Anno XXII - n.45 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 5 Dicembre 2014
E ditoriale L’edilizia può ripartire T urismo Obiettivo: Lonfernini: non avere un obiettivo
Parole, parole, parole. Viene in mente la celebre canzone di Mina quando si osserva con attenzione il progetto di legge sulla Finanziaria. Un grande “fare” – numeri, date, scadenze, importi – che in realtà non dice nulla. I progetti elencati nella Legge di Bilancio non devono escludere i lavori che rimangono da portare avanti: le riforme (lavoro, fisco) e lo stato di salute della spesa corrente. Dopo il passaggio in Commissione finanze della Legge di Bilancio 2015 e la successiva replica della CSdL (“Aumento ulteriore del debito consolidato, nessun impulso allo sviluppo, nessuna previsione di nuove entrate”), facciamo un appello al Governo: il Paese ha bisogno di una Finanziaria che dia un segnale di vera responsabilità, a partire dal contenimento della spesa corrente (rimanere sopra al 90% non può essere un obiettivo) e passando attraverso gli investimenti. Si conoscono l’importo e i tempi – 30 milioni in tre anni – ma è tutto molto fumoso: dove verranno indirizzati? Fumo che circonda anche l’arrivo della SMaC che certificherà dal 1° gennaio 2015 (...) segue a pag.7
C ultura
Gino Zani l’ingegnere del Titano
all’interno
da incentivi e residenze
mapping luminario
Il patrimonio immobiliare conta 40 mila unità di cui 12 mila sono abitazioni: investitori e compratori possono arrivare dall’estero a pag.3
B anche
Giacobbi: “Pronti per le white list”
a pag.5
L eggi
Rilanciare l’edilizia significa rilanciare tutto l’indotto che essa può generare. Ovviamente, con un patrimonio immobiliare che oggi conta quasi 40.000 unità in un territorio di meno di 62 kmq, difficilmente ci sono spazi per costruire ancora. Mentre c’è un numero importante di potenziali ‘clienti’ per le ristrutturazioni, che andrebbero però incentivate maggiormente, come fanno in Italia e in Francia, ad esempio. Poi però, c’è il problema di chi dovrà comprarli questi immobili, perché con soli 33mila abitanti è chiaro che i possibili interessati oggi risiedono all’estero. La discrezionalità insita nelle Leggi che consentono agli stranieri di risiedere sul Titano, però, rende poco attrattivo tale investimento, che per imprenditori e manager è anche una scelta di vita. Bartolucci alle pagg. 2-3
Franchigia pensionati: San Marino?
a pag.6
spazio riservato all’indirizzo