Fixing 2024 nr. 42

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Editoriale

Energetici: idee, non ideologie

In un Paese in cui si fanno le barricate per una norma che permette la cogenerazione industriale come già fanno tutti gli altri Paesi e come tutto il mondo sostiene attraverso finanza e incentivi, sarà difficile trovare il coraggio di avviare un piano strategico sugli energetici che soddisfi le esigenze economiche (non solo delle imprese ma anche dello Stato, ovvero anche dei cittadini che lo compongono) e al contempo anche quelle ideologiche. Pensare che San Marino possa sostenersi senza risorse primarie e importando - quindi pagando - qualsiasi cosa gli serva, è utopia. C’è poi la grande contraddizione di fondo, ovvero chiedere un impatto ambientale minore, ma non essere disposti ad accettare alcuna tecnologia che permetta di raggiungere quello scopo. Il problema non sarebbe nemmeno quello, semmai è la percezione che si ha della gravità della situazione creatasi di completa dipendenza energetica dall’esterno. E in un Paese dove, pur senza alcun impianto di produzione di energia, di smaltimento dei propri rifiuti, di depurazione delle acque, le bollette domestiche sono ancora basse rispetto al circondario (Italia, ndr), è molto facile pensare e dire che non serve questo genere di impianti in territorio. Al contrario, per le imprese (le cui tariffe sono più alte) che si muovono ogni giorno sui mercati in competizione con chi, negli altri Paesi, gode di costi spesso più bassi, la sensazione è diametralmente opposta. Eppure basterebbe poco: impianti proporzionati al sistema, investimenti contenuti e tecnologie già testate altrove e ritenute virtuose. Servono solo idee, non ideologie.

Daniele Bartolucci

Residenze fiscali, l’Italia rischia di isolare il Titano

Cremoni (ANIS):

“Con

il nuovo criterio della presenza fisica, essendo un enclave, potrebbero configurarsi migliaia di casi di dual residence”

L’Italia ha ampliato, già per l’anno fiscale 2024, la platea dei possibili “residenti fiscali”, modificando i criteri precedenti con il Decreto Legislativo 27 dicembre 2024 n 207, e aggiungendo quello della “presenza in territorio” anche per frazioni di giorni. Di fatto, spiega Fabrizio Cremoni, consulente fiscale di ANIS, “essendo San Marino un enclave, si potrebbero potenzialmente verificare migliaia di casi di dual residence, da risolvere poi attraverso la Convenzione bilaterale contro le doppie imposizioni. Per molti di questi casi, però, potrebbe essere necessaria la procedura amichevole (MAP), per cui è auspicabile un intervento chiarificatore per la specificità sammarinese”.

Bartolucci alle pagg. 6-7

Il Titano torna BBB-

S&P Global Ratings ha assegnato alla Repubblica di San Marino i rating di credito sovrano in valuta estera e locale a lungo termine ‘BBB-’ e a breve termine ‘A-3’. Le prospettive sul rating a lungo termine sono stabili.

S&P si aspetta “che il debito pubblico netto di San Marino, compresi gli impegni finanziari espliciti del governo, scenda a circa il 60% nel 2027 da circa il 64% del PIL nel 2022, in assenza di un ulteriore supporto diretto al sistema bancario o di un consolidamento di bilancio più lento di quanto attualmente previsto”.

S&P inoltre chiede che “il debito pubblico netto di San Marino, compresi gli impegni finanziari espliciti del governo, scenda a circa il 60% nel 2027 da circa il 64% del PIL nel 2022”.

Carli a pag. 9

Anno XXXII - n. 42 - 1,50 euro Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 15

Nel 2023, gli attacchi informatici sono cresciuti a un ritmo allarmante, con un aumento del 78% a livello globale rispetto all’anno precedente (fonte: ACN). L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale segnala che indipendentemente dal settore, tutte le aziende sono esposte a rischi sempre più complessi e mirati. La crescente sofisticazione degli attacchi richiede misure di sicurezza avanzate e personalizzate, capaci di proteggere dalle minacce informatiche più recenti e adattarsi ai diversi contesti operativi. Abbiamo intervistato Daniele Cerbarano, Responsabile Cybersecurity di Audit Service & Certification, Organismo di Certificazione Internazionale della Repubblica di San Marino, istituito nel 2018 e accreditato IAS–USA. Quali sono le principali minacce informatiche che un’azienda oggi deve affrontare, e come potrebbero influire sugli stakeholder?

“Gli attacchi cyber, dai ransomware alle attività di ingegneria sociale, possono avere impatti devastanti sul business aziendale, che possono tradursi in richieste di riscatto, sanzioni e perdita di informazioni chiave per la continuità operativa, oltre che una perdita di fiducia da parte degli stakeholder. Inoltre, l’avvento del GDPR nella comunità europea ha cambiamo di molto il panorama sanzionatorio legato ai Databreach e potenzialmente può comportare sanzioni fino al 4% del fatturato aziendale”.

In che modo la nuova direttiva europea NIS2 cambia il panorama della sicurezza informatica per le aziende e quali responsabilità introduce?

“Con l’introduzione della Direttiva euopea NIS2, l’UE prova, per la prima volta, a costruire una nuova piattaforma di interscambio delle informazioni legate agli incidenti e gli attacchi informatici ad infrastrutture strategiche europee. Lo scopo è rendere più efficace il monitoraggio delle nuove minacce che possono mettere in pericolo servizi chiave per il cittadino e permettere interventi più tempestivi e mirati in caso di minacce su larga scala. A tal fine, la nuova direttiva impone standard di sicurezza alle aziende per migliorare la resilienza informatica nell’UE. Sostanzialmente, promuove l’adozione di misure di sicurezza e di pratiche di gestione dei rischi che sono strettamente allineate con le linee guida dello standard ISO 27001 per la sicurezza delle informazioni. In questo

Intervista a Daniele Cerbarano, Responsabile Cybersecurity di Audit Service & Certification

Attacchi informatici: crescenti e sempre più sofisticati

“Occorre

senso, l’implementazione di un sistema di gestione ISO 27001, può facilitare decisamente la conformità alle disposizioni della NIS2, creando una sinergia che migliora sia la resilienza informativa aziendale, sia l’adempimento degli obblighi normativi.” Quali organizzazioni devono sottostare alla direttiva NIS2?

“Sono 4 le principali categorie di organizzazioni che devono conformarsi alla direttiva NIS2. I primi sono gli Enti Essenziali, ovvero quelli di particolare rilevanza per il funzionamento della società e dell’economia come banche, ospedali, compagnie che operano nei settori dei trasporti, dell’energia o dei servizi digitali. Poi ci sono gli Enti Importanti, meno critici ma comunque rilevanti per la società come servizi postali, gestione dei rifiuti, industrie chimiche, produzione alimentare, dispositivi medici e attività delle pubbliche amministrazioni. La terza categoria è quella dei Fornitori di Servizi Digitali e includono marketplace online, motori di ricerca e le piattaforma di social network. Infine, dovranno conformarsi quelle Organizzazioni con Requisiti di Sicurezza Critici, cioè qualsiasi organizzazione che, indipendente-

mente dal settore, gestisca infrastrutture critiche oppure operi in ambiti considerati rilevanti per la sicurezza nazionale”.

NIS2 a parte, un Sistema di Gestione ISO 27001 può rappresentare dunque una

soluzione efficace per la tutela dei dati aziendali? “ISO 27001 rappresenta uno standard internazionale che garantisce la gestione sicura delle informazioni aziendali, accessibile a tutte le organizzazioni, da PMI a multinazionali. La Certificazione rappresenta non solo un vantaggio competitivo, ma anche una responsabilità verso dipendenti, clienti e partner. Si tratta di una misura concreta che garantisce la continua riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni, oltre alla conformità legale. Il sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni è essenziale per proteggere i beni più critici, come le informazioni sui dipendenti e clienti, l’immagine del marchio e altre informazioni riservate. Inoltre, risponde alle richieste legali, come il GDPR, e alle potenziali minacce alla sicurezza, tra cui ricordiamo: crimini informatici, violazioni dei dati personali, vandalismo/ terrirismo, incendi/danni,

uso improprio, furto e attacchi virali. Non è un caso se l’adozione di questo stan-

“Il tessuto sammarinese ha compreso i rischi e sono diverse le richieste di certificazione che stiamo gestendo da anni per le imprese del territorio”

dard sta vivendo un aumento vertiginoso da parte delle imprese in tutto il mondo negli ultimi anni”. Come possono attrezzarsi le imprese per avviare un percorso certificativo?

