Se c’è un momento per affrontare le questioni più spigolose, è notoriamente il primo anno di governo. Vuoi perché la “luna di miele” post elezioni permette una certa morbidezza, utilissima a smussare le differenze di idee (e in questa maggioranza sono palesi, date le alleanze che si sono strette dopo il voto). Vuoi perché il programma è stato scritto da pochi mesi ed è difficile dimenticarsi cosa è stato pianificato. Vuoi perché, infine, dopo il secondo anno di governo iniziano i primi mal di pancia o emergono le velleità (legittimi i primi come le seconde) di quanti vorrebbero fare le cose che non si stanno facendo, e magari già pensano alle elezioni successive. Anticipate, nella stragrande maggioranza dei casi. Sarebbe quindi lecito aspettarsi che anche il Governo attuale avvii i cantieri più importanti adesso (IVA, integrazione europea, piano strategico per lo sviluppo, autonomia nel settore delle energie come in quello dei rifiuti, riduzione del debito pubblico, piano casa, natalità...), ma appare sempre più chiaro che la priorità ora sia un’altra: decidere chi deve decidere. Perché se le alleanze post voto erano abbastanza semplici (del resto la domanda era: “Vuoi venire al governo con me?”), la gestione del potere è cosa ben diversa. In maggioranza, ma soprattutto all’interno dei singoli partiti. In primis Libera e PSD, chiamati ai loro Congressi nelle prossime settimane a definire o ridefinire la linea politica del futuro. Ma anche AR, che aveva annunciato un proprio Congresso, ma non se ne conosce ancora la data. Occorre pazienza, quindi, e aspettare che decidano chi decide. Daniele Bartolucci
Occupazione da record ma nel privato c’è un calo
Ancora positivo il confronto annuale, ma da luglio ad agosto la forza lavoro segna -252 unità (244 nel privato). Crescono invece le imprese
Numeri che in generale si mantengono su livelli record per i dipendenti, per gli indipendenti e per i disoccupati, o almeno su base annuale, perché su base mensile la crescita inizia a rallentare visivamente. Il dato che risalta di più riguarda la forza lavoro in generale, che a luglio 2024 aveva segnato il record storico di 25.378 persone e che ad agosto è scesa a 25.124 (-254): una diminuzione concentrata quasi totalmente nel settore privato, passando da 19.098 a 18.854 (-244). Questi i primi dati che emergono dal “cruscotto” di agosto 2024 sullo stesso mese dello scorso anno “firmato” dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino.
Carli a pag. 3
“UE,
IVA e riforme”
Il FMI conferma i dati positivi, ma sprona a “non fermarsi”
Da una parte il plauso per gli “importanti progressi” fatti, che si confermano nei dati economici positivi (dall’occupazione a livelli record e crescita del PIL, alla ritrovata liquidità di sistema e la riduzione sostanziale del peso dei Non Performing LoansNPL). Dall’altra la “residua vulnerabilità” del settore bancario e finanziario e la necessità di rafforzare il Bilancio dello Stato (gravato anche da un sostanzioso debito pubblico). La Missione del FMI, ancora una volta, chiarisce la fotografia del Paese e lo sprona a “non fermarsi sulle riforme” (in particolare l’IVA), perché ci sono ancora dei rischi e, soprattutto, perché l’Accordo con l’UE offre un potenziale enorme e va sfruttato appieno. Anche migliorando la spesa pubblica, avvertono gli esperti.
Bartolucci alle pagg. 6-7
Direttore Daniele Bartolucci
Con la consegna, nei giorni scorsi, ai Capitani Reggenti Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi, San Marino ha inaugurato le nuove carte di identità munite di microprocessore (Decreto Delegato numero 152 del 2024).
Caratteristiche del documento
La carta d’identità viene personalizzata in fase di stampa con il procedimento laser engraving per la scrittura dei dati e contiene (presentato con titoli bilingue):
Caratterizzata da elementi tecnici e grafici atti a impedirne la duplicazione e la contraffazione
San Marino si dota delle nuove carte di identità con microchip
Le prime sono state consegnate agli Ecc.mi Capitani Reggenti Civerchia e Riccardi
a) sul fronte il numero del documento, l’immagine fotografica del titolare ripetuta in formato ridotto nella finestra trasparente, il cognome, il nome, la data ed il luogo di nascita, la data di emissione e la data di scadenza; b) sul retro il numero corrispondente al codice ISS, il numero identificativo unico del supporto, il sesso, la cittadinanza, la residenza, la firma del titolare ove richiesta e dell’Ufficiale di Stato Civile, l’indicazione della validità, oppure di non validità per l’espatrio. Per i soggetti minorenni viene altresì specificato in un campo unificato il cognome e il nome dei genitori o dei tutori. Sul fronte è rappresentata una raffigurazione della veduta della Torre Guaita. Il supporto della carta di identità è costituito da una tessera rettangolare in policarbonato, di dimensioni 85,60 x 53,98 mm, munita di un microprocessore su cui vengono memorizzati i dati necessari all’identificazione del soggetto mediante l’utilizzo di criteri di sicurezza che ne impediscono la modifica da soggetti non autorizzati. La carta presenta elementi tecnici e grafici atti ad impedirne la duplicazione e la contraffazione, quali l’OVI, il DOVID, il Mirage, una finestra trasparente, filigrana, guilloches e microtesti. Le firme autografe si presentano tattilmente sensibili. Il retro è rappresentato nell’allegato nelle due versioni valida e non valida per l’espatrio. Il numero di identificazione del documento consta di 9 cifre, le cui prime 4 sono 2003 e le restanti sono rese univo-
Il
passaporto
della
Repubblica
di San Marino Dove richiederlo, i costi e la sua “durata”
Il passaporto di San Marino esteticamente è molto simile a quello italiano, a eccezione del colore di copertina che è blu. Al centro è riportato lo stemma di San Marino e le scritte “Repubblica di San Marino” e “Passaporto”. Nel caso di passaporti biometrici (rilasciati dal 2006) è presente anche il logo biometrico. Lo standard utilizzato è quello dei passaporti dell’UE. Nel passaporto sammarinese le informazioni sull’identità del titolare si trovano nella seconda pagina di copertina, e sono corredate da una fotografia e da una sezione leggibile elettronicamente. Altre informazioni di identità si trovano a pag. 2, mentre a pag. 3 c’è lo spazio per allegare eventuali figli al passaporto. La pag. 4 è dedicata all’autorità, e viene apposto il timbro e la firma dell’autorità che ha
emesso il passaporto. Tutte le informazioni appaiono in italiano, inglese e francese. Le pagine finali sono dedicate ai visti e ai timbri dei paesi visitati.
Maggiorenni
Per la richiesta di passaporto occorre presentare presso le Autorità Sammarinesi i seguenti documenti: certificato penale (da richiedersi presso il Tribunale); certificato carichi pendenti (da richiedersi presso il Tribunale); certificato di godimento della capacità civile (da richiedersi presso il Tribunale); compilazione del modulo di autocertificazione presso il Consolato Generale; 1 foto tessera su fondo bianco; 100 euro. I documenti devono avere una validità al massimo di tre mesi al momento della richiesta del rilascio del passaporto.
Minorenni
Per la richiesta di passaporto occorre presentare presso le Autorità Sammarinesi, tra gli altri, anche i seguenti documenti:
1 – compilazione del modulo di autocertificazione firmato da entrambi i genitori; 2 – n°1 foto tessera su fondo bianco.
Il genitore del minore che ha compiuto 12 anni dovrà inoltre compilare presso le Autorità Sammarinesi l’autocertificazione del certificato dei carichi pendenti.
