Riforme, la
Depennata anche la revisione dell’IGR dal programma di Governo, la lista delle riforme che nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci si riduce ogni giorno di più. L’avvio del cantiere sull’IVA è una buona notizia, ma già nella predisposizione dello stesso il Governo ha messo le mani avanti: ci vorrà tempo e più di una legislatura per vederlo completato. Ma, comunque, meglio aprirlo adesso piuttosto attendere le elezioni per ripartire di nuovo da zero. Sul fronte fiscalità - tralasciando il dibattito sulle residenze non domiciliate - manca all’appello un altro tassello fondamentale: quell’ICEE che avrebbe sicuramente dato una bella sistemata alle dinamiche, poco eque, dei contributi e delle agevolazioni. Ma anche alle politiche dei redditi, che le parti sindacali oggi invocano come priorità e che, invece, per anni sono rimaste nei cassetti di tutti i Governi. Compreso questo, che in tre anni non ha chiuso il cantiere dell’ICEE, né pare lo chiuderà nei prossimi mesi. Il nuovo PRG è l’altro “depennato” eccellente, come noto, il primo a venire sacrificato perché non c’era più tempo, già prima dell’uscita di RETE dalla maggioranza. Cosa resta?
La riforma del mercato del lavoro è un nodo cruciale e Lonfernini lo vuole sciogliere, ma serve condivisione e la proroga di luglio non è bastata per cui se ne discuterà fino alla ratifica.
Daniele Bartolucci
Il contratto Industria di ANIS ora vale per tutti
Il testo unico siglato con tutti i sindacati ha superato il referendum e dovrà essere applicato in favore dei 10mila dipendenti del settore
“Il nostro contratto collettivo per l’Industria ha ora l’efficacia erga omnes e sarà applicato in tutte le imprese del settore nei confronti di circa 10mila lavoratori occupati. Si tratta di un risultato fondamentale sia per aver superato le problematiche createsi nel 2012, sia, soprattutto, per dare maggiori certezze a tutti gli imprenditori”. C’è grande soddisfazione in ANIS, l’associazione più rappresentativa del settore Industria, perché ora anche tutte le aziende non associate ma che operano in detto settore dovranno utilizzare e applicare il loro contratto nei confronti dei propri dipendenti.A iniziare dall’accordo per il biennio 20222023: “Aumenti compresi”, ricordano dai sindacati, “che vanno dati come arretrati”.
Servizio a pag. 7
C’è il “cantiere” IVA
Incaricato il Dott. Giuliani: si procederà in due fasi
Non sarà un percorso breve, ma le imprese sammarinesi potranno avere finalmenteanche loro l’IVA per dialogare con tutto il resto del mondo. Con la Delibera n.17 della seduta del 3 luglio 2023, il Congresso di Stato ha infatti formalmente avviato il “cantiere” dell’IVA sammarinese, concretizzando quello che era un impegno programmati-co dell’attuale Governo, ma anche di quelli precedenti (e che avevano aperto e sospeso diversi cantieri anche loro, visto che la riforma delle imposte indirette, di questo si tratta tecnicamente, è prevista come completa-mento di quella delle imposte dirette/IGR del 2013). Il problema ora è la tempistica che, stante la complessità, il Governo ha già ascritto a “più esercizi”. Tradotto: la prima fase si farà subito, la seconda - la legge - dopo.
Bartolucci a pag. 3
spazio riservato all’indirizzo alle pagg.9-11 a pag.8 a pag.6 La “mano” di Gregotti su Palazzo SUMS Ok Marche, poi “senza limiti” in tutta Europa C ultura R ifiuti Il DG Vivoli tra bilancio e ruolo sistemico B anche
San Marino Fixing augura a tutti buone vacanze Torniamo in edicola venerdì 1 settembre 2023
lista sempre più corta E ditoriale
Anno XXXI - n.30 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 4 Agosto 2023
Gli impieghi lordi verso la clientela hanno fatto registrare un -13 mln
BCSM, calano i crediti dubbi netti (NPL)
Il Bollettino del I° trimestre 2023: sono diminuiti di 12 milioni
Al 31 marzo 2023 nel Registro dei Soggetti Autorizzati risultavano iscritte 10 società e negli allegati Elenchi delle Imprese Finanziarie Estere risultavano iscritte 2 società (entrambe autorizzate all’esercizio di attività riservate nel settore dei servizi di pagamento in regime di Prestazione Servizi Senza Stabilimento - PSSS), mentre, in pari data, erano 36 gli intermediari assicurativi e riassicurativi iscritti nel relativo registro di competenza. Così il Bollettino di BCSM. Rispetto al trimestre precedente (31/12/2022), nel Registro dei Soggetti Autorizzati, incluso l’Elenco delle Imprese Finanziarie Estere, non si sono evidenziate variazioni nel numero dei soggetti iscritti (12). Analogamente nel Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi si confermano i medesimi numeri di iscritti (36).
Impieghi verso la clientela Nel primo trimestre 2023 gli impieghi lordi verso la clientela sono diminuiti di € 13 milioni di euro, attestandosi a € 1.964 milioni. I crediti
dubbi lordi, pari a € 1.085 milioni, sono risultati in calo di € 26 milioni, sui quali ha inciso, prevalentemente, la riduzione delle sofferenze. Le sofferenze lorde, pari a € 445 milioni, risultano diminuite
PNuova funzione “scambia” per la SMaC fino a 950 euro
di € 22 milioni. La variazione è riconducibile, in particolare, allo stralcio di crediti operati principalmente da due istituti di credito. Gli impieghi netti verso la clientela, pari a € 1.194 milioni, sono aumentati di € 1 milione.
I crediti in bonis netti sono aumentati di € 13 milioni, attestandosi a € 871 milioni, mentre i crediti dubbi netti (NPLs) si ragguagliano a € 324 milioni (- € 12 milioni rispetto al trimestre precedente). Tra i crediti dubbi netti si rilevano sofferenze per € 174 milioni (- € 5 milioni), incagli per € 88 milioni (- € 5 milioni) e crediti ristrutturati per € 61 milioni (- € 1 milione). Il coverage ratio sui crediti dubbi è pari al 70,2% (60,9% sulle sofferenze). I crediti dubbi lordi rappresentano il 55,3% degli impieghi lordi (NPLs Ratio a valori lordi), mentre i crediti dubbi netti costituiscono il 27,1% degli impieghi netti (NPLs Ratio a valori netti).
Le Società di Gestione
A fine marzo 2023 i fondi comuni di diritto sammarinese gestiti dalle tre SG erano pari a 11. Il patrimonio netto dei fondi comuni risultava pari a € 171 milioni, di cui € 0,8 milioni relativo al citato fondo chiuso in liquidazione, in diminuzione di € 3 milioni rispetto a fine dicembre 2022.
Alessandro Carli
La Segreteria per le Finanze congiuntamente a Poste San Marino S.p.A. comunica l’attivazione, a partire dal 1° agosto, della funzione “Scambia” della SMaC Card che renderà possibile il trasferimento di denaro da una a due o più carte. Così migliorato e sviluppato, lo strumento consentirà di effettuare l’operazione da smartphone attraverso l’APP dedicata, rendendolo interessante per il target dei più giovani. Lo smartphone che deve ricevere una somma di denaro, attivando la funzione “Richiedi” e inserendo l’importo che intende ricevere, avvia la generazione di un QR code che può essere letto attraverso la telecamera da chi invia. Con la lettura del QR-code viene evidenziato il destinatario, la data dell’operazione e l’importo. Confermata l’operazione il trasferimento del credito avviene in tempo reale. Non è consentito l’invio dell’immagine del QR-code a un soggetto non fisicamente in prossimità dello smartphone che ne attiva la produzione. La funzione “Invia”, attraverso la funzione “Dividi Spesa”,
consente di attivare la registrazione di un importo, pagato dal titolare card, da dividere in più richieste di rimborso verso altri titolari di card. Digitando l’importo del pagamento totale e il numero dei soggetti tra cui dividere, compreso il titolare della card, si ha la possibilità di attivare più QR-Code e dividersi una spesa.
