Say Good Magazine Speciale Natale 2018

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Speciale natale 2018


alessandra corona


redazionale Non sappiamo quanto ci piace il Natale finché all’improvviso non si affaccia

al calendario, sorprendendoci sempre. “Ah ma è già Natale?” la frase standard che ci sentiamo dire e che ripetiamo a noi stessi, mentre cerchiamo di riordinare le idee e le cose davvero belle da fare in questo mese. Presi da una frenesia improvvisa, come se alla fine potesse sfuggirci di mano l’unica magia davvero immutabile nel tempo che ci è rimasta attaccata addosso come da bambini, iniziamo a pensare...

Alla cena, agli amici, alle persone che vogliamo omaggiare con il nostro

sentimento infiocchettato dentro un cadeau, un biscotto profumato, una cena speciale.

Tutti

dovrebbero provare questa emozione; i più fortunati possono riviverla attraverso gli occhi dei loro bambini, quando ancora piccini hanno in sé la capacità propria di chi detiene l’universo e le stelle, di trasportare i grandi in quel luogo unico che è l’infinito. Dove tutto accade, le slitte volano, Babbo Natale si palesa in ogni casa e gli occhi brillano di una gioia vera e speciale.

A

nche noi di Say Good siamo un po’ bambini e vogliamo condividere con voi ciò che con le nostre mani possiamo realizzare per le persone importanti della nostra vita: da una torta a un piccolo dono o la tavola apparecchiata con cura, gli aperitivi, le ricette della tradizione rivisitate con leggerezza, un segnaposto pensato, una candela, la melagrana, il cocco come neve.

Lucine che diventano stelle, alberi addobbati con i ricordi della nostra vita,

palline, fiocchi e campanelline, che danno il benvenuto con il loro tintinnio agli angeli, che gravitano intorno a queste serate magiche.

Elogiamo così la bellezza, quella vera dei sentimenti e dei regali che la vita

ci ha dato finora. Il Natale è tutto questo e quando ci raduneremo attorno alla tavola della Vigilia, sapremo che sarà una cena speciale che parla di occhi e mani che si sfiorano, racconti e vicinanza che riscaldano anche i cuori più restii.

Buon Natale monica zacchia


elisabetta gavasso


speciale natale 2018

Responsabili Progetto Giulia Cappelli

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INDICE saygood magazine speciale natale 2018

08 cin cin 26 tradizione 38 melograno 58 cadeaux 72 la casa a natale 76 Stonewall Kitchen 86 quale bicchiere per quale vino? 88 segnaposto diy


Elisa Marina Orani


CIN CIN

Francesca cadoni




Egg nog Ingredienti per 4 persone 280 ml di latte intero 100 ml di panna da montare 50 g di zucchero semolato 30 ml di rum scuro 30 ml di brandy 2 uova bio 1 stecca di cannella 1/2 baccello di vaniglia 1 generosa grattugiata di noce moscata cannella in polvere

Mettete in una casseruola il latte, la panna, la cannella, la noce moscata grattugiata e il baccello di vaniglia, precedentemente inciso per lungo e dal quale avrete rimosso i semini. Portate a bollore, spegnete il fuoco e fate raffreddare. A parte rompete le uova separando i tuorli dagli albumi, e riponete questi ultimi in frigo, coperti. Montate i tuorli con lo zucchero finchĂŠ sono ben spumosi, poi aggiungete il mix di panna e latte, mescolate bene e riportate a bollore, su fuoco moderato, continuando a mescolare con una frusta. Spegnete, fate raffreddare, aggiungete il rum e il brandy e mettete in frigorifero per almeno 8 ore. Prima di servire tirate fuori gli albumi dal frigo e montateli a neve soffice, uniteli al composto di latte e tuorli, mescolate delicatamente, versate nei bicchierini e decorate con una spolverata di cannella. Servite subito. NOTE Il composto di latte, panna e tuorli si conserva in frigo per 4-5 giorni. Se preferite non consumare uova crude, sostituite gli albumi avanzati dalla cottura dei due tuorli con 70 g di albumi pastorizzati in brick.

elisabetta gavasso

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mimosa al melograno Ingredienti per 4 persone 1 bottiglia di Champagne 3 - 4 melagrane rametti di rosmarino per la decorazione

