Editoriale
Mentre l’Accordo di Associazione inizia a delinearsi, dossier dopo dossier, il Paese è alle prese con le riforme che da anni sono sul tavolo e che il Governo appena uscito dalla crisi di maggioranza vuole portare in porto. Non tutte, sia chiaro, perché nell’anno o forse meno che ci si è dati prima delle elezioni, non tutto ciò che era nel programma si potrà fare. Lo hanno detto loro. Ma non hanno esplicitato l’elenco. Anche se parzialmente desumibile dagli ultimi atti del Consiglio Grande e Generale, l’agenda di Governo non è ancora così chiara. Ma mancavano ancora dei tasselli, ovvero i due Segretari di Stato da nominare in sostituzione di quelli in quota RETE. Ora che tutte le Segreterie sono di nuovo a regime, verrà ufficializzata l’agenda? Non l’hanno detto. E l’Accordo con l’UE? Quello è il “treno da non perdere”. Questo l’hanno detto, però. Più volte. Quasi un mantra, o più prosaicamente un collante per la compagine governativa, che si è data un obiettivo importante, “epocale” quanto trasversale, visto che interessa tutti. Sia quelli a favore di una maggiore integrazione e, quindi, la possibilità di ottenere i benefici del mercato unico e della solidarietà (anche economica) europea, sia quelli che invece pensano di poter star meglio senza quel mercato, senza “il cappello europeo”, senza tutte quelle regole insomma. Ma c’è anche una terza categoria, quelli di “Europa sì, ma non troppo”. Quelli che l’Europa è nella green economy, ma qui al massimo facciamo due pannelli solari. Quelli che sono per l’integrazione, ma teniamoci qualche norma protezionistica, sul mercato del lavoro come in altri settori.
Daniele Bartolucci
L’Assemblea ANIS spinge su lavoro, UE ed energia
L’Osservatorio: fatturati aumentati nel 2021-2022, ora c’è incertezza
Neni Rossini: “Più competitività, almeno ad armi pari con l’esterno”
L’incertezza sui mercati sommata a quella generata dalla crisi di governo non indeboliranno la “battaglia” di ANIS per portare il Paese verso un futuro più sostenibile economicamente e socialmente, attraverso riforme e interventi sempre più necessari. Ma anzi, come ha ribadito la Presidente Neni Rossini, la spinta dell’Associazione Industriali sarà ancora più forte e concentrata sulle priorità: l’Accordo di Associazione all’UE, l’introduzione dell’IVA e di regole del lavoro che diano gli stessi strumenti di flessibilità dei competitor e un piano strategico per l’energia. Su questi temi si è sviluppata l’Assemblea ANIS del 29 giugno, dove gli imprenditori delle circa 300 aziende associate si sono confrontati sui temi più attuali.
spazio riservato all’indirizzo a pag.10 a pag.4 a pag.3 Assegni familiari: le domande La sosta tecnica salva l’e-fattura W elfare R SM-ITA Tomasetti: rating, Italia UE e NPL B CSM
L’Europa del “sì, ma non troppo”
Bartolucci alle pagg. 6-7
Anno XXXI - n.25 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 30 Giugno 2023
“Etichette personalizzate e tutte diverse tra loro”
In Sfinge i nuovi Collage e Mosaic di HP: “Si possono anche numerare”
“Il mondo delle etichette si sta integrando sempre di più con quello del packaging e, in generale, con il marketing. In questo senso”, spiegano Riccardo e Michele Riccardi, titolari di Sfinge, “l’etichetta diventa uno strumento fondamentale per le aziende, ben oltre le necessità di tracciabilità e di presentazione del prodotto. Anche alla luce della crescente domanda del mercato di prodotti personalizzati, sia per differenziarsi dai competitor, sia per intercettare i desideri dei consumatori che richiedono originalità e unicità”.
Le campagne internazionali promosse dai brand più famosi, del resto, sono spesso indirizzate su questa nuova strada (dai nomi su bottiglie e lattine della Coca Cola, alle etichette multicolor della
Heineken), “ma anche le aziende con produzioni meno estese e, in particolare, quelle artigianali, scelgono questo tipo di approccio sul
mercato”, spiega Michele Riccardi: “Per tutte, sia che debbano produrre milioni di pezzi o poche centinaia, la soluzione tecnologica esiste
grazie ad HP, e l’evoluzione che abbiamo deciso di acquisire sui nostri macchinari –nello specifico Collage e Mosaic - ci permette di creare etichette uniche e quindi tutte diverse tra loro, da piccoli lotti fino ad altissime tirature”.
La richiesta speciale dalla Cambogia
L’investimento tecnologico è servito quindi a dare una risposta alla crescente domanda del mercato, come detto, che comunque riserva sorprese interessanti, come è capitato recentemente: “Lavoriamo con svariate aziende del settore beverage a San Marino, in Italia e in Europa, ma mai eravamo stati contattati dalla Cambogia”, raccontano i titolari di Sfinge.
“Si tratta di una distilleria molto particolare, la Seekers Indipendent Spirits: l’inizia-
tiva imprenditoriale è nata infatti dalla ricerca portata avanti dai fondatori, Tania e Marco (originari di Londra e Barcelona), sui fiori e sulle piante esotiche, trovando nell’area del Mekong la loro fonte di ispirazione privilegiata. Da questa passione è nata la distilleria, che ci ha contattato per un progetto molto particolare, basato proprio sulla tecnologia che abbiamo implementato in questo periodo: avevano infatti bisogno di un’azienda che utilizzasse il colore rosa fluorescente e che potesse personalizzare ogni singola etichetta, anche con la numerazione, e hanno scelto noi”.
Etichette uniche e numerabili
“Con Collage”, spiega Michele Riccardi, “possiamo creare virtualmente infinite variazioni, ma ognuna di esse resta unica e allo stesso tempo, parte della stessa ‘famiglia’, ovvero con le stesse linee grafiche del brand. In pratica, si possono settare alcuni elementi e definire come si potranno modificare, al resto ci pensa il potente software di HP e il risultato finale è una bobina di etichette l’una diversa dall’altra. I casi più famosi sono quelli dell’Aqua d’Or Sprakles di Danone che troviamo in tutti i supermercati, o i 63 milioni di bottiglie di birra Heineken per la Champions League del 2019, tutte diverse tra loro. Oltre allo sfondo o ai singoli colori intercambiabili, questa tecno -
logia permette di numerare le singole etichette, creando di fatto un’ulteriore unicità, soprattutto per quei prodotti su cui può rappresentare un valore importante”.
“Con Mosaic, invece”, prosegue Riccardi, “si possono creare migliaia o milioni artwork dinamici e unici, partendo da un’immagine molto grande e spezzettandola in tante etichette che, una volta riposizionate nell’ordine giusto permettono di ricreare l’immagine originale. Si tratta di un’operazione di marketing che molte aziende hanno sviluppato in questi anni, anche intercettando un buon riscontro nel settore del collezionismo: basti pensare al lancio della Diet Coke Extraordinary, con 2 milioni di bottiglie rese uniche proprio dall’etichetta, una diversa dall’altra. Ma di possibilità”, avverte, “ce ne sono tantissime: anche per questo puntiamo moltissimo sulla formazione, in questo momento un nostro grafico è appena rientrato dalla Spagna, dove ha appreso nuove tecniche per l’utilizzo di Collage e Mosaic e a breve partirà un operatore di stampa per seguire un percorso simile”.
