Anno XXIV - n.37 - 1,50 euro
E ditoriale Ora l’Italia si è accorta del Titano
Il convegno “San Marino-Italia e lo scenario internazionale”, ospitato al Kursaal la scorsa settimana e che ha visto gli interventi di numerosi rappresentanti politici ed economici dei due Paesi, ha lasciato in dote un messaggio molto importante: anche l’Italia si è accorta dei passi in avanti fatti dal Titano in materia di trasparenza e di allineamento agli standard internazionali. Un avvicinamento avvenuto non solo nella stanze dei bottoni, bensì in maniera pubblica: Il Sole 24 Ore, in un articolo firmato da Giorgio Costa, ha dato vasta eco (e quindi ha comunicato ai lettori del quotidiano di Confindustria) il cambio di passo che, per il viceministro dell’Economia italiano Luigi Casero, è “frutto anche di una proficua collaborazione tra le due amministrazioni”. Il Titano si è incamminato con decisione verso una strada nuova: lo scambio automatico delle informazioni dal 1 gennaio 2017 è un esempio. Dal giorno del Convegno possiamo contare su un nuovo, ritrovato alleato, l’Italia, pronta – ha promesso il vice Ministro – a sostenere la richiesta del Monte all’accordo di associazione con l’UE. Al di là degli accordi di natura politica, è chiaro l’intento di dar loro un “taglio” più operativo, fondamentale nei contatti tra le due amministrazioni, che si stanno facendo sempre più intensi e frequenti. I progetti da condividere sono molti. Uno su tutti, lo ricordiamo, è il Memorandum d’Intesa tra Bankitalia e Banca Centrale della Repubblica di San Marino. In agenda troviamo anche l’Accordo contro (...) Segue a pag. 2
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 7 Ottobre 2016
Previdenza e lavoro: le riforme “incastrate”
C onsumi
Veicoli, vola l’usato e l’elettrico
Il sistema pensionistico, come tutto il welfare state, si può reggere se aumentano gli occupati. Tradotto: più imprese. Equità, serve l’ISE a pag.2
S torie
Galassi: auto e impresa condividono...
a pag.3
C ultura
Pochi contributi e molti pensionati: il sistema previdenziale sammarinese rischia di crollare se non si interverrà a breve. Il ritardo in tal senso costa milioni di euro, come i 2 che si sono dovuti aggiungere ai 17 previsti nel Bilancio dello Stato per far fronte alle esigenze dei Fondi Pensione: per il 2016 lo Stato ci “rimette” 19 milioni, in pratica. I due fattori sono quindi occupazione e pensionati, su cui occorre intervenire in maniera coordinata: di qui l’esigenza di operare un’unica, grande riforma strutturale che comprenda anche gli ammortizzatori sociali, perché le politiche del lavoro e della previdenza (così come i dati che stanno emergendo) sono interdipendenti e devono “incastrarsi” come tasselli di un puzzle. Quel puzzle è il sistema paese. Bartolucci alle pagg. 6-7
San Marino è “La città felice”
alle pag.9-11
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