Anno XXIII - n.26 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 3 Luglio 2015
E ditoriale Fondi pensione, in 20 anni E xpo Le sfide Numeri che vanno vinte
Rilanciare una stagione del fare, lasciando da parte le antiche pigrizie e rimboccandosi le maniche per rispettare le promesse fatte. Messi nel cassetto i rinnovi dei contratti (a gennaio quello dei servizi, a giugno quello dell’industria e dell’artigianato), adesso è necessario essere coerenti. Lo diciamo alla politica: se da un lato i privati – le associazioni di categoria e i sindacati – hanno dato dimostrazione che “volere è potere”, adesso la palla passa all’esecutivo, chiamato a dare seguito agli impegni assunti e sottoscritti in Finanziaria. Qualche miglioria, sotto l’aspetto dei conti pubblici, è stato fatto. I dati statistici relativi al periodo 2013-2014, dopo la necessaria verifica fatta con la Direzione Funzione Pubblica e la Direzione della Contabilità dello Stato, mostrano due importanti elementi: lieve incremento generalizzato dell’occupazione nel settore privato (pari allo 0,6%), a fronte di una conferma del trend in diminuzione dei dipendenti nel settore pubblico. Da marzo 2014 a marzo 2015 il taglio è stato di 124 unità (pari a -3,2%) che ha consentito di attestare il numero dei dipendenti nel settore pubblico allargato (a marzo 2015) a 3.790 unità. Ciò ha determinato una variazione dei costi del personale, solo nella PA, esclusi gli enti, di circa 4 milioni di euro, risparmio dovuto non solo alla riduzione del personale ma anche ad interventi strutturali. Attenzioni però i tagli strutturali sono di portata modesta, se vogliamo poco coraggiosi perché legati in gran parte ai prepensionamenti. Serve più coraggio rivedendo (...) segue a pag. 3
può azzerarsi il patrimonio
in crescita per il Monte
Il Governo ha incaricato tre esperti del settore per evitarlo e rendere il sistema più sostenibile in futuro grazie a “correttivi” e innovazioni a pag.3
T urismo
“Una cabina di regia per gli eventi”
a pag.9
C ultura
Il sistema previdenziale sammarinese sarà nei prossimi anni messo a dura prova dalla crisi economica (meno occupati si traduce in meno contributi versati) e dell’aumentata aspettativa di vita (più pensioni erogate e per più anni). Per questo il Congresso di Stato ha incaricato tre professionisti del settore per “elaborare precise proposte di soluzioni correttive e introdurre delle innovazioni di sistema che coinvolgano i vari pilastri del sistema previdenziale sammarinese al fine di renderlo più sostenibile nei prossimi anni per la finanza pubblica”. Il rischio principale è che l’ingente patrimonio accumulato negli anni inizi a deteriorarsi già dal 2023 e si azzeri completamente nei dieci anni successivi. Bartolucci a pag. 4
Hemingway ferito sul Titano
alle pag.5-8
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