“Allo stesso tempo, per restare sempre aggiornati sulle novità del mercato presenziamo e partecipiamo attivamente alle fiere di settore. Un’attività continua, che ci ha permesso di conoscere le ultime tecnologie, valutarne l’efficacia, pianificarne l’investimento e sfruttarle come stiamo già facendo”.
“Una distilleria della Cambogia ci ha scelti proprio per questa tecnologia”
2 I mprese FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 Giugno 2023
di Daniele Bartolucci
Dalle emergenze che hanno caratterizzato gli ultimi anni, al consolidamento delle azioni messe in campo per mettere in sicurezza e rilanciare il sistema bancario, fino al rafforzamento dei rapporti con l’esterno, con l’obiettivo dichiarato di collaborare per migliorare il rating.
Sono questi alcuni dei punti cardine su cui Catia Tomasetti svilupperà il suo secondo mandato di Presidente della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, dopo la riconferma di fine aprile.
Con il nuovo mandato, si rinnovano anche i suoi obiettivi?
“Sostanzialmente potrei dire che restano gli stessi, nonostante sia stato fatto tanto e molte cose siano cambiate in positivo in questi anni.
Quando sono arrivata in Banca Centrale la situazione era molto compromessa sia a livello di struttura, con le note carenze nel management, sia a livello di sistema, con la situazione emergenziale della liquidità. Inoltre c’era un rapporto compromesso con Banca d’Italia e rapporti inesistenti con la BCE. Lo sforzo per recuperare tali rapporti è stato importante, così come importante è stato lo sforzo per ricostruire relazioni e una nuova reputazione per BCSM. Non ho fatto tutto ciò da sola, anzi al contrario, ciò che è stato più gratificante nei 5 anni passati è stato poter lavorare in squadra con persone di enorme valore. A tale riguardo tra i tanti tra-
Tomasetti, Presidente BCSM: “Continueremo a lavorare per lo sviluppo del sistema finanziario”
più fiducia in San Marino Insieme miglioreremo il
“Recuperati i rapporti con l’esterno, la liquidità e la redditività: l’obiettivo è consolidarli”
tempo, senza particolari problemi e, anzi, con un volume di richieste molto più alto: segno concreto che questi titoli, alla fine, piacevano e piacciono nonostante il rating del paese. Ovvero che San Marino piace, come Stato e come sistema economico e gli investitori hanno fiducia in esso. Inoltre, il tasso di interesse a cui San Marino ha rifinanziato il suo debito è a detta dei tecnici in linea con il mercato, e sembra riflettere un rating superiore”.
Il miglioramento del rating resta il suo personale obiettivo, quindi?
pieno delle sue funzioni e responsabilità. Sono soddisfatta per quanto fatto da BCSM e questo mi dà forza per portare avanti l’obiettivo principale di questo secondo mandato, ovvero consolidare queste basi e soprattutto i rapporti con l’esterno. Infine gli azionisti di Banca Centrale ci hanno dato mandato per fare tutto quanto sia possibile per il recupero dei fondi persi in conseguenza alla mala gestio delle precedenti Governance sia con riferimento a BCSM che al sistema finanziario”.
Nei rapporti con l’esterno ci sono in primis quelli con Banca d’Italia?
E senza “sgarbi istituzionali”, come invece accadde qualche anno fa?
“Vi sono stati episodi che hanno provocato l’isolamen-
mente tale possibilità. Ora che sono stati ricuciti i rapporti e che siamo tornati a costruire insieme nuovi protocolli, come quelli – fondamentali – sul denaro contante, credo che l’obiettivo di arrivare alla firma di un MoU sia di nuovo raggiungibile, ma occorre averne ben chiara la portata, perché è una scelta di sistema e quindi anche politica”. Come del resto lo è l’Accordo di Associazione all’Unione Europea.
La fiducia è anche il metro di giudizio per l’operazione di roll over appena completata?
“Premesso che Banca Centrale ha avuto un mero ruolo di assistenza tecnica nell’operazione, vale la pena ricordare che fino a pochi mesi prima c’era scetticismo sulla
guardi si può annoverare avere avuto un Vice Direttore f.f. straordinario ed un Direttore Generale finalmente nel
“Certamente: era ed è uno dei nostri principali interlocutori, con cui ora le relazioni sono attive e costruttive a tutti i livelli e questo è sicuramente un vantaggio reciproco”.
to di San Marino, l’ultimo di questi è stata la mancata firma da parte sammarinese del Memorandum of Understanding con Banca d’Italia, concernente la connessione tra le centrali rischi dei due Paesi, dopo che quest’ultima avesse dichiarato pubblica-
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“Esattamente. Riguardo a questa trattativa come Banca Centrale siamo ovviamente coinvolti quale Autorità a livello tecnico, ma resta una decisione politica, alla quale dovremo non solo adeguarci ma dimostrare di essere uno strumento di alta qualità per il sistema. Il nostro compito è quindi di farci trovare pronti ad eventuali cambiamenti che, comunque, già stiamo affrontando relazionandoci quotidianamente con il mercato unico europeo. Non credo che, sotto questo profilo, ci siano problematiche insuperabili. Inoltre, l’aver costruito un rapporto con la BCE, la cui manifestazione esterna più evidente è costituita dalla linea di credito concessa durante la pandemia e poi prorogata, aumenta questa fiducia in un percorso di integrazione”.
“Siamo fiduciosi circa il completamento della cartolarizzazione entro l’anno”
possibilità per San Marino di trovare facilmente nuovi finanziatori. Lo stesso report di Fitch dello scorso febbraio considerava incerto il possibile rinnovo del bond in scadenza nel 2024 e questo elemento, unitamente alla scadenza a breve del debito e all’assenza di una esperienza (track record) dello Stato nell’emissione di titoli, contribuiva a mantenere il rating sovrano al di sotto del livello di Investment grade. L’operazione, invece, è stata portata a termine in poco
“Collaboreremo per migliorare il rating sovrano del Paese che determina vantaggi reputazionali per tutto il tessuto economico e rappresenta quindi un obiettivo di sistema, non solo per la Banca Centrale. A tal riguardo va sottolineato il valore di San Marino, basti pensare alla resilienza del suo tessuto economico, con cui ha superato la pandemia e ora sta affrontando le difficoltà conseguenti al conflitto in Ucraina, alla capacità del comparto bancario di tornare nel 2021 in utile dopo ben 11 esercizi in perdita e di farlo anche nel 2022. Il roll over dimostra nei fatti quanto il mercato apprezzi invece gli sforzi compiuti e le qualità del sistema sammarinese. Non bisogna però fermarsi. In economia, come del resto in ogni settore, fermarsi significa arretrare. Il Paese deve adottare le riforme che si è impegnato a realizzare, in funzione sia della messa in sicurezza dei conti pubblici, sia del fondamentale e necessario sviluppo economico. Sono temi trasversali; poi ci sono anche alcuni di questi interventi che ci coinvolgono direttamente, come quelli che dovranno risolvere l’annosa questione degli NPL: in tal senso, dopo la definizione dei diversi strumenti, anche normativi, siamo al lavoro unitamente agli altri soggetti coinvolti per completare la cartolarizzazione come da programma entro il secondo semestre”.
