Editoriale
Non ci sono solo i numeri del Bilancio, ma i numeri contano - eccome - anche in Aula, dove la maggioranza fa sempre più fatica a serrare le sue fila sui provvedimenti più spinosi. La prova provata è appunto l’assestamento che da qualche mese tiene banco in Consiglio Grande e Generale, ma anche fuori da Palazzo Pubblico, con la protesta in piazza dei sindacati contro le Residenze Fiscali non Domiciliate e l’opposizione che battaglia su ogni singola questione, giovandosi appunto della difficoltà della compagine governativa di approvarsi da sola i provvedimenti. Una situazione che, di fatto, il Governo sta ammettendo e che, per quanto prevedibile, oggi tiene in stallo il Paese. A partire, appunto, dall’assestamento di Bilancio che è stato “rimandato a settembre”.
Il problema è che oltre al tema delle Residenze non Domiciliate, ci sono anche diversi interventi che attengono a servizi e funzioni dello Stato, che non possono essere rimandati ulteriormente.
Per cui una “mediazione” va trovata ed è quello che si sta tentando di fare in questi giorni in vista della sessione settembrina del Consiglio. Ma non sarà facile e anche se fosse, oltre al senso di responsabilità, c’è da scommetterci che qualcos’altro dovrà essere messo sul tavolo. Anche perché, avendo ritardato così tanto l’assestamento, dal giorno dopo si entrerà praticamente nella fase preliminare della finanziaria. Un autunno caldo, insomma, a cui si aggiungono i round negoziali con l’UE, la visita del FMI, la visita del Presidente Mattarella, per citare alcuni appuntamenti già fissati. Poi ci sarebbero le riforme annunciate, ma per quelle il tempo è sempre poco.
Daniele Bartolucci
NPL, operazione al via “Non sarà come Delta”
Cartolarizzazioni, si guarda al modello GACS italiano. Gatti (Finanze):
“Operazione da chiudere entro l’anno per dare liquidità alle banche”
Al via l’operazione cartolarizzazione degli NPL per un valore stimabile tra gli 800 milioni e il miliardo di euro, “ma non sarà una cessione crediti come hanno fatto con Delta”, ha avvertito il Segretario alle Finanze Marco Gatti. A parte la cartolarizzazione “di sistema” che è già di per sé una novità, l’idea è infatti quella del modello GACS italiano, ovvero della garanzia statale sulle sole obbligazioni senior che verranno emesse. Definiti intanto gli attori protagonisti: JP Morgan è l’arranger (che ha scelto come advisor lo Studio Mularoni e il team di Orrick), mentre Banca Guber è il gestore del recupero crediti. Dopo la fase legislativa e regolatoria, insomma, si stringono i tempi per quella operativa, con l’obiettivo di chiuderla già entro la fine dell’anno.
Bartolucci alle pagg. 6-7
spazio riservato all’indirizzo alle pagg.9-11 a pag.8 a pag.2 Foto: Jodice e la Porta del Paese Il podio del Giro: Ciacci LCS e ASA C ultura C orporate Ufficializzata la nuova franchigia Frontalieri
Sul Bilancio la sfida ora è “mediare”
Anno XXXI - n.32 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 8 Settembre 2023
Frontalieri, la franchigia
euro
La
Circolare 25/E conferma: dal 1° gennaio 2024 sarà 10.000 euro
La notizia tanto attesa dai 7.349 lavoratori frontalieri (e dalle loro famiglie; il numero è quello pubblicato dall’UPECEDS e si riferisce al primo trimestre 2023) è arrivata: dal 1° gennaio 2024 ci sarà l’innalzamento della soglia di franchigia applicabile dagli attuali 7.500 euro a 10.000 euro. A mettere “nero su bianco” è stata l’Italia che, attraverso la Legge numero 83 del 2023 e attraverso la Circolare numero 25/E dell’Agenzia delle Entrate del 18 agosto 2023, ha dato “applicazione” all’aumento di 2.500 euro sia per i lavoratori frontalieri impiegati in Svizzera che nella Repubblica di San Marino.
La Circolare nr. 25/E
L’Agenzia delle Entrate, nella Circolare numero 25/E, riporta che “La normativa tributaria italiana dedica una specifica disposizione ai lavoratori frontalieri, all’articolo 1, comma 175, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, il quale prevede che tali soggetti, relativamente al reddito derivante dal lavoro dipendente prestato all’estero, usufruiscono di una franchigia da imposizione dall’IRPEF di 7.500 euro”. Tale franchigia, peraltro, prosegue la Circolare numero 25/E, “è stata aumentata, a decorrere dal 2024, a 10.000 euro per effetto dell’articolo 4 della legge 13 giugno 2023, n. 83)”. Il regime in discorso, come chiarito dalla prassi dell’Agenzia delle Entrate concernente le previgenti disposizioni di contenuto analogo –e pertanto tutt’ora valida – è applicabile, esclusivamente ai lavoratori dipendenti che: sono residenti in Italia; quotidianamente, si recano all’estero per svolgere la propria prestazione lavorativa, in zone di frontiera (quali ad esempio quelle in Francia, Austria, Repubblica di San Marino, Stato Città del Vaticano), o in Paesi limitrofi (quali ad esempio il Principato di Monaco).
Con specifico riferimento ai lavoratori residenti in Italia
che lavorano nello Stato della Città del Vaticano, si ricorda che la franchigia – fermo re-
stando i requisiti di cui sopra – trova applicazione solo per coloro le cui retribuzioni non
sono esenti dall’IRPEF ai sensi dell’articolo 3 del d.P.R. del 29 settembre 1973, n. 601,
in quanto corrisposte da soggetti diversi dalla Santa Sede, dagli altri enti centrali della
Chiesa cattolica e dagli enti gestiti direttamente dalla Santa Sede”. Il paragrafo 6 del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra Italia e Repubblica di San Marino non fornisce una precisa definizione dell’espressione “lavoratori frontalieri”. Pertanto, anche in questo caso, occorre, sulla base dei criteri ermeneutici previsti dall’articolo 3, paragrafo 2, del relativo Trattato, ricavare il significato di tale espressione facendo riferimento al significato in quel momento attribuitole dalla normativa italiana. “Di conseguenza, ai fini dell’applicazione della Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e San Marino, la definizione di lavoratore frontaliere corrisponde attualmente a quella individuata al precedente paragrafo 1 della Parte Seconda della Circolare, con riferimento alla normativa italiana”.
