Fixing 2024 nr. 26

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ditoriale

Il modulo è 5-1-2-2, ma chi gioca?

Un’altra settimana di “confronti interni”, ma questa volta per delineare il “pacchetto PDCS” da mettere in campo. Parafrasando il gergo calcistico e dando per scontato che il Mister non può che essere Gian Carlo Venturini, la “Nazionale governativa” giocherà sicuramente con un modulo 5-1-2-2, dove ogni reparto è coperto dai

Segretari di Stato delle varie liste che si sono alleate dopo i risultati elettorali: 5 al PDCS, che andranno a formare il granitico reparto difensivo atto a “conservare” il risultato, 1 ad Alleanza Riformista, che è un po’ il “libero” della situazione, mentre davanti si contenderanno i ruoli di spinta e di attacco i 2 rappresentanti di Libera/ PS e i 2 del PSD, cercando di portare a casa qualche gol... o meglio, qualche riforma di peso.

Se per gli alleati sono ormai sciolti tutti i dubbi sui propri candidati (Matteo Ciacci e Alessandro Bevitori per Libera/ PS, Federico Pedini Amati e Andrea Belluzzi per il PSD), la situazione non appare così chiara in casa AR (anche se il nome di Rossano Fabbri è ormai scritto anche sulla targhetta della Segreteria di Stato) e soprattutto in via delle Scalette. La “coppia di centrali” Marco GattiLuca Beccari a Finanze ed Esteri non si tocca, ma è sugli altri 3 prescelti che si cerca ancora la quadra. Senza contare Venturini, che farà appunto il Commissario Tecnico come nella passata legislatura, se si guardasse solo al peso delle preferenze sarebbe facile indicare i primi cinque nomi, tutti Segretari di Stato uscenti, ma con il problema che da 6 ora sono solo 5 e ne deve stare fuori uno. Chi gioca e chi, di contro, resterà in panchina?

Daniele Bartolucci

Fondiss cresce, ma ora la riforma è urgente

Aumentano iscritti, contributi e anche il valore della quota: gli attivi superano quota 200 milioni, ma mancano i correttivi attesi da anni

Il Fondiss continua a crescere e, grazie alle performance positive dell’economia sul lato occupazione, il suo “potenziale” inizia finalmente a vedersi anche nei numeri: il totale degli attivi ha superato i 200 milioni di euro e il valore della quota del fondo è cresciuta nel 2023 quasi del 3%, spinta dal rialzo dei tassi che ha portato in cassa oltre 5,5 milioni di euro. Un record destinato a diminuire, stante il calmieramento dei tassi e quindi degli interessi dei prossimi depositi a termine, unico investimento possibile al momento. Non l’unica criticità, però, perché ce ne sono altre, tutte studiate e relazionate dal Comitato Amministratore ai vari Governi, con l’auspicio che l’attesa riforma venga finalmente attuata.

Bartolucci alle pagg. 6-7

Contratto Industria: sì

Il Contratto Industria, il più importante per numero di aziende e lavoratori interessati (oltre 10mila persone), si avvia verso il rinnovo, con diverse novità oltre ovviamente agli aumenti retributivi. La principale è che avrà durata 5 anni invece che 2, dando modo anche alle imprese di pianificare al meglio le proprie strategie in un clima di “pace sociale” non scontato. La seconda è il recupero dello scostamento dall’inflazione sul 2022-23: un 4% spalmato in 5 anni che si aggiungerà al 9,7% di aumenti. Inoltre un 2.5% di aumento denominato “Emolumento di fidelizzazione” all’11esimo anno di lavoro presso la stessa azienda. L’accordo, già validato da ANIS, OSLA e CDLS, CSDL e USL, passerà ora al vaglio dei lavoratori per l’entrata in vigore.

Servizio a pag. 3

Direttore Daniele Bartolucci

Audit Service & Certification (AS&C), Organismo di Certificazione Internazionale con sede a San Marino, accreditato per il rilascio delle Certificazioni ISO, si prepara a un 2024-2025 ricco di opportunità formative.

L’Ente, forte del successo ottenuto negli ultimi due anni, amplia la sua offerta di corsi professionali attraverso AS&C Academy, rispondendo alla crescente domanda di formazione specializzata nel settore delle certificazioni internazionali.

Il percorso di AS&C nel campo della formazione è iniziato nel 2022 in occasione dell’8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna: l’Ente ha offerto gratuitamente a 10 imprenditrici e referenti qualità donne un corso per Internal Auditor ISO 9001. Questo primo passo ha gettato le basi per lo sviluppo di un programma formativo più ampio e strutturato.

Il 2023 ha visto il lancio ufficiale dell’Academy, con l’erogazione di corsi completi per Auditor e Lead Auditor nei sistemi di gestione più richiesti: ISO 9001 (Qualità), ISO 14001 (Ambiente), ISO 45001 (Sicurezza sul Lavoro) e ISO 27001 (Sicurezza delle Informazioni). La risposta è stata entusiastica, con circa 40 partecipanti e un significativo aumento delle richieste. Il successo ha spinto l’Ente ad accreditare la formazione presso BMQR-IPC, Enti di

Dopo

La prima Academy per i sistemi di gestione e certificazioni ISO

Massimo Magrin: “La nostra visione è formare la prossima generazione di esperti”

Accreditamento Internazionali, garantendo così un riconoscimento ancora maggiore ai corsi offerti. La qualità dell’offerta formativa di AS&C si riflette nelle eccellenti recensioni ricevu-

te da tutti i partecipanti, visibili su Google. Tra gli elementi più apprezzati spiccano la competenza dei docenti, tutti auditor con centinaia di audit alle spalle e competenze trasversali, come quel-

le della Dott.ssa Michela Arezzini, che arricchisce i corsi con il suo background in coaching e pedagogia.

Simone Bacci, figura chiave nell’organizzazione dei corsi, sottolinea che “il nostro obiettivo è offrire una formazione di alto livello, con approcci didattici all’avanguardia. La formula online sincrona, arricchita da strumenti software innovativi, crea un ambiente di apprendimento dinamico e coinvolgente. Puntiamo sull’interattività e sulla gamificazione come leve strategiche per mantenere alta l’attenzione dei partecipanti, sfida cru-

ciale nell’era digitale dove la concentrazione è sempre più fugace.”

Un altro punto di forza di AS&C Academy è la scelta di limitare le classi a un massimo di 10 partecipanti. Questa decisione strategica permette di garantire un’esperienza formativa ottimale, con un elevato livello di interazione e attenzione per ogni studente, oltre a fornire la possibilità agli stessi di conoscersi tra loro e sviluppare networking. Guardando al futuro, AS&C ha già pianificato una serie di corsi per il 2024 in ambito Qualità, Ambiente e Sicurezza sul Lavoro, in programma da ottobre a dicembre. Questi corsi si rivolgono a un ampio spettro di professionisti: dal personale aziendale ai consulenti, fino ai giovani laureati e laureandi che desiderano intraprendere una carriera in questo settore che sempre di più, richiede figure specializzate.