“Il roll over del debito non era scontato.
Alcuni dicevano che non sarebbe riuscito”
di Daniele Bartolucci
“L’Accordo con l’UE è una decisione politica. Noi saremo pronti”
“C’è
rating”
3 F inanza FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 Giugno 2023
Nuovo round negoziale tra la delegazione di San Marino e quella dell’Unione Europea, nuovi passi avanti sui vari temi ancora da definire o, come tecnicamente va detto, sugli Allegati che si possono chiudere, pur nella consapevolezza che tutto non può essere assolutamente chiuso fino all’ultima fase della definizione dell’Accordo di Associazione. Ma “chiuderli” oggi, con pochi mesi davanti, è significativo, molto più dei tecnicismi.
Anche per questo, la sessione negoziale svoltasi nel Palazzo Berlaymont di Bruxelles nei giorni scorsi è stata molto importante, anche perché ha permesso di andare avanti con il negoziato vero e proprio ma anche di aprire un confronto con i tre piccoli Paesi che stanno portando avanti la negoziazione (oltre alla Repubblica di San Marino ci sono infatti Monaco e Andorra).
Il confronto bilaterale e gli Allegati “chiusi”
Nella prima giornata dei lavori, le delegazioni sammarinese e quella europea hanno progredito nella disamina di diversi Allegati dell’acquis, alcuni dei quali molto vicini alla chiusura provvisoria, grazie al lavoro preparatorio degli ultimi mesi. “Le due delegazioni”, fa sapere la Segreteria di Stato agli Affari Esteri in una nota stampa, “hanno concordato la possibile chiusura provvisoria di Energia, Telecomunicazioni e Statistica già nella prossima sessione di luglio. In tale occasione saranno valutati i progressi su Aiuti di Stato e Circolazione dei Capitali”.
Con Andorra e Monaco si discute di istituzioni
Durante il corso della giornata successiva, preceduta da una riunione di coordinamento fra le delegazioni di Andorra, Monaco e San Marino, “si è tenuto un incontro a livello multilaterale relativo alle politiche orizzontali contenute nella parte istituzionale dell’accordo di associazione”, spiega sempre una nota della Segreteria di Stato. “Nel corso del confronto fra le quattro parti contraenti, il primo dal 2019 in questo formato, sono stati affrontati diversi aspetti tecnici e giuridici rimasti in sospeso, tra cui la cooperazione parlamentare e quella fra organizzazioni sociali ed economiche, aspetti legati all’interpretazione omogenea, al controllo giurisdizionale e alle procedure di ricorso alla Corte di giustizia nonché alle procedure arbitrali e alla struttura dell’accordo”. In conclusione sono
Verso l’Accordo con l’Unione Europea: il 4 luglio nuovo incontro con il Vice Presidente Sefcovic
Energia e Telecomunicazioni: trovato il punto di incontro
Nell’ultimo round negoziale passi in avanti su “aiuti di Stato” e circolazione dei capitali
stati definiti alcuni aspetti relativi agli incontri con il Vice Presidente Maros Sefcovic, già calendarizzati per il prossimo 4 luglio.
Concluso il ciclo di eventi pubblici sull’UE Conclusi i sei incontri dedicati all’approfondimento delle dimensioni dell’Accor-
do di Associazione. Nello specifico, il tema dell’ultima conferenza verteva sulla dimensione sociale dell’Unione europea, prendendo in
considerazione vari fattori di cui i progetti e i finanziamenti sono uno degli aspetti più importanti. Nel corso della serata sono
A 4 FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 Giugno 2023 E steri
infatti stati illustrati i percorsi relativi alla dimensione degli investimenti, alle varie tipologie di finanziamenti, diretti e indiretti, alla progettazione per ottenere tali finanziamenti e alle conseguenti opportunità per San Marino.
Intervenendo alla serata, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari ha spiegato che San Marino, in concomitanza all’ingresso in EUSAIR, è entrato anche a far parte di IPA ADRION (20212027) che, a tutti gli effetti, rientra in tali programmi europei. Le azioni finanziabili dal programma riguardano, nella call richiamata, i temi dell’innovazione, dell’ambiente, del cambiamento climatico, dell’economia circolare, della mobilità e del turismo sostenibile. DB
La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio con delega ai trasporti “è lieta di annunciare che l’audit formale IASA - International Aviation Safety Assessment Program, a cui l’Autorità per l’Aviazione Civile della Repubblica di San Marino è stata sottoposta nell’agosto scorso da parte della Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti d’America, ha avuto esito positivo, determinando la piena conformità ai requisiti e agli standard di sicurezza aerea prescritti dall’Organizzazione per l’Aviazione Civile Internazionale (ICAO) e ammettendo la Repubblica di San Marino nella lista di Paesi a Categoria 1, status che consentirà alle compagnie aeree sammarinesi di operare commercialmente ed espandere i propri servizi verso gli Stati Uniti”.
Ottenuta la Categoria 1 negli USA erei
“Qualità e velocità fanno la differenza”
Un fatturato in crescita costante in tutti e cinque gli esercizi di attività, compresi gli anni della pandemia e soprattutto il 2022 caratterizzato dalla difficoltà di approvvigionamento. La ripresa economica che ha galvanizzato un po’ tutta l’economia sammarinese, però, non basta a spiegare i risultati di Tecno Lift, l’azienda specializzata nella fornitura, assistenza e manutenzione di macchine per il sollevamento di cose e persone. Tecnologia all’avanguardia, investimenti in infrastrutture e sistemi informatici, ma anche in capitale umano con formazione continua e acquisizione di nuove competenze in azienda. Sono questi infatti i pilastri su cui Tecno Lift ha basato il suo piano industriale per affermarsi in un settore sempre più fondamentale per le aziende. Oltre, ovviamente, alla partnership con Still, il marchio leader del settore dei carrelli.
“Siamo a tutti gli effetti paragonabili al settore dell’automotive: proprio perché siamo concessionari di un premium brand”, spiega il Direttore Commerciale Rodolfo Battarra, “tutti i servizi di Tecno Lift devono essere portati allo stesso livello di eccellenza, in particolare l’assistenza post vendita: il nostro punto di forza è infatti la velocità di intervento in caso di avarie o guasti improvvisi, ovvero in tutte quelle situazioni che non sono programmabili, come invece lo sono le verifiche e manutenzioni periodiche previste dalle norme di sicurezza. Chi si affida a Tecno Lift non ha a disposizione solo l’area commerciale con la possibilità di acquistare o noleggiare le macchine più evolute sul mercato, ma può fare affidamento a un’officina specializzata, in grado di eseguire tutte le manutenzioni e risoluzione guasti sui propri macchinari. E, soprattutto, può contare su un’assistenza sul posto, con l’invio dei nostri tecnici direttamente in azienda”. In tal senso,
anche la scelta di insediare l’azienda a San Marino è di per sé un vantaggio logistico per l’area servita dall’azienda, baricentrica rispetto alle Province di Rimini e di Pesaro-Urbino, oltre al territorio sammarinese.
