Fixing 2023 nr. 23

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Editoriale

Un’agenda per il Paese o per i voti?

Se è vero che le elezioni subito non le vuole in verità nessuno, il tempo che lo stesso Governo si è dato “per fare quello che si potrà fare” impone a tutti i partiti politici (quelli di oggi e quelli che verranno di qui a qualche mese) di guardare alle prossime elezioni e, quindi, di agire anche in chiave elettorale. Questo però può rappresentare un - ulteriore - problema per il Governo, perché alle elezioni ci si vorrà arrivare con il consenso dell’elettorato e non con una società che non avrà di che ringraziare chi ha governato fino al giorno prima. Troppo facile sarebbe fare regali e concessioni (vedi magari un rinnovo del contratto pubblico con aumenti spropositati), perché sarebbe un rischio: per quanto si incasserebbe in termini di consenso, tanto si perderebbe nei confronti delle opposizioni che avrebbero motivo per gridare allo scandalo. Lo stesso su temi più alti, come l’Accordo di Associazione con l’Europa: c’è una specie di patto non scritto per cui più o meno tutto l’arco costituzionale sammarinese è d’accordo nell’arrivare alla firma, ma se questa arriverà molto per non dire troppo vicina alle elezioni, aumenterebbero le possibilità di qualche sgambetto proprio per accaparrarsi qualche voto in più. Per non parlare delle riforme, che se non calibrate bene potrebbero scontentare tanti: spiegarne i vantaggi, soprattutto in chiave di sostenibilità e di sviluppo, è più che un obbligo. Così come farle: perché se si traccheggerà e basta, evitando temi e interventi solo calcolando quanti voti fanno perdere, non si arriverà nemmeno al panettone, altro che elezioni dopo Pasqua 2024.

Energetici, nuovi “sconti”

Ma ancora nessun piano

Il Decreto 93 copre i consumi fino a giugno, non per tutte le utenze Progetti e investimenti: ANIS lancia l’Osservatorio della Sostenibilità

Da una parte il Decreto “bollette-bis” che, seppur con diverse forme, aiuterà famiglie e imprese (ma non tutte) a calmierare le tariffe sui consumi del trimestre in corso, dall’altra la persistente mancanza di un piano strategico nazionale sugli energetici. Questa la situazione, che genera ovviamente le critiche da parte del settore imprenditoriale (e non solo) nei confronti del Governo, come esplicitato anche nel round di incontri della scorsa settimana. Il tutto mentre le proiezioni tecniche iniziano a identificare già dopo l’estate una ripresa dei prezzi delle materie prime. Un’urgenza che da tempo impegna le associazioni di categoria nel confronto con il Governo e che, anche in chiave di sostenibilità (ne è consapevole ANIS), assume un valore sempre più strategico.

alle pagg. 6-7

spazio riservato all’indirizzo a pag.9 a pag.3 a pag.2 In utile e sempre più “multiservizi” Il fatturato GdT sale a 27,5 milioni P oste Spa I mprese L’ILO traccia le nuove vie dell’economia L avoro
Bartolucci
Anno XXXI - n.23 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 16 Giugno 2023

Alla Conferenza di Ginevra anche Luca Barberini, funzionario dell’ANIS

L’ILO traccia la strada delle nuove economie

Fondamentali saranno gli investimenti nella transizione energetica

“La Conferenza Internazionale del Lavoro è sempre un’occasione speciale per toccare con mano l’importanza di un’organizzazione tripartita, nella quale la composizione delle differenti istanze di datori di lavoro, lavoratori e governi avviene al più alto livello” racconta Luca Barberini, funzionario ANIS. “Tra i temi trattati quest’anno, ha trovato un posto di rilievo nell’agenda dei lavori la giusta transizione verso economie ambientalmente sostenibili e inclusive, nell’ambito della quale sono ritenuti fondamentali gli investimenti nella transizione energetica e nella trasformazione di altri settori economici chiave”. Su questi “filoni” quindi si è snodata la 111esima Conferenza dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, ospitata a Ginevra.

Il direttore generale dell’ILO,

Gilbert F. Houngbo, ha sottolineato la necessità di “integrare sistematicamente l’agenda sociale in tutte le principali politiche e azioni internazionali, regionali e nazionali” per combattere la cre-

scita economica disparità.

“La quarta rivoluzione industriale che promette una trasformazione radicale dei metodi di produzione, gli sconvolgimenti demografici e l’imperativo bisogno di de-

F

ILO: i principali obiettivi e com’è costituita la struttura

L’ILO è l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne. I suoi principali obiettivi sono: promuovere i diritti dei lavoratori, incoraggiare l’occupazione in condizioni dignitose,

carbonizzare l’economia sono opportunità per un futuro migliore per tutti noi”, ha affermato il Direttore Generale.

“Ma allo stesso tempo 4 miliardi di nostri concittadini non hanno protezione sociale e 214 milioni di lavoratori guadagnano meno della soglia di povertà. Un gran numero di micro e piccole imprese creatrici di posti di lavoro sono fallite. E come si spiega il fatto che le donne guadagnino in media il 20 per cento in meno dei loro colleghi maschi?”.

Per posizionare la giustizia sociale come la chiave di volta della ripresa globale e garantire che il futuro sia incentrato sull’uomo, il Direttore generale ha sottolineato la necessità di lanciare una coalizione globale che riunirà un’ampia gamma di organismi e parti interessate internazionali.

La Global Coalition for Social Justice mirerebbe a “bilanciare le considerazioni ambientali, economiche e sociali nella conversazione globale, inclusa la riforma dell’architettura finanziaria internazionale” e “sostenere la coerenza delle politiche e gli investimenti nella protezione sociale e nel lavoro dignitoso”, ha affermato Gilbert F. Houngbo prima di affrontare un tema delicato come quello del lavoro minorile che “per la prima volta in 20 anni è in aumento: 160 milio-

ni di bambini, quasi uno su 10 nel mondo. Quel che è peggio, la metà – 80 milioni – sono nelle forme più pericolose di lavoro minorile; questo è un lavoro con una vera minaccia per la loro salute fisica e mentale. L’antidoto al lavoro minorile guidato dalla povertà è un lavoro dignitoso per gli adulti, in modo che possano sostenere le loro famiglie e mandare i figli a scuola, non a lavorare. Lavoro dignitoso significa porre fine al lavoro forzato, creare luoghi di lavoro sicuri e salubri e lasciare che i lavoratori si organizzino e diano voce alle loro esigenze. Significa porre fine alla discriminazione, perché il lavoro minorile spesso colpisce gruppi emarginati. Dobbiamo intensificare la nostra lotta contro il lavoro minorile, sostenendo una maggiore giustizia sociale. Se lo facciamo, la fine del lavoro minorile non è solo possibile. È a portata di mano”. Presentando il suo rapporto, Advincing Social Justice, ha affermato il Direttore Generale, “di fronte ai rischi di divisione, ai rischi di arroccamento e ai rischi di polarizzazione delle diverse opinioni, abbiamo il dovere e l’obbligo morale di massimizzare l’uso della diplomazia per portare i punti di vista dei diversi gruppi più vicini”. “Non dobbiamo mai perdere di vista le sfide al di fuori di queste mura che i lavoratori

migliorare la protezione sociale e rafforzare il dialogo sulle problematiche del lavoro. l’ILO si prefigge di assicurare che le norme internazionali del lavoro siano rispettate sia nei principi che nella pratica. La sua struttura è costituita dai rappresentanti dei governi, degli imprenditori e dei lavoratori.

