Anno XXVI - n.30 - 1,50 euro
A NIS
Le sei priorità per il rilancio
“Sul fronte del Piano di Stabilità e Sviluppo di San Marino siamo compatti con le altre associazioni di categoria nel sostenere che l’economia reale sia una forza del sistema, su cui puntare e investire per rilanciare il Paese”. Il Piano purtroppo “è stato depositato nella sua versione iniziale, senza quindi aver recepito le proposte e le idee rappresentate dalle parti sociali, ma il Governo ci ha assicurato che le istanze che abbiamo rivolto ‘entreranno’ nel documento finale. Siamo certi che i ministri manterranno la parola data e attendiamo che quanto discusso e condiviso si concretizzi nella stesura definitiva del Piano”. A cerniera tra la prima parte del 2018 e la seconda – in questo senso le festività del mese di agosto rappresentano sulla carta uno spartiacque –, la Presidente dell’Associazione Nazionale Industria San Marino fa il punto sull’avanzamento e sulle priorità dei progetti che devono essere messi in campo per rilanciare il Paese. “Le forze politiche, le parti sociali e la classe dirigente devono recuperare forte coesione perché hanno il dovere di elaborare insieme un progetto strategico di breve, medio e lungo periodo il più largamente condiviso – spiega Neni Rossini –. Il Piano di Stabilità e Sviluppo, su cui puntiamo molto, deve garantire ai sammarinesi e alle imprese, oggi chiamati a farsi carico del deficit di bilancio dello Stato, (...) Segue a pag. 3
San Marino Fixing torna in edicola venerdì 31 agosto Buone ferie a tutti
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 3 Agosto 2018
L eggi Deficit in aumento, ora Si fa luce
serve un Piano più forte
sui crediti monofase
Governo ottimista: surplus nel 2019, ma i numeri non lasciano dubbi ANIS: “Serve più coraggio, la Spending review sia molto più incisiva” a pag.4
E -Way
San Marino viaggia verso il futuro
a pag.5
C ultura
Programma Economico 2019, Piano di Stabilità Nazionale e per lo Sviluppo, Assestamento di Bilancio: tre passaggi fondamentali per definire il domani di San Marino, ma anche per compredere la reale situazione dell’economia nazionale e, quindi, anche dei conti dello Stato. Il Bilancio è sprofondato in questi giorni di ulteriori 9 milioni di euro di deficit (ora sono oltre 11) e i conti non tornano a questo punto non tornano, visto che, come dicono le categorie economiche da tempo, le riforme strutturali non sono state fatte e anche la spending review non è così incisiva come ci si attendeva. Anzi, confrontando le ultime Variazioni al Bilancio, si vede anche che la spesa corrente è perfino aumentata negli ultimi due anni. Bartolucci alle pagg. 6-7
Da Vedova al Convegno esperantista
alle pag.9-11
spaz io riservato all’indiriz z o