Massimo Magrin, Direttore Commerciale di Audit Service & Certification, aggiunge: “La nostra visione è quella di formare la prossima generazione di esperti in sistemi di gestione e certificazioni ISO.

Con l’Academy, offriamo non solo conoscenze teoriche, ma anche competenze pratiche immediatamente spendibili

nel mondo del lavoro. A questa tipologia di formazione aperta a tutti, affianchiamo il servizio di formazione azien-

Nuovi corsi in ambito

Qualità, Ambiente e Sicurezza

dale esclusiva, fornendo un valido piano di sviluppo delle competenze delle risorse interne.”

L’impegno di AS&C nel campo della formazione rappresenta un importante contributo allo sviluppo professionale nel settore delle Certificazioni ISO. Con l’avvio dei nuovi corsi, l’Ente si conferma come punto di riferimento per chi cerca una formazione di qualità, pratica e all’avanguardia nel campo dei sistemi di gestione. Per maggiori informazioni sui corsi in partenza e sulle modalità di iscrizione, gli interessati possono visitare il sito web ufficiale di Audit Service & Certification (auditservicecertification.com) o contattare gli uffici tramite l’email info@asc.sm o il numero di telefono 0549878111.

Il corso qualificante per Esperti Qualità Lead Auditor ISO 9001 in partenza a ottobre

AS&C annuncia l’apertura delle iscrizioni al corso qualificante Lead Auditor ISO 9001. Limitato a 10 partecipanti e riconosciuto internazionalmente, il corso online combina docenti esperti, classi ridotte, teoria ed applicazioni reali nell’intento di formare e supportare figure sempre più richieste dalle aziende globali. Il programma si rivolge prevalentemente a dipendenti aziendali, professionisti, consulenti e neolaureati ed impegnerà gli studenti in 40 ore di formazione dal 21 al 25 ottobre. A seguire, nei mesi di novembre e dicembre, i corsi ISO 14001 per esperti Ambientali e ISO 45001 per i professionisti della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Gli interessati possono reperire tutte le informazioni necessarie e procedere con l’iscrizione visitando la sezione ‘Academy’ al sito web auditservicecertification.com

Dopo una trattativa durata diversi mesi, durante i quali ANIS, OSLA e CSdL, CDLS e USL hanno svolto un confronto intenso e acceso, ma sempre costruttivo per cercare di trovare una intesa capace di cogliere un punto di arrivo equilibrato e apprezzabile, nei giorni scorsi con la votazione all’unanimità sia dei Direttivi Unitari che degli Attivi dei Quadri Sindacali delle aziende del settore industriale, le parti sindacali hanno parafato il verbale di accordo con il quale è stata approvata l’intesa per il rinnovo del “Contratto Collettivo Unico Generale di Lavoro per le aziende industriali ed i lavoratori in esse occupati”, il cosiddetto nuovo testo unico, formalizzato nel 2023 da ANIS, CDLS, CSDL e USL (nella foto al centro le rispettive delegazioni durante la presentazione in Udienza ai Reggenti). Nei giorni successivi anche ANIS e OSLA hanno riunito i rispettivi organismi (per ANIS si è come noto votato durante l’Assemblea Generale del 27 giugno) e anch’essi hanno deliberato di procedere alla firma dell’accordo.

Aumenti retributivi e recupero dell’inflazione

L’intesa, che riguarda oltre 10.000 lavoratori, mira ad assicurare per i prossimi cinque anni relazioni industriali prive di conflittualità anche grazie alla riconferma di un meccanismo che prevede il mantenimento del potere di acquisto delle retribuzioni in cambio dell’utilizzo automatico della flessibilità d’orario, strumento indispensabile per rispondere tempestivamente alle richieste dei mercati e a contenere il ricorso alla cassa integrazione.

Gli aumenti retributivi

Il Contratto prevede i seguenti aumenti retributivi:

- 1° gennaio 2024: 1,90%

- 1° gennaio 2025: 2,00%

- 1° gennaio 2026: 2,00%

- 1° gennaio 2027: 2,00%

- 1° gennaio 2028: 1,80%

Sono previste verifiche nei mesi di gennaio 2026, 2028 e 2029 per appurare gli eventuali scostamenti rispetto

Direttore responsabile

Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm

Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm

Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm

Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

Compreso anche un 4% di recupero dello scostamento dall’inflazione nel biennio 2022-2023

Contratto Industria, in arrivo il rinnovo: varrà per 5 anni

Parafato l’accordo tra ANIS, OSLA e CDLS, CSDL e USL: aumenti totali per il 13,7%

all’inflazione effettivamente registrata (Indice IPCA). Riconfermata per l’intero periodo di durata del contratto la clausola del riconoscimento della copertura inflattiva fino al massimo del 15%.

Previsto il recupero dello scostamento dell’inflazione registrata nel biennio 2022/ 2023 con i seguenti valori: - 1,10% dal 1° gennaio 2024 - 1,00% dal 1° gennaio 2025 - 1,00% dal 1° gennaio 2026 - 0,50% dal 1° gennaio 2027 - 0,40% dal 1° gennaio 2028.

Novità: fidelizzazione e calcolo del premio

Concordato inoltre dal 1° gennaio 2025 un Emolumento di Fidelizzazione Mensile per i lavoratori che hanno prestato e presteranno in futuro servizio per almeno 11 anni presso la stessa azienda del valore del 2,50% della retribuzione tabellare e che sarà aggiornato in base alla dinamica salariale. Si è convenuto di rivedere in parte il premio varabile legato alla presenza prevedendo che il

Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049

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Prezzo in edicola: 1,50 euro

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relativo conteggio considererà le prime 75 ore di CIG quale presenza ai fini del raggiungimento del monte ore. Importante è anche la precisazione interpretativa per l’utilizzo dei Permessi di Breve Durata e l’estensione anche ai famigliari di primo grado che non fanno parte del nucleo familiare per esigenze documentate di salute, l’introduzione di permessi retribuiti per sostenere l’esame dei Master Universitari attinenti alla mansione svolta e l’impegno a regolamentare nel contratto le Ferie Solidali nell’ambito della stessa azienda anche a favore dei lavoratori non residenti. È riconfermato l’impegno di stanziare, attraverso il Fondo Servizi Sociali, € 100.000 per ogni anno di durata del contratto per anticipare i crediti di lavoro dipendente vantati dai lavoratori delle aziende fallite.

Gli impegni su welfare e molestie sul lavoro Sono stati presi impegni per

Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino

Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

la creazione di una piattaforma di Welfare contrattuale valida per tutti i lavoratori mediante il Fondo Servizi Sociali e per la condivisione di iniziative di comunicazione, da divulgare nelle aziende per prevenire e contrastare violenze, molestie e discriminazioni sui luoghi di lavo-

ro in attuazione del Piano Nazionale Pluriennale sulla Eliminazione della Violenza e delle Molestie e delle Discriminazioni nel mondo del lavoro.

