Anno XXIII - n.34 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 18 Settembre 2015
E ditoriale Edilizia e mercato fermi E conomia Il nuovo Nel PE 2016 Presidente di BCSM
Giorni cruciali, questi, per l’elezione del vertici di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, chiamata ad individuare i successori di Renato Clarizia (Presidente) e Mario Giannini (Direttore). Se per sostituire quest’ultimo la scelta dovrebbe essere interna (Daniele Bernardi), ben più delicato è il totonome per il numero uno di BCSM. Confermato, come avete potuto leggere sul numero di Fixing della scorsa settimana, il bando internazionale, crediamo che il neo Presidente debba essere un professionista in grado di dare piena operatività all’istituto ma anche di ergersi a “timoniere” in grado di creare, assieme al suo staff, una serie di strategie per lo sviluppo del sistema bancario locale. Dovrà inoltre saper dialogare con le autorità finanziarie internazionali, con quelle italiane in prima battuta: sul piatto ci sono, in ordine cronologico, la gestione della voluntary disclosure, e subito dopo la conclusione del memorandum d’intesa con Bankitalia. Sul primo nodo l’Agenzia delle Entrate ha posticipato la deadline, inizialmente prevista per fine mese. Il termine per registrare l’istanza resta comunque quello del 30 settembre ma nel caso non si riuscisse a consegnare al Fisco l’intera documentazione richiesta per evadere la pratica, dalla data di registrazione (30 settembre) i contribuenti avranno comunque ulteriori 30 giorni di “bonus”. Sul secondo, che disciplinerà i rapporti tra le due Banche Centrali e che permetterà l’operatività reciproca delle banche nei due territori nazionali, si giocherà molto del futuro del Paese: le 6 banche (...) Segue a pag. 8
E le case si deprezzano
poche azioni incisive
Calano le richieste di mutuo, mentre gli imprenditori del settore parlano di “svendite”. Soluzioni cercansi: stranieri e un nuovo PRG a pag.3
F iere
A Cersaie Del Conca e Ali
a pag.5
A NIS
Da una parte la crisi che ha colpito il settore dell’edilizia anche a San Marino, dall’altra una bassissima richiesta da parte del mercato interno (l’unico, al momento). Sono queste le ragioni per cui i prezzi delle case sono scesi di un ulteriore 15%, dato confermato recentemente dal presidente dell’Ases Monaldi. Un mercato fermo, per mancanza di risorse, certo, ma anche saturo: ormai tutte le famiglie sammarinesi hanno una casa di proprietà e non c’è motivo per investire in un’altra. A meno che non se la possano costruire loro, come chiesto dal Comitato Diritto alla Casa, a cui la politica deve ancora dare conto dell’Istanza approvata nel 2011 per la riforma del vecchio PRG. Una richiesta che il mondo delle imprese avanza da tempo. Bartolucci alle pagg. 6-7
Calabrò e la morale del tornio
a pag.8
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