Ci sono migliaia di immagini che arrivano da Parigi in questi giorni che potrebbero essere prese a modello ed esempio per tutti. Le Olimpiadi sono la massima celebrazione dello sport e della sportività, del resto. C’è chi vince e c’è chi perde, perché vittoria e sconfitta fanno parte dello sport. Ma è come ci si arriva e quali percorsi obbligati si devono affrontare che fa la differenza. Il talento nello sport è come la fortuna nella vita e nel business, magari serve, ma non basta. La Repubblica di San Marino, se presa come insieme di “fortune”, appare ancora una delle comunità più ricche e tutelate (a livello di lavoro e di welfare state) del mondo, ma da tempo ci si crogiola al sole di questa situazione, pensando che la statistica sia la realtà e, soprattutto, che sia così per sempre. Le Olimpiadi ci sono ogni 4 anni, e ci sono atleti che si preparano davvero per 4 anni, magari per una gara che dura qualche secondo. Ogni giorno, ogni settimana, ogni mese... allenamenti, dieta, mental coach, fisioterapisti e chi più ne ha più ne metta. Altro che pochi secondi di gara! Anni di lavoro, con la consapevolezza che il lavoro e i sacrifici paghino. San Marino, se vuole “gareggiare” davvero, deve fare allo stesso modo con le riforme: solo facendole si raggiungono i risultati auspicati. Non c’è scappatoia.
Daniele Bartolucci
San Marino Fixing augura a tutti buone vacanze
Torniamo in edicola venerdì 30 agosto 2024
Contratto Industria: il rinnovo è ricco di novità
Il rinnovo del contratto Industria è fatto. Dopo il verbale di accordo, ANIS e OSLA, CSDL, CDSL e USL, si sono ritrovati per firmare ufficialmente il contratto di settore che coprirà il periodo 20242028. Un lasso di tempo mai visto prima che darà stabilità e certezze sia agli imprenditori che ai lavoratori, ai quali verranno erogati aumenti generosi, superiori alla doppia cifra in totale. Stabilito infatti il 9,5% di aumenti nei cinque anni, a cui aggiungere il 4% di recupero dell’inflazione degli anni precedenti, più una “copertura” sui prossimi anni, dovesse aumentare il costo della vita più di quanto calcolato oggi. Inoltre, per molti dipendenti, ovvero quelli con più di 11 anni di servizio presso la stessa azienda, anche un “premio di fidelizzazione” del 2,5%.
Bartolucci alle pagg. 6-7
Direttore Daniele Bartolucci
Superato lo stallo tra ABS e sindacati, si guarda alle future modifiche normative
Banche, una firma storica 13 anni per il Testo unico
Il nuovo contratto prevede aumenti del 7,5% più l’una tantum del 2%
Ci sono voluti più di 13 anni, ma alla fine ha prevalso - come detto dal Presidente ABS Federico Gianni - il senso di responsabilità e il buonsenso. Ora anche i bancari hanno il loro Testo unico, un contratto che rinnova però solo la parte economica, mentre per le norme interne si è già iniziato a ragionare in vista dei prossimi tavoli della trattativa (il contratto scadrà infatti già nel 2025). Del resto, come hanno ammesso tutti i protagonisti della vicendache negli ultimi mesi si è fatta veramente complicata e tesa, stante anche gli otto giorni di sciopero proclamati dai sindacati - il momento era tale
Lda potersi concentrare solo su questa parte, che era anche quella più attesa dai lavoratori, ormai gli ultimi rima-
sti senza un rinnovo contrattuale da anni (arrivato, per la cronaca, dopo quello dei dipendenti pubblici, mentre
’analisi di Enrico Gaudenzi
Anche l’educazione finanziaria risponde al “test del Marshmallow” sull’autocontrollo
Walter Mischel, luminare dell’approccio comportamentale approfondì un tema attualissimo: l’impulsività nelle scelte. Il suo test del Marshmallow (caramelle morbide americane) ha dato conferme sulla fondatezza dell’arma dell’autocontrollo per raggiungere obiettivi primari: un gruppo numerosissimo di bambini in età prescolare vennero lasciati in una stanza con la loro tentazione (Marshmallow appunto). Potevano “arrendersi” e mangiare il dolce non prima di aver suonato un campanello. Avevano con sé altri giochi e strategie per distrarre l’attesa e sapevano che avrebbero potuto, temporeggiando, ricevere altre
gratificazioni. Il risultato sui bambini diventati adolescenti e poi adulti, dimostra che esiste una correlazione tra i secondi attesi da ogni bambino prima di cedere alla tentazione ed il punteggio dei test di ingresso all’Università, la capacità di sopportare la frustrazione e lo stress da adulti, una maggiore autostima e miglior gestione della vita amorosa e nel campo della salute. In finanza come in azienda l’autocontrollo guida le scelte e traduce spesso la gratificazione differita in successo. Investire per obiettivi futuri, attenersi ad un budget e non mettere a repentaglio obiettivi finanziari di lungo termine sono un fattore chiave. Chi eccelle nelle aree di pianificazione a lungo termine e aspetta il secondo “marshmallow” nella maggior parte dei casi vince la sfida. L’educazione finanziaria insegna che la porta al risultato è la messa in pratica di scenari e fare scelte informate sulla spesa. In azienda il “goal
setting” implica il lavoro per creare una ruota finanziaria solida che non trovi freni dovuti all’imprevisto. Un indice di impatto che conferma la solidità di questo ragionamento per l’azienda è la valutazione della stabilità operativa che misura quanto l’attivo sia correlato al fatturato. Fatturato meno attivo totale al numeratore e fatturato al denominatore. Per attivo totale si intendono gli investimenti al netto dei fondi sommati all’attivo corrente (rimanenze disponibilità liquide e crediti). Quanto fatturato sono consapevole di aver lasciato a copertura del passivo corrente? Quanto autocontrollo ho prodotto per concentrarlo sulla mia stabilità operativa? Un’altra angolazione di analisi che molti studiosi di strategia mettono in campo.
come noto, in qualità di consulente sindacale di ABS) assume quindi un’importanza assoluta, sia perché si chiude una lunga e difficile trattativa, sia perché si chiude di fatto anche per intero la “stagione dei rinnovi contrattuali” iniziata come sempre con quello del settore Industria (che è stato appena rinnovato e, quindi, di buon auspicio anche per tutti gli altri).
ancora deve essere sistemato il caso di BCSM, unico ente che negli anni della crisi economica aveva attivato la clausola di riduzione degli stipendi, ma che ancora non ha visto rinnovare il suo contratto di lavoro).