Altri elementi, non di secondo piano, che fanno sempre parte di un protocollo aggiuntivo del contratto sono

l’impegno ad un confronto sulla Transizione Digitale e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per comprenderne i possibili effetti sull’occupazione.

Nell’ambito della discussione in merito al tema del Mercato del Lavoro le parti, mediante un accordo interconfederale, si sono prese l’impegno, nel caso in cui il legislatore manifestasse la volontà di intervenire in detta materia, di richiedere la convocazione del Tavolo Tripartito per l’attivazione del necessario confronto.

Come sancito dalla Legge sulla Rappresentatività nr. 59 del 2016 le Parti firmatarie si incontreranno già nelle prossime settimane per sottoscrivere il nuovo Testo Unico del C.C.U.G.d.L., nonché le relative tabelle retributive, che sarà poi sottoposto al referendum dei lavoratori mediante apposite assemblee. Daniele Bartolucci

Riqualificazione energetica: la cessione della detrazione d’imposta si può fare online

“Si informano i contribuenti persone fisiche interessati da provvedimenti di autorizzazione alla detrazione di imposta per interventi edilizi ed impiantistici di riqualificazione energetica su unità immobiliari adottati dall’U.P.A.V. (Sportello per l’Energia)”, spiega il Dirigente dell’Ufficio Tributario, che ai sensi dell’art.6 comma 14 del D.D.27/2024

che ha sostituito l’art.18 del D.D.51/2017, e con decorrenza dal 1 gennaio 2024, è possibile cedere l’importo della detrazione, in favore di un parente di primo grado, del coniuge, del contraente unione civile, purché convivente. Pertanto il titolare del provvedimento di autorizzazione alla detrazione d’imposta dello Sportello Energia - che non abbia già

provveduto ad effettuare, prima dell’emissione della relativa autorizzazione, comunicazione di cessione preventiva all’U.P.A.V. (Sportello Energia) - può cedere quest’ultima in favore di altro soggetto summenzionato. A tale scopo è stato attivato il servizio informatico per la comunicazione, accessibile tramite il portale www.gov.sm

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica

Assegno familiare, si può presentare la richiesta

Dal 1° luglio si possono presentare le domande per l’assegno familiare integrativo e per l’assegno familiare per il coniuge con figli di età inferiore a 36 mesi che non abbiano frequentato l’asilo nido a condizione che gli stessi e la loro famiglia siano effettivamente residenti in territorio sammarinese o titolari di permesso di soggiorno. Così l’Istituto Sicurezza Sociale.

Le aliquote e i documenti da presentare

In base alla Legge numero 64 del 2009, il diritto sussiste se il reddito familiare annuo procapite è pari o inferiore a €. 8.500. La domanda, relativa all’anno 2023, deve essere presentata entro e non oltre il 30 Settembre 2024 all’Istituto per la Sicurezza Sociale - Ufficio Assegni Familiari - allegando alla domanda:

• Dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto di

notorietà da compilare da parte del richiedente, presso l’Uff. Assegni Familiari, munito di marca da bollo da € 15,00 e un documento d’identità;

• In particolare per le detrazioni forfettarie previste al punto 4 dell’art. 2 lettere a) e b)

è necessario allegare idonea documentazione attestante che il mutuo/i si riferiscano all’abitazione di residenza con suddivisione delle quote in conto capitale e quote in conto interessi;

• Per la lettera c), copia del contratto di locazione con ri-

cevute di pagamento canone per l’anno 2023;

• Ai richiedenti per i quali sia stata emessa sentenza di separazione, si richiede copia della stessa con relativa omologa;

• Copia dichiarazione dei redditi presentata all’estero;

• Compensi di qualsiasi natura, non inseriti nella dichiarazione dei redditi, percepiti da associazioni, federazioni sportive, Stato ed Enti autonomi, Corpi militari volontari, eccetera. Per ulteriori detrazioni forfetarie si può consultare il punto 4 dell’articoli 2 della Legge numero 64 del 2009, scaricabile dal sito del Consiglio Grande e Generale. Al fine di offrire il miglior servizio alla cittadinanza, per la presentazione della domanda si invitano le persone interessate a munirsi preventivamente di tutti i documenti di cui sopra, anche in copia, e a prenotare specifico appuntamento utilizzando l’applicazione Book PA (Ufficio Prestazioni Economiche (ISS) - Assegni Familiari - Domanda Assegno Familiare Integrativo) sul portale della Pubblica Amministrazione. L’ISS inoltre ricorda che l’As-

segno Familiare Integrativo per il 2022 è stato liquidato con valuta il 28 giugno: l’importo erogato è visualizzabile per la prima volta tramite l’applicazione Arpa sul Portale della Pubblica Amministrazione, sezione Assegni Familiari.

Infatti, l’ISS ha completato lo sviluppo di un importante novità dedicata alla gestione degli assegni integrativi: sarà possibile consultare online la propria posizione personale e lo storico dei contributi erogati dall’ISS, grazie al servizio “ARPA – Archivio Posizioni Assicurative”, offerto dal Portale della Repubblica di San Marino, accendendo al sito www.gov.sm. L’Ufficio Assegni Familiari rimane a disposizione per contatti telefonici dal lunedì al venerdì - dalle ore 9:00 alle ore 12:00 – al seguente numero 0549 994401.

Alessandro Carli

Economia e mercati: il commento di luglio di Denis Manzi, CFA, CIPM

È arrivato il tempo dei bilanci

Il primo semestre in territorio positivo, qualche nube sul secondo

In fisica ci sono due modi di considerare il tempo. Il primo è quello che i fisici chiamano tempo proprio e che considera il tempo come quella grandezza fisica che si misura con gli orologi, meccanismi che generano un evento periodico e che si misura appunto contando, generalmente in ordine crescente (1,2,3…). Il secondo, invece, è quello di assegnare delle coordinate di tempo ai diversi eventi naturali e metterli poi in ordine, assegnando un’etichetta di tempo, chiamata coordinata. Questa seconda modalità è una necessità di noi umani; potremmo anche farne a meno, ma il suo utilizzo è molto più consono alla nostra natura, come ben dimostrato dal bisogno di calendarizzazione degli eventi e degli obiettivi, un altro sistema adottato dall’uomo per suddividere e identificare precisi periodi di tempo. In finanza, la calendarizzazione degli eventi è utilizzata all’ennesima potenza ed effettivamente, per quanto riguarda ad esempio sia la finanza di mercato sia quella aziendale, l’anno di calendario viene suddiviso in periodi più brevi, come i mesi, i trimestri ed i semestri ed alla fine di ciascuno di tali periodi è uso e consuetudine fare una sorta di “bilancio”. Sul motivo per cui nel corso del tempo si sia deciso di adottare tale consuetudine potremmo scrivere tanto, ma non sarebbe sicuramente un argomento interessante per la maggior parte dei lettori e quindi, essendosi concluso il primo semestre dell’anno, sfruttiamo queste righe per fare qualche bilancio. Sebbene sia lapalissiano che con i “se” e con i “ma” la storia non si fa, nel nostro mestiere può avere senso, anche solo per fare qualche ragionamento più complesso, valutare “cosa sarebbe successo se…” o “cosa succederebbe se…”.