Per le attività di trasferimento di denaro tra SMaC Card sono previsti i seguenti limiti massimi: i trasferimenti in uscita, indipendentemente dal numero di transazioni, non possono superare l’importo di 950 euro per singola SMaC Card. Il limite massimo mensile per i trasferimenti totali in entrata, indipendentemente dal numero di transazioni, non può superare l’importo di 950 euro per singola SMaC Card. Il limite massimo per singola transazione non può superare i 450 euro. Per attivare le nuove funzioni potrebbe essere necessario aggiornare l’APP. Per ogni ulteriore informazione si rinvia alla consultazione del sito www. sanmarinocard.com
Banca Centrale, I° trimestre 2023: gli impieghi INDICATORI DIMENSIONALI 31/12/2022 31/03/2023 VAR. ASS. VAR. % CREDITI LORDI (INCLUSO LEASING) 1.976 1.964 -12 -0,6% - di cui: crediti dubbi 1.111 1.085 -26 -2,3% - di cui: sofferenze 467 445 -22 -4,7% CREDITI NETTI (INCLUSO LEASING) 1.193 1.194 +1 +0,1% - di cui crediti in bonis 858 871 +13 +1,5% - di cui crediti dubbi 336 324 -12 -3,6% - di cui sofferenze 179 174 -5 -2,6% - di cui incagli 92 88 -4 -5,1% - di cui crediti ristrutt. 62 61 -1 -1,2% ElaborazionegraficaacuradiSanMarinoFixing-Fonte:BCSM
oste San Marino Spa 2 F inanza FIXING - Anno XXXI - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023
di Daniele Bartolucci
Non sarà un percorso breve, ma le imprese sammarinesi potranno avere finalmente l’IVA per dialogare con tutto il resto del mondo. Con la Delibera n.17 della seduta del 3 luglio 2023, il Congresso di Stato ha infatti formalmente avviato il “cantiere” dell’IVA sammarinese, concretizzando quello che era un impegno programmatico dell’attuale Governo, ma anche di quelli precedenti (e che avevano aperto e sospeso diversi cantieri anche loro, visto che la riforma delle imposte indirette, di questo si tratta tecnicamente, è prevista come completamento di quella delle imposte dirette/IGR del 2013).
Le motivazioni: sviluppo e interscambio “Sentito il riferimento del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio” e “vista la gestione dell’imposizione in materia di imposte indirette nell’ambito unionale osservata da tutti gli Stati membri”, scrive il Congresso di Stato nella delibera, si è “preso atto della necessità, a livello macroeconomico e per favorire gli investimenti, di adeguare ed armonizzare la normativa interna con gli standard europei ed internazionali per un più agevole dialogo economico e commerciale”. Motivazioni che, di fatto, rispecchiano quelle
Sanità
Si apre il “cantiere” dell’IVA Ma la legge arriverà solo dopo
Incaricato il Dott. Giuliani per la prima fase: gruppo di lavoro, analisi e “peculiarità”
zione, al contempo, le peculiarità e le caratteristiche, anche dimensionali, del sistema commerciale ed artigianale sammarinese”.
del FMI e soprattutto di ANIS, che da anni porta avanti questa istanza proprio in funzione di una migliore integrazione nei mercati internazionali e soprattutto quello unico europeo, dove “si parla” tutti la lingua dell’IVA (e dell’Intrastat, che è poi il sistema che permette
agli stati europei di evitare le procedure T2). Con dei distinguo, però, perché se è vero che “è intenzione del Governo avviare il progetto per l’introduzione nell’ordinamento fiscale sammarinese dell’Imposta sul Valore Aggiunto”, viene anche specificato: “Tenendo in considera-
Un cantiere a due fasi “Considerato che tale progetto comprende e comporta un ampio spettro di aspetti sistemici, economici, contabili, informatici e procedurali, e che per ragione di ampliezza ed implicazioni il medesimo deve esplicarsi ed articolarsi in più fasi ed in un periodo di tempo adeguato, non limitato ad un solo esercizio (si può ipotizzare che a concludere il progetto sarà quindi il prossimo Governo, ndr), che si deve sviluppare sostanzialmente e in linea di principio nelle seguenti fasi”, si legge nella delibera. La prima fase consiste nella “costituzione di apposito gruppo di lavoro, composto dai soggetti principali coinvolti,
quali Dipartimento Finanze e Bilancio, Ufficio Tributario, Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica e soggetti coinvolti a seconda delle necessità ed esigenze nelle varie fasi, per l’esecuzione del preliminare lavoro di analisi articolato come segue: individuazione delle principali caratteristiche della nuova imposta, disamina ed analisi testi normativi disponibili precedentemente elaborati; delimitazione dell’ambito operatività dell’ imposta sul valore aggiunto tenendo conto della peculiarità della Repubblica di San Marino, e parallelamente concentrare il lavoro per implementare, quale strumento prodromico all’IVA l’impiego nel sistema sammarinese della fattura elettronica già utilizzata nell’interscambio con l’Italia”. Per questa fase, l’incarico professionale tecnico è stato predisposto in
favore del Dott. Giampaolo Giuliani, esperto in materia e già consulente incaricato dai Governi sammarinesi in passato (l’ultimo incarico, riguardava come noto la fatturazione elettronica, ndr), per una spesa complessiva di 25mila euro “con scadenza indicativamente al 31 dicembre 2023 e comunque al termine della Fase I sopra indicata”.
La seconda fase, invece, riguarda espressamente la “predisposizione del progetto di riforma costituito da: testo normativo, accompagnato da relazione del provvedimento, predisposizione delle relative procedure informatiche, e gestione del periodo transitorio”. In questo caso non c’è ancora un incaricato e il Congresso di Stato –si legge – “si riserva con propria successiva delibera di autorizzare la realizzazione della eventuale Fase II”.
Nell’ultima Assemblea dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Repubblica di San Marino, alcuni partecipanti hanno portato all’attenzione del Consiglio Direttivo un grave problema che affligge il sistema sanitario sammarinese pubblico: la carenza di medici, che, “determina enormi difficoltà nella copertura dei ruoli nei
reparti specialistici, nella medicina di base e nel servizio di guardia medica”. Per l’Ordine “il problema è complesso e non possa essere risolto con leggi sulla libera professione e convenzioni con Università per aumentare i posti dedicati ai giovani sammarinesi”. “Il divario economico retributivo e soprattutto il quadro legislativo che regola le pensio-
ni dei medici sammarinesi è fortemente penalizzante, e riduce l’attrattività dell’ISS per le giovani generazioni”. Per questo motivo è stata istituita “una commissione di studio per una modifica legislativa del trattamento pensionistico”, di cui ne fanno parte: Agostino Ceccarini, Diego Ghinelli, Alessandra Zannoni, Nicola Amelio.
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L’Ordine sulle cause della carenza di Medici: “Divario retributivo e sistema pensionistico”
Il Governo avvia l’attesa riforma delle imposte indirette, ma mette le mani avanti: “Serve tempo”
3 F iscalità FIXING - Anno XXII - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023
Sulla “Superstrada” e, precisamente, nel tratto di strada che va dalla rotatoria di Forcellini fino alla denominata curva di “Bustrac” a Borgo Maggiore, la squadra asfalti dell’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici sta lavorando con le proprie maestranze per sostituire e riqualificare il manto stradale.
Tali interventi rientrano nella fase esecutiva del progetto “Strade sicure” (fase 3) e costituiscono una novità nell’operatività del lavoro svolto direttamente dalle maestranze dell’AASLP.
Non si tratta di una semplice manutenzione, ma di un intervento di manutenzione di grande qualità per elevare, da una parte, la sicurezza stradale e dall’altra parte, ottenere un risparmio economico nel lungo periodo per tutta la Comunità Sammarinese.