La firma dei giorni scorsi nella sede ANIS (che ha agito,
La firma del Testo unico chiude tecnicamente l’iter previsto, nel quale i dipendenti a giugno avevano già approvato il rinnovo dell’accordo in vigore fino al 31 dicembre 2025 e che prevede i seguenti aumenti: del 3% per il 2023, del 3% per il 2024 e dell’1,5% nel 2025, insieme a una tantum del 2% calcolata sul reddito del 2022. Nessuna modifica è intervenuta dal punto di vista nor-
mativo, come detto, fatta salva una interpretazione condivisa (comunque fondamentale) del meccanismo di calcolo del premio di produzione per gli anni 2024 e 2025. “Il percorso che abbiamo affrontato è stato complesso e purtroppo è durato oltre un decennio”, spiega quindi il Presidente dell’Associazione Bancaria Sammarinese, Federico Gianni, “ma che oggi ci vede soddisfatti per aver portato a casa un risultato che è nell’interesse dell’intero sistema e anche di quello bancario e finanziario. Vorrei esprimere un ringraziamento a tutte le parti che sono state coinvolte da quelle datoriali a quelle sindacali perché è prevalso il senso di responsabilità alla fine di una trattativa che per certi versi è stata anche molto aspra”.
di Daniele Bartolucci
Nasce
Gemmani acquisisce l’Alluminio Sammarinese
L’imprenditore riminese investe e garantisce la continuità aziendale
L’ing. Giovanni Gemmani, imprenditore e manager già attivo in contesti industriali di primo piano a livello sia italiano che internazionale (come noto è anche e soprattutto vicepresidente del gruppo SCM), ha comunicato nei giorni scorsi che è stato concluso il contratto di acquisizione dell’intero ramo d’azienda di Alluminio Sammarinese S.P.A., impresa nata nel 1981 e attiva nei processi di trasformazione ad alta qualità di alluminio e relative lavorazioni meccaniche, garantendone la piena continuità aziendale nell’ottica di un ulteriore rafforzamento e rilancio. Il closing dell’operazione, che è già stata autorizzata da parte degli organi giurisdizionali competenti, verrà perfezionato entro il 7 agosto.
L’Ing. Gemmani, in attesa di fornire ulteriori dettagli in merito all’operazione, desidera “ringraziare sentitamente tutti gli stakeholder, a partire dalle Istituzioni del Governo sammarinese fino a tutti i dipendenti, per la fattiva e attiva collaborazione ai fini del successo di un’iniziativa di primaria importanza per il contesto sociale, economico e imprenditoriale della Repubblica di San Marino”. L’operazione è stata conclusa con l’assistenza dello Studio del Dott. Pier Maria Albini per la parte finanziaria e dello Studio Legale Cocco & Gigante per la parte legale e contrattuale. Proprio il Dott. Albini è stato tra i primi a commentare, soddisfatto, la notizia: “Dal punto di vista professionale e umano”, ha raccontato a RTV, “l’ho vis-
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suta in maniera molto pesante. Ci sono stati stati d’ansia e momenti di euforia. Però è una di quelle esperienze che si ricordano tutta la vita. Devo ringraziare il Tribunalesottolinea - sia per la tempestività e la competenza nei provvedimenti e nelle attività che hanno consentito alla società di andare avanti sia per la vicinanza”. Importante anche il rapporto con “i dipendenti che mi sono stati molto vicini, mi hanno sopportato nei momenti in cui non era facile farlo, che hanno dato più delle loro possibilità. Ringrazio anche le organizzazioni sindacali”. Anche l’ex segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini, ora titolare dell’Istruzione e Cultura, ha commentato via social la notizia con grande soddisfazione, dichiarandosi “felice” delle novità e ringraziando dipendenti, sin-
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dacati, liquidatore, banche e i professionisti che hanno collaborato. Lonfernini parla di Gemmani come di un “imprenditore serio e consolidato” e rivendica, per quanto di competenza, il risultato: “Il Governo ha agito con prontezza e coraggio”.
I sindacati soddisfatti: “Un sospiro di sollievo” “Dopo quasi un anno di preoccupazioni e non poche difficoltà, i 130 lavoratori dell’Alluminio Sammarinese possono tirare finalmente un sospiro di sollievo e guardare il futuro con maggiore fiducia e stabilità” Così le Federazioni Industria della CSdL, CDLS e USL esprimono grande soddisfazione per l’esito della vertenza riguardante l’Allumino Sammarinese SpA, conclusasi con l’acquisizione del ramo di azienda da parte di Alunova Sam-
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marinese Srl. “La conclusione dell’operazione”, spiegano in una nota, “oltre ad assicurare la continuità del sito produttivo, garantisce la conservazione di tutti i posti di lavoro e le OO.SS. resteranno impegnate nel seguire gli sviluppi e su come verranno formalmente definite le condizioni di passaggio dei lavoratori alla nuova proprietà. Un riconoscimento a tutti i soggetti che hanno reso possibile questa operazione di salvataggio giunge dai lavoratori stessi, ai quali va riconosciuto il principale merito di non essersi mai arresi nonostante le avversità attraversate”.
Comites: “Rinforzato l’asse Italia-San Marino” Anche il Comites San Marino plaude al salvataggio dell’Alluminio Sammarinese S.p.A. ed alle garanzie offerte ai 130 lavoratori, tra cui diversi
frontalieri. “Fare investimenti così imponenti in un contesto internazionale turbolento e pieno di incognite come quello attuale”, dichiara il Presidente Alessandro Amadei, “richiede una combinazione di coraggio, flessibilità, creatività e capacità di adattamento, concentrandosi sulle proprie competenze, innovandosi costantemente e cogliendo le opportunità che si presentano nei periodi di crisi e di rallentamento dell’economia. Non abbiamo dubbi che l’operazione imprenditoriale appena conclusa dal nostro concittadino Giovanni Gemmani sarà uno straordinario successo e lascerà un segno indelebile nel tessuto economico sammarinese. D’altronde – prosegue Amadei - il salvataggio dell’Alluminio Sammarinese S.p.A. ad opera di un gruppo industriale italiano è la testimonianza dell’indissolubile le-
game economico tra Italia e San Marino profondamente radicato nella storia e nella cultura dei due Paesi che hanno da sempre intrecciato i loro destini. Tuttavia, per affrontare le sfide future, come la crescente competizione a livello globale, è necessario un continuo rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione tra i due Paesi. Le nuove frontiere dell’economia offrono grandi opportunità di crescita e sviluppo in un mondo economico in continua trasformazione a causa di una serie di fattori interconnessi tra loro, come l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la transizione energetica, la sostenibilità, i cambiamenti climatici e le nuove esigenze dei consumatori”. Il Comites San Marino ringrazia “tutte le parti che hanno lavorato per far sopravvivere l’impresa”. Daniele Bartolucci
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