devono affrontare nella vita di tutti i giorni, così come le sfide che i datori di lavoro e i governi devono affrontare per ottenere transizioni giuste verso un futuro pacifico e prospero che a volte ancora ci sfuggono”, ha aggiunto Catelene Passchier, portavoce del Gruppo dei Lavoratori. “Dobbiamo ricordare che il raggiungimento del consenso tripartito è il fondamento sia per risultati giusti ed equi che per un’attuazione efficace, poiché crea titolarità per tutti gli attori interessati. Dovrebbe quindi guidare le nostre discussioni. La diversità e le divergenze che ne derivano possono e devono essere colmate con buona volontà e in uno spirito di consenso basato sul rispetto di tutti i componenti di questa organizzazione”, ha dichiarato Renate Hornung-Draus, portavoce del gruppo Datori di lavoro. A Ginevra è stata infine avanzata una proposta di Convenzione e Raccomandazione relativa alla revisione parziale di 15 strumenti internazionali del lavoro, a seguito dell’inclusione di un ambiente di lavoro sano e sicuro nel quadro dei principi e dei diritti fondamentali sul lavoro dell’ILO. Raggiungere l’uguaglianza tra donne e uomini sul lavoro è al centro dell’indagine generale del Comitato per l’applicazione delle norme.

ocus
2 L avoro FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023

Giochi del Titano Spa: il 2022 vale 27,5

milioni

Ricavi a +45% rispetto al 2019, ultimo anno di apertura annuale

La Giochi del Titano Spa ha chiuso il Bilancio di esercizio 2022 con risultati eccezionali sotto tutti i profili, a partire dal fatturato totale che si è attestato a circa 27,5 milioni di euro. “Una dimensione che ci posiziona tra le prime aziende sammarinesi, raggiunta in una fase complessa dei mercati, ma soprattutto caratterizzata da importanti rincari energetici e inflazione che hanno ridotto la capacità di spesa generale e avrebbero potuto penalizzare fortemente le nostre attività. Al contrario”, spiega il Direttore Generale, Salvatore Caronia, “il mercato ci ha premiato e ha premiato la nostra capacità di farci trovare pronti fin dalla riapertura dopo la fase più acuta della pandemia, sia durante il periodo di restrizioni sanitarie, sia infine nel momento della ripartenza a pieno regime, avvenuta appunto nel 2022”. Un anno particolarmente significativo, quindi, perché “per la prima volta abbiamo potuto aprire al pubblico per tutti i dodici mesi, cosa non avvenuta nel 2020 e nel 2021. Anche per questo”, spiega Caronia, “il paragone più corretto è con il 2019, un esercizio tra l’altro, che aveva confermato i buoni livelli di crescita degli anni precedenti. Secondo le analisi degli esperti, il settore dei giochi avrebbe impiegato almeno 18 mesi per recuperare i livelli pre-Covid, come è avvenuto effettivamente nel corso del 2022, confermato anche nel recentissimo ultimo re-

port dell’Agenzia delle Entrate”. La Giochi del Titano Spa, però, è riuscita a fare molto meglio, non limitandosi a pareggiare i numeri del 2019: “Il fatturato totale di 27,5 milioni di euro”, spiega soddisfatto il Direttore Generale, “concretizza infatti una crescita del 45% rispetto al risultato del 2019, portando l’utile al netto delle imposte a oltre 7,3 milioni di euro”. Un risultato importante che, per la natura stessa della società, il cui socio principale è lo Stato, non basta a raccontarne l’effettiva portata: “Il totale delle imposte”, entra nel dettaglio Caronia, “ammonta infatti a quasi 11,7 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 3,6 milioni di euro erogati ai dipendenti e ulteriori 4,1 milioni di euro di acquisti di beni e servizi effettuati a San Marino. Questo significa, in

termini di bilancio sociale, che quasi 26,5 milioni di euro sono stati redistribuiti sul territorio sammarinese nel corso del 2022”.

Con questi numeri c’è , però, anche un’altra analisi economica da farsi, perché tenendo conto dei costi e degli investimenti fatti, la marginalità ha raggiunto un livello altissimo, superiore al 67%: “La società si è confermata solida e resiliente alla pandemia e alle crisi, ma ha dato conferma anche della lungimiranza con cui sono stati effettuati investimenti e miglioramenti nel tempo, soprattutto nella fase pandemica: uno sforzo continuo, fatto da una parte di interventi volti ad azzerare i rischi di contagio e dall’altra di aggiornamenti e rinnovamenti del parco macchine volti invece ad aumentare l’appeal

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dell’esperienza di gioco. L’insieme delle due cose - della sicurezza ai massimi livelli e dell’essere sempre all’avanguardia nell’offerta - ci han-

no garantito non solo la permanenza in un mercato altamente competitivo, ma anche una crescita in termini di qualità della clientela e, quindi, anche in termini di fatturato. Gli ingressi totali del 2022, circa 200mila, infatti, sono leggermente cresciuti, ma non in proporzione ai ricavi. Ciò significa che siamo stati in grado, nonostante le limitazioni sul mercato italiano, di intercettare una clientela con migliori capacità di spesa e questo va sicuramente ricondotto agli investimenti fatti nel tempo a tutti i livelli, compresa la formazione del personale, che possiamo stimare mediamente attorno al 20% del fatturato di ogni annualità”. Risultati che hanno soddisfatto anche l’Assemblea dei Soci, che il 31 maggio ha approvato il Bilancio di eserci-

zio 2022: “I soci hanno preso atto dei risultati positivi e hanno confermato la piena volontà di proseguire con determinazione nel Piano industriale già approvato al

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tempo. Siamo convinti di poter velocemente recuperare anche i mesi di stop dovuti alle chiusure degli anni precedenti”, conclude il Direttore Generale Caronia, “e di raggiungere gli obiettivi economici che abbiamo progettato”.

“Sul territorio anche 3,6 milioni ai dipendenti e circa 4,1 milioni di acquisti”
di Daniele Bartolucci
Il DG Caronia: “Utile di 7,3 milioni, ma per lo Stato anche 11,7 di imposte”
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Tempistiche rispettate: l’articolo 10, comma 31 della Legge numero 171 del 2022 diceva testualmente “nelle more di adozione del decreto delegato attuativo dell’art. 80 della Legge 14 dicembre 2017 n.140 e successive modifiche è dato mandato al Congresso di Stato di adottare, entro il 30 giugno 2023, apposito decreto delegato volto ad introdurre disposizioni transitorie per il trasferimento di immobili da costruire”. Scadenza anticipata di tre settimane: le norme “transitorie” sono state introdotte il 6 giugno attraverso la pubblicazione del Decreto Delegato nr. 92 che si focalizza, come detto sopra, sulle disposizioni per il trasferimento di immobili da costruire. Agli atti aventi per oggetto il trasferimento della proprietà o dei diritti reali di immobili da costruire, sono allegati gli elaborati planimetrici con l’indicazione delle quote millesimali e delle superfici. La parte alienante dichiara in atto gli estremi del titolo edilizio e di aver rilasciato all’acquirente copia dell’ultimo progetto approvato. Il professionista incaricato della predisposizione dell’elaborato planimetrico attesta che la consistenza dell’immobile, così come rappresentata nel predetto elaborato, è conforme a quanto previsto dall’ultimo progetto approvato. La predetta attestazione è effettuata mediante dichiarazione da

Le disposizioni non si applicano ai diritti reali di fabbricati che siano allo “stato grezzo”

Trasferimento di immobili da costruire, novità in arrivo

Il

DD nr. 92 riguarda gli edifici a cui è già stata rilasciata la concessione edilizia

Innovazione

“Brevetto europeo unitario” già operativo Cambierà il mercato, anche per l’USBM

allegare all’atto o da apporre a margine dell’elaborato planimetrico. Si definiscono immobili da costruire i fabbricati per i quali sia stata rilasciata la concessione edilizia e che siano ancora da edificare o che la cui costruzione non risulti essere stata ultimata versando in stadio tale da non consentire ancora il rilascio del certificato di conformità edilizia e agibilità. Le disposizioni non si applicano agli at-

ti aventi per oggetto il trasferimento della proprietà o dei diritti reali di fabbricati che siano allo stato grezzo, ai sensi dell’art. 84, comma 1, lettera ss, della Legge 14 dicembre 2017 numero 140 a condizione che la parte alienante dichiari che il fabbricato ceduto è conforme al progetto approvato, con le modalità previste dall’articolo 79, comma 2, della suddetta Legge.

