Eterno Auriga - Dicembre 2019

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DICEMBRE 2019



Eterno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

RETTITUDINE

Dicembre

PACE

2019

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

AMORE

NON VIOLENZA

“Il fatto che la mente non sia stabile non deve preoccuparci; non dobbiamo sentirci frustrati perché non riusciamo ad avere una mente equanime. Bisogna essere certi di riuscirci. Dobbiamo dichiarare con fermezza: ‘Io ci riuscirò sicuramente.’ Se dubitassimo delle nostre capacità, non potremmo neppure camminare.” SOMMARIO 4 7 16

Comprendete la Natura Divina dello Yoga Discorso di Bhagavan del 17 aprile 1996 Devozione e Grandiosità Contrassegnano le Celebrazioni del 94° Genetliaco di Bhagavan Cronaca Le Mie Esperienze alla Divina Vicinanza di Bhagavan Srivilas Suri

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L’Amore e le Premure di Swami per i Suoi Devoti C. Sucharitha

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Sai, il Nostro Redentore G. Phalguna

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Comprendete il Principio di Unità Messaggio di Natale di Bhagavan

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38a Convocazione dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore Cronaca

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Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

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A Che Cosa Dare la Precedenza e Che Cosa Far Seguire Chinna Katha

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam

Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.srisathyasaipublications.com Fotografie Online di Bhagavan: www.saireflections.org Prasanthi Nilayam, Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: http://sssbalvikas.ssssoindia.org

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L A V O C E D E L L ’ AVAT A R

COMPRENDETE LA NATURA DIVINA DELLO YOGA * L ’ U O M O P U Ò S V I L U P PA R E T U T T E L E V I R T Ù C O N L A P R AT I C A

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HE COS’È JNANA? ADVAITA Darshanam Jnanam (l’esperienza del non dualismo è Saggezza). Qui sono riunite molte persone: e s s e

respirano la stessa aria. Gli esseri sono molti, ma il respiro è uno: non c’è un respiro giapponese, uno tedesco o uno indiano. La gente chiama Dio con molti nomi, ma Dio è Uno, non c’è un secondo. Le persone sono molte, ma in tutte c’è lo stesso Dio. Dov’è la differenza? È soltanto nei nomi e nelle forme. Jnana Yoga

I tedeschi, gli indiani, gli americani e i cinesi vedono lo stesso sole, anche se non contemporaneamente, ma in tempi diversi. Popoli differenti vedono il sole in tempi differenti; noi non diciamo che ci sono soli differenti: diciamo che c’è un sole unico. In modo simile, comprendere che la luce di Jnana giunge a tutti dalla stessa Divinità è Atma Jnana (conoscenza del Sé). Stasera, Swami ha detto agli studenti che ci sono molti fiumi come il Gange, lo Yamuna, il Sarasvati e il Kaveri che scorrono in regioni diverse e hanno nomi diversi, ma, quando si fondono con l’oceano, hanno lo stesso nome, hanno una sola forma, sono nello stesso luogo. Noi possiamo vederli diversi prima che si immergano nell’oceano. Possiamo vederli diversi dopo che si sono fusi nell’oceano? Non è possibile: essi diventano lo sconfinato, immenso oceano. Questa è Jnana (vera saggezza). * Continua dal numero di ottobre 2019.


Ripetete costantemente il Nome di Dio

Come ho detto prima, voi e Io siamo uno. Ognuno persegue i propri scopi egoistici, ma nessuno comprende il Principio Atmico. Una volta c’era un uomo ricco che possedeva una grande casa, molte fabbriche e parecchie automobili. Aveva anche dei buoni figli che lo amavano, gli obbedivano e agivano in accordo alle sue disposizioni. Col tempo, l’uomo si avvicinò alla fine della vita. Non poteva parlare per la congestione mucosa del petto, ma era cosciente. Quando aprì gli occhi, i figli gridarono: “Padre! Padre! Ci stai lasciando: chi si prenderà cura di noi?” Egli pregò Dio che gli concedesse un po’ di forza, dopodiché disse: “Io vi ho dato tutto; dopo che me ne sarò andato, tutto sarà vostro. Avrete ricchezza sufficiente e riscuoterete anche la mia assicurazione. Voi sarete tutti qui: sono io che me ne andrò e vi lascerò. Nessuno verrà con me. Nessuno di voi si preoccupa di che cosa mi accadrà. Siete preoccupati soltanto di ciò che accadrà a voi, non di che cosa succederà a me.” In quei momenti, si deve ripetere il sacro Nome di Dio dicendo: “Rama, Rama, Rama”, oppure “Narayana, Narayana, Narayana” o “Namah Shivaya”. Nel momento finale, i figli gli chiesero di dire Narayana, Narayana, ma egli non poteva sentirli, per cui uno di loro prese un pezzo di noce di cocco (naar in tamil) e una moneta da un anna (anaa in tamil) e chiese al padre di ripetere i loro nomi. Il morente disse: “Questa è una Thengai (noce di cocco in tamil) e quella è una moneta. Così dicendo, morì.

Il fiume della vita dovrebbe scorrere fra le due rive della costanza e della fede. La saggezza scaturisce dalla costanza. Quindi non abbiate dubbi su di voi: ne sareste rovinati. Una persona che dubita

Eterno Auriga

Il fiume della vita dovrebbe scorrere fra le due rive della costanza e della fede. La saggezza scaturisce dalla costanza. Quindi non abbiate dubbi su di voi: ne sareste rovinati. Una persona che dubita non può ottenere successo in alcun impegno; quindi non date spazio al dubbio. Lo scopo della vita è maturare amore per Dio. Riconoscete questo e vivete in questo sacro modo.

non può ottenere successo in alcun impegno; quindi non date spazio al dubbio. Lo scopo della vita è maturare amore per Dio. Riconoscete questo e vivete in questo sacro modo. Se non si esercita la lingua dicendo il Nome di Dio, non Lo si dirà nel momento finale. In quel frangente, si può dire soltanto ciò a cui si è pensato per tutta la vita. Solamente se pensate a Dio durante tutta la vita, potrete recitarNe il Nome al momento del trapasso. La Pratica e la Fede Portano al Successo

In un tempio, c’era un prete anziano che soleva adorare la Divinità e compiere l’arati tenendo la campanella in una mano e il piattino nell’altra. Quando morì, fu incaricato un prete novizio che non aveva dimestichezza con la tecnica di suonare la campanella facendo l’arati col piattino per cui, mentre faceva tintinnare la campanella con una mano, l’altra si fermava. Per fare ciò che dobbiamo, bisogna prima far pratica e questa porta all’unità, o unione, che è Dicembre 2019 5


Yoga. La via dell’unità è Jnana Marga, o sentiero della Saggezza Suprema, che conduce alla consapevolezza dell’Atma unico e immanente in tutti gli esseri. Raggiungere l’unità e seguire i comandi del Signore è Yoga. Se si lascia questo semplice sentiero, si cade in pratiche difficili con le quali nessuno può cambiare la natura della mente. Perché? Perché nessuno è capace di controllare la mente. L’uomo, in effetti, la usa male; egli ha un potere infinito, ma lo spreca seguendo vie errate pur potendo esercitare il controllo su di essa, sui sensi e sui desideri praticando il silenzio. Per questo, i rishi del passato andavano nella foresta al fine di stare in silenzio e là sperimentavano la pace. Anche gli animali servatici divenivano loro amici. Perché? Il cuore dei rishi era pieno d’amore e si rifletteva anche nel cuore degli animali. Supponete di avere, su un tavolo, dei fiori di gelsomino: il loro profumo si spanderà ovunque. Anche l’amore delle anime nobili si spande così. L’amore è Dio: questo è Brahma. Il profumo della rosa si spande ugualmente all’intorno, che la teniate nella mano sinistra o nella destra, e noi ne siamo allietati. Gli studenti dovrebbero acquisire la conoscenza dello Yoga per maturare le capacità di devozione, disciplina e discriminazione. La vera istruzione è quella che insegna questi

valori. Quando nasciamo, non siamo istruiti. Non sappiamo neppure camminare. Lo si impara con la pratica; con la pratica, si possono acquisire tutte le virtù. Il fatto che la mente non sia stabile non deve preoccuparci; non dobbiamo sentirci frustrati perché non riusciamo ad avere una mente equanime. Bisogna essere certi di riuscirci. Dobbiamo dichiarare con fermezza: “Io ci riuscirò sicuramente.” Se dubitassimo delle nostre capacità, non potremmo neppure camminare.

Prima di tutto, abbiate fede nelle vostre capacità. La vita è uno scorrere continuo; al suo fluire non c’è fine. Qual è il suo fine? Il fine è la fusione con l’oceano. Il fiume della vita dovrebbe scorrere fra le due rive della costanza e della fede. La saggezza scaturisce dalla costanza. Quindi non abbiate dubbi su di voi: ne sareste rovinati. Una persona che dubita non può ottenere successo in alcun impegno; quindi non date spazio al dubbio. Lo scopo della vita è maturare amore per Dio. Riconoscete ciò e vivete in questo sacro modo. Bhagavan ha chiuso il Discorso con i bhajan: “Chitta Chora Yashoda Ke Baal……” e “Vahe Guru, Vahe Guru, Vahe Guruji Bol”.

- Discorso di Bhagavan tenuto nel Sai Shruti a Kodaikanal il 17 aprile 1996

Le lettere che scrivete appariranno blu quando la penna è piena di inchiostro blu e rosse quando è piena di inchiostro rosso. Allo stesso modo, tutto ciò che vedete, ascoltate e dite diventerà negativo quando il vostro cuore è pieno di sentimenti negativi. Quindi, prima di tutto riempite il cuore d’amore. Allora, tutto ciò che vedete, ascoltate, dite e fate sarà soffuso d’amore. 6 Dicembre 2019

– Baba Eterno Auriga


DEVOZIONE E GRANDIOSITÀ CONTRASSEGNANO LE CELEBRAZIONI DEL 94° GENETLIACO DI BHAGAVAN

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E CELEBRAZIONI DURATE UNA settimana del 94° Genetliaco di Bhagavan comprendevano numerosi programmi educativi, spirituali e di benessere sociale di vasta portata. Un gigantesco raduno di devoti ha affollato Prasanthi Nilayam per partecipare a queste grandi celebrazioni. Le personalità giunte per offrire i loro tributi a Bhagavan includevano il Ministro dei Trasporti dell’Unione, Sri Nitin Gadkari, e il Governatore del Telangana, dottoressa Tamilisai Soundarajan. Durante questa settimana, sono state intraprese numerose nuove iniziative e avviati diversi nuovi progetti. In tale occasione, il Sai Kulwant Hall, sede delle celebrazioni, era magnificamente decorato. Inoltre, di notte, nel salone e nell’adiacente Yajur Mandir, c’era un’attraente disposizione di luci. Per tutto il periodo, dal 18 al 24 novembre 2019, in un padiglione appositamente eretto è stato servito gratuitamente cibo a tutti i devoti.

SRI SATHYA SAI NARAYANA VRATAM E RATHOTSAVAM Le celebrazioni del 94° Genetliaco di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba sono iniziate il 18 novembre 2019 con i fausti Sri Sathya Sai Narayana Vratam e Rathotsavam. In preparazione alla celebrazione di queste sacre festività, le statue di Venugopala Swami, assieme a quelle del Signore Rama, Lakshmana, Sita e Hanuman, come anche quella di Sri Sathya Sai Narayana, sono state portate in una processione cerimoniale dal Bhajan Mandir al Sai Kulwant Hall, dove, di fronte Eterno Auriga

al Samadhi di Bhagavan, era stato allestito un bellissimo palco.