Ufficio passaporti Il passaporto ordinario della Repubblica di San Marino viene rilasciato dall’Ufficio Passaporti presso lo Stato Civile (Centro Uffici di Borgo Maggiore – via 28 luglio numero 196 –tel. 0549.88.22.37-38-09 – email: segreteria.passaporti@pa.sm).
che partendo da 00001 e progredendo di 1 ad ogni emissione. Il numero identificativo unico del supporto consta di 6 cifre, la cui prima cifra è 1 e le restanti sono rese univoche a partire da 50000 e progredendo di 1 ad ogni emissione. La carta d’identità potrà essere implementata onde consentire l’erogazione di ulteriori servizi al cittadino.
Rilascio e rinnovo Il rilascio e il rinnovo della carta d’identità sono soggetti all’imposta di bollo unica, comprensiva dell’imposta di bollo prevista per la dichiarazione di cui all’articolo 4 della Legge n.83/2004, da riscuotersi in modo virtuale dall’UO Stato Civile, Servizi Demografici ed Elettorali, che rilascia apposita quietanza, nelle seguenti misure: a) Carta d’identità per minori di anni sei: euro 15; b) Carta d’identità dai sei an-
ni e oltre: euro 30. La carta d’identità è rilasciata ai cittadini sammarinesi e ai cittadini stranieri anagraficamente residenti in Repubblica. Per il titolare della carta d’identità che non abbia ancora compiuto i dodici anni di età la firma non è richiesta. Il rilascio della carta d’identità valida per l’espatrio al minore, è subordinato all’assenso dei genitori esercenti la potestà o la tutela secondo quanto disposto dall’articolo 4, comma 2 della Legge n.83/2004.
Validità
La carta d’identità ha una validità di cinque anni. Per i minori di anni sei la validità è di tre anni. Le carte d’identità già in uso alla data di pubblicazione del Decreto Delegato numero 152 del 2024 hanno validità sino alla loro naturale scadenza. Alessandro Carli
Numeri che in generale si mantengono su livelli record per i dipendenti, per gli indipendenti e per i disoccupati, o almeno su base annuale, perché su base mensile la crescita inizia a rallentare visivamente. Il dato che risalta di più riguarda la forza lavoro in generale, che a luglio 2024 aveva segnato il record storico di 25.378 persone e che ad agosto è scesa a 25.124 (-254): una diminuzione concentrata quasi totalmente nel settore privato, passando da 19.098 a 18.854 (-244). Questi i primi dati che emergono dal “cruscotto” di agosto 2024 sullo stesso mese dello scorso anno “firmato” dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino.
Il confronto annuale tra i mesi di agosto Nello specifico, le forze di lavoro (la somma dei dipendenti, degli indipendenti e dei disoccupati) sono passate da un totale di 24.642 alle attuali 25.124. Zoomando le tre “voci” emerge che i dipendenti sono aumentati di quasi 400 unità (da 22.350 a 22.746), gli indipendenti di tre unità (da 1.559 a 1.562) e i disoccupati di 83 unità (da 733 a 816). Zoomando ulteriormente questi ultimi (quindi quelli “in senso stretto”), i dati di agosto 2024 ne hanno contati 446 (erano 421
Istat
In aumento le imprese, sia rispetto l’anno prima sia su base mensile: a fine estate erano 5.203
Occupazione su livelli record
Ma nel privato c’è il primo calo
Il raffronto annuale di agosto è ancora positivo, ma rispetto a luglio segna
vece di 5.163 unità. In un anno il numero delle “Costruzioni” è rimasto invariato (350), così come quello delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (da 189 a 188) mentre sono cresciute le attività manifatturiere (da 478 a 481), le attività finanziarie e assicurative (da 95 a 103), la “Sanità e assistenza sociale” (da 147 a 156), le attività immobiliari (da 330 a 344) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (da 1.054 a 1.065).
ad agosto del 2023). Osservando la scheda dedicata ai “titoli di studio”, sui 446 “in senso stretto”, 163 hanno il diploma di maturità mentre 86 sono laureati. Il “cruscot-
to” mette in mostra anche altri dati importanti, come ad esempio il numero delle imprese per ramo di attività – il cosiddetto “mondo privato” – che all’ultimo rilevamento
Fiducia dei consumatori e delle imprese: stime in aumento a settembre del 2024
A settembre 2024 sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori sia l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono stimati in aumento (da 96,1 a 98,3 e da 94,7 a 95,7, rispettivamente). Così l’Istat. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce nell’industria (da 87,0 a 86,7 nella manifattura e da 103,3 a 101,9 nelle
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costruzioni) mentre aumenta nei servizi (nei servizi di mercato sale da 98,0 a 100,6 e nel commercio al dettaglio cresce da 101,5 a 102,3). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sul livello degli ordini mentre i giudizi sulle scorte e le attese di produzione rimangono stabili. Nelle costruzioni tutte le
Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049
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componenti si deteriorano. Passando al comparto dei servizi di mercato, si evidenzia un diffuso miglioramento di tutte le componenti. Nel commercio al dettaglio, per quanto riguarda l’andamento delle vendite, i giudizi sono in miglioramento mentre le attese sono in diminuzione; le scorte sono giudicate in accumulo.
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ha messo in mostra una certa “energia” rispetto ad agosto 2023: il totale delle aziende operanti sul territorio al 31/08/2024 è stato di 5.203 quando 12 mesi prima era in-
Le dinamiche nel settore privato e pubblico Di grande interesse è, come sempre, il numero dei lavoratori dipendenti del settore privato per ramo di attività. Dipendenti che negli ultimi 12 mesi sono complessivamente aumentati, passando da un totale di 18.547 di agosto 2023 a un totale di 18.854 dodici mesi più tardi. Cresce
la “forza di lavoro” nelle Costruzioni (da 102 a 109), nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (da 1.065 a 1.294) e nelle attività immobiliari (da 93 a 108); scende invece nelle attività manifatturiere (da 7.135 a 7.039) e nelle attività finanziarie e assicurative (da 663 a 647). Per quanto riguarda i frontalieri, ad agosto 2023 erano 7.750, dodici mesi più tardi 8.156. Per quanto riguarda il pubblico, invece, si regsitrano poco meno di 90 “statali” in più: è quanto spicca nel raffronto tra agosto 2023 (3.803 dipendenti del settore pubblico allargato per ente di appartenenza) e agosto 2024, che si è chiuso a quota 3.882. Nello specifico, i dipendenti statali della Pubblica Amministrazione sono passati da 2.082 di agosto 2023 a 2.110 di agosto 2024; quelli impiegati presso l’ISS da 1.203 (agosto 2023) a 1.241 (agosto 2024).
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
di Alessandro Carli
La notizia positiva è che, dopo circa quattro anni di silenzio (dovuto a un cambiamento radicale e strutturato delle “fotografie” dei singoli Paesi), World Bank ha ripubblicato, dopo aver cambiato nome (da “Doing Business” a “B-Ready”) il suo importante report economico. La notizia “meno positiva” è che nel volume inaugurale del 2024 (e che è uscito il 3 ottobre), imperniato sulle prime 50 nazioni, non c’è la Repubblica di San Marino. La copertura aumenterà nei prossimi 3 anni per raggiungere 180 Paesi nel 2026, fornendo un benchmark globale completo.
“B-Ready” fornisce un ampio set di dati: 1.200 indicatori per economia, per identificare aree specifiche in cui vi è spazio per miglioramenti e motivare le riforme.