“Partendo dal presupposto che ogni azienda rappresen-

ta una realtà unica, per cultura, struttura e processi, ciascuna di queste deve affidarsi a professionisti competenti in sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni come da standard ISO 27001, che possano implementare un sistema conforme e personalizzato. Successivamente, l’azienda potrà richiedere una verifica sul sistema a un Organismo di Certificazione accreditato, con cui stringeranno un contratto triennale. Il tessuto sammarinese sembra aver recepito e sono già diverse le richieste di certificazione che stiamo gestendo per le imprese del territorio da diversi anni. Ciò può rappresentare un motivo d’orgoglio, in quanto dimostra all’esterno un livello alto di competenza e attenzione da parte del tessuto della Repubblcia di San Marino rispetto alle minacce globali, ma anche la disponibilità di competenze e sistemi verificati per collaborare con partner italiani, europei e mondiali di ogni livello”.

A genzia Italiana per la sicurezza informatica

Gli attacchi informatici a livello globale nel primo semestre del 2024 hanno segnato un +23% sullo stesso periodo del 2023: sono 1.637 quelli registrati a livello mondiale, con una media di 273 attacchi cyber al mese. A confermarlo è il rapporto dell’Agenzia italiana per la sicurezza informatica (Clusit). Diminuiscono gli attacchi “critici”, ma aumentano quelli con gravità “elevata”, che sono il 50% del totale. A livello globale è la sanità il settore più colpito, mentre in Italia per la prima volta è la manifattura a detenere questo primato. I numeri dell’Italia Per quanto riguarda l’Italia, il primo semestre ha fatto registrare una lieve flessione del numero degli attacchi, che rappresentano il 7,6%

del totale. Tuttavia, sottolinea il rapporto, è ancora presto per parlare di una vera diminuzione degli attacchi e il loro numero resta comunque sproporzionato rispetto alla popolazione e al Pil del Paese. Come detto, per la prima volta è la manifattura il settore più colpito dai criminali informatici nel nostro Paese, con un aumento del 19% rispetto al 2023. Oltre un quarto (28%) del totale degli eventi cyber rivolti al comparto globale riguarda realtà manifatturiere italiane, ricalcando la peculiarità del tessuto economico del Belpaese, come hanno rilevato gli autori del Rapporto Clusit. Seguono i “multiple targets”, con il 13% degli attacchi e il settore governativo, militare e delle forze

dell’ordine, con l’11% degli attacchi. Tuttavia, a preoccupare è la crescita degli attacchi nel settore sanitario (il più colpito a livello mondiale): +83% rispetto allo stesso periodo del 2023. “Oltre all’incremento dei danni causato dal cybercrime e dalle normali attività di intelligence che osserviamo ormai da molti anni, si conferma nel primo semestre 2024 la fase di conflittualità cibernetica diffusa in cui siamo entrati nel 2022, ulteriormente cresciuta nel 2023 anche a causa dell’allargamento del conflitto tra Israele e le milizie islamiche supportate dall’Iran in vari paesi dell’area medio-orientale”, commenta Sofia Scozzari, del comitato direttivo Clusit. Le tecniche d’attacco Nel

primo semestre 2024 oltre un terzo degli attacchi nel mondo è stato causato da malware (34%). Sebbene questa categoria comprenda molte tipologie di codici malevoli, il ransomware è in assoluto quella principale e maggiormente utilizzata grazie anche all’elevata resa economica per gli aggressori, che spesso collaborano fra loro con uno schema di affiliazione. Gli incidenti basati sullo sfruttamento di vulnerabilità costituiscono come nel 2023 la seconda tecnica più utilizzata (al 14%, in discesa rispetto al 2023). Il phishing risulta stabile (8%) al terzo posto, sebbene la crescita del numero degli eventi registrati in valore assoluto sia superiore alla media delle categorie precedenti.

Il risparmio è aumentato di € 35 milioni rispetto al trimestre precedente

La raccolta totale sopra i 6,2 miliardi di euro

I dati del bollettino di BCSM: in 5 anni

recuperato oltre 1 miliardo

Al 30 giugno 2024, il Registro dei Soggetti Autorizzati elencava 12 imprese di diritto sammarinese e 5 società di diritto estero iscritte nell’apposita sezione del registro dedicato alle imprese estere autorizzate all’esercizio di attività riservate. Si apre così il “cruscotto” di Banca Centrale della Repubblica di San Marino relativo al secondo trimestre 2024. Tali imprese estere operano ad oggi esclusivamente in regime di Prestazione Servizi Senza Stabilimento. Complessivamente, pertanto, i soggetti autorizzati che svolgono attività riservate nel territorio della Repubblica di San Marino sono 17. In pari data, gli intermediari assicurativi e riassicurativi iscritti nel relativo registro di competenza erano 36. Rispetto al trimestre precedente (31/03/2024), è stato iscritto un nuovo Istituto di moneta elettronica (IMEL)

aumentando di 1 unità il numero totale dei soggetti autorizzati. Mentre nel corso del secondo trimestre del 2024 2 intermediari (2 società, di cui un Agente e un Broker) sono stati iscritti nella sezione B del Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi, pertanto il numero degli intermediari autorizzati è aumentato di due soggetti,

passando da 34 a 36. Sotto il profilo normativo, degna di nota è sicuramente l’organica riforma della regolamentazione in materia di distribuzione assicurativa, con cui si è proceduto alla riorganizzazione del Registro Intermediari Assicurativi e ad allineare la disciplina sammarinese con i più recenti standard europei contenuti

ABI e il mercato dei pagamenti in Italia Appuntamento dal 27 al 29 novembre

Dal 27 al 29 novembre la nona edizione del Salone dei Pagamenti, promosso da ABI e organizzato da ABIEventi a Milano per raccontare presente e futuro del mercato dei pagamenti.

Lo scenario Le operazioni pro-capite fatte nel 2023 in Italia con strumenti alternativi al contante sono cresciute del

Direttore responsabile

Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm

Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm

Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm

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13,4% rispetto all’anno precedente, confermando - anche se in misura più contenuta - la tendenza di crescita registrata negli ultimi anni. Se guardiamo alle preferenze degli italiani rispetto ai singoli strumenti, le carte di pagamento fanno registrare la crescita più significativa per numero di operazioni con un incremento del 17%, seguite dai

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bonifici (+6%) e dalle disposizioni di incasso (+5%). In quest’ultimo segmento, la crescita è guidata dagli addebiti diretti che passano da 1.202 milioni a 1.277 milioni con un incremento del 6%. A fronte della crescita registrata da tutti gli strumenti di pagamento elettronici, le operazioni con assegni continuano a ridursi (70 milioni, -12%).

Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino

Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

nella c.d. I.D.D. (Insurance Distribution Directive).

La raccolta Nel secondo trimestre 2024 la raccolta totale ha registrato una variazione positiva di € 128 milioni (+2,1%), attestandosi a € 6.263 milioni. La raccolta del risparmio è aumentata di € 35 milioni rispetto al trimestre precedente, atte-

standosi a € 3.616 milioni di euro (+1,0%). Con riguardo alle componenti del predetto aggregato, i debiti verso la clientela, pari a € 2.412 milioni, sono aumentati di € 10 milioni (+0,4%) e i debiti rappresentati da strumenti finanziari, pari a € 1.202 milioni (costituiti essenzialmente da certificati di deposito), risultano aumentati di € 25 milio-

ni (+2,1%). La raccolta interbancaria è pari a € 8 milioni (+ € 2 milioni). La raccolta indiretta ha evidenziato un aumento di € 91 milioni, attestandosi a € 2.639 milioni (+3,6%). A fronte dell’aumento della custodia e amministrazione di strumenti finanziari (+ € 111 milioni) e dell’attività di banca depositaria (+ € 19 milioni), si è registrata una riduzione di valore della gestione di patrimoni mobiliari (- € 39 milioni).