Lo Sri Sathya Sai Narayana Vratam.

Successivamente, i sacerdoti hanno guidato, fra il canto dei Mantra vedici, l’adorazione di Sri Sathya Sai Narayana, accompagnati dall’esecuzione di riti e offerta dell’Arati, a cui è seguita la recitazione dello Sri Sathya Sai Ashtottarashata Namavali (canto dei 108 Nomi di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba). Nell’ambito dello Sri Sathya Sai Narayana Vratam, è stata poi narrata la Sri Sathya Sai Narayana Katha (storia di Sri Sathya Sai Narayana) in sanscrito, con la traduzione in inglese, che riguardava il Divino Avvento del Signore Sai Narayana e la storia della Sua vita. Ciò ha segnato la conclusione dell’adorazione. Quando nel Sai Kulwant Hall sono iniziati i Bhajan, le statue di Venugopala Swami e quelle di Rama, Lakshmana, Sita e Hanuman sono state portate fuori del salone in una grande processione guidata da musicisti, gruppi di cantori dei Veda e studenti che eseguivano i Bhajan. Dicembre 2019 7


GIORNATA DELLA DONNA

La gioiosa processione del Rathotsavam.

Dopo che la statua di Venugopala Swami era stata posta su un carro splendidamente decorato, è iniziata la processione del carro dalla Porta del Gopuram verso il Pedda Venkama Raju Kalyana Mandapam nel villaggio di Puttaparthi. Ha assistito a questa grande processione, che comprendeva vari gruppi di danza in variopinti costumi, un gran numero di devoti, e molti di loro hanno offerto l’Arati alle statue, mentre la processione procedeva e, dopo aver raggiunto il Vecchio Mandir, alle statue è stato offerto l’Arati. La processione, con le statue di Rama, Lakshmana, Sita e Hanuman, è poi tornata nel Sai Kulwant Hall, ove, nel frattempo, erano continuati i Bhajan. Il programma si è concluso alle 10 con l’offerta dell’Arati a Bhagavan. Un Eccellente Concerto di Veena Il programma pomeridiano nel Sai Kulwant Hall ha previsto un eccellente concerto di Veena offerto dal famoso suonatore, Sri Prashant Iyengar. Il talentuoso musicista, assieme al suo gruppo musicale, ha presentato una serie di brani musicali, alcuni dei quali erano “Kurai Ondrum Illai” (non ho rimpianti), “Sri Ramachandra Kripalu Bhaja Mana” (o mente, medita sul misericordioso Signore Rama), “Raghupati Raghav Raja Ram”, la canzone cara al Mahatma Gandhi.

8 Dicembre 2019

La Giornata della Donna è stata celebrata a Prasanthi Nilayam, il 19 novembre 2019, nell’ambito delle celebrazioni per il 94° Genetliaco di Bhagavan. Come da tradizione, tutti i programmi previsti per questa giornata sono stati condotti dalle donne. Il programma del mattino è iniziato alle 8 con il canto dei Veda da parte delle studentesse del Campus di Anantapur.

La processione delle donne nel Sai Kulwant Hall.

Successivamente, è entrata nel Sai Kulwant Hall una grande processione di donne con il sacro Poornakumbham, guidata da un gruppo di studentesse che cantavano i Veda e dalla banda di ottoni del Campus di Anantapur, cui sono seguite le fauste note del Nadaswaram da esse eseguite. Dopo di ciò, si è svolto un recital invocatorio di Veena, presentato da una celebre artista della All India Radio, la dottoressa Shobana Swaminathan, la cui presentazione per la mattinata includeva “Bho Shambho Siva Shambho Swayambho” (Siva, Colui che nasce da Se Stesso) e un inno di lode a Mahishasura Mardhini (Durga, Colei che distrusse il demone Mahisha). È seguito un discorso di benvenuto del professor Rajeshwari Patel, che ha salutato l’enorme assemblea e l’ospite principale,

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dottoressa Tamilisai Soundarajan, Governatore del Telangana. Ricordando l’inizio della Giornata della Donna, su richiesta diretta di Bhagavan, il dotto oratore ha osservato che tale Giornata era cara a Baba, che non solo aveva avviato il college femminile ad Anantapur, ma anche offerto alle Sue studentesse l’opportunità di inculcare qualità di amore, sacrificio e compassione. Dopo essersi rivolta all’assemblea, la signora Isabella Chu, Giudice Permanente di Hong Kong, ha dichiarato come, con Swami come guida, abbia potuto svolgere le sue funzioni senza paura anche in situazioni molto difficili. Raccontando le sue esperienze sulla grazia di Swami, l’eminente oratrice ha osservato che, con le benedizioni di Swami, anche ciò che è apparentemente impossibile diventa possibile. Dopo questo discorso, l’ospite principale, dottoressa Tamilisai Soundarajan, ha parlato all’assemblea.

L’Ospite Principale, dottoressa Tamilisai Soundarajan, parla all’assemblea nella Giornata della Donna.

Ella ha cominciato affermando che non si trovava lì come governatore, ma come umile devota di Bhagavan. Ha detto che, come devota di Bhagavan, andava a Sundaram (la dimora di Swami a Chennai) Eterno Auriga

il giovedì e Swami le concedeva la forza di svolgere un intenso lavoro per l’intera settimana. Come medico, ha espresso elogi per il fatto che negli ospedali di Bhagavan non vi sia alcuna sezione per emettere fatture e che i pazienti siano sollevati dalle preoccupazioni di pagarle come avviene in altri ospedali. Stimolando le donne a essere coraggiose, l’illustre oratrice ha osservato che, se le donne lo fossero, potrebbero risolvere tutti i problemi. Ha fatto seguito un Discorso Divino di Bhagavan, in cui Egli sottolinea che le donne sono i pilastri della società e non vi è nulla che non possano fare. Definendo le donne miniere d’amore, Bhagavan afferma che il 19 novembre è un’occasione per diffondere amore all’umanità. Egli conclude il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. Sono seguiti i Bhajan guidati dalle studentesse del Campus di Anantapur, terminati con l’Arati. Il programma pomeridiano è iniziato con un vivace discorso della signora Alida Parkes, Presidente della Zona 6 dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai, che ha assicurato i devoti che, se verranno seguite le tre ingiunzioni ricevute direttamente da Bhagavan Baba, vale a dire amore per Dio, timore del peccato e moralità nella società, sarà garantito un progresso a 360 gradi. Ha poi esortato le donne ad abbandonare l’ego e l’attaccamento e a condurre una vita ideale d’amore e sacrificio per provocare un cambiamento nella famiglia, nella società e nel mondo. È seguita l’offerta musicale “Antaranga Sai” (Sai, l’Abitante Interiore) da parte dei Giovani Adulti di molti Paesi che, grazie alla loro briosa interpretazione di canzoni devozionali che includevano “Antaranga Sai” (Sai, l’Abitante Interiore), “Hey Sai Dicembre 2019 9


proposito, nel Sai Kulwant Hall si è svolta una magnifica cerimonia che è iniziata con l’ingresso di una grande processione di abitanti delle comunità tribali, donne e uomini, nel loro abbigliamento tradizionale.

La presentazione di musica devozionale “Antaranga Sai” eseguita dai Giovani Adulti di molti Paesi.

Maa, Meri Sai Maa “(o Sai, Madre mia), “Ti ringraziamo, Swami”, ha colmato l’intero ambiente di fervore devozionale. La processione di abitanti delle comunità tribali nei loro abiti tradizionali.

La presentazione culturale degli studenti della Scuola Primaria Sri Sathya Sai.

Una brillante presentazione culturale intrecciata con bellissime danze degli studenti della Scuola Primaria Sri Sathya Sai è stata il programma finale del pomeriggio che ha ritratto le vite di Rama, Krishna e Sai per trasmettere il potente messaggio che tutti gli Avatar sono una cosa sola.

Mentre i vari gruppi tribali offrivano i loro riverenti omaggi al Samadhi di Bhagavan, alcuni loro musicisti suonavano dolci note con i propri strumenti tradizionali. Successivamente, il dottor S. Ramu, Vicepresidente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Tamil Nadu, si è rivolto all’assemblea. Parlando dell’amore e della grazia copiosi di Bhagavan verso la popolazione tribale, il dottor Ramu ha rammentato i teneri ricordi della comunità tribale di Nilgiri con Bhagavan durante le Sue visite a Ooty.

PROGRAMMA SRI SATHYA SAI DI SVILUPPO DELLA COMUNITÀ TRIBALE L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva indiana, il 20 novembre 2019, nell’ambito delle celebrazioni del 94° Genetliaco di Bhagavan Baba, ha lanciato il “Programma Sri Sathya Sai di Sviluppo della Comunità Tribale” per il benessere della stessa. A tal 10 Dicembre 2019

Presentazione della brochure “Programma Sri Sathya Sai di Sviluppo della Comunità Tribale”. Eterno Auriga


Egli ha narrato anche come Bhagavan trattò un gruppo di 500 tribali come ospiti divini quando, nel 2005, andarono a Prasanthi Nilayam. Ha fatto seguito la presentazione dell’opuscolo “Programma Sri Sathya Sai di Sviluppo della Comunità Tribale”, che delineava il programma di sviluppo tribale avviato dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva (India). Rivolgendosi all’assemblea, in questa importante occasione, Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, ha offerto gratitudine a Bhagavan che ha piantato i semi dello sviluppo della comunità tribale attraverso le Sue visite e la pioggia del Suo divino amore su tale comunità. Sperando che ogni distretto tribale del Paese diventi un distretto Sathya Sai, e ogni villaggio tribale abbia un Sai Samithi, Sri Pandya ha delineato i principali settori di sviluppo nelle zone tribali, vale a dire infrastrutture, servizi igienico-sanitari, salute della madre e del bambino, istruzione, agricoltura, sviluppo delle competenze ecc. I devoti nel Sai Kulwant Hall hanno avuto un assaggio della ricca cultura delle comunità tribali indiane quando i loro gruppi di vari Stati hanno presentato una serie di bellissime danze nei loro variopinti costumi.

Danza tribale nel Sai Kulwant Hall. Eterno Auriga

AVVIO NAZIONALE DEL VAHINI SWADHYAYA Il pomeriggio del 20 novembre 2019, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva (India) ha avviato il Vahini Swadhyaya (studio delle Sacre Scritture) nazionale, un programma di vasta portata e grande significato spirituale, che ha contrassegnato il sacro studio dei 16 libri Vahini scritti da Bhagavan.

La processione dei giovani recanti la rappresentazione simbolica dei 16 Vahini.