Pulite le melagrane ed ricavate il succo aiutandovi con un estrattore (se non lo avete potete utilizzare del succo giĂ pronto). Tenete da parte qualche chicco per la decorazione finale. Prendete le flĂťte e riempitele per 1/3 col succo di melagrana e per 2/3 con lo Champagne. Completate mettendo in ogni bicchiere un paio di chicchi e un rametto di rosmarino ben lavato. francesca cadoni

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Sangria di Natale La sangria è il classico drink spagnolo che, con l’aggiunta delle classiche spezie natalizie, come l’anice e la cannella, diventa perfetta per brindare durante le feste! Qui ve ne propongo due versioni, una bianca e una rossa, per dare colore alla vostra tavola ma anche per assaggiarle entrambe e decidere qual è quella che preferite.

Ingredienti per 4 persone per la sangria bianca

1 bottiglia di prosecco extra dry 150 ml di sidro di mele 100 g di zucchero semolato 1 mela granny smith 1 arancia 1 limone 2 clementine 4 pezzi di anice stellato 4 stecche di cannella qualche rametto di ribes

per la sangria rossa

1 bottiglia di vino rosso novello (o un vino leggero, non troppo corposo) 50 ml di Porto 50 ml di brandy 100-120 g di zucchero semolato 1 mela granny smith 1 arancia 1/2 limone 4 stecche di cannella 4 pezzi di anice stellato qualche rametto di ribes

Iniziate preparando la sangria bianca. Mettete in una caraffa capiente lo zucchero, 100 ml di sidro di mele e una parte del prosecco. Iniziate a mescolare delicatamente per non eliminare completamente l’effervescenza, fino a che lo zucchero sarà sciolto. Unite l’anice stellato e la cannella. Affettate finemente la mela, l’arancia, il limone e le clementine. Aggiungete anche la frutta nella caraffa, coprite e mettete in frigo a riposare da un minimo di qualche ora fino al massimo per 4-5 giorni. Preparate la sangria rossa. Mettete in una caraffa lo zucchero, il Porto, il brandy e il vino. Mescolate finché lo zucchero sarà completamente sciolto. Assaggiate e aggiungete eventualmente altro zucchero. Unite l’anice stellato e la cannella. Affettate finemente la mela, l’arancia, il limone e le clementine. Aggiungete anche la frutta nella caraffa, coprite e mettete in frigo a riposare da qualche ora fino a 4-5 giorni massimo. Al momento di servire, versate la sangria nei bicchieri e completate con qualche fettina di frutta e qualche bacca di ribes. alessandra corona

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French 75 Queste le proporzioni per preparare il French 75, anche se io consiglio sempre di assaggiare e aggiustare il cocktail in base al proprio gusto personale. Nel cocktail originale è previsto l’utilizzo dello Champagne, questa è una rivisitazione che strizza l’occhio all’Italia.

Ingredienti 6 cl di Prosecco Rosè doc 3 cl di gin rosa 1,5 cl di succo fresco di limone 1 cucchiaino di sciroppo di zucchero

per lo sciroppo di zucchero 75 g di zucchero semolato bianco 50 g di acqua

Preparate lo sciroppo: mettete l’acqua e lo zucchero in un pentolino e scaldate a fuoco medio basso, continuando a mescolare finché lo zucchero sarà completamente sciolto. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare completamente. Spremete il succo di mezzo limone e filtratelo. Riempite lo shaker di ghiaccio e versate gin, sciroppo di zucchero e succo di limone. Agitate con vigore per qualche secondo e poi versate, filtrando, in una flûte colmando con il Prosecco. Guarnite a piacere con scorza di limone o frutta fresca (un lampone ci sta benissimo), oppure con un rametto di rosmarino, , semplicemente appoggiato al bicchiere, che sprigiona il suo aroma e si sposa perfettamente con il gusto secco e fruttato di questo cocktail.