Il conglomerato bituminoso utilizzato in questi interventi è esclusivamente costituito da materie prime certificate e di qualità ed in particolare, è stato utilizzato per la prima volta a San Marino; si tratta di un conglomerato bituminoso chiuso con caratteristiche tecniche e tecnologiche all’avanguardia già in uso in Italia ed in Europa e rispondente a criteri di efficacia ed efficienza molto performanti. Consente di ottenere una buona aderenza e una protezione degli strati sottostanti (binder) in quanto permette
Riguarda il tratto che va dalla rotatoria Forcellini alla curva di “Bustrac” di Borgo Maggiore
Il progetto “Strade sicure” entra nella fase operativa
Un intervento di manutenzione che permette anche un buon risparmio economico
un efficace drenaggio delle acque meteoriche, senza pericolo di occlusione dei pori e di formazione di ghiaccio, con conseguente riduzione della manutenzione, grazie alla miscela chiusa, totalmente impermeabile (vuoti residui dell’ordine del 2-3% e 0% di fresato di recupero). Le particolari caratteristiche della curva granulometrica e degli inerti impiegati, nonché del legante modificato, garantiscono un contatto asciutto tra i pneumatici e la pavimentazione. La spiccata macrorugosità, oltre a dare alla pavimentazione un’elevata aderenza anche in presenza di acqua, riduce il fenomeno spray ed il rumore di rotolamento.
Con questi interventi, non solo si intende raggiungere l’obiettivo di avere strade più sicure che, di per se, è già un grande risultato, ma nel medio e lungo periodo, si vuole
ottenere un risparmio economico significativo, poiché, saranno minori le manutenzioni da eseguire perché, questo tipo di asfalto, avrà una durata nel tempo maggiore rispetto a quello fino ad ora utilizzato.
Questo cambiamento, occorre ricordarlo, è frutto della recente collaborazione avviata con i Proff. Maurizio Crispino ed Emanuele Toraldo del Politecnico di Milano, Università di altissimo livello Internazionale con la quale siamo onorati di collaborare.
“Tutto ciò permetterà alla rete viaria della Repubblica di essere all’avanguardia in un settore, quello della sicurezza stradale, quanto mai essenziale per ogni Paese e di formare i nostri tecnici i quali potranno confrontarsi con i massimi esperti della ricerca e della formazione nel settore delle manutenzioni delle pavimentazioni stradali”.
G estione Rifiuti
Barattoli di vetro e plastica Come e
Sia nelle abitazioni private che nelle imprese, spesso ci si “imbatte” in una serie di contenitori che “racchiudono” prodotti di diversa natura. Alcuni possono essere puliti in autonomia e riutilizzati, altri invece no. Nella rubrica di questo mese proviamo a “muoverci” quindi in questo campo, partendo dalle abitazioni. In linea di massima i barattoli di vetro o di plastica che “preservano” gli alimenti – come ad esempio l’olio, i sottaceti, le verdure sottolio, il vino o la passata di pomodoro – sono tutti riciclabili in maniera autonoma: basta pulirli per bene e, se serve, cambiare i tappi (che, essendo di metallo, sono recuperabili al 100%).
In ambito industriale possiamo dire che detergenti, pesticidi e detersivi - tutti prodotti che si possono trovare sia in forma liquida che solida all’interno di barattoli o confezioni di plastica – richiedono qualche regola. Una volta utilizzati e svuotati, subentra la fase della gestione del rifiuto: siamo nella categoria dei cosiddetti “pericolosi”. Le sostanze pericolose contenute si distinguono in due grandi categorie: liquidi e solidi. Nel primo gruppo rientrano il gasolio, le soluzioni acquose degli inchiostri, i detergenti, i
detersivi, i carburanti, gli oli esausti. Nel secondo invece le vernici, le polveri da carteggiatura provenienti dal lavoro dei carrozzieri, e molte materie prime. Tutti materiali molto presenti anche sul Titano anche grazie alla presenza di tantissime realtà industriali. Accade talvolta che alcune persone, con sapone e spazzola, lavino con cura i barattoli o le bottiglie per poi riutilizzarle come recipienti per contenere altri materiali. Ora: se si intende riempire le taniche di plastica con altra benzina, i problemi sono quasi nulli. È invece molto dannoso per la salute riutilizzare per scopi “alimentari” un contenitore che in precedenza aveva al suo interno sostanze pericolose. Non basta lavare con cura, anche più e più volte, barattoli e bottiglie: se sono state a contatto con materiali pericolosi, qualche traccia rimarrà sempre. Meglio quindi smaltirle. Per una corretta procedura, è necessario rivolgersi alle aziende specializzate, come la IAM srl, che è in grado di recepire nei suoi impianti sia i contenitori che hanno accolto materiali pericolosi sia allo stato liquido che solido.
Per quanto riguarda la carta e i cartoni, sempre
più spesso il packaging è “usa e getta”. È buona regola usarlo ma, quando è possibile, non gettarlo: può venire utile per i traslochi quando si deve incartare e proteggere qualche oggetto fragile oppure per confezionare qualche regalo. Infine il legno, un materiale che non conosce davvero stagioni: in inverno spesso viene utilizzato per la stufa e il caminetto, in estate per i barbecue. Quali scegliere? Quello “naturale”, cioè quello “grezzo” (che viene impiegato, spesso, anche per i bancali che vengono impiegati nelle attività produttive). Benissimo, per “accendere” il fuoco, anche le cassette di legno della frutta e della verdura mentre bisogna fare massima attenzione ai legni laccati e agli armadi (purtroppo c’è chi ancora li “butta” nel fuoco): parliamo di legni “trattati” che non devono assolutamente essere bruciati.
Mirkare Manzi
Rubrica a cura di:
quando riutilizzarli
4 T erritorio FIXING - Anno XXXI - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023
Economia
Missione compiuta per BCE e FED?
È ancora un po’ presto per dirlo, ma siamo comunque a buon punto
Missione compiuta? Nell’ultimo anno e mezzo uno dei temi più ricorrenti, anche in considerazione del fatto che incide, e non poco, sulla vita di tutti i giorni, è stato quello dell’inflazione. Eravamo infatti abituati da anni a convivere con una situazione benigna sul fronte del carovita, mentre dall’ultima parte del 2021 abbiamo dovuto imparare nuovamente a fare i conti con un livello dei prezzi galoppante, dinamica che, se in un primo momento è stata presa sottogamba anche dalle autorità monetarie, le ha viste poi, a partire dal 2022, imbarcarsi in una lotta aspra, condita da manovre restrittive specialmente sul fronte dei tassi di interesse con l’intento di fare rientrare in maniera abbastanza veloce il livello dell’inflazione vicino ai target obiettivo, in area 2%, cercando di evitare l’ingresso in una pericolosa spirale prezzi-salari, difficile poi da fermare. L’inflazione è infatti un animale strano e, parafrasando le parole di Karl Otto Pohl, ex presidente della banca centrale tedesca, è assimilabile al dentifricio: è facile farlo uscire dal tubetto, ma è molto difficile rimetterlo dentro, specie se la causa è un eccesso di domanda. Ora, dopo gli ultimi aumenti dei tassi effettuati dalle principali banche centrali, è sensato potere affermare che, sebbene la missione non sia ancora completamente compiuta e permangano sicuramente dei rischi di recidiva (anche perché la dinamica salariale solitamente agisce con un certo ritardo temporale rispetto all’aumento dei prezzi) buona parte del lavoro è stato fatto, specialmente in America, dove i tassi di politica monetaria sono saliti al di sopra dei livelli inflativi (grafico inflazione e tassi USA ultimi 20 anni e grafico tassi e inflazione eurozona ultimi 20 anni), mentre in Europa siamo un po’ più indietro. Il rialzo dei tassi di interesse, unito all’aumento della probabilità di un ingresso in recessione economica ha provocato, sui mercati finanziari, un bear mar-
ket sull’azionario ma soprattutto sull’obbligazionario, visti i livelli di partenza che erano eccessivamente cari. Ora, dopo circa 19 mesi dall’inizio della fase negativa, ci troviamo in una situazione completamente diversa, con i mercati azionari che grazie alle buonissime performance di questi primi 7 mesi dell’anno hanno recuperato, sui principali indici, in buona parte i ribassi subiti lo scorso anno ed i mercati obbligazionari che, sebbene a livelli ancora ampiamente inferiori ai massimi raggiunti nel 2021, stanno gradualmente recuperando terreno e, in considerazione dei tassi di interesse attualmente presenti, offriranno in futuro delle performance dignitose. Come si suol dire: no pain no gain!