Alessandro Carli

Il brevetto europeo con effetto unitario (“brevetto unitario”) è pronto a diventare operativo: ufficialmente dal 1° giugno 2023, ma già da mesi l’effetto sui mercati si sta facendo sentire. Il brevetto unitario viene infatti rilasciato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e consente, attraverso il pagamento di un’unica tassa di rinnovo direttamente all’EPO, di ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 17 paesi UE che hanno ratificato l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB). La futura ratifica dell’Accordo da parte di altri 7 paesi UE firmatari dell’Accordo consentirà di allargare la copertura al territorio di quasi tutta l’Unione Europea. Di conseguenza, ci saranno nel tempo diverse generazioni di brevetti unitari con una diversa copertura territoriale (collegata al numero delle ratifiche dell’Accordo TUB), copertura che tuttavia resterà invariabile per tutta la durata del brevetto (massimo 20 anni).

“Il brevetto unitario, però”, spiega il Direttore dell’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, Silvia Rossi, “non sostituisce ma semplicemente si affianca alla tutela brevettuale esistente a livello nazionale (in Italia presso l’UIBM a San Marino presso l’USBM) e a livello europeo (presso l’EPO). La Repubblica di San Marino non ha potuto aderire all’Accordo sul Brevetto Unitario non essendo membro dell’Unione Europea, mentre in ordine ad una possibile futura ratifica permangono diversi dubbi, anche nel caso in cui venga firmato l’Accordo di Associazione il cui negoziato sta proseguendo in questi mesi e pare

escludere tale possibilità, come tante altre del resto. In attesa di chiarimenti, possiamo prevedere quindi che San Marino continuerà a emettere brevetti nazionali e convalide di brevetti europei classici, ma in un contesto che cambierà nel tempo e che in parte è già cambiato: a causa dell’entrata in vigore del brevetto unitario, infatti, tutti gli Uffici brevetti nazionali hanno assistito nell’ultimo anno a una ritardata pubblicazione delle concessioni dei brevetti europei classici e anche il nostro USBM ha riscontrato una flessione negativa del numero di convalide di brevetti europei. Ci auguriamo ovviamente che il sistema torni a lavorare con i numeri degli anni scorsi, anche perché –ci preme sottolineare - le aziende che opteranno per il brevetto unitario, possono comunque continuare a convalidare il brevetto europeo classico nei Paesi che come San Marino non hanno voluto o potuto firmare

e/o ratificare l’Accordo sul brevetto Unitario e l’Accordo sul Tribunale Unico dei Brevetti: ad esempio Svizzera, Norvegia, Islanda, Spagna, Principato di Monaco, Croazia, Grecia, Albania, Macedonia del Nord, Cipro e altri”. Detto questo, “la prospettiva di cambiamenti sul mercato impone anche a San Marino una riflessione su quali strumenti e investimenti possano essere messi in campo per restare competitivi e attrattivi. Ad esempio procedere al deposito della firma dell’Accordo di Londra sull’applicazione dell’art. 65 della Convenzione sul Brevetto Europeo - la cui adesione è stata deliberata dal Consiglio Grande e Generale con Decreto Consiliare 25 ottobre 2013 n.146 - potrebbe fare venire meno la necessità di depositare la traduzione in italiano del testo del brevetto europeo in convalida, con conseguente risparmio dei costi di traduzione”.

4 FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023 E dilizia

Esperienza e competenza, ma soprattutto dialogo e azioni strategiche, come la strutturazione attuata ormai vent’anni fa con la creazione della Divisione Corporate e l’apertura di una Filiale dedicata, per rispondere puntualmente alle diverse esigenze della clientela business: questo l’approccio che Banca Agricola Commerciale Spa ha portato avanti nel tempo e continua a implementare con servizi sempre più efficaci nei confronti delle imprese e degli imprenditori, conquistando il ruolo di interlocutore privilegiato per tutte le operazioni di gruppo, sul territorio e non solo. “Oltre ad offrire soluzioni di pagamento, di gestione della liquidità e di finanziamento import & export, e più in generale a sostegno del circolante, che sono le attività più comuni con cui le imprese più strutturate si confrontano quotidianamente”, spiega Franco Guerra, Responsabile della Filiale Corporate, “la nostra Divisione propone servizi espressamente concepiti per i clienti business, con i quali attiviamo un rapporto professionale realmente personalizzato, al fine di supportare i loro progetti di sviluppo attraverso mirate strategie finanziarie, compreso interventi a sostegno di operazioni M&A, riassetti societari, immobiliari ed operativi. Questo è possibile grazie all’alta qualificazione del nostro team di specialisti, da un lato, e dall’altro alla scelta di dedicare ad ogni cliente business un proprio Gestore con cui interfacciarsi per ogni tipo di esigenza e opportunità: un dialogo fondamentale, su cui investiamo gran parte della nostra attività proprio per identificare assieme al cliente le esigenze specifiche e quindi costruire le migliori soluzioni alle transazioni, da quelle ordinarie a quelle più complesse”.

Non solo servizi ma “partner finanziari”

Un dialogo che BAC attiva costantemente anche all’interno, in particolare per quanto riguarda le imprese: un esempio è l’Ufficio Estero, che vanta un’esperienza ultra trentennale ed è in grado di accompagnare le attività economiche su tutti i mercati internazionali. Lo stesso vale, a maggior ragione, per l’attività creditizia, fondamentale per le aziende: “Pur rimanendo il Gestore il loro primo e principale interlocutore”, spiega Riccardo Terenzi, Responsabile dell’Unità Organizzativa Crediti di

sul

BAC, “nel momento in cui viene rilevata l’esigenza o l’opportunità di un’operazione finanziaria, ci attiviamo per accompagnare l’iniziativa nel percorso di valutazione. Il nostro approccio si basa sull’analisi finanziaria ma non solo. Offriamo anche supporto e confronto per comprendere a fondo la situazione dell’azienda. L’ana-

proiettata nel tempo - soprattutto in un contesto di incertezza come quello attualealmeno di due o tre anni. Viene richiesto un business plan, su cui ci confrontiamo”, spiega Terenzi, “è proprio attraverso quel dialogo professionale che abbiamo instaurato che possiamo arrivare alla verifica finanziaria di questi progetti, come veri e propri partner”.

internazionale aggravata dal conflitto in Ucraina ha del resto impattato pesantemente anche sul tessuto imprenditoriale sammarinese, anche

se con qualche mese di ritardo rispetto all’Europa e forse in maniera un po’ meno drammatica. Fin da subito, come noto, Banca Agricola Commerciale ha introdotto politiche di sostegno a famiglie (a tasso zero) e imprese per far fronte a questi aumenti, con finanziamenti ad hoc): sono provvedimenti che non sono stati ritirati, anche in vista di un nuovo possibile aumento nella seconda parte del 2023, per cui sono ancora a disposizione dei nostri clienti nel caso servissero”. Questo per quanto riguarda le tutele, poi ci sono gli investimenti: “Sempre più imprese ci propongono progetti di investimenti green, dalla produzione di energia da fonti rinnovabili a interventi di efficientamento. Sono tutte operazioni che possiamo sostenere e che vogliamo sostenere, stante ciò che sta facendo il Gruppo