Negli ultimi trimestri, è balzata agli onori delle cronache la società NVIDIA, che sino a poco fa solamente gli addetti ai lavori conoscevano e che invece recentemente, grazie

Grafico ARK vs. S&P: performance comparata tra il veicolo ARK Innovation e l’indice S&P500. Fonte: elab. BSM su dati Bloomberg ribasati a 100 ad inizio 2020 (al 26/6/2024)

rando il sentiment degli investitori, segnale questo che potrebbe essere però visto come indicatore “contrarian” e foriero di performance sotto media nel prossimo periodo.

Fonte:elab.BSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindiciobbligazionari

all’hype sull’intelligenza artificiale, per un breve lasso di tempo, è divenuta addirittura la società a maggiore capitalizzazione del mondo. Ebbene, potrebbe quindi venire naturale dire “eh se avessi investito tutto su NVIDIA…”. Tuttavia, sui mercati, vi è sempre stata e sempre vi sarà la storia affascinante, sexy, che poi però, il più delle volte, finisce per non risultare così sexy come poteva sembrare inizialmente. Un esempio lampante in tal senso ce lo ha regalato, di recente, il veicolo di investimento “ARK INNOVATION” che, come dice il nome, investe in società innovative e gestito da Cathie Wood. Nel 2021, dopo performance epiche, sembrava che la gestrice del fondo avesse le mani magiche e che chi non investisse nel suo veicolo fosse quasi uno scellerato. Nella realtà dei fatti, almeno per

ora, chi non vi ha investito non appare poi così scellerato (grafico ARK vs. S&P). È vero che il tempo è relativo, ma quasi 5 anni possono essere già considerati un buon lasso temporale per fare delle valutazioni sensate. Ora, nessuno è in grado obiettivamente di sapere quale sarà la società che capitalizzerà di più al mondo fra 1 anno, 2 anni, 3 anni e così via e sempre nessuno è in grado di prevedere quale sarà l’azione o il veicolo di investimento che regalerà le migliori performance mentre invece vi è una certezza sulla quale possiamo sempre fare affidamento: il mondo va avanti e progredisce, è questa la natura umana, che vuole sempre migliorare il proprio standard di vita e, di conseguenza, la crescita economica, seppure tra alti e bassi, è destinata a progredire e con sé si porterà gli assets finan-

ziari, che nel medio-lungo periodo devono per forza seguire i fondamentali economici (con assets finanziari che vanno intesi come macro categorie di investimento e non come singolo investimento, che ovviamente mantiene un rischio idiosincratico quasi impossibile da gestire).

I mercati finanziari

Con la chiusura del primo semestre dell’anno è tempo di bilanci abbiamo detto (tabella performance). Ebbene, questa prima parte dell’anno, tutto sommato, si è rivelata positiva sui mercati finanziari, che hanno generalmente registrato buone performance, sebbene con una certa divergenza tra le diverse parti del mercato. In questo contesto abbastanza euforico ma decisamente eterogeneo e sostenuto da pochi sub-settori, si nota altresì come stia miglio-

L’economia globale Il contesto macroeconomico, sul fronte della crescita, sta esibendo una sorta di neutralità, sebbene appaia leggermente in peggioramento, ben rivelato dall’aggiornamento dei dati sulla “sorpresa economica” che mostra come a livello globale ci si trovi in un contesto non tanto di peggioramento, ma sicuramente di dati effettivi che iniziano a faticare ad eguagliare le attese, forse troppo elevate. Permane tuttavia una certa perplessità, una sorta di rebus, sul perché l’economia continui a mostrarsi in molti sensi decisamente resiliente, nonostante una politica monetaria apparentemente restrittiva ormai da diversi trimestri (come anche dimostrato dalla condizione di inversione delle curve dei tassi di interesse, condizione anch’essa che ormai si protrae da diverso tempo). A parere di chi scrive, vi sono in effetti diverse ragioni – che sono poi interconnesse tra di loro – che giustificano tale situazione. La prima può essere sicuramente ricercata nella composizione dell’indebitamento delle famiglie che, grazie al prolungato periodo dei tassi bassi ora alle nostre spalle, sono riuscite a bloccare tassi estremamente competitivi sui finanziamenti e ne stanno ora giovando particolarmente, non risentendo quindi troppo degli attuali tassi di mercato più elevati. La seconda, quella forse più interessante, è che probabilmente i tassi di interesse neutrali (quei tassi che non sono né troppo restrittivi né troppo accomodanti) sono saliti, magari per gli effetti di ripresa post-pandemica, stimolata da politiche fiscali estremamente espansive.

Eventi da monitorare Sul fronte banche centrali, invece, nella riunione del 18 luglio la BCE dovrebbe (ma qua

il condizionale è d’obbligo) decidere di mantenere invariato il costo del denaro (in effetti i mercati scontano una probabilità di appena l’8% di assistere ad un ulteriore taglio dei tassi).

Gestione dei portafogli Una situazione di volatilità implicita che continua a rimanere a livelli piuttosto contenuti, due elezioni politiche importanti durante il mese, situazione di iper-comprato sulle classi di investimento potenzialmente più volatili e la fine del semestre, che solitamente coincide con le operazioni di ribilanciamento dei portafogli da parte dei grandi investitori (che vanno quindi a vendere quelle asset class che hanno meglio performato per acquistare quelle che hanno performato peggio) suggerisce un approccio decisamente cauto, cercando di sovrappesare nei portafogli le classi di investimento che si sono comportate peggio negli ultimi trimestri e che presentano discreti fondamentali.

Pertanto, considerato il tutto a 360 gradi, per il prossimo periodo in dettaglio si consiglia di:

• Mantenere l’esposizione all’azionario nella parte bassa del range stabilito in sede di asset allocation strategica;

• Mantenere l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito in linea al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;

• Aumentare, in presenza di liquidità da investire, l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito portandola nella parte alta del range stabilito in sede di asset allocation strategica.

Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com

Il Fondiss cresce, sia come masse gestite sia come valore della quota del fondo. Ma aumentano anche gli “anticipi” previsti per spese sanitarie, ristrutturazioni e le altre finalità, ma soprattutto l’erogazione delle prestazioni che, invece di essere distribuite nel tempo sotto forma di rendita, continuano a venire liquidate per intero in capitale. Anche per questo la riforma normativa diventa sempre più urgente, perché il numero dei lavoratori che vanno in pensione ogni anno continua ad essere sostanzioso (nel 2023 sono stati ben 507 i pensionamenti) e lo sarà anche nel breve periodo.

