Anno XXVII - n.42 - 1,50 euro
E ditoriale Un nuovo metodo di lavoro
Il Tavolo Istituzionale ha concluso il proprio impegno con l’approvazione del Bilancio che, come era facile intuire, ha avuto un taglio decisamente “tecnico” e poco programmatico. Visto lo stallo con il Consiglio Grande e Generale e il Governo fermi ai box in attesa della tornata elettorale dell’8 dicembre, il non aver affrontato le questioni più urgenti non ci ha affatto sorpresi, anche se ci si aspettava qualcosa in più. Quello che sorprende è invece il fatto che, di fronte a tale risultato, il Tavolo Istituzionale non verrà accantonato. Nella Legge di Bilancio è stato riproposto in una versione quadripartitica, quindi con una “gamba in più”. Unico aspetto positivo di questa esperienza è che si è partiti dalla condivisione dei dati aggiornati. Più di qualche dubbio invece sul metodo messo in campo. Il Tavolo Istituzionale, comunque, ha lanciato un segnale importante, che può essere sviluppato. Partendo dalla condivisione dei dati, occorrerà però impostare un percorso più efficace per decidere dove e come intervenire. Le riunioni plenarie sono corrette solo nl momento in cui c’è un’impostazione del lavoro per un confronto preliminare sui temi – e sono davvero tanti – che si vogliono affrontare. I confronti poi dovranno essere trasferiti successivamente ai tavoli più ristretti dove approfondire tutti i dettagli di natura più tecnica. Onere del prossimo Governo sarà quindi quello di formalizzare delle proposte aperte, modificabili e migliorabili attraverso un confronto che sia finalmente reale e leale, se si vuole arrivare a una vera condivisione. Alessandro Carli
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 15 Novembre 2019
La spending sparisce anche questa volta
U niRSM
Superata quota “mille” studenti
ANIS: “E’ solo un Bilancio tecnico”. Nella Finanziaria pochi risparmi e molto debito. Ma spunta il concorso a premi per chi usa la Smac a pag.2
G iustizia
“Ristabilito lo stato di diritto”
a pag.3
A mbiente
La Legge di Bilancio per il 2020 è fatta, ma sono più i giudizi negativi di quelli positivi. Soprattutto le associazioni di categoria, che si aspettavano qualcosa in più sul fronte della riduzione della spesa e, soprattutto, un intervento mirato ai gravi problemi del Paese, come il settore bancario, le pensioni e il debito pubblico. Invece, come ha sentenziato anche ANIS, “è solo un Bilancio tecnico”, non certamente in linea con le aspettative che si erano riposte nel Tavolo Istituzionale. La condivisione e coesione tanto sbandierata, alla fine, non si è concretizzata. E il risultato è una serie di azioni contabili e qualche buona intenzione per l’anno prossimo: in pratica si è agito col “pallottoliere”. Anche se il disavanzo è previsto in aumento, per ora a 24,9 milioni. Bartolucci alle pagg. 6-7
Differenziata bassa e poco “circolare”
a pag.9
spazio riservato all’indirizzo