I mercati finanziari
Anche il mese di luglio ha visto il proseguimento della fase positiva sui mercati finan-
ziari (tabella performance), guidati sempre più dalla convinzione che il picco della politica monetaria restrittiva sia dietro l’angolo e che l’economia sia destinata ad una sorta di “atterraggio morbido” (quindi con un periodo di crescita moderata o una leggerissima recessione) o di “non atterraggio” (continuazione del trend di crescita). La price action positiva dell’ultimo periodo è stata supportata da una serie di fattori anche tecnici, come ad esempio il movimento di inseguimento dei prezzi da parte di molti operatori che erano rimasti spiazzati dal rialzo degli ultimi mesi oltre che a una situazione di liquidità, specialmente in America. Su questo ultimo punto, infatti, vi era timore che, risolto l’impasse sul tetto al debito federale USA, il rimpinguamento dei conti correnti del tesoro USA tramite l’emissione di obbligazioni avrebbe potuto cau-
sare una diminuzione delle riserve bancarie, con conseguente stress sul mercato del credito, cosa che invece non è avvenuta grazie all’assorbimento da parte di altre poste del bilancio della banca centrale del processo di riduzione complessiva dello stock di asset.
L’economia globale Si inizia sempre più a intravvedere una situazione dicotomica tra la condizione di salute dell’America e quella dell’Europa, con la prima che mostra segni di migliore salute rispetto alla seconda, nonostante la politica monetaria possa sembrare superficialmente più restrittiva sul lato sinistro dell’Atlantico. In effetti, le ultime pubblicazioni degli indicatori PMI (Purchasing Managers Index, che segnalano la view dei direttori degli acquisti aziendali) mostrano molto bene questa dinamica, con l’indicatore
composito americano che si mantiene sopra i 50 punti (soglia tra espansione e contrazione), mentre quello dell’area euro ben al di sotto.Tale dinamica è stata ulteriormente confermata dalla pubblicazione della prima stima sulla crescita del PIL USA per il secondo trimestre, che ha registrato un +2,4%, in aumento dal 2% del primo trimestre. Un fattore che ha sicuramente contribuito ad alleviare la pressione posta sui consumatori da tassi di interesse in forte rialzo nell’ultimo anno e mezzo, è la composizione dell’indebitamento dei privati americani, che hanno giustamente approfittato dei tassi bassi degli anni scorsi per rinegoziare a tasso fisso i propri debiti, con la percentuale attuale dei prestiti a tasso fisso nettamente superiore a quella a tasso variabile e vicina ai massimi storici, in area 90%. Sebbene le ultime rilevazioni macroeconomiche lascino presagire come una recessione severa dovrebbe essere evitata, le probabilità di assistere ad un peggioramento economico nei prossimi trimestri sono più elevate di quelle di assistere ad un miglioramento.
Eventi da monitorare
La variabile principe durante il prossimo periodo sarà l’inflazione, che dovrà continuare nella tendenza discendente degli ultimi mesi al fine di consentire alle banche centrali di potersi prendere un po’ di pausa nel ciclo di rialzi dei tassi.
Diversamente, qualora l’inflazione dovesse mostrare segnali opposti, le banche centrali non esiterebbero ad irrigidire la retorica, visto che allo stato attuale la priorità rimane quella di non entrare in una spirale inflazionistica prezzi/salari. Attenzione elevata anche al proseguimento della pubblicazione degli utili aziendali del secondo trimestre, per avere il polso sulla salute del mondo corporate.
Per quanto riguarda infine le banche centrali, occorrerà attendere il mese di settembre
per assistere alle nuove decisioni di politica monetaria.
Gestione dei portafogli Entriamo nel mese estivo per eccellenza, caratterizzato da una rarefazione dei volumi, con mercati finanziari che si trovano generalmente in condizione di ipercomprato, segnale questo a cui porre molta attenzione, visto che, qualora dovessimo trovarci davanti a sorprese negative sul fronte macroeconomico o ad eventi più esogeni, assisteremmo per forza di cose ad un ritracciamento dei prezzi che, dopo i rialzi registrati da inizio anno, sarebbe anche salutare.
Visti i livelli di volatilità che rimangono a livelli contenuti, il suggerimento è quello di mantenere per il prossimo mese un approccio di portafoglio prudente, con un leggero sottopeso di azionario e di credito e leggero sovrappeso di obbligazionario governativo.
In dettaglio, per il prossimo periodo, si consiglia di:
1 - Mantenere l’esposizione azionaria a livelli inferiori rispetto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;
2 - Mantenere l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito leggermente sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;
3 - Mantenere l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito leggermente sopra al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;
Spendiamo infine qualche parola sul tasso di cambio EUR/USD che, considerando il differenziale reale dei tassi sul punto a 2 anni della curva, sembra avere spazio per un leggero recupero.
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Asset Class Performance % luglio in valuta locale Performance % 2023 valuta locale Azionario Americano 3,11% 19,52% Azionario Europeo 1,64% 17,86% Azionario Mercati Emergenti 5,80% 9,47% Obbligazionario Investment Grade Americano -0,07% 2,02% Obbligazionario Investment Grade Europeo 0,17% 2,42% Obbligazionario globale High Yield 1,96% 7,29% Obbligazionari mercati emergenti aggregato 1,18% 4,52% ElaborazioneBSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindiciobbligazionari
Tabella performance
e mercati: il commento di agosto di Denis Manzi, CFA, CIPM
Elaborazione BSM
dati Bloomberg 5 F inanza FIXING - Anno XXII - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023
su
ruolo di Banca Centrale
Il bilancio di esercizio 2022 di Banca Centrale di San Marino si è chiuso, come noto, con un risultato netto di gestione negativo per 1,06 milioni di euro, poi portato a pareggio grazie all’utilizzo, per pari importo, del fondo rischi finanziari generali. “Se questo è il dato su cui si è focalizzata l’attenzione mediatica”, spiega il Direttore Generale, Andrea Vivoli, “non di meno gli altri risultati economici evidenziati nel bilancio e soprattutto le azioni messe in campo per realizzarli aiutano a far comprendere più approfonditamente il ruolo di Banca Centrale nel sistema economico interno, così come il valore - basato su competenze interne e fiducia da parte dell’esterno - che rappresenta nei rapporti con gli interlocutori internazionali con cui il Paese si interfaccia quotidianamente. Non è nostro interesse entrare nel dibattito politico o replicare alle critiche, ma riteniamo opportuno fare chiarezza su determinati aspetti e dare a tutti, cittadini e operatori economici in primis, le giuste informazioni e gli strumenti per poter analizzare il bilancio di esercizio che è stato pubblicato ed è quindi disponibile a chiunque”.
Partiamo dunque dal bilancio: quali sono le dinamiche e i fattori principali?
“Le diverse funzioni svolte e i tanti servizi resi al sistema sammarinese hanno ovviamente dei costi che, come dato aggregato, possiamo stimare mediamente attorno ai 10 milioni di euro all’anno (9,7 nel 2022, ndr). Solo una parte di queste attività è coperta dalle entrate dei singoli servizi, per cui occorre recuperare tale differenza attraverso l’unica attività di cui Banca Centrale può disporre, che è quella finanziaria. Su questo fronte, essendo la raccolta limitata alle banche sammarinesi e alla clientela –prevalentemente l’Eccellentissima Camera -, ogni azione è dettata dalla massima prudenza, motivo per cui nell’ul-
timo anno in cui i mercati finanziari si sono mossi in una certa direzione, il risultato economico di tali investimenti non poteva che essere limitato”.
Nel frattempo, però, il mercato obbligazionario ha messo a dura prova il bilancio di molti istituti: come avete evitato perdite ipoteticamente ingenti?