Crescono volumi e rendimenti

Le potenzialità del Fondiss, istituito con la Legge 190 del 2011 proprio per sostenere le future pensioni in maniera complementare, si stanno concretizzando anno dopo anno, tanto è vero che il totale degli attivi gestiti (che determinano, rapportati al numero delle quote, il valore delle stesse) continua ad aumentare e nel 2023 ha superato quota 200 milioni di euro, il tutto mantenendo praticamente invariati i costi amministrativi (circa 140mila euro l’anno). Questo, come è stato spiegato nella serata pubblica del 20 giugno, significa anche maggiori investimenti e

Fondiss cresce e supera i 200 milioni.

quindi la possibilità di incamerare maggiori interessi, come è avvenuto quest’anno: “Un anno particolare”, precisa la Presidente del Comitato Amministratore di Fondiss, Marilisa Mazza, “perché

grazie al rialzo dei tassi, anche i nostri investimenti seppur a breve termine, hanno potuto beneficiare di interessi sostanziosi, tra il 4 e il 5%, portando la voce “Dividendi e interessi” in entrata a un

valore di 5.547.153 euro (nel 2022 erano 775.388 euro), di cui 5.332.408 euro derivanti dagli investimenti in depositi a termine presso le banche sammarinesi e 214.745 euro derivanti dal piano di rientro con la società Veicolo Pubblico di Segregazione dei Fondi Pensione Spa. Si tratta di un’entrata importante, che purtroppo nel 2024 verrà ridimensionata dal fatto che i tassi sono scesi e di conseguenza anche gli interessi che verranno corrisposti sui nuovi depositi a termine saranno più bassi, tra il 3,30 e il 3,40%. Al di là della dinamica dei tassi, si tratta di un elemento di criticità che come Comitato Amministratore abbiamo rilevato e segnalato da tempo al legislatore, perché non è possibile svincolarci da questa dinamica nell’attività degli investimenti, essendo praticamente obbligati a limitarci a questo unico strumento di investimento”.

Le quote, tra aumenti e inflazione Il tema della redditività degli investimenti è uno dei fattori determinanti del futuro successo del Fondiss, se si guarda dal punto di vista degli iscritti (ovvero i lavoratori che lo sfrutteranno per aumentare la propria pensione), perché concorre direttamente ad aumentare il volume delle attività. Come detto,

il valore della quota – su cui si basa il conteggio finale delle singole posizioni degli iscritti – è determinato dal rapporto tra l’attivo e il numero delle quote, per cui è fondamentale che il primo aumenti nel tempo. Ed è ciò che è avvenuto, rafforzando l’aumento del valore della quota che nel 2023 ha visto concretizzarsi il miglior risultato della sua giovane storia (il fondo è attivo, in pratica, solo dal 2012), ovvero un +2,95%. Il valore al 31 dicembre 2023 è arrivato a 11,362 euro ed è continuato a crescere anche nel 2024. Questa crescita, però, nonostante l’ottima performance, non è risultata sufficiente a compensare l’inflazione registrata nello stesso periodo: dal 2014 al 2023 l’inflazione totale è stata infatti del 17,56% contro l’aumento del valore della quota di Fondiss del 13,62%.

“Anche nel 2023”, spiega quindi la Presidente Mazza, “il totale delle attività è cresciuto di oltre 30 milioni di euro, passando da 174.961.664 a 205.162.754 euro, così come il numero degli iscritti, che ha superato quota 40mila, di cui la metà sono lavoratori frontalieri. Le ottime performance economiche degli ultimi anni in termini occupazionali si riflettono in questo positivo andamento, a cui si aggiunge, a livello di contribuzione, anche

il rinnovo dei contratti di lavoro, Industria, Artigianato, Assicurazioni e in particolare quelli che da anni erano scaduti come Industria, Servizi, Commercio e Pubblica Amministrazione. Questi aumenti retributivi coprono anche il 2024, a cui si aggiungono quelli del settore Bancario, quindi ipotizziamo una ulteriore e proporzionale crescita dei versamenti in Fondiss, in attesa che entrino in vigore anche le nuove aliquote previste dalla riforma pensionistica del 2022, che scatteranno però solo dal 2026 e progressivamente porteranno il totale dei contributi a carico dei lavoratori e delle aziende dall’attuale 4% al 7%”.

Erogazioni in capitale e anticipazioni A fare da contraltare alle note positive, come detto, non c’è solo il vincolo sugli investimenti, ma anche e soprattutto la deroga all’erogazione della rendita finale che dovrebbe invece essere la regola. “Anche per tutto il 2023, infatti”, spiega la Presidente Mazza, “si è derogato all’art. 20 della legge istitutiva del Fondiss che prevede espressamente che il valore della posizione individuale, al netto della eventuale quota di prestazione da erogare in forma di capitale, viene impiegato quale premio unico per la costituzione di una rendita

di Daniele Bartolucci

per superare gli attuali limiti e consentire una maggior efficienza sugli investimenti”

Ma la riforma è urgente

anticipi e soprattutto i riscatti, arrivati a oltre 3,5 milioni: va superata la deroga (a fine 2023 era 11,362), ma non abbastanza per compensare l’inflazione

in favore dell’iscritto. Tramite gli interventi legislativi che si sono susseguiti nel tempo, si è invece disposto che all’acquisizione del diritto alla prestazione pensionistica, venga erogato il compreso l’ultimo che ha prorogato tale prestazione venga liquidata integralmente. E questo avverrà anche per tutto il 2024, che ci aspettiamo segua lo stesso trend dei pensionamenti. Mentre nei primi anni di vita del fondo si trattava per lo più di iscritti volontari, ora iniziano ad andare in pensione anche i lavoratori a regime e questo comporta un aumento delle prestazioni, come si è verificato già nel 2023, con oltre 3,5 milioni di euro erogati integralmente, che ovviamente vanno ad erodere la massa degli attivi. Nello specifico sono state 521 le liquidazioni totali, di cui 507 per pensionamento - 14 a favore di eredi per persone decedute. Questa dinamica va valutata attentamente, a maggior ragione se non verranno approntati i correttivi riguardanti gli investimenti, che dovrebbero compensare queste uscite con i loro rendimenti”. Nel frattempo aumentano anche le anticipazioni, previste dalle norme: “La cifra di 482mila euro liquidata nel 2023 può apparire poca cosa rispetto alle prestazioni in capitale, ma sono quasi il triplo dell’anno prima, spinte per la maggior

parte dei casi da spese sanitarie (121 domande), ristrutturazioni (74) e spese universitarie (29)”.

