Anno XXVIII - n.23 - 1,50 euro
E ditoriale E’ un Fatto che non parli Di Maio
La “gogna mediatica” con cui la maggior parte dei giornali italiani stringa e costringa San Marino in una serie di luoghi comuni è un fatto ormai assodato. Che poi ci sia un altro Fatto, ma con la F maiuscola, che rinnovi la cortesia, non è una gran novità: quotidianamente nelle redazioni italiane si rincorrono notizie contro San Marino (rare quelle a favore). Ma il fatto, pardon il Fatto è un’altra cosa. E’ un giornale, certamente, ma forse è l’unica cosa che lo accomuna agli altri. E’ stato ideato, costruito e finanziato (non dal pubblico, perché da sempre si dicono contrari alle prebende per l’informazione) per distinguersi dagli altri, poggiando su una libertà e un’onestà intellettuale differente, superiore insomma. Quale sia la parte politica che questi concetti li ha sposati e utilizzati per dar contro a tutti gli altri è facilmente intuibile. Del resto, che il Fatto Quotidiano sia considerato un po’ la voce del Movimento 5 Stelle è un’opinione diffusa. Ma l’attacco a San Marino dei giorni scorsi è diverso. Legittimo, per quanto, come abbia detto il Governo, un po’ “fantasioso”. Certamente esagerato rispetto ai numeri, comunque negativi, del sistema sammarinese. La questione diventa reputazionale, soprattutto, come è stato detto, nel momento in cui San Marino si appresta a emettere dei bond per centinaia di milioni di euro sul mercato. Il fatto (stavolta minuscolo), è che a dire no al prestito non è stato Di Maio, Ministro agli Esteri, ma il giornale che parla al suo elettorato. Un elettorato che a quella San Marino dipinta ancora come un paradiso fiscale, non darebbe mai una mano. Magari a un Paese serio e che fa le riforme, sì. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 10 Luglio 2020
“Debito e riforme non c’è più tempo”
I Nforma
Il team work nell’era “smart”
Approvato il bilancio ANIS, ma la preoccupazione è rivolta al sistema economico. Presentata l’indagine sull’impatto Covid-19 sulle imprese a pag.3
S cuola
Tutte le date dell’anno scolastico
a pag.4
M otori
“Debito e riforme, non c’è più tempo”, questo il forte appello degli imprenditori a politica, Governo e parti sociali, che arriva dall’Assemblea ANIS, svoltasi la mattina dell’8 luglio per la prima volta in videoconferenza online. L’occasione per gli imprenditori di confrontarsi sui temi più attuali, a maggior ragione in una “situazione così grave” e, soprattutto all’indomani dell’atteso incontro con il Governo: il primo era stato prima del Covid-19 a febbraio. E a proposito della pandemia, ANIS ha presentato i risultati dell’indagine del proprio Osservatorio sull’impatto che potrebbe avere sulle imprese. Lo scenario non è positivo e, come ha spiegato la Presidente Neni Rossini, “le ripercussioni, si sommano alle già note criticità del sistema sammarinese”. Bartolucci alle pagg. 6-7
A maggio solo 8 auto nuove
a pag.9
spazio riservato all’indirizzo