Investimenti tecnologici e in capitale umano “Le esigenze possono essere differenti a seconda dei clienti”, spiega Battarra, “ed è fondamentale poter fornire risposte puntuali a tutti: questo approccio, che si traduce nei nostri servizi, fa la differenza”. Servizi dietro i quali, ovviamente, ci sono gli investimenti: “Il primo investimento è sempre nelle persone, tanto è vero che l’organico è cresciuto costantemente.
Oggi siamo in 14, ma siamo anche alla ricerca di almeno altre due figure specializzate in meccatronica. Se da un lato l’officina interna e la rete di tecnici che operano in esterno hanno la necessità di strumentazioni all’avanguardia e formazione continua in particolare sui nuovi macchinari, dall’altro lato anche la struttura gestionale è proporzionalmente cresciuta e oggetto di notevoli investimenti, l’ultimo dei quali riguardante il sistema informatico. Anche in tal senso, abbiamo volutamente aggiornato i nostri software in funzione di una maggiore efficienza dei servizi, dalla gestione del magazzino alle fat-
turazioni, che anche a San Marino sono passate al formato elettronico, anche se non per i servizi, che invece noi eroghiamo. Si è trattato di un investimento importante, che ha impattato su tante attività, collegandole tra loro: non c’è più carta, ma solo pc e tablet. Anche in officina, dove con i nuovi device ci si può collegare direttamente alle macchine per evidenziare errori e guasti, attivando velocemente anche il magazzino e le azioni conseguenti. Ma anche in esterno: possiamo sapere in real time dove sono i nostri tecnici e, se hanno eseguito il lavoro assegnato, sono più o meno vicino ad un altro cliente che ha necessità, senza farli tornare in azienda. L’obiettivo era e resta la velocità di intervento, e questi investimenti ci garantiscono gli standard che ci siamo prefissati, ma soprattutto garantiscono ai clienti un servizio efficiente”.
Parola d’ordine: “Mai fermo macchine” Ma le esigenze, nel tempo, possono anche cambiare, così come i clienti, con nuove caratteristiche e quindi anche nuove richieste: “La nostra esperienza sul campo, unita al know how maturato in oltre 13 anni di attività in Romagna e Marche della RGM Commerciale Srl, si rinnova quotidianamente, anche grazie a Still, che ci permette di interagire con azien-
de di primaria importanza in Italia e anche qui a San Marino. Qualsiasi sia il settore e la dimensione dell’azienda, però, c’è una costante: evitare il fermo macchine. Ed è questo rischio, di fatto, che ci carichiamo noi di Tecno Lift: in
I ndustrie
primis con la programmazione puntuale delle manutenzioni, che come scelta strategica vanno ben oltre la cogenza di legge, avendo l’esperienza e la competenza per agire spesso in anticipo rispetto a certe problematiche. Questo non può escludere che si verifichino dei guasti: possono sempre accadere, ma è come si interviene e soprattutto con quali tempi che fa la differenza. Per noi l’obiettivo è non fermare l’attività del cliente, quindi interveniamo subito con un nostro tecnico e se il problema persiste portiamo la macchina in officina. Nel frattempo, proprio come nell’automotive, forniamo una macchina in prestito. Lo abbiamo fatto anche recentemente, soprattutto per fronteggiare la difficoltà di approvvigionamento di mezzi nuovi e di
pezzi di ricambio. Nonostante avessimo per nostra scelta strategica un magazzino sempre ben fornito, i tempi di
attesa si sono allungati enormemente e questo ha comportato sforzi importanti, anche a discapito dei nostri margini, per soddisfare le richieste dei clienti. Ma siamo certi che questi sforzi ci siano stati riconosciuti dal mercato e l’aver quasi raddoppiato il fatturato ne è una prova concreta”.
Enrico Aureli (vicepresidente Scm Group)
è il nuovo Presidente di ACIMALL
Enrico Aureli, attuale vicepresidente Scm Group (Rimini), è il nuovo presidente di Acimall per il triennio 2023-2026. Al suo fianco Raphaël Prati (Chief Marketing & Communications Officer di Biesse, Pesaro) scelto da Aureli come vicepresidente. Succedono a Luigi De Vito (direttore generale Scm Group, Rimini) e Marianna Daschini (amministratore delegato Greda, Mariano Comense), rispettivamente presidente e vicepresidente per il triennio 2020-2023.
L’assemblea della associazione dei costruttori italiani di tecnologie per l’industria del mobile e del legno, riunitasi nella sede di Assago (Milano), ha dunque ratificato all’unanimità le indicazioni emerse dal consiglio direttivo.Aureli, dopo aver ringraziato l’assemblea per la fiducia accordata, si è
complimentato con Luigi
De Vito e l’intero consiglio direttivo per aver efficacemente guidato Acimall nell’ultimo periodo. “Sono orgoglioso di rappresentare un settore che ha radici così importanti e moltissimo ancora da esprimere sia a livello nazionale che internazionale”, ha detto Aureli ringraziando gli imprenditori presenti.
“Io, il vicepresidente Raphaël Prati e tutto il con-
siglio direttivo di Acimall continueremo a lavorare nel segno della continuità, impegnandoci per dare alle imprese i servizi e le opportunità di fare sistema che una moderna associazione imprenditoriale deve garantire. Un impegno che richiederà progetti di sempre più ampio respiro e una vicinanza forte e costante con tutti coloro che hanno scelto di condividere i valori di Acimall”.
Battarra (Tecno Lift): “Investito in tecnologia e personale, siamo più efficienti”
“Come partner di Still, tutti i nostri servizi sono di livello premium”
di Daniele Bartolucci
“Nuovo sistema gestionale, ora facciamo tutto da pc o tablet: più precisi e rapidi”
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FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 Giugno 2023
Imprese
di Daniele Bartolucci
L’incertezza sui mercati sommata a quella generata dalla recente crisi di governo non indeboliranno la “battaglia” di ANIS per portare il Paese verso un futuro più sostenibile economicamente e socialmente, attraverso riforme e interventi sempre più oggettivamente necessari. Ma anzi, come ha ribadito la Presidente Neni Rossini, la spinta dell’Associazione Industriali sarà ancora più forte e concentrata sulle priorità che nei prossimi mesi dovranno essere affrontate: l’Accordo di Associazione all’Unione Europea, l’introduzione dell’IVA, regole del lavoro che permettano alle imprese di avere gli stessi strumenti di flessibilità dei loro competitor oltreconfine e un piano strategico per l’energia. Su questi temi si è sviluppata l’Assemblea ANIS del 29 giugno, convocata per assolvere agli obblighi statutari come l’approvazione dei bilanci. Ma soprattutto l’occasione per gli imprenditori delle circa 300 aziende associate di confrontarsi sui temi più attuali.
