DICEMBRE 2020
Eterno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ
RETTITUDINE
PACE
AMORE
NON VIOLENZA
Vol.: 63 Ed. No. 12 Data della pubblicazione 1° dicembre
Dicembre
2020
“Santificate la lingua pronunciando soltanto parole dolci e veritiere. Cantate i kirtan e i bhajan; eseguiteli con amore e gioia, non soltanto con la lingua; cantate con il cuore pieno d’amore. Non dovete cantare per forza (force); dovete cantarli dalla sorgente (source), il cuore.”
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia
SOMMARIO
4 Sai è il Supremo Precettore Discorso di Bhagavan del 6 aprile 1996
7
La Divinità Pervade Tutte le Forme Messaggio di Bhagavan
11
Celebrazioni del 95° Compleanno di Bhagavan Cronaca
15
La Trasformazione ci Guida alla nostra Vera Casa Dottor Ramesh M. Wadhwani
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39a Convocazione Annuale dello SSSIHL Cronaca
22
Presa di Coscienza per l’Ambiente La Benedizione del Signore per una Maggiore Consapevolezza di Sé Ashok K. Sakhrani
25
Le Mie Esperienze con Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Dottoressa Goteti Saraswati
29
Momenti di Rivelazione Rabin Kumar Diyali
31
Notizie dai Centri Sai
34
La Malattia dell’Ateismo Chinna Katha
AGENDA 2021 SRI SATHYA SAI A causa dell’enorme richiesta, le scorte dell’Agenda “Sri Sathya Sai” 2021 sono esaurite. Perciò, non verranno evasi ulteriori ordini. – Il Coordinatore
P A R O L A D E L L ’ AVAT A R
SAI È IL SUPREMO PRECETTORE* S I AT E M E R I T E V O L I D E L L ’A M O R E D I D I O
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IO È L’ETERNO TESTIMONE, ma questa Divinità oggi viene dimenticata e l’uomo corre dietro a cose terrene senza valore. Fate ogni cosa per compiacere Dio Chi è vicino a Dio? Chi segue i comandi di Dio e manifesta caratteristiche divine Gli è vicino. La persona che ha fede piena nel Signore è in realtà un vero essere umano. Qual è il significato di manava? Manava, detto anche ma-ni-si, significa che ‘l’uomo è l’incarnazione dell’Amore’; se rovesciamo la parola, queste tre sillabe diventano si-ni-ma (ci-ne-ma). Oggi, l’essere umano è diventato cinema: l’umano è andato via, ed è arrivato il cinema. Nel cinema, si piange artificialmente, si ride artificialmente. La nascita, la morte, la felicità sono tutte artificiali. Non seguite un modo di vita artificiale; seguite Dio. Se seguite i Suoi comandi, tutto il resto arriverà naturalmente. Se avete dell’oro, potete avere qualunque ornamento vi piaccia; se non avete l’oro, potete forse avere dei gioielli? Voi pregate: “Io voglio la grazia, voglio la benedizione, voglio l’amore”, ma queste sono esternazioni artificiali, ornamentali. Che cos’è l’oro vero? 4 Dicembre 2020
L’oro vero è la preghiera quando dite: “Io voglio Te, voglio Te, voglio Dio.” Se c’è Dio, c’è ogni cosa; se Dio non c’è, lì non trovate niente. Quindi tutto questo è niente, tutte le cose del mondo che desiderate sono niente. Ascoltare, sperimentare ed essere felici sono niente: ciò che non si ode, non si vede, non si fa e non si dimentica è beatitudine. Non vivete artificialmente; seguite la Verità e sperimentate l’Amore Divino. “L’Amore è Dio; vivete nell’Amore.” Come generare in sé questo amore? “Comincia il giorno con amore, riempi il giorno d’amore, trascorri il giorno con amore, finisci il giorno con amore. Questa è la via che porta a Dio.” Come si comincia, tuttavia, il giorno con amore? Noi cominciamo la giornata con la tristezza e la terminiamo con la preoccupazione. Napoleone disse: “Siate sicuri di voi: il resto seguirà.” Per prima cosa, egli controllò la mente. Quando si ha il controllo della mente, ogni lavoro diventa adorazione. Fate Eterno Auriga
* Prosegue dalla pubblicazione di novembre
qualunque lavoro, fate quello che volete, andate in ufficio, concludete affari, studiate o servite: tutto deve essere svolto per compiacere Dio. Come si può sperimentare Dio? Lo si può sperimentare riconoscendo che Egli è il solo ad agire. Dire che siete voi coloro che agiscono è sbagliato. Supponiamo che abbiate il progetto di costruire una casa: quel pensiero non è venuto dal cuore? È venuto dal cuore. Dov’è il cuore? Dio è l’Abitante del cuore di tutti, per cui tutto ciò che viene dal cuore è divino. Voi non siete quelli che fanno: Dio fa. Eppure, oggi l’uomo non riconosce questa verità. Recitate il giusto ruolo nella commedia della vita Avete in mano una mela e la volete mangiare: mangiate per soddisfare la mela? Voi mangiate per la vostra soddisfazione. Un vostro amico ha un figlio e voi amate quel bambino: amate per il bambino? No, amate per la vostra soddisfazione. Quindi, è per vostra soddisfazione che fate ogni cosa, non per quella della mente, del corpo o dei sensi. Il chirurgo tiene in mano il bisturi e opera: è il bisturi che fa l’operazione chirurgica? No, è il medico che la conduce. Il bisturi è uno strumento, il corpo è uno strumento, la mente è uno strumento e anche l’intelletto è uno strumento. Il corpo, la mente e l’intelletto sono tutti strumenti. Avere la parte dell’attore nella commedia inscenata da Dio è una fortuna. Dio Stesso sceglie e assegna i ruoli; avviene una selezione. Oggi, nella vita terrena, non c’è selezione; al posto della selezione, c’è l’elezione. La selezione viene dal cuore, l’elezione dalla mente. Voi sapete ciò che accade nelle elezioni: non siete il candidato scelto da Dio, eppure vincete le elezioni. Come? Si dà del denaro e si ottiene il voto: questa è l’elezione. Perciò la selezione è importante, non l’elezione. Nella selezione, Dio è in voi come Coscienza. Eterno Auriga
Voi siete stati selezionati da Dio: abbiate il privilegio di ascoltarLo, siate benedetti dal seguire il Suo comando. Questa è la vera fortuna, è la vera vita umana, e ne è la meta. L’Amore è importante; in questo mondo non c’è niente oltre l’Amore. Il suo valore è incomparabile. Tutto è Amore: vivete nell’Amore. Siate quindi felici, servite e adorate Dio: otterrete allora la beatitudine eterna che è sempre fresca e nuova. Siate sempre sorridenti. Nessuno dovrebbe avere la faccia cupa perché Swami è molto contento di vedere facce sorridenti. Ci sono due tipi di riso: uno è hasan, l’altro è prahasan. Hasan è il sorriso, prahasan è la risata sonora come quelle che si fanno al cinema. Non ridete sonoramente. Qual è il linguaggio di Dio? Il linguaggio di Dio è il silenzio. Siate puri di cuore e saldi nella devozione. Trascorrete la vita sorridendo. Quando il cuore è pieno d’Amore, la parola è dolce. Le donne cantavano: “O Signore, Tu sei il più dolce.” La dolcezza che trovate in Dio non si trova altrove; il Suo sguardo è dolce, il Suo ascoltare è dolce. Egli è il più dolce di tutti i dolci. Coloro che riconoscono la dolcezza di Dio vivono felici; perciò sviluppate l’amore sempre di più. Ascoltare i Discorsi e leggere i testi sacri non è sufficiente: mettete in pratica tutto ciò che leggete e ascoltate, altrimenti l’apprendimento è inutile. Senza la pratica, la sadhana non serve. Voi ripetete il Nome di Dio, meditate, cantate i bhajan e fate ogni azione con il corpo; quindi, l’amore dovrebbe manifestarsi ed emanare dal corpo. L’acqua è nel bicchiere; senza un contenitore, non la si può contenere. Il corpo è come il bicchiere: riempitelo con l’acqua dell’Amore Divino, riempite il cuore d’amore; soltanto così ne sgorgherà l’amore. ‘Devozione’ significa ‘Amore puro’ e quell’Amore vi dà la beatitudine. Anche Jayadeva diceva: Dicembre 2020 5
“O lingua, conoscitrice del gusto! Tu sei molto sacra. Di’ la verità nel modo più piacevole, canta continuamente i Nomi Divini di Govinda, Madhava e Damodara. Questo è il tuo principale dovere.” “La lingua si muove in mezzo ai denti senza subire alcun danno; in modo simile, è bene che l’uomo si comporti con attenzione e prudenza mentre vive in società. Non dimenticate mai queste parole di saggezza.” La lingua accetta le cose dolci e rifiuta quelle amare. Essa discrimina tra il buono e il cattivo, riceve tutto ciò che è buono, mentre getta via quel che è cattivo. Non soltanto: com’è sacra! Essa non va in giro a fare visita ad alcuno, non lascia la sua residenza come certa gente che va di casa in casa come i topi e i gatti. Usate la lingua per parlare dolcemente, non pronunciate il falso e non criticate. Tenetela occupata con il Nome di Dio. Essa è come una nartaki (danzatrice): balla di continuo. Si può controllare una nartaki? Se anagrammate la parola nartaki, ottenete kirtan (canto della Gloria di Dio). Quindi cantate continuamente la gloria di Dio con la lingua, così ne farete un uso sacro. Dio e il devoto sono Uno Santificate la lingua pronunciando soltanto parole dolci e veritiere. Cantate i kirtan e i bhajan; eseguiteli con amore e gioia, non soltanto con la lingua; cantate con il cuore pieno d’amore. Non dovete cantare per forza (force); dovete cantarli dalla sorgente (source), il cuore. Questo è il ruolo che dovete recitare nella commedia della vita: soltanto così vi farete un buon nome e la gente dirà che siete un ottimo attore. Ottenere un buon nome dalla gente non è però sufficiente: dovete guadagnarvi un buon nome da parte di Dio. Se non siete accettati da Dio, neppure il mondo vi accetterà. Se Dio non vi accetta, diventate privi di valore. L’Amore di Dio è immenso, perché Egli è la Madre Divina: 6 Dicembre 2020
quindi, meritate il Suo Amore. Come si merita l’Amore Divino? Lo potete ottenere se seguite i Suoi comandi e tenete una condotta esemplare; allora Dio finirà per cedere. Dio crea il devoto e il devoto crea Dio ricordandolo continuamente; quindi, il devoto e Dio sono la stessa entità. Dio ha il potere creativo e anche il devoto lo ha. Senza Dio non può esserci alcun devoto. Se non c’è il devoto, Dio non ha valore; senza Dio, il devoto non ha valore. L’unità di Dio con il devoto esalta le caratteristiche umane e prova che Dio e il devoto sono Uno. Oggi, questa verità sacra viene dissacrata. Le persone, essendo nate come manava (essere umano), dovrebbero terminare la vita diventando Madhava (Dio); nessuno dovrebbe morire ancora umano. Quando nasciamo, gridiamo: “Koham, Koham, Koham” (chi sono io?). Quando moriamo, dovremmo dire: “Soham, Soham, Soham” (io sono Quello). Quando risponderete alle domande se, nella sala d’esame, non fate che leggere e rileggete il questionario continuamente? Che risultato vi aspettate? Così otterrete soltanto un risultato pari a zero. Imparate le risposte prima che il vostro tempo sulla terra finisca in modo da passare l’esame e ottenere il diploma. Se siete promossi, Dio dirà: “Tu sei Mio”, e questa è la fortuna più grande. Garantitevi questa fortuna. Per assicurarvela, dovete pensare a Dio continuamente. Bhagavan ha concluso il Discorso con il bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram……..” - Discorso di Bhagavan tenuto nel Sai Shruti a Kodaikanal il 6 aprile 1996
Eterno Auriga
M E S S A G G I O D I B H A G AVA N
LA DIVINITÀ PERVADE TUTTE LE FORME VEDETE DIO NELLA SUA CREAZIONE
Incarnazioni dell’Amore! “Dite la verità, ditela dolcemente. Non dite verità spiacevoli.” Queste tre massime corrispondono rispettivamente ai valori della morale, della rettitudine e della spiritualità, e l’essere umano ne è una combinazione. Se non ci sono le onde, non può esserci l’oceano; se non ci sono i raggi, non può esserci il sole. In modo simile, chi non ha amore non può essere definito ‘essere umano’. Ciò che le onde sono per l’oceano Eterno Auriga
