Fixing 31 2017

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Anno XXV - n.31 - 1,50 euro

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 1 Settembre 2017

E ditoriale Altri 1.500 pensionati M otoGP Un nuovo San Marino patto sociale

Il quadro di grande confusione che ruota attorno al sistema bancario sammarinese, e che ha ricadute molto rilevanti sull’intero tessuto economico, è un vento che da mesi ormai alimenta il fuoco della preoccupazione. Una preoccupazione che deriva dall’incertezza sullo stato reale di salute degli istituti bancari e che si ripercuote (anche) sulla capacità di attrarre nuovi investitori e di trattenere in Repubblica quelli che già operano. Notizie battute e poi “riviste” a stretto giro di posta, milioni di euro che si assommano ad altri milioni di euro, che indubbiamente spaventano. Ora, è chiaro a tutti che il sistema non goda di ottima salute. Avere la certezza dei numeri però certamente aiuta. Fatta la diagnosi, si può capire come guarire. Serve però un piano complessivo di ristrutturazione del sistema finanziario, conoscere quante risorse serviranno per completarlo. Il problema, non possiamo negarlo, ha radici profonde. Occorre “fare sistema”, trasformare queste due parole così tanto utilizzate, in fatti concreti. Per riuscire a riemergere, per poter guardare al futuro con più serenità. Serve un nuovo patto sociale che includa una riforma delle pensioni strutturata e pianificata, sostenibile. Parimenti, va messa in campo una spending review chiara che, assieme a una liberalizzazione di alcune attività oggi sulle spalle dello Stato, definisca una reale riduzione della spesa in tempi precisi e non più rimandabili, come invece è capitato in passato, a “futura memoria”. E serve un vero rilancio del Paese, condiviso e lungimirante. Un piano strategico di sviluppo per l’intero sistema economico che stabilisca obiettivi precisi. Un nuovo patto sociale quindi. Di responsabilità. AC

nei prossimi 5 anni

“sfreccia” sul MWC

Oggi sono 9.220 e costano 170 milioni, ma i contributi ne coprono solo 123: la riforma dell’intero sistema diventa sempre più urgente a pag.3

PA

Dopo 7 anni la posta certificata

a pag.4

S iccità

Il numero delle pensioni erogate è in continuo aumento, tanto che a fine 2016 si contavano ben 10.597 “assegni”, per un valore totale di 169.749.998 euro. Quasi 170 milioni per oltre 9mila pensionati, una cifra enorme e, purtroppo, insostenibile. Il problema, oggi, è che stante l’aspettativa di vita in aumento, il numero dei pensionati è destinato ad aumentare vistosamente. Tanto che secondo le proiezioni del Gruppo di lavoro incaricato dal Governo, si arriverà in pochi anni, ovvero nel 2012, a circa 10.720. Quindi 1.500 pensioni in più da pagare, in soldoni. Del resto la crescita di 250-300 unità all’anno è la stessa degli ultimi anni, quindi facilmente prevedibile. Dall’urgenza di una riforma, all’emergenza di un sistema che non si regge più. Bartolucci alle pagg. 6-7

Tra divieti e previsioni meteo

a pag.5

spazio riservato all’indirizzo


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