Primo obiettivo: Accordo UE e IVA “Il primo e fondamentale obiettivo è l’accordo di Associazione all’Unione Europea, da realizzare entro la fine di quest’anno, perché oltre questo termine saremmo costret-
Dopo l’apporvazione dei bilanci, l’intervento della Presidente Neni Rossini e il focus
ANIS sferza il Governo su lavoro,
L’analisi
ti a riprendere le fila della trattativa con una nuova Commissione dopo le elezioni europee del 2024, con prevedibili ritardi e complicazioni che ci allontanerebbero, ancora una volta e almeno fino al 2025, dal mercato unico”. E invece “siamo sempre più convinti che proprio e solo nell’Unione Europea si costruisce il futuro di San Marino: e da questo cruciale traguardo discendono gli altri pochi punti obiettivo che, non smetteremo mai di ripetere, dovrebbero garantirci condizioni di competitività almeno pari a quelle in cui operano i nostri concorrenti più vicini. E se proprio non saranno le stesse condizioni, almeno non siano sfavorevoli”. Il riferimento della Presidente Rossini è a tante questioni, come l’IVA, che per ANIS “è una priorità per parlare la stessa lingua di clienti e fornitori, e poi per posare la chiave di volta sullo snelli-
mento degli scambi commerciali con l’eliminazione del farraginoso T2”.
Un tema su cui a livello tecnico è già tutto pronto e fattibile, mentre ciò che manca è proprio la volontà politica, hanno condiviso gli Industriali sammarinesi.
Mercato del lavoro: serve più flessibilità
Un riferimento ancora più diretto al mercato del lavoro, dove è in corso un confronto serrato con Segreteria e sindacati su alcuni degli strumenti di flessibilità che tutti gli altri Paesi hanno e che invece San Marino oppone resistenze ad adottare: lavoro interinale e temporaneo soprattutto, dove le posizioni appaiono molto distanti, mentre sui distacchi si potrebbe trovare un compromesso di buon senso. Anche sul tempo determinato la proposta sul tavolo non soddisfa le esigenze degli imprenditori. Per questo motivo
Anis ha richiesto una proroga per insistere sulla modifica di tale impostazione.
Mercato del lavoro che è collegato anche all’intervento dell’ospite dell’Assemblea ANIS, Marco Visani, Associate Partner The European House - Ambrosetti e Responsabile Corporate Governance e Executive Compensation.
Forte della sua esperienza al fianco di tante imprese, assistendole nel miglioramento del loro sistema di governo facilitando l’introduzione di comportamenti orientati alla massimizzazione della performance operativa, nonché del ruolo di responsabile dell’Osservatorio sull’Eccellenza dei Sistemi di Governo in Italia dal 2009, Visani ha focalizzato l’attenzione sul tema della Corporate Governance e delle Risorse Umane, in particolare, sui sistemi di incentivazione per le figure apicali tesi a migliorare i risultati delle società clienti.
Nel suo intervento, dal titolo “Sistema di governo e compensi: sfide, strumenti e opportunità per le imprese”, Visani ha infatti spiegato alcune dinamiche interne alle aziende che, se attivate e monitorate virtuosamente, possono aumentare non solo il rendimento delle persone (e
quindi dell’azienda stessa), ma anche motivarle a rimanere in azienda. Un tema di stretta attualità, non solo a San Marino, il cui sistema economico è, come ha ampiamente ribadito ANIS, alla ricerca di maggiore competitività, anche sul fronte delle risorse umane.
sulla gestione delle
FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6 A ttualità FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 E conomia
dell’Osservatorio sulle aziende associate: fatturati e occupazione in crescita nel per questo “serve dare più competitività alle imprese, almeno che combattano ad armi pari
delle Risorse Umane, a cura dell’ospite dell’evento: Marco Visani di The European House-Ambrosetti
lavoro,
energia, IVA e Unione Europea
2021, così come nella simulazione del 2022. Ma nel 2023 domina l’incertezza. Anche pari sui mercati”. Il riferimento è soprattutto a interinale, distacchi e tempo determinato
si prima. Serve una soluzione strutturale e sostenibile”.
Sia per mantenere quelle professionalità già impiegate, sia per attirare sempre nuove competenze nelle proprie aziende.
Energia: autonomia e fine del monopolio L’altro tema prioritario per ANIS è quello dell’energia: sia a livello strategico, con la costruzione e realizzazione di un piano nazionale che porti il Paese verso una maggiore autonomia, sia con il superamento del monopolio di AASS e la possibilità per le imprese di rifornirsi fuori territorio o comunque di poter scegliere tra vari operatori in competizione tra loro. Si tratta di scelte che il Governo dovrà fare prima possibile, questo il messaggio alla politica, sia che si tratti degli impianti di produzione di energia sia di norme più moderne, che contemplino ad esempio la cogenerazione industriale (il cui Decreto, pare, è pronto da anni e forse sarà finalmente presentato). Nel mentre, è esploso il problema delle tariffe e “senza la nostra tempestiva e risoluta presa di posizione”, ha ricordato la Presidente ANIS, “le imprese sammarinesi avrebbero pagato uno svantaggio competitivo pesantissimo e ingiusto. Però, nonostante si sia riusciti per ora a evitare il peggio, ci troviamo a vivere nell’incertezza e ad attendere l’ultima settimana dell’ultimo mese del trimestre per sapere quanto ci è costato ciò che abbiamo prodotto tre me-
L’Osservatorio ANIS: domina l’incertezza Il 2021 è stato un anno di forte espansione per l’economia sammarinese, con una importante crescita dei fatturati e dei livelli occupazionali, replicato (probabilmente, visto che i bilanci ancora non ci sono come si spiegherà dopo, ndr) anche nel 2022, ma con marginalità minori. Fatturati realizzati grazie anche e soprattutto agli investimenti effettuati negli anni precedenti e che, nel biennio analizzato, sono stabili se non in diversi casi diminuiti. Questi i primi sintetici risultati dell’analisi sull’andamento dei bilanci delle aziende associate ANIS condotta dallo Studio Selva di Riccione per l’Osservatorio ANIS e presentata come sempre durante l’Assemblea dal Dott. Simone Selva. Come detto, il 2022 è frutto di una simulazione costruita con la formulazione di ipotesi effettuate a partire dai dati recepiti dai questionari somministrati ad un campione di imprese associate al fine di poter valutare l’andamento generale e lo stato di salute finanziaria delle imprese. Interessante, a questo punto, anche l’indagine sul 2023 volta a individuare i primi segnali sull’andamento dell’anno in corso, ed è qui che, più che negli anni precedenti, domina l’incertezza: se da un lato i dati raccolti evidenziano infatti che la quasi totalità del campione di imprese intervistate prevede di non fare riduzioni di personale, bensì c’è una propensione a mantenere invariati i livelli occupazionali se non (nel 41,44% dei casi) addirittura di fare assunzioni, dall’altro lato emerge che le imprese di maggiori dimensioni prevedono una contrazione o al più una stabilità dei ricavi per il 2023 e il 72,61% dei rispondenti prevede di non effettuare investimenti nel 2023 o di effettuare investimenti simili al 2022.