Dal 2024 sono entrate in vigore le nuove classificazioni dei crediti (Reg. BCSM n. 201602), pertanto taluni aggregati e variazioni non risultano avvalorati. Con riguardo al patrimonio netto, si conferma il trend di crescita che, se nel trimestre precedente, in coincidenza della fine dell’esercizio, superava i 2 punti percentuali, al 31/03/2024 continua a crescere di oltre un punto, sempre su base aggregata. Nel primo trimestre 2024, riporta il Bollettino di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, le esposizioni creditizie lorde per cassa verso la clientela sono diminuite di € 24 milioni di euro, attestandosi a € 1.062 milioni. Le esposizioni creditizie lorde deteriorate risultano pari a € 259 milioni, tra le quali sono segnalate sofferenze per euro 101 milioni. Nel corso del trimestre sono stati registrati, tra l’altro, rimborsi netti di finanziamenti, cancellazioni operate sulla categoria “inadempienze probabili” nonché riclassificazioni da esposizioni creditizie in bonis a deteriorate. Le esposizioni creditizie nette per cassa verso la clientela, pari a € 975 milioni, sono diminuite di € 19 milioni. Le esposizioni creditizie nette deteriorate si ragguagliano a € 177 milioni, tra le quali si rilevano sofferenze per € 50 milioni, inadempienze probabili per € 122 milioni ed esposizioni scadute e/o sconfinanti per € 5 milioni. Il
Cresce ancora il patrimonio netto del sistema bancario
coverage ratio sulle esposizioni creditizie deteriorate per cassa verso la clientela è pari al 31,5% (50% sulle sofferenze). Le esposizioni creditizie deteriorate lorde per
cassa verso la clientela rappresentano il 24,4% delle esposizioni creditizie complessive lorde per cassa verso la clientela, mentre a valori netti il citato rapporto si atte-
Tra il 2019 e il 2023 le bollette dell’energia elettrica sono rincarate del 108% e quelle del gas del 72,1% . Le altre voci tariffarie prese in esame in questo reportcome le forniture dell’acqua (+13,2%), i servizi postali (+8,6%), il trasporto urbano (+6,3%), il trasporto ferroviario (+4,5%), i taxi (+3,9%), i rifiuti (+3,5 per cento) e i pedaggi autostradali (+3,3%), - hanno subito anch’esse degli incrementi, ma molto inferiori all’aumento del costo della vita che in questi quattro anni è stato del 16,3%. L’unica voce ad aver registrato una contrazione di costo sono stati i servizi telefonici che nel quadriennio analizzato è stata pari allo 0,8% . Insomma, dopo la fiammata dei prezzi subita in particolare tra la fine del 2021 e la primavera del 2023, a causa della ripartenza post-Covid
e degli effetti provocati dalla guerra tra Russia e Ucraina, la situazione sta rientrando, anche se rispetto al periodo pre-pandemico la spesa per le bollette di luce e gas ha subito una vera e propria impennata. In valore assoluto, le tariffe monitorate in questo studio hanno un costo medio per le famiglie italiane pari a poco più di 2.900 euro all’anno, un importo che corrisponde al 12 per cento dell’intera spesa famigliare annua. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA di Mestre. Nell’ultimo anno, invece, la situazione si è capovolta. Tra il primo semestre 2024 e lo stesso periodo del 2023 il costo delle bollette della luce (-34,2 per cento) e del gas (-19,6 per cento) è “precipitato”, mentre quasi tutte le altre tariffe hanno registrato un deciso aumento, soprattutto se confrontato con
l’andamento dell’inflazione che nel primo semestre del 2024 è salito solo dello 0,9 per cento. Infatti, il trasporto ferroviario è cresciuto del 7,5 per cento, le bollette dell’acqua del +7 per cento, i servizi postali del +4,9 per cento, il trasporto urbano del +4,3 per cento, i taxi del +2,6 per cento, i rifiuti del +1,7 per cento, i pedaggi e i parchimetri del +2,1 per cento e i servizi telefonici del +0,5 per cento. A fronte della crisi energetica verificatasi in particolare tra la fine del 2021 e la prima parte del 2023, si stima che il rincaro dei prezzi delle materie prime abbia consentito alle maggiori società di questo settore presenti nel Paese di totalizzare 70 miliardi di euro di extraprofitti che, in massima parte, sono stati “prelevati” dai portafogli delle famiglie e delle imprese.
sta al 18,2%.
Dati sul patrimonio Al 31 marzo 2024 il patrimonio netto del sistema bancario risulta pari a € 326 milioni,
in aumento di € 3 mln rispetto al trimestre precedente. Sulla variazione hanno inciso, sostanzialmente, i seguenti fattori: i risultati positivi di periodo registrati dal
W orld Bank
sistema bancario nel primo trimestre 2024; le valutazioni e contabilizzazioni eseguite dalle banche per la redazione dei bilanci d’esercizio 2023.
Le Società di Gestione A fine marzo 2024 i fondi comuni di diritto sammarinese gestiti dalle tre SG erano pari a 14, di cui 2 istituiti ai sensi di specifici decreti nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancarie. Il patrimonio netto dei fondi comuni risultava pari a € 331 milioni rispetto ai 254 milioni di fine 2023. L’aumento delle masse gestite è riconducibile, prevalentemente, all’attività da parte di una società di gestione, relativamente a fondi di tipo aperto. Dei € 331 mln la parte riferita ai fondi istituiti ai sensi di specifici decreti nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancarie in essere era pari a € 66 mln. Alessandro Carli
Piattaforma che sfrutta potere delle garanzie per incrementare i finanziamenti privati
I paesi in via di sviluppo avranno bisogno di una media di 2,4 trilioni di dollari all’anno da qui al 2030 per affrontare le sfide globali del cambiamento climatico, dei conflitti e delle pandemie. Senza di essa, i bambini frequenteranno scuole scadenti, le famiglie non avranno un’assistenza sanitaria di qualità e le comunità faranno fatica a far fronte agli effetti del cambiamento climatico. I donatori bilaterali e le banche multilaterali di sviluppo da soli non hanno le risorse per soddisfare questa esigenza. È fondamentale mobilitare capitali privati per unirsi a questo sforzo. Tuttavia, è sempre più difficile per i paesi a basso e medio reddito attrarre il capitale privato di cui hanno bisogno e gettare le basi per una crescita economica accelerata. Il rapporto rischio-
rendimento per investire nelle economie emergenti non è ancora sufficiente. Il settore privato non può farsi avanti senza migliorare le strutture di finanziamento, nuovi modi per bilanciare e allocare i rischi e partnership ripensate.
Il Private Sector Investment Lab del World Bank Group, istituito dal Presidente Ajay Banga, ha riconosciuto questa sfida. Una delle soluzioni proposte è stata quella di incrementare il lavoro di garanzia della nostra organizzazione. “Ecco perché - scrive World Bank - abbiamo lanciato una nuova piattaforma rivoluzionaria per catalizzare il capitale del settore privato e accelerare lo sviluppo sostenibile su un pianeta vivibile. La nuova piattaforma World Bank Group Guarantees è progettata per aumentare il volume
delle nostre garanzie a 20 miliardi di $ entro il 2030”. Mentre il Gruppo della Banca Mondiale continua a prestare in modo significativo ai paesi in via di sviluppo, stiamo passando dall’essere principalmente un istituto di prestito all’essere anche un istituto di leva. La piattaforma di garanzia, ospitata presso la Multilateral Investment Guarantee Agency (MIGA) del Gruppo della Banca Mondiale, sarà uno sportello unico per tutte le attività di garanzia dell’istituto. La piattaforma comprende tre famiglie di prodotti: garanzie di credito (per prestiti al settore pubblico o privato); assicurazione contro i rischi politici (per progetti del settore privato o partenariati pubblico-privati); e garanzie di finanziamento al commercio per i rischi del settore pubblico.