BAC per ridurre il proprio impatto ambientale da una parte e la riduzione degli sprechi dall’altra”. “Inoltre”, prende spunto dal tema della transizione energetica anche Terenzi, “in funzione del

cambiamento che la finanza sta mettendo in atto a livello globale, anche BAC sta ipotizzando, autonomamente, l’implementazione di requisiti non finanziari, quali i parametri ESG, tra quelli richiesti alle aziende che necessitino di nuovi finanziamenti”.

lisi finanziaria ad esempio ci aiuta a capire come l’azienda ha generato marginalità, verificando anche le dinamiche di approvvigionamento, la gestione dei costi fissi/variabili ed il ciclo produttivo dell’azienda. Un’analisi non banale, certamente, ma che non basta, perché qualsiasi operazione finanziaria richiesta, da quelle inerenti il classico finanziamento di un investimento a quelle più complesse, va parametrata verso il futuro e non guardando ciò che è successo fino ad oggi. Questo significa, per le imprese, avere una visione

“Spesso le grandi aziende hanno già al loro interno figure professionali che si occupano di queste dinamiche, a partire dal controllo di gestione”, spiega quindi Guerra, “ma l’approccio di BAC nei confronti della clientela business segue le stesse logiche anche per quello che riguarda le aziende più piccole, che magari non hanno tali figure o non hanno attivato tali dinamiche. Anzi, grazie all’esperienza maturata nel primo caso, possiamo supportare anche le realtà meno strutturate, pur declinandolo con servizi ed approcci differenti”.

Energetici e investimenti green

“Uno dei temi su cui molte aziende si stanno interrogando è sicuramente l’energia, intesa come approvvigionamento, ma anche come consumi e costi ovviamente”, spiega Guerra. “La crisi

L’approccio:
“Dall’analisi dei dati al confronto sulla visione prospettica”
“Sempre più richieste green: possiamo e vogliamo supportarle”
“BAC si racconta”: Franco Guerra (Filiale Corporate) e Riccardo Terenzi (U.O. Crediti)
“Con le imprese:
mercato e nei loro investimenti”
5 B anche FIXING - Anno XXXI -
“Siamo dei veri partner finanziari: affiancamento, servizi personalizzati e Gestori dedicati”
n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023

ESG, ma anche progetti e investimenti: ANIS lancia il suo Osservatorio della Sostenibilità

“Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”, questa la definizione che diede nel 1987 Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione Mondiale sull’Ambiente e Sviluppo (istituita nel 1983 dall’ONU), sintetizzando quell’equilibrio su cui fin dagli anni ’70 la comunità internazionale ha iniziato a dibattere: ovvero tra tutela dell’ambiente e crescita economica. Un equilibrio che è diventato sempre più urgente - anche alla luce dei diversi tentativi fallimentari – tanto da coinvolgere non solo gli Stati ma anche tutti gli stakeholder, dalla finanza e dalle imprese, fino ai singoli cittadini, in quella strategia programmatica per raggiungere i target sociali e ambientali, materializzatasi con l’Agenda 2030: un programma d’azione fondato su cinque pilastri cardine, People, Planet, Prosperity, Peace, Partnership, comunemente denominate “le 5 P dello sviluppo sostenibile”. Anche la Repubblica di San Marino è coinvolta in questo processo e il piano di interventi dell’Agenda 2030 è al centro del “Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile”, che coinvolge tutte le parti economiche, politiche e sociali del Paese nella definizione delle azioni da compiere per raggiungere i 17 Sustainable Development Goals (SDG). In questo contesto è stato redatto il documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” –costituito da un insieme di azioni e progetti, ma anche idee e proposte per stimolare la crescita economica, conciliandola con la tutela dell’ambiente e la protezione e promozione sociale, presentato pochi giorni fa in Consiglio Grande e Generale dal Segretario al Territorio, Stefano Canti: “La Repubblica di San Marino ha davanti a sé la grande sfida di mettere in campo politiche atte ad affrontare temi ambientali, economici e sociali per uno sviluppo sostenibile del Paese, che concili la crescita economica con la tutela dell’ambiente e la protezione e promozione sociale”.

Ed è in questa sfida che

ANIS, l’associazione di categoria che rappresenta le aziende industriali più importanti nei settori manifatturiero e servizi, ha deciso di essere ancora una volta protagonista, portando il suo contributo di idee, competenze ed esperienze, derivanti proprio dall’operatività delle sue aziende sui mercati internazionali, dove queste tematiche si stanno sviluppando in maniera sempre più forte. E dove l’acronimo ESG sta diventando omnipresente in ogni campo: del resto Environmental, Social e Governance sono gli specifici indicatori, integrati e indivisibili tra loro, che bilanciano le tre dimensioni di sviluppo sostenibile e che, di fatto, quantificano i 169 target che rientrano nei 17 Sustainable Development Goals (SDG). Partendo dalla consapevolezza che con “economico, sociale e ambientale”, di fatto, si può riassumere la complessità di un vasto campo d’azione e di azioni da pianificare e attuare, sia dentro alle stesse imprese (dal lavoro all’impatto sull’ambiente della propria produzione), sia all’esterno (dal rapporto con il territorio e la società, fino agli interventi legislativi), il Consiglio Direttivo di ANIS ha avviato una riflessione su come produrre al meglio idee e proposte da portare al Tavolo di lavoro, al fine di permettere alle imprese industriali non solo di allinearsi alle dinamiche virtuose in corso di realizzazione a livello globale, ma anche di contribuire a rendere sostenibile il futuro sviluppo del Paese. Questo significa anche la possibilità di incidere, in maniera puntuale e lungimirante, sulle scelte strategiche che si andranno a concretizzare in questo contesto: la politica

Da una parte il Decreto “bollette-bis” che, seppur con diverse forme, aiuterà famiglie e imprese (ma non tutte) a calmierare le tariffe sui consumi del trimestre in corso, dall’altra la persistente mancanza di un piano strategico nazionale sugli energetici. Questa la situazione, che genera ovviamente le critiche da parte del settore imprenditoriale (e non solo) nei confronti del Governo, come esplicitato anche nel round di incontri della scorsa settimana. Il tutto mentre le proiezioni tecniche iniziano a identificare già dopo l’estate una ripresa dei prezzi delle materie prime.

Nuovi “sconti”

energetica è una di queste tematiche, su cui è indubbia la “insostenibilità” di un sistema completamente dipendente dall’esterno per quanto riguarda energia elettrica, gas, approvvigionamento e smaltimento dell’acqua, ciclo dei rifiuti. Per non parlare della gestione del territorio e della pianificazione urbanistica (vedi nuovo Piano Regolatore Generale) o del mondo del lavoro (vedi la riforma in corso e le rigidità che caratterizzano – in negativo - ancora oggi il mercato del lavoro sammarinese), o ancora della scuola (manca ad esempio l’ITS per la formazione terziaria non accademica, su cui invece l’Italia ha fatto grandi passi in avanti). Azioni che in verità ANIS ha non solo da tempo messo in agenda nel confronto con la politica e le altre parti sociali, ma che le sue aziende associate hanno dimostrato più volte di saper interpretare come opportunità di sviluppo, essendo quelle che maggiormente hanno investito e stanno investendo non solo in tecnologie, ma anche e soprattutto in efficientamento energetico, oltre che, storicamente, nella formazione dei propri dipendenti. Aziende che ora vedono in queste trasformazioni, nuove opportunità di crescita per diventare ancora più competitive sui mercati. Per dare concretezza a queste aspirazioni, ANIS sta organizzando un proprio Osservatorio della Sostenibilità, al fine di monitorare e qualificare le azioni che le proprie associate hanno già intrapreso o vorrebbero intraprendere. Anche questo sarà un tema della prossima Assemblea ANIS, in programma il prossimo 29 giugno.