“Anche al fine di allinearci ai criteri contabili adottati dalle Banche Centrali europee, in conformità con il Decreto Delegato n. 50 del 21 marzo 2023, abbiamo suddiviso il portafoglio dei titoli obbligazionari tra quello detenuto per esigenze di stabilità finanziaria e quello costituito da fondi propri da mantenere a scadenza. Il nuovo criterio del costo ammortizzato ha consentito di stabilizzare il bilancio, evitando la volatilità dei risultati economici di un portafoglio titoli su cui non ci sono dubbi sul rimborso finale. Solo ora, con l’innalzamento dei tassi, possiamo permetterci di ristrutturare tale portafoglio in funzione di una maggiore redditività, pur rimanendo nell’alveo della prudenza e della massima sicurezza”.
L’attenzione, quindi, è sulla struttura dei costi?
“Pur dovendo avere una visione complessiva su entrate e uscite, negli ultimi anni è
stato fatto uno sforzo importante sull’efficientamento e l’ottimizzazione delle risorse. Non dimentichiamoci che, nonostante ci sia un contratto di lavoro scaduto da tredici anni, nel corso del triennio 2019-2021 sono state compiutamente attuate le riduzioni di costi del personale previste dal legislatore, ab-
2018 la spesa media era di oltre 1,4 milioni di euro, mentre nell’ultimo triennio di circa 400mila euro”. Il costo del personale è quindi il fattore più rilevante?
bassando il costo del personale dalla media di 6,9 milioni di euro del triennio precedente ad una media di 5,9 milioni di euro. Nello stesso periodo sono state ridotte anche tutte le altre spese amministrative, basti pensare che dai 4,87 milioni del 2018 si è arrivati ai 2,88 milioni del 2022. Anche le consulenze, che in passato avevano attirato diverse critiche, hanno subito un sostanziale ridimensionamento: nel triennio 2016-
“Preferiamo ragionare come un’azienda e parlare di capitale umano piuttosto che di costi. Banca Centrale può infatti contare su una serie di competenze e professionalità di alto profilo idonee ad assumere anche più ruoli di responsabilità contemporaneamente, ottimizzandone l’impiego. L’organico attuale comprende infatti 99 persone, di cui 16 afferenti all’Agenzia di Informazione Finanziaria che svolge le proprie funzioni in autonomia e indipendenza, e che dall’anno scorso è interamente finanziata dallo Stato. Le 83 persone in BCSM sarebbero sufficienti per svolgere tutte le attività, comprese quelle gestionali-amministrative, dei controlli interni e di gestione finanziaria, ma tenuto conto dei distacchi, delle aspettative e delle assenze giustificate, possiamo contare in media solamente su circa 70 persone”. Che rilevanza ha, in questo senso, la funzione della Vigilanza?
“In termini assoluti, tantissima. In termini di bilancio, invece è ininfluente. Mi spiego:
come Autorità di Vigilanza il nostro obiettivo non è solo promuovere la stabilità del sistema finanziario, tutelare il risparmio, la trasparenza e la correttezza dei comportamenti dei soggetti vigilati, ma, viste le attività svolte in tale ambito e i rapporti con gli organismi internazionali, anche la tutela dell’immagine, della reputazione e della fiducia nel sistema stesso. Tale area, al contrario di ciò che si pensi, occupa in totale 22 persone effettive, suddivise tra i vari Uffici: 3 in Liquidazioni e Sanzioni, 3 in Vigilanza Regolamentare e Studi, 6 in Vigilanza Intermediari e Relazioni Internazionali, 4 in Vigilanza ispettiva, 6 in Vigilanza Informativa che si occupano anche della Centrale Rischi. Il costo di queste attività, proprio perché sono svolte a garanzia del sistema finanziario, è ripartito tra i soggetti vigilati: è un’attività quindi che si autosostiene e non impatta negativamente sul bilancio di Banca Centrale”.
E per quanto concerne i servizi erogati per conto dello Stato?
“Competenze, professionalità e responsabilità sono presupposti fondamentali per tutte le risorse di Banca Centrale, e, quindi, anche per quelle preposte ai servizi di: Tesoreria (6 persone impiegate), Sistema dei pagamenti (5) ed Esattoria (8). Stiamo oggettivamente parlando di poche persone, che, però, quotidianamente gestiscono attività e flussi di informazioni molto rilevanti per il sistema economico sammarinese. Sono servizi indispensabili che comportano investimenti strutturali e tecnologici, erogati con grande impegno e attenzione da parte del personale adibito, le cui competenze sono aggiornate costantemente. Da segnalare anche le complesse e delicate attività svolte dalla Banca Centrale in termini di consulenze nei confronti delle Segreterie di Stato e di altre Istituzioni, sia per quanto riguarda impegni
sul fronte domestico che internazionale, in relazione ai quali non è previsto alcun compenso diretto. Tutto que-
sto comporta inevitabilmente dei costi industriali a fronte dei quali la remunerazione “forfetaria” ricevuta dallo Stato non è sufficiente a coprirli. L’autonomia finanziaria di BCSM è pertanto un obiettivo al quale tendere anche nella prospettiva di Accordo di Associazione, in linea con le best practices internazionali. Ciò detto, resta fermo l’impegno al contenimento della spesa. Rispetto al 2018 è stato ridotto il costo medio del personale, quello per le altre spese amministrative e le consulenze; ridurre ulteriormente tali costi significherebbe tuttavia ridurre la qualità del servizio, per cui il ragionamento che stiamo perseguendo è diverso e punta, anche attraverso un’attenta pianificazione del turnover del personale e la formazione, ad una sempre maggiore efficienza”.
di Daniele
Bartolucci
“Rispetto al 2018 è stato ridotto il costo medio del personale, diminuite le spese amministrative e le consulenze”
“L’autonomia finanziaria di BCSM è un obiettivo al quale tendere anche nella prospettiva dell’Accordo di Associazione alla UE”
“Servizi e funzioni che tutelano la stabilità e la reputazione del sistema”
“Il
va oltre i dati di bilancio”
6 S istema finanziario FIXING - Anno XXXI - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023
Il Direttore Generale Vivoli: “In Vigilanza 22 risorse effettive su 70”
di Daniele Bartolucci
“Il nostro contratto collettivo per l’Industria ha ora l’efficacia erga omnes e sarà applicato in tutte le imprese del settore nei confronti di circa 10mila lavoratori occupati. Si tratta di un risultato fondamentale sia per aver superato le problematiche createsi nel 2012, sia, soprattutto, per dare maggiori certezze a tutti gli imprenditori”. C’è dunque soddisfazione in ANIS, l’associazione più rappresentativa del settore Industria, perché ora anche tutte le aziende non associate ma che operano in detto settore dovranno utilizzare e applicare il loro contratto nei confronti dei propri dipendenti. “Esprimiamo estrema soddisfazione”, confermano in una nota, “per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Contratto Collettivo Unico Generale di Lavoro per le aziende Industriali ed i lavoratori in esse occupati, avvenuta il 24 luglio ad opera del Comitato Garante per la Contrattazione Collettiva. Come prevede la nuova Legge della rappresentatività (L. 59/2016), infatti, tale passaggio rende effettiva l’efficacia erga omnes del testo unico siglato tra ANIS, CSdL, CDLS e USL, ovvero che per tutte le aziende operanti nel settore Industria e i lavoratori occupati in esse deve obbligatoriamente essere applicato questo contratto, che diventa l’unico in vigore. Si chiude definitivamente la vicenda del doppio contratto vigente, come avvenuto nel 2012, e si offrono maggiori certezze a tutti gli imprenditori, sia dal punto di vista legale perché viene meno la possibilità di chiedere l’applicazione delle cosiddette norme di miglior favore, sia dal punto di vista operativo, perché sarà più chiaro computare i costi della propria organizzazione avendo come riferimento un unico e aggiornato contratto di lavoro, che ANIS ha sempre rinnovato. La pubblicazione sul Bollettino Ufficiale completa quindi un lungo iter procedurale, iniziato con la firma del primo testo unico dell’Industria, avvenuta lo scorso 7 dicembre, e la conseguente campagna referendaria condotta dai sindacati nei mesi successivi e conclusasi a fine giugno con un risultato molto chiaro: il 97,71% dei 5.124 votanti si è espresso favorevolmente. Si tratta del 50,28% dei 9.993 aventi diritto, ovvero dei lavoratori occupati nel settore Industria, il quale per i risultati che continua a registrare e i ragguardevoli livelli occupazionali è il vero trai-
Il contratto Industria di ANIS ora vale per tutto il settore
Il referendum tra i lavoratori gli ha dato efficacia erga omnes, già per il biennio 2022-2023
conseguenze, per cui non c’è tempo da perdere”, concludono i Segretari di Federazione.
