Effulgenza della Gloria Divina
VITA E GIOIA PER TUTTI
C
Elsie Cowan
OME MOLTE ALTRE PERSONE IN questo mondo, Walter e io avevamo cercato Dio qui e là per molti anni, senza renderci conto che Egli abitava da sempre proprio dentro di noi. Alla fine, superati i settant’anni, arrivammo da Baba e capimmo subito che Egli era la meta del nostro viaggio, dopodiché siamo stati a Puttaparthi molte volte. Baba disse a me e a Walter di allestire una libreria qui a casa nostra, perché, affermò, nel suo modo inimitabile, che non poteva venire in America a meno che e fino a quando non avesse avuto una sorta di casa qui ad accoglierLo! Il negozio spedisce centinaia di libri su Baba ogni giorno in ogni parte del mondo. Ecco come è nato tutto. Un bel giorno, la data non ha importanza, ricevemmo un telegramma, quando e da dove non ci saremmo mai potuti aspettare. Era Baba, che, ci è stato detto da molti, non invia mai lettere o telegrammi. Diceva: “Venite subito a Madras (Chennai).” Quando arrivammo a Madras, trovammo un’auto all’aeroporto che ci stava aspettando, anche se non avevamo informato nessuno in India del nostro arrivo. Non dicemmo nulla al simpatico autista, ma egli ci portò in un grande albergo dove scoprimmo che, da un altro simpatico giovanotto, era stata prenotata per noi la stanza migliore. Quest’uomo propose di stare in una stanza sul retro della nostra, e disse che dovevamo considerarlo al nostro servizio. Per tutto il tempo che restammo a Madras, egli fu davvero molto disponibile in innumerevoli modi, quasi come un figlio. Una certa coppia di nome Ratanlal, devota a Baba, soggiornava nella stanza a lato della nostra. In America, Walter non si era sentito bene da un po’ di tempo. Pensavo che fosse solo un’indisposizione passeggera, ma, Eterno Auriga
come vedrete, mi ero sbagliata.
La sera, andammo alla conferenza tenuta da Baba. Quando arrivammo al luogo convenuto, un grande bungalow, ci fu detto che Baba avrebbe diretto una commedia dopo la fine della conferenza. Il dottor Bhagavantham ci accolse sotto il portico. Ci chiedemmo come fosse arrivato lì quando la commedia si sarebbe svolta nel pandal sul retro del bungalow. Più tardi venimmo a sapere che, proprio quando eravamo arrivati al cancello del bungalow, gli era stato detto di venire in veranda a darci il benvenuto. Il dottor Bhagavantham ci portò vicino al palcoscenico e ci mise a disposizione due sedie. Era una commedia religiosa molto bella. Ci divertimmo tanto. Mentre ero seduta sulla mia sedia, mi guardai intorno cercando Baba. Non Lo vidi. Tutti i presenti alla conferenza, circa quattromila persone, erano lì, sotto il palco, seduti sul pavimento a gambe incrociate. All’estremità posteriore del palco c’era una sedia grande e spaziosa, con uno schienale alto, rivolta verso l’esterno. Mi chiedevo chi ci fosse seduto. All’improvviso, il sipario anteriore si chiuse, ovviamente per un cambio di scena, la grande sedia ruotò e ci vedemmo seduto… Baba! Non potei fare a meno di esclamare: “Oh, Baba!” Egli si avvicinò a noi, sorridendo così estrema dolcezza come solo Lui sa fare, e mi permise di baciarGli i piedi. Oh, che cosa meravigliosa mi accadeva! Strofinò il petto e la schiena di Walter con i suoi adorabili, piccoli e teneri palmi, poi disse che ci avrebbe incontrato più tardi e tornò alla Sua sedia. Il giorno successivo, vigilia di Natale, dovevamo andare a una cena a cui Baba avrebbe partecipato. Walter non si sentiva abbastanza bene da
Maggio 2019 21