Il programma è iniziato alle 16,45 con l’ingresso di una processione di giovani che trasportava la rappresentazione simbolica dei libri Vahini accompagnati dal canto tematico “Sri Sathya Sai Vidya Vahini”, eseguito nel Sai Kulwant Hall. Successivamente, due oratori hanno parlato all’assemblea. Il primo è stato Sri Sanjay Sahni, Ispettore agli Esami dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Parlando sull’argomento “Vahini, Dono di Bhagavan all’Umanità”, Sri Sahni ha osservato che, con l’avvio della rivista spirituale Sanathana Sarathi, da parte di Bhagavan nel 1958, Egli ha assunto il ruolo di Divino Insegnante e, per 26 anni, ha dato il Suo Messaggio all’umanità sotto forma di un articolo in ogni numero della rivista. Gli articoli sono stati successivamente redatti in 16 libri Vahini. Pertanto, i devoti e gli studenti che

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vogliono contemplare il Messaggio Divino di Bhagavan dovrebbero studiare tali libri, poiché la Sua Divinità è evidente in ogni riga, ha affermato il distinto oratore. Il secondo relatore è stato il dottor G.S. Srirangarajan, Professore Associato del Campus dell’Istituto di Brindavan, che ha parlato sull’argomento “Il Professor N. Kasturi: il Prescelto” e ha narrato come questo strumento, scelto da Bhagavan, andasse regolarmente da Lui ogni mese per ricevere un articolo per il Sanathana Sarathi e come svolgesse l’impegnativo compito di trascriverlo, tradurlo e pubblicarlo sulla rivista. Il dotto oratore ha osservato che tutti i devoti dovrebbero essere grati a Bhagavan per aver dato il Suo dolcissimo messaggio e anche al professor Kasturi che lo ha reso disponibile ai devoti di Bhagavan attraverso il Sanathana Sarathi. È seguita un’esauriente presentazione del Sai Vahini Swadhyaya, eseguita da Sri Amey Deshpande, Sri Bishu Prusty, Sri Prem Anosh e Sri Aravind Balasubramania, che includeva discorsi, racconti, domande e risposte sui Vahini, il che ha fornito profondi spunti di riflessione sul messaggio di Bhagavan. Il Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, Sri Nimish Pandya, ha quindi avviato formalmente il programma “National Vahini Swadhyaya” e ha esortato i devoti a partecipare in massa a questo programma per riscattare la loro vita. È seguita una canzone a tema in telugu del Vahini Swadhyaya, composta da Bhagavan Stesso. Il tutto si è concluso con i Bhajan e l’Arati.

ILLUMINANTI DISCORSI E LAKSHARCHANA Il programma del 21 novembre 2019 è iniziato con un illuminante discorso sull’argomento “Narayana Seva: una 12 Dicembre 2019

Sadhana Carissima a Bhagavan”. L’eminente oratore che ha pronunciato questo discorso è stato Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. Spiegando la vera prospettiva del Narayana Seva, egli ha sottolineato che esso diventa Sadhana solo quando viene eseguito con il sentimento che il ricevente altri non sia che Narayana Stesso. A questo intervento è seguito un Discorso Divino di Bhagavan, in cui Egli chiarisce che il vero Narayana Seva è quello che viene eseguito considerando il destinatario del Seva come Dio Stesso. Il costruttivo programma che ha fatto seguito è stato l’esibizione di massa del Laksharchana, a cui hanno preso parte con grande devozione migliaia di devoti nel Sai Kulwant Hall. Mentre il salone riecheggiava del canto di massa dei mille e otto Nomi di Bhagavan, mentre venivano offerti chicchi di riso alla Sua fotografia, le vibrazioni spirituali si diffondevano in tutte le direzioni santificando l’intero ambiente.

Il Laksharchana nel Sai Kulwant.

Il programma pomeridiano comprendeva tre profondi discorsi sul famoso detto di Bhagavan “Inizia la giornata con amore, riempi la giornata d’amore, termina la giornata con amore”. Spiegando la prima parte del detto di Bhagavan “inizia la giornata con amore”, il primo oratore, Sri Sundar Anantharaman ha affermato che il vero amore è Paramartha Prema, o amore Eterno Auriga


per Dio, che illumina l’intero universo. Non solo egli ha parlato della Sadhana per inculcare l’amore, ma ha anche sollecitato i devoti a praticare il canto di gruppo di Mantra come l’Om e il Soham. Il secondo oratore è stato Sri Vijay Krishnan, che ha parlato di “riempi la giornata d’amore” che, secondo lui, significa essere costantemente in stato d’amore. Narrando un episodio della vita del professor N. Kasturi, l’oratore ha sottolineato che fare il lavoro di Dio e seguire il Suo comando equivale a riempire la giornata d’amore. Il terzo discorso è stato tenuto da Sri Brijesh Bamalwa, che ha parlato di “termina la giornata con amore”. Citando il motto “l’Amore è la Sorgente, l’Amore è la Via, l’Amore è la Meta”, l’oratore ha osservato che i devoti di Bhagavan sono molto fortunati ad avere con sé l’Avatar Stesso, che è l’obiettivo che cercano di raggiungere nella loro vita. A questi discorsi è seguita una breve presentazione in hindi fatta da Sri Murali Jaju. Dichiarando che l’amore dona solamente, Sri Jaju ha affermato che, se l’uomo ha un amore ristretto che gli fa amare solo se stesso, non potrà amare Dio. Quindi, ha aggiunto, l’uomo dovrebbe amare tutti e servire tutti. Successivamente, un gruppo di cantanti ha presentato la canzone a tema, che ha segnato la conclusione di questo costruttivo programma.

PRESENTAZIONE DI MUSICA STRUMENTALE AL CLARINETTO La mattina del 22 novembre 2019, i devoti nel Sai Kulwant Hall hanno avuto un ricco “banchetto” di musica classica indostana quando il noto musicista classico indostano, Pandit Narasimhalu Vadavati, ha presentato, al clarinetto, un concerto di musica strumentale. Accompagnato dal suo gruppo di musicisti, l’artista ha eseguito una superba presentazione di Eterno Auriga

brani classici e Bhajan, tra cui “Vatapi Ganapatim Bhajeham” (adoro Il Signore Ganapati di Vatapi), “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram” (recitate il Nome di Rama con il cuore pieno d’amore) e l’amata canzone di Gandhi “Vaishnav Jan To Tene Kahiye Je Peed Paraaye Jaane Re” (chi conosce il dolore degli altri è un vero devoto di Dio).

CERIMONIA PER IL 94° GENETLIACO DI BHAGAVAN Il 94° Genetliaco di Bhagavan si è svolto il 23 novembre 2019, in un Sai Kulwant Hall splendidamente decorato e straordinariamente illuminato. Il programma è iniziato con il canto, dalle 8 alle 9, degli inni vedici da parte degli studenti di Bhagavan. Sono seguite le fauste note musicali dei gruppi di studenti di Nadaswaram e Panchavadyam. Offerta di Musica Devozionale degli Studenti È stata poi fatta dagli studenti una toccante offerta di musica devozionale ai Piedi di Loto di Bhagavan che ha magnificato la Sua divina gloria. Cominciando con la canzone devozionale “Namo Sathya Sai Anandadayi” (reverenti omaggi a Sathya Sai che riversa beatitudine), i cantanti hanno presentato un bouquet di brani devozionali comprendente “Aao Sab Milkar Gaayen”

L’offerta di musica devozionale degli studenti di Bhagavan. Dicembre 2019 13


(cantiamo insieme), “Perché temere quando Io sono qui?”, “Tere Darbar Mein Sai Khushiyaan Khushiyaan Chhaayin (c’è una marea di felicità alla Tua Presenza), “Madhura Mohana Ghanashyama Sundara Sai” (Sai è l’incarnazione della bellezza e della beatitudine). Essi hanno concluso la loro presentazione con l’immortale brano di Prasanthi, “Hum Ko Tum Se Pyaar Kitna” (quanto Ti amiamo). Presentazione del Rapporto Annuale del Central Trust Presentando il Rapporto Annuale dello Sri Sathya Sai Central Trust, Sri S.S. Naganand, Fiduciario del Trust, ha fatto riferimento ai motti di Bhagavan “Ama Tutti Servi Tutti”, “Aiuta Sempre Non Fare Mai del Male”, e alla dichiarazione della Sua Missione, e ha affermato che Bhagavan ha istituito lo Sri Sathya Sai Central Trust per il servizio all’umanità. Sri Naganand ha quindi citato le statistiche per sottolineare l’enorme quantità di lavoro svolto nell’ultimo anno dal Central Trust nei settori dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria e del benessere sociale, come indicato nel Rapporto Annuale. L’ospite principale della cerimonia, Sri Nitin Gadkari, Ministro dei Trasporti dell’Unione, ha quindi presentato il Rapporto Annuale dello Sri Sathya Sai Central Trust. Egli ha anche avviato la

Presentazione del Rapporto Annuale del Central Trust da parte di Sri Nitin Gadkari, Ministro dei Trasporti dell’Unione. 14 Dicembre 2019

nuova versione del sito web dello Sri Sathya Sai Central Trust. Discorso dell’Ospite Principale L’ospite principale, Sri Nitin Gadkari, ha quindi parlato all’assemblea. Riferendosi agli insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, l’eminente oratore ha affermato che Bhagavan ha mostrato all’umanità il percorso della verità e del servizio e ha ispirato tutti a servire la società.

L’ospite principale, Sri Nitin Gadkari, parla alla grande assemblea di devoti.

Ha poi aggiunto che Bhagavan ha creato istituzioni educative gratuite per dare agli studenti istruzione assieme ai Valori Umani e ha fondato ospedali per fornire, ai bisognosi, assistenza sanitaria gratuita. Apprezzando il lavoro svolto dallo Sri Sathya Sai Central Trust, Sri Gadkari ha osservato che la Missione di Bhagavan è stata portata avanti dal Cenral Trust anche dopo la Sua dipartita. Successivamente, i devoti sono stati benedetti da un Discorso Divino di Bhagavan, nel quale Egli esorta i devoti a seguire Dio con piena fede e a sviluppare unità di pensiero, parola e azione. Baba invita i devoti a colmare il cuore d’amore e dichiara che non c’è nulla al mondo che non possa essere raggiunto con l’amore. Egli conclude il Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Eterno Auriga


I Malladi Brothers eseguono un emozionante concerto durante il Jhoola Mahotsava nel Sai Kulwant Hall.

Sukha Santhi Nahin”. Gli studenti hanno successivamente offerto un grande spettacolo di musica bandistica. Sono seguiti i Bhajan, terminati con l’Arati. La Processione del Carro d’Oro Il gran finale delle celebrazioni per il 94° Genetliaco di Bhagavan è stato offerto il pomeriggio dai programmi gemelli della processione del Carro d’Oro e il Jhoola Mahotsava. Il Carro d’Oro di Bhagavan, con un Suo bellissimo ritratto, è partito alle 17 dal tempio di Ganesh.

La processione del Carro d’Oro.

Guidato da musicisti di Nadaswaram, da gruppi di studenti che cantavano i Veda e i Bhajan, il carro ha fatto un giro completo del Prasanthi Mandir e, alle 17,45, è entrato nel Sai Kulwant Hall. Jhoola Mahotsava È seguito il Jhoola Mahotsava. Mentre il Jhoola (dondolo), con un bellissimo ritratto di Bhagavan iniziava a oscillare avanti e Eterno Auriga

indietro, il famoso duo di musica carnatica, i Malladi Brothers, ovvero Sreeramprasad e Ravikumar, hanno eseguito dolci melodie. La toccante esecuzione di brani, che ha elevato l’anima di tutti, includeva “Bhagavanudu Puttina Panduga” (la festa del Genetliaco di Bhagavan), Janula Madhya Tirugaade Jagapati (il Signore dell’universo cammina tra i mortali), Uyyala Looguma Sri Sathya Sai (Sri Sathya Sai che dondola sull’altalena), “Brahmamokkate Para Brahmamokkate” (Dio è Uno).