“Al fine di fornire le corrette informazioni e agevolarne l’applicazione”, annuncia infine ANIS, “abbiamo concordato con i sindacati la pubblicazione del testo unico in formato cartaceo che verrà consegnato nei prossimi mesi a tutte le aziende operanti nel settore Industria”.
no dell’economia sammarinese, come certificato dalle statistiche nazionali e riconosciuto anche dal Fondo Monetario Internazionale”.
“A fine giugno si è concluso il referendum sui posti di lavoro, relativo al Contratto Collettivo per il Settore Industriale”, scrivono congiuntamente CSdL, CDLS, USL. “Preso atto dei risultati, il Comitato Garante per la Contrattazione Collettiva ha pubblicato il testo unico sottoscritto da ed ANIS: ora ha efficacia erga omnes, ovvero obbligatoria per tutte le imprese del settore ed i lavoratori in esse occupati. Dal 13 febbraio a fine giugno si sono svolte le assemblee referendarie sui posti di lavoro, che hanno coinvolto i dipendenti di 197 società. Chi non ha potuto votare in azienda, oppure lavorava nelle piccole imprese presso le cui sedi non è stato possibile effettuare le relative assemblee, ha avuto la possibilità di esprimere il proprio giudizio presso le mense o in occasione dell’ultima assemblea interaziendale.
“È stata una vera e propria maratona,” affermano i Segretari delle Federazioni Industria di CSdL, CDLS ed USL, rispettivamente Agostino D’Antonio, Paride Neri
ed Enrico Biordi, “che ci ha consentito di illustrare ai lavoratori i contenuti del Contratto e condividere con essi l’importanza dell’efficacia erga omnes, principio che, a quanto ci è dato sapere, non ha eguali nel mondo, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale. Questo modello contrattuale ha messo in sicurezza conquiste decennali del mondo del lavoro sammarinese e impedisce contratti alternativi al ribasso che in altri paesi hanno spesso prodotto un vero e proprio dumping. In altre parole, anche le imprese non iscritte alle Associazioni di Categoria firmatarie il Contratto, in questo caso l’ANIS, sono tenute all’applicazione integrale delle norme ivi previste. Ricordiamo quindi ai lavoratori di quelle imprese che non avevano riconosciuto gli aumenti, pari al 3% dal 1° gennaio 2022 ed al 2,4% dal 1° gennaio 2023, che ora hanno titolo per chiedere la rivalutazione delle loro buste paga con i relativi arretrati, anche qualora il rapporto di lavoro si sia nel frattempo interrotto”.
“Si tratta di un risultato straordinario. Ora ripeteremo lo stesso iter con i lavoratori dell’artigianato, mentre entro fine anno cercheremo di
rinnovare i contratti che scadranno a fine 2023. L’inflazione non si sta riducendo in
maniera significativa ed il reddito dei lavoratori ne sta pesantemente subendo le
Con la nuova Legge non ci sarà più un secondo testo e si applicherà solo questo, arretrati compresi
7 L avoro FIXING - Anno XXII - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023
di Daniele Bartolucci
Il tema dei rifiuti è sempre molto delicato per San Marino, sia per la sua capacità produttiva a livello economico (che è un segnale positivo, che si traduce in aziende, investimenti, occupazione e gettito), sia per la sua storica carenza di impianti di smaltimento in territorio (segnale, invece questo, assai negativo in un contesto sempre più indirizzato alla sostenibilità). Anche per questo le due notizie di questi giorni sono estremamente importanti: la prima è il rinnovo dell’accordo con la Regione Marche, sottoscritto il 28 maggio del 2013, che “salva” di fatto il sistema sammarinese per i prossimi anni, unitamente a quello - più importante per volumi - con l’Emilia Romagna, e a quello con la Lombardia. La seconda notizia è invece più “internazionale” e, in prospettiva, ancora più importante, perché riguarda la decisione di San Marino di aderire alla Convenzione di Lisbona e, quindi, di poter esportare rifiuti in tutti i Paesi aderenti senza limiti di tonnellaggio.
L’accordo con le Marche
Il Congresso di Stato ha deliberato (nr 25 del 25 luglio) il “Rinnovo dell’Accordo sottoscritto in data 28 maggio 2013 tra la Regione Marche e Repubblica di San Marino per lo Smaltimento ed il Recupero
Rifiuti: accordo con le Marche Poi “senza limiti” in Europa
Con l’entrata in vigore della Convenzione di Basilea si potranno smaltire nei Paesi aderenti
nella Regione Marche di Rifiuti Speciali prodotti nel Territorio della Repubblica di San Marino”, che era scaduto pochi giorni prima, ufficialmente il 16 luglio 2023. La Giunta della Regione Mar-
che, in verità, aveva comunque già approvato l’Accordo con propria deliberazione n.966 il 3 luglio 2023. Ed è in tale atto che si possono recuperare i passaggi fondamentali: il primo è che vengono
confermate le quantità di rifiuti che può essere importato nel territorio della Regione Marche (3.100 tonnellate per i rifiuti soggetti a smaltimento, 5.000 tonnellate per i rifiuti soggetti a recupero). La seconda è l’eliminazione del seguente passaggio: “Le autorità della Repubblica di San Marino provvedono allo svincolo della garanzia finanziaria solo dopo aver ricevuto il certificato di avvenuto corretto smaltimento o recupero intermedio o finale, contenuto nel Documento di movimento rilasciato da parte dell’impianto marchigiano di smaltimento o recupero, intermedio o finale, e trasmesso dalla competente Autorità di destinazione direttamente alla Repubblica di San Marino”. Questo, si legge nella delibera marchigiana, “al fine di snellire le procedure sia a vantaggio degli operatori sammarinesi che degli uffi-
ci preposti al monitoraggio ed al rispetto dell’accordo stesso”.
La Convenzione di Basilea Con la delibera n.11 assunta nella seduta del 24 aprile il Consiglio Grande e Generale ha aderito alla Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione ed ora - ne hanno dato notizia Stefano Canti (Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente) e Luca Beccari (Segretario di Stato per gli Affari Esteri), “è stato depositato lo strumento per l’adesione alla Convenzione”, entrerà in vigore il prossimo 29 Agosto. “Va ricordato che la Repubblica di San Marino gestisce i propri rifiuti in conformità al Regolamento CE n.1013/2006 sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti e aderendo alla Convezione di Basilea (senza al-
cuna variazione significativa delle procedure ed oneri gestionali sino ad ora adempiuti), potrà attivare spedizioni di rifiuti verso tutti i Paesi che hanno ratificato tale Convenzione, senza la necessità di sottoscrivere accordi specifici con tali Stati. Si otterranno significativi vantaggi a livello di gestione dei rifiuti, sia in termini di snellimento delle procedure burocratiche sia in termini di risparmio economico. In particolare, si apre la possibilità per tutti i produttori di rifiuti di poter gestire direttamente le proprie esportazioni verso tutti gli impianti di recupero/ smaltimento siti nei Paesi che sono parte della Convenzione, attraverso procedure di notifica preventiva o semplificata ormai ben note e consolidate tra gli operatori economici sammarinesi, già previste dal Regolamento (CE) n. 1013/2006”.
