Anno XXIX - n.23 - 1,50 euro
E ditoriale Riaprire non basta per ripartire
Da una parte le riforme che ancora non arrivano, dall’altra un Paese che si sta rimettendo in moto tra mille difficoltà. La fotografia di San Marino potrebbe essere questa, e in parte lo è, se non fosse che c’è anche uno scenario internazionale che si sta muovendo nella stessa difficile situazione e quindi sarebbe il caso di posizionare il “grandangolo”. Almeno sull’Europa, dove è vero che sono stati messi a disposizione miliardi di euro per avviare i Piani Nazionali di Ripartenza e Resilienza, ma è anche vero che quasi tutti i Paesi sono alle prese con le stesse grandi riforme: da quelle “anti consenso” come la Pubblica Amministrazione o le pensioni, a quelle “pro impresa” sul mercato del lavoro, per arrivare a quelle più evolute come la “transizione ecologica”. In tale scenario San Marino, anche se sembra assurdo, ha un vantaggio: può decidere praticamente da solo e in fretta come rinnovarsi. Oppure decidere di rimanere così, condannando se stesso e le future generazioni. La decisione va presa ora, spinti come detto più volte, dall’entusiasmo di aver portato la popolazione fuori dalla pandemia meglio e più velocemente di altri. Una spinta non di poco conto, ma che da sola non basterà a sistemare tutte le cose: occorre fare di più e occorre fare ciò che serve. La stagione turistica appena riaperta e la probabile ripartenza economica vanno cavalcate e agevolate, ma soprattutto vanno tolti tutti gli ostacoli e freni per un pieno sviluppo economico e sociale del Paese. Le riforme, insomma. Una parola che non ci stancheremo di ripetere. Sicuramente non in questa fase così straordinariamente decisiva. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 18 Giugno 2021
Pass vaccinale, ok agli spostamenti in UE
F isco
Patrimoni: critiche sulle sanzioni
San Marino al passo con gli altri Paesi sulla mobilità: ecco il DL 105 Si parte a luglio: standard internazionali di sicurezza e QR-Code a pag.2
R ifiuti
Assoservizi al fianco delle imprese
a pag.3
F inanza
Raggiunta la cosiddetta “immunità di gregge” – a San Marino la copertura ha superato il 75% -, e in attesa di apprendere le decisioni dell’EMA sul vaccino Sputnik (il Russian Direct Investment Fund RDIF ha affermato che possa ricevere la registrazione dall’Agenzia Europea dei Medicinali entro due mesi), il nuovo “fronte” si chiama “Green Pass”. Attestare le certificazioni relative al COVID‐19 con standard internazionalmente riconosciuti: è questa la mission del Decreto-Legge nr. 105 del 2021. “Ci hanno lavorato i legali e San Marino Innovation per rendere allineato il nostro green pass con quello Ue” ha detto il Segretario di Stato Roberto Ciavatta. L’applicazione sviluppa un QR-Code che è utilizzabile da tutti quei Paesi non membri dell’UE. Servizio alle pagg. 6-7
Il Moneyval promuove il Titano
a pag.9
spazio riservato all’indirizzo