PRESENTAZIONI DEL 24 NOVEMBRE 2019 Il programma della mattina del 24 novembre 2019, ultimo giorno delle celebrazioni per il 94° Genetliaco di Bhagavan, è iniziato con l’intenso discorso di un ardente devoto di Bhagavan, il dottor Phil Gosselin, Coordinatore di Zona del Nord America, dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai. Condividendo i teneri ricordi delle sue esperienze con Bhagavan negli ultimi 50 anni, il veterano devoto ha narrato in modo lucido come Bhagavan abbia sviluppato in lui una salda fede e lo abbia portato gradualmente sul sentiero del servizio e della Sadhana. È poi seguita un’offerta di musica strumentale alla Veena, fatta da un ex studente dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, dottor Dhurjati continua a pagina 22... Dicembre 2019 15


LE MIE ESPERIENZE ALLA DIVINA VICINANZA DI BHAGAVAN

A

Srivilas Suri

VENDO GODUTO E VISSUTO l’estasi delle celebrazioni di Sivarathri al Nilayam nel 1968, mi unii a un gruppo di devoti che stavano andando in autobus a Prasanthi Nilayam per lo Sivarathri del 1969. Non appena entrai nel Nilayam, Swami mandò a dire che dovevo tornare indietro. Ero sbalordito! Che differenza c’era tra il 1968 e il 1969? Mentre guardavo il Vibhuti Abhishekam,

mi sedetti per avere il Prasadam di Vibhuti. Swami fece in modo di evitare la fila in cui sedevo. Mi arrabbiai molto e chiesi a Kishtappa di darmi dei pacchetti di Vibhuti e, dopo, me ne sarei andato. Mentre Kishtappa stava per darmeli, Swami apparve dal nulla e glielo impedì!

Non riuscivo a capire perché stesse cercando di evitarmi, quando, solo l’anno precedente, mi erano state affidate molte responsabilità. Quel giorno, capii che non dovevo più andare a Prasanthi Nilayam. Swami venne più volte a Chennai e rimase al Sundaram, ma io non ci andai, contrariamente ad altri membri della mia famiglia. Curiosamente, tutti i parenti che mi avevano criticato e deriso quando ero a Prasanthi Nilayam, in seguito divennero fedeli devoti di Swami. Quando Egli era a Hyderabad, facevo chiamate di cortesia ai miei parenti. Swami mi chiamava e diceva “Vallu Bandhuvulu Kaaru, Raabandulu” (non sono parenti, sono avvoltoi).

seduto nel Sai Kulwant Hall, Swami, ancora una volta, mi mandò a dire che sarei dovuto andar via. Mi sentii avvilito e frustrato, e iniziai a vagare per le strade di Puttaparthi.

Le Scelte di Swami sono Imperscrutabili Non partecipai ai Bhajan. Il giorno dopo

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Aprii una libreria nel 1970 e successivamente la convertii in una biblioteca con libri a prestito. Mi occupai della distribuzione di riviste e giornali, e mi dimenticai di Swami. Mi venne riferito degli enormi miglioramenti nel Nilayam. Proprio come Egli aveva predetto, erano state costruite buone strade, intorno al Nilayam erano sorti edifici a più piani, eretto un ospedale di alta specializzazione, costruita una linea ferroviaria e i treni facevano tappa alla stazione di Prasanthi Nilayam. Fu costruito l’aeroporto e i voli erano operativi durante i periodi delle cerimonie. Molti stranieri iniziarono ad arrivare e alcuni addirittura si stabilirono nel Nilayam. Fu Eterno Auriga


edificata una mensa ultramoderna. Tutto ciò avvenne come previsto da Swami. Non andai a vedere questi sviluppi, poiché continuava ancora a bruciarmi il Suo rifiuto di vedermi. Una notte, nel settembre del 1975, mi venne diagnosticato un attacco di cuore. Venni sedato e mi fu detto di consultare un cardiologo. Il dottor Cherian era un cardiologo di spicco e venni portato lì da mio fratello e mio zio. Essendo domenica, Cherian era andato in chiesa e io aspettavo in macchina dalle 10 del mattino. Non appena il dottor Cherian mi visitò, intorno alle 12, diede immediatamente ordine di ricoverarmi. Entrai così nell’ospedale K.J. La sera, mi vennero applicati dei cerotti che tenevano fermi vari fili a cui fui collegato e mi fu somministrata una flebo salina. Fui tenuto nella corsia della terapia intensiva, perché ritenevano che le mie condizioni fossero così gravi da non farmi sopravvivere!

La notte, sentii l’aroma della Vibhuti e capii che Swami era arrivato! Udii chiaramente la Sua voce dirmi di lasciare immediatamente l’ospedale! Poi persi conoscenza. Il mattino, i medici rimasero sconvolti nel constatare che tutti i fili erano stati tolti e anche i cerotti sui piedi e sulle mani erano stati rimossi! Credo che il dottor Jagadeesan, il primario, fosse davvero furioso e stesse gridando chiedendo spiegazioni. Immediatamente, venni spostato in terapia intensiva e di nuovo collegato con tutti i tubi. Ancora una volta, nella notte, Swami apparve e mi disse di lasciare immediatamente l’ospedale. Il terzo giorno, mio fratello e mio zio mi portarono via, assumendo l’impegno di dichiarare l’ospedale non responsabile se mi fosse successo qualcosa di spiacevole.

Quindi, il mio medico di famiglia a Bengaluru mi chiese di andare da lui e fui Eterno Auriga

curato per circa tre mesi. Rimasi a casa di mia sorella e mi vennero somministrate potenti medicine che mi sedarono completamente. In quel periodo, mia madre era a Prasanthi Nilayam e fu riferito che Swami la guardava in faccia ogni giorno e se ne andava via sorridente! Alla fine, quando ero a Bangalore, Swami permise a mia madre di partire. Era scioccata da ciò che mi era successo e si chiedeva perché Swami non le avesse dato il permesso di andarsene. Per i successivi tre mesi, restai da mia sorella e mi ripresi. Nel gennaio del 1976, mio cognato e mia sorella stavano andando a Brindavan per il Darshan di Swami, che era arrivato in occasione di Sankranti. Mi chiesero se ero disposto ad andare. Con riluttanza accettai, dato che Swami mi era apparso in sogno mentre ero in ospedale.

A Bengaluru, in quel periodo di gennaio, faceva molto freddo. Avevo una canottiera sulla quale indossavo un maglione spesso e sedevo in un angolo su una pietra, dato che ero molto debole e non ero in grado di stare in piedi per rispetto a Swami. Facendosi lentamente strada fra i devoti lì riuniti, Egli mi venne molto vicino e mi guardò sorridendo. Iniziai a sudare copiosamente al punto che la mia canottiera si bagnò! Che tipo di benedizione Swami mi avesse inviato, non lo sapevo. Egli si voltò e ordinò a Bhagavantam, che Lo accompagnava, di darmi una manciata di pacchetti di Vibhuti. Lo stesso Swami che, nel 1969, si era rifiutato di darmi anche solo un pacchetto di Vibhuti, ora me ne aveva dato un pugno non richiesto! Strane sono le Sue scelte! Nessuno può sondare il Suo pensiero! Da febbraio, mi ripresi completamente e iniziai persino a giocare a cricket!

Un Pesante Fardello di Responsabilità Familiari Come profetizzato da Swami, in famiglia

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emersero molti problemi. Mio fratello maggiore, che non aveva avuto figli per 16 anni, venne benedetto con un figlio e una figlia. Prima di morire, mio padre mi fece promettere che avrei dovuto occuparmi di mia madre. Ella divenne diabetica e fu spostata a Bengaluru. Mentre se ne andava da Chennai, espresse la volontà che mi prendessi cura di mio fratello, sua moglie e i suoi figli! La scomparsa di mia madre nel 1997, di mia cognata nel 1998, di mio fratello nel 2005 mi caricò del fardello di prendermi cura dei suoi due figli piccoli. Successivamente, venni incaricato di portare a termine gli affari di mio fratello e di ultimare tutto il lavoro arretrato. Anche i matrimoni dei figli di mio fratello vennero organizzati da me. Fu davvero un compito molto pesante e complicato come previsto da Swami! La curiosità mi trascinò a Prasanthi Nilayam nel 2014, dopo 45 anni! Non vi ero andato nemmeno dopo la Sua dipartita. Egli non c’era più fisicamente, ma inconsciamente, mi comandava di andarvi!

Alcune Memorabili Esperienze della Divinità di Swami Una volta, quando andai al Dharmakshetra per un’udienza con Swami, stavo aspettando nel salone assieme a un folto gruppo di devoti. Egli arrivò e parlò alle persone riunite. Ce n’erano alcune sulla sedia a rotelle. Swami, con un gesto della mano, materializzò della Vibhuti e la fece inghiottire a quelle persone. Dopo qualche tempo, ordinò loro di camminare. Ed ecco il miracolo! Esse iniziarono a camminare! Fui testimone di questo miracolo. Mentre ero in servizio a Dwarapalaka, arrivarono molti stranieri ed ebbero delle udienze con Swami. Una di queste persone era un armatore olandese. Chiesi a questi signori in che lingua Swami comunicasse; essi risposero che lo faceva in lingua olandese! Incredibile! Un’altra persona 18 Dicembre 2019

venne dalla Spagna e Swami gli parlò in spagnolo! Che cosa se ne può trarre? Si dice che, ai gruppi stranieri che erano giunti per avere il Darshan, Swami abbia parlato nella loro lingua madre!

Mio padre era desideroso di conoscere il mio futuro e mi suggerì di visitare un astrologo a Bengaluru, famoso e noto per essere molto preciso. Era un Upasaka tantrico (una persona che pratica dottrine esoteriche e fa certi voti) e aveva ottenuto alcuni poteri. Quando mi vide, andò in collera e mi disse di tornare dopo due giorni, dopo aver eseguito una Puja in un tempio. Di conseguenza, feci come da lui prescritto e gli chiesi del mio futuro. Mi si rivolse arrabbiato gridando e mi disse che non c’era nulla da dire sul mio futuro! Quando lo riferii a Swami, Egli rise e disse: “Nee Tala Raatha Nenu Marchesanu” (ho modificato il tuo destino). Dopo aver lasciato Swami nel 1969, per curiosità mi recai da due astrologi per farmi dire che cosa stavo facendo tra il 1959 e il 1969. Entrambi affermarono che dovevo aver passato un periodo orribile dedicandomi a molti atti immorali! Dopo circa 50 anni, mi tornò la gastrite e mi procurò molti disturbi. Un giorno, il famoso sceneggiatore cinematografico, Bhuvanachandra, mi dette un pacchetto di Vibhuti di Swami e io, esitando, ne inghiottii un pizzico perché dubitavo che Swami si ricordasse ancora di me. Ebbene, risolsi il mio disturbo e iniziai a meditare su Swami per la Sua grazia, che era evidente anche dopo 60 anni che Lo avevo lasciato. Questo mi dette la certezza che Swami protegge sempre i Suoi ardenti devoti.