Nella Regione confinante rinnovati gli stessi quantitativi, ma con meno oneri burocratici
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- Anno XXXI - n.30 -
2023
FIXING
Venerdì 4 Agosto
G
estione ambientale
La mano di Gregotti su Palazzo SUMS
Il Silo Molino Forno, opera dell’architetto sammarinese Gino Zani e inaugurata nel 1940, nel 1990 è stato ristrutturato ed è diventato un edificio polifunzionale per attività sociali, culturali e non solo
Nella Repubblica di San Marino sono stati effettuati interventi architettonici di livello. Oltre a quello di Palazzo Pubblico dell’archistar Gae Aulenti, va ricordato Palazzo della S.U.M.S, già sede di un silo e molino forno.
Il Silo Molino Forno
Il 22 settembre 1940 venne inaugurata questa struttura imponente, opera dell’arch. Gino Zani, dotato di impianti modernissimi che sono pienamente in grado di soddisfare il fabbisogno della popolazione, di fondamentale importanza al passaggio del fronte, consentendo di produrre una quantità di pane sufficiente a sfamare i circa 15.000 cittadini sammarinesi e i circa 100.000 sfollati provenienti dai paesi limitrofi.
La ristrutturazione
Lo studio Gregotti di Roma (il progetto è stato firmato dall’architetto Vittorio Gregotti nel 1990) lo ha ristrutturato in edificio polifunzionale per attività sociali, culturali e non solo.
L’edificio è interessante in quanto c’è un’intersezione di spazi interni-esterni. Lo spazio interno, è quello veramente architettonico. E non è diviso, distinto, da quello esterno. È continuamente interrotto dall’intromissione dello spazio pubblico, dal fuori. Il passaggio dalla via Piana al piazzale Giangi mostra sino in fondo questo approccio del progetto di Gregotti. Lo esemplificano le scale a diversa pendenza: entrano dentro l’edificio e ne scombussolano l’unità volumetrica. È un esempio di architettura moderna non alternativa al razionalismo, che si può rivedere anche in Renzo Piano o Richard Meyer.
Gli elementi teorici
Come architetto, Gregotti prese le distanze dalle teorie e dai modelli dominanti, ereditati dal movimento moderno, per trovare ispirazione nelle culture locali e regionali. Nei suoi progetti adotta un
approccio volto a metterli in relazione con la storia del luogo e non a un’astrazione che mira alla sua riproducibilità in qualsiasi sito.
Gli sono stati attribuiti diversi orientamenti nel suo lavoro. A volte è considerato legato ai nuovi razionalisti italiani, come Giorgio Grassi, riferendosi alle tesi di Jane Jacobs, Robert Venturi e Aldo Rossi, che avevano indotto un riorientamento della creazione architettonica in relazione ai dati del sito, questo già negli anni ‘60 e ‘70. L’interesse di questi teorici per la vita urbana e per la pianificazione urbana ha trovato un’eco nei successi dei membri della scuola del Ticino e di Tendenza - nome dato a questo gruppo di architetti storicisti.
I valori ad esso attribuiti si basano su due principi antimodernisti: da un lato, il rifiuto della tendenza universalizzante del razionalismo modernista e, dall’altro, il potenziamento delle fonti storiche, l’accoglienza delle tradizioni locali nelle logiche dei progetti e costruzione. Questi aspetti sono visibili sia nei progetti della sua agenzia, sia nella sua densa produzione bibliografica.
La città visibile
Come scrive lo stesso Gregotti nell’introduzione, “negli ultimi quarant’anni, la trasformazione più significativa derivante dalla critica positiva della modernità nell’architettura è stata il riconoscimento dell’importanza di tener conto del contesto - stori-
co e geografico - nonché di specifici elementi significativi del sito. Il moderno progetto architettonico diventa quindi consapevole della sua stessa natura, un dialogo tra l’esistente e le modifiche che farà”. Questo libro cerca quindi risposte ai problemi posti dal progetto urbano e
più in generale dalle trasformazioni che ha subito l’attuale contesto fisico. Tali riflessioni non sono esclusivamente teoriche e sono supportate da esempi di progetti architettonici che riflettono i diversi modi di costruire una nuova città “a partire dalla città stessa e dalla sua storia”. Gre-
gotti è guidato dalla convinzione che è sempre possibile “per la cultura della pianificazione urbana e territoriale proporre un nuovo stato di equilibrio”, basato sul “riordino e chiarezza, che sono gli strumenti più importanti dell’architettura”.
Alessandro Carli
Le parole del Maestro Ciavatta, Direttore della Camerata del Titano
La Camerata del Titano, ogni anno organizza un ricchissimo programma dedicato alla musica.
Dietro agli eventi, tantissimo impegno: ne parliamo con il Direttore, il Maestro Augusto Ciavatta.
Quali sono le difficoltà nel realizzare appuntamenti di qualità?
“Una è far capire chi siamo, perché lavoriamo tanto, perché cerchiamo di far venire pubblico e studenti da fuori qui a San Marino e, viceversa, portiamo i nostri progetti fuori territorio. Dopo 30 anni ancora non ci siamo riusciti, ma perseveriamo. La Camerata del Titano è un’associazione che fa parte, secondo i canoni normativi, di quello che si chiama ‘terzo settore’,
cioè organizzazioni di diritto privato, rigorosamente no profit, che mettono a disposizione le loro competenze, il loro saper fare, per il bene comune. Dalla nostra costituzione a oggi è sempre stato nostro obiettivo fare musica per cercare di contribuire all’arricchimento della cultura musicale di San Marino e crediamo di esserci riusciti. Altra difficoltà, come per tutti, è quella economica. In ogni caso crediamo di esse l’associazione culturale sammarinese che primeggia nel rapporto ‘cose fatte/contributi statali ricevuti’ e di questo ne siamo orgogliosi e ci dispiace, anche perché realtà così, con una storia e un’attività paragonabile alla nostra, fuori territorio, in Italia e in
Europa, sono super sovvenzionate, possono accedere a convenzioni, bandi, agevolazioni, bonus, finanziamenti per progetti, eccetera, possono vivere in un contesto dove gran parte dei fondi arriva per l’oggettività della propria attività e non è legata alla soggettività del giudizio. Sempre fuori territorio, le associazioni come la Camerata del Titano sono un bene prezioso, realtà molto apprezzate perché offrono continuità nelle proposte culturale per le comunità dove sono inserite, sono organizzazioni leggere, poco costose, efficienti, competenti, economiche e generatrici di economia. Anche se l’aspetto economico spesso può condizionare la qualità dei progetti, la nostra
C onsorzio Terra di San Marino
La
e
“La speranza è verde. L’amore è rosso. Il pensiero è blu come il mare. La meraviglia ha il colore della lavanda”. A questo aforisma dello scrittore Fabrizio Caramagna ci permettiamo di aggiungere qualcosa: la meraviglia ha sì il colore della lavanda ma anche il suo profumo. Quel profumo che ti accoglie quando si arriva davanti a Ghenea, cooperativa biologica e marchio della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi (COS) e che da pochi giorni ha finito la raccolta della preziosa “pianta viola”. Ad accoglierci Flavio Benedettini che nelle brevi pause di lavoro racconta come avviene la distillazione per ottenere gli oli essenziali. Brevi pause che però ci “chiamano” a seguire, non solo con lo sguardo, tutti i passaggi della lavorazione: l’apertura del coperchio della grande “cisterna” verticale, l’uscita del vapore profumatissimo, il successivo riempimento. Enormi sacchi di lavanda vengono fatti scivolare nel contenitore,
poi Flavio, assieme a Giandomenico Guidi, sistema tutto con l’uso delle mani e – come accadeva un tempo quando si vendemmiava –con i piedi. “Da quest’anno raccogliamo la lavanda con un macchinario apposito: prima questa operazione avveniva a mano” esordisce Flavio. “È una fase molto delicata: occorre aspettare
che la rugiada della notte si sia asciugata quindi alle 7 o alle 7 e 30 della mattina dobbiamo essere pienamente operativi”. Anche il periodo non è casuale, anzi: “La raccolta avviene tra la fine di maggio e i primi di luglio, quando le api si ‘disinteressano’ dei fiori, Quando ‘lavorano’ è importante non disturbarle”. Nel frattempo
storia racconta di grandi artisti, di iniziative, di idee culturali che hanno caratterizzato la vita musicale sammarinese. Si può fare di più, si potrebbe fare di più, ma noi siamo assolutamente contenti del percorso fin qui fatto”.
