Fixing nr. 30: 11 settembre 2020

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Anno XXVIII - n.30 - 1,50 euro

Direttore Daniele Bartolucci

Venerdì 11 Settembre 2020

E ditoriale I 500 milioni porteranno I mprese Targhe, una Bioagrotech “o” farà la differenza?

Il “caso targhe”, per la parte riguardante i mezzi delle aziende sammarinesi guidati dai propri dipendenti residenti in Italia, è risolto? La risposta del Senatore Alessandro Alfieri, che abbiamo contattato la settimana scorsa, era positiva già nel momento dell’approvazione del suo emendamento in Commissione, figuriamoci ora che in Senato il testo è stato anche migliorato. Quindi per l’estensore della norma, il caso frontalieri è risolto (ovviamente quando il Decreto Semplificazioni entrerà in vigore). Ma la modifica, per quanto sollecitata da più parti, dalla Svizzera a San Marino, è in sostanza una mera questione lessicale: una “o” al posto di “ovvero”, per meglio specificare che c’è una disgiunzione tra la fattispecie dei frontalieri (tutti, indistintamente) e quella degli altri lavoratori che per vari motivi (partite IVA?) si spostano con auto targate estere per lavoro. Insomma, il dubbio che la norma così scritta non risolva il problema, c’era prima e c’è ancora. Il fatto, però, è che al di là dell’interpretazione che ognuno può dare a quelle frasi, c’è la volontà - confermata anche dai voti - della maggioranza di Governo italiana sistemare il problema e questo è già un buon punto di partenza. Infatti, il problema sarà risolto - al di là di come è scritta la norma (in Italia abbiamo migliaia di leggi scritte così così) - solo quando chi la dovrà applicare esenterà o meno i frontalieri dalle conseguenze del Decreto Sicurezza. In quel momento si saprà se l’emendamento avrà raggiunto lo scopo, oppure (in senso disgiuntivo, specifichiamo perché non si sa mai...) le forze dell’ordine continueranno a multare gli autisti e confiscare i mezzi. Daniele Bartolucci

il Debito/PIL al 60%

lancia i nuovi Z1 e Z2 Bio

Circa 150 servirebbero per ristrutturare quello vecchio, che a fine 2019 era già di oltre 342 milioni; altri 350 per economia e riforme a pag.4

I l Giro

Corporate: il trionfo di Koppe

a pag.5

A ASLP

Il debito pubblico di San Marino è l’oggetto principale delle discussioni dentro e fuori da Palazzo Pubblico, ma non tutti ne conoscono né l’entità attuale, né quanto potrebbe incrementare con l’arrivo dei 500 milioni di euro che il Governo ha deciso di raccogliere sui mercati internazionali (300) o con finanziamenti e prestiti istituzionali (200 con il programma di assistenza del FMI, per “fare le riforme” come indica il Segretario alle Finanze, Marco Gatti). Nella storia di San Marino, infatti, tra anticipazioni di cassa, emissioni di obbligazioni per sostenere il sistema bancario, mutui per opere pubbliche e operazioni varie, il debito accumulato supera i 342 milioni di euro. Ben 150 di questi potrebbero essere ristrutturati con quei 500, per cui si arriverebbe a 778. Bartolucci alle pagg. 6-7

Trasparenza: online tutte le delibere

a pag.9

spazio riservato all’indirizzo


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