Fixing nr. 27: 12 luglio 2019

Page 1

Anno XXVII - n.27 - 1,50 euro

E ditoriale Una pezza che non salva nulla

Il criterio di valutazione per la soluzione della crisi di Banca CIS sembra ormai essere quello della “spesa minore”, perché è chiaro a tutti, ormai, che qualcuno dovrà pagare il conto del dissesto. C’è chi difende i dipendenti, chi i correntisti, chi i creditori (compresi i fondi pensione), e chi chiede che vengano avviate le azioni di responsabilità su chi quel dissesto l’ha creato, o ha permesso che si creasse. Qualsiasi soluzione verrà decisa, al di là del “costo”, sarà comunque una pezza. L’ennesima pezza che coprirà un buco, quando andrebbero cambiati pantaloni e, forse, anche tutto il vestito. La verità è che servono soldi, tanti soldi, per rimettere in sesto il Paese. Soldi a prestito, ovviamente, perché nel “cassetto” ce ne sono ben pochi. E’ quello che il Governo sta probabilmente cercando di ottenere, bussando alla porta di Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, Italia e forse anche Russia e Cina, ma la risposta positiva tarda ad arrivare. Oppure, più semplicemente, la risposta è negativa. Se fosse solo un “no, ci dispiace” sarebbe anche accettabile, ma la situazione è ben peggiore: perché senza un vero progetto di stabilità e di sviluppo, magari già avviato, la Repubblica di San Marino non ha gli strumenti per condurre una trattativa con gli interlocutori istituzionali. Su questo punto, però, occorre essere: fintanto che non si attueranno le riforme necessarie – le famose “cose che sappiamo di dover fare” – nessuno presterà questi soldi a nessun Governo. Servono delle garanzie (...) Segue a pag. 7

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 12 luglio 2019

Banca CIS, soluzione cercasi urgentemente

E dilizia

“Serve un sito per i materiali inerti”

Il 21 luglio scade il blocco dei pagamenti: c’è l’ipotesi “ente ponte” Tanti dubbi sui costi per lo Stato e sui 100 mln dei fondi pensione a pag.3

R isorse

Cresce il consumo di acqua

a pag.9

M otogp

Il 21 luglio termina l’ultima proroga della sospensione dei pagamenti imposta a Banca CIS. E’ questa la data spartiacque a cui tutto il Paese sta guardando con crescente preoccupazione. Preoccupazione soprattutto perché all’orizzonte una soluzione positiva della vicenda non si vede ancora, mentre le ipotesi sul tavolo non possono considerarsi “indolori”. Di certo è che la politica ha avuto 180 giorni per costruire queste soluzioni e non l’ha fatto, come ha criticato ANIS, se non la Legge Salvabanche, che però non è detto verrà utilizzata in questa vicenda. Né tantomeno c’è totale condivizione su quale strada percorrere. Insomma, un rebus vero e proprio, da cui dipenderà - senza esagerare anche parte del futuro di San Marino. Bartolucci alle pagg. 6-7

Dedicato a Valentino il manifesto

a pag.11

spazio riservato all’indirizzo


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Fixing nr. 27: 12 luglio 2019 by San Marino Fixing - Issuu