“I dati dell’Osservatorio ANIS”, ha commentato la Presidente Neni Rossini, “confermano di fatto ciò che
ormai tutti sanno, e cioè che l’economia reale è il pilastro su cui si regge San Marino e che le nostre imprese – qui parliamo proprio di imprese ANIS – continuano a crescere in maniera sana, investendo
oculatamente le proprie risorse e generando nuovi posti di lavoro e introiti per lo Stato. Tutto questo in un contesto di mercato ancora difficilissimo e incerto, con una ormai evidente riduzione
della domanda e lo spettro della recessione sempre più incombente”. Anche per questo, e a maggior ragione, San Marino deve dare in questa fase tutti gli strumenti di competitività che le imprese
necessitano, come è stato ribadito anche ai partiti politici e ai sindacati, invitati nel pomeriggio del giugno ad assistere alla presentazione a loro dedicata dell’Osservatorio in forma più estesa: più competitività, come detto, per mantenere i livelli attuali di occupazione e la capacità delle imprese ANIS di generare valore per la comunità e anche per lo Stato, ma anche per continuare a crescere, consapevoli che lo sviluppo possa rendere sostenibile l’ingente debito contratto sui mercati internazionali, ma anche e soprattutto il welfare state sammarinese.
A ttualità 7 FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 Giugno 2023 E conomia 7
La “sosta tecnica” presso gli spedizionieri non interrompe la cessione unica da un’azienda di San Marino al cliente in Italia, anche nel caso in cui i diversi colli venissero riassemblati in un unico pallet per consentire un trasporto unico di tutti i prodotti acquistati da un singolo cliente. A patto che i documenti di trasporto riportino tutti gli elementi normativi richiesti e che il percorso sia interamente tracciabile. A stabilirlo è la Risposta nr. 356/2023 dell’Agenzia delle Entrate, sollecitata a chiarire un aspetto ricorrente nei rapporti di scambio tra Italia e San Marino, alla luce del Decreto Ministeriale 21 giugno 2021 che come noto ha introdotto dal 1° ottobre di quell’anno la fatturazione elettronica (facoltativa fino al 1° luglio 2022) per l’interscambio di beni tra i due Paesi.
“Il nostro interpello”, spiega il Dott. Fabrizio Cremoni, esperto fiscale di ANIS, “riguardava ovviamente il caso di una singola azienda manifatturiera, ma la risposta dell’Agenzia delle Entrate estende il chiarimento a tantissime imprese sammarinesi che operano quotidianamente sul mercato italiano e che potranno continuare a svolgere tali operazioni avvantaggiandosi della velocità e semplicità della fattura-
La sosta tecnica “salva” la fatturazione elettronica
L’Agenzia delle Entrate: lo smistamento dei colli non interrompe la cessione da San Marino
zione elettronica. Se, infatti, generalmente l’ordine di un cliente viene soddisfatto con l’invio di uno o più colli ac-
corpati in un unico pallet”, spiega Cremoni, “spesso può accadere che i diversi colli destinati a quel cliente siano
trasportati nella sede dello spedizioniere anche in più pallet, unitamente ai colli di altri clienti. Compito dello spedizioniere sarà poi quello di smontare e riassemblare i pallet per consentire un trasporto unico di tutti i prodotti acquistati da un singolo cliente. Quella di trasportare presso la sede dei propri spedizionieri localizzata in Italia, con mezzi propri o di terzi, i colli contenenti i beni ordinati da operatori economici italiani e prodotti nei propri stabilimenti a San Marino, è un’operazione abbastanza frequente, soprattutto negli hub logistici a cui anche le aziende sammarinesi fanno riferimento. Per cui occorreva avere la certezza che tale operazione rientrasse, come sostenevamo, nell’ambito della fatturazione elettronica, come ha poi chiarito anche l’Agenzia delle Entrate”. Il dubbio, se così si può dire, nasceva dal fatto che “questa fattispecie non era inserita nel Decreto Ministeriale del 2021, nonostante avesse ampliato le possibilità dell’interscambio di beni tra i due Paesi”, spiega ancora Cremoni. “Ma la sosta tecnica, quella da effettuarsi presso la sede dello spedizioniere limitatamente al tempo necessario per riassemblare i pallet, non è affatto una novi-
tà, tanto che la stessa Agenzia delle Entrate lo ha riconosciuto nella propria risposta”. Nell’atto si legge infatti: “Si evidenzia che, la sosta dei beni nella sede dello spedizioniere, per il tempo necessario ad organizzare il trasporto, non interrompe l’originaria operazione di vendita già posta in essere (rispetto alle quali, per stessa ammissione dell’istante, «sono noti tutti i dati dell’operazione quali l’identità dell’acquirente e quantità e qualità dei prodotti acquistati»). Al riguardo, sono ancora valide le indicazioni rese con la circolare 19 marzo 1980, n. 15, laddove al punto 9 chiarisce che, «La sosta di beni presso vettori o spedizionieri ai fini del raggruppamento o smistamento dei beni stessi per la prosecuzione del loro trasporto verso il destinatario indicato nella bolla di accompagnamento, non fa venir meno la validità del documento regolarmente emesso dal mittente, a condizione che la sosta sia limitata al tempo strettamente necessario per le suddette operazioni e che nella sosta non sia configurabile l’esecuzione di un distinto rapporto di deposito». Ne deriva”, spiega quindi l’Agenzia delle Entrate, “che non rilevano, ai fini della validità della documentazione, le possibili segmentazioni nella fase del trasporto aventi una ‘’mera funzione di pausa del trasporto stesso’’ (Cfr. risoluzione 12 agosto 1992 n. 460779) e, quindi, l’istante può documentare le cessioni eseguite nei confronti degli operatori economici italiani ai sensi dell’articolo 8 del D.M. 21 giugno 2021, secondo cui «Se la fattura elettronica emessa ai sensi dell’art. 6 non indica l’ammontare dell’IVA dovuta in correlazione al tipo di beni ceduti e al corrispettivo delle operazioni poste in essere, l’operatore economico italiano al quale la fattura è stata recapitata tramite SDI assolve l’imposta ai sensi dell’art. 17, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, indicando l’ammontare dell’imposta dovuta con le modalità previste dall’Agenzia delle entrate per l’integrazione delle fatture elettroniche. [...]»”. Salvato il principio generale, la questione si sposta meramente a livello burocratico,
dove “non si rinviene alcun impedimento normativo all’emis-
sione dei documenti di trasporto secondo le modalità descritte dall’istante”, scrive l’Agenzia delle Entrate. “Ovvero”, spiega il Dott. Fabrizio Cremoni, “predisponendo per ogni singolo collo un documento di trasporto dove verrà indicato come cessionario l’acquirente italiano e dove sarà precisato che il collo sarà trasportato dalla società presso la sede dello spedizioniere che, a sua volta, dovrà annotare sul documento ora e data di arrivo dei colli. Contemporaneamente l’azienda cedente consegnerà allo spedizioniere un ulteriore documento di trasporto, in cui sono riassunti tutti i colli precedentemente inviati che saranno oggetto del successivo singolo trasporto all’acquirente da parte dello spedizioniere mediante uno o più pallets. Lo spedizioniere, a questo punto, dovrà annotare ora e data di partenza sul documento di trasporto, nel momento in cui i prodotti usciranno dal deposito per essere consegnati all’acquirente. In pratica”, conclude Cremoni, “sarà sufficiente un unico documento di trasporto riepilogativo di tutti gli altri e che quindi consentano di tracciare univocamente la movimentazione dei beni dagli stabilimenti dell’azienda sanmarinese fino al destinatario finale, compresa la breve sosta tecnica presso lo spedizioniere”.
