Anno XXIII - n.43- 1,50 euro
E ditoriale Il significato di “Unione europea”
A distanza da una settimana esatta dalle stragi compiute a Parigi, emerge un fatto che, al di là dei numeri delle vittime e di quello che verrà deciso durante il G20 di Antalya, merita una riflessione. Lì dove la politica e l’economia hanno parzialmente fallito, lì dove le distanze tra le Nazioni hanno subito una robusta accelerata dopo la crisi del 2008, lì dove il progetto di Unione europea è rimasto tante volte solo sulla carta, la mattanza avvenuta nella Capitale francese ha creato quel senso di vera, sincera e commossa “cittadinanza” allargata e davvero unita: dalla Repubblica di San Marino (oltre alle lettere della politica, anche la disposizione, sino a mercoledì scorso, dell’esposizione in tutte le sedi istituzionali e in tutti gli uffici pubblici delle bandiere del Titano a mezz’asta) all’Italia (impensabile sino a 10 anni fa il gesto del calciatore del Brescia, Morosini, che dopo un gol ha baciato la bandiera francese), passando per tutti gli Stati europei e non. Il tricolore che ha dato una nuova luce ai monumenti più rappresentativi (Porta di Brandeburgo, Colosseo di Roma, eccetera) racconta più di mille parole. L’Europa, piangendo la scomparsa di 130 vittime innocenti, ha scoperto un senso profondo di appartenenza, di vicinanza. Di condivisione del dolore, ma anche di voglia di continuare a vivere, lavorare, divertirsi. E’ l’Europa delle persone e non delle istituzioni, è l’Europa della gente comune, delle famiglie, che una sera di novembre ha dimostrato al mondo intero, forse un po’ a sorpresa, il significato più profondo delle parole “Unione europea”. Alessandro Carli
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 20 Novembre 2015
Beni d’impresa, 6 anni dopo c’è la rivalutazione
C ontratti
Artigiani: Le verità dell’UNAS
Dal 2009 non era stata più prevista questa possibilità. La novità più interessante riguarda le partecipazioni, che si possono inserire a pag.3
N orme
Scritture di magazzino anche in PDF
a pag.2
M oto
Sei anni dopo, si ripresenta la possibilità per rivalutare i beni dell’impresa. All’interno dell’assestamento di Bilancio, il provvedimento relativo alle modifiche e variazioni per l’esercizio 2015, infatti, è stato inserito infatti l’articolo 28 che ripercorre in modo sostanzialmente identico quella precedente contenuta nell’articolo 60 della legge numero 168 del 2009 (finanziaria per l’esercizio 2010) apportando delle piccole variazioni relative al calcolo della tassazione separata (innalzata al 2,5 per cento per i beni ammortizzabili esclusi gli immobili) e alla tipologia dei beni rivalutabili. Rientrano infatti, rispetto al 2009, anche le partecipazioni nelle società controllate e collegate costituenti immobilizzazioni. Bartolucci a pag. 7
Hamilton sceglie il Titano
a pag.10
spazio riservato all’indirizzo