Sull’incremento dell’aggregato hanno inciso, principalmente, l’incremento degli ammontari dei fondi comuni di investimento aperti gestiti dalle società di gestione, la trasformazione della raccolta del risparmio in raccolta indiretta, nonché l’adeguamento del valore dei titoli azionari emessi dalle banche in seguito all’approvazione dei bilanci d’esercizio 2023. Alessandro Carli

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica

La Banca Centrale della Repubblica di San Marino rende noto di aver emanato il Regolamento n. 2024-04 in materia di operazioni di pagamento (SEPA) , che entrerà in vigore il 1° dicembre 2024. Regolamento che, lo ricordiamo, si applica ai prestatori di servizi di pagamento e agli utilizzatori. Limitatamente ai servizi di pagamento resi quale PSP dalla Banca Centrale ai sensi della Legge 3 marzo 1993 n.35 e s.m. (“Istituzione del servizio di Tesoreria unica”) e della Convenzione di cui all’articolo 4 della legge medesima, il Regolamento trova applicazione compatibilmente con il Decreto 24 aprile 2003 n.53 e s.m. (“Regolamento di Contabilità”) e tenuto conto delle eventuali integrazioni e modifiche apportate alla Convenzione sopra citata. Il Regolamento consta di 4 Parti e di 3 Allegati che ne formano parte integrante: la prima parte con carattere introduttivo e contenuto definitorio; la seconda parte e gli Allegati dedicati ai summenzionati requisiti per operazioni di pagamento SEPA; la terza parte dedicata ai principi generali in tema di pagamenti transfrontalieri nell’ambito dei Paesi SEPA; la quarta parte dedicata alle norme finali e transitorie Come già precisato in fase di pubblica consultazione il provvedimento, attraverso la sostituzione del Regola-

B CE

Il

Operazioni pagamento SEPA Nuovo Regolamento in arrivo

Banca Centrale della Repubblica di San Marino: entrerà in vigore il 1° dicembre

mento n. 2013-05 “Ingresso nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA) ” e la modifica del Regolamento n. 2020-04 “dei servizi di pagamento e di emissione di moneta elettronica ”, rispettivamente: a) aggiorna la regolamentazione di settore rispetto alle integrazioni introdotte con il

Reg. (UE) 886/2024 in materia di bonifici istantanei (bonifici da eseguire entro pochi secondi, H24 e in qualsiasi giorno di calendario) e con il Reg. (UE) 1230/2021, abrogativo e sostitutivo del Reg. (CE) 924/2009, in materia di pagamenti transfrontalieri; b) prosegue nel percorso di allineamento alla c.d. PSD2,

Indagine sull’accesso al finanziamento delle imprese: moderato inasprimento

Nell’ultimo ciclo dell’indagine sull’accesso delle imprese ai finanziamenti (SAFE), un numero inferiore di imprese dell’area dell’euro ha segnalato aumenti dei tassi di interesse sui prestiti bancari (un netto del 4%, rispetto al 31% del trimestre precedente), sebbene un netto del 30% (28% del trimestre precedente) abbia segnalato aumenti negli altri costi di finanziamento (ad esempio oneri, commissioni e commissioni).In questo round di indagine, il 2% netto delle aziende ha segnalato un calo della necessità di prestiti bancari nel terzo trimestre del 2024, in aumento rispetto all’1% del trimestre precedente. Allo stesso tempo, l’1% netto delle aziende ha indicato un miglioramento nella disponibilità di prestiti bancari (in calo rispetto al 2% del secondo trimestre del 2024).

Ciò ha portato il divario di finanziamento bancario, ovvero la differenza tra la necessità e la disponibilità di prestiti bancari, a diminuire per il 2% netto delle aziende (in aumento rispetto all’1% del trimestre precedente). Guardando al futuro, le aziende sono diventate meno ottimiste sulla disponibilità di prestiti bancari nei prossimi tre mesi. Le aziende hanno percepito le prospettive economiche generali come il fattore principale che ostacola la disponibilità di finanziamenti esterni in misura maggiore rispetto al precedente ciclo di indagine (con una percentuale netta del -20%, in aumento rispetto al -12%).

Un netto 6% delle aziende ha indicato che la loro percezione della volontà delle banche di prestare, che potrebbe riflettere l’avversione al rischio delle banche, sta

migliorando (in calo rispetto al 9%).

Un netto 7% delle imprese ha segnalato un aumento del fatturato negli ultimi tre mesi, pressoché invariato rispetto all’8% del precedente ciclo di indagine. Le aziende erano ottimiste sugli sviluppi nel prossimo trimestre e hanno continuato a segnalare un deterioramento dei loro profitti rispetto al precedente ciclo di indagine (con una percentuale netta del -12%, dal -10%). L’indagine indica che le pressioni sui costi rimangono diffuse in aziende di tutte le dimensioni.

Le aziende prevedono che i prezzi di vendita aumenteranno in media del 3% nei prossimi 12 mesi (invariato rispetto al precedente ciclo di indagine), mentre la cifra corrispondente per i salari è stata del 3,5% (in aumento rispetto al 3,3%).

in attuazione del D.D. n. 177/2018, prevedendo, tra l’altro, l’espresso divieto per i beneficiari di imporre spese ai pagatori per l’utilizzo di carte di pagamento, come già per bonifici e addebiti diretti. In esito alla procedura di consultazione il testo del Regolamento, scrive Banca Centrale, ha subito limitati interventi di

integrazione, quali:

1 - l’introduzione di un comma all’art. 4, ricognitivo dello speciale regime legale degli incassi del Servizio di Tesoreria Unica (Legge n. 35/1993 e Decreto n. 53/2003);

2 - l’inserimento nella definizione di “misura restrittiva finanziaria mirata” del rinvio alle specifiche fonti legislative nazionali (DecretoLegge n. 41/2022 e Legge n. 57/2019);

3 - l’introduzione di un comma all’art. 22 che, limitatamente agli istituti di pagamento e IMEL, posticipa al 9 aprile 2027 il termine per l’offerta dei servizi di pagamento di ricezione e invio di bonifici istantanei, coerentemente con lo speciale regime transitorio definito nel Reg. (UE) 886/2024. Per le banche restano invece confermati i termini già previsti (rispettivamente 9 gennaio 2025 e 9 ottobre 2025). AC

A integrazione di quanto autorizzato con DD 42/2024, a seguito di variazione delle quantità programmate nel contingente monetario per l’anno 2024, e in conformità a quanto stabilito dalla Convenzione Monetaria, è autorizzata - attraverso il DD 167/2024 - la coniazione di un ulteriore quantitativo delle seguenti monete fior di conio: 139.428 monete da euro cent 0,20; 120.000 monete da euro cent 0,50; 180.000 monete da euro 1; 200.000 monete da euro 2.

Al taglio del nastro anche una delegazione di Governo e molti clienti

Banca di San Marino è tornata a Domagnano

Riaperta il 13 novembre la filiale: le parole del Presidente Bruni

“In un mercato bancario caratterizzato dalla progressiva riduzione delle filiali fisiche a favore di servizi virtuali, un intervento come questo ha un forte valore simbolico e identitario che conferma Banca di San Marino vera banca di territorio”. L’intervento a cui fa riferimento il Presidente di Banca di San Marino, Raffaele Bruni, è quello della Filiale di Domagnano, completante rinnovata dopo un’importante ristrutturazione e inaugurata nel pomeriggio di mercoledì 13 novembre. Una presenza, quella di Banca di San Marino a Domagnano, lunga ben 41 anni e festeggiata con la restituzione alla clientela, al Castello e a tutta la Repubblica, della “fiducia data nel tempo”: una filiale nuova, quindi, evoluta e funzionale, realizzata secondo i più alti standard in materia di risparmio energetico.

B ankitalia

Con la ristrutturazione della Filiale di Domagnano, Banca di San Marino vuole riaffermare l’importanza che attribuisce alla relazione diretta con il cliente, potenziando uno degli hub strategicamente più rilevanti per nu-

mero di clienti serviti e volume d’affari generato.