“Dopo la pausa dal proprio spedizioniere è sufficiente un unico documento di trasporto riepilogativo di tutti gli altri”
Fabrizio Cremoni: “La risposta al nostro interpello è fondamentale per molte imprese”
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nterscambio RSM-ITA
di Daniele Bartolucci
I
Matteo Parpinel (Audit Service & Certification): “Più competitività e capacità di stare sui mercati”
In un mondo sempre più globalizzato, caratterizzato da nuove possibilità di scambi commerciali, è fondamentale parlare lo stesso linguaggio, anche per far emergere le proprie peculiarità. “Quel linguaggio è dato dalla certificazione di determinati standard, sia che riguardino la qualità dei prodotti, sia i sistemi di gestione”, spiega Matteo Parpinel*, Direttore Tecnico di Audit Service & Certification, l’Organismo di Certificazione sammarinese riconosciuto a livello internazionale e accreditato da IAS (l’Organismo di accreditamento degli Stati Uniti d’America), che propone servizi di certificazione e formazione secondo le norme ISO a livello internazionale. “Il vantaggio della certificazione non si esaurisce, però, all’esterno, perché è uno strumento potente per tutte le dinamiche interne delle aziende: permette infatti di avviare un miglioramento continuo e di pianificare al meglio gli investimenti, dando alle imprese la possibilità di anticipare le evoluzioni future dei mercati o delle normative di riferimento”.
Se l’obiettivo è il miglioramento, le certificazioni sono allora un vero e proprio investimento?
“L’obiettivo dei sistemi di gestione è ottenere il miglioramento continuo, che si tratti di soddisfazione del cliente, dell’ambiente o della sicurezza sul lavoro. Le aziende più virtuose, molto spesso, vedono aumentare la propria competitività e capacità di stare sul mercato. Si pensi solo ai grandi vantaggi ottenibili con le certificazioni ambientali o sulla sicurezza sul lavoro, in termini di risparmi energetici o di spese per gestione di infortuni e sanzioni. In sostanza, come dice la ISO 90004:2009, applicare un sistema di gestione vuol dire
“In ottica ESG, adottare i sistemi di gestione le renderà più pronte ai cambiamenti futuri”
certificazioni più richieste al momento?
“La certificazione più richiesta è sempre la ISO 9001, la certificazione di qualità. Nell’ultimo anno, però, hanno iniziato a diffondersi tutte le Certificazioni che hanno come fine quello della sostenibilità, quindi: la ISO 50001 sulla gestione dell’energia, la ISO 20121 sugli eventi sostenibili e la ISO 14001, ovviamente, che è la certificazione ambientale per eccellenza. Insieme a questi temi anche il tema della Compliance sta divenendo centrale con due certificazioni specifiche, la ISO 37001 (anticorruzione) e la ISO 37301 (specifica per la compliance)”.
Anche San Marino è coinvolto in queste dinamiche?
sti. Lo Stato ha dimostrato sensibilità su questi aspetti introducendo, ad esempio, l’obbligo di certificarsi ISO 14001 per le aziende che trattano rifiuti pericolosi. Il mondo della finanza, per ovvie ragioni, è invece molto interessato alla compliance”. Se guardiamo al futuro, invece, quali sono le tendenze?
“Le tendenze future riguarderanno i temi della sostenibilità in un’ottica sociale, economica ed ambientale. Le Aziende che si muoveranno in tempo nell’adottare i sistemi di gestione saranno quelle più pronte ad affrontare i cambiamenti futuri. Si parla molto di ESG e della sua prossima introduzione.
di muoversi con tempestività, cercando di sfruttare al meglio i vantaggi derivanti dall’introduzione di un sistema di gestione certificato”.
Daniele Bartolucci
‘Gestire un’organizzazione per il successo durevole’”. Le certificazioni, inoltre, sono anche uno strumento di dialogo sui mercati internazionali.
“I mercati hanno sempre parlato una lingua universale e hanno sempre cercato di trovare un terreno comune. Le certificazioni hanno rafforzato questo concetto, ponendo una base comune in tanti ambiti. Sul terreno internazionale, soprattutto per temi dal grande impatto etico, le certificazioni hanno contribuito da elevare alcu-
I SO Annual Survey
ne condizioni. Il dialogo non è, dunque, solo sugli aspetti tecnici e di prodotto, ma anche sui temi dell’etica, della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente. Basti pensare al grande lavoro effettuato dalle Organizzazioni Internazionali in relazione alla “impronta ambientale” di una azienda, divenuto in tutto il mondo occidentale un parametro per la qualifica del fornitore e per assegnare punteggi nelle gare”. Audit & Service ha una rete di oltre 2mila clienti a livello globale: quali sono le
Nel mondo 2 milioni di certificati: 1 milione di 9001, ma crescono Ambiente e Sicurezza
Nel mondo ci sono quasi 2 milioni di certificati di sistema di gestione, di cui ben 133mila in capo a imprese e pubbliche amministrazioni italiane. A monitorare il trend di crescita è direttamente l’ISO (International Organization for Standardization), la più importante organizzazione internazionale per la definizione di norme tecniche, che raggruppa 164 Paesi del
mondo. Fin dai primi anni 90, attraverso la propria ISO Survey a cadenza annuale, ISO fotografa la diffusione dei certificati aziendali di sistemi di gestione, rilasciati dagli organismi accreditati nel mondo. La ISO Survey 2021 raccoglie i dati delle organizzazioni certificate in tutto il mondo al 31 dicembre 2022, in cui l’Italia si conferma al primo posto tra i Paesi europei e al secondo
posto a livello mondiale per diffusione dei sistemi di gestione certificati in base agli standard ISO. A fine 2021 erano quasi 2 milioni i certificati validi nel mondo: oltre la metà (1.077.884) relativi ai sistemi di gestione per la qualità che, insieme ai certificati validi per la ISO 14001 (ambiente) e la ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro), rappresentano oltre il 90% dei certificati.
“San Marino è all’interno di questo grande movimento e le aziende iniziano ad interessarsi ai temi sopra espo -
L’acronimo ESG si riferisce a tre aree principali, precisamente Environmental (ambiente), Social (società) e Governance. Il nostro invito al mondo economico è quello
*Dopo la laurea in Scienze Politiche e il dottorato in Storia Economica, Matteo Parpinel ha iniziato nel 2009 la propria carriera nel mondo delle certificazioni, conseguendo la qualifica di Lead Auditor negli schemi ISO 9001, 14001 e 45001. Nel 2019, esattamente dieci anni dopo, fonda Audit Service & Certification: da allora la società, con quasi un centinaio di Auditor qualificati in tutto il mondo, ha aperto agenzie e rilasciato certificati in Europa, Sud America, Asia e Sud-Est asiatico. Oggi conta quasi 2.000 clienti nel mondo, in crescita costante, e oltre 7.000 ispezioni superate solo negli ultimi 4 anni.