e i raggi per il sole, l’amore lo è per l’essere umano; quindi, egli deve colmare la vita d’amore, non deve odiare nessuno né cadere nella violenza, e colmare il cuore di Compassione. Quello che possiede Daya (Compassione) è Hridaya (il Cuore). L’ego e i desideri innumerevoli sono responsabili delle caratteristiche malvagie; chi ha ego non può avere Compassione nel cuore. Gesù insegnò il Principio di Unità La vita non deve essere condotta con egoismo e interesse personale. Bisogna tener presenti le situazioni preminenti nel Paese e agire di conseguenza; non si può vivere indipendentemente dagli altri: bisogna integrarsi con la società. La natura è una combinazione di individuo, società, creazione e Creatore; l’individuo deve servire la società e cercare di vedere Dio nella creazione. Gesù disse che la vita è inutile se non si comprendono i doveri verso la società. “Dove c’è Unità c’è Purezza, dove c’è Purezza c’è Divinità e dove c’è Divinità c’è Beatitudine.” Le persone devono riconoscere la relazione di inseparabilità che esiste tra Unità, Purezza e Divinità. Quando Gesù nacque, tre re arabi andarono a renderGli omaggio. Uno di loro pensò che il bambino sarebbe stato un amante di Dio, il secondo disse che sarebbe stato amato da Dio e il terzo Dicembre 2020 7
pensò che Egli fosse effettivamente Dio. Le opinioni variano da persona a persona, perché ognuno è differente dagli altri. I nostri antenati videro l’unità nella diversità, mentre l’uomo moderno frammenta l’unità nella diversità a causa dell’Era di Kali. Secondo il Vedanta, egli è una combinazione di Bhutakasha (corpo), Cittakasha (spazio coscienziale o mente) e Cidakasha (Atma). Il Bhutakasha corrisponde al corpo e a tutto ciò che si vede con gli occhi. Tutto ciò che si vede è destinato a scomparire, il che significa che il Bhutakasha è transeunte ed effimero. Il sole, le stelle e la Via Lattea, che sono milioni di miglia lontani dalla Terra, fanno parte del Bhutakasha come i fiumi, i mari, le foreste e le montagne. Il Bhutakasha costituisce tutti i bhuta (elementi) e gli esseri viventi. Questo immenso Bhutakasha è contenuto nel Cittakasha; potete immaginare la vastità di quest’ultimo. Il Bhutakasha, che consiste del sole, delle stelle, dei fiumi, degli oceani ecc., costituisce una parte molto piccola del Cittakasha. Voi potete chiedervi come questo sia possibile. Tutto ciò che vedete, ad esempio il sole, le stelle, gli oceani, le montagne ecc., si imprime nella vostra citta (sostanza mentale); in modo simile, il mondo apparente è contenuto in voi come una piccola entità. Il Bhutakasha e il Cittakasha sono relativi rispettivamente al corpo e alla mente; i due hanno una base comune a cui il Vedanta si riferisce come Cidakasha e questo corrisponde all’Atma. L’essere umano è una combinazione dei tre, cioè Bhutakasha o corpo, Cittakasha o mente e Cidakasha o Atma. Il primo si riferisce a ciò che pensate di essere, il secondo a ciò che gli altri pensano che siate e il terzo a ciò che siete veramente. 8 Dicembre 2020
La natura dell’uomo è infinita e immortale; ciononostante, questa vita umana è considerata bassa e meschina. Le persone negano l’esistenza dell’Atma perché non Lo si può percepire. Cidakasa è simbolo dell’Atma, non ha forma, è immutabile e trascende il tempo e lo spazio. Il Vedanta Lo descrive come privo di attributi, immacolato, residenza finale, eterno, puro, illuminato, libero e incarnazione della sacralità. Il Bhutakasha corrisponde al Jagrat o stato di veglia, il Cittakasha allo stato di sogno e il Cidakasha al sonno profondo. Nel Cidakasha si sperimenta soltanto la beatitudine. Questo si può comprendere dal fatto che, quando fate un buon sonno di notte, sperimentate la pace. Quando voi dite “il mio corpo, la mia mente” significa che siete differenti da essi. In effetti, voi siete il padrone (l’Atma). Sottomettete la mente e siatene i padroni. Come può l’essere umano considerarsi insignificante e debole pur essendo il padrone di tutto? Cidakasa è la sua vera forma. Bhutakasha, Cittakasha e Cidakasha sono rispettivamente pratyaksham (diretto), paroksham (indiretto) e pavitram (sacro). Cidakasa transcende il nome e la forma, è descritto come Sabda Brahmamayi, Caracaramayi, Jyotirmayi, Vangmayi, Nityanandamayi, Paratparamayi, Mayamayi e Srimayi (incarnazione del suono, di mobilità e immobilità, luce, parola, beatitudine eterna, perfezione, illusione e ricchezza). L’Atma trascende le limitazioni della forma. Buddha e Gesù fecero degli sforzi organizzati per avere la visione dell’Atma. Buddha comprese che i nomi, le forme e le relazioni fisiche sono transitori. Egli disse che non bisogna lasciarsene illudere.
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Tutto ciò che si vede è destinato a perire. Egli studiò i testi sacri e conversò con molti studiosi, ma non ne fu soddisfatto. Infine, concluse che il Nirvana si può raggiungere soltanto usando correttamente i cinque sensi. Se questi sono abusati, nessuna pratica spirituale può dare il risultato desiderato. “Abbiate una visione sacra, pronunciate parole buone, ascoltate soltanto ciò che è buono, alimentate pensieri nobili: non c’è pratica spirituale migliore”: questo è l’insegnamento di Buddha. Le stesse cose furono insegnate da Gesù. I pescatori volevano che Egli soddisfacesse i loro desideri terreni. Pietro voleva più pesci, ma infine capì che i desideri terreni sono futili e volle andare oltre il livello del corpo e della mente, come Gesù suggeriva. Gesù disse loro di abbandonare l’odio e di amare e servire tutti; li esortò ad acquisire la fede nel Principio di Unità. Molti discepoli interpretarono i Suoi insegnamenti a modo loro. Quando fu crocifisso, Egli udì una voce eterea: “Figlio Mio caro, tutti sono uno: sii equanime con tutti.” Quando Sua Madre Maria piangeva, Gesù le disse: “La morte è l’abito della vita.” Morire è come cambiarsi d’abito: vedete qualcuno che indossi sempre lo stesso vestito? Voi cambiate il corpo di nascita in nascita come ogni giorno cambiate l’abito; è il corpo che muore, non il principio vitale. Gesù disse: “Lo Spirito è immortale e non duale; comprendere la natura non dualistica dello Spirito è vera saggezza.” “L’esperienza del non dualismo è saggezza.” “Brahma è Uno senza un secondo.” L’uomo attribuisce molti nomi e forme a Dio a causa dei suoi sentimenti terreni e delle tendenze esteriori.
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Comprendete l’unicità dell’Atma In verità, c’è un Dio solo. Nei bhajan, noi cantiamo: “Il Dio unico ha molti nomi.” Abbandonate l’attaccamento al corpo; soltanto così potete acquisire l’attaccamento all’Atma. Finché siete dotati del corpo fisico, dovete assolvere i vostri doveri con diligenza, ma non illudetevi che esso sia permanente. Tutte le relazioni fisiche sono come nuvole passeggere e sono soggette a cambiare. Soltanto la Verità non cambia. Questo è Cidakasha, il Principio dell’Atma. Una madre ha quattro figli: il primo le chiede un succo rosso, il secondo un succo verde, il terzo lo vuole nero e il quarto bianco. Che cosa fa, allora, la madre? Essendo una persona intelligente, per soddisfarli versa lo stesso succo in un bicchiere rosso, in uno verde, in uno nero e nell’ultimo bianco. I nostri corpi sono come quei bicchieri, per cui non dovremmo considerare le differenze; dovremmo comprendere l’unicità dello spirito interiore. Le tazze e i colori possono differire, ma il succo dolce, l’Atma, è lo stesso in tutti. Un giorno o l’altro, il corpo deve perire; se gli siete attaccati, dovrete affrontare la sofferenza. Per ottenere l’immortalità e sperimentare la beatitudine, dovete trascendere il nome e la forma. Finché avete un corpo, dovete prendervene cura, ma non dovete essergli attaccati indebitamente o preoccuparvene. La causa della preoccupazione è l’ignoranza. Ciò che deve accadere accadrà; quindi, non date spazio alla preoccupazione. Maturate la fede nell’Atma. Questo è stato l’insegnamento principale di Gesù. Matteo era uno dei Suoi dodici discepoli. Era un esattore delle tasse e incontrava i pescatori per questo. Gesù era solito impartire loro ogni giorno insegnamenti Dicembre 2020 9
sacri, Matteo ne prendeva nota e scrisse la Sacra Bibbia. Più tardi, molti altri scrissero la Bibbia basandosi sui loro sentimenti. Gesù non dichiarò mai di esser Dio o il Signore. Si riferì sempre a Dio come suo Padre. Egli indicò la via da percorrere per sperimentare l’unità e non dette mai spazio alla molteplicità. Diceva sempre che tutti sono divini. Gesù non disse mai di essere Dio: affermò soltanto che Dio era Suo padre. Insegnò che esisteva un solo Dio e che tutti erano Suoi figli. Coloro che Lo avversavano si rivolsero al capo dei sacerdoti criticandoLo; i sacerdoti sapevano che Gesù diceva la verità, ma, per difendere la loro posizione, non Lo sostennero e decisero che fosse crocifisso. Il Governatore firmò l’ordine, ma poi se ne pentì. I romani chiamavano Gesù “persona”, indicandone con questo termine la sacralità. La parola inglese “person” deriva dalla parola latina “persona” che significa “sacro”. Ciò sta a indicare che in tutti c’è la Divinità. Per questo Io mi rivolgo a voi chiamandovi “Incarnazioni della Divinità”. Io e voi siamo uno; in tutti c’è lo Spirito Divino. Il Sé è chiamato “persona”. Senza la Divinità non c’è principio vitale. “Egli permea l’universo intero con mani, piedi, occhi, testa, bocca e orecchie che pervadono tutto.” La Divinità pervade tutte le forme. La Bibbia e il Corano contengono molti insegnamenti sacri, ma gli sciocchi che non li comprendono prendono strade sbagliate. “Colui che è adorato dai musulmani come Allah, come Geova dagli aspiranti cristiani, come il Signore dagli occhi di loto dagli adoratori di Vishnu, 10 Dicembre 2020
come Shambu da quelli che riveriscono Shiva, in qualunque modo sia adorato, Egli risponde con gioia, concede la grazia della buona fama e della fortuna e sparge felicità e benessere. Egli è l’Uno, il Sé Supremo: riconosceteLo come Paramatma.” Voi attribuite forme e nomi vari a Dio per la vostra soddisfazione, ma Dio è essenzialmente Uno. Tutti gli insegnamenti di Rama, di Krishna, di Allah o di Gesù hanno per scopo l’emancipazione dell’essere umano. Nessuna religione predica la violenza o il danno verso qualcuno; alcuni che hanno menti malvagie interpretano in modo distorto gli insegnamenti sacri e si dedicano ad azioni riprovevoli. Tutte le anime nobili hanno insegnato cose sacre, hanno detto “amate tutti” e non hanno predicato l’odio. Dio non dice mai a nessuno di uccidere gli altri; nessuno ha il diritto di uccidere perché l’unico Atma è presente in tutti. Le persone commettono crimini odiosi in nome di Dio; questo non va bene per nessuno. “Amate tutti, servite tutti. Voi non potete fare sempre delle gentilezze, ma potete sempre parlare gentilmente.” Non esiste Dio più grande dell’Amore. “L’Amore è Dio, Dio è Amore. Vivete nell’Amore.” Distruggete le caratteristiche malvagie. Le persone dalla mente meschina cercano di attribuire la loro meschinità a Dio: questo è segno di ignoranza; non prestate loro alcuna attenzione. Abbiate fede nel vostro Sé, altrimenti non potete amare Dio. • Estratto del Discorso di Natale di Bhagavan tenuto il 25 dicembre 2001 Eterno Auriga
CELEBRAZIONI DEL 95° COMPLEANNO DI BHAGAVAN
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EVOZIONE E SOLENNITÀ HANNO contrassegnato le celebrazioni del 95° Compleanno dell’Avatar del Kali Yuga, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Oltre ad altri programmi, le celebrazioni di quest’anno sono state caratterizzate da uno speciale Narayana Seva, in cui, il 23 novembre 2020, sacro giorno del Compleanno, sono stati distribuiti circa centomila pasti in 199 villaggi sparsi su 17 circoscrizioni del distretto di Anantapur. In tale occasione, l’intera cittadina di Prasanthi Nilayam aveva un aspetto festoso con decorazioni colorate.