– L’autore, Sri Srivilas Suri, è un devoto di vecchia data di Bhagavan che ha trascorso molti anni della sua vita alla Sua vicinanza

Eterno Auriga


Effulgenza della Gloria Divina L’AMORE E LE PREMURE DI SWAMI PER I SUOI DEVOTI C. Sucharitha

E

RA LA STAGIONE DELLE FESTIVITÀ del 1947-1948 e Dasara si stava rapidamente avvicinando. Avendo preso parte a numerosi festival, dopo la costruzione del Mandir nel 1945, l’entusiasmo e la partecipazione divennero più intensi, e i devoti volevano dare il meglio al loro Signore e Maestro in ogni aspetto come gli addobbi, i Bhajan, le Archana, i pasti e le processioni del nostro Swami durante le notti nel villaggio di Puttaparthi. Per questo particolare Dasara, il nostro gruppo non voleva perdere, per qualsiasi motivo, alcun aspetto dell’intero festival di Dasara, chiamato Navaratri, il festival delle nove notti. I membri del nostro gruppo elaborarono un programdi ma specifico. Decisero di impacchettare tutti i generi di drogheria per evitare di affrontare carenze o prenderli a Parthi. Un’altra idea brillante che ebbero fu di incaricare un cuoco in modo da evitare anche la seccatura di preparare i pasti. Andare a Parthi insieme era la loro pratica. Quindi, fu formato un gruppo di circa 50-55 persone. Il gruppo era composto solo da tre uomini. Uno era mio nonno, Sri Seshagiri Rao, il secondo era mio zio, Sri Ananda Sagar, e il terzo era il cuoco (di cui ho dimenticato il nome). Il resto del gruppo erano donne e bambini. L’entusiasmo stava aumentando; alcuni suggerirono di prendere dei dolci e dei salatini ben confezionati per soddisfare le esigenze dei bambini. Eterno Auriga

Così, venne elaborato un programma per rimanere alla Divina Presenza per dieci giorni interi. Vollero anche fare una cosa intelligente; quindi programmarono di arrivare fino a Makkajipalli, la stazione che viene dopo Penukonda. Il piano era di prendere dei carri trainati da buoi, che potevano essere 8 o 9, per viaggiare fino a Parthi, evitando così Jutka (diligenze) e corriere lungo la strada. L’idea piacque a tutti. Fu fissato il giorno precedente l’inizio di Dasara, che, si dette il caso, fosse Amavasya (giorno della luna nuova), Dicembre 2019 19


considerato generalmente sfavorevole per qualsiasi buona impresa o viaggio. Ma solo Swami sa perché la nostra gente decise di intraprendere il Parthi Yatra (pellegrinaggio a Parthi) in un giorno simile. Forse voleva che il nostro popolo comprendesse e fosse consapevole ancora una volta delle benedizioni del nostro Guru, Guida e Dio. “Antha Mana Manchike” è una frase spesso citata, il che significa che tutto ciò che accade è per il nostro bene. Comunque, questo grande gruppo iniziò il suo viaggio e si incontrò il mattino alla stazione ferroviaria. Tutti avevano grandi aspettative, ed erano del loro umore migliore. Durante tutto il viaggio cantarono, ricordarono le loro esperienze precedenti e continuarono a pianificare il modo in cui avrebbero passato la festività di dieci giorni. Il treno raggiunse Makkajipalli dove scesero tutti. Furono alquanto fortunati poiché riuscirono ad assicurarsi carri trainati dai buoi che li avrebbero portati dritto fino al Mandir di Parthi. Quindi, iniziarono il viaggio verso Nord. Intorno alle 4, raggiusero i dintorni di Kothacheruvu e, per raggiungere il villaggio, dovevano attraversare un torrente. A quel punto, cominciò il dramma. Il cielo che, fino a quel momento, era stato luminoso, divenne improvvisamente scuro. Si addensarono nuvole cariche di pioggia, e, quando raggiunsero il corso d’acqua, i conducenti del carro apparvero preoccupati. Si poteva vedere l’affluente del Chitravathi in piena: l’acqua fluiva con forza, e la sua altezza sembrava essere aumentata. Eravamo lontani da qualsiasi villaggio, e la situazione era davvero spaventosa. Non potevamo andare né avanti né indietro. Eravamo, come si suol dire, in balia del Dio della pioggia. Tutti i membri del gruppo erano tesi, non sapendo che cosa fare. Nel frattempo, il cuoco voleva controllare la profondità dell’acqua. 20 Dicembre 2019

Nonostante l’avvertimento dei conducenti, cercò di entrarvi. Al primo passo che fece, l’acqua gli arrivò al ginocchio; al secondo passo, gli arrivò al petto e, prima di essere trascinato via dalla sua forza, venne salvato dai conducenti del carro. La nostra gente aveva sulla labbra una sola parola, o Mantra, o canto, che dir si voglia, ed essa era “Swami”. Il tempo scorreva, la tensione saliva, e la nostra gente era nervosa. Proprio in quel momento, udimmo alcune voci forti provenire dalla nostra destra. Naturalmente, tutte le teste si voltarono in quella direzione. Vedemmo otto uomini seduti che fumavano Beedi (sigarette). Erano robusti, scuri e avevano un atteggiamento che esprimeva “non preoccupatevi”. Vedendoci, chiesero ai conducenti dei carri quale fosse il problema. Essi spiegarono loro la nostra difficile situazione e aggiunsero che volevamo andare a Puttaparthi al più presto. In primo luogo, essi suggerirono che avremmo dovuto rinunciare a un pensiero del genere, ma, dopo aver appreso che eravamo determinati ad andare, chiesero quanto avremmo pagato per ogni carro se avessimo dato una mano ad attraversare il fiume in piena. Bene, ci fu una certa contrattazione e, alla fine, accettarono di aiutarci se avessimo pagato dieci rupie per carro. Sebbene i nostri anziani fossero preoccupati per il loro portafoglio, dovettero accettare. Quegli otto uomini distribuirono equamente i membri nei carri. Quindi dissero al primo carro di andare al bordo della riva e si posizionarono in quattro su ciascun lato del carro. I nostri dovevano essere spettatori passivi. Il loro piano consisteva nel sostenere il carro in quattro su ciascun lato, attraversare il fiume e, nel contempo, gridare più forte che mai. Pensammo che potesse andar bene, ma la loro strategia era di aiutare i buoi a Eterno Auriga


nuotare velocemente attraverso il fiume. Quel gridare avrebbe avuto il solo scopo di spaventare i buoi perché nuotassero velocemente. Con la forza del fiume il carro non riusciva ad andare dritto, ma in diagonale. La vista del carro così guidato fu spaventosa, ma vederlo al sicuro sull’altra sponda portò qualche speranza agli spettatori. Amici, in tal modo la nostra avventura per attraversare il fiume giunse infine al termine. Dopo che l’ultimo carro ebbe raggiunto l’altra sponda, quegli uomini raccolsero il denaro e, proprio mentre li guardavamo, come si suol dire “scomparvero nel nulla”. Non ci pensammo molto, perché avevamo ancora molta strada da fare. Stava diventando più buio e, finalmente, raggiungemmo Kothacheruvu. Credetemi, il villaggio era buio, non si vedevano luci da nessuna parte e tutte le case avevano le porte chiuse. Bene, come non bastasse, iniziò non a piovere, ma a diluviare. Potete immaginare la nostra situazione. E adesso? Ci sarà ancora una volta Swami a porre fine alla nostra situazione? Questo era sulla bocca di tutti. Come diceva Swami, “Nenunnaaga” (sapete, lo sono lì), un giovane vestito con un pyjama kurta (abito di cotone costituito da tunica e pantaloni) bianco si avvicinò a noi. Aveva una lanterna in mano. Andò dai nostri anziani e si informò di noi. Poi suggerì di non continuare il viaggio, che avrebbe organizzato qualcosa per noi, e tornò indietro. Continuava a piovere a dirotto, ma egli tornò con le chiavi della scuola e ci aiutò a sistemarci lì per la notte. Tornò di nuovo indietro e portò una tanica piena di latte e anche una stufa a cherosene. Eravamo esterrefatti. Ci venne in mente la frase “alla maniera di Dio”. Trascorremmo la notte in quell’edificio scolastico. La mattina dopo venne di nuovo per aiutarci e vederci continuare il nostro Eterno Auriga

viaggio. Dovemmo continuare per un altro tragitto di tre-quattro ore per raggiungere Parthi. La nostra preoccupazione era legata al fatto di aver perso le celebrazioni mattutine del primo giorno, ma non potevamo farci nulla. Verso le 10,30 circa arrivammo a Parthi. Non c’era traccia del festival da nessuna parte. Ancor prima che potessimo scendere dal carro, Swami era in piedi all’ingresso del Mandir, come per accoglierci. Eravamo perplessi. Egli disse, con atteggiamento estremamente premuroso: “Vachchaara? Chaala Thondara Ayinda “? (siete arrivati tutti. Avete patito molto?) Poi chiese alle persone attorno di aiutarci a scaricare i bagagli. La gente ci fissava. Ci sentimmo sollevati per aver finalmente raggiunto la nostra Sai Dham (dimora di Sai), ma non sapevamo del preambolo al nostro Parthi Yatra che, ci dissero più tardi, si era svolto il giorno precedente e, fin da allora, Swami diceva: “I Miei devoti stanno arrivando per Dasara.” Ma, più tardi, disse: “Naa Bhaktulu Thondaralo Chikkukonnaru (i Miei devoti si sono messi nei guai). Poco dopo, entrò in uno stato di trance... (una peculiarità in cui Swami sembrerebbe diventare privo di coscienza esternamente e uscire dal corpo per aiutare i devoti). Venimmo poi a sapere che era andato direttamente a sostenere e aiutare i Suoi devoti nel bisogno. Avendo avuto esperienza di questa peculiarità in precedenza, eravamo molto attenti. L’attenzione fu suscitata poi anche nei devoti che erano a Parthi, i quali divennero curiosi di conoscere quei devoti che Swami continuava a menzionare. Swami continuò dicendo che Dasara sarebbe iniziato il secondo giorno, cioè Vidiya, invece di Padyami, com’era normale. Tornando agli sviluppi a Parthi il giorno precedente, Swami uscì dalla trance dopo quasi un’ora e mezza, ma continuò Dicembre 2019 21


a essere strano. Dopo qualche tempo, entrò ancora in trance. Anche i devoti cominciarono a preoccuparsi; quindi, all’intorno, c’era un’atmosfera di ansia. La seconda volta Swami rimase in trance per quasi un’ora. Poi iniziarono i Bhajan e le cose proseguirono nella normalità. Anche il mattino di quel giorno Swami continuava a dire che i Suoi devoti stavano arrivando. Era tutto sorrisi quando raggiungemmo la Sai Dham. Amici, ripensammo alla strana avventura che avevamo vissuto due volte il giorno precedente: gli otto uomini che ci avevano aiutato ad attraversare le vorticose acque del torrente e il giovane che era venuto ad aiutarci con la lanterna, le chiavi, il latte ecc. Mettendo insieme i fatti, capimmo come Swami ci avesse accompagnato entrambe le volte e si fosse occupato della nostra sicurezza e del nostro benessere il giorno precedente. Impiegammo un’ora per sistemarci, ma Swami chiamò i nostri anziani e molto presto iniziò ad assegnare i compiti in tutti i settori in preparazione delle celebrazioni

di Dasara. Inutile dire che il programma si svolse molto bene e il nostro gruppo ebbe tutta la gioia e la soddisfazione di partecipare al festival. Ciò che è veramente importante e rilevante a questo riguardo è fino a che punto possa arrivare la rassicurazione Yogakshemam Vahamyaham (Io Mi prendo la responsabilità di occuparmi del vostro benessere materiale e spirituale). L’aiuto che ricevemmo dal nulla e da fonti sconosciute per attraversare il fiume in piena e per sfidare la pioggia torrenziale fu veramente inviato da Dio. Eravamo, e anche ora lo siamo, toccati dalle premure per i Suoi devoti ovunque, in qualsiasi momento e per chiunque. Quanto sono vere le parole “Nenu Yeppudoo Mee Intane, Ventane, Kantane, Jantane, Untaanu” (Egli è con noi, sopra di noi, sotto di noi, dietro di noi, davanti a noi, dentro di noi e fuori di noi)! Amici, l’unica preghiera che possiamo rivelgerGli è di aiutarci a meritare sempre il Suo aiuto. – Tratto da “Sri Sathya Sai Madhura Smriti” di C. Sucharitha

...continua da pagina 15

Mudigonda, di Columbus (Ohio), USA, che, come studente di Bhagavan, ebbe il privilegio di suonare la Veena durante i giri di Bhagavan per dare il Darshan negli anni precedenti. Il dottor Dhurjati ha presentato un bellissimo insieme di Bhajan del Prasanthi Mandir, alcuni dei quali sono stati “Ganesha Sharanam Parama Pavanam” (reverenti omaggi a Ganesh), “Kausalya Nandana Ram” (Rama, Figlio di Kausalya), “Nirupama Guna Sadana” (l’incarnazione di virtù ineguagliabili). La presentazione finale delle celebrazioni di una settimana per il 94° Genetliaco di Bhagavan è stata la bellissima commedia “Se ci fosse un po’ più d’Amore”,

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messa in scena dagli studenti della Scuola Sathya Sai e dai bambini dell’Educazione Spirituale Sai della Tailandia. Attraverso la rappresentazione delle differenze tra una suocera e sua nuora, la commedia ha descritto come la ricetta dell’amore e della pazienza della nuora abbiano alla fine trasformato l’irritante suocera in una persona amorevole e premurosa, mettendo così in evidenza gli insegnamenti di Bhagavan Baba secondo cui “è sufficiente avere amore”. I bambini hanno portato a termine la commedia con una bellissima danza sulle note della canzone hindi “Dilon Pe Nashani To Chhod Jaa” (lascia il segno nel nostro cuore).