Gli “sconti” per Decreto e le politiche tariffarie Come preannunciato dal Congresso di Stato, è stato promulgato la scorsa settimana il Decreto Delegato 6 giugno 2023 n. 93 - “Misure straordinarie per il contenimento del gas naturale, dell’energia elettrica, del servizio idrico integrato e disposizioni in materia di rateizzazioni e tariffe sociali”. In sintesi, per quanto riguarda il gas, è stata prevista la rateizzazione delle fatture riferite al periodo dicembre 2022 – giugno 2023 (basta fare istanza all’AASS secondo il proprio regolamento), mentre per ottenere l’esclusione delle indennità di mora, occorre che gli operatori economici dimostrino di aver subito, tra i due anni fiscali antecedenti alla presentazione della domanda una riduzione di fatturato pari o superiore al 15% ed un aumento dei costi pari o superiore al 25% (in questo caso l’AASS concede dei piani di rateizzazione senza l’applicazione delle indennità di mora per il pagamento delle utenze relative non solo a gas naturale, ma anche a energia elettrica e servizio idrico). Tali piani di rateizzazione riguardano le fatture scadute sino al sessantesimo giorno corrente di ritardo.

Per quanto riguarda gli “sconti” veri e propri, per il periodo 1° aprile - 30 giugno

2023 sono previsti provvedimenti per il contenimento delle tariffe energia elettrica e gas limitatamente a due tipologie di utenti: quelli del servizio elettrico alimentati in media tensione che abbiano registrato nel corso dell’anno 2022 consumi superiori a 1GWh hanno diritto ad una riduzione della tariffa della materia prima di 0,005 €/kWh; quelli del servizio gas naturale con tariffa tecnologico primario hanno diritto ad una riduzione della tariffa della materia prima pari a 0,2 €/Sm3.

Di fatto, non tutte le imprese potranno beneficiare di tali interventi, al pari degli utenti domestici (previste agevolazioni solo per chi si trova in difficoltà).

Detto questo, il Decreto stesso appare come un intervento non solo minimale, ma anche tardivo, perché di fatto la

sua operatività scadrà in poche settimane. Del resto anche con il primo Decreto si attese febbraio per “scontare” le tariffe a consumi già in corso. Anche per questo ANIS aveva proposto di introdurre la possibilità per le imprese, singolarmente o in forma associata, di ottenere una tariffa fissa al posto dell’unica in vigore - che ricordiamo da qualche mese l’Autorità ha deciso di modificare in variabile, indicizzandola e quantificando uno spread - proprio per gestire meglio tali costi. Minimo sei mesi, meglio ancora un anno. Anche per non incorrere nel caso - che invece è capitato entrambe le volte - che si calcoli una tariffa e quindi si pianifichi una certa produzione e poi, solo dopo due mesi, intervenga il Governo a produrre uno sconto con un Decreto. Una delle prime

I ndustriali in prima linea
Manca ancora la possibilità di ottnere una
FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6 A ttualità FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 E nergetici
Il Decreto Delegato nr 93 emesso il 6 giugno le imprese per quanto riguarda l’energia

una tariffa fissa, ma soprattutto non c’è un piano strategico nazionale per aumentare l’autonomia

sulle bollette, ma non per tutti

giugno coprirà i consumi del secondo trimestre, quindi fino a fine mese: escluse quasi tutte l’energia elettrica, mentre per il gas tecnologico primario la riduzione vale per tutti ed è 0,2 €/Sm3

Energia, gas, acqua e rifiuti: dov’è il piano?

cose che servono allo sviluppo delle imprese è proprio la certezza dei costi e questa, a San Marino, al momento non c’è. Senza dimenticare che la stessa Autorità aveva annunciato un cambio di politiche tariffarie prima dell’estate proprio in previsione di una doppia tariffazione, fissa e variabile. Ma al momento non si hanno più notizie della scelta che si poteva fare.

L’altra grande priorità per le imprese (e non solo) è la materia prima: che a San Marino arriva solo se comprata dall’esterno. E questo vale per l’energia elettrica, il gas e l’acqua. A cui si aggiunge lo smaltimento (tema, tra le altre cose, di gran valore a livello internazionale in ottica di Agenda 2030) della stessa acqua e ovviamente dei rifiuti: anche questi processi completamente esternalizzati fuori dai confini nazionali e, progressivamente, sempre più cari. Anche in termini politici, visto che non sarà facile per la Repubblica di San Marino rinnovare gli accordi con Emilia-Romagna e Marche (quest’ultimo scadrà a luglio e non è ancora stato rinnovato) dopo che anche in questi anni non si è fatto molto per migliorare la situazione. Anche in questo caso, ANIS (ma non solo) ha rilanciato una proposta programmatica e strategica complessiva, che comprenda non solo la produzione di energia elettrica in loco, da fonti rinnovabili e da impianti di cogenerazione industriale (che non saranno alimentati con gas metano oppure con combu

C entro REACH

“Famiglia di prodotti”: arriva una task force per le imprese

Centro Reach in collaborazione con altri operatori specializzati (Team Mastery, Mérieux NutriSciences

Italia) ha istituito una Task Force tra le imprese interessate ad intraprendere un percorso autorizzativo secondo il concetto di “Famiglia di prodotti”, come previsto dal Regolamento.

Le imprese appartenenti alla Task Force stanno beneficiando di una importante riduzione dei costi rispetto ad un percorso autorizzativo completamente individuale. Analogamente a quanto già realizzato per il sodio ipoclorito, il Centro Reach

stibili di origine vegetale o non fossile), ma anche ipotizzando investendo in impianti fuori territorio della potenza di 50 MW di fotovoltaico in zone ad alta produttività come il sud Italia, oppure anche

in uno degli impianti eolici che si stanno per realizzare nel mare Adriatico, in entrambi i casi previo Accordo con l’Italia.

Sul tema dell’acqua, invece, occorre prevedere l’investi-

mento per la realizzazione di almeno due impianti di depurazione, che consentirebbero di recuperare le acque reflue e di evitare il pagamento per lo smaltimento delle acque reflue al depuratore

dell’Hera.

Per quanto riguarda i rifiuti, infine, non è più rimandabile l’investimento, anche pubblico-privato, in un impianto di trattamento e smaltimento in territorio: oggi esistono impianti moderni di trattamento meno impattanti se non a impatto zero, capaci di generare calore utilizzabile per la produzione di energia elettrica e per il teleriscaldamento. Soluzioni perfettamente in linea, tra l’altro, con le direttive e le normative europee che, anzi, incentivano questo tipo di tecnologie e di investimenti, sia pubblici che privati.

ha istituito una nuova Task Force per l’autorizzazione di famiglie di prodotti biocidi contenenti sali di ammonio quaternario come principio attivo. Le imprese potranno avvalersi dell’esperienza del Centro Reach acquisita in circa 2 anni di lavoro per il sodio ipoclorito. Infine è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’UE (GUUE L123 del 08/05/2023) il Regolamento 2023/923 che modifica l’allegato XVII del REACH per quanto riguarda la voce il piombo e i suoi composti nel PVC. Info: www.centroreach.it

-
“sconti”
A ttualità 7 FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023 E nergetici 7

Estate, la stagione dei viaggi e delle vacanze. E quindi dei passaporti (ricordiamo che dopo la Brexit, per volare in Gran Bretagna – Irlanda esclusa – è obbligatorio). Quanto “pesa” quello della Repubblica di San Marino?

Anche per il 2023 Arton Capital ha redatto la “classifica mondiale” e a leggerla, arrivano importanti conferme, a partire dalla posizione “individuale” (48esima piazza) e la 13esima “globale” (va ricordato che più Stati occupano la medesima posizione, ndr). Nello specifico il nuovo “The Passport Index” 2023, soffermandosi sulla Repubblica di San Marino, spiega che, su 156 Paesi “visitabili” (lo scorso anno erano 140, ndr), per più della metà – 107 per la precisione – non serve il visto, per 49 è richiesto all’arrivo e infine per 42 è richiesto già prima della partenza.