cristina panizzuti

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cristina panizzuti


alessandra corona



emanuela leveratto


valentina spinetti 26 - SayGoodMag Natale 2018


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Crema speziata di Zucca e Mele Ingredienti per 4 persone 500 g di zucca delica 2 patate 2 mele golden 1 scalogno 1 rametto di rosmarino 1/2 cucchiaino di noce moscata 1/2 cucchiaino di curcuma una punta di cannella in polvere una punta di peperoncino olio extravergine di oliva sale grosso pepe nero macinato fresco

per guarnire ricotta vaccina fresca semi di zucca paprika dolce

Iniziate pulendo la zucca: eliminate la buccia e tagliatela a pezzetti. Pelate le patate e tagliatele a pezzetti. Sbucciate le mele e tagliate anche queste a pezzetti. Pulite lo scalogno e tagliatelo a rondelle. Mettete tutto in un tegame, aggiungendo circa mezzo litro di acqua, tutte le spezie (tranne il rosmarino) e un cucchiaino scarso di sale grosso. Fate cuocere, coperto, per 20 minuti. Frullate con il frullatore a immersione fino a ottenere una crema, regolate eventualmente di sale, rimettete sul fuoco con il rametto di rosmarino, un giro di olio e, se occorre, qualche cucchiaio di acqua calda. Proseguite la cottura per 5 minuti a fuoco vivo, mescolando spesso. Servite la crema con semi di zucca e un cucchiaio di ricotta fresca, spolverata di paprika dolce.

valentina spinetti

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Cannoli ripieni di ricotta e spinaci Ingredienti per la sfoglia 280 g di farina 3 uova per il ripieno 500 g di spinaci lessati 500 g di ricotta fresca 30g di Parmigiano grattugiato noce moscata sale integrale

per la besciamella 500 ml di latte 50 g di farina tipo 0 50 g di burro 50 ml di panna fresca noce moscata sale integrale

Preparate la pasta fresca: versate la farina sopra una spianatoia e formate una fontana. Rompete le uova al centro e iniziate a lavorarle insieme alla farina, aiutandovi con una forchetta. Quando non riuscite più a lavorare gli ingredienti con la forchetta proseguite con le mani fino a formare un impasto liscio e omogeneo. Formate una palla, ungetela con un filo di olio e copritela con una ciotola. Lasciate riposare la pasta per circa 30 minuti. Riprendete la pasta, spolveratela con della farina e stendetela con il matterello o con la macchinetta per la pasta poi lasciatela riposare di nuovo per 10 minuti circa. Tagliate la pasta a losanghe dell’altezza di circa 10 cm l’una. Intanto preparate la besciamella facendo sciogliere il burro in una casseruola. Aggiungete la farina e girate bene con una frusta. Quando il composto avrà assunto un colore dorato, aggiungete il latte già scaldato e portate a bollore, continuando a girare con la frusta. Quando la besciamella sarà addensata, spegnete la fiamma, profumate con la noce moscata e regolate di sale. Lasciate intiepidire qualche minuto quindi unite la panna e amalgamatela velocemente. Tenete da parte. Preparate la farcia con gli spinaci ben battuti al coltello (o frullati brevemente con il minipimer), aggiungete la ricotta, il Parmigiano grattugiato, la noce moscata, il sale e amalgamate bene tutti gli ingredienti. Con il ripieno preparato farcite le losanghe di pasta, ritagliate precedentemente, e arrotolatele su se stesse, formando dei cannoli. Disponete in una pirofila uno strato leggero di besciamella, quindi adagiatevi sopra una striscia di cannoli, coprite con la restante besciamella e spolverate con il Parmigiano grattugiato. Infornate a 180°C per circa 30 minuti, fino a che la parte superiore avrà formato una crosticina dorata. emanuela martinelli

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Brasato al Barolo Ingredienti 1 kg di cappello del prete 1 bottiglia di Barolo 2 carote 2 coste di sedano 3 chiodi di garofano 2 foglie di alloro 2 rametti di rosmarino 2 foglie di salvia 1 rametto di timo 1 cucchiaino raso di cannella

1 cipolla 1 spicchio aglio 30 g burro olio extra vergine d’oliva sale pepe nero in grani pepe