ininterrottamente per 24 ore, per la pace e l’armonia nel mondo. Quest’anno, questo evento è diventato ancor più significativo poiché è iniziato il 14 novembre 2020, fausto giorno della festa di Deepavali, che significa illuminazione dentro e fuori. Inoltre, si è trattato di un Akhanda Bhajan virtuale, in cui vari Centri Sai dell’India e di tutto il mondo offrivano Bhajan pieni di sentimento a cui potevano partecipare tutti i devoti del mondo attraverso il collegamento in diretta. L’Akhanda Bhajan, che è iniziato alle 18 del 14 novembre, si è concluso alle 18 del 15 novembre con i due Bhajan “Govinda Krishna Jai Gopala Krishna Jai” e “Subrahmanyam Subrahmanyam” cantati dall’aurea voce di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
SRI SATHYA SAI SATHYANARAYANA VRATAM E RATHOTSAVAM
Le celebrazioni per il 95° Compleanno di Bhagavan La grandiosa illuminazione dello Yajur Mandir. sono iniziate il 18 novembre 2020 con lo Sri Sathya Sai Sathyanarayana Il Sai Kulwant Hall, sede dei programmi, era elegantemente decorato Vratam, seguito dal Rathotsavam. Dopo con bandierine, festoni e altri addobbi la Puja cerimoniale nel Bhajan Mandir, la suggestivi. Inoltre, di notte, nel Sai Kulwant statua di Sri Sathya Sai Sathyanarayana, Hall e nello Yajur Mandir, c’erano brillanti assieme a quelle di Rama, Lakshmana, Sita, Hanuman e Venugopala Swami, illuminazioni. è stata portata in processione nel Sai AKHANDA BHAJAN MONDIALE Kulwant Hall tra il canto dei mantra vedici, L’Akhanda Bhajan Mondiale è uno degli e posta, alle 8,15, su una piattaforma eventi più significativi dell’Organizzazione appositamente decorata di fronte al Sai, in cui devoti di tutte le nazioni, religioni e Samadhi di Bhagavan. Subito dopo, i razze si uniscono e cantano la gloria di Dio, sacerdoti hanno iniziato, tra sacri canti Eterno Auriga
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vedici, la Puja alla statua di Sri Sathya Sai Sathyanarayana. Il culto cerimoniale di tale statua è stato seguito dalla recitazione dello Sri Sathya Sai Astottharashata Namavali (i 108 Nomi del Signore Sai).
Il Rathotsavam a Prasanthi Nilayam.
Lo Sri Sathya Sai Sathyanarayana Vratam.
La storia della vita di Sri Sathya Sai Sathyanarayana è stata poi narrata in sanscrito, con una iniziale introduzione in inglese. La Puja si è conclusa con l’offerta dell’Arati alla statua. Per i devoti, assistere alla Puja e ascoltare la storia della vita del loro amato Sri Sathya Sai Sathyanarayana, è stata una felice esperienza. Alla fine di questo programma, è stato presentato un libro intitolato “Sri Sathya Sai Sathyanarayana Vrata Kalpam” scritto da Sri Vedanarayanan e pubblicato dalla Sezione Pubblicazioni dello Sri Sathya Sai Sadhana Trust.
La presentazione del libro “Sri Sathya Sai Sathyanarayana Vrata Kalpam”. 12 Dicembre 2020
Quando, nel Sai Kulwant Hall, sono iniziati i Bhajan, le statue di Rama, Lakshmana, Sita e Hanuman, nonché quella di Venugopala Swami, sono state portate fuori in una processione guidata da musicisti e gruppi di studenti che cantavano i Veda e Bhajan. Alla Porta del Gopuram, grandi gruppi di devoti si sono uniti alla processione, che si dirigeva verso il Pedda Venkama Raju Kalyana Mandapam nel villaggio di Puttaparthi. Lungo l’intero percorso, i residenti di Puttaparthi hanno offerto adorazione alle statue. Per celebrare la fine dei lavori mattutini, alle 10,20 è stato offerto l’Arati nel Sai Kulwant Hall.
CERIMONIA DEL 95° COMPLEANNO DI BHAGAVAN
Il 23 novembre 2020, si è tenuta la cerimonia del 95° Compleanno di Bhagavan in un Sai Kulwant Hall decorato in modo pittoresco e fulgidamente illuminato. Il programma è iniziato alle 8 con sacri canti vedici, seguiti dal programma musicale pieno di sentimento “Guru Vandana” (adorazione del Guru) da parte del Prasanthi Mandir Bhajan Group, che ha offerto ai Piedi di Loto del Sadguru Bhagavan Sri Sathya Sai Baba brani in hindi, telugu e inglese per esprimerGli rispetto e gratitudine. Questa presentazione musicale estremamente edificante includeva “Vaada Nibhayenge Hum” (manterremo la nostra promessa), “Jai Jai Sai Ram, Jai Jai Sai Ram”, “Pyare Eterno Auriga
Sai Hamare” (il nostro amato Sai), e “Happy Birthday to You”. Il Gruppo ha concluso la propria presentazione alle 9,30 con l’avvincente Qawali “Sai Ke Darbar Mein”. Dopo questa emozionante presentazione musicale, Sri S.S. Naganand, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha parlato delle principali attività e iniziative del Trust nell’anno 201920. Egli ha delineato il lavoro esemplare svolto dalle Istituzioni Educative Sri Sathya Sai, dagli ospedali e dalle Organizzazioni di Servizio e ha citato le statistiche di come queste istituzioni stiano servendo i bisognosi. Ad esempio, ha affermato che, lo scorso anno, le Istituzioni Mediche che lavorano sotto il Central Trust hanno servito quasi tre milioni di pazienti. Ha anche menzionato il nuovo museo multimediale in fase di allestimento a Whitefield, Bengaluru, e il nuovo Centro Congressi che sta sorgendo a Prasanthi Nilayam. Plaudendo al lavoro svolto dal nuovo Sri Sathya Sai Media Centre, Sri Naganand ha affermato che il Centro trasmette in diretta vari programmi 24 ore al giorno. Ha anche informato che il Central Trust sta proponendo di istituire un Consiglio Mondiale Sri Sathya Sai poiché la responsabilità del Central Trust è
Presentazione del Rapporto Annuale dello Sri Sathya Sai Central Trust. Eterno Auriga
aumentata dopo che le Nazioni Unite (ECOSOC) gli hanno concesso lo Status Consultivo Speciale. Dopo il discorso di Sri Naganand, è stato reso pubblico il Rapporto Annuale dello Sri Sathya Sai Central Trust per l’anno 2019-20. I devoti sono stati poi benedetti da un illuminante Discorso di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Sottolineando il potere del Dharma, Bhagavan fornisce esempi della forza di Arjuna e Bhima tratti dal Mahabharata e afferma che, nonostante il loro potere, essi aderirono sempre al Dharma. L’uomo, aggiunge Bhagavan, dovrebbe seguire il Dharma poiché è il principio fondamentale della vita. Esorta poi i devoti a mettere in pratica gli insegnamenti dei testi sacri; il semplice studio delle Scritture non è sufficiente. Bhagavan conclude il Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”. Sono seguiti i Bhajan, terminati alle 10,30 con l’Arati. Processione del Carro d’Oro e Jhoola Mahotsava Il programma pomeridiano è iniziato con la processione del Carro d’Oro. Lo scintillante Carro d’Oro, con una bellissima fotografia di Bhagavan, è partito alle 17 dal tempio di Ganesh, guidato da musicisti e gruppi di studenti che
La processione del Carro d’Oro. Dicembre 2020 13
ha iniziato a oscillare, il Prasanthi Mandir Bhajan Group ha fatto un’offerta musicale piena di sentimento all’amato Swami. Le composizioni eseguite dal Bhajan Group includevano “Anandam Tava Darshanam” (il Tuo Darshan garantisce beatitudine), “Mere To Giridhara Gopal Doosro Na Koyi” (non ho altro rifugio che Il Jhoola Mahotsava nel Sai Kulwant Hall. Krishna), “Madhura Mohana Ghanashyama Sundara Sai” cantavano Veda e Bhajan. Un numero considerevole di devoti si è unito a questa (Krishna è pieno di dolce fascino). Il grande processione, osservando tutte le programma si è concluso con il Qawali “Sai norme di distanziamento sociale. Dopo Tere Naam Ki”. La preziosità dell’evento è aver circumambulato l’area del Prasanthi aumentata grazie al commento in inglese, Mandir, il Carro d’Oro ha raggiunto il Sai che si è intrecciato a queste canzoni. Sono Kulwant Hall alle 17,40, dove è stato offerto seguiti i Bhajan terminati alle 19,20 con l’Arati, portando a una felice conclusione la l’Arati a Bhagavan. Subito dopo è iniziato il Jhoola gloriosa celebrazione del 95° Compleanno Mahotsava. Nel Sai Kulwant Hall, di di Bhagavan. fronte al Samadhi di Bhagavan, è stato allestito, allo scopo, un Jhoola (dondolo), splendidamente decorato. Quando il Jhoola, con una bellissima fotografia di Bhagavan,
Coltivate buoni pensieri e compite buone azioni. A volte, le persone chiedono: “Sì, dovremmo imparare ad amare tutti, ma che cosa si dovrebbe fare se gli altri ci odiano nonostante noi li amiamo tanto?” Perché dovreste preoccuparvi se gli altri ricambiano il vostro amore o no? Il vostro dovere è fare in modo di non deviare dalla retta via. Se anche voi odiate, come potete affermare di essere tanto buoni? Fate del vostro meglio per influenzare e trasformare gli altri, ma non rinunciate a essere buoni. Darò un esempio con Me Stesso come presupposto. Io amo tutti. Amo anche quelli che non Mi amano. Dobbiamo accertarci se il nostro amore è puro o no. – Bhagavan Sri Sathya Sai Baba 14 Dicembre 2020
Eterno Auriga
LA TRASFORMAZIONE CI GUIDA ALLA NOSTRA VERA CASA Dottor Ramesh M. Wadhwani Durante una delle mie prime udienze con Swami, dopo aver fatto Padanamaskar, chiesi umilmente: “Swami, quando posso tornare?” Arrivò allora una risposta inaspettata, ma molto profonda! Con voce perentoria, Swami disse: “Quando lasci la casa di tua madre, le chiedi quando puoi tornare? Io sarò qui, ad aspettarti!”
