Anno XXIII - n.37- 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 9 Ottobre 2015
I l ricordo Bilancio dello Stato ok P A Loris, Ottimizzare il pianista educato
Nella mia vita professionale ho avuto la fortuna di incontrare straordinari “maestri”: Valeria De Tommaso ai tempi degli esordi a “La Voce di Romagna” (2001), poi successivamente Gianni Di Pasquale e Loris Pironi a “San Marino Fixing”. Giornalisti di grande penna che, seppur con metodi e poetiche assai differenti, mi hanno insegnato l’arte della scrittura (una persona in genere la possiede sin dalla nascita ma è solo nell’incontro con altre “colleghi” disposti a insegnarti che poi ci si raffina, si cresce, si migliora). Il periodo più lungo di “insegnamenti” l’ho trascorso proprio con Loris, un ragazzo semplice di cuore – nell’accezione più nobile del termine -, dotato di sensibilità, curiosità e grande capacità di “scrivere di tutto”. A un anno dalla sua prematura scomparsa, mi tornano alla mente moltissimi “frame” di vita vissuta, dapprima in tre (dal 2008, anno in cui è arrivato nelle vesti di direttore al giornale, sino all’estate del 2013, San Marino Fixing è stato scritto anche da Saverio Mercadante) e poi in due. Il suo arrivo al nostro settimanale, quasi in punta di piedi, nel luglio del 2008, accompagnato da un sorriso. Lo stesso che ha sempre donato a tutta la redazione. Professionista “ottimista” – non si è mai fatto prendere dallo sconforto o dalle tensioni delle chiusure, abituale “sentimento” che si respira in tutte le redazioni -, Loris era un giornalista moderno: sapeva cioè scrivere di ogni argomento con la medesima efficacia e puntualità, con chiarezza e grande senso della notizia, ma allo stesso tempo sapeva destreggiarsi (...) Segue a pag. 9
Ora si rilanci l’economia
gli orari degli uffici
Dal 2014 un avanzo di quasi 4 milioni di euro, ma la spesa corrente non diminuisce e per gli investimenti occorrerà indebitarsi ancora a pag.4
L eggi
Rivalutazione dei beni delle imprese
a pag.5
U NECE
Il pareggio di bilancio è sempre più vicino. Ad anticipare i tempi è il consuntivo del 2014, chiuso con un avanzo di quasi 4 milioni di euro e un deficit 2015 sceso sotto gli 8 milioni dai 14 previsti. Se da un lato questo miglioramento è un buon segnale, dall’altro la spesa corrente non diminuisce ancora abbastanza e, soprattutto, non sono aumentate le entrate da IGR e monofase: una combinazione che limita ulteriormente le risorse a disposizione dello Stato, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti. Anche quelli previsti per i prossimi tre anni, i famosi 30 milioni di euro, se si vogliono impiegare occorrerà emettere titoli di debito. Per questo occorre spingere di più su spending review e rilancio dell’economia reale. Bartolucci alle pagg. 6-7
Tre accordi europei sui veicoli
a pag.10
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