Il giorno prima mettete in un'ampia ciotola di vetro la carne, meglio se legata con uno spago per preservarne la forma e favorire una cottura omogenea, le verdure tagliate a pezzettoni, gli aromi e le spezie. Versate sopra il vino, coprite con della pellicola alimentare e lasciate a marinare in frigo per 12 ore. Trascorso questo tempo, togliete la carne dalla marinata e fatela sgocciolare bene; prelevate le verdure e tenetele da parte, poi filtrate il vino della marinata e mettete da parte anche questo. Prendete un tegame che possa contenere comodamente la carne e le verdure, ma che non sia troppo largo, e fate rosolare la carne a fuoco alto per circa 10 minuti con lo spicchio di aglio, il burro e un filo d’olio. Rigirate su ogni lato la carne in modo che si sigilli per bene. Usate cucchiai di legno e non appuntiti per evitare di bucare la carne e farne uscire il liquido. Regolate di sale, aggiungete le verdure della marinata e fate insaporire per qualche minuto, poi unite il vino. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fiamma dolce per 2 ore, controllando di tanto in tanto e bagnando con il fondo di cottura. A cottura quasi ultimata eliminate l'aglio, il rosmarino, l'alloro e la salvia. Togliete il brasato dal tegame, adagiatelo su un tagliere ed eliminate lo spago. Frullate grossolanamente il fondo di cottura con l'aiuto un minipimer e riponete il sughetto in una padella (o casseruola). Se dovesse risultare troppo liquido lasciatelo sul fuoco per qualche minuto fino a farlo addensare, aggiungendo se necessario una punta di cucchiaio di farina. Tagliate il brasato a fette e trasferite queste ultime nella padella con la salsa per scaldarle. Servite il brasato molto caldo, accompagnandolo con polenta o con verdure come patate lesse, purea di patate o cipolline stufate. marianna manzi SayGoodMag Natale 2018 - 33


Gubana Ingredienti per l’impasto 220 g di farina 60 g di burro 50 g di zucchero 20 g di miele 1 uovo medio (50 g) 2 tuorli (30 g) 40 g di latte 10 g di lievito di birra fresco 2 g di sale per il ripieno 140 g di gherigli di noce 60 g di zucchero 60 g di uvetta

60 g rum 40 g di amaretti 30 g di biscotti secchi 30 g di pinoli 20 g di burro (per i pinoli) 10 g di burro (da mettere a ciuffetti sopra il ripieno) scorza grattugiata di 1/2 limone 1/2 cucchiaio di cannella grappa di prugne o moscato sale prima di infornare 1 albume per spennellare zucchero semolato

La sera precedente, nella ciotola della planetaria setacciate la farina, aggiungete il lievito sbriciolato, il latte e le uova (uovo più tuorli). Incominciate a impastare a minima velocità’ e aggiungete zucchero, burro e sale. Lavorate fino a ottenere un impasto liscio, omogeneo e incordato, mettetelo in un contenitore e riponetelo in frigo per 12 ore (una notte). Sempre la sera prima preparare il ripieno. Scaldate leggermente il rum e mettete a reidratare l’uvetta, In un pentolino caramellate lo zucchero con due cucchiai d’acqua, aggiungere 50 g di noci (prese da totale) e mescolate rapidamente. Versate il composto su un foglio di carta forno e fatelo raffreddare. Nel frattempo fate dorare i pinoli nel burro e lasciateli raffreddare. In un mixer tritate gli amaretti e i biscotti secchi , aggiungete le noci caramellate e i restanti 90 g di noci al naturale. Riunite il tutto in una ciotola, aggiungete i pinoli con il loro burro, l’uvetta (con il rum), la scorza grattugiata del limone e la cannella in polvere. Il ripieno dovrà’ essere umido: se necessario aggiungete altro liquore. Fate riposare il ripieno in luogo fresco per almeno per un giorno intero. Il giorno seguente, estraete l’impasto dal frigorifero e fate concludere la prima lievitazione fino al raddoppio. Stendete l’impasto in un rettangolo di 20 x 30 cm, distrubuitevi sopra il ripieno e aggiungete abbondanti ciuffetti di burro morbido. Arrotolate il rettangolo su se stesso, partendo dall’angolo in basso a destra, in senso obliquo. Chiudete bene le estremità’ e allungate fino a formare un rotolo di 70 cm di lunghezza. Avvolgete il rotolo su se stesso formando una chiocciola (la fine riponetela sotto) e trasferite in uno stampo imburrato e infarinato da 20 cm di diametro; coprite e lasciate lievitare fino a raddoppio. Terminata la seconda lievitazione, spennellate la superficie della gubana con l’albume leggermente sbattuto e cospargetela di zucchero semolato, seguendo la forma della chiocciola. Fate cuocere in forno caldo statico a 160°C per circa 50 minuti. 34 - SayGoodMag Natale 2018