La Legge 83 del 2023
L’art. 4 spiega che “a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore dell’Accordo (di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a, della Legge) il limite di reddito indicato nell’articolo 1, comma 175, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, è fissato in 10.000 euro. L’art. 5 invece si sofferma sulla deducibilità dei contributi obbligatori per i prepensionamenti di categoria dei lavoratori frontalieri: “A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore dell’Accordo di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), della presente legge, i contributi previdenziali per il prepensionamento di categoria che, in base a disposizioni contrattuali, sono a carico dei lavoratori frontalieri nei confronti degli enti di previdenza dello Stato in cui gli stessi prestano l’attività lavorativa sono deducibili dal reddito complessivo nell’importo risultante da idonea documentazione”.
A San Marino sono oltre 7.300 i lavoratori italiani occupati nelle imprese
“cresce” di 2.500
2 L avoro FIXING - Anno XXXI - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023
di Alessandro Carli
“Nessun rischio per l’UE Quella lettere è il nulla”
“Nessun ostacolo all’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Quella lettera alla Commissione rappresenta il nulla”. Non ha usato mezzi termini il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Luca Beccari, nel difendere San Marino dalle pesanti accuse mossegli dai presidenti delle tre autorità di regolamentazione dell’UE, che controllano le banche, i mercati finanziari e i settori assicurativo e pensionistico europei, messe nero su bianco in una lettera resa nota a fine agosto, ma di cui, a quanto pare, la Commissione europea era già a conoscenza tanto che ne aveva già preso atto. Ma senza corrispondervi azione alcuna. Anzi, il portavoce della Commissione Europea Balazs Ujvari, nel confermare di aver preso nota delle opinioni espresse nella lettera, ha confermato altresì l’obiettivo di concludere i negoziati entro il 2023. Come a dire: andiamo avanti.
Ma il problema va comunque risolto (e non solo internamente, dove l’opposizione ha chiesto con urgenza la convocazione della Commissione Esteri per confrontarsi sul tema) e Beccari è pronto a metterlo sul tavolo anche del prossimo round negoziale, previsto a Bruxelles il 18 settembre.
Nel frattempo, proprio Beccari ha chiarito la posizione della Repubblica: “Le dichiarazioni della Commissione Europea, per il tramite del portavoce, riconducono ai principi e alle volontà già ampiamente espresse dalle parti nell’ambito del negoziato per l’Associazione e confermano
due importanti aspetti: la volontà di concludere quanto prima l’accordo e, soprattutto, la necessità che questo comprenda anche i servizi finanziari”. Di più: “La lettera dei tre enti regolatori europei di cui si sta parlando e scrivendo negli ultimi giorni non esprime una posizione della Commissione Europea rispetto a Repubblica di San Marino, Monaco e Andorra e non è un punto di criticità nel rapporto con la stessa. Sono sorpreso, le considerazioni, i dubbi e i timori espressi sono distanti dai contenuti delle interlocuzioni che la Repubblica di San Marino ha avuto e sta avendo con la Commissione Europea, chi li ha espressi ignora probabilmente la realtà dei fatti”.
La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri “condivide inoltre le argomentazioni del Pri-
mo Ministro di Andorra, in modo particolare il fatto che, se esistessero criticità così evidenti, i negoziati non avrebbero potuto raggiungere lo stato attuale. Appare evidente che con l’integrazione si potrà solo migliorare la qualità delle relazioni economiche e si ridurranno invece i rischi di distorsioni.
San Marino, è impegnato da molti nel recepimento dei principali standard di cooperazione fiscale e finanziaria oltre che di quelli relativi al contrasto del riciclaggio. E’ inaccettabile essere etichettati sulla base di timori collegati a fenomeni che forse risiedono più nel passato mettendo in discussione la reputazione del nostro Paese. San Marino è inoltre già pienamente integrato per molti aspetti nel sistema dell’Unione Europea, giochiamo alle
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stesse regole degli altri Paesi. Ce ne deve essere dato atto”. San Marino, del resto, ha dato ampiamente prova di avere un’attenzione particolare a questi temi e il recente allineamento alle sanzioni UE ne è un esempio: “Proprio alla luce di questi sforzi, riteniamo antistorico il dibattito sui rischi di arbitraggio quando invece lo sforzo di allineamento di San Marino agli standard internazionali ed europei, che continua da oltre un decennio, ha evidentemente comportato costi rilevanti non bilanciati da equivalenti opportunità. L’accordo di associazione, fra i suoi tanti obiettivi, si prefigura anche di sanare questo disallineamento e di ricondurre la conformità alla piena integrazione economica e quindi di ripristinare un corretto bilanciamento nelle relazioni con l’Unione Europea”. DB
“Per l’Ocse la Repubblica è conforme agli standard internazionali in materia di scambio di informazioni e trasparenza fiscale”. Questo il titolo della ‘scheda Paese’ realizzata da FiscoOggi.it, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate. Se è vero che tale giudizio dell’OCSE è inserito nel “Peer Review, redatto dal Global Forum on Transparency and Exchange of Information for Tax Purposes e pubblicato dall’Ocse nel luglio 2018, a seguito della verifica della conformità dell’ordinamento sammarinese agli standard in materia di scambio a richiesta”, il quale “ha assegnato alla Repubblica del Titano un rating ‘largely compliant’”, è sintomatico che proprio la rivista online dell’Agenzia delle Entrate abbia pubblicato questa ‘scheda Paese’ proprio il 23 agosto, nei giorni quindi dell’eco mediatico riversatosi sulla Repubblica di San Marino a seguito della pubblicazione dell’ormai famosa lettera delle autorità finanziarie europee. Un messaggio chiaro, quindi,
che palesa anche - nei fatti - una certa volontà altrettanto chiara di emancipare San Marino in un contesto di allineamento agli standard e alle best practices a livello fiscale e finanziario. Una volontà che viene poi espressa anche nel commento inserito nella ‘scheda’ suddetta, che non lascia dubbi: “San Marino ha effettuato rilevanti progressi sul versante della lotta all’evasione fiscale”, si legge sul sito di FiscoOggi.it. “Gli impegni di trasparenza assunti a livello internazionale hanno trovato attuazione attraverso l’adozione a livello interno di provvedimenti legislativi che disciplinano gli obblighi di cooperazione”. Un assist importante, quindi, un riconoscimento ufficiale come del resto se ne sono visti diversi nell’ultimo periodo (non ultima la normativa che regola gli scambi di beni attraverso la fatturazione elettronica, ndr) e che fanno pensare all’Italia e alle sue Istituzioni, come un “alleato” anche contro certi pregiudizi.
Daniele Bartolucci
“Per l’Ocse è conforme agli standard internazionali”
L’assist di FiscoOggi
Il Segretario difende San Marino: “Chi l’ha scritta ignora la realtà dei fatti”
3 E steri FIXING - Anno XXII - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023
Beccari (Esteri): “Non è un punto di criticità nel negoziato in corso”
Trasferimento immobili da costruire, le novità
Le disposizioni transitorie sono contenute nel Decreto 126/2023
La Repubblica di San Marino ha “varato” le disposizioni transitorie per il trasferimento di immobili da costruire ad integrazione delle pertinenti disposizioni contenute nella Legge numero 88 del 29 ottobre 1981 e successive modifiche.