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OI, CONTINUÒ DICENDO: “Non ho creato queste istituzioni per Me Stesso. Sono fatte per te...” È una fortuna nascere quando il Signore dell’universo è nato in mezzo a noi come Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Noi devoti abbiamo avuto la grande benedizione di aver respirato la stessa aria del Poornavatar e aver ricevuto una guida personalizzata attraverso il Suo darshan, sparshan e sambashan. In una popolazione di oltre 6 miliardi di persone, solo una piccolissima frazione ha avuto il privilegio di conoscerLo, ascoltarLo e vederLo. Di fatto, siamo Suoi contemporanei e, come tali, abbiamo il dovere di servirLo e portare avanti il Suo Messaggio. La Missione di Swami Un giorno, nel portico di Mandir, Swami stava conversando con i ragazzi del College. Un devoto anziano, anch’egli presente, parlò della Missione di Swami. Swami disse: “La Mia unica Missione è aiutarti a realizzare che sei Dio.” Tutti i Suoi megaprogetti - lo sviluppo dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, i numerosi progetti idrici, le istituzioni educative e la creazione di ospedali di livello mondiale - sono tutti insignificanti considerando l’unica e sola Missione che Egli ha nei nostri confronti. La Sua vera Missione è aiutarci a diventare esseri Eterno Auriga
umani ideali attraverso una costante trasformazione. Le istituzioni che Swami ha creato sono semplicemente strumenti della sadhana che i devoti possono praticare per la loro trasformazione spirituale. Indubbiamente, la trasformazione spirituale si protrae per molte vite. Tuttavia, il nostro Prema Svarupa (Incarnazione dell’Amore) ha detto che, se lo vogliamo, ci farà attraversare l’oceano del samsara (il ciclo di incessanti nascite e morti) in questa vita. Una volta che Gli siamo profondamente devoti, Egli ci apre la strada e noi affrontiamo le sfide della vita con maggiore equanimità. Dicembre 2020 15
Swami ci fornisce esperienze uniche, che si attagliano perfettamente al nostro personale DNA spirituale ed emotivo. A mano a mano che ci sintonizziamo con la Coscienza Universale, le esperienze della vita diventano momenti di insegnamento e la trasformazione si dispiega naturalmente dall’interno. Permettetemi di condividere con voi alcune esperienze personali del mio risveglio. Swami Risponde alla Preghiera di mia Moglie Un giovedì pomeriggio, nell’autunno del 1978, ero fuori città in viaggio per Boston per un colloquio di lavoro. Mia moglie, con Sunita, una sua cara amica, andò al Centro Sai Baba locale di St. Louis. Al loro arrivo, mia moglie pregò: “Ho sentito che sei Dio e che soddisfi i desideri di tutti. Mio marito ha perso il lavoro quattro mesi fa e da allora ne ha cercato un altr o. Crederò che sei Dio se gliene troverai presto uno.” Quando tornai a St. Louis, Sunita raccontò del suo estatico pomeriggio passato ascoltando Sai Bhajan al Centro locale. Aveva anche finito di leggere il libro di Howard Murphet “L’Uomo dei Miracoli”, e mi incoraggiò a leggerlo. Il giovedì successivo, mi portò al Centro Sai. Quando vi entrai, la sola vista sull’altare dell’immagine di Sri Sathya Sai Baba mi provocò una scarica elettrica che mi salì lungo la spina dorsale. Istantaneamente, una voce interiore mi disse: “Hai trovato Dio.” Sapevo in cuor mio che non avevo bisogno di prove, né avevo domande a cui rispondere. Per me, la rivelazione stessa era la prova di cui avevo bisogno. Quel momento fu di per sé la causa del mio risveglio spontaneo. Dopo aver trascorso un piacevolissimo pomeriggio al Centro, tornammo a casa e, in macchina, avvertimmo un forte profumo di gelsomino. Entrando nella nostra abitazione, un profumo di fiori ancor più penetrante si diffuse in tutta la casa. Successivamente scoprimmo che quella straordinaria esperienza olfattiva era considerata un segno della Presenza di Baba. Dopo quel 16 Dicembre 2020
magico pomeriggio, Sunita non mi aveva ancora detto della preghiera in cui aveva chiesto a Baba di trovarmi un lavoro e io, ignaro di ciò, ogni giovedì, per nove settimane, ricevetti per posta un’offerta di lavoro. Tutte e nove le offerte provenivano da società comprese in “Fortune 1000 Companies” (classifica stilata dalla rivista economica ‘Fortune’, che elenca le 1000 più grandi imprese societarie statunitensi, classificate solo sulla base del fatturato ndt), distribuite negli Stati Uniti. Davvero un’impresa impossibile! Il fatto prodigioso succitato rivela come la mano nascosta di Swami avesse strategicamente eseguito tutte le variabili per vari lavori - dall’invio delle offerte delle singole aziende fino alla programmazione del loro arrivo ogni giovedì - un chiaro segno che erano tutte Sue benedizioni in risposta alla preghiera di Sunita quel primo pomeriggio al Centro. Questo evento decisivo aprì la strada al nostro viaggio spirituale. Accogliemmo immediatamente Baba nella nostra famiglia come nostro Dio, nostro Guru, nostro Tutto... Undici Anni di Pellegrinaggio Annuale Molto presto, verso la fine del 1978, facemmo un viaggio in India per esprimere la nostra gratitudine a Baba e ricevere le Sue benedizioni prima che io iniziassi la mia nuova attività con General Electric (multinazionale statunitense attiva nel campo della tecnologia e dei servizi che, secondo la classifica stilata da ‘Fortune’, era la ventiseiesima Compagnia al mondo per fatturato – ndt). Durante il nostro primo darshan, Swami prese la mia lettera, e benedisse e autografò il libro che stavo leggendo. Poi mi chiese con noncuranza: “Da dove vieni?” Risposi: “Da St. Louis, Baba.” Egli annuì muovendo la testa, mi guardò negli occhi, sorrise e disse: “Molto felice”, e se ne andò! Fui molto incuriosito: Lo avevo accettato come mio Dio e quindi mi chiesi: “Egli sa tutto. Allora perché questa domanda?” Eterno Auriga
Tornai nel 1980, e ancora una volta Swami fece la stessa domanda. Dopo qualche riflessione, decisi di contattare un alto funzionario del Trust che disse: “Ogni giorno migliaia di persone vengono qui e solo pochi fortunati hanno l’opportunità di interagire con Baba. Sii felice che Swami abbia conversato con te.” Fu un consiglio sincero e rimasi soddisfatto. Tuttavia, questo stato di cose andò avanti negli anni successivi e diventai sempre più confuso. Un giorno del 1986, mentre cercavo una risposta a questa faccenda enigmatica, aprii una pagina a caso di un libro appena acquistato, e i miei occhi si posarono su una riga che rispondeva proprio a questa domanda disorientante. Affermava che, quando Swami chiede a una persona da dove viene, pone una domanda spirituale che Egli rivolge spesso agli studenti. Diceva che Swami non chiede il nostro indirizzo fisico, ma piuttosto ci sollecita a cercare la nostra vera origine, ovvero che veniamo da Dio. Con un po’ di ego, mi dissi: “Ora so meglio come rispondere a Baba nel mio prossimo incontro con Lui!” Come Dio voleva, mi lasciò riflettere sulla questione e non me lo chiese più per qualche anno. Tuttavia, mi permise gentilmente di interagire con le autorità universitarie e di essere coinvolto in piccoli progetti di servizio adatti alle mie capacità professionali. Nel 1989, io e mio figlio eravamo seduti in prima fila nel corridoio esterno. Quel giorno Swami si avvicinò dolcemente a noi, si fermò per prendere le nostre lettere e ci concesse amorevolmente Padanamaskar. Mentre Lo guardavamo, ci chiese: “Da dove venite?” Risposi prontamente: “Baba, da Shelton, Connecticut.” Egli sorrise e disse: “Molto felice”, e se ne andò! Mio figlio notò subito il mio errore e disse: “Papà, hai fatto lo stesso errore. Dovevi dire: “Baba, vengo da Te!” La mia testa entrò in confusione, così Lo pregai in silenzio: “Baba, non sono ancora ‘cotto a puntino’; per favore perdonami e guidami!” Madre Sai ha una Eterno Auriga
pazienza infinita, insegna a ogni figlio al proprio ritmo, senza fretta e non si arrende mai con nessuno di loro. Questo è il compito che l’Avatar si è assunto. Per molti anni non avemmo alcun colloquio personale con Swami, ma continuammo ad andare regolarmente a Puttaparthi come famiglia. Tuttavia, avemmo numerosi darshan ravvicinati, splendidi e amorevoli in cui Egli ci concesse brevi conversazioni mentre ci passava accanto. Questi momenti ci portarono una gioia immensa. Eravamo felici che accettasse le nostre lettere e guidasse la nostra “nave di famiglia” con dolce, tenera e amorevole premura. Il 7 marzo era il mio compleanno. Ero seduto in prima fila al darshan con in mano un vassoio. Swami si avvicinò a me con movimenti leggiadri. Mi sollevai sulle ginocchia con il vassoio in mano, Egli lo benedisse, e amorevolmente mi concesse un Padanamaskar come dono di compleanno. Ero in estasi. Mentre stavo per sedermi, mi chiese: “Da dove vieni?” Prima ancora che potessi rispondere, Baba aveva già percorso camminando diversi metri, probabilmente sapendo che cosa stavo per dire! Risposi: “Baba, da Te!” Egli si girò velocemente, mi guardò con uno sguardo penetrante e mi domandò stupito: “Che cosa?” Ripetei: “Baba, da Te.” Egli annuì, pronunciò “vai”, e continuò con il Suo darshan. Sentii girarmi la testa quando avvertii nel petto una forte cupa tristezza. Che cosa avevo fatto per contariarLo così tanto? Mi venne una grande agitazione e fui sul punto di crollare emotivamente perché per me un “vai” con uno sguardo così severo significava “esci prima di essere buttato fuori!” In quel momento, un gentile signore seduto accanto a me chiese: “Perché rimane seduto? Swami l’ha chiamata per un colloquio!” Rimasi per un attimo sbalordito, poi balzai rapidamente in piedi e mi diressi verso la veranda dove si erano già riuniti diversi devoti, ansiosi di avere un colloquio con il nostro Signore. Dicembre 2020 17
Il mio Primo Colloquio con Swami Non avendo familiarità con la procedura delle udienze, seguii in silenzio il gruppo di devoti nella stanza dei colloqui e mi sedetti vicino alla porta. Baba entrò e si accomodò sulla Sua sedia dall’altra parte della stanza, mi guardò dritto e chiese: “Da dove vieni?” Io ripetei: “Swami, da Te!” Pronunciò poi qualcosa in telugu che provocò sonore risate! Sapevo che la battuta era su di me, immaginando di aver detto qualcosa di inappropriato. Il resto del colloquio fu in telugu, che per me era come latino o francese. Tuttavia, ero al settimo cielo! Ero in compagnia di Dio, gli occhi fissi su di Lui per il resto dell’ora in una trance beata. Mentre il colloquio si stava concludendo, il Signore compassionevole ebbe pietà di me e mi chiamò accanto a Sé. Colsi l’opportunità di essere così vicino a Lui baciando i Suoi Piedi di Loto. Poi mi inginocchiai accanto a Lui, le mani in preghiera. Mi domandò: “Come ti chiami”? “Ramesh, Swami”, risposi. Poi mi chiese se conoscevo il significato di Ramesh, e io risposi di no. Mi spiegò allora che Ramesh consiste di tre sillabe: Ra + me + esh. Ra allude a Ramata, che significa ‘in completo struggimento e in estasi’. Ra + me significa ‘colui che è sempre estaticamente avvinto da qualcosa’. Esh sottintende Iswara. Ramesh quindi significa ‘uno che è sempre in estasi e assorto in Iswara (Dio)’. Non appena Baba ebbe terminato la spiegazione, la Sua mano iniziò a compiere un movimento circolare e ne scaturì un magnifico anello con 18 gemme colorate, con in cima il linga del Signore Shiva, tempestato di pietre. Baba lo mostrò poi agli altri devoti, indicando i dettagli del linga in cima all’anello, che simboleggia Iswara. Tutti i presenti rimasero affascinati dalla bellezza e dalle elaborate peculiarità dell’anello. Swami me lo fece scivolare delicatamente sul dito anulare. Fu un’importante esperienza di compleanno con Dio, culminata in una lezione spirituale, immortalata dal bellissimo anello. La storia 18 Dicembre 2020
non finisce qui. Ogni volta che Swami dà qualcosa, c’è sempre un significato più profondo nel Suo dono che capirà solo chi l’ha ricevuto. Dio sa tutto di ognuno di noi e ama ricordarci questo fatto. Nel mio caso, Egli confermò e incoraggiò la mia adorazione quotidiana del Signore Shiva, che era la mia pratica da tre decenni. Inoltre, mi ricordò tacitamente di adorarLo come il Signore Shiva. Quando, molti anni fa, lasciai l’India per proseguire i miei studi universitari negli Stati Uniti, il sacerdote del nostro tempio locale mi regalò un bellissimo Shiva Linga, incaricandomi di portarlo all’estero e adorarlo ogni giorno. Io non sapevo che ero destinato a incontrare la piena incarnazione di Dio che avrebbe rafforzato la mia fede nel Signore Shiva. Servire Swami attraverso le Sue Istituzioni L’amore e la compassione di Swami verso tutti gli esseri viventi sono al di là della comprensione. Per tutta la vita, Egli ha sempre continuato a dare e, come Sua eredità, ha lasciato molte gemme per il bene dell’umanità e dei Suoi devoti. All’interno della Sua vasta eredità, le gemme più importanti sono le Sue istituzioni divine, che ha instancabilmente progettato, costruito e gestito. Durante uno dei miei primi colloqui con Swami, dopo aver fatto Padanamaskar, chiesi umilmente: “Swami, quando posso tornare?” Arrivò allora una risposta inaspettata, ma molto profonda! Con voce perentoria, Swami disse: “Quando lasci la casa di tua madre, le chiedi quando puoi tornare? Io sarò qui, ad aspettarti!” Poi, continuò dicendo: “Non ho creato queste istituzioni per Me Stesso. Sono fatte per te...” Col tempo mi sono reso conto che ha creato le Sue istituzioni come veicoli attraverso i quali i Suoi devoti possono servire Dio e santificare la loro vita. Spetta a ciascuno di noi trovare una collocazione nella Sua Missione, in base alle nostre capacità. L’affermazione di Swami secondo cui le Sue istituzioni erano Eterno Auriga