Stefania Fracasso


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melograno

elisa russo


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Risotto alla melagrana, salmone affumicato e rosmarino Ingredienti per 2 persone 600 ml circa di brodo vegetale 150 g di riso Arborio 100 g di salmone affumicato 80 g di stracchino 4-5 cucchiai di chicchi di melagrana rosmarino fresco 1/2 scalogno vermouth bianco olio extravergine d’oliva

Tritate lo scalogno e tagliate il salmone affumicato a pezzetti. Scaldate 2-3 cucchiai d’olio in una pentola, unite lo scalogno e fatelo appassire. Aggiungete il riso, lasciatelo telo tostare per qualche secondo poi sfumate con un goccio di vermouth. Fate evaporare, unite poco brodo e portate il riso a cottura, aggiungendo il brodo man mano che asciuga. Cinque minuti prima del termine della cottura, unite i pezzetti di salmone affumicato e mescolate. A cottura ultimata, aggiungete lo stracchino tagliato a pezzetti, il rosmarino tritato e i chicchi di melagrana. Mescolate e servite subito, ben caldo.

simona roncaletti

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Mini bundt cake cocco e melagrana Ingredienti per 18 tortine Per le tortine 150 g di zucchero sottile 130 g di farina 00 90 g di succo di ananas 50 g di olio di semi di girasole 50 g di latticello (o yogurt magro bianco o kefir) 40 g di cocco rapè 3 uova grandi 1/2 bustina di lievito per dolci 4 g di cremor tartaro la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio scorza grattugiata di un limone un pizzico di sale

per la gelée alla melagrana 250 g di chicchi di melagrana 50 g di zucchero 8 g di maizena (amido di mais) 1 cucchiaio di succo di limone per la glassa al cioccolato bianco 250 g di cioccolato bianco di buona qualità 150 g di panna fresca 150 g di sciroppo di glucosio 6 g di colla di pesce 2 g di colorante alimentare bianco in polvere (biossido di titanio) - opzionale

Preparate le mini bundt. Unite in una ciotola tutti gli ingredienti secchi e setacciateli. In un’altra ciotola versate il succo di conservazione dell'ananas, l’olio, i tuorli e il latticello e mescolate il tutto con una forchetta per rendere il composto omogeneo. Unite i liquidi nella ciotola con gli ingredienti secchi e aggiungete anche la scorza di limone grattugiata. Montate a neve gli albumi con un frullino o in planetaria, aggiungendo il cremor tartaro (serve a stabilizzarli) . Unite gli albumi all’impasto, a mano aiutandovi con una spatola, con un movimento dall’alto verso il basso per non smontarli (come si fa per il pane di Spagna). Suddividete l’impasto negli stampini per mini bundt imburrati e infarinati e infornate in forno statico a 150ºC (oppure 140ºC ventilato) per circa 15 minuti. Sfornate, fate raffreddare leggermente e sformate le tortine su una gratella da pasticceria. Preparate la gelée alla melagrana. Frullate o passate al passaverdura i chicchi di melagrana per ricavarne il succo poi passate tutto al setaccio per eliminare i semi. Mettete in un pentolino 350 g del succo ottenuto e unite la maizena, il succo di limone e lo zucchero. Portate il tutto a bollore su fiamma media e fate bollire poi a fiamma viva per 5 minuti, continuando a mescolare. Spegnete il fuoco e fate raffreddare in modo che la gelée acquisti consistenza.

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Preparate la glassa al cioccolato bianco. Mettete la colla di pesce in ammollo in abbondante acqua fredda e lasciatela per almeno 10 minuti. Tritate il cioccolato bianco con un coltello e riunitelo in una ciotola. Mettete la panna e il glucosio in un pentolino sul fuoco e portate a 80°C, mescolando continuamente. Aggiungete alla panna calda la colla di pesce ben strizzata, amalgamate e versate sul cioccolato bianco tritato. Mescolate con la frusta, aggiungete il colorante bianco ed emulsionate con il minipimer. Filtrate la glassa poi copritela con pellicola a contatto fino al momento di utilizzarla. Riscaldatela al microonde non oltre il minuto se dovesse diventare troppo densa. Assemblate le mini bundt. Ricoprite per intero o a metà ogni tortina con la glassa al cioccolato e completate con striature di gelÊe di melagrana e una manciata di cocco rapè. elisa russo