Le due classifiche: globale e individuale Al primo posto, nella classifica globale, gli Emirati Arabi Uniti con 180 Paesi visitabili (di cui 125 senza visto, 55 con visto all’arrivo e 18 con visto richiesto). Al secondo posto molte Nazioni europee, tutte visitabili da 173 Paesi: Svezia, Germania, Finlandia, Spagna, Francia, Italia, Olanda, Lussemburgo, Austria e Svizzera.

Rispetto allo scorso anno per il Monte Titano sono aumentati i Paesi “visitabili”: da 140 a 156

Viaggi, “Passport Index 2023” Una conferma per San Marino

Come nel 2022, anche quest’anno è al 13esimo posto nella classifica “globale”

Nel passaporto sammarinese le informazioni sull’identità del titolare si trovano nella seconda pagina di copertina, e sono corredate da una fotografia e da una sezione leggibile elettronicamente. Altre informazioni di identità si trovano a pagina 2, mentre a pagina 3 c’è lo spazio per allegare eventuali figli al passaporto. La pagina 4 è dedicata all’autorità, e viene apposto il timbro e la firma dell’autorità che ha emesso il passaporto. Tutte le informazioni appaiono in italiano, inglese e francese.

Nella classifica individuale Emirati Arabi Uniti sono sempre al primo posto, “medaglia d’argento” per la Svezia mentre in terza posizione troviamo la Germania. Quarta la Finlandia.

Il passaporto del Titano Sebbene la Repubblica di San

Marino non ne faccia (ancora) parte, per i viaggi all’interno dell’Unione europea è sufficiente la carta d’identità. Per quelli in cui è richiesto il passaporto, il Monte Titano si “comporta” come altri Paesi. Esteticamente è molto simile al passaporto italiano, a eccezione del colore di coper-

tina che è blu. Al centro è riportato lo stemma di San Marino e le scritte “Repubblica di San Marino” e “Passaporto”. Nel caso di passaporti biometrici (rilasciati dal 2006) è presente anche il logo biometrico. Lo standard utilizzato è quello dei passaporti dell’Unione europea.

Le pagine finali sono dedicate ai visti e ai timbri dei paesi visitati.

Il passaporto ordinario viene rilasciato dall’Ufficio Passaporti presso lo Stato Civile (Centro Uffici di Borgo Maggiore – via 28 luglio n. 196 –tel. 0549.88.22.37-38-09 – segreteria.passaporti@pa.sm).

A ssociazioni

Partenze puntuali, gestione affidabile dei bagagli e una vasta gamma di ristoranti, negozi, lounge di alta qualità. Questi alcuni degli elementi che contraddistinguono i migliori aeroporti del mondo secondo passportindex.org.

Aeroporto di Singapore

L’aeroporto di Singapore è riconosciuto come uno dei migliori. Con una vasta gamma di punti ristoro e negozi, tra cui un complesso commerciale di 10 piani, palestra e docce, un giardino delle farfalle, una piscina sul tetto con vista sulla pista e la cascata coperta più alta del mondo, l’aeroporto di Changi è diventato una destinazione di viaggio.

Aeroporto di Hamad Solo il design aeroportuale più innovativo andrebbe bene per una capitale ultramo-

derna come Doha in Qatar. L’aeroporto internazionale di Hamad si adatta sicuramente al conto, vantando un’architettura unica che fonde l’architettura islamica tradizionale con lo stile moderno. I viaggiatori possono anche aspettarsi opere d’arte contemporanea, come la famosa installazione Lamp Bear da 6,8 milioni di dollari.

Aeroporto di Tokyo

L’aeroporto internazionale di Haneda è uno dei preferiti tra i viaggiatori d’affari e di piacere che apprezzano la comodità, il comfort, la pulizia e i tocchi tecnologici. Oltre alla sua posizione ben collegata, HND è stato elogiato anche per la sua accessibilità, offrendo sedie a rotelle autonome che guidano i passeggeri con mobilità ridotta ai loro gate con la semplice pressione di un pulsante. C’è anche

un hotel di lusso con una sorgente termale

Aeroporto di Incheon

Il più grande aeroporto della Corea del Sud è anche uno dei più trafficati del mondo e uno dei più veloci: in media, gli ospiti impiegano solo 16 minuti per completare i processi di partenza e 12 minuti all’arrivo, rispetto ai 60 e 45 minuti rispettivamente di altri aeroporti internazionali.

Aeroporto de Gaulle

Il CDG è stato uno dei primi aeroporti a sostituire i sistemi di verifica delle impronte digitali con il riconoscimento facciale. Utilizza anche big data e intelligenza artificiale per prevedere il flusso di passeggeri alle linee di sicurezza e il traffico causato da autovetture, colli di bottiglia diffusi e allocare meglio il personale.

Il cofondatore di Passport Index, Hrant Boghossian, vede nei risultati un “motivo di ottimismo”: “È stato superato il livello di ‘apertura al mondo’ fissato prima della pandemia e ci sono forti indicatori che questa tendenza al rialzo persista”. “È un dato particolarmente incoraggiante in un momento di crescenti tensioni geopolitiche e turbolenze economiche; indica che i paesi concordano sul fatto che un mondo con meno confini ha il potenziale per affrontare alcune delle sfide fondamentali”.

Inaugurato il Museo del Balestriere: raccoglie la storia e “ha lo scopo di tramandarla”

I Capitani Reggenti S.E.

Alessandro Scarano e S.E.

Adele Tonnini, accompagnati dal Segretario di Stato per l’Istruzione, la Cultura e gli Affari Interni Andrea Belluzzi, hanno inaugurato a inizio settimana il “Museo del Balestriere” allestito all’interno della sede della Federazione Balestrieri Sammarinesi in Contrada Omerelli nel Centro Stori-

co della Repubblica di San Marino.

Presenti anche i Segretari di Stato Luca Beccari, Marco Gatti e Teodoro Lonfernini. Il Museo, disposto su due piani, raccoglie cimeli, premi, costumi, strumenti musicali, targhe ricordo, memorabilia e ovviamente balestre e dardi, frutto di una minuziosa ricerca su una storia ormai secolare.

A fare gli onori di casa il Presidente della Federazione Balestrieri Sammarinesi Stefano Ugolini alla presenza del direttivo e di alcuni figuranti in costume. Il numero uno della Federazione Stefano Ugolini ha definito lo spazio realizzato “un’opera piccola ma significativa, un museo che raccoglie la storia e che ha lo scopo di illustrarla e tramandarla”.

Zoom
I cinque migliori aeroporti del mondo che rendono il viaggio “un gioco da ragazzi”
di Alessandro Carli
“Superato il livello di apertura”
F ocus
8 FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023 S ocietà

Il bilancio 2022 di Poste San Marino Spa contiene due importanti conferme: la prima è il trend positivo che vede diminuire pesantemente e costantemente la perdita della Divisione Postale, più che dimezzata rispetto al 2020 quando era di oltre 880mila euro, mentre l’anno scorso è stata di poco meno di 400mila euro; la seconda è invece la progettualità messa in campo già da diverso tempo per fronteggiare il mutamento del mercato di riferimento, che non può essere più il servizio postale classico (che non utilizza più nessuno nel mondo, ndr), bensì un nuovo insieme di attività che stanno ridefinendo l’azienda come una vera e propria multiservizi, con l’assorbimento dell’ex Ufficio Filatelico, del Servizio SMaC Card e del servizio di lettura contatori.