Ai sensi dell’art. 23 quater della Legge n. 92/2008, le persone giuridiche di diritto sammarinese (e le società estere in possesso dell’autorizzazione di cui all’art. 3 del Decreto Delegato n.50/2024) comunicano le informazioni relative alle persone fisiche che ne sono titolari effettivi ad apposito registro. A seguito delle modifiche apportate alla Legge n. 92/2008 con Decreto Delegato n. 154/2023, si legge nella Circolare dell’Agenzia di Informazione Finanziaria, “il registro sulla titolarità effettiva è gestito dall’AIF a far data dal 29 giugno 2024”.
Pertanto, l’accesso a tale registro è ora disponibile sul Portale PA con un nuovo servizio denominato “RegTE (Registro sulla Titolarità Effettiva delle Persone Giuridiche)”. Per gli adempimenti previsti per legge, l’Agenzia di Informazione Finanziaria – oltre a richiamare quanto previsto all’art. 22 bis, comma 2, 3 e 4 e all’ art. 23 quater della Legge n. 92/2008 – rende disponibile sul proprio sito internet:
a) La Circolare AIF n. 001 del 29 luglio 2024 in materia di disciplina del registro sulla titolarità effettiva, che illustra gli adempimenti circa gli obblighi di comunicazione e di consultazione;
b) Il manuale operativo del registro sulla titolarità effettiva che illustra le procedure di accesso al registro in parola e dettaglia le pratiche collegate
CL’accesso è ora disponibile sul portale della Pubblica Amministrazione con un nuovo servizio
Titolarità effettiva persone giuridiche: il nuovo registro
Dal 29 giugno è gestito dall’Agenzia di Informazione Finanziaria di San Marino
allo stesso. Con l’occasione si rappresenta che, seppur gli adempimenti di comunicazione siano rimasti invariati, è stato introdotto anche l’obbligo di conferma annuale del dato trasmesso, mediante “conferma” del dato già presente a registro, qualora non vi sia-
no modifiche sulla titolarità effettiva. Per le associazioni ed altri enti dotati di personalità giuridica, come descritto nella Circolare di cui alla lettera a), si è adottato un meccanismo automatico di comunicazione delle informazioni, anche in considerazione del basso rischio di riciclag-
Nel 2022 le imprese manifatturiere hanno pagato quasi il 50% del totale delle imposte
L’analisi della Confederazione del Lavoro sui dati fiscali relativi alle società prosegue con l’approfondimento sui singoli settori. Sono stati presi in esame solo quelli che hanno pagato almeno un milione di imposte nel 2022. “Non è una sorpresa che il settore manifatturiero, oltre ad essere quello che occupa il maggior numero di lavoratori (il 40% del totale degli occupati al 31 dicembre 2022) è anche quello che contribuisce di più in termini di imposte sul reddito: stiamo parlando di circa il 44% delle entrate fiscali relative alla società.
In altre parole, il 12,5% delle imprese paga quasi la metà delle imposte complessive, che nel 2022 sono state pari a 59,3 milioni. Il primo commento che viene spontaneo è: quando si dice che le piccole imprese sono l’ossatura del sistema eco-
nomico sammarinese, visto anche che sono la stragrande maggioranza, questo non corrisponde al vero, per quanto concerne le imposte medie pagate”. Tale “classifica” è però falsata dal fatto che in questo settore è ricompresa la Giochi del Titano che, notoriamente, produce utili molto significativi; ciò fa schizzare in alto un dato che, altrimenti, sarebbe quasi irrilevante. Al terzo e quarto posto si trovano rispettivamente le attività finanziarie ed assicurative e quelle relative ai servizi di informazione e comunicazione. Quest’ultimo settore comprende alcune grandi imprese che producono programmi e piattaforme gestionali: non abbiamo fatto l’analisi dei bilanci ma, verosimilmente, anche in questo caso sono poche aziende a spingere verso l’alto il dato comples-
sivo. Il settore commerciale si colloca al quinto posto per imposte medie pagate: il secondo settore per numero di occupati (il 17,5% dei lavoratori dipendenti totali al 31 dicembre 2022), ha però contribuito per circa il 22% delle imposte totali nel 2022.
Le imprese immobiliari sono il fanalino di coda. Evidentemente sono attività che non producono guadagni e quindi non contribuiscono al sistema Paese. Eppure, il settore immobiliare è quello che ha registrano il maggior incremento come numero di imprese. “Abbiamo già affrontato il tema relativo alle possibili ragioni di questa ‘anomalia’ nello specifico studio sulle evoluzioni delle imprese. Ci limitiamo quindi a ribadire che anche la politica non può chiudere gli occhi su questo fenomeno” conclude la CSdL.
gio e di finanziamento del terrorismo emerso nella più recente valutazione nazionale dei rischi.
L’AIF ha anche previsto un indirizzo mail (regte@aif.sm) ai cui inviare quesiti circa gli adempimenti in parola e per ogni questione procedurale. Alessandro Carli
Una serie di collaborazioni
L’Agenzia di informazione finanziaria è l’unità di informazione finanziaria della Repubblica di San Marino e svolge il ruolo di autorità centrale antiriciclaggio. Essa è incaricata di ricevere e di analizzare operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, di richiedere informazioni ai soggetti designati e di comunicare all’Autorità giudiziaria sammarinese fatti che potrebbero costituire riciclaggio oppure finanziamento del terrorismo. L’AIF è istituita presso la Banca Centrale della Repubblica di San
Marino e assolve le funzioni assegnate dalla Legge 17 giugno 2008 n.92 e successive modifiche in piena autonomia ed indipendenza. L’attività dell’Agenzia è disciplinata dal Decreto Delegato del 31 ottobre 2008 n.135 “Disciplina dell’Agenzia di informazione finanziaria”, ratificato con Decreto Delegato del 28 novembre 2008 n.146. L’AIF collabora a livello internazionale con unità estere di informazione finanziaria al fine di prevenire e contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.