state costruite per noi, fu un punto di svolta rivelatore nella mia esistenza. Ho messo in pratica le Sue parole e trasformato la mia vita attraverso il servizio disinteressato all’interno delle Sue istituzioni. Oggi so che ogni atto di servizio in cui sono coinvolto è solo per Dio. Il servizio è diventato un rispettoso atto di abbandono. Per grazia di Swami, il servizio è diventato una parte importante della sadhana della nostra famiglia attraverso il veicolo del Prashanti Trust per progetti umanitari. Il Trust è stato nominato e benedetto da Lui durante l’udienza di novembre 1992, dandoci una guida personale, approvando i cinque Amministratori Fiduciari iniziali e lo Statuto. Momenti di Facile Apprendimento dal Servizio attraverso le Istituzioni di Swami Dobbiamo renderci conto che il servizio è una pratica spirituale che richiede la disciplina della devozione, dell’abbandono, del distacco e dell’umiltà. Pertanto, dobbiamo dare la priorità al benessere degli altri rispetto al nostro. Una volta fatto questo, la nostra trasformazione spirituale passa gradualmente alla modalità ‘pilota automatico’ senza che nemmeno ce ne rendiamo conto. Di conseguenza, diventiamo consapevolmente amministratori di tutti i beni che ci vengono conferiti! Il titolo di amministrazione fiduciaria toglie il peso della proprietà dei beni e dell’ego. Di conseguenza, il distacco prende il sopravvento e la sadhana del servizio diventa molto facile. L’empatia diventa la nostra seconda natura e, rendendo felici gli altri, diventiamo più felici anche noi. A mano a mano che evolviamo e ci impegniamo a intraprendere progetti altruistici più grandi, iniziamo a sperimentare le Sue Onniscienza e Onnipresenza, perché cominciamo a sperimentare il flusso di risorse dall’universo per la riuscita dei nostri progetti. Così, finalmente, iniziamo a intravedere che Egli è il Fautore di ogni cosa. Queste esperienze rafforzano Eterno Auriga
la nostra fede in Swami e cominciamo a fare affidamento sugli strumenti di Sathya e Dharma come nostri sostegni guida quotidiani. Gli Insegnamenti Fondamentali di Bhagavan Col tempo, ho capito che Swami sapeva da sempre che ci avrebbe portato più vicini a Lui. Per prima cosa voleva assicurarsi che comprendessimo i princìpi fondamentali dei Suoi insegnamenti: Dio è il Creatore, il Sostenitore e il Distruttore di tutte le cose e che Lui e solo Lui compie la Sua opera attraverso ciascuno di noi come nostro Abitante Interiore. In secondo luogo, nel corso di molti anni e numerosi viaggi, Baba ci ha insegnato sempre con tanto amore a trovarLo dentro di noi e nel mondo. Ci ha sempre messi alla prova, finché non abbiamo saputo con assoluta certezza il significato di “chi siamo”. A mano a mano che progredivamo, ci rendevamo conto che guidava tutti i nostri pensieri, parole e azioni, mantenendoli sincronizzati. In anni di trasformazione personale, ci sono tre insegnamenti fondamentali che abbiamo imparato da Swami: • aver fiducia nella Sua Parola e arrendersi alla Sua Volontà conta come una delle lezioni di maggior impatto; • per sfuggire alla morsa dell’ansia, dobbiamo rimuovere l’attaccamento agli eventi della vita; • sapere fino in fondo che Swami è onnisciente e la Sua Volontà (Sankalpa) non conosce ostacoli. Noi siamo diventati un riflesso di Bhagavan, come individui e come famiglia. Essa è stata, e continua a essere, plasmata dal Suo amore, dalla Sua guida, dai Suoi insegnamenti e benedizioni, ed Egli ne è il fulcro. - L’autore, dottor Ramesh Wadhwani, è un ardente devoto di Bhagavan da oltre quattro decenni. La sua residenza “Sai Nivas” a Shelton, CT, USA, è diventata un Centro Sai a tutti gli effetti. Dicembre 2020 19
39A CONVOCAZIONE ANNUALE DELLO SSSIHL
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L 22 NOVEMBRE 2020 SI È svolta, a Prasanthi Nilayam, la 39 Convocazione Annuale dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore (Università Accreditata). L’ospite principale è stata la dottoressa Soumya Swaminathan, Scienziato Capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Discorso Introduttivo del Vicerettore L’evento è iniziato alle 15,30 quando gli illustri delegati, il Rettore, il Vicerettore, il Segretario Amministrativo, l’Ispettore agli Esami, i Presidi di Facoltà, i Membri del Trust dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, il Consiglio Accademico e il Consiglio di Amministrazione sono entrati nell’Auditorium Poornachandra di Prasanthi Nilayam con il Segretario Amministrativo dell’Università che reggeva la mazza cerimoniale. I lavori della Convocazione sono iniziati alle 15,30 con canti vedici d’invocazione da parte di un gruppo di studenti. Il Magnifico Rettore Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, ha poi dichiarato aperta la Convocazione dopo che il Vicerettore, professor (dottor) C.B. Sanjeevi, Lo ha invocato. Nel suo discorso introduttivo, il Vicerettore ha parlato del sistema di educazione integrale dell’Istituto basato sui valori, che ha provveduto allo sviluppo a tuttotondo degli studenti per renderli cittadini esemplari del Paese. Egli ha riferito che, per istituire lo SSSIHL Central Research Instruments Faculty (CRIF) a Prasanthi Nilayam e lo SSSIHL Central Research Laboratory 20 Dicembre 2020
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Il discorso introduttivo del Vicerettore, professor (dr.) C.B. Sanjeevi.
(CRL) presso il Campus di Anantapur, sono stati spesi circa 530 milioni di rupie, il che ha permesso di compiere passi da gigante (in breve tempo) su un numero di progetti di ricerca traslazionale in varie aree di frontiera della scienza e della tecnologia che riguardano Fisica, Biologia, Chimica, Scienza dei Materiali, Scienze Alimentari e Computazionali e varie aree interdisciplinari. Menzionando la qualità della ricerca condotta nell’Istituto, il Vicerettore ha osservato che si tratta di una ricerca socialmente rilevante di cui beneficiano le fasce meno privilegiate della società. Egli ha fatto una menzione speciale al Grama Seva, iniziato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, che mira a sensibilizzare gli studenti sui bisogni dei poveri in India. Alla fine, il Vicerettore ha annunciato, tra fragorosi applausi, come il personale universitario e gli studenti abbiano sviluppato, dopo un intenso lavoro, un kit di rilevamento Covid. Lo ha poi presentato al Rettore dell’Istituto, Sri K. Chakravarthi. Eterno Auriga
Laureandi Ammessi ai Corsi di Laurea Dopo il discorso introduttivo del Vicerettore, l’Ispettore agli Esami, Sri Sanjay Sahni, ha presentato online i laureandi al Rettore, Sri K. Chakravarthi, che li ha ammessi ai loro corsi di laurea. Il Vicerettore ha quindi fatto prestare giuramento ai laureandi. Il Rettore ha successivamente assegnato medaglie d’oro agli studenti meritevoli che si sono distinti in varie facoltà durante l’anno accademico 2019-20 e diplomi agli studenti del Dottorato di Ricerca.
Discorso di Convocazione dell’Ospite Principale L’ospite principale, dottoressa Soumya Swaminathan, ha quindi pronunciato il suo Discorso di Convocazione. Sottolineando l’urgente necessità che le persone vivano in armonia tra loro e con la natura, l’oratrice ha segnalato che il consumismo sfrenato e l’accumulo di ricchezza nelle mani di pochi potrebbero portare a risultati disastrosi.
L’Ospite Principale della Convocazione tiene online il suo Discorso di Convocazione.
Deplorando la mancanza di opportunità per i settori meno privilegiati della società, ha sottolineato la necessità di democratizzare l’istruzione, il buon governo, un programma di salute pubblica efficace, un buon sistema di comunicazione e comprensione sociale. Riferendosi all’emergenza mondiale causata dalla pandemia Covid-19, ha sottolineato la necessità di un’assistenza sanitaria di qualità. Augurando un brillante Eterno Auriga
futuro ai laureandi, ha consigliato loro di fare del bene a tutti. Discorso Inaugurale del Magnifico Rettore Fondatore Sono seguite le divine benedizioni del Magnifico Rettore Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Nel Suo Discorso, Bhagavan afferma che l’uomo non ha bisogno solo della Fisica, ma anche della Metafisica. Dando ulteriori spiegazioni, Bhagavan sottolinea che l’uomo non dovrebbe cercare solo i benefìci della scienza, ma anche sapere come usare la conoscenza scientifica. I problemi del mondo, Egli continua, sono causati dalla mancanza di conoscenza, aggiungendo che gli scienziati moderni hanno fatto molte scoperte, ma la conoscenza scientifica dovrebbe fondersi con la saggezza spirituale. Facendo l’esempio di Newton, Bhagavan afferma che lo scienziato scoprì la forza di gravità, ma comprese di non averla creata. Dopo il Discorso di Bhagavan, l’intera assemblea si è alzata per cantare l’inno nazionale. Alle 17,20, l’Arati ha segnato la conclusione del Programma. Commedia di Convocazione “Man Mandir” La Commedia di Convocazione, trasmessa in seguito su YouTube, presentava un comune problema familiare di conflitto tra due fratelli. L’insegnamento di Bhagavan di Sathya, Dharma e Prema produceva tuttavia un cambiamento nel cuore del fratello inflessibile. Un video clip di una precedente commedia rappresentata in occasione della Convocazione, sulla storia di Rama e Bharata, tratta dal Ramayana, ha mostrato il percorso in cui l’amore di Bharata conquistò Rama e l’amore di Rama per il Dharma fece sì che Bharata si sottomettesse a Rama. Dicembre 2020 21
Presa di Coscienza per l’Ambiente
La Benedizione del Signore per una Maggiore Consapevolezza di Sé Ashok K. Sakhrani
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OLTE PERSONE PRIVILEGIATE nel mondo evoluto e in via di sviluppo non hanno mai preso seriamente in considerazione l’ambiente anche quando c’è stata
un’esplosione di informazioni nei mezzi principali di comunicazione sugli effetti dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento. Siamo diventati dipendenti dall’abbondanza di cose materiali relativamente economiche, rese possibili dalla globalizzazione e dalle catene di approvvigionamento mondiali. Potenti motori di commercializzazione hanno cambiato ciò che e quanto consumiamo, poiché siamo viziati da un eccesso di scelte convenienti. Tra le tante, 22 Dicembre 2020
c’è un’inconfondibile ambivalenza verso il lento degrado dell’ambiente. Gli esperti mettono in guardia sui cambiamenti climatici e sostengono riduzioni significative nel nostro uso di combustibili fossili, ma i nostri capi politici raggiungono accordi internazionali sulla riduzione delle emissioni che però si dovranno sviluppare solo in molti, molti anni. Poi ci sono i negazionisti. Sembra che il cambiamento di trasformazione non arriverà presto, e quindi la preoccupazione di molti per l’ambiente rimane in sospeso. La Crisi Ambientale è Crisi Spirituale Nel mio caso, dopo molti anni, alla fine si è verificato un cambiamento interiore, e lentamente, ma costantemente, c’è stata un’inequivocabile presa di coscienza per l’ambiente. In verità, questo non è semplicemente accaduto; credo che sia stato orchestrato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Stesso per favorire la mia elevazione spirituale. Negli ultimi anni, per un po’ di tempo ho pregato Swami di avere il Suo Darshan fisico. Tuttavia, ogni volta, in risposta, c’era una “consapevolezza istintiva” per la quale Egli, in realtà, vuole che Lo vediamo ovunque, per avere il Suo Darshan nella Sua stessa creazione. Mi sono reso conto che il Suo Darshan fisico sarebbe stato solo fugace, mentre, vederLo nella Sua creazione, sarebbe stata l’esperienza decisiva di vivere costantemente alla Presenza Divina, ovvero nella Consapevolezza Piena e Costante. La convergenza di eventi che ha determinato questo cambiamento interiore è stata una benedizione concessa in risposta alla mia Eterno Auriga