Bilancio in attivo e “ritorno” allo Stato

A illustrare il bilancio 2022 e i progetti per il futuro dell’azienda partecipata al 100% dallo Stato, il Segretario di Stato per il Turismo con delega alle Poste Federico Pedini Amati, il Presidente del CdA Sergio Casadei e il Direttore Generale di Poste San Marino SpA Gian Luca Amici. Con l’assorbimento dei servizi di filatelica e numismatica il fatturato di Poste San Marino SpA è passato dai 4.165.948 di euro del 2021 a 8.281.078 di euro del 2022. Il bilancio di esercizio al 31/12/22 si è chiuso con un utile di 761.710 euro, ma su di esso incide per oltre 1 milione di euro l’attività della Divisione Filatelica Numismatica. Senza di essa, la sola Divisione Postale registrerebbe invece una perdita di 396.752 euro ed è su questo dato che i vertici di Poste hanno acceso l’attenzione, perché “è in linea con il piano industriale e con la volontà di ridurre in maniera convinta la perdita che, solo nel 2020 superava gli 880 mila euro”. Quasi mezzo milione di perdita in meno non è un risultato da poco (considerato che l’utile, generato grazie alla Divisione Filatelica, è stato poi redistribuito per l’80% allo Stato, quindi 500mila euro) e nemmeno scontato, soprattutto in soli due esercizi, frutto, come ha spiegato il Direttore Generale Amici, di scelte strategiche ben precise: dalla riduzione complessiva dei costi aziendali agli accordi con nuovi corrieri per lo sviluppo del settore dei pacchi, all’introduzione di nuove soluzioni per i pagamenti (imminente la definizione di una partnership con Mo-

Il DG Amici spiega le strategie messe in campo e rilancia su nuovi servizi e azioni di marketing

Poste San Marino Spa in attivo e sempre più “multiservizi”

Al netto dell’ex Ufficio Filatelico, più che dimezzata la perdita di 880mila euro del 2020

neygram), al rinnovo del contratto tNotice, fino all’avvio di un progetto di mappatura dei rischi e la realizzazione di nuove iniziative di marketing, la ristrutturazione di alcuni uffici postali e l’imminente lancio di un nuovo sito/ piattaforma web al servizio dell’utente. Ma anche di un’attenta politica di turnover dei dipendenti, che sono passati dai 116 (114 contratti

Tre Divisioni:

Poste, Filatelica e Numismatica, Servizi (lettura gas e poi SMaC)

pubblici e solamente due con il contratto privato dei Servizi) nel 2020 ai 101 (87 dipendenti pubblici e 14 con contratto privato) del 2022, con una riduzione conseguente del costo del personale della Divisione Postale dai

3.728.902 euro del 2019 ai

2.869.104 euro del 2022.

La nuova veste di “multiservizi”

Tutti concordi nel definire “impossibile” il non tenere conto del “drastico calo dei volumi postali, nel mondo e,

ovviamente, anche nella Repubblica di San Marino dove negli ultimi 5 anni si è passati dai 42 mila kg di posta in uscita del 2018 ai 14 mila kg del 2022”. Un dato che ha indotto il management e il socio unico a ragionare sull’ottimizzazione dell’attività della struttura e sulla sua trasformazione in una “multiservizi” sia con l’assorbimento dell’ex Ufficio Filatelico e la conseguente creazione della Divisione Filatelica e Numismatica, sia con la creazione di una terza divisione che si occupi di fornire a enti pubblici e privati servizi di differenti tipologie.

In tal senso, particolare attenzione è stata dedicata alla crescita della Divisione Filatelica e Numismatica, su cui sono già evidenti alcune “scelte che ne hanno portato all’ottimizzazione del lavoro grazie anche al rinnovo della tecnologia a disposizione del personale, a nuovi piani di marketing, a un nuovo ecommerce e a scelte strategiche relative alle emissioni utili a favorirne l’apprezzamento da parte del pubblico”. Per quanto riguarda la Divisione Servizi sono ormai state completamente trasferite le attività del Servizio SMaC Card e, dal 2023, anche quelle del servizio di lettura contatori. Ma non solo, per-

ché, come ha annunciato il Segretario di Stato con delega alle Poste, Federico Pedini Amati, potrebbe arrivare an-

F ocus

che la gestione dei parcheggi, mettendo fine all’annosa questione della convenzione con Sinpar: “C’è un debito re-

siduo di circa 18 milioni, si potrebbe dimezzare a 9 milioni e la “multiservizi Poste” con il Filatelico, la gestione poste e i parcheggi potrebbe arrivare ad un utile veramente importante anche nell’interesse dello Stato, stante i numeri che già oggi sono positivi. Sono davvero soddisfatto del lavoro fatto, la strada intrapresa è quella giusta, abbiamo messo in sicurezza Poste San Marino e l’abbiamo resa economicamente sostenibile”, ha quindi aggiunto Pedini Amati, auspicando la riconferma del Direttore Generale, ribadendo che la scelta comunque spetti al CdA: “Il lavoro svolto è stato un lavoro di alta qualità che ha saputo coniugare l’innovazione nel rispetto dei conti, la riduzione dei costi aumentando i servizi, l’ottimizzazione delle scelte nel rispetto del personale”.

San Marino, un francobollo per i 75 anni dalla nascita di Gino Strada (Emergency)

“I diritti o sono di tutti o sono privilegi”. La Repubblica di San Marino ha scelto questa frase per celebrare, attraverso un francobollo del valore di 3,40 euro, la nascita di Gino Strada. L’emissione “vede” l’immagine stilizzata di Emergency –l’Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà fondata da Gino Strada – e un disegno di Salam, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente

gratuito in Africa aperto nel 2007. Alla presentazione la moglie Simonetta Gola, il Segretario alle Finanze, Marco Gatti, il presidente delle Poste Sergio Casadei assieme al direttore generale Gian Luca Amici.

“Storicamente San Marino –ha esordito Gatti – si caratterizza per un grande senso di sensibilità e solidarietà: ricordo i 100 mila profughi ospitati durante la Seconda Guerra Mondiale ma anche i volontari che hanno operato in Romagna in occasione della recente alluvione”. In questo percorso si inserisce

anche Gino Strada “che ha creato strutture in luoghi difficili per aiutare le persone povere.

Per Amici “Emergency è un esempio di quello che è un modello di solidarietà e di attenzione verso chi ha bisogno” mentre Casadei si è soffermato su Gino Strada, “una persona conosciuta da tutti per i suoi interventi in territori difficili”.

“La frase scelta – ha raccontato Simonetta Gola –sintetizza quello che Gino ha fatto tutta la vita, quello che Gino era”.

9 I mprese FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023 9

ISS, ecografie nei Centri per la salute territoriali

Terminato il corso di formazione sulla diagnostica di primo livello

La diagnostica di primo livello sarà presto una delle novità nei servizi offerti all’interno dei Centri per la Salute di San Marino: questo è l’obiettivo del corso di formazione in ecografia che hanno svolto i Medici di Medicina Generale dell’ISS. I Centri per la Salute avranno quindi in dotazione ecografi per poter eseguire esami semplici di primo livello nei propri ambulatori. Un potenziamento delle possibilità di presa in carico dei pazienti da parte dei medici di base atteso e annunciato dall’intero Comitato Esecutivo e dal Direttore della UOC Cure Primarie e Salute Territoriale Agostino Ceccarini e che consentirà di usufruire di indagini diagnostiche specialistiche a livello ambulatoriale territoriale.

“I cittadini sammarinesi che necessitano di un’ecografia potranno trovare risposte dal proprio medico di famigliadichiara il dr. Ceccarini -. Abbiamo organizzato in tempi celeri un corso di formazione per l’utilizzo di queste strumentazioni perché siamo sicuri dell’impatto positivo che questo progetto avrà sul nostro sistema sanitario territoriale e che raggiungerà la piena potenzialità quando, a seguito dei recenti concorsi per il reperimento di nuovo personale medico, tutte le posizioni attualmente vacanti saranno ricoperte, nonostante il periodo storico di grande difficoltà nel reperimento di professionisti”.