La Raccomandazione ESRB/2024/3 del Comitato europeo per il rischio sistemico

Banca d’Italia informa che la raccomandazione

ESRB/2024/3 del Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB) invita le autorità degli Stati membri dello Spazio economico europeo a riconoscere una misura macroprudenziale danese volta a contenere i rischi delle banche verso il settore immobiliare di quel paese. La misura prevede l’obbligo di detenere una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (Systemic Risk Buffer, SyRB) del 7 per cento delle attività ponderate per il rischio relative alle esposizioni, garantite e non, verso società non finanziarie danesi che operano nel settore immobiliare e nello sviluppo di progetti immobiliari. La raccomandazione chiede alle autorità dei paesi dello Spazio economico europeo

di adottare misure analoghe nei confronti delle banche delle proprie giurisdizioni, ma consente di esentare gli enti per i quali le esposizioni interessate siano inferiori a 200 milioni di euro o di non adottare la misura qualora tutti gli intermediari abbiano esposizioni inferiori a tale soglia. Le esposizioni delle banche italiane ai rischi in-

Il progetto Un rinnovamento concepito per offrire una nuova esperienza di servizio, sviluppato attorno alle necessità e ai bisogni della clientela, con un ambiente più luminoso e accogliente, volto a migliorare l’esperienza di Filiale nel suo complesso. Maggiore presenza di servizi avanzati con l’introduzione di nuovo personale dedicato alla consulenza e maggior snellezza per servizi di sportello. La nuova filiale - realizzata su progetto dell’Architetto Mirco Semprini e dell’Ufficio Gestione Immobili BSM - presenta i più alti standard in tema di risparmio energetico, razionalizzazione dei consumi e qualità dei materiali impiegati - vuole accentuare il tono contemporaneo e favorire un approccio relazionale evoluto. “Il progetto di restyling generale della filiale di Domagnano – spiega lo stesso Mirco Semprini - nasce dall’esigenza di riammodernare i locali interni per renderli più fruibili, comodi e accoglienti sia agli operatori che alla clientela che quotidianamente li frequentano.

dicati dall’autorità danese sono trascurabili. La Banca d’Italia, quindi, ha deciso di non riconoscere la misura; continuerà comunque a svolgere verifiche periodiche sulle esposizioni degli intermediari italiani verso la Danimarca e potrà modificare questa decisione se le circostanze dovessero richiederlo.

Attraverso uno studio puntuale degli spazi, dei materiali, dei colori e delle luci, in pochi mesi si è riusciti a realizzare una ristrutturazione radicale dell’agenzia, dando coerenza ad un linguaggio architettonico attuale, portato avanti nella logica di ammodernamento dell’immagine della filiale e rappresentativa dell’idea che l’istituto bancario vuol comunicare alla propria clientela”.

Le scelte architettoniche, fatte in condivisione con la direzione dell’istituto, hanno permesso di ottenere un aspetto moderno, minimale ed elegante che ben rappresenta la nuova immagine della Banca.

Accanto alla tradizionalità degli sportelli, la filiale è stata arricchita con l’installazione di un’Area Self ATM per prelievi, pagamenti, bonifici e versamenti in massima sicurezza, attiva 24 ore su 24 con comodo accesso dalla superstrada e dotazione di parcheggi dedicati.

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro, come detto, si è svolto mercoledì 13 novembre alla presenza delle autorità civili, politiche, religiose ma anche dei vertici e dei collaboratori di Banca di San Marino, di clienti e delle maestranze. Presenti anche alcuni dei dipendenti dell’allora Cassa Rurale di Faetano che proprio a Domagnano nel 1983 aveva aperto una delle prime filiali fuori dai confini faetanesi, dopo la Filiale di Città nel 1974 (in Via Gino Giacomini) e quella di Dogana nel 1979. Alessandro Carli

Era il 1920 nei giorni precedenti il Natale quando, su iniziativa del parroco don Eugenio Fabbri, e di un gruppo di parrocchiani, venne istituita la società cooperativa in nome collettivo Cassa Rurale di Prestiti di Faetano, sulla scia del movimento italiano iniziato nel 1883. La creazione della “banca locale” nacque dall’esigenza di riconoscere l’accesso al credito privilegiando le qualità personali rispetto alle garanzie reali, promuovendo l’amministrazione del risparmio senza fini speculativi e combattendo l’usura. Negli anni ‘70 avvenne la significativa uscita dal Castello di Faetano con l’apertura della prima filiale in Città, in via Gino Giacomini, dando prova della volontà di servire non più solo una comunità locale ma tutti i sammarinesi. Il successo della prima esperienza fuori Faetano premiò la lungimiranza ed il coraggio degli Amministratori, tanto che alla fine del ‘79 venne inaugurata la filiale di Dogana, una piazza importante, fulcro economico della Repubblica per la possibilità di collegamento diretto con la riviera romagnola.

Una storia lunga oltre un secolo
ocus

Con il Decreto legislativo 27 dicembre 2023, n 209, l’Italia ha modificato la propria normativa interna riguardante la definizione di “residenza fiscale”, ampliando di fatto la platea delle persone fisiche che potrebbero venire chiamate dall’Agenzia delle Entrate a corrispondere quanto dovuto al fisco, soprattutto tra coloro che hanno formalmente una residenza all’estero, ma hanno il “centro degli interessi vitali” nel Belpaese. La Circolare 20/E dell’Agenzia delle Entrate pubblicata nei giorni scorsi, che spiega precisamente come verranno applicati questi nuovi criteri, non è arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma rischia di avere un impatto enorme a San Marino. Non tanto per la modifica dei criteri precedenti, che erano già stati in parte superati dalla giurisprudenza (Cassazione e linee guida OCSE), ma per il nuovo criterio della presenza fisica in territorio italiano, anche per frazioni di anno: per uno Stato enclave dell’Italia come lo è San Marino, quindi non autonomo dal punto di vista di servizi e mobilità, significa che potenzialmente tutti i suoi residen-

C“Di fronte ad eventuali contestazioni, interviene la Convenzione contro le doppie imposizioni. Se non

La nuova residenza fiscale italiana

Il DL 209 del 2023 ha modificato i criteri previgenti, ora la Circolare 20/E dell’Agenzia delle concetto di domicilio viene slegato dal senso civilistico, ma è soprattutto la presenza fisica

ti potrebbero venire identificati come fiscalmente residenti in Italia, e conseguentemente venire chiamati a versare le tasse in detto Paese. “Si potrebbero creare migliaia di casi di dual residence”, spiega Fabrizio Cremoni, consulente fiscale di ANIS, “per i quali comunque, come previsto anche dalla norma italiana, vige la Convenzione tra Italia e San Marino per evitare la doppia imposizione, che è prevalente rispetto alla normativa nazionale. Si dovrebbe quindi attivare la verifica delle tie breaker rules e, in mancanza di esito positivo, aprire una procedura amichevole (MAP) per ogni singolo caso e sottostare alle tempistiche delle stesse. Si tratta di un rischio reale e, soprattutto, in contrasto con

asi esempio

l’obiettivo del legislatore italiano di dare maggiore certezza giuridica e ridurre i contenziosi. Per questo è auspicabile che i due Stati, in forza di una Convenzione vigente, trovino quanto prima una soluzione specifica e snella per quanti risiedono a San Marino e dovessero venire identificati come residenti fiscali in Italia. Anche perché come chiarisce la stessa Circolare 20/E, non è possibile agire preventivamente tramite interpello”. Anche per quanto riguarda le persone giuridiche, quindi le società, il Decreto legislativo 27 dicembre 2023, n 209 ha apportato alcune modifiche, ma dovrebbero avere un impatto inferiore, essendo in gran parte già “assorbite” in ambito convenzionale e giu-

Residenti all’estero, ma con un’abitazione in Italia o familiari in entrambi i Paesi

Nella Circolare 20/E del 2024 l’Agenzia delle Entrate entra nel merito anche di alcuni casi esempio che potrebbero configurarsi anche a San Marino.

Iscritto all’AIRE ma con casa in Italia “Al fine di valutare la configurazione del domicilio di una persona nel nostro Stato, occorre, quindi, operare una verifica che tenga conto delle circostanze sopra menzionate, non tralasciando, tuttavia, di considerare anche le condotte con le quali una persona manifesti con atti concreti la volontà di mantenere un legame effettivo con il territorio italiano. Si pensi, ad esempio, al caso di una persona che si iscrive nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (“AIRE”) e inizia a lavorare all’estero, ma mantiene a propria disposizione, a qualunque titolo, una casa in Italia, lasciandovi attive le relative utenze, nella quale continua a rientrare nei fine settimana e dove trascorre alcuni periodi di astensione dal lavoro. Tali circostanze

possono rappresentare elementi sintomatici del mantenimento di un legame stretto con il nostro Stato e potrebbero dar luogo alla configurazione del domicilio nel nostro Paese. Si tratta, evidentemente, di valutazioni da condurre caso per caso, sulla base di elementi fattuali, tenuto conto della varietà di fattispecie che possono concretamente verificarsi e della molteplicità degli elementi che, nelle differenti situazioni, possono essere presi in considerazione”.

