Anno XXIII - n.41 - 1,50 euro
E ditoriale Il “peso” di quei 102 milioni...
Il report del Doing Business, a cui su questo numero dedichiamo un approfondimento, ci offre l’assist per approfondire un aspetto, sempre legato alla capacità di attrarre investimenti esteri, emerso dalla sessione del Consiglio Grande e Generale di fine ottobre. Durante il dibattito sull’assestamento di bilancio è stato approvato un prestito obbligazionario - emesso dallo Stato - per un importo di 102 milioni di euro. I titoli di debito pubblico verranno emessi entro la fine del 2016 e la loro durata non potrà superare i 10 anni. Un indebitamento che potrebbe avere risvolti assai pericolosi. Quando un imprenditore decide di investire in un Paese, durante la fase di studio e di analisi delle caratteristiche di quella Nazione – accesso al credito, mercato del lavoro, previdenza, eccetera – guarda anche all’indebitamento. Se uno Stato non è indebitato, significa che le imposta saranno mantenute abbastanza contenute. Se quello Stato invece emette (o ha in programma di emettere) titoli di debito pubblico, l’imprenditore ha la percezione di una Nazione meno stabile e quindi è ben consapevole che potrebbe correre il rischio concreto che il livello di tassazione possa aumentare. E che quindi potrebbe anche decidere di spostare i propri investimenti altrove. E’ la vecchia storia della coperta: se si tira in testa, si scoperchiano i piedi. E viceversa. Per non farli fuggire definitivamente, sarà strategico realizzare entro tempi certi almeno una parte dei cantieri già avviati: il passaggio dall’imposta monofase all’IVA, una condizione che permetterà di accelerare anche l’accordo di associazione con l’Unione Europea, e la riforma del mercato del lavoro. Basteranno? AC
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 6 Novembre 2015
Ue, libera circolazione delle merci: nodo centrale
I mprese
Pregi e difetti nel Doing Business
Negoziati di associazione, ANIS incontra la CEA di Andorra e mette sul tavolo i problemi che si potranno risolvere: dogane e T2 in primis a pag.11
I mprese
Rossana, showroom a Londra
a pag.4
C ultura
I negoziati tra San Marino e l’Unione Europea proseguono serrati e ANIS da tempo sta dando il suo contributo alla Commissione incaricata. Per approfondire alcuni temi comuni con Andorra, uno degli altri Paesi oggi interessati all’associazione con l’UE, ha invitato a San Marino la Confederazione Imprenditoriale di Andorra. Nell’incontro di lunedì 9 novembre si discuterà quindi dei problemi attuali, dati dall’essere fuori (extra) dall’UE, e delle possibili soluzioni date dall’associazione. Come, nel caso del commercio, il superamento del T2 e un nuovo regime delle dogane, perché, come ricorda il Presidente ANIS Ceccato, oltre a residenze e frontalieri, “il nodo centrale è la libera circolazione delle merci e dei servizi”. Bartolucci a pag. 9
Wilson, Nobel e cittadino sammarinese
alle pag.5-8
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