La riforma è già in agenda da tempo Una situazione già nota alla politica e ai vari Governi che si sono susseguiti nel tempo, a cui il Comitato Amministratore ha reiterato la proposta di un progetto di riforma che contempli tutte le criticità emerse: “Sono interventi collegati tra loro, ad iniziare dall’individuazione della banca depositaria, in modo da poter superare gli attuali limiti e consentire una maggior efficienza nella scelta degli investimenti. Ogni attore coinvolto ne è consapevole e, come confermato nei vari incontri svolti, si condivide l’esigenza di una modifica normativa. Allo stesso modo, il problema della mancata erogazione della rendita va affrontato quanto prima e occorre trovare un coordinamento tra quanto previsto all’art. 63 della Legge n.147/2017, che attribuisce all’Istituto per la Sicurezza Sociale l’attività di erogazione della prestazione pensionistica in forma di rendita, e tra quanto indicato all’art. 17 della Legge n.191/2011 così come modificato dal Decreto Delegato n.90/2022. L’obiettivo è dare finalmente la possibilità a ISS, di concerto con Fondiss, di bandire apposita

gara per la selezione di una compagnia autorizzata all’esercizio dell’attività di assicurazione con sede statutaria in un Paese dell’Unione Europea, al fine di contenere i rischi patrimoniali derivanti

dall’esercizio di queste attività, come previsto dalla legge. L’alternativa è, come si sta verificando, di vedere aumentare ulteriormente le erogazioni dirette e complessive. Il Comitato Amministratore

Fondiss rimane fiducioso e conta su una rapida risoluzione di queste criticità, anche perché già da tempo il Consiglio Grande e Generale ha approvato la delega per la riforma di Fondiss e siamo in attesa che venga presentata. Nel frattempo il Comitato Amministratore è a completa disposizione per dare tutto il contributo necessario affinché la scadenza del 2024 venga rispettata”.

Rapporto ECRI, il Titano ha fatto passi in avanti

Apprezzati gli sforzi sulla criminalità informatica e sulle unioni civili

La Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza (ECRI) del Consiglio d’Europa ha pubblicato il Rapporto sulla Repubblica di San Marino, adottato dalla plenaria dell’ECRI il 9 aprile 2024 e presentato al Comitato dei Delegati dei Ministri lo scorso 19 giugno.

Il Rapporto fa seguito alla visita di monitoraggio compiuta sul Monte Titano nel mese di giugno dello scorso anno da una delegazione dell’Organismo di Strasburgo. Per la Repubblica di San Marino si è trattato del sesto ciclo di valutazione (quello precedente risale al 2017).

L’ECRI effettua ciclicamente procedure di controllo nei Paesi membri, al fine di registrare i progressi e le eventuali carenze nell’ambito del contrasto al razzismo e all’intolleranza, coinvolgendo un ampio numero di rappresentanti istituzionali e della società civile, chiamati ad illustrare il quadro giuridico interno, gli strumenti e le iniziative predisposte per limitare e contrastare casi di discriminazione. Nell’ambito delle sue mansioni statutarie, l’ECRI formula altresì

“È una legge della Repubblica Italiana promulgata dal Presidente della Repubblica il 26 giugno, la legge è chiara, io ho fatto semplicemente quello che prevede la legge, non c’è nessuna forzatura. È ovvio che questo è un percorso che si fa in due perché c’è una controparte nazionale che è il Governo e quindi l’intesa si firma in due”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente Regione Veneto, a 24 Mattino su Radio 24, la trasmissione condotta da Simone Spetia.

“La legge dice che si può da subito attivare e chiedere l’apertura del tavolo per le prime nove materie che è esattamente quello che ho fatto. Dopodiché dopo 24 mesi con la definizione

dei livelli essenziali delle prestazioni, che grazie a questo Governo vengono imposti per legge, nonostante per decenni se ne sia parlato, si può andare a chiedere l’apertura di un tavolo anche per le 14 materie rimanenti” ha poi proseguito lo stesso Luca Zaia, presidente Regione Veneto, a 24 Mattino su Radio 24, la trasmissione condotta da Simone Spetia.

“Accordo su prime 9 materie entro fine anno”

“Io sono rispettoso dei tempi nazionali, il percorso lo dobbiamo fare assieme.

Penso che l’autonomia sia una grande opportunità, e mi rendo conto che è difficile far passare quei pochi

suggerimenti e proposte per affrontare i problemi individuati.

Il Rapporto relativo all’ultimo ciclo di monitoraggio evidenzia i miglioramenti compiuti negli ultimi sei anni dalla Repubblica di San Marino, particolarmente apprezzati dalla Commissione. In particolare, sono state sottolineate la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica e il suo Protocollo aggiuntivo, l’adozione della

legge sulle unioni civili, l’adozione di una serie di misure di sensibilizzazione e prevenzione riguardo al discorso d’odio e l’istituzione di un Gruppo di lavoro per la creazione di una commissione speciale per la lotta al razzismo, all’intolleranza e all’incitamento all’odio e alla violenza.

Nel Rapporto vengono altresì segnalate dieci Raccomandazioni della Commissione per rafforzare l’apparato normativo interno, per rendere più efficaci le iniziative a contrasto di ogni forma di discriminazione, includendo la prevenzione del razzismo e dell’intolleranza, e favorendone una maggiore sensibilizzazione. Il testo integrale del Rapporto, anche nella versione italiana curata dal Segretariato di Strasburgo, è reperibile sul sito ufficiale ECRI: www. coe.int/ecri. AC

concetti perché si fa molta demagogia e c’è anche tanta disinformazione”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente Regione Veneto, a 24 Mattino su Radio 24. “Io spero che l’accordo sull’autonomia arrivi entro fine anno, quanto meno con tutto il lavoro preliminare. L’autonomia o la facciamo per scelta, o un giorno la dovremo fare per necessità” ha concluso Luca Zaia.

L’ISS comunica che a partire dal mese di maggio 2024 è possibile richiedere l’indennità di disoccupazione ai sensi della Legge 3103-2010, n. 73 – Decreto Delegato n. 80 del 05-052010, sul servizio online “CONTRISS – Contributi lavoratori dipendenti” offerto dal Portale della Repubblica di San Marino https://www.gov.sm. Per tutto il 2024 verranno accettate anche le domande presentate in formato cartaceo, per permettere di adeguarsi alla nuova procedura in tempo utile.

Gli incunaboli, tra storia e memoria

La mostra aprirà il 6 luglio e rimarrà aperta sino all’8 settembre: in esposizione, all’interno delle sale della Pinacoteca San Francesco, 30 libri stampati tra la seconda metà del Quattrocento e il 1501

A volte è detto anche “Quattrocentina” ma è conosciuto soprattutto con il nome di “Incunabolo”. O meglio, al plurale, se guardiamo alla mostra che aprirà il 6 luglio e che rimarrà aperta sino all’8 settembre all’interno della Pinacoteca San Francesco, a Città. Al “plurale” perché gli esempi di “incunaboli” esposti a “Tra storia e memoria” (questo il titolo dell’iniziativa) saranno 30: 18 provengono dalla Biblioteca di Stato di San Marino e 12 invece da quella dell’Universitaria (che ha “accolto” anni fa il Fondo Young). Nel nucleo della Biblioteca di Stato ritroviamo autori come ad esempio Plutarco e Plinio Il Vecchio (“Naturalis Historia”), nel secondo invece opere di mnemotecnica. Opere preziosissime e di indubbio valore, anche storico: la più “antica” risale al 1473.