L’altra novità riguarda i lavoratori con più di 11 anni di servizio nella stessa azienda:
di Daniele Bartolucci
Il rinnovo del contratto Industria è fatto. Dopo il verbale di accordo, ANIS e OSLA, CSDL, CDSL e USL, si sono ritrovati per firmare ufficialmente il contratto di settore che coprirà il periodo 20242028. Un lasso di tempo mai visto prima che darà stabilità e certezze sia agli imprenditori che ai lavoratori, ai quali verranno erogati aumenti generosi, superiori alla doppia cifra in totale. Stabilito infatti il 9,5% di aumenti nei cinque anni, a cui aggiungere il 4% di recupero dell’inflazione degli anni precedenti, più una “copertura” sui prossimi anni, dovesse aumentare il costo della vita più di quanto calcolato oggi. Inoltre, per molti dipendenti, ovvero quelli con più di 11 anni di servizio presso la stessa azienda, anche un “premio di fidelizzazione” del 2,5%
Durata, aumenti e “competitività”
Come detto, il nuovo contratto avrà durata quinquennale, dal 2024 al 2028, e non più biennale come gli ultimi rinnovi. Questa scelta, fortemente voluta da ANIS, in particolare, garantirà stabili-
Contratto Industria: varrà 5 anni e
Per la prima volta coprirà un periodo così lungo, garantendo sia ai lavoratori certezze retributive, al sistema, stante la consistenza degli aumenti: al +9,7% complessivo si aggiungerà infatti
tà al settore, mettendo gli imprenditori al riparo da conflitti sindacali e in grado di pianificare al meglio i loro piani di assunzione e di gestione delle risorse umane. Dall’altra parte, garantirà anche i lavoratori, a cui verranno erogati aumenti certi nel quinquennio, a copertura della capacità del proprio potere d’acquisto, così come del resto è stato il principio ispiratore (nonché formalizzato) del contratto ANIS-CSU, da cui questo discende (e firmato anche da OSLA e USL oltre agli altri due sindacati). Flessibilità in cambio di potere d’acquisto, in sintesi, che questa volta è ancora più concreto viste le cifre in ballo. Il nuovo contratto prevede infatti i seguenti aumenti in busta paga: dal 1° gennaio
H otel, ristoranti e bar
2024 +1,90%, dal 1° gennaio
2025 +2,00%, dal 1° gennaio 2026 +2,00%, dal 1° gennaio
Rinnovo ok, ma volano accuse tra USOT e USL su norme, welfare aziendale e “furbi”
Anche il Contratto del settore Hotel, Ristoranti e Bar è passato al vaglio dei lavoratori, ma la lunga procedura del rinnovo si è portata via anche una coda polemica tra il sindacato USL e l’associazion più rappresentativa del settore, l’USOT. Per il primo, infatti, “si fa un gran parlare di carenza di personale presso le strutture turistiche”, ma “il motivo addotto da alcuni ‘osservatori’ suona poco rispondente alla realtà. Dove sono questi giovani che anziché lavorare preferirebbero stare in panciolle? Non è invece forse vero che in un mondo che va avanti e dove anche i diritti si sono evoluti, c’è qualcuno ancora riluttante a riconoscerli appieno?”. Inoltre, “se da un lato occorre pensare a chi investe su una determinata attività, non dobbiamo però dimenticare che il cuore di ogni impresa sono i suoi lavoratori e questi non possono essere lasciati continuamente indietro. Inutile, infatti, che USL e non solo, assieme al Governo e alle
Ass.ni datoriali si diano da fare per migliorare i contratti se poi chi è tenuto a rispettarli non lo fa. Se queste sono le condizioni, è palese capire perché i lavoratori non si trovano”. La risposta del Consiglio Direttivo USOT non si è fatta attendere: “Non ci siamo certo sottratti al confronto con le Organizzazioni Sindacali per rivedere la parte economica del contratto (accordo sottoscritto in ottobre 2023) [...] Tutt’altra urgenza ed attenzione, nonostante l’avessimo più volte richiesta, è stata prestata dai sindacati alla revisione della parte normativa del Contratto Collettivo e quindi si, quella che parla di diritti (e doveri) dei datori di lavoro e, giova ricordarlo, dei dipendenti. Abbiamo più volte evidenziato, negli incontri effettuati, che la parte normativa del CCNL risulta assolutamente datata, inadeguata, obsoleta non solo per i lavoratori ma anche per le aziende. Abbiamo sollecitato, da tempo, di iniziare a prendere se -
riamente in considerazione i fondamentali strumenti di welfare aziendale completamente assenti nel nostro Paese ma molto utilizzati dalle aziende italiane ed estremamente apprezzati dai dipendenti. Le piccole e medie imprese (italiane) preferiscono misure di welfare di sostegno economico a dipendenti e famiglie, a cominciare dai buoni pasto e buoni multicategoriali, servizi legati a salute, conciliazione vita-lavoro e formazione. Gli strumenti di Welfare aziendale, sconosciuti nel nostro ordinamento e sostanzialmente sconosciuti anche dal dibattito politico se non durante la campagna elettorale”. Poi c’è l’accusa ricevuta: “Non possiamo accettare, invece, la generalizzazione con cui USL fa passare l’idea che tutto il Settore sia popolato da imprenditori truffaldini, che chiedono di aggirare le norme per favorire sé stessi a discapito del dipendente. E non viene fatto cenno alcuno al comportamento che hanno alcuni dipendenti”.
2027 +2,00%, dal 1° gennaio 2028 +1,80%. Durante la vigenza del contratto, nel 2026, nel 2028 e a gennaio 2029, sono previste delle verifiche per accertare eventuali scostamenti rispetto all’inflazione effettivamente registrata (Indice IPCA).
È previsto il recupero dello scostamento dell’inflazione registrata nel biennio 2022 / 2023 con i seguenti valori: dal 1° gennaio 2024 1,10%, dal 1° gennaio 2025 1,00%, dal 1° gennaio 2026 1,00%, dal 1° gennaio 2027 0,50%, dal 1° gennaio 2028 0,40%.
Un elemento di novità, è il riconoscimento a partire dal 1° gennaio 2025 di un Emolumento di Fidelizzazione Mensile per i lavoratori che hanno prestato e presteranno in futuro servizio per almeno 11 anni di servizio presso la stessa azienda, pari
al 2,50% della retribuzione tabellare; inoltre sarà aggiornato in base alla dinamica salariale. Si tratta di aumenti sostanziosi e di un meccanismo di recupero e protezione dall’inflazione del tutto originale, che, lato aziende garantisce anche una certa dose di competitività rispetto all’esterno. Mai come in questo periodo, infatti, in Italia e non solo, si stanno rinnovando i contratti a ritmo serrato, con aumenti molto sostanziosi, che avrebbero potuto mettere in difficoltà le impre-
conterrà sia aumenti che “recuperi”
retributive, sia alle imprese stabilità e possibilità di pianificazione, ma anche competitività infatti il 4% concordato come recupero dell’inflazione (che potrebbe aumentare ancora)
se sammarinesi. Così non sarà e questo è un altro punto di forza di questo rinnovo contrattuale, che come noto riguarda oltre 10 mila persone tra sammarinesi e frontalieri, quasi il 40% della forza lavoro totale del sistema.
Buste paga più “pesanti” e con gli arretrati
Inoltre, qualora il Governo intendesse intervenire sulle modifiche apportate nella passata legislatura in tema di riforma del mercato del lavoro, le parti sono impegnate a chiedere la convocazione del tavolo tripartito per l’attivazione del necessario confronto. un “emolumento di fidelizzazione” del 2,5%. Assunti impegni anche per il Welfare Aziendale
Ora il contratto verrà posto al vaglio del Collegio Garante della Contrattazione Collettiva che verificherà se il Testo Unico del contratto è conforme alla normativa; poi sarà votato dai lavoratori attra-
verso un ciclo di assemblee organizzate dalle Federazioni Industria di CSdL, CDLS, USL. Nel frattempo, però, i software per l’elaborazione delle buste paga è già stato aggiornato con le nuove tabelle retributive e, quindi, i lavoratori si troveranno già
gli aumenti nella busta paga di luglio emessa in questi primi giorni di agosto. Nella maggior parte dei casi vedranno già corrisposti anche i relativi arretrati da gennaio, eccezion fatta probabilmente per quelle aziende che hanno già chiuso per ferie e che
computeranno questi arretrati nella prossima busta paga (quindi su agosto, emessa a inizio settembre).