Eterno Auriga


FORUM DEGLI EX STUDENTI G. P H A L G U N A

SAI, IL NOSTRO REDENTORE

P

ERCHÉ DIO DISCENDE SULLA terra? La Sua discesa è per l’ascesa dell’uomo. Lo scopo della vita è imparare a non rinascere. L’avvento di un Avatar agisce come un grande catalizzatore nel volgere le anime verso il divino sentiero della saggezza e della devozione, guidandole anche a raggiungere la realizzazione finale. Egli ci dona non solo la vita, ma anche un modo di vivere che ci spinge verso la redenzione.

Eterno Auriga

Sono stato benedetto dal fatto di essere nato in una famiglia amante di Dio, che si era accattivata la benevolenza del nostro Signore ed era stata beneficiaria della Sua grazia benefica e del Suo amore copioso. Swami è sempre con noi, nella gioia e nel dolore, nella vita e oltre. Questo episodio riguarda mio nonno, Sri G. Venkatamuni. Nel maggio del 1966, Bhagavan era venuto a Madras (ora Chennai) e alloggiava nella nostra casa. Aveva deciso di portare con Sé a Kodaikanal mio nonno e mio padre. L’intero gruppo trascorse con Swami un felice soggiorno sulle colline di Kodaikanal. Più tardi, Bhagavan decise di tornare a Chennai attraverso Madurai. Viaggiarono in auto da Kodaikanal a Madurai e vi organizzarono il pernottamento. Il 13 giugno 1966, dopo cena, tutti si riunirono sulla terrazza assieme a Swami. All’improvviso, mio nonno si alzò e Gli disse che non si sentiva bene. Swami lo invitò a sedersi sul letto e si sedette Egli Stesso accanto a lui. Gli disse poi di sdraiarsi e tenere la testa sul Suo grembo. Mio nonno esitò, ma Swami spinse la testa di mio nonno sul Suo grembo e lo rassicurò: “Non preoccuparti.” Il nonno posò la testa sulle ginocchia di Bhagavan ed esalò l’ultimo respiro, fondendosi così con il Signore. Si dice che l’intera vita sia una preparazione al momento della morte; come nasciamo, non è così importante di come moriamo. Mio nonno ebbe l’enorme fortuna di morire sul grembo del Signore dell’universo. Perfino il re Dasaratha, padre del Signore Rama, non ottenne questa benedizione. Solo pochi eletti ottengono una simile fine della vita. Quella stessa notte Swami partì per Chennai, assieme al corpo di mio nonno. A quel tempo, mio padre aveva solo tredici anni. Swami si sedette accanto a mio padre in macchina in modo che Dicembre 2019 23


non si sentisse mentalmente depresso. Il giorno dopo arrivarono a Chennai. Per i successivi dodici giorni, Swami rimase con la nostra famiglia e se ne andò solo dopo la fine della cerimonia funebre. Tale è l’amore del nostro compassionevole Signore per i Suoi devoti. Sono grato che Dio mi abbia permesso di nascere in una famiglia così nobile, intrisa di devozione per Lui. Dopo la morte di mio nonno, Swami commentò: “Una morte simile non è stata concessa a nessuno in passato, né sarà concessa a nessuno in futuro.” Mio nonno ebbe la miglior Anaayasa Maranam, cioè una morte beata che lo portò a Sayujya, fusione nel Divino. “Perché temere quando Io sono qui?”, dichiara Bhagavan. Questa non è un’assicurazione vuota; ciò è stato dimostrato più volte dall’esperienza di migliaia di devoti di Swami in tutto il mondo. All’inizio degli anni ’70, un giorno, mentre mio padre andava al college in scooter, un’auto lo urtò, scaraventandolo sul marciapiede. Mio padre non ricordava esattamente che cosa fosse successo dopo l’urto. Si era ritrovato disteso sul marciapiede con solo alcune lievi ferite. Era convinto di non essere stato ferito gravemente solo grazie all’invisibile mano protettiva di Bhagavan. Proprio il giorno successivo, inaspettatamente, ricevemmo una lettera da Swami che inviava le Sue benedizioni e ci rassicurava della Sua divina vicinanza. In quei giorni, una lettera da Prasanthi Nilayam, per raggiungere Chennai, impiegava da quattro a cinque giorni. Tuttavia, la lettera di Bhagavan ci arrivò in un solo giorno. Questo miracolo ci ricordò che la nostra Divina Madre Sai è sempre con noi, in noi, intorno a noi e ci protegge sempre. Swami è “Aapadbandhava”, il nostro protettore nei momenti infausti. È sempre 24 Dicembre 2019

pronto a farsi carico dei dolori dei Suoi devoti e a salvarli dalle calamità. Mio zio era andato a Brindavan per avere il Darshan di Bhagavan. Mentre gli parlava, Swami gli chiese di toccarGli la mano. Mio zio si allarmò nello scoprire che la mano di Baba scottava. Baba, nella Sua misericordia, rivelò a mio zio che aveva appena salvato la vita di sua madre. Più tardi, lo zio contattò mia nonna e le chiese informazioni sull’accaduto. La nonna stava eseguendo la sua Puja quotidiana quando il suo Sari entrò in contatto con la lampada accesa e prese immediatamente fuoco. I suoi frenetici sforzi per spegnere le fiamme furono vani, ma, improvvisamente, con sua sorpresa, il fuoco si spense. Questo è ciò che Swami intendeva quando aveva parlato con mio zio! L’“Abhaya Hasta” (mano protettrice) di Swami, che dà sempre soccorso, aveva compiuto il miracolo di salvarla. Per ottenere la Sua grazia, dobbiamo avere salda e incondizionata fede in Lui e coltivare anche puro amore per Lui. Swami è come un membro stesso della nostra famiglia e senza di Lui la nostra vita arriverà a un punto morto. La nostra vita non ha senso senza la presenza di Bhagavan. “Senza Swami, la vita è una fine senza speranza. Con Swami la vita è speranza senza fine.” Qualunque cosa accada, dobbiamo aggrapparci a Swami e amarLo dal profondo del cuore. Solo seguendo i Suoi insegnamenti e con la nostra buona condotta possiamo offrirGli la nostra gratitudine. (Per gentile concessione di “Hridaya Brindavan 2005”.) - L’autore ha ottenuto il B.Com (Hons) (titolo accademico con specializzazione in un particolare argomento - ndt) nel Campus dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore di Brindavan Eterno Auriga


M E S S A G G I O D I N AT A L E D I B H A G AVA N

MESSAGGIO DI NATALE DI BHAGAVAN “La vita umana ha lo scopo di cercare la Realtà Suprema, non soltanto quello di mangiare, bere e procreare. Ogni essere umano deve impegnarsi a fondo a conoscere la sua natura interiore e comprendere la sua vera identità. Gesù predicava queste sacre verità, per cui divenne molto popolare tra i contemporanei. Diventare popolari nel mondo suscita automaticamente negli altri gelosia e invidia. La gelosia, la vanagloria e l’egoismo sono tratti malvagi che portano infine alla rovina. Nessuno perdonerà le persone che hanno queste caratteristiche”, disse Bhagavan nel Suo Discorso di Natale del 25 dicembre 2002. L ’U O M O D O V R E B B E C O N O S C E R E L A S U A V E R A N AT U R A

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NOSTRI ANTICHI SAGGI intrapresero un’indagine approfondita allo scopo di comprendere la Divinità. Alla fine, essi dichiararono: “Noi abbiamo avuto la visione dell’Essere Supremo che risplende come un miliardo di soli ed è al di là di Tamas, l’oscurità dell’ignoranza.” Essi esortarono l’umanità a sforzarsi di ottenere la visione della Divinità. Da allora, l’uomo cominciò a credere in Dio, ma, col passare del tempo, la sua fede andò diminuendo. Le persone sono soggette al dolore a causa della mancanza di fede in Dio. Dio è Uno, ma ha molti nomi. Molte religioni sono nate e tutte conducono alla stessa Divinità. Seguite il principio di unità per diventare Uno con Dio Gesù era un’anima nobile. Egli dichiarò di essere figlio di Dio; non disse mai di essere Dio. Quando nacque, tre re saggi provenienti dall’oriente furono guidati da una stella a Betlemme in una stalla dove il

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bambino Gesù giaceva in una mangiatoia. Egli irradiava splendore divino. Il primo re disse: “Questo bambino amerà Dio.” Il secondo affermò: “Egli sarà amato da Dio”, e il terzo continuò: “Egli amerà tutti; non è diverso da Dio.”

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Chi ama Dio è il messaggero di Dio; chi è amato da Dio è il figlio di Dio; chi comprende il principio di unità diventa Uno con Dio. Questo è il profondo significato delle affermazioni riferite dalla Bibbia.

per queste cose effimere. L’Abitante che vive in questo corpo è la vera Divinità.” Gesù predicò in questo modo e instillò la fede nelle persone all’intorno. La fede è indispensabile per l’umanità. Così, la comunità dei pescatori passava il tempo felicemente in compagnia di Gesù.

Un giorno, il giovane Gesù salì su una collina solitaria. Sua madre era molto preoccupata, anzi affranta a causa dell’assenza del Figlio. Gesù sedette e meditò su Dio per tutto il tempo; quando tornò, incontrò un gruppo di uomini preoccupati sulla costa del mare di Galilea, chiese loro quale fosse la causa della loro preoccupazione e quelli risposero di essere dei pescatori che da qualche tempo non riuscivano a catturare alcun pesce. Allora Gesù disse: “Seguitemi: esistono acque in cui non ci siano pesci?” Egli andò con loro sulla barca in mezzo al mare e volle che gettassero le reti in un punto particolare. Attoniti e pieni di gioia, i pescatori ritirarono le reti piene di pesci. Questo fatto generò molta fede nelle loro menti. Gesù poté instillare una simile grande fede in quelle persone.

In quel periodo, un certo Matteo, esattore delle tasse per i Romani, soleva far loro visita per la riscossione e, con l’occasione, ascoltava Gesù e prendeva nota dei Suoi insegnamenti. Alla fine, divenne un discepolo.