Storia e origini

Con incunabolo (o incunabulo) si intende un libro stampato con la tecnica a caratteri mobili prima del 1501. Il termine deriva dal latino umanistico “incunabulum”, forma singolare ricostruita per la nuova accezione del latino classico “incunabula”, soltanto plurale, che significa “in culla”. Il termine “incunabula” riferito alla stampa fu utilizzato per primo dal medico e umanista olandese Hadrianus Iunius e compare in un passo del “Batavia”, la sua opera scritta nel 1569): “(…) inter prima artis (typographicae) incunabula”. Gli incunaboli sono i primi libri moderni, cioè realizzati in serie con delle modalità proto-industriali. Nel XV furono attive, in tutta Europa, oltre 500 tipografie. Si stima che fra il 1455 e il 1500 siano state stampate circa 35.000 edizioni per una tiratura complessiva di 10 milioni di copie, di cui sopravvivono circa 450.000 esemplari (moltissime edizioni esistono in più copie); di questi, circa 110.000 sono conservate in Italia, dove furono impressi più di un terzo del totale degli incunaboli.

Gli incunaboli sono considerati beni molto preziosi e vengono conservati in musei e nelle più importanti biblioteche. Il primo libro stampato è stata la Bibbia di Gutenberg, in latino, così chiamata perché stampata da Johannnes

Gutenberg tra il 1452 e il 1455, in due volumi in folio, rispettivamente di 322 e 319 carte, tirata in 180 esemplari di cui quaranta su pergamena. Non esistendo ancora un mercato del libro, gli stampatori riprodussero le opere del

passato: antichità romana e traduzioni latine dei classici greci. Per questo motivo la stragrande maggioranza degli incunaboli fu stampata in latino, che inoltre era all’epoca considerata la lingua dotta e internazionale per eccellenza. Generalmente gli incunaboli non presentano un frontespizio, ma si aprono direttamente con il testo. In altri casi il testo è preceduto da una formula che contiene il nome dell’autore dell’opera e un titolo nell’incipit o nell’ex-

plicit. Le note tipografiche, cioè le indicazioni sullo stampatore, quando presenti, sono riportate nel colophon. Questo perché i primi libri realizzati con i caratteri mobili tendevano a imitare l’aspetto esteriore dei libri manoscritti, dove spesso, viste le loro modalità di produzione, tali indicazioni erano del tutto superflue. Gli stessi caratteri adottati imitano quelli dei manoscritti; la numerazione delle pagine è spesso assente e l’ordine delle pagine è assicurato da richiami alla fine di ogni pagina, posti a destra in basso. I primi libri stampati fra il 1450 e il 1480 erano molto simili e spesso indistinguibili nell’aspetto dai manoscritti di età medioevale. Gli stampatori adottarono tutte le tipologie di caratteri esistenti presso gli amanuensi contemporanei: la textura degli stampatori di Magonza (prediletta per i libri liturgici), la scrittura bastarda, diffusa nei testi di giurisprudenza, la littera antiqua rotunda vs (littera) gotica moderna, la cancelleresca corsiva, diffusa fra gli umanisti. Le opere stampate nel secolo successivo vengono dette “Cinquecentine”, ma alcuni studiosi, soprattutto di area anglosassone, siccome le edizioni realizzate nei primi vent’anni del Cinquecento presentano ancora delle caratteristiche comuni con quelle stampate nel XV secolo, preferiscono parlare fino a quel limite cronologico di postincunaboli.

Per l’occasione è stato anche pubblicato il catalogo degli incunaboli conservati nelle Biblioteche di Stato e Universitaria di San Marino. Il volume si propone due obiettivi: descrivere gli esemplari di edizioni conservate nel territorio della Repubblica pubblicate entro l’anno 1500 e far conoscere a un pubblico composto non solo da addetti ai lavori ma anche da persone potenzialmente interessate, una parte illustre del patrimonio librario antico conservato a San Marino.

Alessandro Carli

Apertura il 9 luglio a Chiesanuova con la “Svergognata” di Antonella Questa

Tante tracce poetiche nei luoghi più desueti

Nei Castelli di San Marino troviamo anche Davide Enia e Bobo Rondelli

Con “Tracce poetiche in luoghi desueti” i Castelli di San Marino diventeranno protagonisti di un’offerta culturale e di intrattenimento intima e insolita: otto appuntamenti selezionati con particolare attenzione alla qualità, si alterneranno dal 9 luglio al 27 agosto nei Castelli di Montegiardino, Chiesanuova, Serravalle, Borgo Maggiore, Fiorentino e Città di San Marino.

Martedì 9 luglio a Chiesanuova, con lo spettacolo “Svergognata”, Antonella Questa porta in scena uno spettacolo ironico, dando voce e corpo a più personaggi.

Rimandando il lettore al cartellone completo (https:// www.sanmarinoteatro. sm/), ci soffermiamo su due

Cspettacoli che, per chi scrive, sono assolutamente imperdibili.

Mercoledì 7 agosto a Borgo Maggiore, Davide Enia presenta “L’abisso”: un racconto urgente, profondo, attuale per affrontare l’indicibile tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Medi-

terraneo. Spettacolo vincitore di prestigiosi premi: Premio UBU 2019 “miglior nuovo testo italiano”, Premio Le Maschere del Teatro 2019 a Davide Enia come “miglior interprete di monologo” e Premio Hystrio Twister 2019 “miglior spettacolo della Stagione”. “L’Abisso” è già pas-

onsorzio Terra di San Marino

sato in zona, esattamente nel 2020, a Rimini. Ecco la mia recensione.

Come per il monologo “Schegge” – presentato al Festival di Santarcangelo nel 2003, prima prova del doloroso “Maggio ’43” andato poi in tournée nel 2004 – anche ne “L’Abisso” Davide Enia prosegue nel recupero di storie poco note al pubblico ma che hanno una straordinaria dignità. Il monologo, impreziosito dalle musiche “sicule” di Giulio Barocchieri, è un faro acceso nella tempesta di Lampedusa. La pièce è una prova cristallina di forza, narrazione e pathos. Un lavoro muscolare, quello dell’attore palermitano, che

si inserisce nel solco profondo della sua tradizione drammaturgica, quella dei “cunti”: scena minimalista e voce, o meglio, un intreccio di storie che si abbracciano, si sfiorano, dialogano per poi cercare la propria traiettoria. Al centro, come già accaduto per il meraviglioso “ItaliaBrasile 3-2”, la famiglia, il nucleo sociale primario, il porto di partenza. Enia, come sempre, accompagna il pubblico verso l’isola, verso quel luogo in cui lo stesso “auttore” ha trascorso due anni a raccogliere le testimonianze. Dall’abisso riemergono, come in una Spoon River capovolta e opposta, le ombre delle persone: uomini, soprattutto, adulti e giovani. Un

Siamo quasi a fine mietitura, Cristian Giovagnoli racconta i tempi, le varietà di grano, gli orari di lavoro: “Sveglia alle 5 e 30, poi si va avanti sino a mezzanotte”

“Anche per il pensiero c’è un tempo per arare e un tempo per mietere” scrisse il logico e filosofo austriaco del linguaggio Ludwig Wittgenstein. Parole che si rispecchiano in quelle di Cristian Giovagnoli, 31 anni, che “da tre generazioni”, esordisce, “lavora nei campi”. Lo incontriamo a Dogana “alta”, nell’azienda agricola a lui intestata. “Il primo è stato mio nonno, poi mio babbo e infine io” racconta. Cristian, la terra, ce l’ha nel DNA, eppure l’incontro è stato abbastanza recente.