preghiera di avere il Suo Darshan. Lezione numero uno: desidera ardentemente Dio: Egli ascolta! Nel novembre del 2016, l’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai annunciò la Conferenza “Go Green” a Prasanthi Nilayam per luglio 2018. L’anno successivo, in un certo periodo, fui spronato da Mani Divine a scrivere un opuscolo interreligioso, intitolato “Mother Earth” (Madre Terra), comprendente alcuni insegnamenti di diverse tradizioni e credo religiosi sul dovere dell’uomo verso la creazione di Dio. Non sapevo allora che sarebbe stata una verifica per un’opportunità di servizio. All’inizio del 2018, mi venne offerta la possibilità di far parte del gruppo editoriale nella produzione di un libro per la Conferenza “Natura: la Veste di Dio”. Conoscendo poco le questioni ambientali, l’unica abilità che portai in quel servizio fu la capacità di ricercare problemi ambientali e le loro soluzioni, e scrivere/chiosare con un minimo di intelligibilità. Sembrava che fosse abbastanza! Lezione numero due: bisogna solo essere volenterosi. Swami stava concentrando abilmente la mia attenzione sulla catastrofe ambientale che il pianeta sta affrontando e su come i Suoi insegnamenti e quelli di altre tradizioni religiose forniscano l’unica vera risposta, perché essi non si limitano ad affrontare il problema, ma vanno alla sua radice, vale a dire all’ignoranza, all’avidità e alla mancanza di autoconsapevolezza umane. Egli mi fece dono di una citazione di Swami Tripurari: “La crisi ambientale è essenzialmente una crisi spirituale...” Questa citazione è meglio compresa se si capisce l’essenza degli insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba sulla relazione dell’uomo con la Natura: Dio si manifesta nella Natura e deve essere realizzato dall’uomo attraverso di essa e, in realtà, non c’è differenza tra Dio, la Natura e l’uomo. Eterno Auriga
Swami ha attirato l’attenzione sullo stesso argomento per circa 40 anni. Noi umani abbiamo perso il rispetto per la Natura e con le nostre azioni abbiamo distrutto l’equilibrio necessario a mantenere pura quella relazione; in tal modo, quando la Natura reagisce, si verificano conseguenze disastrose. La Conferenza “Go Green” La stessa Conferenza “Go Green” è stata un’importante riaffermazione dell’interconnessione dell’uomo con la Natura, dell’interdipendenza da essa, e un’opportunità per mostrare il lavoro ambientale che l’Organizzazione Sri Sathya Sai sta svolgendo e deve ancora svolgere. Come partecipante, inconsapevolmente venivo preparato ad assorbire le lezioni lì condivise e a riflettere sul mio rapporto con la Natura, e quindi con Dio Stesso. La Conferenza “Go Green” ha collegato l’amore per il mio Guru e Dio, Sri Sathya Sai Baba, al mio rapporto con la Natura, e di fatto con tutta la Creazione. Ecco quanto è stato drastico l’impatto! Subito dopo la Conferenza, intorno all’agosto del 2018, mi fu offerta la possibilità di far parte del Comitato per la Sostenibilità Ambientale (CSA) della SSSIO. Perché io? Che cosa avevo da offrire rispetto a un argomento di cui solo fino all’anno prima non mi ero mai interessato? Mi resi presto conto che queste erano riflessioni irrilevanti di una mente iperattiva. Basta sapere solo una cosa: se viene concessa l’opportunità di servire la Missione di Sri Sathya Sai Baba, in qualunque ruolo, accettatela senza domande e con gratitudine. Venni rincuorato da un messaggio che avevo appena sentito durante il viaggio di luglio del 2018 a Prasanthi Nilayam (orchestrato o solo una coincidenza? ci si potrebbe chiedere retoricamente). In una delle sessioni del Programma Internazionale Sri Sathya Sai sulla Leadership per Giovani Adulti, uno degli Dicembre 2020 23
oratori citò Swami: “Dio non chiama i qualificati; qualifica quelli che chiama.” Questo è tutto ciò che dobbiamo sapere: avendo scelto noi per servire, Egli ce lo insegnerà. Questa è la lezione numero tre. È stata una benedizione lavorare con esperti nel lavoro ambientale. Con la Sua grazia e il dedito contributo di ogni membro del Comitato, è stato raggiunto un bel risultato: c’è coerenza nei nostri impegni e risultati, che fanno parte di una visione ispirata di cui noi esseri umani abbiamo bisogno e con cui possiamo riconnetterci interiormente a Dio per rinvigorire il nostro rispetto per la Natura e vivere in armonia con essa. La pagina web del CSA su www. sathysai.org è piena di utile saggezza e strumenti pratici. Questa armonia può essere facilmente costruita sulla base personale del consumo moderato e responsabile in conformità al programma “Tetto ai Desideri” di Swami e ai cinque Valori Umani universali, in modo da vivere più semplicemente, con la nostra attenzione non sulla gratificazione dei sensi, ma sul compiacere Dio. Il Comitato si rende conto che la trasformazione deve prima iniziare dentro di noi personalmente e all’interno della SSSIO perché, individualmente e collettivamente nei Centri Sri Sathya Sai, dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. Dobbiamo essere “eroi (heroes) e non zeri (zeros)” per vivere in armonia con la Natura. L’Intima Relazione tra l’Uomo, la Natura e Dio Essere membro di un Comitato impegnato nell’attività ambientale ha creato in me, volendo citare alcune considerazioni, una maggiore sensibilità per la sublime bellezza degli alberi, la maestosità delle montagne, il profumo del porto, le abbondanti benedizioni della luce del sole e lo splendore della luna in una notte buia. Se si guarda da vicino, si inizierà a venerare la Natura, questa meravigliosa 24 Dicembre 2020
casa che ci nutre e da cui dipendiamo totalmente per la nostra stessa esistenza. La Creazione di Dio è davvero magnifica e noi umani non possiamo distruggerla! Queste considerazioni sono visibili nelle città ad alta densità, così come lo sono nelle aree naturali, nei vasti panorami ecc. Dobbiamo solo aprire il cuore in modo da vedere la magnificenza di Dio ovunque. La consapevolezza della bellezza mozzafiato di Dio nella forma in cui si è manifestato può portare alla trasformazione in quanto abbatte le basi egoistiche della separazione individuale, permettendo all’universalità di tutta la Creazione di rivelarsi a noi. I membri del Comitato parlano sempre più spesso con i devoti di tutto il mondo che mirano anch’essi a proteggere l’ambiente e a vivere in armonia con la Natura. Si sa che Swami sta guidando questo sforzo riunendo le persone per creare una maggiore consapevolezza collettiva e supporto reciproco. Di fatto, il contributo unico della SSSIO alle discussioni sui cambiamenti climatici e l’inquinamento ambientale consiste nel messaggio che Dio, la Natura e l’uomo rientrano nello stesso Principio Divino e che esistono programmi semplici che, se ben compresi e praticati, possono trasformare i cuori e le menti dei ricercatori seri e garantire il cambiamento. Spetta a tutti portare questi insegnamenti nella comunità in generale. Non dobbiamo preoccuparci dell’enormità della sfida: Egli cambierà il mondo come vuole. Noi siamo solo in viaggio verso la realizzazione del Sé. Essa comincia chiudendo il rubinetto quando l’acqua non è necessaria e spegnendo le luci non utilizzate, perché tutto è un dono di Dio, anzi, è Dio Stesso. – L’autore, qualificato avvocato di Hong Kong, è Presidente del Comitato per la Sostenibilità Ambientale e Presidente dei Paesi della Zona 5 dell’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai Eterno Auriga
LE MIE ESPERIENZE CON BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA* Dottoressa Goteti Saraswati
I
L 5 GIUGNO 1961, PER IL VIAGGIO venire? Ho prenotato due biglietti per te a Badrinath con Bhagavan, ci fu e Bhadram, che ti accompagnerà. Vi sarà chiesto di recarci a Madras (ora utile; venite entrambi insieme.” Trasmisi Chennai). Mi fu concesso il permesso quella lettera a Sri Ramarao a Rajahmundry e arrivammo a casa. Dopo esservi tornati, (Rajamahendravaram). Ramarao e sua avevamo appena tre settimane di tempo sorella risposero: “Dato che hai ricevuto e dovevamo essere a Chennai entro la una lettera da Swami, di che altro hai data prevista. Ci fu un avviso pubblicato bisogno? Parti immediatamente!” Quindi, sul Sanathana Sarathi, in cui si affermava conseguentemente, partimmo da Chennai. che potevano andare solo le persone Avrete sentito parlare del viaggio a Badri, che avevano ricevuto la notifica per il ma c’è solo una cosa di questo viaggio che Badri Yatra (pellegrinaggio a Badri) e non io ho provato. Swami è visto in una forma potevano coloro che non avevano ricevuto particolare da ognuno di noi, non è vero? la notifica da Swami. Le persone aspettano di toccarGli i Piedi, Il Badri Yatra con il Signore Narayana, ma solo alcuni ne hanno l’opportunità e 1961 altri no, anche se Swami è di fronte a loro. Non avevo ancora ricevuto alcuna Allo stesso modo, anche a Badri, ognuno comunicazione. Ne parlai a Sri Bhadram di noi ha vissuto un’esperienza unica e io e dissi: “Swami Stesso mi ha chiesto di la mia. andare, ma non ho ancora ricevuto nessuna notifica.” Egli mi suggerì di scrivere una lettera. Allora scrissi: “Swami, hai detto così, ma non ho ricevuto la lettera di invito. Devo venire o no?” Ebbi una risposta immediata da Swami. Il servizio postale era molto veloce in quei giorni. La lettera arrivò e la risposta fu: “Dovresti dare la priorità alla Mia parola e non a una lettera. Non ti ho forse chiesto di Il gruppo delle persone al seguito di Bhagavan alla volta di Badri. Eterno Auriga
* Continued from October 2020 issue.
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Il Divino Amore Materno di Swami Partimmo il 6 giugno 1961 e ricordo che restammo a Badri dall’11 al 17 giugno 1961. Il primo giorno ci chiesero di eseguire la Puja. A quei tempi non c’erano servizi di autobus. Camminavamo lentamente vedendo lo splendido scenario delle montagne himalayane e conversando tra noi. Non ci crederete se dico questo: io e la zia più giovane di Seetharam Babu, assieme a due altri signori di Rajamahendravaram, camminammo per quasi 17 miglia. Bevevamo acqua ghiacciata e, a causa del freddo, le nostre gole gelavano. Sulla strada, davanti a noi vedemmo un Doli (palanchino) inviato da Swami che ci cercava, chiedendosi dove ci fossimo cacciate. Non che non lo sapesse, ma Swami mostrò il Suo affetto in quel modo. Sri Bhadram ci disse che Swami era preoccupato e irrequieto poiché non eravamo arrivate. Egli ci chiese: “Dunnapota (bufalette), perché così tardi? Dov’eravate? Mi avete davvero fatto preoccupare a lungo.” Era venuto davanti a noi e aveva chiesto: “Perché così tardi? Svelte, andate prima a mangiare.” Mi tornò in mente mia madre. Una madre si preoccupa sempre della propria figlia. Quando eravamo ragazzine, se tornavamo tardi da scuola, perché dovevamo camminare per tre miglia, mandava i domestici con delle lanterne, dicendo loro di accompagnarci a casa. Simile era l’affetto mostrato da Swami verso di noi. Il Rimprovero da parte di mio Nonno All’inizio del viaggio a Badri, ci venne data una lista di cose da portare, cioè borraccia, scarpe di tela, occhiali, guanti ecc. Acquistammo tutto al mercato di Madras. Salimmo sul treno per Delhi, vi arrivammo e andammo a Dehradun e poi a Haridwar. Dovemmo scalare le montagne fino a Joshimath e lì la mia borraccia d’acqua si ruppe. Mentre scalavo la 26 Dicembre 2020
montagna ebbi sete. Swami ci riunì tutti attorno a Lui, si sedette al centro e ci elargì perle di saggezza. Prese la Sua borraccia e bevve. Io ero seduta di fronte a Lui. Egli chiese: “Vuoi bere? Vuoi dell’acqua?” Risposi di sì. Swami ne versò nel tappo della borraccia e me lo diede. Dopo aver bevuto inclinando la testa, la versai nella bocca di Sita e restituii il tappo vuoto a Swami che lo rimise sulla borraccia e riprendemmo a camminare. Il nonno era furioso con me e iniziò a rimproverarmi: “Non hai cervello.” Chiesi: “Perché?” Rispose: “Non puoi bere l’acqua dalla borraccia di Swami!” Io dissi che era stato Lui a offrirmela, e anch’io avevo davvero sete. Allora domandò: “Anche se avevi sete, non sai come ci si rivolge a Swami?” A essere onesta, non lo sapevo, poiché era la prima volta che andavamo lì, dopo aver avuto il Darshan di Swami. Mi rispose: “È sbagliato. Dovresti sapere come parlare a Swami. Egli è Dio! Dovresti essere cauta e mantenere una certa distanza. Egli è il Fuoco!” Il nonno continuò a rimproverarmi finché non arrivammo a destinazione e noi continuammo ad ascoltarlo. In quel frangente, ci dette davvero un buon insegnamento! Materializzazioni nel Sancta Sanctorum Il giorno dopo ci fu detto che saremmo andati al tempio. Era vicino al confine con la Cina, dove predominava il comunismo e c’erano i razionalisti. Swami ci disse di entrare nel tempio. Era davanti, e noi Lo seguimmo. Ci fu una grandissima discussione perché c’erano persone che aspettavano fuori. Sostenevano di essere anche loro devoti e non solo noi. Swami disse: “Aprite la porta. Non fermate nessuno.” Tutti entrarono nel tempio. C’erano dei Nambudiri (sacerdoti). I loro antenati erano stati lì dai tempi di Adi Sankara. Non permisero nemmeno a Swami di avvicinarsi e salire. La divinità Eterno Auriga
Badri Narayana era su un piedistallo più alto. Non potevamo avvicinarci. Swami disse: “Portiamo questo Dio con noi...” e, dicendo ciò nella parte più sacra del santuario, prese un vassoio d’argento da qualcuno. All’improvviso, iniziò ad agitare la mano e materializzò un loto dai petali dorati.