Familiari in Italia e all’estero “Va, altresì, tenuto conto che la crescente mobilità delle persone fisiche può rendere più complessa l’individuazione della residenza, laddove i medesimi criteri si verifichino in Stati differenti. Si pensi, ad esempio, al caso in cui, senza integrare alcun ulteriore requisito di residenza ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del TUIR, Tizio mantenga contemporaneamente in Italia e nello Stato Beta un’abitazione di

proprietà. Nell’abitazione italiana sono presenti i figli di Tizio, nati da un primo matrimonio, mentre nella casa situata nello Stato Beta vive l’attuale coniuge di Tizio. Quest’ultimo lavora ordinariamente in Italia, si reca frequentemente in vari Paesi per viaggi professionali nonché nello Stato Beta durante i fine settimana e i periodi di astensione dal lavoro. Durante l’anno, Tizio permane mediamente 145 giorni in Italia, 120 giorni nello Stato Beta e 100 giorni in altri Paesi. In una fattispecie come quella descritta, non è immediata l’individuazione dello Stato in cui si concentrano le relazioni personali e familiari, che potrebbero essere equivalenti in entrambi i Paesi (avendo Tizio i figli in Italia e la moglie nello Stato Beta). In tal caso, si ritiene che un utile criterio possa essere individuato nel periodo di permanenza fisica sul territorio dello Stato. Nella fattispecie in esame, quindi, Tizio risulterebbe residente in Italia”.

risprudenziale. Sul prossimo numero di Fixing pubblicheremo un approfondimento in merito a questi aspetti.

I nuovi criteri per le persone fisiche “Fino alla fine del 2023”, spiega Cremoni, “i criteri adottati dall’Agenzia delle Entrate e previsti dall’art. 2 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) erano tre e alternativi tra loro, quindi la verifica di anche solo uno di essi legittimava l’Amministrazione finanziaria a considerare il soggetto fiscalmente residente in Italia. L’iscrizione del cittadino all’Anagrafe dei residenti era considerato elemento di presunzione assoluta, mentre gli altri due criteri erano la residenza e il domicilio in base all’art. 43 del Codice Civile, considerando la prima come dimora abituale, mentre il secondo la sede principale degli affari ed interessi (concetto economico). Con la nuova normativa introdotta dal citato Decreto legislativo - che ha dato attuazione alla cosiddetta “Legge Delega”, la numero 111 del 9 agosto 2023 – le ipotesi non solo vengono modificate, ma diventano quattro. Innanzitutto, l’iscrizione anagrafica diventa motivo di presunzione relativa e non più assoluta, mentre la definizione di domicilio viene slegata dal senso civilistico e identificata con “illuogoin cuisisviluppano,inviaprincipale,lerelazionipersonali efamiliaridellapersona”, come del resto avevano già evidenziato diversi interventi della Cassazione. Di fatto”, spiega quindi Cremoni, “anche dal punto di vista normativo, gli interessi personali e familiari diventano fondamentali per identificare il domicilio fiscale rispetto agli interessi economici richiamati dal Codice Civile”.

La presenza fisica sul territorio “Ma la novità principale e con impatto più evidente per San Marino”, prosegue l’esperto fiscale di ANIS, “è rappresentata dal criterio di radicamento della residenza

fiscale basato sulla presenza in Italia per la maggior parte del periodo di imposta, ovvero per 184 giorni e considerando anche le frazioni di giorni e anno, quindi anche un’ora viene conteggiata come un giorno, mentre dormire una notte in Italia viene conteggiata come due giorni”. “Si tratta di un criterio oggettivo”, si legge nella Circolare 20/E, “il quale richiede esclusivamente la presenza fisica di un soggetto nel territorio dello Stato italiano, a

Ora vengono conteggiate anche le frazioni di giorni e a prescindere dalle motivazioni

prescindere dalle motivazioni di tale presenza e senza che sia necessaria la configurazione di alcuno degli altri criteri. Le circostanze in cui può verificarsi il criterio in esame sono pertanto varie”, ammette la stessa Agenzia delle Entrate. “Si pensi, ad esempio, alla persona fisica che trascorra in Italia la maggior parte del periodo d’imposta, anche se in modalità frazionata, per vacanza, o per motivi di studio, oppure per far visita ad amici o pa-

renti. Ancora, si pensi al caso di chi viene a svolgere la propria attività lavorativa - sia essa di lavoro dipendente, autonomo o d’impresa - nel territorio del nostro Stato, pur mantenendo la residenza (anche a fini anagrafici), la famiglia e ogni altro legame affettivo e personale all’estero. In tali casi, come anticipato, ai fini del radicamento della residenza fiscale in Italia non sarà più necessario che il soggetto soddisfi il requisito della residenza civilistica o del domicilio o dell’iscrizione anagrafica: con le modifiche apportate dal Decreto, infatti, è considerata condizione sufficiente la semplice presenza fisica nel territorio dello Stato per la maggior parte del periodo d’imposta. Ciò premesso, si osserva che, trattandosi di un dato meramente fattuale, la presenza fisica può essere riscontrata in base a elementi che attestano la materiale permanenza nel territorio dello Stato, anche non continuativa, per un preciso numero di giorni o frazioni di giorno”.

Potenzialmente tutti casi di “dual residence” “Questo si traduce per chiunque risieda a San Marino”, commenta Cremoni, “in un potenziale caso di residenza fiscale in Italia, perché giocoforza qualsiasi attività lo porti ad attraversare il confine, da quelle lavorative a quelle

non dovesse essere sufficiente occorrerebbe attivare le MAP, serve un chiarimento”

italiana “isola” San Marino

delle Entrate ne chiarisce l’operatività. Cremoni, esperto fiscale di ANIS: “Il in territorio a creare i presupposti per tantissimi casi di dual residence”

personali, ludiche, sportive, sanitarie o commerciali, si trasformerebbe in un giorno di presenza sul territorio italiano. Chiaramente gli elementi a supporto delle eventuali azioni dell’Agenzia delle Entrate dovranno essere fattuali, ma tenuto conto della tracciabilità dei pagamenti, delle utenze domestiche o anche delle semplici iscrizioni ad associazioni culturali o sportive, tali elementi sono facilmente riscontrabili. Essendo San Marino una enclave dell’Italia, senza dogane né confini fisici e un’osmosi quotidiana di persone, legami e commerci, potrebbe portare a migliaia di segnalazioni, contenziosi e procedure amichevoli”. Questo perché “esiste comunque una Convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni e dirimere le eventuali situazioni di dual residence”, spiega l’esperto fiscale di ANIS, “ma introducendo questo nuovo criterio, si pone una questione procedurale, perché le tie breaker rules potrebbero non essere sufficienti a dirimere le questioni. Il comma 2 dell’art. 4 della Convenzione indica infatti come criterio prevalente l’abitazione permanente, poi le relazioni personali e gli interessi economici (centro degli interessi vitali), poi il luogo dove si soggiorna abitualmente e in ultima istanza la nazionalità. Nei rapporti tra Italia e San Marino, situazioni in cui le tie breaker rules non siano dirimenti possono riguardare numerosi casi, pertanto si potrebbe verificare il ricorso alla procedura amichevole (MAP-Mutual Agreement Procedure) prevista dall’art. 25 della Convenzione, dove i due Stati dovranno decidere case by case su quale sia la residenza fiscale. Inoltre”, ricorda Cremoni, “tali norme italiane sono già in vigore per l’anno fiscale 2024, per cui, in assenza di un chiarimento tra i due Stati e un eventuale intervento volto a snellire queste procedure, il numero potenziale di persone fisiche residenti a San Marino che saranno oggetto di verifiche potrebbe essere molto alto”.