Il successore del progetto “Doing Business” riflette un approccio più equilibrato e trasparente alla valutazione del clima aziendale e di investimento di un paese. Questo approccio è stato modellato dalle raccomandazioni di esperti provenienti da dentro e fuori il Gruppo della Banca Mondiale, tra cui governi, settore privato, organizzazioni della società civile e ricercatori accademici.
In tutto il mondo, il settore privato è una forza potente per la crescita economica, ma ha bisogno del giusto ambiente per prosperare. “Business Ready” valuta non solo l’onere normativo che le aziende devono affrontare nel corso dell’ingresso nel mercato, dell’innovazione e dell’espansione delle loro operazioni (ad esempio, quanto tempo ci vuole per avviare un’attività), ma anche la qualità delle normative. Le normative sul lavoro, ad esempio, includono requisiti per la sicurezza sul posto di lavoro? Le normative sulle start-up richiedono che l’identità degli imprenditori venga verificata? Oltre a contabilizzare le normative aziendali, “Business Ready” valuta i servizi pubblici necessari per implementarle. I governi semplificano il pagamento delle tasse per le aziende istituendo strutture online e interconnesse? Forniscono database pubblici che supportano la trasparenza e semplificano l’ottenimento di credito per le buone aziende?
La nuova analisi di World Bank misura anche le condizioni effettive che le aziende affrontano nella pratica. Queste condizioni variano notevolmente tra le 50 economie valutate quest’anno: ci
Ancora attesa per la Repubblica di San Marino: con ogni probabilità “uscirà” nel 2025
Il “Doing Business” di Banca Mondiale cambia “vestito”
Presentato
il 3 ottobre il nuovo report “B-Ready” con la “fotografia” di 50 Nazioni
vogliono dai tre agli 80 giorni per registrare un’azienda nazionale, e fino a 106 giorni per un’azienda estera. Le aziende affrontano una media di quattro interruzioni di corrente al mese, anche se il numero può arrivare fino a 22. In media, ci vogliono poco più di due anni perché una controversia aziendale venga risolta in tribunale, anche se la durata può arrivare fino a 5 anni o fino a 105 giorni. Dati comparabili di questa ampiezza e qualità consentono alle aziende di prendere decisioni chiave su come e dove operare. Consentono ai governi di calibrare meglio le impostazioni politiche esatte necessarie per il tipo di sviluppo del settore privato che consente alle aziende, ai lavoratori e alla società di prosperare.
La metodologia
La metodologia si basa su tre pilastri: quadro normativo, servizi pubblici ed efficienza operativa, e ulteriormente dettagliati in 10 argomenti rilevanti per l’ambiente aziendale. Questi argomenti includono: ingresso aziendale, ubicazione aziendale, servizi di pubblica utilità, lavoro, servizi finanziari, commercio internazionale, tassazione, risoluzione delle controversie, concorrenza di mercato e insolvenza aziendale. Il rapporto suddivide le economie in gruppi e confronta le performance non solo a livello di pilastro ma anche a livello di argomento, offrendo una panoramica dettagliata della situazione delle economie e di dove possono migliorare. Il rapporto rivela che i buoni ambienti aziendali non sono
limitati ai paesi ad alto reddito, con diverse economie a basso e medio reddito che ottengono buoni risultati in aree chiave. Individua inoltre un “gap nei servizi pubblici”, in cui la fornitura di servizi pubblici non corrisponde alla qualità delle normative, e sottolinea la resilienza delle aziende nell’adattarsi a condizioni difficili. Il rapporto include temi trasversali quali l’adozione digitale, la sostenibilità ambientale e il genere, sottolineando la necessità di dati migliori e di un supporto mirato per le donne imprenditrici, nonché di una più ampia attuazione di normative e pratiche di sostenibilità ambientale. Guardando al futuro, “B-Ready” prevede di perfezionare la propria metodologia e migliorare i processi di raccolta dati, con un impegno conti-
nuo per la trasparenza e il coinvolgimento degli stakeholder. Il report del 2025 (che coprirà 72 economia e dove è inserita l’Italia e quindi, con ogni probabilità, anche la Repubblica di San Marino) rifletterà questi aggiornamenti e “B-Ready” continuerà a fornire risorse e opportunità per la condivisione delle conoscenze tra governi, società civile e settore privato.
Le dichiarazioni
“Le economie più ricche tendono a essere più pronte per le imprese, ma non è necessario che le economie siano ricche per avere un buon ambiente imprenditoriale”, ha affermato il occasione della presentazione del 3 ottobre Norman Loayza, direttore dell’Indicators Group della Banca Mondiale, che guida il progetto “Business Ready”. “La nostra analisi rileva che anche le economie a basso e medio reddito possono raggiungere un forte clima favorevole alle imprese. Ad esempio, Ruanda, Georgia, Colombia, Vietnam e Nepal ottengono buoni risultati in vari ambiti, come la qualità delle normative, la solidità dei servizi pubblici e l’efficienza complessiva del sistema”. “Con la crescita economica rallentata dalla demografia, dal debito e dalla discordia, il progresso arriverà solo attraverso l’ingegnosità delle imprese private”, ha sottolineato Indermit Gill, economista capo e vicepresidente senior per lo sviluppo economico del Gruppo della Banca Mondiale. “Ciò dipende da condizioni favorevoli, un clima di investimento che faciliti i miracoli economici che gli imprenditori realizzano quando viene data loro mezza possibilità, miracoli di cui c’è un gran bisogno oggi. ‘Business Ready’ fornisce ai governi l’intelligenza di cui hanno bisogno per creare le condizioni che consentono alle aziende di costruire prosperità per i loro azionisti, consumatori e lavoratori, pur camminando con cautela sul pianeta”.
Titano nel “DB” del 2020
Nel “Doing business 2020” – che analizza la disciplina normativa e fiscale che si applica alle imprese durante il loro intero ciclo di vita: dall’avvio di un’attività, sino all’accesso al credito e passando per il commercio internazionale, il fisco, il registro dei titoli di proprietà e la tutela di chi investe – San Marino occupava la 92esima posizione, alle spalle di Paesi come El Salvador (91°) e il Bhutan (89°) e subito prima di St. Lucia (93°) e Nepal (94°). Anche in Italia (58°) è più facile “fare impresa” che a San Marino. L’indice che aveva fatto registrare il miglioramento più importante (circa 20 posizioni) era quello relativo all’avvio di un’impresa: la 113esima piazza (su 190 Paesi esaminati da World Bank) del 2019 è diventata la 92esima nell’edizione 2020. Stessa posizione (92°) ma al ribasso rispetto al passato per quel che concerne i permessi per le costruzioni: nel 2019 il Titano era al 72esimo posto (-20 quindi), un dato su cui riflettere e su cui si deve intervenite in quanto il comparto potrebbe ancora tornare ad essere uno dei volani dell’economia del Monte.
Peggiorato poi l’accesso al credito: la “poco invidiabile” posizione del 2019, la 144esima, nel 2020 era diventata la 152esima. Crollata verticalmente invece la protezione degli investimenti che in 12 mesi è passata da 117esima piazza (2019) alla 162esima del 2020 (ma vanno approfonditi quindi i motivi che ne hanno determinato il crollo). AC
Il
Continua l’impegno del CSIR San Marino-Emilia Romagna-Marche sul tema della tassazione delle pensioni (in particolar modo dopo le sentenze a favore dei lavoratori ex frontalieri) e sui diritti. Nei giorni scorsi si è riunito l’Ufficio di Presidenza del a cui hanno partecipato i Coordinatori nazionali di CGIL CISL UIL, per fare il punto della situazione e ragionare in merito alle prossime iniziative da mettere in campo.