Welfare aziendale e lotta alle molestie Tra gli aspetti innovativi, oltre agli aumenti contrattuali
delle modalità per l’utilizzo dei Permessi di Breve Durata per motivi famigliari, e per i Master Universitari e le Ferie Solidali in ambito aziendale. Viene confermato l’impegno nel destinare, da parte del Fondo Servizi Sociali, la somma di 500.000 euro nell’arco della vigenza contrattuale per garantire il 50% dei crediti dei lavoratori che, a seguito del fallimento dell’azienda, siano diventati inesigibili. Sono stati poi assunti impegni per creare una piattaforma di Welfare Contrattuale valida per tutti i lavoratori mediante il Fondo Servizi Sociali e per condividere iniziative di comunicazione, attuazione e sensibilizzazione a livello aziendale del Piano Nazionale Pluriennale sulla Eliminazione della Violenza e delle Molestie e delle Discriminazioni nel mondo del lavoro. Entrano a fare parte del contratto anche altri elementi come la transizione digitale e l’utilizzo in ambito UE dell’intelligenza artificiale.
annui e al lungo periodo di validità, sarà più facile raggiungere il monte ore per la maturazione del Premio Presenza che terrà conto di 75 ore di CIG e delle ore di flessibilità delle ore non recuperate. È stata anche definita una migliore interpretazione
Dalle diverse patologie da calore alle strategie generali di prevenzione
Lavoro, lo stress termico non è più un problema
L’ISS ha presentato alle Associazioni e ai sindacati un opuscolo
Lavoratori nei settori dell’agricoltura, dei beni e servizi ambientali (gestione delle risorse naturali), dell’edilizia, della raccolta rifiuti, dei lavoratori di riparazione d’emergenza, dei trasporti, del turismo e dello sport. Questo solo alcuni dei “lavoratori a rischio” individuati dal rapporto ILO “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro nel contesto dei cambiamenti climatici 2023” che “aprono” nuovo opuscolo sulla “Valutazione e prevenzione del rischio da stress termico negli ambienti di lavoro”, realizzato dalla UOS Medicina e Igiene del Lavoro – Dipartimento di Prevenzione, dell’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino. Presentato alle Associazioni di Categoria e alle Organizzazioni Sindacali nel mese di giugno, l’opuscolo rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, soprattutto in un periodo in cui le condizioni climatiche stanno diventando sempre più estreme. Realizzato internamente all’Istituto, tale pubblicazione copre una vasta gamma di argomenti tra cui leggi e regolamenti pertinenti, misure di prevenzione raccomandate, e procedure da seguire in caso di emergenze legate al calore. Include inoltre una guida su come le aziende possono creare ambienti di lavoro più sicuri per prevenire lo “stress termico”, che può avere conseguenze gravi per i lavoratori.
Le dichiarazioni
“Questo opuscolo fornisce informazioni essenziali su come valutare e prevenire il rischio da stress termico, un tema di crescente importanza per i lavoratori esposti a temperature elevate – dichiara il Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale
Mariella Mularoni -. La nostra missione è garantire che tutti i lavoratori abbiano accesso alle risorse necessarie per proteggere la loro salute e sicurezza sul lavoro”.
“L’aggiornamento di questo
opuscolo ha richiesto un percorso attento e meticoloso, che ha visto la collaborazione tra diversi esperti dei settori afferenti al Dipartimento
Prevenzione dell’Istituto, che ringrazio – afferma il Direttore Generale dell’ISS Francesco Bevere -. Questo documento continua ad essere uno strumento prezioso che contribuirà a ridurre i rischi da stress termico nel corso di attività lavorative”.
L’opuscolo
Il documento è già disponibile sul sito internet dell’ISS (www.iss.sm), nella sezione dedicata a Medicina e Igiene del Lavoro del Dipartimento Prevenzione, dove può essere scaricato gratuitamente, in particolare da aziende e lavoratori. Ci soffermiamo su alcuni punti.
Patologie da calore È necessario strutturare un piano di emergenza in caso insorgano malori in seguito ad esposizione a calore attraverso il coinvolgimento dei lavoratori formati al Primo Soccorso e sensibilizzando tutti i lavoratori al riconoscimento di sintomi significativi per patologie da calore quali disidratazione; cali improvvisi di pressione arteriosa; debolezza improvvisa; palpitazioni o tachicardia; irritabilità e sonnolenza, sete intensa; pelle e mucose asciutte; cute anelastica; occhi ipotonici; iperiflessia e
scosse muscolari; riduzione della diuresi.
Strategie generali di prevenzione
Assunzione di liquidi ed alimenti: quando si lavora a temperature comprese fra i 25°C e i 35°C occorre assumere liquidi in quantità sufficiente, in modo da reintegrare quanto perso con la sudorazione, preferibilmente acqua. Al di sopra dei 35°C (o anche meno in presenza di afa) è bene assumere come minimo 3-5 decilitri (1-2 bicchieri abbondanti) di acqua 2-3 volte ogni ora. I liquidi devono essere assunti prima che si faccia sentire la sete. La somministrazione di acqua può essere accompagnata da sali minerali persi con la sudorazione laddove indicato dal medico del lavoro aziendale. Suggerire ed incentivare il lavoratore al consumo di cibi digeribili ricchi di fibre, frutta e verdura che contribuiscono al reintegro costante di liquidi. Il datore di lavoro deve vietare in modo esplicito il consumo di bevande alcoliche durante l’attività lavorativa.
Pause: assicurare la disponibilità di aree completamente ombreggiate o climatizzate per le pause. Creare aree all’ombra dove tenere disponibile acqua fresca per consentire una necessaria e regolare idratazione rispettando piccole e frequenti pause nell’intero turno lavorativo.
Modificare gli orari di lavoro sfruttando le prime ore del mattino, può essere una soluzione per evitare l’esposizione ai raggi UV e al caldo eccessivo Conoscere il rischio da stress termico Ambienti severi caldi - Prevenzione e
protezione (DPI) INAIL 2017. Pianificare le attività che richiedono un maggiore sforzo fisico durante i momenti più freschi della giornata e privilegiare i compiti in ambienti coperti, fissi o provvisionali, nelle ore più calde. Occorre inoltre prevedere una rotazione dei compiti lavorativi alternando, nel turno di lavoro, attività all’aperto e al chiuso, e attività al sole con attività all’ombra. Al di sopra dei 30°C è bene effettuare una pausa di almeno 5 minuti per ciascuna ora di lavoro in un luogo fresco ed ombreggiato. Integrazioni per le lavorazioni svolte all’aperto: evitare di svolgere attività lavorative con parti del corpo interamente scoperte (testa compresa); usare crema solare ad alta protezione (Dispositivo di Protezione Individuale) su specifica indicazione del medico del lavoro aziendale. Alessandro Carli
Al caldo devono prestare particolare attenzione soprattutto le persone più anziane. Il Comune di Rimini, in collaborazione con Usl Romagna, la Protezione Civile e le associazioni del terzo Settore, ha messo in campo il Piano Caldo, un’azione diversificata per mitigare l’impatto delle ondate di calore e per rispondere ai bisogni della cittadinanza. Attivo fino a metà settembre, il programma è basato in particolare su un monitoraggio telefonico attivo dal lunedì al venerdì.
