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PDCS, PSD, AR e MDL: “Andiamo

I partiti di maggioranza incassano l’addio di RETE e rilanciano sull’azione di Governo, annunciando Mentre gli ex alleati hanno elencato i provvedimenti bloccati, c’è attesa di avere la lista:

dalla Presidente Neni Rossi, è infatti la competitività. Per cui, entrando nel merito dei “cantieri aperti” serve un mercato del lavoro più snello nel far incontrare domanda e offerta, ma soprattutto con tutti gli strumenti di flessibilità che hanno gli altri Paesi, mentre al momento la sensazione è quella di inserire ulteriori freni e rigidità, o asticelle ancora più alte di quelle in vigore in Europa. Altro tavolo aperto, la riforma di FONDISS: qui l’urgenza di intervenire è dettata non solo dalle criticità pregresse, ma anche dalla recente riforma delle pensioni che ha investito solo parte del primo pilastro (la governance e le possibilità di investimento dei fondi sono infatti rimaste intonse) e, numeri alla mano, non garantisce una sostenibilità nel lungo periodo: si tratta di una riforma soft a detta degli stessi autori, che va sostenuta con l’intervento su FONDISS.

Ma è indubbio che il protagonista indiscusso di questi mesi è e sarà il negoziato per l’Accordo di Associazione all’Unione Europea: non solo per l’impatto che determinate norme, una volta stabilite, avranno all’interno del Pae- se, ma soprattutto per le prospettive che darà a imprese e cittadini, finalmente liberi di operare nel mercato unico al-

Confindustria

Si è svolto nella sede romana di Confindustria il quinto Forum Economico francoitaliano in cui i presidenti di MEDEF Geoffroy Roux de Bézieux e Confindustria.

“La visione di politica industriale e la competitività delle imprese devono tornare centrali in Europa. Le sfide gigantesche che abbiamo di fronte, tra cui la transizione la pari dei Paesi membri. Un “collante” anche per la stessa nuova maggioranza, che vede quindi all’orizzonte almeno il 2024 per il proprio Governo, dovendo concludere il negoziato entro il 2023 e poi ratificarlo, come ribadito da Bruxelles, che vuole chiudere la partita prima delle elezioni europee. Il negoziato, di fatto, coinvolge anche tutte le altre grandi riforme, per cui diventa esso stesso un’agenda di Governo e, grazie alla Commissione Mista appena avviata, diventa l’agenda del Paese, visto che ci partecipano tutti: maggioranza, opposizione, associazioni di categoria e sindacati.

Debito e Bilancio: si cerca la “sicurezza” Sul fronte del Bilancio dello Stato, la sfida è “mettere in sicurezza i conti pubblici”hanno ripetuto tutti i partiti di maggioranza – anche a fronte del roll over dei titoli di debito pubblico per 350 green e digitale, vanno accompagnate e governate agendo principalmente su tre capitoli: l’introduzione di strumenti specifici come un Fondo di sovranità europeo, adeguatamente finanziato e strutturato; la promozione di un nuovo Patto di stabilità e crescita, in cui vanno invertiti i fattori, perché è la crescita a garantire la stabilità; la semplificazione del contesto regolamentare per creare le condizioni che agevolino gli investimenti”, ha detto il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Per Carlo Bonomi “solo un’Europa unita che abbia nell’industria il suo asset primario può garantire un futuro alle prossime generazioni”.

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