Il caso dei frontalieri sammarinesi

L’altro elemento di preoccupazione riguarda i residenti sammarinesi che lavorano in Italia, i cosiddetti “frontalieri al contrario”. La Circolare 20/E dedica un capitolo alla questione, ammettendo che “le novità introdotte dal Decreto possono dar vita a fattispecie inedite di conflitto sulla residenza, che richiederanno di essere risolte mediante l’applicazione delle tie breaker rules. Un caso che viene in rilievo è quello dei lavoratori dipendenti residenti in uno Stato confinante con l’Italia che, quotidianamente, varcano la frontiera tra i due Paesi per venire a svolgere la propria attività lavorativa nel nostro Stato. In base al nuovo criterio della presenza fisica, per la cui configurazione rilevano anche le frazioni di giorno, è possibile che tali soggetti, essendo spesso presenti in Italia nella maggior parte dei giorni dell’anno (anche se solo per una frazione degli stessi), finiscano col radicare la loro residenza fiscale nel nostro Stato”. Per cui “in una tale ipotesi, appare opportuno chiarire che, qualora i lavoratori in discorso dovessero qualificarsi come fiscalmente residenti anche nello Stato di provenienza ai sensi della relativa normativa interna, il conflitto di residenza con l’Italia potrà essere risolto facendo applicazione delle tie breaker rules contenute nella Convenzione contro le doppie imposizioni conclusa dal nostro Stato. Ciò vale anche nelle ipotesi in cui la Convenzione contro le doppie imposizioni in essere tra l’Italia e lo Stato di provenienza del lavoratore non regolamenti espressamente la tassazione del lavoro dei c.d. frontalieri, come avviene ad esempio per la Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Slovenia. Si ritiene infatti che, nell’ipotesi in cui un soggetto fiscalmente residente in Slovenia, per il fatto di venire a svolgere quotidianamente la propria attività di lavoro dipendente in Italia, acquisisca la residenza fiscale anche del nostro Paese, il

conflitto di norme sulla residenza possa essere risolto facendo ricorso alle tie breaker rules di cui all’articolo 4 della Convenzione contro le doppie imposizioni tra l’Italia e la Slovenia fatta a Lubiana

l’11 settembre 2001. Le tie breaker rules possono essere utilizzate anche per dirimere i conflitti di residenza derivanti dall’applicazione della presunzione legale relativa concernente i soggetti iscritti

nell’anagrafe della popolazione residente per la maggior parte del periodo d’imposta. Ciò, sempre che sussista una attribuzione simultanea della residenza fiscale alla medesima persona sia in base alla normativa italiana (in virtù dell’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente), sia in base alla normativa interna di uno Stato con cui l’Italia ha in essere una Convenzione contro le doppie imposizioni”.

“Anche in questo caso, quindi”, avverte Cremoni, “potrebbero crearsi tanti casi di dual residence, con le conse-

guenti procedure per dirimere quali delle due amministrazioni fiscali abbia effettivamente il diritto di considerare la persona fisica un proprio residente”.

Può essere richiesto anche preventivamente alla costituzione della società

Tutti i settori di attività soggetti al “nulla osta”

Il Decreto 165 li elenca: autotrasporto, energia, vigilanza, preziosi

Sono assoggettate a nulla osta del Congresso di Stato previsto dall’articolo 5 del Decreto Delegato 14 marzo 2024 n.50 una serie di attività economiche e settori merceologici che il Decreto Delegato numero 165 così elenca:

a) le attività economiche che rientrano nel campo di applicazione dell’Accordo tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Italiana sulla Regolamentazione Reciproca dell’Autotrasporto Internazionale di viaggiatori e merci, fatto a San Marino il 7 maggio 1997 e ratificato e reso esecutivo con Decreto 21 luglio 1997 n.73;

b) le attività economiche di stampa e produzione nel settore merceologico di prodotti e valori numismatici e filatelici;

c) le attività economiche nel settore merceologico di costruzione delle strade, qualora abbiano ad oggetto la for-

mazione delle reti sottostanti inerenti alle opere di urbanizzazione primaria; d) tutte le attività economiche nel settore merceologico della produzione e distribu-

zione dell’energia, dell’acqua, del gas, delle telecomunicazioni, del traffico telefonico, e delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica;

e) le attività economiche di smaltimento e trattamento nel settore merceologico dei rifiuti nonché le attività economiche nel settore dei rottami ferrosi;

f) tutte le attività economiche nel settore della vigilanza privata, effettuata anche attraverso l’uso di tecnologie e dell’investigazione privata; g) le attività di commercio all’ingrosso di preziosi, ad esclusione dell’attività di commercio all’ingrosso di orologi;

h) le attività in settori per i quali il nulla osta sia previsto da leggi speciali. Il nulla osta di cui sopra, rimarca il Decreto Delegato numero 165, può essere comunque richiesto e deliberato anche preventivamente alla costituzione della società

Abrogazione

Sono abrogati il Decreto Delegato 19 marzo 2024 n.58 e il Decreto Delegato 12 agosto 2024 n.121. Sono fatti salvi gli atti e gli effetti conformemente compiuti durante la vigenza degli stessi. Alessandro Carli

Il Congresso di Stato è l’organo esecutivo di San Marino. Il Congresso è comparso nei primi decenni del XVIII secolo e poteva considerarsi una parte del Consiglio Grande e Generale alla quale erano affidati compiti amministrativi e di consultazione negli affari politici e giuridici, senza che mantenesse poteri deliberativi. Il Congresso può anche essere considerato un’evoluzione della Congregazione Economica, istituita nel 1830 con funzioni di gestione economica dello Stato.

“Sì, confermo” la proposta di un investimento da parte di Amazon pari a 1,2 miliardi di euro in data center a Milano. È quanto ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a 24 Mattino su Radio 24. “Posso confermare che le più significative multinazionali hanno intenzione o si ripropongono di investire nel nostro Paese, che ritengono in questo momento, un Paese più affidabile nel contesto europeo per realizzare investimenti di lungo periodo. Ovviamente sappiamo che per avvantaggiare e supportare questi investimenti occorre in molti casi rendere più competitivo il costo dell’energia. Questo investimento è certamente importante e significativo

ma ci sono giunte, proposte o comunque ci sono intendimenti anche di gran lunga superiori”.

“Dazi? Lavoreremo bene con Trump” “Siamo convinti che con il governo degli USA sia possibile raggiungere il più alto livello di intesa come sempre è accaduto. Non va guardato soltanto l’aspetto daziario che è importante e significativo, ma anche quello che può derivarne dall’aumento del valore del dollaro rispetto all’euro. Nel contempo, anche il taglio di tassi d’interesse della Fed potrebbe essere accelerato. Il fenomeno non va guardato sotto un unico aspetto, ma nella complessità delle conseguenze che

si possono verificare. Con l’aumento del dollaro si può facilitare l’esportazione italiana in USA, e nel contempo si può facilitare la presenza dei turisti americani che giungono nel nostro paese. Pensiamo di lavorare bene con questa amministrazione perché i legami degli USA sono di lungo periodo e avremo un legame ancora più forte con questa amministrazione”.

Il 12 novembre 2024, S&P Global Ratings ha assegnato alla Repubblica di San Marino i rating di credito sovrano in valuta estera e locale a lungo termine ‘BBB-’ e a breve termine ‘A-3’. Le prospettive sul rating a lungo termine sono stabili. Abbiamo anche assegnato una valutazione di trasferimento e convertibilità di ‘AAA’.

Veduta

Le prospettive stabili bilanciano i rischi per la performance economica di San Marino derivanti dalla domanda esterna più debole con gli ulteriori miglioramenti nella posizione di bilancio del governo e la risoluzione delle sfide in sospeso nel settore bancario.

Scenario negativo

“Potremmo abbassare il rating se la posizione di bilancio di San Marino dovesse deteriorarsi in modo significativo rispetto alle nostre attuali aspettative o se le condizioni di finanziamento del governo si indebolissero materialmente. Potremmo anche abbassare i rating in caso di rischi elevati per la qualità degli asset o vincoli di liquidità nel settore bancario di San Marino”.

Scenario positivo

“Potremmo aumentare il rating se la posizione di bilancio di San Marino migliorasse ulteriormente, determinando un calo più netto del rapporto debito pubblico/PIL rispetto alle nostre attuali proiezioni, potenzialmente supportato da una riduzione più rapida dei rischi fiscali contingenti derivanti dal settore bancario. Potremmo anche aumentare il rating se i dati sulla posizione finanziaria esterna del paese, inclusi i dati completi sulla sua posizione di investimento internazionale, diventassero disponibili e suggerissero un solido profilo finanziario esterno”.

Motivazione

“Il nostro rating sovrano su San Marino è supportato dalla prospera economia del paese, da istituzioni stabili e mature e da una solida performance di bilancio. Il rating è limitato da un debito pubblico relativamente elevato e da elevate passività potenziali derivanti dalle vulnerabilità rimanenti del settore bancario e da una mancanza di flessibilità monetaria. In base all’accordo monetario del 2012 con l’UE, San Marino può utilizzare l’euro come moneta legale. San Marino non è membro dell’Unione economica e monetaria

“L’economia

S&P Global Ratings assegna a San Marino i Ratings

Le prospettive a lungo termine sono stabili. Tra le raccomandazioni, l’Accordo

(UEM) e non ha accesso alla Banca centrale europea (BCE) come prestatore di ultima istanza, una differenza fondamentale rispetto ai paesi omologhi dell’UEM.