Spesso gli strumenti musicali “aiutano” i giovani sia nell’approccio con gli altri che nella musica. In base alla sua esperienza, quali sono i “vantaggi”?
“La domanda contiene la risposta: ‘gli strumenti musicali aiutano nell’approccio con gli altri e nella musica’. Banalmente togliere le dita da uno smartphone per metterle su uno strumento, qualsiasi strumento, dà sicurezza, autostima e incentiva in
generale le capacità di coordinamento; suonare con degli amici, fare musica o cantare insieme, aiuta la comunicazione, guardarsi in faccia, rispettare e considerare l’altro, si parte insieme e si arriva insieme, e questo è molto più ‘figo’ di una rete virtuale nella quale spesso ci si nasconde dietro ad una rappresentazione del se non reale. Fra i tanti vantaggi, la musica ‘fa stare bene’ e qui cito il Presidente della Camerata del Titano Dr. Giuliano Giardi, il quale spesso ci informa sugli effetti benefici che ha la musica anche sulla salute dell’uomo”. Qual è l’età più “corretta” per avvicinarsi alla musica? Difficile dire cos’è ‘corretto’. Ogni musicista o didatta ha
una propria opinione al riguardo. Quello che posso dire, perché scientificamente provato, è che imparare uno strumento, intendo la pratica di uno strumento, suonare, prima dei 5 o 6 anni, stimola dei collegamenti neuronali, stimola lo sviluppo, il coordinamento di alcune parti del cervello che altrimenti non si attivano o si attivano ma non come dovrebbero. Esattamente come per le seconde lingue (la musica è una lingua), prima la si apprende e più padronanza si ha. Ovviamente ci sono eccezioni, ma la storia della musica è normalmente fatta da musicisti che hanno iniziato gli studi molto molto presto e subito con bravi Maestri”.
Alessandro Carli
“Distillare le piante fresche, oltre a mantenere inalterate le proprietà qualitative della lavanda, evita che si inneschino processi di fermentazione, i quali potrebbero danneggiare l’essenza dell’olio”.
Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm
il grande alambicco lavora in silenzio. “Dopo un’ora e mezza di lavorazione a vapore, uscirà l’olio essenziale e l’idrolato, un’acqua aromatica ricca di proprietà. Se messa a contatto con la pelle dona un effetto di freschezza” racconta. I tempi che passano dalla raccolta alla distillazione sono davvero brevi, circa un’ora.
Gli impieghi sono molteplici: dalla cosmesi alla tavola (lo scorso autunno è stata presentata “LaVanda”, la nuova “linea” di biscotti frollini creata dalla sinergia tra il Consorzio Terra di San Marino e La Serenissima, storica azienda di dolci). Ma prima di arrivare al “prodotto finito”, la lavanda segue un preciso percorso di trasformazione: le piante appena raccolte sono messe in un contenitore chiuso ermeticamente. A questo punto un bollitore esterno produce vapore che viene introdotto a pressione nella parte inferiore del contenitore. Il vapore passa attraverso le piante per vaporizzare gli oli volatili. Da qui la miscela di vapore e olio vaporizzato sale e passa attraverso una serpentina refrigerante dove
si condensa e viene raccolta in un contenitore dove l’idrolato e l’olio essenziale si separano per il differente peso specifico: la prima nella parte inferiore e l’olio in superficie. Tutto il processo di distillazione avviene attraverso il vapore, senza quindi alcun agente chimico.
“Lavoriamo solo con concimi organici, gli unici ammessi in agricoltura biologica” conclude Flavio. “Credo che la Repubblica di San Marino abbia le potenzialità per diventare il primo Stato totalmente ‘bio’. Sarebbe un biglietto da visita che potrebbe aprire grandi opportunità per il Paese”.
raccolta
la distillazione della lavanda: dentro il mondo viola e profumato della cooperativa biologica Ghenea (e marchio COS) con Flavio Benedettini
Dalle difficoltà a organizzare gli eventi all’età per iniziare a suonare
“Gli strumenti musicali aiutano nelle relazioni”
10 FIXING - Anno XXXI - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023 S peciale Cultura
I frutti meravigliosi di un’estate imperfetta
Il
caldo e i dubbi ci hanno reso duri e poco disponibili alla dolcezza
Siamo i frutti di un’estate imperfetta.
Il caldo, i problemi, i dubbi ci hanno reso duri e poco disponibili alla dolcezza. Non pendiamo maturi dall’albero della vita. Ma cadiamo aspri sotto il peso delle incomprensioni.
Eppure anche un’estate imperfetta ha tanto da insegnare. Tenendo conto, naturalmente, che prima di imparare è necessario capire, altrimenti si rischia di ripetere insistentemente una formula sbagliata.
Innanzitutto sforziamoci di capire che bisogna cercare una sintonia, una traccia di pace. Di continuo. Per farlo è importante conoscere chi hai di fronte - che sia una persona o una situazione - senza trascurare i difetti e senza dimenticarne i pregi. Ma soprattutto è fondamentale conoscere se stessi: ci sono situazioni in cui possiamo re-
sistere, difendendoci con un sorriso forzato, e altre in cui è più dignitoso alzare bandiera bianca e ritirarsi, perché la nostra corazza è potente come una zanzariera mentre ci corre incontro un leone. “Che differenza c’è tra ostinazione e dedizione? - si chiedono i furetti di Richard Bach nella fiaba “Alla ricerca dell’ispirazione” - Chi è dedito è in sintonia con la vita, mentre chi è ostinato no”. Cerchiamo poi di capire che
quando vediamo un meccanismo ripetersi ed è un meccanismo che non ci piace, è meglio togliersi prima che arrivi a stritolarci. Una tecnica per spostarsi un po’ più in là esiste e cercando bene la si trova. Costa - fatica e orgoglio - ma sono spiccioli spesi bene.
Passiamo poi a capire che se le idee e le speranze sono valide, un modo per portarle avanti c’è. Anche se non sembra, anche se tutti gli ostacoli
ti fanno cadere le braccia e l’entusiasmo, non c’è motivo per mollare. Invece di sottolineare tutto ciò che impedisce il tal progetto e tutti gli strumenti che servirebbero per realizzarlo, è meglio ingegnarsi e appoggiarsi su ciò che si ha a disposizione. È un inizio. Anche fragile. Ma finché non si inizia, non si può sapere come andrà. “È il lavoro che non inizia mai quello che richiede più tempo per essere terminato” suggerisce Samwise Gamgee ne “Il signore degli anelli” di Tolkien.
Infine, capiamo che tanti stati d’animo racchiudono in sé una contraddizione. “Spaventata ma felice”. A chi non è mai capitato? “Perplesso ma contento”. Succede. Quando sei dentro una situazione l’importante è viverla. Con impegno, imprescindibile. Con allegria, per quanta ce n’è in circolo. E ma-
gari ricordandosi che “Þetta reddast”, tutto si aggiusta, come ripetono gli islandesi, nonostante siano circondati da vulcani in attività, passino l’inverno nel buio, nel freddo e nel ghiaccio, e si
debbano abituare a turisti che riducono ad una accozzaglia di consonanti i nomi dei loro luoghi più belli e sacri. “Þetta reddast” anche quando non sembra.
Simona Bisacchi
La TOP FIVE di Fixing
1 Il cognome delle donne (Aurora Tamigio)
Feltrinelli € 19
2 Posto sbagliato momento sbagliato (Gillian McAllister)
Fazi € 18,50
3 Mare bianco (Roy Jacobsen)
Iperborea € 17,50
4 La cartoleria Tsubaki (Ito Ogawa)
Neri Pozza € 18
5 Colpo di ritorno (Giancarlo De Cataldo)
Einaudi € 18
Tanti stati d’animo quasi sempre racchiudono in sé una contraddizione
11 FIXING - Anno XXII - n.30 - Venerdì 4 Agosto 2023 S peciale Cultura