Le novità sono state introdotte dal Decreto Delegato n.126 del 2023 che andiamo a “leggere”.
Agli atti aventi per oggetto il trasferimento della proprietà o dei diritti reali di immobili da costruire, riporta l’articolo 2, “sono allegati gli elaborati planimetrici predisposti e sottoscritti dai professionisti incaricati, con l’indicazione delle quote millesimali e delle superfici. La parte alienante dichiara in atto gli estremi del titolo edilizio e di aver rilasciato all’acquirente copia dell’ultimo progetto approvato. Il professionista incaricato della predisposizione
dell’elaborato planimetrico di cui all’articolo attesta che la consistenza dell’immobile, così come rappresentata nel predetto elaborato, è conforme a quanto previsto dall’ultimo progetto approvato. La predetta attestazione è effettuata mediante dichiarazione da allegare all’atto o da apporre a margine dell’elabora-
to planimetrico”. Si definiscono immobili da costruire i fabbricati per i quali sia stata rilasciata la concessione edilizia e che siano ancora da edificare o la cui costruzione non risulti essere stata ultimata. Le disposizioni di cui al Decreto Delegato non si applicano agli atti aventi per oggetto il trasferi-
mento della proprietà o dei diritti reali di fabbricati che siano allo stato grezzo, ai sensi dell’articolo 84, comma 1, lettera ss), della Legge 14 dicembre 2017 n.140, purché accatastati. In tale caso si applicano le disposizioni di cui all’articolo 79 della Legge n.140/2017 e successive modifiche.
S UMS
Al via la quinta edizione del Premio Meritamente
È stato pubblicato il regolamento per accedere alle borse di studio previste per la quinta edizione del Premio Meritamente. Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative SUMS volte a incentivare la diffusione della cultura e l’elevazione della società sammarinese. Il concorso, infatti, intende incentivare e sostenere, attraverso un contributo economico elargito dalla SUMS, giovani sammarinesi ad intraprendere percorsi formativi di eccellenza in prestigiose istituzioni accademiche in Italia e all’estero. La Commissio-
ne formata da Valentina Garavini, Paolo Rondelli, Pier Luigi Valli e Marino Rossi, esaminerà quindi le domande che perverranno, corredate della necessaria documentazione entro e non oltre le ore 12 del 30 ottobre 2023. Le domande devono essere presentate, nelle forme e secondo la modulistica inserita sul sito www.sums.sm nella sezione “Regolamento” di Meritamente, direttamente alla Segreteria SUMS in Via Gino Giacomini 58, a San Marino, nei giorni di lunedì e giovedì dalle 9.00 alle 12 (tel. 0549991434).
Riguarda quelli da edificare o non ultimati ma con “concessione edilizia”
4 L eggi e Normative FIXING - Anno XXXI - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023
Economia e mercati: il commento di settembre di Denis Manzi, CFA, CIPM
Un po’ per uno, senza dimenticare gli altri
La staffetta tra debitori e creditori: chi sarà, alla fine, il vincitore?
Facciamo un po’ per uno? Il movimento al rialzo dei tassi di interesse in corso da oltre un anno è ormai sulla bocca di tutti. Infatti, i tassi di interesse incidono più o meno sulla vita di tutti noi e tassi di interesse elevati o contenuti possono essere rispettivamente una benedizione o una disgrazia a seconda della nostra condizione finanziaria, un po’ come molte cose nella vita, che non sono mai bianche o nere, ma meglio rappresentate da sfumature di grigio. Ora, sia in USA che in Europa, il periodo partito dagli anni ’80 è stato caratterizzato da un movimento di lungo periodo di costante e graduale ribasso dei tassi di interesse, interrottosi bruscamente dal 2022 (grafico storico tassi di interesse). In pochissimo tempo le banche centrali sono passate da “tartassare” i creditori netti a “tartassare” i debitori netti. Infatti i soggetti con disponibilità finanziarie da investire vengono da anni di magra, anni in cui sono stati costretti, per cercare un minimo rendimento, a spostarsi molto a destra sulla curva del rischio, con tutto quello che ne è conseguito in termini di gonfiamento (e successivo sgonfiamento) di bolle speculative (tassi di interesse negativi, meme stocks, nascita di non-fungible tokens e criptovalute di ogni genere, per citarne alcune). Dall’altro lato chi negli ultimi anni avesse contratto debiti a lunga scadenza con tassi di interesse fissi avrebbe probabilmente fatto l’affare della vita. “Facciamo un po’ per uno?” è l’incipit di questo commento e in effetti nell’ultimo anno e mezzo la situazione si è ribaltata: ora i soggetti con disponibilità finanziarie possono ottenere rendimenti dignitosi senza esporsi a rischi particolari, mentre i soggetti che hanno necessità di indebitarsi lo devono fare, sempre che ci riescano, a tassi di interesse sensibilmente più alti di quelli a cui era possibile avere accesso non molto tempo fa. Ma quindi è colpa delle banche centrali se i tassi prima scendevano e ora salgono? Non
proprio. Infatti, in economia esiste un mitologico tasso di interesse, detto neutrale o naturale (r-star o r*), che non si vede, nel senso che è una misura astratta (approssimabile tramite la stima di crescita reale ed inflazione nel lungo periodo) che misura il tasso di interesse teorico che non stimola e non rallenta l’economia. Pertanto, semplificando, se le banche centrali portano i tassi di interesse al di sopra di r* significa che stanno adottando una politica monetaria restrittiva, con conseguente calo dell’inflazione e della crescita mentre al contrario, quando i tassi di politica monetaria si trovano sotto a r*, la politica monetaria è espansiva e quindi stimolante sia per la crescita che per l’inflazione. Ma quindi i livelli attuali
Tabella performance
nomia cinese, fiaccata da consumi interni che stanno faticando a risalire dopo il periodo del lockdown e da un settore immobiliare che continua ad essere particolarmente debole e flagellato dal susseguirsi di fallimenti di imprese del settore (l’ultima in ordine di tempo è stata Country Garden). Tra i fattori che invece hanno contribuito ad evitare un andamento ben peggiore dei mercati, vi è sicuramente la marcata resilienza che continua ad emergere dalla pubblicazione dei dati macroeconomici e degli utili aziendali.
a un calo generalizzato dei prezzi immobiliari a causa di tale dinamica. In definitiva riteniamo che le probabilità di assistere a un peggioramento economico nei prossimi trimestri sono più elevate di quelle di assistere a un miglioramento.