Profilo istituzionale

San Marino è un’economia piccola, aperta e ricca, relativamente diversificata rispetto alle sue dimensioni, anche se i risultati economici possono essere volatili. Il governo ha attuato riforme nel mercato del lavoro e nel sistema pensionistico e ha compiuto progressi nella ristrutturazione del settore bancario e nella riduzione delle esposizioni deteriorate (NPE) istituendo l’AMC. “Ci aspettiamo che la crescita del PIL reale sia in media dell’1,3% nel nostro orizzonte di previsione”. San Marino è un’economia piccola, aperta e ricca, con un PIL pro capite stimato per il 2024 a $ 59.710. Nonostante la sua piccola popolazione di circa 34.000 abitanti, il paese ha un’economia relativamente diversificata. Detto questo, le dimensioni dell’economia possono rendere volatili le prestazioni economiche. Tra il 2008 e il 2019, San Marino ha subito una brusca recessione economica, durante la quale il suo PIL pro capite si è più che dimezzato, in particolare a causa di una notevole contrazione del settore bancario. Le normative internazionali del settore bancario incentrate sull’aumento della trasparenza e sulla riduzione dell’elusione fiscale hanno innescato la fine dell’offshore

banking. La contrazione del settore bancario ha pesato sull’economia di San Marino. Secondo l’ufficio statistico di San Marino, il settore manifatturiero ha contribuito per circa il 36,4% al PIL nel 2022, una quota notevolmente maggiore rispetto ad altri micro-sovrani in Europa, che in genere si concentrano sui servizi. Ad esempio, una specializzazione nei componenti per motori riflette la stretta integrazione dell’economia con le regioni italiane di Lombardia ed Emilia-Romagna in questo settore. Altri servizi (25,6%) e commercio (14,1%) sono gli altri due settori chiave, con i settori finanziario e assicurativo che hanno contribuito solo per il 3,8% al PIL nel 2022.

“Ci aspettiamo che l’economia torni gradualmente a rafforzarsi. La crescita economica deriverà probabilmente dalla domanda interna basata sui consumi privati, guidata da una performance resiliente del mercato del lavoro e da un graduale allentamento monetario, che a sua volta favorirà anche l’attività di investimento. Allo stesso tempo, il turismo continua a registrare ottime performance”. Il numero di visitatori quest’anno fino a settembre è stato quasi del 3% superiore rispetto allo stesso periodo del 2023 e quasi dell’8% superiore rispetto allo stesso periodo del 2019 pre-pandemia. Inoltre, l’attività economica si riflette nella crescita persistente del numero di nuove aziende dal 2019, quando la tendenza ha toccato il fondo.

“Come risultato della crescita economica, prevediamo che il tasso di disoccupazione sarà inferiore al 4% nel periodo 2025-2027, un calo significativo rispetto all’8% del 2021”. Dopo un aumento temporaneo e leggero della disoccupazione nel 2024, prevediamo ulteriori dinamiche favorevoli nel periodo 20252026, sebbene a un ritmo più

lento, in linea con la crescita economica. Il mercato del lavoro è caratterizzato dal numero significativo di lavoratori transfrontalieri. La percentuale è aumentata negli ultimi anni, indicando un mercato del lavoro rigido: ha raggiunto circa il 33% dei dipendenti a luglio 2024 da meno del 30% nel 2019. La riforma del mercato del lavoro del governo dell’anno scorso ha affrontato in modo appropriato le rigidità relative all’assunzione di transfrontalieri e ha liberalizzato questo segmento di mercato, in modo che il numero sia aumentato di quasi il 6%. Da diversi anni il numero totale dei dipendenti ha superato i massimi storici, il che contribuirà a stimolare i consumi, oltre a ridurre l’inflazione e la crescita dei salari reali. L’agenda di politica economica del governo si è concentrata sullo stimolo della crescita,

anche sviluppando settori basati sulla tecnologia, migliorando l’ambiente imprenditoriale e affrontando le sfide della ripresa economica e sociale attraverso politiche che stimolino la crescita dell’occupazione e delle imprese. Date le condizioni di credito più flessibili, ci aspettiamo che l’attività di investimento riprenda in linea con i paesi della zona euro. Oltre a continuare con il consolidamento di bilancio e un ulteriore miglioramento della posizione del settore bancario, una delle principali priorità del governo sarà l’attuazione dell’accordo di associazione con l’UE. “Riteniamo che la finalizzazione dell’accordo offra un’opportunità per promuovere una maggiore diversificazione economica, anche tramite maggiori investimenti diretti esteri”.

Alessandro Carli

In attuazione dell’articolo 1, comma 11 della Legge 22 dicembre 2023 n.194, il decreto delegato numero 168 del 2024 disciplina le modalità di svolgimento di attività utili alla realizzazione di progetti pilota finalizzati allo sviluppo innovativo del comparto economico.

L eggi e normative

Dai requisiti dei soggetti promotori a quelli richiesti per il progetto pilota

Sandbox normative Le nuove disposizioni

Potere autorizzativo del Congresso di Stato Il Congresso di Stato esercita il potere autorizzativo per l’avvio del progetto pilota mediante delibera, sulla base delle procedure e delle modalità stabilite nel decreto delegato. Nell’ambito dello svolgimento dell’attività di cui al comma 1, il Congresso di Stato, ai sensi dell’articolo 1, comma 11 della Legge n.194/2023, può adottare decreti delegati e regolamenti sandbox, anche in deroga alla normativa vigente. Il Congresso di Stato, nel concedere l’autorizzazione, ha facoltà di imporre limiti e condizioni per la realizzazione del progetto pilota, nonché di disporre obblighi per il soggetto promotore del progetto stesso. L’autorizzazione concessa dal Congresso di Stato ha una validità massima di ventiquattro mesi. Nel caso in cui il Congresso di Stato conceda un’autorizzazione con una durata temporale inferiore ai ventiquattro mesi, il soggetto promotore ha facoltà di richiedere una proroga, con istanza motivata, del progetto sperimentale entro i ventiquattro mesi.

Il decreto delegato 168/2024 disciplina le modalità di svolgimento

Decreti delegati e regolamenti sandbox I decreti delegati e regolamenti sandbox sono strumenti normativi specificatamente dedicati ai progetti pi-

lota autorizzati, secondo le disposizioni del decreto delegato. I decreti delegati e regolamenti sandbox: a) possono prevedere disposizioni per disciplinare nuove materie, definire le condizioni e le modalità di svolgimento di attività anche inno-

“L’Unione Europea deve agire con decisione per evitare la lenta agonia della stagnazione”

BusinessEurope ha pubblicato il suo nuovo Economic Outlook. Il direttore generale di BusinessEurope Markus J. Beyrer ha commentato: “Negli ultimi anni, il motore economico dell’UE ha rallentato notevolmente. Come evidenziato nel Rapporto Draghi, l’UE deve adottare misure decisive per evitare la ‘lenta agonia’ della stagnazione. Ora sarà fondamentale vedere la promessa di rendere più facile fare affari in Europa. Secondo le nostre previsioni economiche, l’economia dell’UE dovrebbe crescere solo dello 0,9% nel 2024 e dell’1,3% nel 2025: entrambe le cifre sono revisioni al ribasso di 0,3 e 0,5 punti percentuali rispetto alle nostre ultime previsioni. Nel biennio dal secondo trimestre del 2022 al secondo trimestre del 2024, l’economia dell’UE è cresciuta

solo dell’1,2%. Undici Stati membri hanno segnalato tassi di crescita inferiori a questa media già modesta e, in particolare, sette Paesi hanno registrato una crescita negativa. Le aziende del settore manifatturiero continuano ad affrontare tempi difficili, poiché i prezzi dell’energia rimangono elevati rispetto ai principali concorrenti. Anche prima dell’ultimo aumento delle tensioni geopolitiche, il calo della competitività aveva già indebolito il potenziale di esportazione delle aziende europee. La cosa più preoccupante è che l’utilizzo della capacità industriale era sceso sotto l’80% entro settembre 2024, tornando ai livelli visti l’ultima volta a fine 2020. Gli ultimi dati mostrano che la produzione industriale dell’UE è aumentata di appena lo 0,2% ad agosto 2024 rispetto

ad agosto 2023. Quando intervistati per Outlook, oltre due terzi (72%) delle federazioni membri di BusinessEurope hanno dichiarato di ritenere che il clima aziendale per i produttori industriali sia peggiorato o non abbia mostrato alcun miglioramento rispetto a sei mesi fa. Per superare con successo questi gravi venti contrari economici, l’UE deve adottare azioni politiche coordinate e porre un rinnovato focus sulla competitività. Le massime priorità per la comunità imprenditoriale includono la riduzione del differenziale di costo dell’energia rispetto ai nostri principali concorrenti, la riduzione degli oneri amministrativi e l’accelerazione delle procedure di autorizzazione. Ciò deve coincidere con la rivitalizzazione del Mercato unico e il supporto alle startup europee”.