Pensioni: pressing sulle istituzioni
Il CSIR, dopo la conferenza stampa del 2 ottobre, a cui hanno partecipato le organizzazioni sindacale dei due Paesi, ribadisce “l’importanza di aver ottenuto un primo giudizio positivo favorevole ai pensionati ex frontalieri rispetto alle cartelle esattoriali ricevute dall’Agenzia delle Entrate. Le sentenze”, spiegano in una nota, “hanno confermato che il reddito da pensione deve essere tassato solo nel paese di erogazione della pensione, contrastando l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate di Rimini, che aveva emesso cartelle esattoriali con sanzioni pesanti Si tratta di una sentenza incoraggiante, che rappresenta il passo iniziale per arrivare alla soluzione complessiva della problematica scoppiata nel 2023 con l’invio di alcune decine di cartelle esattoriali e
Fitta agenda di incontri istituzionali a livello nazionale e un’assemblea pubblica a novembre
Frontalieri, il CSIR in pressing sia sull’Italia che su San Marino
Prioritaria la questione delle pensioni, ma i sindacati pretendono anche altri diritti
sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’EmiliaRomagna a pensionati ex frontalieri, anche con cifre molto pesanti”. Per questo l’azione del CSIR proseguirà nelle prossime settimane attraverso azioni sia sul piano locale che na-
zionale, a partire dagli incontri con le autorità locali: “A livello locale, verranno chiesti incontri con la Prefettura di Rimini e l’Ambasciatore d’Italia a San Marino per affrontare la questione”. Mentre a livello nazionale, “verrà richiesta una riunione con il
Ministero per chiarire definitivamente la situazione fiscale dei pensionati ex frontalieri”.
Prevista anche un’assemblea pubblica: “Entro fine novembre”, annuncia il CSIR, “si terrà un’assemblea per i lavoratori e pensionati delle aree di frontiera. Sarà questa la sede per valutare la situazione e discutere le problematiche, oltre a pianificare le future iniziative da intraprendere”. Nel frattempo “si continuerà a sollecitare Governo del Titano ad aprire un canale di confronto con le autorità italiane per ottenere una chiara interpretazione della convenzione bilaterale, stabilendo in modo inequivocabile che il prelievo fiscale deve avvenire solo nel paese in cui il pensionato ha lavorato, ponendo fine alle iniziative dell’Agenzia delle Entrate”. Inoltre, “come consuetudine - in vista della discussione
della Legge di Bilancio -, il CSIR avvierà incontri con i Parlamentari Italiani eletti nei territori limitrofi per sensibilizzarli sulle problematiche aperte, in particolare sul riconoscimento di diritti legati alla residenza, come i permessi per l’assistenza a familiari con gravi problemi di salute o disabilità”.
Le battaglie vinte: “tassa etnica” e franchigia “Vogliamo sottolineare infine il lavoro svolto dal CSIR in questi ultimi anni che ha portato a significativi miglioramenti, ad esempio l’eliminàzione della “tassa etnica” introdotta da San Marino nel 2010 ha segnato un punto di svolta critico. L’intensa azione politico-diplomatica del CSIR, coinvolgendo l’ambasciata d’Italia a San Marino, le autorità regionali e i Parlamentari, ha portato al blocco e al parziale rimborso
di questa tassa discriminatoria”.
Più recentemente, invece, c’è stato l’innalzamento della franchigia fiscale: “Una delle nostre vittorie più significative è stata la reintroduzione della franchigia fiscale, conquistata nel 2013, che dal 1 gennaio 2024 è stata portata a 10.000 euro. Questo aumento rappresenta un miglioramento tangibile per i lavoratori frontalieri e il culmine di una lunga battaglia. L’aumento della franchigia, ottenuto anche grazie all’accordo Italo-svizzero, è una prova del successo del costante impegno del CSIR, supportato dai parlamentari locali”. Infine, “nelle prossime settimane, sarà inoltre disponibile sui siti delle organizzazioni sindacali italiane e sammarinesi la nuova guida aggiornata al 2024 sul lavoro frontaliero”. Daniele Bartolucci
Pur attendendosi un’ulteriore crescita spinta dall’Accordo di Associazione, il Fondo Monetario
FMI: “Economia resiliente e in crescita, ma
La Missione anticipa i primi risultati delle verifiche sul sistema sammarinese, rilevando gli importanti progressi peso è sceso dal 53% al 21%. Positivo anche il calo del rapporto debito/PIL, arrivato al 67%, ma gli esperti
L’annuale missione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ai sensi dell’art. IV del suo Statuto rappresenta da anni un appuntamento fondamentale per il sistema sammarinese e, in particolare, per il Governo di turno. Il fatto che si tratti, tecnicamente, di una valutazione periodica dell’andamento economico dei Paesi membri, non deve trarre in inganno: il report del FMI e soprattutto l’atteggiamento che questo organismo internazionale adotta nei confronti del Paese valutato, sono indicatori importantissimi a livello finanziario ed economico per chiunque osservi San Marino, in questo caso. Ebbene, la delegazione del FMI, guidata dal nuovo Capo Missione Anna Shabunina, ha tenuto incontri tecnici con il Governo, BCSM, le parti sociali e i rappresentanti dei principali settori economici del Paese, e ha anticipato nel proprio comunicato
B CSM
“Apprezzati i progressi sui crediti deteriorati Avanti con riforme e investimenti strategici”
Anche BCSM ha partecipato a numerosi incontri con la delegazione del FMI, “durante i quali”, spiegano in una nota da via del Voltone, “sono state approfondite le principali dinamiche che interessano il comparto finanziario. In tale contesto, il FMI ha sottolineato il miglioramento della liquidità e della redditiità del sistema bancario sammarinese, pur evidenziando le sfide che gli operatori dovranno affrontare nel prossimo futuro. Tra queste, la necessità di contenere i costi in vista
ufficiale (pubblicato in inglese sul sito istituzionale) che “l’economia di San Marino rimane resiliente, sostenuta
della possibile apertura del mercato legata all’Accordo di Associazione, che porterà inevitabilmente a un incremento della concorrenza. Il FMI ha inoltre apprezzato gli “importanti” progressi ottenuti nella riduzione dei crediti deteriorati, frutto dell’operazione di cartolarizzazione e delle misure di calendar provisioning. Tuttavia, ha rimarcato l’importanza di proseguire nel rafforzamento patrimoniale delle banche, eliminando al contempo i vincoli normativi che limitano il pieno
da un modello di crescita più diversificato, con il settore manifatturiero e quello dei servizi di esportazione non
controllo su alcuni istituti. Con riferimento all’imminente firma dell’Accordo di Associazione all’UE, il FMI ha rimarcato la necessità di accelerare il percorso di riforme, anche nel settore finanziario, per garantire che tutti gli attori coinvolti siano adeguatamente preparati. Ciò richiede investimenti di natura strategica in risorse umane e tecniche, così da affrontare le sfide poste dall’integrazione europea e cogliere appieno le opportunità di sviluppo che ne deriveranno”.
finanziari come motori principali”.