“Dopo aver frequentato il CFP di Serravalle, ho iniziato a fare l’elettricista. Poi però ho capito che quel lavoro non mi soddisfaceva in pieno e quindi sono subentrato a mio padre tra il 2017 e il 2018”.

La terra richiede tempo, attenzione e grande pazienza.

“Quest’anno abbiamo iniziato la mietitura attorno al 20 giugno e dovremmo terminare domenica 7 luglio, tempo permettendo. Basta, per esempio, un giorno o due di pioggia che la scadenza

viene posticipata. Questo è un lavoro che dipende anche dal meteo” prosegue. Un lavoro, il suo, che richiede molti sacrifici. “Durante il periodo del raccolto, che dura più o meno dalle due

settimane ai 20 giorni, mi sveglio all’alba, alle 5 e 30 circa, colazione e caffè e poi sto nei campi sino alle 23 e 30 o a mezzanotte” spiega mentre guarda la terra. “La mia azienda agricola ha una

superficie di circa 25 ettari coltivati tra ulivi, cereali, fieno e vigna. Nello specifico, oltre all’orzo e alle fave, abbiamo il grano: il Rebelde, una varietà di frumento tenero di forza, con tenore

proteico molto elevato, ma anche il Monnalisa, ottimo per la panificazione, e il ‘Bologna’, di grande stabilità produttiva e dalla capacità di garantire un livello eccellente di qualità”.

sommozzatore gigante che stringe un bimbo al petto e piange. Un figlio, Daviduzzo (Enia) che scopre la voce del padre (ex chirurgo in pensione) attraverso il suo silenzio. Lo zio Beppe, malato di cancro ma aggrappato alla vita con la tenacia delle cozze sugli scogli. I conti crudi della vita: davanti a un gruppo di tre persone che sta annegando e poco più in là una giovane mamma con i suoi piccoli, chi salvi? Tre è più di due… Il secondo appuntamento è quello conclusivo: è in Città di San Marino che la rassegna si conclude il 27 agosto con il concerto “Storie assurde” del cantautore livornese Bobo Rondelli. Alessandro Carli

È ancora troppo presto per sapere se la mietitura 2024 sarà positiva o meno. “Gli ultimi tre anni sono stati difficili per diversi motivi, speriamo che questa che stiamo quasi finendo sia migliore” conclude Cristian. Il tutto mentre si avvicina quella “scadenza” raccontata magistralmente dal Premio Nobel per la Letteratura, Luigi Pirandello, nella raccolta “Zampogna” del 1901: “Lascia le spighe: queste son pe ‘l pane; lascia le spighe e aspettane il cruschello. Oggi è l’ultimo dí: le stoppie nane avrai per te tutta la notte, e spera che, spigolando, ciancin le villane…”.

Non esiste un antidoto, eppure basterebbe così poco...

La gola di gloria Brama di sapere

Il grande poeta Giovanni Pascoli la chiama “gloriola”

Giovanni Pascoli la chiamava la “gloriola”.

La gola di gloria. Quella brama di riconoscimento che - in qualsiasi lavoro, relazione o passatempo - ci spinge a dare il massimo solo per poter essere osannato come il più sapiente, il più preparato, il più indispensabile, insomma “il migliore”.

È qualcosa che va al di là dell’autocompiacimento, perché in questo caso saremmo noi, da soli, che ci congratuliamo per i nostri - presunti - successi. Alla “gloriola” questo non è sufficiente. Non le basta nemmeno la nostra personalissima soddisfazione. La “gloriola” vuole un pubblico, possibilmente adorante. Qualcuno che dica - al posto nostro - quanto siamo stati utili, quanto siamo stati fondamentali.

Il poeta della semplicità - capace di innalzare l’umiltà del mondo contadino a valore, a principio da cui partire per scoprire la profondità della vita - gioca con noi, bonariamente ci prende in giro, nel sottolineare come il nostro operato, ogni pensiero, ogni piccolo o grande gesto sia in realtà il tentativo di nutrire quella nostra insaziabile “gloriola”.

“Non c’è forse sentimento al mondo, nemmeno l’avidità del guadagno, che sia tanto contrario all’ingenuità del poeta, quanto questa gola di gloriola, che si risolve in un desiderio di sopraffazione! Quando sei preso da questo morbo, non cerchi il poetico, il buono e il bello, ma il sonante e l’abbagliante” (da “Il fanciullino”).

Ci invita, Pascoli, a non ascoltare lei, a non seguire questa gola - e non a caso la “gola” è uno dei sette vizi capitali - ricordandoci che “Tu scopri, non inventi. E ciò che scopri c’era prima di te e ci sarà senza di te”.

Non c’è antidoto contro questa golosità, che incessantemente richiama alla nostra bocca la parola “io, io, io”. Non c’è dieta che snellisca l’ego di chi vuole fare di sé il centro del mondo altrui. Non c’è medicina per chi non vuol

guarire dalla presunzione di avere sempre ragione. L’unico rimedio possibile è la voce di quel fanciullino, che ci ricorda che la vita è semplice. Non è fatta di grida e pianti per attirare l’attenzione. Non vuole grandi dichiarazioni d’intenti. Non necessita di applausi. La vita non chiede che i principi in cui crediamo siano proclamati ma vorrebbe che fossero messi in pratica. Ci chiede di accettare l’onta del torto, del non avere ragione a ogni costo. Di ammettere che la nostra opinione vale tanto quanto quella degli altri e nella loro vita non abbiamo alcun diritto, se non quello che loro ci concedono. E “tra avere ragione ed essere gentile, bisogna scegliere la gentilezza”

come insegna una bambina del collegio di Mallory Towers, negli omonimi libri di Enid Blyton. Invece tendiamo a prendere ispirazione da quel ragazzino di un talent televisivo che candidamente proclama “Anche secondo me è come dico io”. Il fanciullino di Pascoli abita ognuno di noi. Sorridente e screanzato resiste, schiacciato tra discorsi adulti, sempre più vuoti, e impegni serissimi, in cui latita la profondità e spesso l’onestà delle intenzioni. Lui è lì. Comunque. E vorrebbe solo che noi fossimo un po’ più spontanei, un po’ più allegri, un po’ più disponibili a imparare. Ci vorrebbe, semplicemente, un po’ più contenti.

Simona Bisacchi

Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com

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