Anno XXIII - n.29 - 1,50 euro
A NIS
Riforma CC C’è troppo Stato
Il progetto di Legge sulla riforma della Camera di Commercio della Repubblica di San Marino è stato uno degli argomenti di discussione e confronto che ha caratterizzato la prima seduta del nuovo direttivo dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, avvenuta il 14 luglio. In un’ottica di promozione efficace del sistema San Marino, gli Industriali – che sono azionisti della CCIAA attraverso Assoservizi per il 25,33% - da tempo sostengono che la Camera Commercio dovrebbe avere un ruolo importante e svolgere i servizi specifici che le sono propri. E sul progetto di Legge, che abbiamo presentato su San Marino Fixing numero 28, esprimono più di una criticità. Criticità (ma anche punti di forza e di prospettiva) che approfondiamo assieme a Carlo Giorgi, Segretario Generale dell’ANIS. Da tempo l’Associazione Nazionale Industria San Marino sostiene che la Camera di Commercio debba essere riformata. Qual è lo stato dell’arte attuale e quali le prospettive? “Attualmente la Camera di Commercio è una spa a maggioranza statale: l’Eccellentissima Camera detiene il 51% delle azioni mentre il restante 49% è suddiviso tra le associazioni di categoria. Il progetto di Legge prevede il passaggio da società per azioni a Ente di diritto pubblico, che acquisirà il patrimonio della Camera di Commercio spa. All’Eccellentissima Camera rimarrà il 51% delle azioni mentre il 49% sarà suddiviso tra tutte le Associazioni in ragione della loro rappresentatività, misurata per dipendenti e fatturato. Dalla riforma uscirà un unico soggetto (...) segue a pag. 7
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 24 Luglio 2015
A ppalti L’IGC verrà posticipata Forniture,
al 1° gennaio 2017
la nuova era è partita
Il Segretario alle Finanze Gian Carlo Capicchioni: “Mancano i tempi tecnici per essere pronti nel 2016”. Problema in più per le imprese a pag.3
I mprese
Colombini 50 anni di successi
a pag.4
I mprese
Diciamolo senza troppi giri di parole: era il segreto di Pulcinella. La sensazione, netta, che l’introduzione del sistema IVA (o meglio, dell’Imposta Generale sui Consumi) al posto dell’imposta monofase potesse non rispettare la data annunciata (1 gennaio 2016) era un pensiero che si annidava nella mente dei sammarinesi. Ora è arrivata l’ufficialità. A confermarlo a San Marino Fixing è lo stesso segretario di Stato alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni: “Mancano i tempi tecnici”. Tutto slitta quindi di 12 mesi, anche perché, rimarca lo stesso Segretario, “è preferibile aspettare un esercizio intero”. A settembre la politica incontrerà le parti sociali per discutere il testo redatto dal professor Paolo Centore. Servizio a pag. 2
SITITALIA premiata da Mars
a pag.5
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