I dati economici, del resto, nonostante il “rallentamento rispetto ai grandi risultati del biennio 2021-2022”, sono evidenti: livelli record di occupazione e numero di aziende attive, un tasso di disoccupazione minimale e un PIL in crescita basterebbero a dipinge un’economia in crescita da ormai un quadriennio, abbondantemente in ripresa rispetto alla pandemia e, appunto, resiliente alle altre crisi geopolitiche susseguitesi dopo (in Ucraina e ora in Medioriente). Ma c’è anche altro, molto alto di positivo e giustamente rilevato dal FMI. In primis, una delle criticità del sistema economico era - e in parte lo è ancora - il settore bancario e finanziario: il livello dei Non Performing Loans (NPL) è diminuito in maniera evidente in questi ultimi anni, scendendo dal 53% al 21%, anche e soprattutto grazie all’operazione di cartolarizzazione avviata l’anno scorso e che “sta dando risultati migliori delle aspettative”, ha spiegato il Segretario Marco Gatti. Concorde anche la Capo Missione Anna Shabunina, che, però, ha posto l’accento sulla “carenza di informazioni”, in particolare sia “sull’andamento delle stesse
cartolarizzazioni”, ma anche sulla “pubblicazione dei dati e degli immobili collegati, perché potrebbe aiutare il recupero dei crediti”. Su questo punto c’è l’impegno del Governo, che ha preso atto anche dell’altra raccomandazione inerente, ovvero quella delle statistiche, punto dolente da sempre del sistema sammarinese. Un asset, quello dei dati economici e non solo, che diventa strategico non solo per farsi “leggere” meglio dal FMI e a breve anche dalla UE, ma soprattutto per le imprese e per il Governo, perché solo con dati e analisi puntuali e precise si possono compiere scelte ottimali.
Scelte positive che evidentemente sono state compiute anche negli ultimi anni, visto che la delegazione del FMI ha annunciato che per San Marino sarà adottata una nuova procedura semplificata per l’approvazione dello staff report. “Questa procedura”, spiegano i vertici di BCSM, “che non prevede la discussione del rapporto da parte del Board del FMI a meno di richiesta specifica dei Direttori Esecutivi, rappresenta un segnale concreto del positivo apprezzamento per i progressi compiuti dalla Repubblica di San Marino negli ultimi anni”.
Il debito e la crescita: un binomio da costruire Per gli esperti del FMI “un ulteriore consolidamento di bilancio è giustificato dal livello ancora elevato del debito e dalle sopravvenienze passive del settore finanziario. Nonostante gli importanti progressi compiuti nella risoluzione delle questioni pregresse, sono necessari ulteriori sforzi per migliorare la qualità degli attivi e rafforzare la capitalizzazione e la redditività delle banche. Con l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea (UE) recentemente negoziato, San Marino ha un’opportunità unica di accelerare le necessarie riforme del settore pubblico e finanziario e di favorire l’integrazione nel mercato unico dell’UE per aumentare la fiducia nell’economia e la crescita potenziale”. Da una parte, quindi, la riduzione del debito, ma in particolare del rapporto debito/PIL: oggi è già sceso al 67%, ma “l’obiettivo è scendere sotto al 60%”, ha spiegato Anna Shabunina, “per cui servirebbe un aumento sul piano fiscale dell’1% del PIL nei prossimi anni”. E a questo aggiungere e abbinarci una crescita del PIL, potenzialmente raggiungibile con l’integrazione nel mercato unico a cui si arriverà con la firma e la ratifica
il Governo a gestire meglio la spesa pubblica e la fiscalità, introducendo l’IVA
ma non fermate le riforme”
progressi sul fronte bancario e finanziario, in particolare sul fronte NPL, il cui esperti avvertono: “Dovete scendere sotto al 60%, serve un ulteriore sforzo”
dell’Accordo, appunto. Ma anche con le riforme conseguenti, in gran parte note a tutti e attese da tempo dalle imprese.
Fiscalità: “Revisione dell’IGR e poi l’IVA”
E visto che si parla di fiscalità, anche il Segretario Gatti in conferenza ha dovuto spiegare la strategia del Governo: “Nella passata legislatura, causa pandemia e situazione economica pregressa, abbiamo scelto di non intervenire sulla fiscalità e attendere che l’economia si riprendesse. Ora le condizioni sono ben diverse e possiamo agire anche su questo fronte, ovvero sulla revisione dell’IGR, ma senza aumentare le aliquote, bensì rivedendo e allargando la base imponibile. In parallelo dobbiamo affrontare la questione dell’IVA, siamo già a buon punto con gli studi preliminari e completeremo questa riforma entro la legislatura”. Ovviamente le aziende manifatturiere o che commerciano con l’estero, si aspettano anche qualche anno prima, ma orami la strada è tracciata.
A supporto delle istanze delle imprese e quindi a favore dell’IVA, è anche il FMI, che spiega: “Con un basso rapporto gettito fiscale/PIL, l’in-
troduzione dell’IVA a San Marino può aumentare contemporaneamente le entrate di bilancio e l’efficienza fiscale, riducendo al minimo le relative distorsioni, aumentando l’equità e la progressività e allineando le procedure di imposizione indiretta agli standard internazionali, facilitando così le esportazioni”. Si tratta quindi di una riforma strutturale che porterà benefici sia al mondo imprenditoriale, sia al Bilancio dello Stato. Oltre che allineare il sistema sammarinese a quello standard in quasi tutti gli altri Paesi del mondo.
Spesa pubblica, salari pensioni e natalità Una delle raccomandazioni più forti del FMI consiste nel “migliorare l’efficienza della spesa pubblica. In questo contesto, sarà importante rivedere i trasferimenti al settore privato, compresi i programmi di sovvenzioni in conto interessi, per garantire che i trasferimenti siano più mirati. Per razionalizzare la spesa”, spiegano gli esperti del Fondo Monetario Internazionale, “è necessario rivedere anche i fondi fuori bilancio. I grandi piani di investimento richiedono una solida definizione delle priorità basata su rigorose analisi costi-benefici”. In parallelo occorre “tenere sotto controllo la crescita dei salari pubblici e delle pensioni. La moderata crescita dei salari pubblici e delle pensioni è stata fondamentale per migliorare il saldo primario. In prospettiva, dato il limitato margine di manovra di bilancio, è fondamentale evitare che la crescita dei salari pubblici e delle pensioni superi l’inflazione interna. Le sfide demografiche a lungo termine richiederanno un’ulteriore ricalibrazione parametrica delle pensioni. La riforma pensionistica del 2022 ha aumentato i contributi, ritardando di un decennio l’esaurimento del fondo pensioni. Tuttavia, per garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico saranno necessarie ulteriori ricalibrazioni parametriche per far fronte a prestazioni generose. Inol-
tre, è necessario continuare a diversificare gradualmente gli investimenti del fondo pensioni verso i mercati internazionali per mitigare la concentrazione dei rischi e aumentare i rendimenti.
Le previsioni del FMI per l’anno prossimo “Dopo una ripresa eccezionalmente forte successivamente alla pandemia nel 2021-22, la crescita è rallentata nel 2023 attestandosi allo
0,4% a causa di un calo della domanda esterna. Il settore manifatturiero, che ha operato a livelli elevati, ha subito una decelerazione a causa del calo degli ordini di esportazione, in parte per via della graduale eliminazione degli incentivi fiscali in Italia e del correlato rallentamento del settore edile. I buoni risultati del settore dei servizi, che ha beneficiato del boom del turismo e di una sana domanda interna, ha fatto sì che l’occupazione crescesse a un ritmo sostenuto”. La crescita comunque, “dovrebbe aumentare nel 2024 e rafforzarsi ulteriormente nel 2025, grazie al miglioramen-
to della domanda esterna” e anche da quella interna, grazie alla “crescita dei consumi data dall’aumento dei salari, e gli investimenti più elevati favoriti dall’allentamento delle condizioni finanziarie. Tuttavia, si intravedono dei rischi all’orizzonte”, avvertono, “legati all’indebolimento della domanda esterna” e dalle “vulnerabilità residue del settore finanziario”. Mentre “la solidità del settore manifatturiero, la salute dei bilanci del settore privato e l’attuazione dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea costituiscono rischi al rialzo”.