Gesù instillò la fede nelle persone comuni

Uno di quei pescatori, che Gesù chiamò Pietro, maturò una fede e un amore grandissimi per Lui; da allora, quegli uomini portarono sempre Gesù con sé durante la pesca. La sera, al ritorno, Egli li ammaestrava sugli argomenti spirituali. Quando il padre di Pietro venne a mancare, la moglie si addolorò molto, ma Gesù la consolò dicendo: “La morte è soltanto un vestito della vita; perché piangi? Morire è come cambiarsi l’abito; quindi smetti di affliggerti. Questi corpi fisici vanno e vengono; non sprecare i pensieri 26 Dicembre 2019

Dopo un certo tempo, Gesù cominciò a trovare ostacoli e opposizioni alla Sua predicazione. Nessuno che prenda un corpo fisico può evitare tali vicissitudini. L’uomo non può esistere senza difficoltà. La morte segue la nascita; con la stessa certezza la sofferenza segue alla felicità. “Si dovrebbe rimanere equanimi nella felicità come nel dolore, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta. Il piacere è un intervallo tra due dolori.” La vita umana ha lo scopo di cercare la Realtà Suprema, non soltanto quello di mangiare, bere e procreare. Ogni essere umano deve impegnarsi a fondo a conoscere la sua natura interiore e comprendere la sua vera identità. Gesù predicava queste sacre verità, per cui divenne molto popolare tra i contemporanei. Diventare popolari nel mondo suscita automaticamente negli altri gelosia e invidia. La gelosia, la vanagloria e l’egoismo sono tratti malvagi che portano infine alla rovina. Nessuno perdonerà le persone che hanno queste caratteristiche.

- Estratto del Discorso di Natale di Bhagavan, tenuto il 25 dicembre 2002

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38a CONVOCAZIONE DELL’ISTITUTO SRI SATHYA SAI D’ISTRUZIONE SUPERIORE

I

L 22 NOVEMBRE 2019, l’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore (SSSIHL), accreditato come Università, ha tenuto la sua 38a Convocazione Annuale a Prasanthi Nilayam nel Sai Kulwant Hall. La grande cerimonia ha visto il Rettore dell’Istituto, Sri K Chakravarthi, ammettere 470 candidati ai loro corsi di laurea. Ciò includeva 277 studenti universitari, 97 specializzandi, 86 per i corsi professionali e 10 La grandiosa processione della Convocazione. per il dottorato di ricerca. il Vicerettore, i Presidi di Facoltà e i L’Ospite d’Onore della Convocazione era il dottor G. Satheesh Capi dei Dipartimenti assieme all’Ospite Reddy, Segretario del Dipartimento d’Onore, ai membri dell’Istituto Sri Sathya della Difesa R&S del Governo indiano, Sai d’Istruzione Superiore, al Consiglio nonché Presidente dell’Organizzazione Accademico e al Consiglio Direttivo. per la Ricerca e lo Sviluppo della Difesa Dopo il canto vedico d’invocazione, il (DRDO) e Direttore Generale dell’Ente di Vicerettore, professor K.B.R. Varma, ha Ricerca e Sviluppo Aeronautico (ADA). pregato il Magnifico Rettore Fondatore Originario dell’Andhra Pradesh, il dottor di dichiarare aperta la Convocazione. La Reddy ha dato un contributo significativo Convocazione è stata quindi dichiarata alla progettazione e allo sviluppo statale di aperta dalla divina voce del Rettore tecnologie missilistiche e avioniche, come Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. la completa autosufficienza nei missili e Discorso del Vicerettore negli sviluppi tecnologici pionieristici per i Nel suo discorso di convocazione, il missili indiani, tra cui l’Agni-V, primo missile Vicerettore ha sottolineato come la cultura balistico intercontinentale del Paese. residenziale, il rapporto 8 a 1 di studentiL’evento è iniziato alle 15,30, quando la insegnante, le eccellenti infrastrutture, i processione cerimoniale di Convocazione membri del corpo docente, persone dedite è entrata nel Sai Kulwant Hall, guidata dalla e altamente qualificate, che insegnano banda di ottoni dell’Università e da due programmi accademici di alta qualità in studenti che trasportavano, su entrambi Scienze, Amministrazione & Commercio, i lati del Segretario Amministrativo (che Economia e Discipline Umanistiche, reggeva la Mazza Cerimoniale), i Vessilli abbiano portato l’Istituto a eccellenti Universitari. risultati accademici. L’oratore ha riferito Le autorità che formavano la che ciò si è riflesso nel fatto che lo SSSIHL processione comprendevano il Rettore, ha avuto una percentuale complessiva

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di esami superati pari al 95%. Inoltre, ha anche menzionato l’alto numero di studenti specializzandi che hanno superato gli esami nazionali e che, l’anno scorso, l’Istituto ha attirato oltre 180 docenti in visita e ospitato conferenze. Egli ha anche affermato che in un corpo studentesco di appena 1350 membri, oltre 100 studenti stavano preparandosi per il Dottorato di Ricerca in diverse aree interdisciplinari, dalla conoscenza delle macchine alla biotecnologia fungina, alla raccolta di energia e alle tecnologie per l’edilizia verde. Proseguendo, ha riferito che l’istituzione dello SSSIHL Central Research Instruments Facility (CRIF) ha permesso di compiere passi da gigante in numerosi progetti di ricerca transnazionale in varie aree scientifiche e tecnologiche di frontiera, riguardanti Scienze Fisiche, Biologiche, Chimiche e dei Materiali, Scienze Alimentari e Computazionali e varie aree interdisciplinari. In aggiunta, lo SSSIHL ha recentemente inaugurato lo SSSIHL Central Research Laboratory (CRL) presso il Campus di Anantapur, che è stato progettato e personalizzato per soddisfare le esigenze di ricerca delle docenti e delle studentesse. Il Vicerettore ha poi fatto compiere ai laureandi il Giuramento di Convocazione, dopodiché sono state consegnate le venti medaglie d’oro dell’Istituto. Questi studenti hanno eccelso nelle facoltà di Scienze, Amministrazione e Commercio, Economia e Discipline Umanistiche durante l’anno accademico 2018-19. Inoltre, a dieci studenti del dottorato di ricerca, alcuni dei quali docenti dell’Istituto, è stato conferito tale titolo accademico. Discorso dell’Ospite d’Onore Successivamente l’ospite d’onore, dottor G Satheesh Reddy, ha pronunciato il suo Discorso di Convocazione. Egli ha ricordato che è cresciuto studiando nel distretto di Anantapur ed è stato fortunato, ai suoi inizi, ad aver ricevuto le benedizioni 28 Dicembre 2019

Il Discorso dell’Ospite d’Onore, dottor Satheesh Reddy, per la 38a Convocazione dell’Istituto.

di Bhagavan Baba. Egli si è congratulato con gli studenti, con i vincitori delle medaglie d’oro e con quelli del dottorato di ricerca. Ha poi detto agli studenti che essi sono gli ambasciatori di questo Istituto spirituale e l’aspetto più importante della loro istruzione sono i Valori che hanno appreso qui. Li ha pertanto esortati a mettere in pratica questi Valori nel mondo reale. Ha inoltre sottolineato il ruolo principale che la tecnologia svolge oggi nella società e ha citato esempi di come Paesi, quali la Finlandia e Israele, abbiano prosperato grazie a questo. Egli ha anche fatto una breve storia dell’Organizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale (ISRO) e di come, negli ultimi decenni, l’India abbia lanciato satelliti e veicoli spaziali come, ad esempio, è avvenuto per la missione Chandraayan 2 al fine di promuovere il programma spaziale indiano. Ha quindi narrato esempi di programmi missilistici e missioni complesse dell’Organizzazione per la Ricerca e lo Sviluppo della Difesa (DRDO), dove attualmente ricopre il ruolo di Presidente. Il dottor Reddy ha elogiato la struttura di ricerca avanzata dell’SSSIHL poiché serve da importante trampolino di lancio per la produzione di molti materiali per il programma spaziale indiano. L’esportazione di tecnologie innovative e

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di alta qualità è la chiave per un prospero futuro economico, ha affermato. Ha infine incoraggiato gli studenti a essere pionieri nella loro ricerca e combinarla con la solida base dei Valori, che hanno imparato qui, con unità e cooperazione. Discorso Inaugurale di Bhagavan Alla fine, i laureandi sono stati benedetti dalla Divina Benedizione del Magnifico Rettore Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Egli inizia il Discorso dicendo agli studenti che ci sono nove gemme importanti che li metterebbero nel posto giusto. Queste sono: sacrificio, umiltà, servizio, amicizia, disciplina, verità (onestà), amore, non violenza e la Verità Divina stessa. Ricorda agli studenti che cosa significhi realmente vera istruzione. Baba afferma che l’istruzione ha lo scopo di favorire la crescita della personalità, far fiorire le qualità divine e sviluppare vere qualità umane nell’uomo. Dice agli studenti di servire la propria madrepatria e avere in essa una salda fede. Egli aggiunge che le medaglie d’oro e i diplomi hanno un senso solo quando gli studenti praticano i Valori Umani e distruggono il loro ego, purificando il cuore. Il dovere è Dio, il lavoro è adorazione, conclude Bhagavan Baba. L’evento è terminato con l’inno nazionale e l’Arati. Recita per la Convocazione Il pomeriggio, gli studenti dell’Istituto

La Recita per la Convocazione degli studenti dell’Istituto.

Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore hanno messo in scena, nell’Auditorium Poornachandra, la Commedia “Hum Chalein Teri Roshani Se” (noi seguiamo il percorso da Te illuminato) che ha mostrato come le qualità apprese dagli studenti nelle istituzioni educative di Bhagavan Baba li rendano veri e propri leader in ogni campo lavorativo in modo che essi raggiungano il successo attraverso l’etica e la moralità, e portino la perfezione nella vita professionale. Questo è stato rappresentato attraverso la storia di un ex studente dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore che ottiene il successo grazie al suo duro lavoro e al serio impegno mentre lavora in un ufficio aziendale. L’eccellente recitazione degli studenti, l’ottima interpretazione dei dialoghi e la bella coreografia hanno fatto della commedia un’intensa presentazione.

Se l’istruzione non è usata per il benessere della società, non è affatto istruzione. L’uomo può essere definito veramente istruito solo quando la sua istruzione è di beneficio alle persone in generale ed egli diventa il destinatario del loro amore. Non è sufficiente acquisire una conoscenza libresca; si dovrebbero coltivare tutte le virtù e raggiungere la saggezza suprema. La vera istruzione è quella che conferisce all’uomo la ricchezza della moralità, della spiritualità e del carattere. – Baba

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PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL GUJARAT

NA GROSSA DELEGAZIONE DI devoti è giunta in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dal Gujarat per celebrare le feste di Deepavali e del Nuovo Anno del Gujarat, e anche per commemorare il giubileo d’oro (50 anni) della visita di Bhagavan a Dwaraka il 15 maggio 1970. Nell’ambito di questo pellegrinaggio, il 27 e 28 ottobre 2019 i devoti hanno presentato programmi musicali e culturali. Il programma del 27 ottobre è iniziato con una simbolica processione da Dwaraka a Parthi. Essa è entrata nel Sai Kulwant Hall alle 8 del mattino, e vi hanno partecipato numerosi devoti del Gujarat che trasportavano il palanchino di Bhagavan. Successivamente, i cantanti del Gujarat hanno eseguito una toccante interpretazione di canzoni devozionali. Il programma pomeridiano comprendeva due commedie.

La commedia danzata “La Sublime Pazzia delle Gopi”.

La prima, intitolata “la Sublime Pazzia delle Gopi”, è stata interpretata dalle studentesse della Scuola Sri Sathya Sai di Surat. Basata su un Chinna Katha di 30 Dicembre 2019

Bhagavan, la commedia ha rappresentato l’amore senza pari e la resa totale delle Gopika a Krishna quando Gli offrirono prontamente la polvere dei loro piedi allorché Narada disse loro che tale polvere poteva curare il mal di testa di Krishna.