Bhagavan con la manifestazione del Linga e la divinità Badri Narayana.
Agitò di nuovo la mano e apparve uno Shiva Linga: esso calzava a pennello nel centro del loto. Poi Swami materializzò una statua di Vishnu. Prese il vassoio e ci disse di seguirLo. Di fronte al tempio, c’era un Chatram (ostello) dove fummo ospitati. Swami ci portò lì. C’erano Rama e Lakshmana, due gemelli di Kumbakonam e cantavano molto bene. Rama e Lakshmana guidarono i Bhajan, e noi cantammo in coro. Swami era davanti, e noi Lo seguimmo. Poi, entrammo in una sala ove fu portato un tavolo con sopra Eterno Auriga
un telo che lo copriva. Swami vi pose questo vassoio d’argento assieme a della frutta, dopodiché chiese a Sri Bhadram di recitare dei mantra. Durante l’esecuzione dell’Abhishekam, Swami materializzò un piccolo vaso d’argento, come quelli che ci sono nei templi come a Kashi. Tenne la mano in questo modo (la dottoressa Saraswati mostra come - ndr). C’era un piccolo foro sul fondo del vaso. Swami disse: “Ho preso quest’acqua santa da Gangotri (nome di una località e di un ghiacciaio nel distretto di Uttarkashi – ndt). Eseguiremo l’Abhishekam al Linga manifestato.” Permise poi a ciascuno di noi di toccare il vaso, mentre Bhadram cantava i mantra ed Egli faceva l’Abhishekam, dopodiché fu eseguita la Puja. Swami agitò di nuovo la mano e materializzò 108 ‘Maredu Dalali’ (108 foglie dorate di Bilva). Sri Kasturi parlò a Swami del “Thumi Puvulu” (pianta medicinale dal nome latino laucas aspera - ndt). Non sapevo che cosa fossero i fiori di Thumi. Swami li materializzò e li sparse sul Linga. Così fu completata la Puja, dopodiché diede a ciascuno di noi una foglia di Bilva. Burgula Ramakrishna Rao era allora il Governatore dell’Uttar Pradesh. Swami gli chiese di tenere il Linga al sicuro. Dopo qualche tempo, il Linga sparì. Swami gli chiese di prendere il Linga, ma esso era svanito. Allora disse: “È stato inviato nello stesso luogo da cui proveniva!” Il tempio di Badri rimane chiuso per sei mesi. Le persone lasciano le cose come stanno poiché il tempio è completamente coperto di neve. La gente di Badri più tardi andò da Swami e fece Padanamaskar. Successivamente, quella sera, Egli tenne un Discorso. Il Padre di Swami Guarito dalla Vibhuti da Lui Materializzata Restammo lì per quattro giorni. Durante la permanenza a Badri, ricevetti un rimprovero da Swami, poiché non sapevo Dicembre 2020 27
come comportarmi. C’era un reparto per raggi X che era stato inaugurato da Swami. Qualcuno disse: “Non sei forse un medico? Per favore, vieni a visitare il Centro di Radiologia.” Camminai per 200 metri e ci andai. Non c’erano donne nelle vicinanze; ero l’unica. Mi chiedevo perché nessun’altra donna fosse venuta lì tra tutte quelle persone. Quando arrivai, Swami mi vide e disse: “Adhigaprasangam” (arrogante). Pensavo che Swami stesse dicendo che ero eccessivamente loquace. Risposi: “Adhigaprasangam? Quand’è che ho parlato eccessivamente, Swami?” Allora non conoscevo la paura. Swami non disse niente. A quel tempo, ero davvero una sciocca. Tornammo all’alloggio e il giorno successivo avvenne il viaggio di ritorno. Il clima in Himalaya è freddo, ma, allo stesso tempo, fa caldo durante l’estate. Il padre di Swami prese un colpo di sole. Io lo chiamavo Thatha Garu (nonno). C’era un’Ala separata per gli uomini. Non sapevo che le donne non
potessero andarvi e parlare con loro. In ospedale servivamo tutti, quindi non ne ero a conoscenza. Easwaramma Garu (la madre di Swami) mi disse: “Bambina, il nonno non sta bene; è successo qualcosa. Io non posso andare in quell’Ala. Puoi, per favore, andare dal nonno e visitarlo?” Corsi da lui immediatamente. Era privo di sensi e aveva vomitato. Gli pulii velocemente la faccia e lo chiamai: “Thata Garu...” Mentre stavo offrendo il mio servizio, passò Raja Reddy. Anch’egli chiamò il nonno: “Thatha, Thatha” e poi arrivò Swami. Egli non mi rimproverò e non disse nulla mentre stavo facendo servizio lì. Materializzò la Vibhuti e la mise al nonno che si riprese. – L’autrice, ginecologa di professione, è devota di Bhagavan da oltre cinquant’anni
Non è facile per la mente dell’uomo, immersa nelle preoccupazioni mondane, rivolgersi a Dio. La meditazione, la ripetizione dei Nomi del Signore, i Bhajan, la lettura delle Scritture e altre attività simili sono concepite per purificare la mente in modo che possa concentrarsi su Dio. Come un campo deve essere adeguatamente arato e preparato per la semina in modo da raccogliere buone messi, il campo della mente, per produrre il frutto della Saggezza Divina, deve essere reso puro e sacro attraverso azioni buone e sante e la Sadhana. – Bhagavan Sri Sathya Sai Baba 28 Dicembre 2020
Eterno Auriga
FORUM DEGLI EX STUDENTI
MOMENTI DI RIVELAZIONE RABIN KUMAR DIYALI
M
ENTRE SIEDO DA SOLO con uno stato d’animo piuttosto pensieroso, tentando mentalmente una sintesi della mia vita studentesca ai Piedi di Loto di Bhagavan, penso con stupore a come siano trascorse sette preziose estati da quando varcai i portali di questo paradiso. È incredibile... perché non era forse solo ieri che mi ero iscritto al college di Bhagavan? In verità, ci si dimentica di calcolare il tempo quando si vive con l’Eternità stessa. Il pensiero mi dà gioia con una sfumatura di dolore, perché, quando cerco di sbirciare negli intimi recessi del mio cuore per trovare lo splendore del Suo amore, scopro subito che Egli è stato sempre presente con il Suo amore generoso per me. Nonostante sappiamo che è la via e la meta per tutti noi, senza cui la nostra vita non avrebbero alcun significato o sapore, non riusciamo a capire il Suo amore. In diverse occasioni, ci ha ricordato di comprendere la Divinità che è in Lui e di non lasciarci ingannare dalle apparenze esterne. Attraverso parabole ed esempi, battute divertenti e storielle, ha costantemente cercato di inculcare quella verità in tutti noi. Uno di questi momenti d’oro arrivò, un bel mattino, nella mia vita. Il giorno era il 7 novembre 1984. Tutti noi stavamo aspettando con impazienza il Suo Darshan. Quando uscì, scelse quattro ragazzi e io fui uno dei fortunati. Ci disse di andare nell’anticamera del Mandir, Eterno Auriga
apparentemente per pulire e riordinare la stanza. Dopo aver fatto il giro dei devoti e aver concesso loro il tanto agognato Darshan, entrò direttamente nella stanza che stavamo pulendo. Eravamo tutti in piedi davanti a Lui con le mani giunte. Swami, nel Suo divino caratteristico stile, continuò a concederci uno dei momenti più rari della mia vita. Egli indicò una pelle di cervo che era arrotolata e tenuta su uno scaffale, e si rivolse a uno dei ragazzi: “Porta questa pelle sull’Himalaya e fai Tapasya (pratica ascetica) lì.” Per un momento, il ragazzo rimase perplesso e pensò: “Intende davvero questo? Lo sta dicendo seriamente o questo vuole essere un piacevole scherzo?” Ci fu silenzio per alcuni secondi, mentre Swami aspettava una nostra risposta. Mi guardò e chiese: “È bene fare Tapasya sull’Himalaya?” Risposi subito: “Sì, Swami.” Però, questa risposta non Lo soddisfece. Egli Stesso disse: “Non Dicembre 2020 29
ti rendi conto che il risultato di ogni Tapasya è qui?” e indicò Se Stesso. Ci concesse, poi, un breve assaggio della Sua Divinità e mostrò che non c’è bisogno di fare Tapasya sull’Himalaya quando l’oggetto di tutti questi sforzi era proprio di fronte a noi in carne e ossa. Poi continuò: “Ogni volta che do il Darshan a coloro che sono impegnati nelle austerità sull’Himalaya, anche per pochi secondi, essi si sentono estremamente felici per aver raggiunto quella visione di Dio e considerano ciò una grande esperienza. Voi tutti, invece, avete il Mio Darshan ogni mattina e ogni sera, eppure non vi rendete mai conto del suo valore.” Fornì, inoltre, una bellissima descrizione. “Ogni volta che le persone desiderano vedere un elefante, vanno nella foresta. E se per caso ne vedono anche solo la coda, e il corpo è nascosto tra i cespugli e gli arbusti, provano una gioia
immensa per quella visione. Nel tuo caso, c’è un elefante (Sai Geeta) davanti al tuo ostello, ma tu non brami vederla, perché è uno spettacolo familiare.” Da questi esempi, dobbiamo comprendere appieno il valore del Suo Divino Darshan. Poiché abbiamo la fortuna di essere vicino a Lui, dovremmo sfruttare al meglio ogni singolo momento della nostra vita qui. A volte, possiamo essere confusi dall’illusione e dalla disperazione. In quei momenti di debolezza, dobbiamo pregare Swami di avere la Sua grazia benigna, in modo che possiamo sempre sentire la Sua Presenza dentro di noi. L’autore ha conseguito l’M.A. nel Campus dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore di Prasanthi Nilayam. - Dal Sanathana Sarathi di aprile 1988
Qual è la causa principale di tutto il disordine, la confusione, la criminalità, la falsità e la violenza che predominano oggi nel Paese? È il comportamento delle persone contrarie alla dignità della natura umana, che è responsabile della situazione attuale. L’istruzione che si riceve oggi non ha alcuna relazione con i Valori Umani. Che rientri nella sfera del comportamento politico o della condotta sociale, dell’attività economica o degli obiettivi spirituali, tutte le azioni di ciascuno si basano sulle tendenze della mente. Nessun cambiamento in qualunque forma di attività è possibile se la mente non cambia. Questo è il motivo per cui i Veda affermano che la mente è la causa della schiavitù come della liberazione dell’uomo. 30 Dicembre 2020
– Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Eterno Auriga
I
AUSTRALIA
Nel luglio del 2020, l’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai (SSSIO) della regione est e ovest del Nuovo Galles del Sud (NGS) ha organizzato un progetto di servizio chiamato “Amore in Azione”. I volontari hanno fornito cibo e libri alle persone bisognose, donato sangue, scritto stimolanti messaggi per rallegrare chi era solo e organizzato campagne di sensibilizzazione ambientale. I membri della SSSIO hanno fornito più di 950 kg di cibo alle famiglie di rifugiati e a coloro che hanno perso il lavoro a causa della pandemia COVID-19. In collaborazione con altri, hanno donato oltre 200 nuovi libri a studenti bisognosi che frequentano scuole in zone sperdute dell’Australia. I volontari della SSSIO hanno anche organizzato una campagna di raccolta di sangue presso la Croce Rossa australiana. I membri dei Centri Sathya Sai del NGS hanno adottato un altro progetto significativo, “Zero Sprechi”, per proteggere Madre Natura. Questo è un progetto in corso per incoraggiare i devoti a seguire gli insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba e inculcare buone abitudini. Tutti i partecipanti hanno praticato il Tetto ai Desideri e hanno perseguito l’obiettivo di zero sprechi per uno o più dei seguenti elementi: cibo, denaro, tempo ed energia per proteggere l’ambiente.