Daniele Bartolucci
di Alessandro Carli
Il centro storico di San Marino si conferma il più “caro”; la tipologia più richiesta è il trilocale
Gruppo Tecnocasa: i prezzi al mq per il nuovo e l’usato
I “numeri” del secondo trimestre 2023 per il “signorile”, il “medio” e l’economico
Repubblica di San Marino, prezzi immobiliari II °semestre 2023
Nel secondo trimestre del 2023 il mercato immobiliare residenziale italiano continua a dare segnali di rallentamento, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate analizzati dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. Le compravendite a livello Italia mettono in evidenza una contrazione del 16%, più marcata rispetto a quanto registrato nel primo trimestre dell’anno in corso. Si sono realizzate 184.110 transazioni. Nella Repubblica di San Marino la domanda immobiliare è costituita essenzialmente da giovani coppie o famiglie alla ricerca della prima casa con un budget che oscilla tra 180.000 e i 250.000 euro e la tipologia più richiesta è il trilocale. Così, in sintesi, l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. Dal punto di vista dell’offerta immobiliare sul mercato si trovano molti appartamenti e qualche soluzione semindipendente come bifamiliari o villette a schiera con un valore che va dai 160 ai 250.000 € per gli appartamenti e oltre i € 250.000 per le soluzioni bifamiliari e a schiera. Da qualche anno sono sempre più disponibili soluzioni indipendenti da ristrutturare completamente, come fabbricati rurali e case campagna di piccole metrature. In aumento la disponibilità di terreni agricoli di grandi dimensioni, anche di più ettari. Le zone più richieste da chi acquista sono le più servite, come il castello di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle; un discorso a parte, essendo patrimoniomondiale Unesco, riguarda il centro storico di San Marino.
L’età media degli acquirenti in Italia si attesta su 43,7 anni, in crescita rispetto al 2022
L’analisi delle compravendite effettuate attraverso le reti del Gruppo Tecnocasa nel 2023 evidenzia che l’età media degli acquirenti in Italia si attesta su 43,7 anni, in crescita rispetto al 2022 quando si fermava a 42,7 anni.
Nel 2023 la percentuale di acquisti da parte di over 64 ha raggiunto quasi il 10% sul totale delle compravendite. Si tratta della percentuale più alta registrata negli ultimi anni, nel 2019 infatti gli over 64 componevano il 9% degli acquirenti e negli anni successivi la quota è ulteriormente diminuita, toccando il minimo nel 2021 scendendo al 7,9%. Gli over 64 nel 59% dei casi acquistano l’abitazione principale, il 27,7% compra per investimento, mentre il 13,3% degli acquisti riguarda la casa vacanza. La percentuale di
acquisti per investimento da parte di over 64 è alta se confrontata con le percentuali di investimento delle altre fasce di età; infatti, fino ai 44 anni la quota di acquisti per investimento è compresa tra il 9% e il 17%, per poi salire al 2729% tra i 45 e i 54 anni. Gli over 64 evidenziano inoltre la quota più alta di acquisti di case vacanza rispetto agli acquirenti più giovani. La percentuale è in crescita negli ultimi anni, in linea con il trend nazionale. Chi ha un’età medio alta acquista la casa vacanza alla ricerca di un clima migliore rispetto a quello delle città. La tipologia più compravenduta dagli over 64 è il trilocale con il 36,5% delle preferenze, a seguire ci sono i bilocali (25,4%). Quote comprese tra il 14-15% sia per i 4 locali sia per le soluzioni indipendenti e semin-
dipendenti. I tagli più piccoli sono spesso acquistati per assecondare esigenze che con l’età cambiano: i figli si trasferiscono, si può restare soli e una casa più piccola è più facilmente gestibile. Gli over 64 acquistano prevalentemente abitazioni posizionate ai piani bassi (45,6%), mentre piani medi e piani alti si attestano rispettivamente al 25,8% e al 24,4%. Rimane poi un 4,2% di acquisti di tipologie distribuite su più livelli, si tratta soprattutto di soluzioni indipendenti e semindipendenti. Anche nelle fasce di età prevalgono gli acquisti in piani bassi, ma le percentuali sono più basse rispetto agli over 64 e si riducono progressivamente al decrescere dell’età, ad esempio tra i 18 e i 34 anni le compravendite ai piani bassi si attestano al 40,4%.
I prezzi al mq dei singoli Castelli: usato e nuovo Ma a che prezzi al metro quadro? Sempre l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha fornito gli importi del secondo semestre 2023 Sul “signorile usato” di oscilla tra i 3 mila euro del centro storico al 1.400 di Chiesanuova e Faetano e Montegiardino mentre sull’economico usato i prezzi al metro quadro vanno dai 2.600 euro di “Città” ai 1,100 di Faetano, Chiesanuova, Fiorentino e Montegiardino. Centro storico al primo posto anche sul signorile nuovo (5mila euro al metro quadro) e sull’economico nuovo (al mq ci vogliono 4.000 euro). Gli altri Castelli nella categoria “signorile nuovo” spaziano dai 2.600 di Domagnano e Serravalle ai 2.500 di Borgo Maggiore, poi a scendere 2.000 ad Acquaviva, Fiorentino e Montegiardino.
Focus sulle novità introdotte con il Decreto Delegato 8 agosto 2023 n. 117
Antincendio: confronto a un anno dalla legge
L’incontro
La Protezione Civile di San Marino ha avviato un nuovo ciclo di incontri di approfondimento al fine di fare il punto sulla Legge Prevenzione Incendi ad un anno dalla sua emanazione. Il primo incontro, come previsto, si è svolto mercoledì 9 ottobre presso la sede ANIS, presenziato dall’Ing. Pietro Falcioni, Capo della Protezione Civile, che assieme al Dott. Fabrizio Marcucci ha prima illustrato le nuove norme, poi ha risposto alle domande dei tanti presenti. All’appello, infatti, hanno risposto una cinquantina di aziende associate ANIS, inviando amministratori, responsabili e tecnici, data la complessità della materia, ma anche la consapevolezza che sulla sicurezza non si può essere superficiali.
Lo si era visto anche un anno fa, quando sempre l’Ing. Falcioni (al tempo insieme
sionista antincendio”.
“Per i rinnovi contrattuali la cifra stanziata è quella dell’anno scorso, 8 miliardi, cercheremo magari di fare qualche miglioria e su questo stiamo discutendo. Ma questo è quello che è stato stanziato per la tornata 2022-2024 e su questa base stiamo dialogando con le rappresentanze sindacali. Ricordo che quando sono arrivato ho dovuto chiudere la tornata contrattuale 2019-2021 perché ancora il 70% dei dipendenti pubblici non avevano il contratto. Nel 2023 ho chiuso la tornata 2019-21, ho aperto quella del 2022-24, se nella legge di bilancio stanzieremo risorse per quella del 2025-27 faremo una cosa che si chiama continuità contrattuale che non ac -
all’Ing. Andrea Silvagni) aveva partecipato al primo incontro di confronto sulla nuova “legge antincendi”, promulgata nella primavera del 2023 dopo anni di attese, entrata nella fase operativa con la pubblicazione del Decreto Delegato 8 agosto 2023 n. 117 “Norme attuative della Legge 2 maggio 2023 n.75 Legge sulla Prevenzione Incendi”.
cadeva da 15 anni”. Lo ha detto Paolo Zangrillo, ministro della PA, a 24 Mattino su Radio 24.
