzione di tutti i Paesi occidentali. Tra cui anche San Marino, ovviamente. Anzi, più che ovviamente, visto che tutta questa discussione interna all’Unione Europea non la vede che spettatore, ponendo tutto il sistema nella difficile posizione, da una parte, di subire tali dinamiche e aumenti, e dall’altra di dover implementare le proprie politiche energetiche, ma da sola. E dopo anni di immobilismo, per di più. Questa la sfida, l’ennesima, che la piccola Repubblica deve vincere a tutti i costi nei prossimi mesi. Una sfida che, al di là delle polemiche su “chi ce l’ha più green” degli ultimi giorni, può vincere solo se ci si muoverà tutti assieme: istituzioni, imprese e cittadinanza. Soli, forse, ma almeno uniti. Di certo, non ci voleva una guerra per capirlo. Daniele Bartolucci
diventa realtà per tutti
accordo con l’IRCCS
Come noto, riguarderà solo il trasferimento di beni da e per l’Italia Terminati i 9 mesi di fase “volontaria”, dal 1 luglio scatterà l’obbligo a pag.3
A nalisi
UE, ecco gli accordi fatti dagli altri
a pag.4
C ultura
Il periodo transitorio di 9 mesi sta scadendo e dal 1° luglio scatterà l’obbligo di emettere le fatture di esportazione verso l’Italia in foormato elettronico. Al di là delle esenzioni (da una parte e dall’altra), di fatto si entrerà nella nuova fase dei rapporti tra i due Paesi per quanto riguarda l’interscambio di beni (per ora sono infatti esclusi i servizi). Un passaggio che, però, solo meno di 500 aziende hanno deciso di effettuare dal 1° ottobre ad oggi e che probabilmente vede invece molte altre imprese sammarinesi interessate a farlo. Per queste ultime, le indicazioni sugli adempimenti da fare sono diverse, di certo c’è l’esaurimento della presentazione delle fatture cartacee prima dell’ingresso nella nuova fase, ma anche altre cose. Vediamo insieme quali. Bartolucci alle pagg. 6-7
Giuliano Gozi L’alpino del Monte Titano
alle pagg.8-11
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