Anno XXIX - n.45 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 10 Dicembre 2021
E ditoriale “Accordo UE al ritmo del L avoro Ci sono 1,5 I permessi di miliardi di spiegazioni
Qual è stato il peso delle crisi bancarie sulla collettività? La domanda ha finalmente una risposta: tra interventi diretti ed indiretti, il supporto al sistema bancario è costato allo Stato circa 1 miliardo e 577 milioni. E’ questo il conto finale della relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta presentata in questi giorni in Consiglio Grande e Generale, che ha analizzato gli ultimi 15 anni della storia della Repubblica, in pratica dalla prima crisi del 2006, quella di Banca del Titano, per arrivare all’ultima, quella del CIS, passando per Credito Sammarinese, Banca Commerciale, Euro Commercial Bank e Asset. Senza dimenticare, ovviamente, Cassa di Risparmio, che è rimasta sì in attività al contrario delle altre appena citate, ma che da sola è costata allo Stato ben 858 milioni, oltre ai 640 milioni del proprio patrimonio andati persi nel frattempo. Cifre che basterebbero da sole a definire quel “peso”, che è diventato un macigno insostenibile e allo stesso tempo un freno allo sviluppo di tutto il resto del sistema, compreso indirettamente quello delle stesse banche rimaste in attività. Ci sono volute 120 convocazioni, 600 ore di lavoro e migliaia di documenti del Tribunale, di Banca Centrale e delle varie Segreterie per sintetizzare in 375 pagine questa storia, che tutti possono leggere e su cui a partire da lunedì 13 dicembre, si aprirà la discussione. E’ una commissione politica, non dimentichiamolo, ma una cosa è certa: la politica non può nascondersi dietro al solito “non c’ero e se c’ero non ho visto”. Forse non si arriverà a delle condanne, ma i sammarinesi meritano almeno 1,5 miliardi di spiegazioni. Daniele Bartolucci
Paese meno convinto”
soggiorno per il 2022
Makovec (SEAE) ammette i ritardi e rilancia: “Chiudiamo nel 2023” Beccari (Esteri): “San Marino è il più determinato, fin dall’inizio” a pag.3
E XPO
San Marino festeggia il National Day
a pag.4
S cuola
A che punto è la trattativa per l’Accordo di Associazione con San Marino, Monaco e Andorra? E’ la richiesta della Commissione europea per gli Affari Esteri a cui il responsabile del SEAE, Marko Makovec, ha risposto, ammettendo il grave ritardo,causato sì dalla pandemia, ma anche da una mancanza di volontà politica dei tre Paesi (o di uno in particolare, se un Commissario ha detto chiaramente che “stiamo andando al ritmo del Paese meno convinto”): in ogni caso, “si chiuderà entro il 2023”. “Noi siamo determinati, anzi, siamo i più determinati dall’inizio”, ha risposto il Segretario agli Esteri, Luca Beccari, rilanciando sull’opportunità di raggiungere un Accordo di Associazione che “potrà portare competitività alle nostre imprese e più opportunità ai cittadini”. Bartolucci alle pagg. 6-7
“Last minute food”, l’idea di impresa
a pag.8
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