“PA: tetto retribuzioni manager”
“Visto che spesso si racconta che la pubblica amministrazione è carente di competenze manageriali, e che dobbiamo migliorare la nostra capacità di performare, dico che ci sono delle posizioni apicali che prevedono delle responsabilità enormi, perché si assumono decisioni che hanno degli impatti sulla popolazione, sui cittadini e sul sistema delle imprese. Grandi responsabilità che sono equiparabili, dal punto di vista della complessità, a quelle del privato. Com’è
Si tratta invero di un passaggio importantissimo per le imprese sammarinesi, molte
possibile illudersi del fatto che un bravo manager che ha le caratteristiche per ricoprire quei ruoli possa accettare di venire a lavorare in un’organizzazione che paga neanche la metà di quello che paga il mercato? Va fatta una seria riflessione sulle retribuzioni dei manager ma deve essere gestito, non in una logica ideologica com’è stato fatto probabilmente nel passato”.
delle quali dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni, sia a livello strutturale (con relativi “tempi tecnici” di adeguamento) sia a livello di responsabilità, con l’individuazione della nuova figura professionale del “profes-
Viabilità
Un ulteriore confronto, quindi, che fa seguito non solo a quello dell’anno scorso (e ne ha aggiornato dinamiche e procedimenti in corso), ma anche alla Circolare esplicativa (vedi Fixing nr. 31 del 2023) che annunciava appunto il “nuovo approccio” alla materia. “Così come è avvenuto per la progettazione strutturale”, si legge nel documento, “con l’avvento della nuova normativa sismica nel 2012, anche in ambito di prevenzione incendi era doveroso questo passaggio ove si prevede che sia messa sotto osservazione l’attività a rischio incendio piuttosto che l’edificio oggetto di una istanza di concessione o autorizzazione edilizia o di qualsiasi titolo abitativo in genere, così come prevedeva il Decreto 22 ottobre 1985 n. 122”.
In verità, “parzialmente ciò era stato fatto con il Decreto
Delegato n. 146/2010 che obbligava le attività rientranti tra quelle elencate in allegato a presentare il Fascicolo di Intervento per le attività a Maggior Rischio Incendio; tale adempimento però non prevedeva una progettazione antincendio preliminare ma una mera rappresentazione dello stato di fatto dell’attività in termini di difesa contro l’incendio, e solo in alcuni casi avallata dall’ufficio preposto in quanto ricadente nelle procedure di cui al Decreto n. 122/1985 sopra indicato. La nuova legge di prevenzione incendi, e il suo decreto delegato attuativo, mette al centro l’attività a rischio, ora denominata attività soggetta ai controlli e visite di prevenzione incendi”. Per tutte le aziende associate ANIS, saranno pubblicati i documenti presentati e le slides sul sito www.anis.sm Daniele Bartolucci
Messa in sicurezza e riqualificazione della SS72 San Marino: Rimini fa il punto sui lavori
L’avanzamento del progetto in capo ad Anas riguardante gli interventi di riqualificazione, fluidificazione e messa in sicurezza della Superstrada SS72 San Marino e le osservazioni preliminari avanzate dal Comune di Rimini sono state al centro della III Commissione consigliare che si è tenuta nei giorni scorsi.
Ad aggiornare sul percorso della progettazione è stata l’assessora alla mobilità del Comune di Rimini, Roberta Frisoni che nel corso della commissione conoscitiva ha fatto il punto sugli approfondimenti da parte dei progettisti a seguito della serie di osservazioni preliminari presentate dagli enti locali, tra cui anche l’amministrazione comunale di Rimini.
Un insieme di interventi strategici, quindi, che interessano diversi territori,
che vedono nel progetto in corso di pre-parazione da parte di ANAS una soluzione concreta per una nuova viabilità.
Nuove rotatorie al posto dei semafori e svincoli, che renderanno questo importante tratto stradale più fruibile, con tempi più agevoli e maggiori livelli di sicurezza, ma anche nuovi accessi con svincoli.
Fondamentale sarà, per il territorio, anche garantire una adeguata permeabilità fra i due lati della statale. ANAS dovrà avviare la conferenza dei servizi sul progetto e in quella sede potranno essere presentate formalmente osservazioni in merito all’intervento con l’obiettivo di ottenere la massima efficacia e funzionalità che consenta la messa in sicurezza della Superstrada SS72 tenendo conto anche delle esigenze
di accessibilità degli insediamenti esistenti. L’avanzamento della progettazione e le osservazioni elaborate dall’amministrazione comunale sono state al centro di un incontro e confronto pubblico promosso dal comune di Rimini e che si è tenuta mercoledì 9 ottobre alle ore 20.45, nella sala della parrocchia della Resurrezione in zona Grotta Rossa. Si tratta, come noto, di un’operazione molto ampia e complessa, che vede la Repubblica di San Marino - e ovviamente tutte le sue imprese e non solo - particolarmente attenta all’evolversi della situazione, considerato che la Superstrada SS72 è la principale via di collegamento con la costa adriatica, ma sopratutto con l’autostrada, la rete ferroviaria e gli aeroporti di Rimini, Forlì e Bologna.
I due premi Nobel per la fisica di quest’anno - John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton - hanno utilizzato strumenti del loro campo di studio per sviluppare metodi che sono il fondamento del potente apprendimento automatico odierno. John Hopfield ha creato una memoria associativa in grado di archiviare e ricostruire immagini e altri tipi di pattern nei dati. Geoffrey Hinton ha inventato un metodo in grado di trovare autonomamente proprietà nei dati e quindi eseguire attività come l’identificazione di elementi specifici nelle immagini.
“Quando parliamo di intelligenza artificiale – scrive la Royal Swedish Academy of Sciences -, spesso intendiamo l’apprendimento automatico tramite reti neurali artificiali. Questa tecnologia è stata originariamente ispirata dalla struttura del cervello. In una rete neurale artificiale, i neuroni del cervello sono rappresentati da nodi che hanno valori diversi. Questi nodi si influenzano a vicenda tramite connessioni che possono essere paragonate alle sinapsi e che possono essere rese più forti o più deboli. La rete viene addestrata, ad esempio sviluppando connessioni più forti tra nodi con valori simultaneamente elevati. I vincitori di quest’anno hanno condotto un importante lavoro con le reti neurali artificiali dagli anni ‘80 in poi”.
Le motivazioni: il primo ha inventato una rete che usa un metodo per salvare e ricreare pattern
L’apprendimento automatico con le reti neurali artificiali
John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton sono i due premi Nobel per la fisica del 2024
John Hopfield ha inventato una rete che usa un metodo per salvare e ricreare pattern.
Possiamo immaginare i nodi come pixel. La rete di Hopfield usa la fisica che de-
scrive le caratteristiche di un materiale grazie al suo spin atomico, una proprietà che
rende ogni atomo un piccolo magnete. La rete nel suo complesso è descritta in un modo equivalente all’energia nel sistema di spin trovato in fisica, ed è addestrata trovando valori per le connessioni tra i nodi in modo che le immagini salvate abbiano bassa energia. Quando alla rete di Hopfield viene fornita un’immagine distorta o incompleta, lavora metodicamente attraverso i nodi e aggiorna i loro valori in modo che l’energia della rete diminuisca. La rete lavora quindi a tappe per trovare l’immagine salvata che è più simile a quella imperfetta con cui è stata alimentata.
