Anno XXX - n.22 - 1,50 euro
E ditoriale Riforme sì Ma con molta calma
Il piano delle riforme strutturali annunciato dal Governo procede, ma non così speditamente come ci si aspettava. Soprattutto perché la tempistica ora gioca a sfavore dell’Esecutivo, che ha messo nero su bianco la deadline di giugno per la riforma delle pensioni e per quella del mercato del lavoro. Su quest’ultima sembra sia finalmente esaurita la fase di gestazione tra Segreteria di Stato al Lavoro e Università di San Marino (a cui è stato affidato il compito di analizzare le attuali dinamiche e di individuare possibili interventi e soluzioni), tanto che sembra imminente l’avvio ufficiale degli incontri con le parti economiche e sociali. Sulle pensioni, invece, pesa - e frena - la posizione dei sindacati, che stanno in pratica decidendo, con veti e critiche incrociate, la scaletta dei lavori. Da qui l’incertezza sull’effettiva proposta di legge da parte del Segretario alla Sanità entro la fine del mese come da programma. Altra Segreteria, altra riforma in arrivo: questa volta è quella dell’IGR, che alle Finanze danno per certa entro l’estate, ma di cui, per ora, si conoscono solo le linee guida su cui declinare l’intervento. Intervento che, ancora una volta, riguarderà solo le imposte dirette e non quelle indirette. In sintesi: dell’IVA non si parla ancora, per il momento. Giugno è partito e la scadenza prefissata dal Governo (ovviamente dopo abbondanti richieste di tempi certi, confronti e condivisione) va rispettata: un bel banco di prova per la maggioranza, insomma, chiamata a dare concretezza ai propri annunci. “Il 2022 è l’anno delle riforme”. Ora però le vogliamo vedere. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 10 Giugno 2022
L’economia cresce: oltre 100 imprese in più
P RG
Chiesto a Boeri di “aggiornarlo”
I dati di aprile confermano il trend positivo: rispetto al 2021 sale il numero di occupati (+1.022), trainato dal manifatturiero (+304) a pag.5
S port
Il team MVP vince la II Corporate
a pag.8
P oste
Anche ad aprile 2022, rispetto a 12 mesi prima, è cresciuto il numero delle imprese operanti sul Monte Titano, ma anche quello delle forze di lavoro e quello dei lavoratori del settore privato: i dipendenti difatti sono aumentati di quasi mille unità (da 20.006 a 20.941). Per quanto riguarda le aziende, l’accelerata è stata molto significativa, oltre 100 nuove imprese: ad aprile erano 4.947, 12 mesi dopo 5.080. A una contenuta crescita delle imprese manifatturiere (+2) fa da contraltare un importantissimo aumento dei dipendenti: erano 6.618 ad aprile 2021, ad aprile 2022 sono diventati 6.922 (+304). È di quasi mille unità il “taglio” dato ai lavoratori dipendenti del settore pubblico allargato per ente di appartenenza. Servizio alle pagg. 6-7
Più ricavi meno costi e meno perdite
a pag.9
spazio riservato all’indirizzo