“Il miglioramento delle aziende è l’obiettivo delle certificazioni”
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Online la modulistica; il termine ultimo è stato stabilito per fine settembre
Assegni familiari, ora si può fare domanda
ISS: “Le richieste possono essere ‘avanzate’ già dal 1° luglio”
Dal 1° luglio si possono presentare le domande per l’assegno familiare integrativo e per l’assegno familiare per il coniuge con figli di età inferiore a 36 mesi che non abbiano frequentato l’asilo nido a condizione che gli stessi e la loro famiglia siano effettivamente residenti in territorio sammarinese. Lo ha comunicato, nei giorni scorsi, l’ISS. Chi può richiederlo e la documentazione richiesta
In base alla Legge dell’8 Maggio 2009 numero 64, il diritto sussiste se il reddito familiare annuo pro-capite è pari o inferiore a €. 8.500. La domanda, relativa all’anno 2022, deve essere presentata entro e non oltre il 30 Settembre 2023 all’Istituto per la Sicurezza Sociale - Ufficio Assegni Familiari - compilando l’apposito modulo, disponibile presso tale Ufficio o scaricabile dal sito www.iss.sm
(Area “Scarica Modulistica”) allegando alla suddetta domanda:
1 - Dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto di notorietà da compilare da parte del richiedente, presso l’Uff. Assegni Familiari, munito di marca da bollo da € 15,00 e un documento d’identità;
2 - In particolare per le detra-
zioni forfettarie previste al punto 4 dell’art. 2 lettere a) e b) è necessario allegare idonea documentazione attestante che il mutuo/i si riferiscano all’abitazione di residenza con suddivisione delle quote in conto capitale e quote in conto interessi;
3 - Per la lettera c), copia del contratto di locazione con ricevute di pagamento canone
per l’anno 2022;
4 - Ai richiedenti per i quali sia stata emessa sentenza di separazione, si richiede copia della stessa con relativa omologa;
5 - Copia dichiarazione dei redditi presentata all’estero;
6 - Compensi di qualsiasi natura, non inseriti nella dichiarazione dei redditi, percepiti da associazioni, fede-
razioni sportive, Stato ed Enti autonomi, Corpi militari volontari, eccetera. Per ulteriori detrazioni forfetarie si veda il punto 4 dell’art. 2 Legge n. 64/09. Al fine di offrire il miglior servizio alla cittadinanza, per la presentazione della domanda si invitano le persone interessate a munirsi preventivamente di tutti i documenti di cui sopra, anche in copia, e a prenotare specifico appuntamento utilizzando l’applicazione Book PA (Ufficio Prestazioni Economiche (ISS) - Assegni Familiari - Domanda Assegno Familiare Integrativo) sul portale della Pubblica Amministrazione.
L’Ufficio Assegni Familiari rimane a disposizione per contatti telefonici dal lunedì al venerdì - dalle ore 9:00 alle ore 12:00 – al seguente numero 0549 994401.
Alessandro Carli
F ocus
Il reddito familiare annuo pro-capite è determinato dividendo la somma dei redditi dell’anno fiscale di riferimento di tutti i componenti il nucleo familiare per il numero dei componenti lo stesso nucleo familiare dopo avere apportato una serie di detrazioni forfetarie che oscillano dai 3 ai 10 mila euro.
Per i dettagli e le singole “voci” si può scaricare o consultare la Legge numero 64 del 2009 dal portale del Consiglio Grande e Generale.
La Legge numero 64 del 2009 10 E conomia FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 Giugno 2023
San Marino “investe” nei metalli preziosi
In arrivo il Decreto Delegato che ne disciplina l’attività di commercio
Nuove opportunità di investimento e crescita in un momento storico durante il quale viene seguita la strada dell’acquisto di metalli preziosi quali bene rifugio: il Congresso di Stato (l’iniziativa è stata proposta e coordinata dalla Segreteria di Stato alle Finanze e dalla Segreteria di Stato all’Industria con la collaborazione del Segretario GDC Emanuele Cangini) ha divulgato il Decreto Delegato che disciplina l’attività di commercio di metalli preziosi da investimento nella Repubblica. L’attività di com-
stimento non è esercitabile nelle modalità “a distanza”. Il Decreto esclude dall’ambito di applicazione Banca Centrale e Poste San Marino per
l’attività numismatica così come gli operatori economici che acquistano metalli preziosi da investimento per lavorazione o produzione di
beni e quelli la cui attività di commercio di metalli preziosi da investimento è limitata alle monete sammarinesi rientranti in specifiche catego-
rie a condizione che il valore complessivo delle compravendite di tali monete si mantenga costantemente al di sotto della soglia annua di
euro 10.000.
I beni rifugio Un bene rifugio è un bene che ha un valore intrinseco, “reale”, che si ritiene tenda a non perdere il suo valore, neanche a seguito di un incremento del livello generale dei prezzi. Il motivo che spinge i risparmiatori a ricercare questo genere di beni è che essi tendono a non subire svalutazione, o comunque meno del denaro liquido, e quindi il loro valore è meno intaccato durante una crisi economica o finanziaria. Come dice il nome stesso, un investimento in un bene rifugio non ha scopo speculativo, bensì di protezione da un periodo di crisi o da un periodo di forte instabilità dei prezzi. È chia-
mercio di metalli preziosi da investimento è riservata agli operatori economici in possesso dei requisiti previsti nel Decreto stesso e che dovranno essere iscritti nell’apposito registro degli Operatori Professionali in metalli preziosi da investimento tenuto dall’Agenzia per lo Sviluppo Economico - Camera di Commercio della Repubblica di San Marino. Il Decreto norma titolo legale e purezza, tipologia del metallo, punzonatura e identificazioni necessarie per una regolare attività economica e prevede le certificazioni necessarie per legge. Vengono normati i requisiti per esercitare il commercio di metalli preziosi da investimento e viene istituito il registro degli Operatori Professionali autorizzati.
L’attività abusivamente esercitata, l’omesso o irregolare mantenimento del registro delle operazioni saranno puniti in maniera severa. Il Decreto prevede anche controlli delle forze di polizia e collaborazione nazionale oltre che le disposizioni fiscali relative alla categoria economica.
Il commercio dell’oro e degli altri metalli preziosi da in ve-
ro quindi che in condizioni di incertezza dei mercati finanziari questi beni possono essere oggetto di flussi di capitali da parte di investitori che, dopo aver venduto investimenti considerati a più alto rischio, si concentrano su questi beni, fenomeno chiamato flight to quality. Instabilità e fluttuazione dei prezzi di questi beni possono verificarsi a seguito di un eccesso di domanda e bolla speculativa, rappresentando un rischio per i risparmiatori. Esempi di beni considerati rifugio dai risparmiatori sono gli immobili, le materie prime preziose (oro, argento, palladio e platino), e gli oggetti di valore, come opere d’arte, gioielli, orologi, diamanti, alcuni modelli di automobili. Possibili beni rifugio sono anche i titoli di Stato di Paesi economicamente e finanziariamente solidi e alcune valute, soprattutto quelle meno soggette all’inflazione
Alessandro Carli
Non è esercitabile nelle modalità “a distanza”; escluse BCSM e Poste
11 L eggi & Normative FIXING - Anno XXXI - n.25 - Venerdì 30 Giugno 2023
Riservata agli operatori economici in possesso
dei
requisiti previsti
La
“forza” dei beni rifugio: tendono a non subire svalutazioni