Anno XXIV - n.24 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 17 Giugno 2016
E ditoriale Documenti digitali: pure A NIS Si passi Assemblea ai “tagli” dei nastri
L’agenzia di rating Fitch ha abbassato da “BBB+” con outlook stabile a “BBB” con outlook negativo, in data 3 giugno 2016, il merito creditizio di lungo termine di San Marino. E a leggere le motivazioni – il report parla del “perdurare della stagnazione economica e finanziaria sammarinese”, ma anche di “indebolimento delle finanze pubbliche e il mancato completamento delle riforme finanziarie” – non possiamo esimerci da alcune riflessioni. Alle polemiche tra il PS e il Governo in merito alla “mancata comunicazione” dell’abbassamento del rating da parte di una delle “tre sorelle”, preferiamo la sostanza. Per un cambio repentino di rotta e quindi per migliorare lo stato di salute del nostro territorio, crediamo fermamente che occorra portare a compimento tutta quella serie di riforme già annunciate che stanno rallentando già da tempo il sistema-Paese: da quella del mercato del lavoro a quella che riguarda il sistema previdenziale, passando per il passaggio dalla monofase al regime IVA, la spending review, il completamento della riforma fiscale e un maggiore sviluppo economico. Sulla revisione della spesa, è necessario razionalizzare le politiche di bilancio così da liberare risorse preziose da investire in una serie di interventi mirati alla crescita, all’attrattività e alla competitività dell’intero sistema Paese. L’ammonizione che ci ha dato Fitch non ci deve “abbacchiare” bensì deve essere letta come uno stimolo ad accelerare i tempi. Abbiamo in cantiere molti progetti, molti cantieri aperti. E’ ora quindi di passare ai “tagli” del nastro. Solo così, dando cioè concretezza alle riforme, possiamo crescere. Alessandro Carli
meglio della PEC italiana
Soci: i temi in discussione
Arriva l’atteso “servizio elettronico di recapito certificato qualificato” Obbligatorio per tutta la PA e avrà la validità di una raccomandata a pag.5
S torie
Magnani, dalla piadina alle pellicce
a pag.3
S cienze
Anche San Marino avrà la sua PEC, anzi, meglio del sistema italiano: perché i “servizi elettronici di recapito certificato qualificati” non obbligheranno gli utenti (ma la PA sì) ad utilizzare la posta elettronica certificata. A distanza di quasi sei anni dalla Legge 22 dicembre 2010 n.194, con la quale si prevedeva uno specifico provvedimento, è finalmente approdato per la ratficia finale in Consiglio Grande e Generale il Decreto Delegato n.46, che “introduce l’utilizzo di servizi elettronici di recapito certificato qualificati per la trasmissione di documenti informatici al fine di ottimizzare il lavoro dell’Amministrazione, e di offrire agli utenti servizi più rapidi ed efficienti”. Tali invii avranno, come auspicato, la validità di una raccomandata. Bartolucci a pag. 8
Dal Titano il planetario del Vietnam
a pag.2
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