Fixing 28 2017

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Anno XXV - n.28 - 1,50 euro

A NIS

Un Segretario che va contro l’Industria

Se si chiama Piazza della Libertà, ci sarà un motivo. Di certo anche la libertà di manifestare la propria contrarietà ad un Governo, sordo alle istanze di molte componenti sociali, trova la sua ragion d’essere in quella piazza. E la trova soprattutto a San Marino, checché ne dicano alcuni rappresentanti della maggioranza. I quali, invece, hanno deciso di puntare il dito contro un imprenditore che, come tanti altri, ha permesso anche ai suoi dipendenti di salire sul Pianello senza rinunciare a parte del proprio stipendio, al pari dei sindacalisti che erano già in piazza, tutti esentati dal lavoro con regolare permesso retribuito. Sarebbe interessante sapere quali aziende governano loro, e quanti dipendenti hanno, e come garantiranno quell’occupazione se dovessero passare i provvedimenti ideati dal Governo in merito a mercato del lavoro e sistema economico. Ma non è mai stato nei requisiti obbligatori dei Consiglieri l’essere esperti di impresa e lavoro, quindi certe dichiarazioni vanno prese per quello che sono: politiche. Diverso è il caso del Segretario di Stato all’Industria che le condivide e le fa sue, aizzando il popolo di Facebook contro un imprenditore che, al pari degli altri, dovrebbe avere proprio nel Segretario all’Industria quel rappresentante istituzionale delle proprie istanze, colui che dovrebbe insomma risolvere i suoi problemi e quelli di tutti gli altri imprenditori di quel settore, perché lo Stato di San Marino ha necessità di imprese, che occupano lavoratori e generano reddito. E per questo vanno sostenute e aiutate a crescere, non con sovvenzioni, (...) Segue a pag. 3

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 21 Luglio 2017

A SSPIC Tutti in piazza: assieme In aiuto

imprenditori e lavoratori

alla mente che invecchia

Chiesto il ritiro dei provvedimenti del Governo e coinvolgimento sui temi più importanti. ANIS abbandona il tavolo sullo sviluppo a pag.4

T LC

TIM RSM Il Titano in 5G

a pag.5

L avoro

Anche l’Associazione Nazionale Industria San Marino ha aderito alla manifestazione del 18 luglio, e per la prima volta nella sua storia, è “scesa in piazza”. Non solo, ha anche deciso di non partecipare più al tavolo sulla legge sviluppo, tanto “l’impianto non verrà cambiato e il costo del lavoro verrà aumentato. E ciò penalizza le imprese, per cui eravamo e siamo fortemente contrari”. L’eccezionalità dell’evento è dettata dalla preoccupazione per gli interventi del Governo in merito a sviluppo economico e imprese, su cui ANIS da tempo palesa la propria contrarietà, a cui però ha sempre accompagnato proposte e soluzioni di sistema. Proposte che sono sempre state “inascoltate”, hanno ammesso gli Industriali, che hanno deciso di dire basta. Bartolucci alle pagg. 2-3

Calano le assenze per malattia

alle pagg.6-7

spazio riservato all’indirizzo


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