I portafogli
dei tassi di interesse sono troppo alti, corretti o troppo bassi in base all’andamento economico? Possiamo cercare di capirlo raffrontando il livello reale (quindi al netto dell’inflazione) dei tassi di interesse rispetto al tasso neutrale stimato (se i tassi reali sono sopra al tasso neutrale la politica monetaria e restrittiva e viceversa) e da tale analisi notiamo come la politica monetaria in USA inizi ad apparire restrittiva, mentre in eurozona siamo ancora in fase espansiva, sintomo di come probabilmente la stretta monetaria potrebbe non essere ancora terminata, a meno di non assistere a un drastico calo dell’inflazione. In effetti, la sensazione che i tassi di interesse potrebbero rimanere a livelli elevati per più tempo di
quanto si potesse inizialmente pensare, ha contribuito a una certa fiacchezza sui mercati finanziari nell’ultimo periodo, caratterizzato tuttavia dagli scarsi volumi tipici del mese estivo per eccellenza.
I mercati finanziari
Dopo diversi mesi di positività, agosto è stato segnato da una certa debolezza sulle principali classi di investimento (tabella performance), anche se la price action è stata tutto sommato ordinata. Tra i fattori che hanno contribuito all’andamento negativo, vale la pena citare la presa di coscienza circa politiche monetarie che, nei principali paesi sviluppati, potrebbero rimanere orientate al “restringimento” per ancora diverso tempo e la debolezza dell’eco-
L’economia globale Sempre più ampio il differenziale tra quanto emerge dai dati macroeconomici coincidenti e ritardati (come ad esempio le letture sul PIL, sull’inflazione e sul mercato del lavoro) che continuano a mostrare una resilienza dell’attività economica sorprendente e tra quanto invece emerge dai dati anticipatori (come ad esempio le stime di fiducia e gli indicatori dei direttori degli acquisti, i PMI), che segnalano invece una situazione non di buona salute, che si sta espandendo dal settore manifatturiero a quello dei servizi. Qualche parola in più lo merita il mercato immobiliare. Infatti, un ragionamento forse un po’ naif porterebbe a pensare che un aumento importante dei tassi di interesse sui mutui come quello registrato nell’ultimo anno e mezzo dovrebbe portare come primo effetto ad un calo delle compravendite immobiliari e a un successivo aggiustamento nei prezzi. Tuttavia, tale ragionamento non tiene in considerazione la disponibilità di immobili in vendita, che tende a diminuire quando si registrano impennate dei tassi di interesse in quanto chi ha contratto un mutuo a tassi di interesse molto più bassi degli attuali, difficilmente deciderà di mettere in vendita la propria casa e di conseguenza acquistarne un’altra con un nuovo mutuo. In effetti, in USA per il momento non stiamo assistendo
Settembre statisticamente non è un buon mese per le attività finanziarie. Tuttavia, la leggera negatività registrata durante il mese di agosto, ha reso evidente come i mercati non abbiamo particolarmente voglia di scendere nel contesto attuale, in quanto non vi è stato il cosiddetto “fattore scatenante”. In considerazione dell’effetto di stagionalità non positivo, dei premi al rischio presenti attualmente sulle principali classi di investimento e del posizionamento di mercato, confermiamo il nostro atteggiamento prudente con un leggero sottopeso di azionario (con preferenza per l’area emergente rispetto a quella dei paesi sviluppati) e di obbligazionario di credito e leggero sovrappeso di obbligazionario governativo. In dettaglio, per il prossimo periodo, si consiglia di:
- Mantenere l’esposizione azionaria a livelli leggermente inferiori rispetto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;
- Mantenere l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito leggermente sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;
- Mantenere l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito leggermente sopra al peso stabilito in sede di asset allocation strategica.
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Asset Class Performance % agosto in valuta locale Performance % 2023 valuta locale Azionario Americano -1,77% 17,40% Azionario Europeo -3,90% 13,27% Azionario Mercati Emergenti -6,36% 2,50% Obbligazionario Investment Grade Americano -0,64% 1,37% Obbligazionario Investment Grade Europeo 0,30% 2,72% Obbligazionario globale High Yield -0,51% 6,74% Obbligazionari mercati emergenti aggregato -1,20% 3,26%
Fonte:elaborazioneBSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindici obbligazionari
5 F inanza FIXING - Anno XXII - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023
Elaborazione BSM su dati Bloomberg
La Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze (GACS) è stata introdotta nel 2016 con la legge 49, con l’obiettivo di aiutare le banche italiane a vendere i loro portafogli di crediti in sofferenza, cancellandoli quindi dai propri bilanci ed in pratica è una garanzia che lo Stato italiano offre in caso di insolvenza dei crediti deteriorati che sono stati oggetto di operazioni di cartolarizzazione da parte degli istituti di credito.
Il provvedimento, infatti, è stato assunto dal Governo italiano per fronteggiare il numeroso ammontare di NPL all’interno dei bilanci delle banche italiane.
Il primo istituto ad attivare la GACS è stato Banca Popolare di Bari, ottenendola nel marzo 2017, per la tranche senior da 126.5 milioni, su un totale di cartolarizzazione di 480 milioni di euro.
A seguire, molti altri istituti l’hanno attivata e ottenuta, tra cui Banca Monte dei Paschi di Siena, per la tranche senior da 2.91 miliardi di euro, su un totale di cartolarizzazione di 24.1 miliardi; Unicredit, per la tranche senior da 617.5 milioni, su un totale di cartolarizzazione di 17.7 miliardi; Banco
BPM, per la tranche senior da 1.65 miliardi, su un totale di cartolarizzazione di 5.1 miliardi; UBI Banca, per la tranche senior da 628.5 milioni, su un totale di cartolarizzazione di 2.74 miliardi; Creval, per la tranche senior da 509.5 milioni, su un totale di cartolarizzazione di 1.6 miliardi; Banco di Sardegna (BPER), per la tranche senior da 232 milioni di euro, su un totale di cartolarizzazione pari a 1.04 miliardi; Banco Desio, per la tranche senior da 288.5 milioni, su un totale di cartolarizzazione pari ad 1 miliardo; Carige, per una cartolarizzazione totale di 940 milioni di euro. Il Sole 24 Ore ha stimato che lo Stato, fino al 2018, abbia incassato circa 100 milioni di euro di commissioni assicurative versate dagli operatori che hanno optato per la GACS. La datazione è interessante, perché come noto, a novembre 2018, la Commissione europea ha autorizzato la proroga della GACS fino al 7 marzo 2019, ritenendolo compatibile con la normativa in tema di aiuti di Stato, in quanto, come visto, la GACS è offerta alle banche a condizioni di mer-
cato. Questo è un elemento che potrebbe interessare anche San Marino, essendo in corso la trattativa per l’Accordo di Associazione. Altri elementi di similitudine con questa normativa, sono più tecnici, in particolare su quali obbligazioni (ABS, asset backed security) effettivamente lo Stato metterà garanzia. L’Italia ha scelto, come dovrebbe fare anche San Marino, di garantire solo le obbligazioni “senior”, quindi i crediti di migliore qualità, in cui è più probabile che avvenga il rimborso, con una contenuta probabilità di insolvenza.
