Anno XXIV - n.26 - 1,50 euro
F inanze
San Marino Un PIL da AAA
Le riserve di bilancio di San Marino sono diminuite, passando da 40,5 milioni di euro nel 2014 a 32,9 milioni nel 2015 (2% del PIL). E’ quanto ha affermato il Segretario di Stato alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni, che in aula ha dato lettura del rapporto Fitch. Prima della profonda recessione di San Marino, durante la quale il PIL è diminuito di un terzo, le riserve di bilancio erano pari al 15% del PIL. Il rapporto regista il ritorno a una lieve crescita, che dovrebbe attestarsi attorno allo 0,5% nel 2015, dopo una contrazione dell’1,0% nel 2014, e il mercato del lavoro si è lievemente stabilizzato. “Il saldo di bilancio – ha spiegato il Segretario - ha beneficiato del superamento della recessione e delle precedenti misure volte ad ampliare la base di prelievo e a combattere l’evasione fiscale. Il saldo pubblico è ritornato a registrare un avanzo dello 0,8% del PIL nel 2014, mentre si stima un lieve disavanzo pari quasi allo 0,1% del PIL nel 2015, a causa di entrate moderatamente inferiori e di maggiori spese ricorrenti”. Il PIL pro capite che rimane molto superiore alla mediana dei paesi del gruppo ‘BBB’ e in linea con la mediana ‘AAA’ (attestandosi sui 48.886 Dollari USA nel 2015); il debito pubblico lordo, che ammonta al 19% del PIL nel 2015, regge positivamente il confronto con la mediana ‘BBB’ del 42%. Un ampio fondo per la sicurezza sociale (pari quasi al 23% del PIL) potrebbe fornire una riserva di bilancio a breve termine in caso di ulteriori shock al settore bancario, ma nel più lungo termine il fondo necessita di maggiori contributi statali per garantirne la sostenibilità.
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 1 Luglio 2016
San Marino mette nell’obiettivo il “bio”
A NIS
Ue, Di Pietro: Una scelta indispensabile
Primi incontri con la aziende interessate, circa 40, che già nel 2019 potranno avere le certificazioni e quindi esportare i propri prodotti a pag.7
S torie
Sandra Basso La “figlia delle stelle”
a pag.3
C ultura
La Repubblica di San Marino “punta” al biologico. Dopo molti rumors e molte richieste, è partito ufficialmente il primo “giro” di incontri tra il tecnico Carlo Bazzocchi e le circa 40 aziende del territorio interessate a fare il salto di qualità. In due o tre anni – e quindi già entro il 2019 - anche il Titano potrà quindi esportare i propri prodotti, purché il nostro Paese adotti una normativa equivalente a quella UE. Sull’importanza e sul valore anche economico che il bio sta avendo in Italia, giusto per fare un esempio, è intervenuto il Ministro Maurizio Martina che, in occasione della presentazione del “Piano strategico Nazionale”, prevede, entro il 2020, un raddoppio delle superfici e un aumento del fatturato di oltre il 30%. Servizio a pag. 4
Le sentenze di Vittorio Scialoja
alle pag.8-11
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