Anno XXVIII - n.40 - 1,50 euro
E ditoriale Non devono compensare le imprese
Gli squilibri del Bilancio dello Stato sono ormai noti, tanto che tecnicamente si para di “disavanzo strutturale” da anni. Al di là di qualsiasi tecnicismo, però, la situazione è molto semplice: si spende più di quanto si guadagna. Il ricorso al debito è la normale conseguenza, mentre non è “normale” che lo Stato attinga a risorse non prettamente pubbliche per soddisfare le sue necessità. E’ il caso della Cassa Compensazione, su cui l’ultimo assestamento ha autorizzato un nuovo prelievo da parte dell’Istituto per la Sicurezza Sociale fino a 9,7 milioni di euro. ANIS e CSU hanno subito espresso la loro contrarietà, ricordando che quelle risorse economiche appartengono esclusivamente ai lavoratori e alle imprese, coloro i quali, in pratica versano nei fondi i cui attivi confluiscono nella Cassa Compensazione. Ma non è la prima volta che ciò avviene, tanto che a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali (Legge n. 73/2010), la Cassa Compensazione ha subìto continui prelievi, sempre con il fine di ridurre o azzerare i disavanzi finanziari dell’ISS, per un importo pari a oltre 32 milioni di euro. Ora la cifra arriverà a quasi 42 milioni di euro. Un debito enorme, che lo Stato deve ripagare. A meno che, come hanno messo in guardia le parti sociali, il Governo non intenda aumentare le aliquote a carico dei lavoratori e delle imprese. Un’ipotesi inaccettabile, ovviamente. Sarebbe un’operazione depressiva per tutta l’economia, ma soprattutto andrebbe a penalizzare proprio quelle imprese e quei lavoratori che hanno contribuito alla Cassa Compensazione e che, in teoria, dovrebbero avere 42 milioni indietro. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 20 Novembre 2020
Tempo di finanziarie: l’Italia va, il Titano parte
C ovid
Le regole per spostarsi oltre confine
Conte punta su incentivi, nuovi ristori e cassa integrazione gratuita fino a marzo. A San Marino solo i primi incontri, in attesa dei bond a pag.2
R ifiuti
Sbloccata la questione “notifiche”
a pag.3
F inanza
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, tutti i Governi sono impegnati a elaborare i loro piani finanziari per il 2021. In Italia il premier Giuseppe Conte ha presentato il testo per il Parlamento, con tanti interventi votati all’economia: si parla di nuovi ristori e bonus per diversi settori, di incentivi alle assunzioni, di cassa integrazione gratuita per le aziende fino a marzo… Risorse che San Marino non ha e che sta cercando di attingere dai mercati internazionali con l’emissione di bond per 300 milioni. Questo ritardo nel collocamento ritarda anche la discussione tra Governo e parti sociali su come spenderli (il primo incontro è avvenuto il 19 novembre), ma nel frattempo si possono osservare le strategie degli altri e ipotizzarne l’applicazione nel contesto sammarinese. Bartolucci alle pagg. 6-7
Fondi comuni sammarinesi a 196 milioni
a pag.4
spaz io riservato all’indiriz z o