Anno XXVI - n.41 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 9 Novembre 2018
E ditoriale DB 2019: “San Marino, A NIS I compiti E-fattura: da fare meglio
Non possiamo ritenerci soddisfatti dalla nuova classifica stilata da World Bank. Dal “Doing Business 2019” difatti si evince che non c’è stato un passo in avanti determinato: non abbiamo recupero su ogni “settore” anche se nel raking finale siamo passati dalla 93esima piazza dello scorso anno alla 88esima. Alcune voci sono cresciute, in altre invece – la maggior parte - sono purtroppo peggiorate. Non possiamo essere contenti quindi: continuiamo a dover svolgere i “compiti a casa” perché, ci dice World Bank, non li abbiamo fatti bene. “Purtroppo il dato di fatto - commenta il Presidente ANIS Neni Rossini – è che rimaniamo molto indietro nella classifica, tra gli ultimi posti tra i ‘Piccoli Stati presenti, mentre davvero saremmo potuti essere tra i più virtuosi”. La classifica, lo ricordiamo, è uno dei riferimenti più importanti ai quali gli investitori di tutto il mondo guardano e studiano quando devono decidere dove andare a fare business. Occorre quindi, anche in virtù della “visibilità” che dà il Doing Business, mettere in campo tutti quegli interventi che servono per recuperare le posizioni. Tra gli indicatori che saltano agli occhi, l’avvio di un’impresa e il pagamento delle tasse, due “voci” che gli investitori guardano con grande attenzione. Su questi, ma anche sugli altri, ci dobbiamo concentrare. L’apertura del tavolo per la semplificazione burocratica potrebbe costituire il luogo (l’auspicio, vista la sua importanza, è che diventi permanente) dove si può, anche con l’aiuto di chi opera tutti i giorni sui mercati e con chi li (...) Segue a pag. 6
bisogna fare di più”
le richieste delle imprese
Guadagnate cinque posizioni complessive rispetto al 2018 ma sono peggiorati sei indicatori su 10. Cresce comunque il PIL pro-capite a pag.3
I mprese
Il Decreto per i bilanci semplificati
a pag.4
E steri
La classifica “Doing Business 2019”, stilata come di consueto da World Bank, ha visto la Repubblica di San Marino passare dal 93esimo posto all’88esimo (su un totale di 190 Paesi), anche ci sono ben sei aree settoriali che sono peggiorate. Si è ridotta la “distanza dalla frontiera” (quindi dalle best practice delle Nazione più virtuose, Nuova Zelanda, Singapore e Danimarca) ed è cresciuto del livello del PIL pro capite (che passa da 46.447 a 48.211 dollari), ma rimane comunque molto da fare perché le “voci” che interessano alle aziende sono quasi tutte in contrazione. A queste poi si deve aggiungere un altro parametro strategico, quello legato all’accesso al credito. Migliorato rispetto al 2018 ma ancora nella “colonna di destra”, quella occupata dai Paesi meno virtuosi. Servizio alle pagg. 6-7
Residenza ordinaria per i frontalieri
a pag.8
spazio riservato all’indirizzo