MAURITIUS
Il 25 luglio 2020, una nave giapponese si è incagliata sulle scogliere meridionali di Mauritius, creando, per l’isola, un disastro ecologico senza precedenti. La nave ha versato idrocarburi e circa 1000 tonnellate di carburante in un parco marino protetto Eterno Auriga
Protezione dell’ecosistema in pericolo dalla fuoruscita di petrolio, Mauritius.
con barriere coralline incontaminate e foreste di mangrovie ospitanti specie in via di estinzione. In risposta alla fuoruscita di petrolio, è stata avviata una massiccia operazione di pulizia. Durante questa crisi senza precedenti, i volontari della SSSIO di Mauritius sono stati in prima linea e hanno collaborato in modo proattivo con le autorità governative e le organizzazioni non governative ambientali locali (ONG) per proteggere l’ecosistema e l’integrità biologica della laguna. Centinaia di membri della SSSIO di tutte le età e ceti sociali si sono uniti per creare delle barriere galleggianti assorbenti, fatte dei residui della lavorazione della canna da zucchero, per trattenere il petrolio e assorbirlo evitando che si diffondesse nella laguna.
SUDAFRICA
In Sudafrica, durante la festività del Guru Purnima di luglio 2020, i volontari della SSSIO, compresi i Giovani Adulti, hanno avviato una Mensa Sri Sathya Sai per i Poveri. Il 9 agosto, il gruppo ha preparato 20 pentole di cibo e servito 500 persone per la prima volta selezionate per COVID-19 da un medico SSSIO. Il cibo è stato anche consegnato a diverse case Dicembre 2020 31
Vincenzo de Paoli dell’Arcidiocesi di San Antonio, che fornisce giornalmente, 365 giorni l’anno, tre nutrienti pasti caldi, servendo una media di 1000 pasti al giorno ai bisognosi. Dalla fine di aprile 2020, i volontari del Centro Sri Sathya Sai di San Antonio hanno contribuito a preparare La Mensa Sri Sathya Sai per i Poveri in Sudafrica.
di riposo, orfanotrofi, case d’accoglienza, comunità e quartieri adottati. Il servizio è stato ben accolto e ha favorito un gran numero di persone indigenti dentro e intorno alla vasta area di Durban.
REPUBBLICA DOMINICANA
Il 30 luglio 2020, la tempesta tropicale Isaías ha provocato una frana nella Repubblica Dominicana, danneggiando più di 1000 case a Hato Mayor, provincia della parte orientale del Paese, e facendo sfollare migliaia di persone. I volontari della SSSIO hanno risposto immediatamente individuando le famiglie più colpite dalla
Distribuzione di alimenti in Texas, USA.
pasti caldi ogni settimana per circa 600 destinatari ospiti del St. Vinny’s Bistro. In considerazione della pandemia COVID-19, sono state prese precauzioni per garantire che gli alimenti venissero procurati, cucinati e distribuiti nel rispetto rigoroso delle linee guida di sicurezza e distanziamento sociale.
RUSSIA E PAESI LIMITROFI
I soccorsi umanitari per la tempesta tropicale nella Repubblica Dominicana.
tempesta e hanno consegnato 55 pacchi di alimenti non deperibili, lenzuola, asciugamani, utensili domestici e vestiti per donne, uomini e bambini. Le famiglie hanno espresso la loro gratitudine per l’aiuto ricevuto.
STATI UNITI D’AMERICA
St. Vinny’s Bistro è una casa d’accoglienza nel centro di San Antonio, in Texas, gestito dalla Società di San 32 Dicembre 2020
I volontari Sri Sathya Sai della Zona 8 hanno avviato il progetto ecologico “Pianeta Pulito”, per ispirare tutti a praticare i valori universali di ‘Unità è Divinità e Purezza è Illuminazione’, servendo la Madre Terra. La prima fase del progetto prevedeva la pulizia delle aree pubbliche mediante la raccolta dei rifiuti. Nel periodo dal 10 al 30 agosto 2020, hanno preso parte a questa attività 144 partecipanti provenienti da Russia, Ucraina, Kazakistan, Kirghizistan e Azerbaigian. Ai partecipanti sono stati assegnati territori in cui essi hanno pulito i giardini, le sponde del bacino idrico, le aree giochi, i parchi e le foreste. I volontari, Eterno Auriga
non solo hanno contribuito alla pulizia e alla conservazione della Natura, ma hanno anche usato questa opportunità per riflettere sugli insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba leggendo citazioni sulla Natura, disegnando immagini, leggendo poesie e creando figure usando la plastilina con la dicitura alla base “Io mi prendo cura della mia Natura locale”. I bambini hanno anche partecipato a interviste e risposto a domande che li hanno aiutati a riflettere sulla necessità di preservare la Natura. Questa fase del progetto si è conclusa con una celebrazione online congiunta, nella quale circa 90 persone hanno condiviso poesie, canzoni, video e in cui alcuni bambini si sono impegnati in quiz sulla Natura. Tale progetto ha ispirato i volontari a prendersi cura e preservare la Natura. Esso, non solo ha avuto un impatto ecologico positivo, ma ha anche riempito il cuore di tutti d’amore, apprezzamento per Madre Terra e gratitudine a Sri Sathya Sai Baba per aver reso questo progetto una realtà! – Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai
INDIA Odisha - Tutti i Samiti dell’Odisha adottano alcune famiglie indigenti e, ogni mese, forniscono loro un kit con l’occorrente per vivere, chiamato Amruta Kalasham (Vaso di Amrita), come indicato da Bhagavan. Durante questo periodo di crisi senza precedenti, che ha gettato molte famiglie in una sofferenza mai conosciuta, la SSSSO dell’Odisha si è fatta avanti per individuare tali famiglie e sostenerle con i kit di Amruta Kalasham. Questo programma mirava a raggiungere le famiglie povere e bisognose, che non potevano guadagnare nulla a causa delle restrizioni dovute al lockdown e non potevano permettersi due pasti completi. Eterno Auriga
I kit di Amruta Kalasham per famiglie.
Con l’estensione del lockdown, le loro sofferenze si sono moltiplicate solo fino a quando Bhagavan non è giunto alla loro porta sotto forma dei kit di Amruta Kalasham. Questo non era solo un kit per la sopravvivenza fisica, ma anche una fonte di forza mentale e conforto spirituale, poiché si sono resi conto che Dio non li aveva dimenticati. I beneficiari sono stati selezionati tra famiglie di profughi poveri bloccati nei centri di quarantena, famiglie di venditori lungo la strada che non facevano più affari, facchini ferroviari le cui famiglie erano alla fame a causa dell’interruzione del traffico ferroviario e famiglie tribali senza lavoro e prive di aiuti governativi. Come primo passo, è stata condotta un’indagine meticolosa da parte di tutti i Presidenti di Distretto sui beneficiari effettivi, dopodiché, i nostri fratelli e sorelle hanno raccolto i materiali, li hanno imballati ordinatamente in sacchi, li hanno offerti a Swami e sono andati nei villaggi vicini per farne dono ai bisognosi. Il kit conteneva generi di drogheria e articoli di necessità quotidiana. Tutti i fratelli e le sorelle Seva Dal hanno mantenuto la distanza sociale e aderito alle norme di sicurezza stabilite dal Governo. Fino al 20 agosto, sono stati distribuiti 9688 Amruta Kalasham in tutti i 35 distretti dell’Odisha. Dicembre 2020 33
Chinna Katha
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La Malattia dell’Ateismo
NA VOLTA, C’ERA UNA persona molto ricca che non aveva altro da fare se non “riempirsi e svuotarsi”. A causa del suo mangiare eccessivo e della mancanza di lavoro fisico, soffriva di cattiva digestione. Andò da uno specialista e gli chiese un rimedio. Si trattava di un medico esperto e disse: “Non è necessario spendere nemmeno un centesimo per curare la cattiva digestione. In effetti, tu stesso hai creato questo problema a causa del mangiare eccessivo. Non sai quanto può contenere il tuo stomaco? A causa della tua avidità, però, lo stai sovraccaricando: da qui, la cattiva digestione. Il tuo potere digestivo è minore, ma il cibo che consumi è maggiore: questa è la causa del tuo problema. Pertanto, prescrivo un ottimo rimedio per questo. Cerca di ascoltare: tieni un pezzetto di sale in bocca e succhiane il succo.” Ora il sale è disponibile sotto forma di polvere, ma prima era disponibile solo in forma compatta. La persona ricca seguì l’indicazione del medico e guarì dal suo problema. Era il momento del suo compleanno. Poiché era guarito, l’uomo voleva distribuire dolci a tutti e celebrare l’occasione. Andò in un negozio di dolciumi e volle assaggiare un dolce prima di acquistarlo. Quando ne mise in bocca un pezzetto, questo aveva un sapore salato. Disse allora al proprietario del negozio di dolciumi che il suo dolce non era buono e andò in un altro negozio. Anche lì fece un’esperienza simile. Allora si recò in cinque negozi di dolciumi uno dopo l’altro, ma non gli piacque il sapore dei dolci in nessuno di questi. 34 Dicembre 2020
Il proprietario del sesto negozio comprese il suo problema. Prima che il ricco potesse assaggiare il dolce, il negoziante gli disse: “Guarda, c’è un rubinetto. Va’ lì, sciacquati bene la bocca e vieni. Solo allora potrai assaggiare il mio Laddu.” Il ricco uomo, quindi, si sciacquò accuratamente la bocca dopo aver gettato via il pezzo di sale che teneva in essa. A quel punto, il Laddu aveva un sapore dolce. “Sì, questo Laddu è molto gustoso”, disse.
““L’abitudine di mangiare troppo è la causa della tua cattiva digestione”, disse il saggio medico all’uomo ricco.
Il negoziante rispose: “O pazzo, dato che hai un pezzo di sale in bocca, come puoi apprezzare la dolcezza di un Laddu? Ogni Laddu avrà un sapore salato.” Allo stesso modo, una persona che soffre della malattia dell’ateismo e ha nella mente sostanze amare come i cattivi pensieri e i cattivi sentimenti, non può godere della dolcezza del Nome Divino. Quando qualcuno gli parla della sacralità del servizio e di altre pratiche spirituali di questo tipo, queste gli sembrano insapori. Il difetto sta nel Nome Divino o nelle pratiche spirituali? No, no. Questo è il risultato della sua stessa malattia dell’ateismo. Eterno Auriga
Sri Sathya Sai Sathyanarayana Vratam.
39a Convocazione dello SSSIHL.
La processione del Carro d’Oro Sri Sathya Sai.
Rathotsavam a Prasanthi Nilayam.
Il Jhoola Mahotsava nel Sai Kulwant Hall.
Offerta Musicale del Prasanthi Mandir Bhajan Group
Data della pubblicazione 1° dicembre 2020
Tutti Sono Figli dell’Unico Dio Dio appartiene a tutti; è universale. Tutti voi dovete rinunciare a differenze di ogni genere e non dare spazio ad attrattive ristrette, limitate e nazionali. Consideratevi figli di un solo Dio. Potete adorare Dio in qualsiasi forma di vostra scelta, ma riconoscete la verità secondo cui Dio è uno solo. L’osservanza di giorni santi come il Natale è un’occasione per rendersi conto dell’importanza dell’amore e dell’armonia tra gli esseri umani. – Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i