Anno XXVI - n.42 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 16 Novembre 2018
E ditoriale Pensioni, tasse subito A NIS Tra FMI Marcegaglia debiti e riforme
La settimana della missione supplementare dei tecnici del Fondo Monetario Internazionale nella Repubblica di San Marino – un incontro “di avvicinamento” a quello in calendario nel mese di gennaio (“Article IV”) – riporta in primo piano alcuni interrogativi. Ora che si è decisa la vendita degli NPL di Delta, quale sarà la prospettiva del debito pubblico? Occorrerà innanzitutto capire quanti soldi rimarranno in Cassa di Risparmio della Repubblica di e se verrà mantenuto il “Decreto spalmadebiti” (il numero 79), che oggi consente di “coprire” la perdita di bilancio non in un’unica soluzione, ma in più anni. È chiaro che a seconda dei casi si aprono prospettive molto diverse. Di certo, anche in vista degli anni a venire, è importante che il Paese eviti il ricorso all’indebitamento estero. Per farlo va messa in campo tutta una serie di politiche di contenimento della spesa – che dovranno essere molto rigorose, sia per puntare al pareggio di bilancio che per reperire risorse da destinare agli investimenti e quindi alla crescita. Ad oggi difatti la Repubblica di San Marino si presenta davanti ai tecnici del FMI a mani vuote: gli interventi che l’organismo internazionale ha chiesto al Monte Titano negli ultimi anni – dalla ristrutturazione del sistema bancario alla riforma delle imposte indirette e a quella pensionistica, passando per il controllo della spesa pubblica e la riduzione dei costi per chi fa impresa - non sono stati realizzati. In questo senso, l’auspicio è che il Governo e (...) Segue a pag. 6
ma la riforma nel 2019
ospite d’onore all’Assemblea
Verso la finanziaria: abbattimento forfettario passa dal 20 al 7% e sospensione del trasferimento di 19 milioni al Fondo dipendenti a pag.3
T erritorio
Viabilità: i nuovi ingressi
a pag.4
S ocietà
La riforma delle pensioni slitta al 2019, ma qualche intervento sui pensionati si vedrà già in finanziaria. Il Governo sembrerebbe quindi aver accettato di buon grado l’invito a non avere troppa fretta per metter mano alla normativa generale, stante la delicatezza dell’argomento. Ma anche tenuto conto del rapporto con i sindacati, mai così tesi dalle elezioni. Uno stop che però è solo temporaneo, anche perché i numeri in campo sono noti e la situazione è drammaticamente urgente: il sistema previdenziale, così costruito dalle ultime riforme, risulta insostenibile per molti aspetti, a iniziare da quello economico: il gap tra contributi versati e prestazioni erogate è in rosso da anni e sarà sempre peggio, stando alle proiezioni dello stesso Governo, presentate mesi fa. Bartolucci alle pagg. 6-7
I numeri dei cittadini all’estero
a pag.8
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