Si tratta di un corso di formazione accreditato, che rilascia crediti ECM necessari per l’aggiornamento e la formazione continua in medicina, come previsto dalla normativa in vigore.

“Sono particolarmente fiero come Direttore di Dipartimento Socio Sanitario di poter introdurre questa attività nei centri sanitari territoriali – conferma il dr. Pierluigi Arcangeli -. Oltre a essere utile a ridurre le liste d’attesa ospedaliere, ci permette di fare un ulteriore passo verso quella nuova centralità della medicina territoriale e dei medicini di famiglia che stiamo cer-

cando di costruire. La sanità del futuro è una sanità che valorizza al massimo il sistema di ambulatori territoriali, che se ben organizzati posso-

no ridurre di molto il lavoro ospedaliero”.

“Con questo tipo di corsi formativi basati su lezioni teoriche e prove pratiche – spiega

il Direttore delle Attività Sanitarie e Socio-Sanitarie Sergio Rabini – rafforziamo le competenze dei nostri professionisti e andiamo ad au-

mentare la gamma di servizi disponibili sul territorio. Si tratta di perseguire un duplice risultato: offrire servizi e prestazioni sempre più ag-

giornate e mirate e avvicinare tali servizi agli utenti riducendo spostamenti e consentendo una maggiore capillarità sul territorio”.

F ocus

Il Decreto Delegato n.86 del 2023 chiarisce le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. Con decorrenza 1 settembre 2023 il calendario delle vaccinazioni obbligatorie per gli aventi diritto alle prestazioni sanitarie a carico dell’ISS è stabilito come segue: a) vaccinazione antipolio tipo Salk (IPV), antidifterite-pertosse acellulare-tetano (DaPT), antiepatite B (HB), antihaemophilus influentiae (HiB), anche detta vaccinazione esavalente, prima dose nel 3° mese di vita con richiamo nel 5° e 11° mese di vita; b) dal 13° al 15° mese di vita: prima dose antimorbilloparotite-rosolia-varicella (MPRV) con richiamo entro il 6° anno di vita; c) nel 6° anno di vita: richiamo antidifterite-pertosse acellulare-tetano (DaPT) e antipolio tipo Salk (IPV); d) nel 14°-15° anno di vita: richiamo antidifteritepertosse acellulare-tetano (dTap) e antipolio tipo Salk (IPV); e) vaccinazione antitetanica attiva, ciclo base e richiami previsti, per il rilascio del certificato di idoneità per l’attività sportiva agonistica.

Le vaccinazioni sono erogate gratuitamente nei confronti dei soggetti con diritto alle prestazioni sanitarie ai sensi della Legge 22 luglio 2014 n.114, mentre sono erogate a pagamento, se richieste, nei confronti dei soggetti che non hanno diritto all’assistenza sanitaria a carico dell’ISS.

Rabini: “Puntiamo a offrire servizi e prestazioni sempre più aggiornate”
Vaccinazioni Tutte quelle da fare 10 S anità FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023

Adesioni a tre cifre alla sempre affascinante gara: al via anche molti big

San Marino Rally 2023 Spettacolo e derapate

Lanciata l’edizione numero 51, in programma il 16 e il 17 giugno

Il fascino degli sterrati carichi di storia e di gloria, sarà per la lunga tradizione, che vede questa gara raggiungere l’edizione numero 51, fatto sta che quando si propone il San Marino Rally i campioni, gli “specialisti” ma anche i novizi non vogliono e non possono mancare. Con un tocco di internazionalità, che mai manca a questo rally, con la presenza nutrita e qualificata di equipaggi stranieri. Adesioni a tre cifre alla sempre affascinante gara tra San Marino e Montefeltro, in scena il 16 e 17 giugno, il meglio del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, dell’Italiano Rally Terra e dell’Italiano Terra Storico. Di alto livello anche la presenza di protagonisti nella gara di Coppa Rally di Zona, mentre tra Italiano Rally Junior e FIA Rally Star Training in azione le speranze tricolori e quelle sotto l’occhio del Mondiale Rally. Ecco allora che, dall’elenco degli oltre cento iscritti totali alla gara del Titano, spuntano tutti grandi nomi del rallysmo italiano, sparpagliati nei vari campionati, tutti di massimo spessore, per cui è valido il “San Marino”, in un gioco di sfide incrociate, trasparenze o meno di classifica tra le varie serie, voglia di mettere il sigillo assoluto sulla gara, che renderà il tutto molto avvincente. E con il giovane protagonista del WRC2 Nikolay Gryazin, con Aleksandrov (Skoda Fabia Evo Rally2 PA Racing), vincitore del 2022 - mitica edizione del cinquantenario - che non è voluto mancare ad una gara di cui si è innamorato e in cui correrà come battitore libero e per fare chilometri sullo sterrato in vista dei futuri impegni mondiali.

Sfide al top per il CIAR Sparco

È il terzetto che, dopo le prime tre gare del tricolore rally, occupa il podio provvisorio della classifica. E tutti e tre non potevano mancare al San Marino Rally. Il varesotto Andrea Crugnola, con Pietro Ometto e la Citroen C3 Rally2

FPF gommata Pirelli arriva,

sul primo sterrato stagionale della serie, primo in classifica e forte di tre centri su tre. Il vantaggio sulla concorrenza del campione italiano in cari-

ca è già consistente, ma non tranquillizzante, in quanto dopo il “San Marino” ci sono ancora altre quattro gare a calendario. Questa è una occa-

sione importante per fare punti pesanti sia per il lig ure Fabio Andolfi, con Nicolò Gonella, con la Skoda Fabia Evo Rally2, sempre a podio

finora, che per il veneto Giandomenico Basso, con Lorenzo Granai, non partito al rally Il Ciocco, ma con due secondi posti nelle altre gare.

Basso, tra l’altro, è l’unico del terzetto ad avere vinto a San Marino, per due volte nel 2012 e nel 2016. Al via, tra gli iscritti al CIAR Sparco, anche Enrico Brazzoli, con Fenoli, con la Skoda Fabia Rally 2 PA Racing. Da seguire l’equipaggio femminile presente, quello composto da Rachele Somaschini e Arianna Faustini (Citroen C3 Rally2), con la driver milanese che porta avanti il suo progetto “correre per un respiro”, raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica.

Il Campionato italiano rally terra

Il San Marino Rally è il secondo appuntamento stagionale di un CIRT che ha visto rinviare la data delle due gare precedenti. Nella serie che, a livello assoluto e salvo sporadiche eccezioni, è il regno della Skoda Fabia Rally2, il sempreverde pluricampione toscano Paolo Andreucci, con Rudy Briani alle note e la Fabia H-Sport gommata MRF, è l’attuale leader della classifica assoluta. Andreucci detiene il record di vittorie al San Marino Rally, ben cinque, come Piero Longhi. Avversario tra i “top” sarà il veronese Umberto Scandola, navigato dal nipote Mattia, con la Fabia by Munaretto: un rientro prestigioso per il tre volte vincitore da queste parti che si iscrive d’ufficio tra i pretendenti alla vittoria.

Nella sfida “italiano terra”, invece, a competere con Andreucci saranno, al “San Marino”, in rigoroso ordine di classifica di campionato, il veneto Giacomo Costenaro, con Bardini, con la Fabia Deltarally, i due toscani Paolo Ciuffi, con Cigni (Fabia By Bianchi) e Luca Panzani, con Pinelli (Fabia Pavel Group), il sammarinese Jader Vagnini, con Martina Musiari (Skoda Fabia Evo1 ProLine). Da seguire con attenzione il veloce sammarinese Daniele Ceccoli, con Capolongo, a bordo della Fabia Erreffe, sempre tra i protagonisti sulle strade di casa.

Tutti i particolari nel sito web www.sanmarinorally.com

11 M otori FIXING - Anno XXXI - n.23 - Venerdì 16 Giugno 2023

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