La differenza potrebbe essere invece sul rating, visto che la GACS italiana copre solamente le note che hanno un rating superiore all’Investment Grade. Quando scatta questa garanzia? In caso di insolvenza, a partire dal 90º giorno di mancato pagamento ed entro il termine di 9 mesi successivi alla scadenza del titolo, gli investitori possono escutere la garanzia direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che poi procederà a rivalersi sulla SPV. DB
L’operazione “pulizia NPL” è ormai pronta a partire e dopo gli strumenti normativi, inizia formalmente a delinearsi il quadro d’azione, a partire dai protagonisti, che saranno come noto JP Morgan nel ruolo di arranger (scelto nella rosa di nomi individuati da ABS, di cui facevano parte anche Kpmg e Prometea) e Banca Guber per la gestione del recupero crediti, più altri “due veicoli pubblici” nei quali gli NPL sono già confluiti da banche finite in liquidazione. A questi si aggiunge come advisor, notizia confermata dal Segretario Gatti in questi giorni, anche lo Studio Mularoni, che ha accompagnato ABS in questa partita fin dall’inizio, ormai diversi anni, come spiegò in Commissione il Direttore, Federico Gianni: “Il progetto di cartolarizzazione nasce su spinta dell’associazione già dal 2016 per trovare una soluzione sistemica e sostenibile sul tema degli NPL. Ed è stata elaborata una proposta concreta, condivisa con gli stakeholder e portata all’attenzione di Banca d’Italia che ha dato riscontro positivo. L’associazione ha poi fornito attività di supporto, coordinamento e spinta per la messa a terra del progetto e ha collaborato anche al decreto delegato sulla nuova mission di BNS”. “Ora”, ha aggiornato la situazione il Segretario di
Stato alle Finanze, Marco Gatti, “i player ci sono tutti e ci auguriamo si possa concretizzare entro la fine di quest’anno. Lo scopo finale è quello di permettere alle banche di ottenere liquidità in tempi celeri”. E non si tratta di volumi di poco conto, visto che la stima ufficiosa è tra gli 800 milioni e il miliardo di euro (divisi tra Banca di San Marino, Cassa di Risparmio e Banca Agricola Commerciale, oltre ai due veicoli pubblici), anche se “i dati definitivi non li abbiamo perché in questo momento l’arranger e anche Banca Gruber stanno verificando i valori patrimoniali, quindi si passerà solo successivamente alla fase più definitoria, quindi più chiara della situazione”. Un passaggio fondamentale quindi per il sistema bancario, certamente, sempre più indirizzato ad un allineamento di Basilea 3, quindi, ma anche del sistema in generale, che punta ad una
maggiore integrazione nel mercato unico europeo attraverso l’Accordo di Associazione che si sta negoziando e che, anch’esso, ha come traguardo temporale la fine del 2023.
Garanzie dello Stato sul modello italiano Nella recente intervista a Milano Finanza, Gatti ha confermato anche la collabora-
Il modello italiano
Dal 2016 la GACS è stata attivata da diversi istituti e non è “aiuto di Stato” per l’UE
di Daniele Bartolucci
6 A ttualità FIXING - Anno XXXI - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023
inanza
Garanzia statale: si guarda al modello della Cartolarizzazioni, Completata la fase legislativa e regolatoria, di verificare l’ammontare degli NPL, stimato
F
GACS
Cartolarizzazioni, obiettivo chiusura entro l’anno
lo Studio Mularoni e Orrick
che uno Stato offre in caso di insolvenza dei crediti deteriorati che sono stati oggetto di operazioni di cartolarizzazione da parte degli istituti di credito (vedi box a lato).
zione anche del team di Orrick (sempre come advisor indicato da JP Morgan), che è sintomatico di quale sia il modello di cartolarizzazioni si vuole tendere e in particolare su quali garanzie lo Stato potrà mettere in gioco: ovvero quello italiano della Garanzia Cartolarizzazione
Sofferenze (GACS) - a cui proprio Orrick ha dato un contributo fondamentale –
In pratica, come aveva già spiegato in Commissione lo stesso Gatti, “il processo di cartolarizzazione è volontario e le banche dovranno decidere quali crediti cartolarizzare con emissione di un veicolo che emetterà delle obbligazioni (ABS) e i crediti ceduti dovranno essere valutati da un valutatore. Chi valuta i crediti prenderà il portafoglio delle banche e dirà quanto c’è in attivo e quanto rispetto ai crediti si potranno incassare dal processo di cartolarizzazione. Poi non è detto sarà quello che si incasserà –le banche hanno già svalutato il 65% dei crediti originari – è possibile si incassi anche di più. Lo Stato dovrà decidere a quel punto se e quanta garanzia prestare: fisserà l’importo e la remunerazione
e quella somma che lo Stato garantirà produrrà emissione di ABS senior. Se invece lo Stato dice che il valutatore non lo convince, allora ci sarà emissione senza le senior, senza che lo Stato presti ga-
ranzie”. Insomma, “lo Stato ha mani libere per decidere se e quali garanzie prestare e questo non impedisce di fare cartolarizzazione”, ma solo che ci saranno titoli senior (più tutelati, perché garantiti
dallo Stato) e altri non senior, come le ABS junior, quelle con bassa possibilità di recupero proprio perché per il valutatore ha stimato che la somma non è recuperabile. In pratica, questo strumento dà
“la possibilità allo Stato di non fare l’operazione se non è conveniente”.
A scanso di equivoci, Gatti ha anche ribadito ai microfoni di RTV che “l’operazione di cartolarizzazione non è una operazione di cessione dei crediti così come hanno fatto loro (l’ex compagine di Governo, ndr) con i crediti Delta; è una operazione interna di gestione tecnica di quelli che sono dei crediti non performanti che non vengono ceduti a terzi ma verranno incassati e tutto l’incasso fatto andrà a giovamento del sistema bancario sammarinese”.