La commedia “Sai Sanathana Samraksha” ha messo in luce la vera storia della vita di uno studente Bal Vikas.

Per commemorare il giubileo d’oro dei Bal Vikas, i bambini Bal Vikas del Gujarat hanno presentato la successiva commedia intitolata “Sai Sanathana Samraksha” (la protezione eterna di Sai) che raffigurava la reale storia della vita di uno studente Bal Vikas scomparso durante un’operazione militare e tornato alla sua famiglia per grazia di Bhagavan dopo nove anni di prigionia. Dopo la conclusione del programma nel Sai Kulwant Hall, gli studenti delle Istituzioni Educative di Bhagavan hanno organizzato uno spettacolo pirotecnico allo Yajur Mandir per celebrare la gioiosa festa di Deepavali. Il 28 ottobre 2019, si è celebrato il Nuovo Anno del Gujarat a Prasanthi Eterno Auriga


Nilayam. Il programma è iniziato con un breve discorso di Sri Hemant Patel, Presidente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dello Stato del Gujarat, che ha fatto a tutti gli auguri per il nuovo anno e ha presentato il programma culturale organizzato per l’occasione. È seguito un discorso di Sri Anil Madhava, un devoto anziano del Gujarat, che ha raccontato delle visite di Bhagavan nel Gujarat dal 1967 al 1982, ricordando come Egli guarì sua madre malata, salvandole la vita.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DI COIMBATORE Una delegazione di circa 800 devoti è giunta in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dal distretto di Coimbatore nel Tamil Nadu.

La commedia danzata dei bambini Bal Vikas e degli ex studenti di Coimbatore.

La danza Raas delle studentesse dello Sri Sathya Sai Vidya Niketan, Navsari.

Le studentesse dello Sri Sathya Sai Vidya Niketan di Navsari hanno successivamente presentato la “Raas” comprendente una serie di numeri di danza che ritraevano i Divini Leela di Krishna. La presentazione finale del programma è stata la commedia danzata “Leela Lavanya Krishna”, eseguita dalle studentesse della Scuola Sri Sathya Sai di Surat. Descrivendo i Leela (giochi divini) dell’infanzia di Krishna, come rubare il burro, ballare con le Gopika e soggiogare il serpente Kaliya, la commedia ha messo in luce come Krishna mettesse in mostra la Sua divinità attraverso i Suoi giochi divini per elevare i devoti e aiutarli a realizzare la loro divinità. Il tema sublime e le eccellenti danze degli studenti in costumi variopinti hanno reso la commedia un’intensa presentazione. Eterno Auriga

Nell’ambito di questo pellegrinaggio, i bambini Bal Vikas e gli ex studenti Bal Vikas di questo distretto hanno presentato, il 2 novembre 2019, la commedia danzata “Thiruvilayadal” (il gioco divino) che ha messo in luce la gloria divina del Signore Siva attraverso la rappresentazione di storie mitologiche che includevano Sagar Manthan (la zangolatura dell’oceano) e l’assunzione dell’Halahala (il veleno mortale) da parte di Siva, la protezione di Markandeya quando abbracciò lo Siva Linga e il Parvati Kalyanam (matrimonio celestiale di Siva e Parvati). Le bellissime danze dei bambini hanno arricchito la presentazione.

AKHANDA BHAJAN MONDIALE L’Akhanda Bhajan Mondiale, avviato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Stesso, è un evento di grande significato spirituale nel mondo, cui prendono parte milioni di persone appartenenti a tutte Dicembre 2019 31


Bhagavan Stesso era solito benedirlo con la Sua Divina Presenza. Quest’anno, l’Akhanda Bhajan a Prasanthi Nilayam si è tenuto dalle 18 del 9 novembre alle 18 del 10 novembre 2019, e vi ha partecipato un enorme numero di devoti. Gli studenti delle Istituzioni Educative di Bhagavan, gruppi dell’Ashram e personale ospedaliero, nonché gruppi di devoti, si sono alternati nella conduzione dei Bhajan senza L’Akhanda Mondiale nel Sai Kulwant Hall. interruzione per 24 ore. I canti sono le fedi, nazionalità ed etnie, e cantano terminati alle 18 del 10 novembre con il continuamente le glorie di Dio in varie Bhajan “Narayana Bhaja Narayan” cantato lingue per 24 ore con profonda devozione. dall’aurea voce di Bhagavan. Al termine, è Grande sacralità è attribuita all’Akhanda stato servito a tutti i devoti il Prasadam di Bhajan a Prasanthi Nilayam, dove riso al tamarindo e riso dolce.

Sri Sathya Sai Higher Secondary School

Prasanthi Nilayam - 515134, Andhra Pradesh Phone No.: 08555-289289, Website: www.ssshss.edu.in E-mail: ssshss@gmail.com Admission Notice 2020-2021 Admission to Class I (Boys & Girls) and Class XI (Boys & Girls) for academic year 202021 will take place in June 2020. The medium of instruction will be English and the school is wholly residential. Admission criteria for class I** Age Limit: 5 ½ years to 6 ½ years as on 30th September 2020. The Date of Birth should be between 30th March 2014 to 30th March 2015. ** Note: Admissions for class I will be under Random method. Admission criteria for Class XI Only English Medium students are eligible to apply. Prospectus and application forms: Prospectus and Application forms can be downloaded from our website: www.ssshss.edu.in. from 1st January 2020 till 31st January 2020 only. The downloaded filled in application should be sent along with Demand Draft, drawn in favour of “Principal Sri Sathya Sai Higher Secondary School” on State Bank of India, Puttaparthi Branch (code no: 02786) Or payment can be done through online “SBI collect” for the value of Rs.100/- with self-addressed, envelope with stamp ‘Rs. 10/-’. The size of the cover shall be 15cm x 24cm. The last date for submission of filled in application form will be 20th February 2020. – Principal 32 Dicembre 2019

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Chinna Katha

A Che Cosa Dare la Precedenza e Che Cosa Far Seguire

D

UE STUDENTI UNIVERSITARI fecero una gara. Secondo le regole, chi avesse consumato nel giro di dieci minuti più banane assieme alle bucce, sarebbe risultato vincitore. Entrambi erano ostinati.

Il ragazzo che aveva mangiato le bucce fece indigestione, mentre quello che aveva mangiato i frutti si godette la loro dolcezza.

I due studenti universitari si cimentarono nella strana gara di mangiare banane.

Venne chiamato un arbitro per decidere il vincitore. Uno dei concorrenti pensò che sarebbe stato meglio iniziare con le bucce, dopodiché sarebbe stato facile mangiare i dolci frutti. L’altro concorrente scelse di mangiare prima i dolci frutti e poi di mangiare con comodo le bucce. Lo stomaco del primo, mangiando tutte le bucce, si riempì a dismisura e non restò spazio per i frutti. Lo Eterno Auriga

stomaco dell’altro, invece, si riempì delle dolci banane, non lasciando spazio per le bucce. Nessuno dei due riuscì a vincere la gara. Tuttavia, uno fece indigestione a causa del consumo delle bucce, mentre l’altro si godette la dolcezza delle banane. Allo stesso modo, se riempite la mente con le bucce dei piaceri del mondo, soffrirete della malattia della mondanità e perderete l’opportunità della liberazione. Se, al contrario, consumerete il dolce frutto del Nome di Dio, sarete liberi dalla malattia della mondanità e sperimenterete la vera felicità.

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SRI SATHYA SAI INSTITUTE OF HIGHER LEARNING (Deemed to be University)

ADMISSIONS NOTICE

Est.

1981

Admissions for the academic year 2020/21 are open » Values-based free education with 60% emphasis on academics and 40% on devotional, cultural, sports & service activities » A modern gurukula: residential system with a spiritual ambience » Community living resulting in the spirit of selfreliance and an attitude to serve society » Excellent facilities: cutting-edge research & computer laboratories, multimedia classrooms, high speed broadband connectivity, wellequipped libraries and world-class sports facilities » Student-teacher ratio of 8:1 enables teachers to give more personalized attention to students

HOW TO APPLY ONLINE Visit sssihl.edu.in WALK-IN Visit the Office of the Registrar, SSSIHL Administrative Building, Prasanthi Nilayam and pick up a paper application form Applying online is the easiest and most secure way to apply for admissions to SSSIHL Note: For up-to-date admissions-related information (admissions prospectus, sample test papers, dates & deadlines, FAQs and the application guide), visit sssihl.edu.in

» Merit-based open admissions policy for all

Women’s Campus at: Anantapur Men’s Campuses at: Prasanthi Nilayam | Bengaluru | Muddenahalli

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29 FEB 2020

10 MAR 2020

APR 2020

ADMISSIONS ELIGIBILITY UNDERGRADUATE PROGRAMMES § Candidates should have completed 10 + 2 years of schooling and scored a minimum of 55% marks in General English, and a minimum of 60% marks (aggregate) in all subjects combined. POSTGRADUATE & PROFESSIONAL PROGRAMMES § At the Bachelor’s degree, candidates should have scored a minimum of 50% marks in General English, and a minimum of 60% marks (aggregate) in all subjects combined. NOTE All programmes have additional requirements apart from the ones listed above. For complete details of Eligibility Criteria for each programme, kindly visit the Admissions section of sssihl.edu.in

UNDERGRADUATE B.A. / B.A. (Hons.) in Economics* B.Com. (Hons.) B.B.A. B.Sc. (Hons.) in Computer Science† B.Sc. (Hons.) in Mathematics* / Physics* / Chemistry* B.Sc. (Hons.) in Biosciences* / Chemistry* B.Sc. (Hons.) in Mathematics* / Economics* / Statistics B.Sc. (Hons.) in Mathematics* / Computer Science / Statistics Bachelor of Performing Arts (Music) Diploma in Music

POSTGRADUATE

UNDERGRADUATE

M.A. in Economics M.Sc. in Mathematics M.Sc. in Chemistry M.Sc. in Physics M.Sc. in Biosciences

B.A. B.Com. (Hons.) B.Sc. (Hons.) in Mathematics* / Physics / Chemistry B.Sc. (Hons.) in Biosciences* / Chemistry B.Sc. in Food & Nutritional Sciences

M.B.A. M.Tech. in Computer Science M.Tech. in Optoelectronics & Communications

POSTGRADUATE

* leading to integrated postgraduate programmes in

M.A. in English Language & Literature M.Sc. in Mathematics M.Sc. in Biosciences M.Sc. in Food & Nutritional Sciences

PROFESSIONAL M.B.A. B.Ed. * leading to integrated postgraduate programmes in respective subjects

PROFESSIONAL

respective subjects

leading to integrated postgraduate programme in M.Sc. in Data Science & Computing

CONTACT US EMAIL admissions@sssihl.edu.in TELEPHONE (9:30 am to 4:30 pm only) +91 9441 911 391 (admissions) +91 8555 289840 / 287239 (Registrar’s office)

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Data di pubblicazione 1° dicembre 2019

Riempite il vostro Cuore d’Amore Recital con la Veena del dottor Shobana Swaminathan.

Una volta, un giovane discepolo chiese a Gesù: “Maestro, quando devo affrontare qualche

problema,

come

posso

risolverlo?” Gesù rispose: “O stolto, non cercare la soluzione ai tuoi problemi. Ama Dio, che è installato nel tuo cuore. Una scena dalla commedia “Se ci fosse un po’ più d’Amore”.

Ama anche quelli che ti odiano, perché Dio è presente anche in loro. Come puoi mai avere problemi quando ami tutti? Il tuo cuore sarà pieno di felicità quando amerai tutti.” – Baba

La splendida danza tribale nel Sai Kulwant Hall.

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i


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