Fixing 2021 nr. 38

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Anno XXIX - n.38 - 1,50 euro

Direttore Daniele Bartolucci

Venerdì 22 Ottobre 2021

E ditoriale IVA, pensioni e PRG nel C ovid C’è il vettore C’è la deroga per il “Caso targhe”

Il “vettore” è partito, ci sarà anche San Marino sui passeggeri diretti alla riforma del Codice della Strada italiano? Perché è questo l’auspicio – e anche l’annuncio – delle istituzioni e dei rappresentanti diplomatici, alle prese da tre anni con il “caso targhe”. Un problema non da poco, che si è poi sommato a quello delle carte tachigrafiche e in ultimo anche al green pass, per lo svolgimento delle attività delle aziende con dipendenti italiani che conducono veicoli con targa sammarinese di proprietà dell’azienda. Alla luce di quanto ha stabilito il Decreto italiano 113/2018, infatti, tali conducenti non possono più guidare mezzi immatricolati a San Marino. Un problema che è stato rilevato anche dalla XIV Commissione Permanente per le Politiche dell’Unione Europea la quale, che riterrebbe opportuno estendere le disposizioni di cui all’art. 93, comma 1 ter del codice della strada anche ai veicoli intestati a imprese costituite in tale Stato. Nel frattempo, dopo mesi annunci - soprattutto da parte della Lega che il problema l’ha creato (il “Decreto Sicurezza” è un vanto di Salvini, ndr) - è intervenuta una modifica alla norma, che ha previsto la fattispecie dei frontalieri, ma mancando di una interpretazione univoca, avrebbe dovuto essere seguito da una circolare del Ministero dei Trasporti, che non è mai arrivata. Anche per questo, il “vettore” giusto potrebbe essere la riforma del Codice della Strada, perché materia attinente. I gruppi parlamentari sono stati già da tempo stimolati, anche dall’Ambasciatore della Repubblica di San Marino in Italia, Daniela Rotondaro: tutti sanno del “caso targhe”. Lo risolveranno? Daniele Bartolucci

Programma Economico

per il Green Pass italiano

Per la riforma delle imposte indirette testo di legge entro primavera Gli altri temi: ICEE subito, mercato del lavoro a step fino al 2024 a pag.2

A NIS

Rifiuti, il 10 novembre il seminario

a pag.3

U niRsm

Ci sono tutti i grandi temi in discussione da anni, ma in molti casi la tempistica non è così definita come molti (in primis ANIS) hanno preteso. Il Programma Economico per il 2022 è stato depositato in questi giorni, palesando gli obiettivi del Governo per il rilancio del Paese (“ammodernamento” e “sviluppo” sono le parole ricorrenti), che passano dalle grandi riforme: quella delle pensioni, ritenuta urgente (ma senza dare tempi di completamento), quella dell’IVA, il cui testo di legge “arriverà nei primi mesi del 2022”. Ma anche quella del mercato del lavoro, il cui progetto andrà avanti per step fino al suo completamento entro il 2024. Nel mentre: nuovo PRG in arrivo, ICEE subito operativo, spending e tanti altri interventi che le Segreterie hanno messo in agenda. Bartolucci alle pagg. 6-7

Si va verso una nuova riforma

a pag.11

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