vative e con possibilità di derogare alla normativa vigente; b) hanno una validità pari alla sperimentazione del progetto pilota e comunque non superiore a mesi 24. Al termine del periodo di sperimentazione e non oltre i

ventiquattro mesi, si applica quanto previsto all’articolo 9, comma 8. 4. Le disposizioni vigenti a tutela della salute, dell’ambiente, dei beni culturali e paesaggistici, del lavoro ovvero le disposizioni in materia penale non possono, in nessun caso, essere derogate. Non possono essere violati o elusi i vincoli inderogabili derivanti da obblighi internazionali.

Requisiti dei soggetti promotori I soggetti promotori, al fine di ottenere l’autorizzazione, devono avere i seguenti requisiti:

a) se persone fisiche, devono risiedere nella Repubblica di San Marino o in uno Stato membro dell’Unione Europea;

b) se persone giuridiche, devono essere iscritte nel Registro delle società della Repubblica di San Marino o di

uno Stato membro dell’Unione Europea; c) se soggetti esteri devono essere in possesso di apposita autorizzazione ad operare nella Repubblica di San Marino ai sensi del Decreto Delegato 14 marzo 2024 n.50. Il soggetto promotore non deve essere Soggetto Inidoneo ai sensi dell’articolo 1, comma 1, numero 8) della Legge 23 febbraio 2006 n.47 e successive modifiche. Qualora i progetti pilota siano promossi dal Congresso di Stato si applica direttamente la procedura di cui al comma 9, dell’articolo 8.

I requisiti del progetto pilota Il progetto pilota, ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione di cui all’articolo 8, comma 8, deve soddisfare i seguenti requisiti minimi: a) la tecnologia, il prodotto, il servizio o il processo testato devono essere innovativi e devono dimostrare potenzialità di fattibilità tecnica, economica o commerciale, o interesse a perseguire obiettivi di interesse generale o ad arricchire le conoscenze tecniche o scientifiche; b) le sperimentazioni non devono mettere a repentaglio la sicurezza di persone, animali e cose e devono tutelare adeguatamente contro eventuali rischi per la salute e l’ambiente, nel rispetto della normativa applicabile. Alessandro Carli

Già presente tra i partner del Padiglione di San Marino all’Esposizione Universale di Dubai nel 2020, e prima ancora a Milano e a Shangai, Ceramica Faetano, a capo del Gruppo Del Conca, si riconferma sponsor del progetto Expo e, alla presenza del Commissario Generale Filippo Francini, il Presidente di Ceramica Faetano Spa Paolo Mularoni, firma l’accordo per Expo 2025 Osaka.

L’accordo

Paolo Mularoni: “Esserne partner ci permette di affacciarci al mondo, una vetrina importante”

Gruppo Del Conca riconferma la fiducia nel progetto Expo

L’azienda fornirà il pavimento del Padiglione e il rivestimento a parete della Vip Lounge

L’accordo prevede che il Gruppo Del Conca fornisca il pavimento per lo spazio espositivo del padiglione e il rivestimento della parete che conduce al primo piano dove si trova la VIP Lounge. Il prodotto che sarà utilizzato come rivestimento, in gres porcellanato a tutta massa dall’aspetto naturale, essenziale e caldo, è il decoro Stratum appartenente alla collezione Bioterre lanciata da Del Conca nel 2024. A pavimento, il grande formato effetto cemento della collezione Timeline. Il Gruppo Del Conca (Ceramica Faetano, Ceramica del Conca, Pastorelli e Del Conca USA) sensibile al cambiamento e all’innovazione, alle tendenze e all’attenzione per l’ambiente, si presenta sul palcoscenico mondiale forte di investimenti tecnologici al servizio del prodotto ceramico che lo vedono competere con i maggiori protagonisti del settore a livello internazionale.

ZIl Commissario Francini ha espresso enorme soddisfazione nel riavere come partner a bordo dell’importante progetto Expo Ceramica Faetano, azienda storica della Repubblica di San Marino a capo del Gruppo Del Conca.

‘Ceramica Faetano e i materiali di Del Conca ci accompagneranno anche in questa avventura come nelle precedenti. Porteremo a Osaka la loro creatività e l’eccellenza che rappresentano.’

Il Presidente di Ceramica Faetano, Paolo Mularoni di-

Osaka 2025: le calzature di Enrico Cuini completeranno gli outfit delle ragazze

Enrico Cuini volerà in Giappone ai piedi del management femminile che rappresenterà San Marino a Expo 2025 Osaka.

Il Commissario Generale

Filippo Francini ha sottoscritto nei giorni scorsi l’accordo di sponsorizzazione con il fondatore e titolare dell’azienda che ha sede produttiva a Porto Sant’Elpidio e che, in pochi anni - tra Stati Uniti d’America, Italia, Australia ed Emirati Arabi - ha venduto oltre 20mila paia di scarpe tailor made di fascia luxury, combinando sostenibilità, artigianalità e alta tecnologia, e consentendo di realizzare una scarpa magicamente costruita su ogni piede. Designer industriale, con conoscenze di architettura, ingegneria, scienze dei materiali e biomeccanica, con uno spiccato talento per la ricerca, l’innovazione

e l’attenzione all’Ai, Enrico Cuini si è reinventato, approdando al mondo delle calzature, mettendo a punto una tecnologia rivoluzionaria, Alia Ai (Artificial Line in Archifitting), che rivela i segreti di ogni calzata dal proprio smartphone e trasforma lo shopping in un servizio personalizzato.

“Un ponte dinamico in carbonio realizzato disegnando una ‘farfalla’ tra suola e tacco, e una doppia ala che si eleva dalla soletta interna, moltiplica la superficie di appoggio del piede, dissipa il peso corporeo, facendone percepire la metà. Esperti del settore hanno ritenuto che il mio tacco 100 ha la stessa base di appoggio di una sneakers”, ha spiegato Cuini che guarda al mercato del Sol Levante come a un mondo da conquistare e che quindi intravede nell’Expo di Osa-

ka, attraverso San Marino, l’occasione per aprire nuove opportunità alla sua azienda che nella Repubblica di San Marino è presente con uno show room. Il Commissario Francini si è detto soddisfatto per la collaborazione con l’imprenditore marchigiano che trova conferma dopo la precedente, in occasione di Expo Dubai 2020.

chiara: ‘Essere partner in questo progetto ci permette di affacciarci al mondo, Expo è una vetrina importante, un momento di grande confronto tra i popoli, farne parte è per noi motivo di orgoglio e speriamo di incuriosire e ispirare i visitatori.’

L ’evento del 2025

Dal 13 aprile al 13 ottobre: per la terza volta a Osaka

L’Expo 2025 sarà la prossima esposizione universale che si terrà a Osaka, in Giappone sull’isola artificiale di Yumeshima. Durerà sei mesi, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, e sarà la terza volta che Osaka ospiterà un Expo, dato che era già accaduto nel 1970 e nel 1990. Il tema verterà su “Delineare la società del futuro per le nostre vite”. L’assegnazione è avvenuta il 23 novembre 2018. Il logo del Padiglione di San Marino è una citazione all’esperienza di Expo 1970 Osaka, oltre ad essere prima di tutto la sintesi

grafica della simbologia dei due Stati: da una parte, il cerchio rosso esterno rappresentativo del Sol Levante giapponese e della sua iconica bandiera, dall’altra i tre cerchi interni che richiamano le tre Torri e le cime del monte su cui poggiano, il quale è l’ispirazione principale dell’allestimento architettonico del Padiglione che, ricordiamo, è frutto di un progetto curato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino con cui il Commissariato ha avviato una stretta collaborazione nei mesi scorsi.

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