“Gli sforzi per migliorare la capitalizzazione e la redditività delle banche continuano e stanno dando alcuni frutti, ma i rischi permangono”, aveva avvertito il capo missione del Fondo Monetario Internazionale qualche mese fa. “A questo proposito, i piani per ridurre le attività in sofferenza attraverso una società di gestione degli attivi e l’introduzione di un calendario di accantonamenti da parte della Banca Centrale di San Marino sono passi nella giusta direzione. L’attuazione di questa strategia, prevista per la seconda metà dell’anno, non dovrebbe essere ulteriormente ritardata. Tuttavia, ciò dovrebbe avvenire in modo da evitare rischi fiscali (stabilendo un tetto prudenziale per la prevista garanzia pubblica sulle obbligazioni senior) e di for-
bearance (assicurando che il trasferimento dei crediti in sofferenza non ritardi il pieno riconoscimento delle perdite pregresse)”. Un tema che si ripresenterà anche tra due settimane, quando il FMI sarà di nuovo a San Marino con la sua delegazione di esperti. Ma è un tema trasversale, “importantissimo”, secondo il Segretario Marco Gatti, “perché ci farà guadagnare un punto nella valutazione di Fitch, così come un altro punto si recupererà nel momento in cui attueremo il rifinanziamento del debito. Questi miglioramenti ci riporterebbe alla tripla B, che è l’obiettivo che tutti abbiamo, ovvero quel rating che ci permetterà finalmente di andare sul mercato internazionale come Paese affidabile per gli investimenti, con tutte le conseguenze positive”.
Il tema è tra le priorità, anche in funzione del rating
I n arrivo il FMI
italiana, quindi solo sulle obbligazioni senior. Gatti (Finanze): “Non sarà come la cessione Delta”
7 F inanza FIXING - Anno XXII - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023
regolatoria, l’arranger (JP Morgan) e il gestore del recupero crediti (Banca Guber) stanno finendo stimato tra gli 800 milioni e il miliardo di euro. Scelti come advisor
S port & Imprese
Grande successo il 2 settembre per la decima edizione del Giro del Monte
Corporate Run 2023 vince Ciacci Gioielleria
Al secondo posto LCS LCBeauty, bronzo invece per il Gruppo ASA
La Corporate Run 2023 ha visto il successo della “Ciacci Gioielleria” davanti a LCS LCBeauty e Gruppo ASA. Partecipata come sempre la “gara per le aziende” che anche sabato 2 settembre ha colto l’occasione per “sfidare” altre imprese del territorio lungo le strade “montane” della Repubblica di San Marino.
Il Giro del Monte 2023
Il marocchino Hicham Boufars e l’italiana Bianca Campidelli hanno vinto il Giro al Monte, andato in scena nel pomeriggio di sabato 2 settembre con partenza e arrivo lungo piazzale Lo stradone, nel cuore della Repubblica di San Marino, davanti alla storica Porta San Francesco.
Lungo i 7 km del tracciato, Boufars ha fatto il vuoto dietro di sé e ha tagliato il traguardo in 21’53”, mano nella mano con il figlioletto, a soli quattro secondi dal record del percorso firmato dall’ucraino Vasyil Matvichuk nel 2021 con 21’49”. Sul podio sono saliti anche il sammarinese Lorenzo Bugli (Dinamo Sport, 22’37”) e l’alessandrino Vincenzo Scuro (Caivano Runners, 23’26”) spesso presente alle competizioni della Repubblica di San Marino.
Analoga supremazia ha caratterizzato la prova femminile, dove Bianca Campidelli (tesserata per l’Atletica Rimini Nord della vicina Santarcangelo) ha concluso la prova in 26’07”, dando più di un minuto di distacco alle due più immediate inseguitrici: Sara Ceccolini (Dinamo Sport, 28’20”) e la maratoneta bolognese Francesca Battac-
chi (Acquadela, 28’44”).
La novità: lo Skytrail Prima ancora della tradizionale corsa su strada, il pomeriggio era stato aperto dalla novità dell’edizione 2023, lo Skytrail Giro del Monte, 9 km
di tracciato vario con 450 metri di dislivello positivo, che comprendevano passaggi nel bosco, salite su sentieri sterrati, gallerie e alcuni tratti “esposti” da percorrere comunque in sicurezza.
Qui a dominare sono stati gli
atleti dell’Olimpus San Marino: Marco Francioni (44’38”) e Valentina Venerucci, che con 51’05” si è classificata quarta assoluta, preceduta solo da tre soli uomini.
Non sono mancati gli “stakanovisti” della corsa: una particolare classifica, infatti, è stata riservata ai runner che hanno corso in entrambe le gare, come Valentina Venerucci e Chiara Guiducci, ad esempio, o Marco Francioni, Michele Agostini e Roberto Pazzaglia, il podio maschile di questa inedita combinata Trail + Strada.
Il commento di Guiducci “Che una gara di trail running a San Marino potesse risultare interessante ce n’era-
vamo accorti in quella sorta di ‘edizione zero’ organizzata all’interno di ‘Energika’, l’outdoor festival svolto qui nel ponte del 25 aprile, un’esperienza che ci ha insegnato quello che più di tutto è importante, oggi, nell’organizzazione degli eventi sportivi: il concetto di festa, con inserite anche attività diverse dalla corsa (come le attività di gioco-atletica e il ‘braccio di ferro’, che si poteva provare con istruttori qualificati) e aperto
alle diverse esigenze degli appassionati, dagli agonisti ai camminatori, con in più la ‘Corporate run’, che ormai è diventata un nostro ‘marchio di fabbrica’ e che anche in questa edizione del ‘Giro’ non ha mancato di raccogliere tantissime adesioni tra i gruppi aziendali delle diverse realtà economiche”, ha spiegato Samuele Guiducci, presidente del “Track&Field San Marino”, la società organizzatrice dell’evento.
CORPORATE RUN 2023: IL PODIO
AZIENDA CLASSIFICA Ciacci Gielleria 1 LCS LCBeauty 2 Gruppo ASA 3
8 FIXING - Anno XXXI - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023
Jodice ha un obiettivo: la Porta
Conosciuta, immortalata con precisione quotidianamente eppure così unica: è la Porta del Paese, qui “fermata”, raccontata dal Maestro Mimmo Jodice (Napoli, 1934) e oggi custodita all’interno della Galleria Nazionale assieme ad altri sette stampe fotografiche ai sali d’argento su carta baritata. “San Marino 1990”, questo il titolo del “percorso”, è una ricognizione fotografica del Monte Titano realizzata in occasione della mostra “Confini, Visività e configurazione nel reale”, curata da Marisa Vescovo e parte del Progetto Logge, presso la sede delle Logge dei Volontari, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di San Marino. Mimmo Jodice, in continuità con la propria poetica e con il più ampio discorso artistico dei fotografi di “Viaggio in Italia”, pensa ad un’investigazione visiva rivolta ai luoghi di transito, le soglie della Città Stato di San Marino.
Le immagini sono caratterizzate da una dimensione sospesa, che rivela un’assenza all’interno della scena fotografata. La figura umana, infatti, non mai presente, ma è come attesa, in arrivo.