Piano Caldo già attivo a Rimini
ocus
Lo scampo di Garibaldi, 175 anni dopo
Il libro di Casali, “Antologia di scritti”, racconta l’incontro tra l’Eroe dei due Mondi e la Repubblica di San Marino: il 30 e il 31 luglio del 1849 “arrivò con i suoi, ridotti ormai a poco più di duemila unità”
Medico, socialista, esule politico nel periodo fascista, consigliere e Capitano Reggente ma anche fondatore del Partito Socialista Democratico Indipendente, Alvaro Casali (1896 – 1978) fu anche scrittore e storico della Repubblica di San Marino. Tra i volumi conservati nella Biblioteca di Stato ce n’è uno, “Antologia di scritti”, che racconta la figura di Giuseppe Garibaldi sul Titano (nel 2024 cade il 175esimo anniversario del suo “scampo”). E che parte da una città romagnola che si trova a Nord. E che è scritta in prima persona da Alessandro Guiccioli di Ravenna, Patrizio della Repubblica di San Marino. Siamo alla metà del 1800 e quella che fu la Capitale dell’Impero Romano Bizantino (402-476 d. C.) era minacciata dal “Governo papale”, non particolarmente amato dai cittadini. Giuccioli, assieme ad altre persone, decise di ritirarsi a Monteleone. Il 4 luglio del 1849 venne a sapere che “Roma, dopo una strenue difesa, era caduta nelle mani dei francesi che vi avevano ristabilito il governo del Papa. Ormai tutto era finito”. Poco più di un mese più tardi, il 10 luglio, arriva al padre di Alessandro Guiccioli “un biglietto del Conte Locatelli Alberto, il quale lo avvertiva essere stato spiccato un mandato di arresto contro tutti i Membri della Costituente Romana e lo consigliava di mettersi in salvo”. Il padre del Patrizio della Repubblica di San Marino seguì il consiglio del Locatelli e “travestito alla contadina, partì a cavallo insieme a una guida fedele e attraverso i monti, per viottoli impervi, raggiunse San Marino”. Alessandro Guiccioli, un giorno e mezzo dopo il genitore, fece altrettanto, seguito dalla madre. “Viaggiammo con buoi fino ai piedi del Monte (passarono, racconta Alessandro, per Cesena e Rimini, dove dormirono). Mio padre ci venne incontro a mezza strada che divide il Borgo che è ai piedi della montagna, dalla città che sta sulla cima del Titano”. Alva-
ro Casali svela a questo punto che il padre “aveva preso in affitto una casa appartenente a uno dei maggiorenti, il Belluzzi”. La dimora “era situata sopra una piccola piazza scoscesa e di forma triangolare, che piuttosto poteva dirsi un crocicchio; a ciascuno dei tre lati corrispondeva una viuzza. Quella a destra di casa Belluzzi scendeva alla porta di S. Francesco verso il Borgo, quella a sinistra conduceva ad alcune casupole e a una chiesuola; quella di fronte saliva alla Pianella, piazzetta sulla quale si trova il Palazzo del Governo”. Dalla casa, si legge, “si vedeva una parte del così detto Stradone, luogo di passeggio durante la buona stagione e, al bisogno, anche di gioco del pallone”. Qui l’autore si sofferma sulla società del periodo. “San Marino era allora pieno di emigrati rifugiatosi colà come augelli sbattuti dalla bufera; molti erano per noi antiche conoscenze: fra i romani un Lopez colonnello di artiglieria, persona molto educata, di
bei modi e di sentimenti elevati. Un Conte Bandini, pure romano, e Luigi Ripa di Verucchio, amico di mio padre fin dalla giovinezza”.
La piazzetta era un’agorà: un luogo “di ritrovo degli emigrati; quando il tempo era cattivo si rifugiavano nei caffè dove esisteva un biliardo, ma non già di un sistema di illuminazione permanente, per cui quando le giornate si accorciavano si spinse il lusso fino ad accendere un paio di candele di sego”.
A questo punto compare Garibaldi, “Sdegnoso di arrendersi, prima che i Francesi entrassero a Roma, era uscito dalla Città alla testa di circa quattromila uomini e si era gettato in Toscana, sperando di levare a rumore quelle popolazioni”. Garibaldi non vi riuscì e quindi nella notte tra il 30 e il 31 luglio “arrivò a San Marino con i suoi, ridotti ormai a poco più di duemila: tra questi erano i due Ciceruacchio padre e figlio, il frate Ugo Bassi”. Al mattino del 31 luglio 1849 Alessandro
Guiccioli fu svegliato dalla notizia dell’arrivo di Garibaldi. “Egli era a cavallo, insieme all’Anita e a parecchi altri, e indossava la camicia rossa, splendente come una falce sotto gli ardenti raggi del sole. Erano con lui le Autorità Sammarinesi che discutevano sul modo di uscire il meno male possibile da una situazione pericolosa che metteva a grande rischio la sicurezza della minuscola Repubblica”.
Le Autorità del Titano “si fecero intermediarie fra Garibaldi e gli Austriaci che ave-
vano circondato il territorio da ogni lato”.
A San Marino, il 1° di agosto del 1849, “gli avanzi delle schiere garibaldine erano accampate un po’ dappertutto”. Vi erano tra di loro gente di origine e specie diverse, “perfino parecchi che avevano seguito Garibaldi fin da Montevideo”. Per procurarsi qualche soldo da mettersi in tasca, “vendevano cavalli e uniformi a vilissimo prezzo”. Un cavallo “due o tre scudi, due o tre paioli un mantello o un fucile”. L’autore poi torna alla famiglia Guiccioli,
che si fermò sul Monte sino al 1850. “L’inverno fu freddissimo: nevi e ghiacci. Per non sdrucciolare noi mettiamo scafarotti di panno, e papà rampini ai piedi. Di notte occorre portare un lanternino perché non vi è illuminazione. Papà compra una casa a mezza via fra il Borgo e la Città, ma non ci si va ad abitare” perché sull’uomo pende un mandato d’arresto. Così a maggio del 1850 la famiglia Guiccoli lascia San Marino e “con una barca chioggiotta” arrivano a Venezia. Alessandro Carli
In esposizioni le immagini di 8 fotografi di San Marino e del circondario
“Solo di Luoghi”, il Monte ha sempre più obiettivi
A Palazzo Graziani la mostra curata da Vincenzi, Busignani e Mazza
Un anno di incontri, di parole, di confronto. Un anno di idee, di tempo speso – una volta alla settimana - che è diventato azione visiva riunita: Palazzo Graziani (San Marino Città) ospiterà sino al 18 agosto la mostra fotografica “Solo di Luoghi. Dimensioni soggettive del territorio”, una collettiva (gli autori delle serie di fotografie sono Michele Astolfi, Laura Conti, Anna Lisa Gasperoni, Fabrizio Giardi, Marco Guidi, Nina Macina, Gionata Santi, Fulvio Zambianchi) curata da Giorgio Busignani, A. Gabriele Mazza e Marco Vincenzi. “La mostra – racconta Marco Vincenzi – è il risultato finale di un’attività portata avanti con un gruppo di giovani ap-
Cpassionati di fotografia provenienti da San Marino e dalle zone limitrofe. Ci siamo vi-
sti per dodici mesi, una volta alla settimana, in maniera ‘orizzontale’: ci interessava
onsorzio Terra di San Marino
creare un percorso di formazione tra pari. Durante i dialoghi sono emersi una serie di
focus che sono sfociati in discussioni propositive. Si tratta, in sintesi, di un progetto ‘sul e per’ il territorio”. Un territorio visto attraverso la sensibilità degli otto giovani.
