Anno XXIV - n.31 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 5 Agosto 2016
E ditoriale Governo in crisi, quanto S torie La politica Rossini: dal e i segnali di ripresa
Con le dimissioni dell’ex Segretario Antonella Mularoni – accettate dal Congresso di Stato – si è aperta ufficialmente la crisi di Governo e di conseguenza il ritorno alle urne, previsto per il mese di novembre quando si andrà a votare con la preferenza unica. “Faremo di tutto per garantire la gestione del Paese, con particolare attenzione alle questioni bancarie e finanziarie e alla legge di bilancio” ha annunciato l’Esecutivo. Nelle prossime settimane, da ooservatori, valuteremo quali saranno le contromisure che verranno adottate… Ma veniamo alle elezioni. Premesso il rischio ballottaggio, sul piatto ci sono due date: 13 e 20 novembre. Ma c’è soprattutto una Finanziaria da varare, che – nel caso il nuovo Governo venisse messo in piedi a dicembre – rischierebbe di assomigliare a quella dello scorso anno, piuttosto “timida”, priva cioè di una ristrutturazione della spesa pubblica che consenta di liberare risorse da destinare agli investimenti strategici di cui il Paese ha bisogno. Paese che – dati UPECEDS 2016 alla mano – sta mostrando, anche grazie alla buona performance del comparto manifatturiero, alcuni segnali di ripresa e che per rilanciarsi ha bisogno di una programmazione seria, di lunga visione. Di una stabilità politica e di una Finanziaria che non si limiti a un “mero conteggio” (cosa che potrebbe accadere in caso di elezioni nella (...) Segue a pag. 2
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La crisi di governo bloccherà fino a data da destinarsi, molti interventi che il sistema sociale ed economico attende invece da tempo e altri che, se non verranno normati possono trasformarsi in urgenze, a iniziare dalla riforma delle pensioni. Poi c’è il passaggio dalla monofase al sistema IVA, il Piano Regolatore Generale, la riforma degli ammortizzatori sociali (con l’introduzione dell’ISEE), quella del mercato del lavoro e quella della Camera di Commercio. Infine il grande tema dell’Europa, con la trattativa per l’accordo di associazione, che rischia di fermarsi. Tante questioni che fanno apparire quasi un’inezia l’esborso (comunque previsto per l’anno prossimo) del milione e 600mila euro necessario per le consultazioni elettorali. Bartolucci alle pagg. 6-7
La storia, lo scrittore e l’editore
alle pag.9-11
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