In relazione a questa posizione scrive Marisa Vescovo:
“Jodice immobilizza con il suo obiettivo la realtà per stringerla in un perimetro da cui possono emergere limpidamente luoghi che sembrano ancora abitati dal mistero, dai segreti che ancora possiedono e che noi non “vediamo” più”. I siti ritratti sono così luoghi di transito, passaggio, comunicazione, dialogo tra due ambienti e di cambiamento, luoghi di apertura e chiusura, separazione, differenza, confine. Mimmo Jodice utilizza il linguaggio specifico della fotografia, avvalendosi rigorosamente del bianco e nero, con l’idea, infine, di sottrarre queste immagini al tempo, posizionarle al di fuori della contingenza per amplificare e restituire un’immagine della Repubblica di San Marino atemporale, congelata, quasi magica.
S avignano SI Fest
Tre fine settimana tra Marco
Pesaresi e le foto di oggi
All’entrata dell’Ala di Isotta di Castel Sismondo l’abbraccio sincero con Isa Perazzini, l’angelo custode di una delle due mostre dedicate al “Cartier-Bresson” di Rimini, Marco Pesaresi. Le chiedo di parlarmi delle immagini in esposizione fatte da suo figlio: un incanto in bianco e nero, verticale, profondo e sincero. C’è anche il fotografo di Contrasto all’interno del programma del 32esimo “Si Fest” di Savignano sul Rubicone (dall’8 al 10 settembre e nei weekend del 16-17 e 23-24 settembre), la kermesse che ha come “obiettivo” quello di presentare le poetiche di oggi e del passato di chi lavora “con e nelle” immagini. Il programma (https:// www.sifest.it/it/home. html) è denso: la Scuola primaria “Dante Alighieri” presenta il futuro immaginato da Jacky Connolly, a metà fra videogame e romanzo distopico (Descent Into Hell, letteratura) e da Jim Naughten, un mondo di animali solitari ispirato alle teorie del sociobiologo Edward Osborne Wilson (Eremozoic, biologia). L’Istituto comprensivo “Giulio Cesare” ospita invece reportage dal fiume Mississippi (Alec Soth, Sleeping by the Mississippi, geografia), dal Libano in crisi d’identità (Myriam Boulos,
What’s Ours, religione) e il diario con cui Marvel Harris racconta la sua transizione di genere, l’autismo e la lotta per la salute mentale (Inner Journey, letteratura).
La parte “inedita” di “Rimini Revisited – Oltre il mare” – ovvero un centinaio di scatti mai pubblicati – è visibile all’interno della Sala Allende di Savignano e, assieme a quella a Castelsismondo, è a ingresso gratuito: un motivo in più per percorrere parte della via Emilia e scoprire la forza e la sincerità di Marco.
Isa Perazzini è un libro aperto, una sorgente di fiume: fresca e viva, si sofferma sui particolari, ed è come ascoltare il cuore di una madre davanti ai figli del figlio.
Il materiale è di assoluto spessore: la Riviera del divertimentificio e del rumore delle discoteche, la Riviera del mare silenzioso, la Romagna delle sagre di paese, dei bambini vestiti da carnevale. Una discesa negli Inferi, quindi, con un santino in tasca e uno vicino al petto. Un’avemaria apocrifa recitata attraverso gli occhi, da seguire senza pause. Una foto, poi un’altra, poi un’altra ancora. Bastano 173 gradini per scendere nel vero Paradiso.
Alessandro Carli
Il grande fotografo napoletano nel 1990 ha “fermato” anche l’ingresso al Centro Storico: si avverte una “dimensione sospesa” e un’assenza della figura umana che però è “come in attesa, in arrivo”
I simboli dei Reggenti visti da Paolo Crocenzi
In mostra a Palazzo Pubblico molte immagini sull’identità politica
A Palazzo Pubblico, nell’Atrio gremito di invitati, alla presenza degli Ecc.mi Capitani Reggenti Alessandro
Scarano e Adele Tonnini, del Segretario di Stato per la Cultura Andrea Belluzzi, ha avuto luogo l’inaugurazione della Mostra “Gli Eccellentissimi Capitani Reggenti. Simboli e luoghi identitari dei Capi di Stato della Repubblica di San Marino” del fotografo Paolo Crocenzi. La mostra rende omaggio agli emblemi, ai riti, alle formule che connotano questo Organo e lo rendono unico. La forza delle immagini realizzate dal fotografo sammarinese Paolo Crocenzi sanno fedelmente condurre attraverso questi riti e coglierne l’attimo. Il progetto, fortemente voluto dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti
C onsorzio Terra di San Marino
“…per i miei versi, come per i pregiati vini, verrà pure il loro turno” scriveva Marina Ivanovna Cvetaeva. Se le parole liriche hanno già il loro spazio nella scrittura di una delle voci più originali della poesia russa del XX secolo, per quelle dei nettari di Bacco del Monte Titano ascoltiamo e raccogliamo le riflessioni di Michele Margotti, enologo e direttore di produzione della Cantina San Marino sulla vendemmia 2023. Un’annata “particolare”, se pensiamo alle piogge primaverili e alle temperature elevatissime di luglio e agosto. “Difficile comunque per tutta l’Italia, da Nord a Sud, mentre a San Marino nel complesso, al di là di qualche situazione complicata, non possiamo certo lamentarci. Alcuni vigneti addirittura, hanno produzioni simili o superiori rispetto all’anno scorso, in altri invece le quantità sono decisamente inferiori. Per avere dati più precisi comunque, dobbiamo aspettare l’avvio della ‘raccolta’
più importante, quella del Sangiovese e del Biancale, che inizierà l’11 settembre. Indicativamente, rispetto al 2022, dovremmo essere attorno a un -15% circa di uva in meno”.
Quest’anno “la vendemmia è partita l’8 agosto con i vini base per gli spumanti,
poi a seguire il Moscato e lo Chardonnay tardivo. Da pochi giorni abbiamo completato il Merlot e la Ribolla è in dirittura d’arrivo” prosegue Michele. “Siamo in ritardo rispetto a 12 mesi fa di circa una decina di giorni, vendemmia che fu però anticipata a causa della forte
ta, nasce per la volontà di valorizzare i simboli identitari e i luoghi della Reggenza e segue di qualche mese il rifacimento del sito web della Reggenza e l’apertura dei canali social dedicati all’Istituto Reggenziale. In quell’occasione il fotografo Crocenzi ha messo a disposizione la sua arte per la realizzazione degli scatti a corredo di questi nuovi canali di comunicazione istituzionale. Le immagini realizzate erano troppo belle ed espressive per non essere oggetto di una esposizione proprio in questo Palazzo da dove hanno avuto genesi. La Reggenza – nell’intervento di saluto di inaugurazione – ha sottolineato come ora tutti i sammarinesi e ogni visitatore che arriverà
nel Paese potrà, attraverso queste fotografie, scoprire qualcosa di più dell’identità statuale, della storia, della cultura e delle peculiarità del Titano. La mostra - come sottolineato sempre dalle Loro Eccellenze –vuol essere anche un modo per tributare all’artista l’omaggio e la visibilità che merita non solo per la sua professionalità ma anche per la disponibilità e l’impegno profusi nella realizzazione di questo progetto. La mostra, a ingresso libero, è a cura della dell’Ufficio Segreteria Istituzionale – e in particolare di Valentina Garavini, esperta in Comunicazione dell’Ufficio medesimoin collaborazione con la Direzione del Cerimoniale Diplomatico.
Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm
siccità”.
Le uve degli 80 soci che coltivano i 110 ettari di vigna “stanno maturando complessivamente bene. Qualcuno, oltre alle alte temperature, ha dovuto però affrontare, come in Italia, il problema della peronospora (una malattia causata da
un patogeno che attacca tutti gli organi verdi della pianta, principalmente le foglie, i germogli e soprattutto i grappoli, e che provoca ingenti danni se non gestita correttamente), un ‘inconveniente’ tipico delle primavere piovose. I vigneti colpiti non sono per fortuna
molti, in quanto i viticoltori sono riusciti a gestire, nella maggior parte dei casi, la difesa fito-sanitaria con buona tempestività”.
Il direttore di produzione della Cantina San Marino poi si sofferma sugli eventi “fuori” dal Monte Titano. “Siamo andati a Vinitaly e a Slow wine fair a Bologna e da pochi giorni siamo entrati nella ‘Guida slow wine 2024’ dove siamo stati recensiti”. Perché davvero, come scrisse Plinio, “mira vitium natura saporem alienum in se trahendi”.
Ieri come oggi, “meravigliosa è la natura delle viti di tirare a sé il sapore altrui”.
Cantina San Marino, in vigna con l’enologo Michele Margotti per conoscere meglio la vendemmia di quest’anno: “Le uve stanno maturando bene”
Alessandro Scarano e Adele Tonnini in continuità con i già Capitani Reggenti Maria Luisa Berti e Manuel Ciavat-
Dalla bandiera che sventola “dall’interno” agli abiti delle Eccellenze
10 FIXING - Anno XXXI - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023 S peciale Cultura
Una frase che ci esce spesso dalla bocca
“Non ne posso più”. Vi è mai capitato che vi uscisse questa frase di bocca, senza che voi nemmeno ve ne accorgeste?
Senza il vostro permesso? Solo per l’esasperazione del momento? Un attimo prima eravate zitti e decisi a restare tali. Poi vi siete ritrovati con questa espressione a forzare la barriera dei denti e a essere pronunciata a voce alta. A volte altissima. Il fatto è che “Non ne posso più” non è una semplice esclamazione. È un preciso invito a dire “basta”. Non agli altri. A sé stessi. Quando non se ne può più, c’è qualcosa che va modificato. La scuola salernitana - la prima scuola di medicina dell’Occidente, in epoca medievale - insegnava che quando si sta male, in attesa che arrivi il medico, bisogna mettere in pratica alcuni accorgimenti di base: “l’animo lieto, la quiete e la moderata
dieta (dal trattato in lingua latina “Regimen sanitatis salernitatum”). Anche quando non se ne può è utile ricorrere a piccole, semplici, modifiche delle nostre abitudini. Modifica la reazione.
Invece di gridare, invece di inveire, quietati - un istante o due giorni - per scovare quell’animo lieto, che tutti conserviamo in qualche soffitta o scantinato dentro di noi.
Modifica le coordinate della quotidianità, vale a dire modifica gli obiettivi e le priorità da seguire per affrontare le situazioni e le persone. È esattamente come quando si è in viaggio: se vogliamo cambiare meta, dobbiamo cambiare percorso. Anche Pitagora ci incoraggia: “Scegli sempre il cammino che sembra il migliore anche se sembra difficile: l’abitudine lo renderà presto piacevole”. Se si vogliono nuovi risultati,
si deve seguire una nuova rotta, nuovi modi di fare, nuovi atteggiamenti. Modifica il tempo che impieghi per realizzare le tue idee, per finire i tuoi lavori. Non sempre la velocità ci rende liberi di fare più cose. A volte ci spinge solo a farle male e senza dare loro il giusto valore. Modifica lo spazio che hai intorno. Rendilo più semplice. Togli tutto quello che non ti rappresenta. Modifica il salotto perché possa accogliere amici e possiate parlare. Riempilo di luce, usa candele se mancano le lampadine. Modifica le risposte che dai. I toni. Modifica il modo in cui ti mordi la lingua, perché a volte bisogna mordersela davvero forte per non creare problemi successivi. Modifica la scala dei tuoi interessi.
Modifica il modo in cui guardi gli altri e smettila di giudicarli, perché la tua felicità
non dipende da loro. La realizzazione dei tuoi sogni non dipende da loro. E non puoi far dipendere da loro il tuo umore. “Uniformità di umore, mitezza e naturale serenità fanno la felicità della vita privata” secondo Nietzsche: tutti aspetti che dipendono solo da se stessi, dalla propria volontà, dal proprio modo di porsi nei confronti del mondo e delle persone. Modifica il peso specifico che le opinioni e le ragioni degli altri hanno sulla tua quotidianità. Considera che “La gente pensa a noi infinitamente meno di quanto crediamo” (Sandro Veronesi, “Caos calmo”). E non mettere becco sulle loro scelte: proverai una libertà che nemmeno sulla cima di un colle deserto potrai assaporare.
Modifica le tue di scelte, ogni giorno, un po’ per volta, partendo da quelle minime, apparentemente insignificanti,
per poi passare a quelle importanti, in cui corri rischi e di cui sei pronto ad accettare le conseguenze. Perché a forza di compiere modifiche, avvertirai una notevole variazione in termini di forza e
coraggio. E ripensando a tutto quello che ti infastidiva e ti affliggeva prima, ancora una volta non ne potrai più… Sì, ma non ne potrai più dal ridere.
Simona Bisacchi
La TOP FIVE di Fixing
1 La pietra del rimpianto (Arnaldur Indridason)
Guanda € 19
2 Weyward (Emilia Hart)
Fazi € 20
3 Il vento conosce il mio nome (Isabel Allende)
Feltrinelli € 22
4 La ricreazione è finita (Dario Ferrari)
Sellerio € 16
5 Una piccola formalità (Alessia Gazzola)
Longanesi € 16,90
Cambia la reazione e, ripensando a quello che t’infastidiva, inizierai a ridere
11 FIXING - Anno XXII - n.32 - Venerdì 8 Settembre 2023 S peciale Cultura
“Non ne posso più” non è una semplice esclamazione ma un invito