“Territorio fisico, certo, ma anche intimo, sociale e concettuale” conclude Marco Vincenzi.
L’esposizione – a ingresso gratuito e aperta dalle 10 alle 18 - è una proposta della Giunta del Castello della Città di San Marino, sostenitrice del progetto, nell’ambito dello SMIAF Festival e patrocinata dalla Segreteria di Stato alla Istruzione e Cultura della Repubblica di San Marino, con il supporto degli Istituti Culturali.
Alessandro Carli
Vendemmia 2024, Lorenzo Canini: “Si parte a Ferragosto, sarà un buon anno” Intanto è stata presentata il primo “Biancale a “Identificazione di Origine”
“Da bambino credevo che i grappoli d’uva li faccia e li maturi la luna. Non so, – disse l’amico. – Per me è sempre la stessa. Ora il brivido mi aveva lasciato e la luna col suo sapore di vendemmia ci guardava entrambi come una creatura che conoscevo e ritrovavo” scrisse Cesare Pavese. Chissà se lo stesso stupore lo ha vissuto anche Lorenzo Canini, Presidente del Consorzio Vini Tipici. Anche se non lo dice, ad ascoltare le sue parole sembra proprio di sì. Con Lorenzo però non parliamo di passato ma di presente: siamo ad inizio agosto, è tempo di vendemmia. “Il meteo di quest’anno – esordisce – è stato in linea con il cambiamento climatico in atto: si sono alternate fasi di siccità a periodi più piovosi, come ad esempio maggio e giugno. Abbiamo avuto un inverno piuttosto carente di precipitazioni e caratterizzato da temperature miti. Nonostante questo, si prospetta una buona vendemmia”. In attesa dei quantitativi finali, il Presi-
dente si sofferma sul work in progress di un progetto (e un processo) che già da anni il Consorzio Vini Tipici porta avanti, quello cioè della conversione al biologico. “Ad oggi più del 50% dei
nostri vini è bio. Quest’anno inoltre abbiamo presentato il primo vino a ‘Identificazione di Origine’. È il Biancale, vendemmia 2023. Il prossimo anno usciremo anche con un rosso: l’intenzione è quella
di aumentare questa linea”. I soci della cantina – sono circa 100 e lavorano complessivamente una superficie di 90 ettari coltivati a vigna – iniziano a prepararsi: la raccolta delle uve inizierà
a Ferragosto (“In anticipo di più meno due settimane rispetto al passato” sottolinea Lorenzo) con le uve a base spumante. “Poi a ruota ci sarà il Moscato, attorno al 20 o 21 agosto, e poi a seguire
Betti mostra
Inaugura il 27 luglio alle ore 18,30 e rimarrà aperta sino al 18 agosto “Tutti figli di Dio”, la mostra fotografica e visuale di Rosangela Betti ospitata a Monte Cerignone (PU). “Il nudo come riflessione sulla condizione umana: corpo e spirito, piacere edonistico, identità di genere, sofferenza” afferma l’autrice.
Rubrica periodica a cura del Consorzio
Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm
le altre uve: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Pinot nero, Merlot, Cabernet, Cabernet Franc, Sangiovese, Ribolla, Biancale e Montepulciano. La vendemmia dovrebbe concludersi a fine settembre”.
In un mese e mezzo di vendemmia cambiano gli orari di lavoro. “La sveglia è sempre ‘di buon’ora’ ma cambia a seconda delle uve. Nel periodo estivo, quello delle basi spumante, si inizia alle 5 e 30: questa uva va raccolta con il fresco e portata alla cantina entro la mattina per evitare l’ossidazione. A settembre invece si comincia attorno alle 7 e si prosegue sino alle 17.30”.
A volte significa prendere la rincorsa verso nuove idee
Fermiamoci un po’ dal (rin)correre
C’è un tempo per ogni cosa, anche per una pausa
Prendere respiro è una necessità, non solo fisiologica. Bisogna permettere alla testa di prendersi una pausa dal ragionare, dall’organizzare, e lasciarla libera di imparare a memoria canzoni leggere. Bisogna concedere alla pazienza di non essere provata ogni giorno fino al limite. C’è un tempo per ogni cosa. Anche per fermarsi. Per lasciare spazio al colore di certi tramonti. Per dedicarsi alle costellazioni visibili a occhio nudo. Per aprire le finestre e lasciare che si sussurrino aria fresca da una parte all’altra della casa. Per ascoltare il silenzio del quartiere. Per camminare scalzi.
Fermarsi davanti alla libreria e prendere finalmente in mano quei libri che andrebbero letti d’un fiato. E tu di fiatodi solito - non ne hai mai, perché ogni giorno richiede di trottare da una parte all’altra dei problemi.
Montaigne, nei suoi “Saggi” sosteneva che “Ognuno di noi è più ricco di quanto pensi. Ma ci abituano a prendere in prestito e a mendicare: ci avvezzano a servirci più dell’altrui che del nostro. In nessuna cosa l’uomo sa fermarsi al limite del proprio bisogno”.
Fermarsi dal quel correre quotidiano, da quella consuetudine che ci siamo costruiti ma che a volte va troppo veloce. Fermarsi per poter finalmente parlare, occhi negli occhi. Senza fretta. Senza quel sottile nervosismo che permea ogni discorso, quando sai che hai poco tempo e tante parole da dire. Fermarsi e magari ridere insieme. Basta un aneddoto. Un gelato mangiato davanti a una commedia francese. Basta la voglia di non avere nulla da ridire ma tanto da condividere. Prendere una pausa non implica per forza un arresto. A volte, anzi, significa prendere la rincorsa verso nuove idee, nuove iniziative, nuovi modi di essere e di porsi. Significa rallentare i progetti annebbiati, i movimenti impetuosi ma poco proficui. Mettere da parte il rimuginare. E ambire all’ispirazione -
come fossimo artisti - sapendo che per trovarla è necessario un’azione di rottura, un piccolo atto rivoluzionario: prendersi cura di ciò che per abitudine o distrazione tendiamo a trascurare.
“Ormai nessuno ha più tempo per nulla - scriveva Tiziano Terzani, in “Un altro giro di giostra” - Neppure di meravigliarsi, di inorridirsi, di commuoversi, di innamorarsi, di stare con se stessi. Le scuse per non fermarsi a
chiederci se questo correre ci fa più felici sono migliaia e, se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle”.
Chi non si ferma continua a girare sulla stessa ruota, percorrendo lo stesso identico itinerario, ora dopo ora, fino ad arrivare a chiedersi - sfiduciato - come mai nulla cambia. Senza accorgersi che basterebbe un balzo per scendere dalla giostra e dare un’occhiata alla vita.
Simona Bisacchi
Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com
La TOP FIVE di Fixing
1 La regina dei sentieri (M. Malvaldi - S. Bruzzone)