Geoffrey Hinton ha utilizzato la rete di Hopfield come base per una nuova rete che utilizza un metodo diverso: la macchina di Boltzmann. Questa può imparare a riconoscere elementi caratteristici in un dato tipo di dati. Hin-
ton ha utilizzato strumenti tratti dalla fisica statistica, la scienza dei sistemi costruiti da molti componenti simili. La macchina viene addestrata fornendole esempi che hanno una probabilità molto alta di presentarsi quando la macchina viene eseguita. La macchina di Boltzmann può essere utilizzata per classificare immagini o creare nuovi esempi del tipo di pattern su cui è stata addestrata. Hinton ha sviluppato questo lavoro, contribuendo ad avviare l’attuale sviluppo esplosivo dell’apprendimento automatico.
“Il lavoro dei premiati è già stato di grandissimo beneficio. In fisica utilizziamo reti neurali artificiali in una vasta gamma di aree, come lo sviluppo di nuovi materiali con proprietà specifiche”, afferma Ellen Moons, presidente del Comitato Nobel per la fisica.
Il premio Nobel per la fisiologia o la medicina 2024 è stato assegnato congiuntamente a Victor Ambros e Gary Ruvkun. Le informazioni immagazzinate nei nostri cromosomi possono essere paragonate a un manuale di istruzioni per tutte le cellule del nostro corpo. Ogni cellula contiene gli stessi cromosomi, quindi ogni cellula contiene esattamente lo stesso set di geni e esattamente lo stesso set di istruzioni. Tuttavia, diversi tipi di cellule, come le cellule muscolari e nervose, hanno caratteristiche molto distinte. Come nascono queste differenze?
La risposta sta nella regolazione genica, che consente a ogni cellula di selezionare solo le istruzioni rilevanti. Ciò garantisce che solo il set corretto di geni sia attivo in ogni tipo di cellula.
Victor Ambros e Gary
Ruvkun erano interessati a come si sviluppano i diversi tipi di cellule. Hanno scoperto i microRNA, una nuova classe di minuscole molecole di RNA che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione genica. La loro scoperta rivoluzionaria ha rivelato un principio completamente nuovo di regolazione genica che si è rivelato essenziale per gli organismi multicellulari, compresi gli esseri umani. Ora è noto che il genoma umano codifica per oltre mille microRNA. La loro sorprendente scoperta ha rivelato una dimensione completamente nuova della regolazione genica. I microRNA si stanno dimostrando fondamentalmente importanti per il modo in cui gli organismi si sviluppano e funzionano.
Le informazioni genetiche fluiscono dal DNA all’RNA
messaggero (mRNA), tramite un processo chiamato trascrizione, e poi al macchinario cellulare per la produzione di proteine. Lì, gli mRNA vengono tradotti in modo che le proteine siano prodotte secondo le istruzioni genetiche memorizzate nel DNA. Dalla metà del XX secolo, diverse delle più fondamentali scoperte scientifiche hanno spiegato come funzionano questi processi.
I nostri organi e tessuti sono costituiti da molti tipi di cellule diverse, tutte con le stesse informazioni genetiche immagazzinate nel loro DNA. Tuttavia, queste diverse cellule esprimono set unici di proteine. Com’è possibile? La risposta sta nella regolazione precisa dell’attività genica in modo che solo il set corretto di geni sia attivo in ogni tipo di cellula specifico.
Grande successo di partecipanti (oltre 200 runner) e di pubblico per la SMOE Run 2024, la manifestazione podistica che si è svolta il 6 ottobre con partenza e arrivo al San Marino Outlet Experience di Falciano sulle distanze dei 5 e 10 km.
Ampia anche la partecipazione alla non competitiva “Corporate Run”, con le squadre formate da amici o realtà aziendali: ad animare questa particolare classifica sono state le formazioni di CFP Runner, La Carretta Run, ASD Futura, Emme 2020 e Montegiardino Miele.
SMOE Run 5 km
La SMOE Run 5K era valida anche come campionato sammarinese dei 5 km su strada e questo ha fornito un ulteriore impulso alla partecipazione alla più corta delle due prove (5 e 10 km) previste per questa edizione. Il titolo di campione sammarinese è stato vinto da Davide Venerucci (Olimpus San Marino Atletica) in 16:49” davanti a Marco Pelaccia (GPA San Marino, 17’10”) e a Michele Agostini (Track&Field San Marino, 17:16″). I tre sammarinesi sono stati preceduti sul traguardo solo dal keniano Rodgers Mayo, primo in 15’04”. Campionessa sammarinese è risultata Chiara Guiducci (Space Running), sesta sul traguardo in 20’22”. Chiara si è detta “molto soddisfatta perché venendo da un periodo di gare di trail running non mi aspettavo di poter esprimere questa efficienza”. La vittoria assoluta femminile è rimasta fin dalle prime battute saldamente in mano della keniana Sharon Chebichiy, che ha controllato la gara e coperto i 5 km in 19’30” davanti a Cecilia Silvestroni (19’41”) e a Manuela Brasini (Atl. 85 Faenza, 19’52”). Sugli altri due gradini del podio sammarinese sono salite Sara Zanotti (Olimpus San Marino Atletica), ottava in 21’49” e Valentina Giardi (G.P.A. San Marino), nona in 23’01”. Nella Event Plaza dello SMOE le premiazioni sono state effettuate da Mauro Santi, Presidente della FSAL (Federazione Sammarinese di Atletica Leggera) e da Samuele Guiducci, presidente dell’ASD Track&Field San Marino, società organizzatrice dell’evento.
SMOE Run 10 KM
Anche la SMOE Run da 10 km si è risolta in un assolo: il keniano Enos Kakopil ha dominato in 30’46” con quasi un minuto di vantaggio sul connazionale Solomon Koech (31’40”) e sul primo italiano, Isaia Linari (GPA Lughesina),
Il 5 ottobre sono andati in scena anche gli “SMOE Kids Games”: oltre 180 gli “under 14”
SMOE 2024, Corporate Run Vittoria per il CFP Runner
Nella gara per le aziende secondo posto per La Carretta Run, terzo per ASD Futura
terzo in 34’52”. Tutta italiana e più combattuta la prova femminile, dove Celeste Ferrini (Avis Castel San Pietro / BO) ha vinto in 41’55” davanti a Elisa Ragazzi (Modena Runners, 45’12”) e alla sammarinese Stefania Giordano (categoria Master 55) terza in 56’23”. Nessuno è riuscito a intaccare i record del percorso della 10 km stabiliti nella passata edizione: il 29’35” di Francesco Guerra (C.S. Carabinieri) e il 33’38” di Giovanna Selva (C.S. Carabinieri).
Le classifiche di club Due classifiche “gemelle” hanno caratterizzato la gara per team: tanto tra le donne quanto tra gli uomini ha vinto l’Olimpus San Marino Atletica precedendo in entrambi i casi il G.P.A. San Marino e
il G.P.A. Lughesina.
Un evento per tutti Il 5 ottobre sono andati in scena anche gli SMOE Kids Games con l’entusiasmo di oltre 180 under 14, a quali è stata data la possibilità di mettersi alla prova in gare di corsa sprint e resistenza, lancio del vortex, circuito ciclistico e laboratori di disegno in collaborazione con L’Artistica.
I commenti
Dalla Giunta di Castello di Serravalle, dalla Federazione Sammarinese Atletica Leggera e dalla Track&Field San Marino, impegnati nell’organizzazione dell’evento sportivo, va un particolare ringraziamento alle Segreterie di Stato patrocinanti, alle Forze dell’Ordine sempre al servizio della comunità e della sua
sicurezza, alle Aziende di Stato per il prezioso supporto, ai partner (San Marino Outlet Experience, VW Reggini, L’Artistica, MVP Sport, Montegiardino Miele, EnerGreen, Seriset, RSM111 e San Marino Fixing) e a tutti i volontari senza i quali non sarebbe possibile organizzare simili eventi.