simona roncaletti



chiara piras


emanuela leveratto


cristina panizzuti


chiara piras




chiara piras


cadeaux


Biscotti girella natalizie Ingredienti 380 g di farina 225 g di burro morbido, a temperatura ambiente 220 g di zucchero 1 uovo 3 cucchiai di latte essenza di vaniglia essenza di arancio colorante alimentare rosso e verde in gel 8 g di lievito per dolci 1/2 cucchiaino di sale

In una boule setacciate farina, lievito e sale; tenete da parte. A parte, con le fruste elettriche, lavorate il burro morbido con lo zucchero, di seguito unite l’uovo, il latte, l’essenza di vaniglia e quella di arancio; amalgamate bene poi il mix di farina tenuto da parte. Lavorate l’impasto con le mani e, se fosse necessario, unite quanto basta di farina; dividete l’impasto a metà, quindi colorate il primo panetto con il colorante rosso (usate guanti in lattice alimentare per evitare di macchiarvi le mani) e il secondo con il colorante verde. A ogni impasto unite quanto basta di farina se fosse necessario. Usate 2 fogli di carta forno per stendere agevolmente i due impasti con il mattarello, cercando di dare forma il più possibile rettangolare. Decidete quale colore volete vada a chiudere il biscotto (per i miei biscotti ho scelto il verde) e posizionatelo sotto, quindi sovrapponete l’altro strato di impasto colorato. Rifilate bene i bordi e iniziate ad arrotolare l’impasto molto delicatamente, partendo dal lato corto. Chiudete il rotolo prima con carta forno ben aderente, poi con un foglio di alluminio e riponetelo in frigorifero per almeno 2 ore (oppure 1 ora in freezer). Tagliare il rotolo a fette dello spessore di 6 mm circa, adagiate i biscotti su una teglia rivestita con carta forno e fate cuocere in forno statico, preriscaldato a 180°C, per circa 15 minuti, non di più. I biscotti i conservano bene per giorni in una scatola ermetica. (ricetta di “Dolci Creazioni e non solo” parzialmente modificata)

Ketty valenti

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Alberelli di meringa Ingredienti per 60 alberelli circa 500 g di zucchero semolato fine 250 g di albumi a temperatura ambiente colorante verde in gel palline di zucchero colorate stelline di zucchero dorate

Versate lo zucchero su una teglia rivestita di carta forno e infornate a 200°C per 7 minuti esatti. Nel frattempo, nella planetaria con la frusta a filo, iniziate a montare gli albumi a media velocità. Quando saranno trascorsi i 7 minuti di cottura, toglietelo lo zucchero dal forno, abbassate la temperatura a 100°C e iniziate a versarlo (ancora caldo) a pioggia sugli albumi con la frusta in movimento, alzando la velocità gradualmente fino alla massima potenza. Montate la meringa fino a quando sarà gonfia, lucida e tutto lo zucchero si sarà ben sciolto, poi aggiungete qualche goccia di colorante verde fino a raggiungere la gradazione di colore che desiderate, ricordando che la meringa sbiadirà leggermente durante la cottura. Rivestite una teglia con carta forno, mettendo sul fondo qualche goccia di meringa in modo che la carta resti ferma. Riempite con la meringa una sac à poche munita di beccuccio a stella aperta e create gli alberelli sulla carta. Potete procedere in due modi: creare 3 ciuffi di meringa di dimensione decrescente uno sull’altro oppure creare un unico ciuffo, che si sviluppa in altezza, con la base larga e la punta più stretta, ruotando la sac à poche e tirando verso l’alto. Spargete su ogni alberello un po’ di palline colorate e posizionate una stellina di zucchero sulla sommità a mo’ di puntale. Cuocete in forno caldo a 100°C per circa 1 ora-1 ora mezza, in base alla grandezza degli alberelli, fino a che, sollevandone uno, questo si staccherà senza opporre resistenza dalla carta forno. Quando gli alberelli saranno freddi, potete confezionarli in bustine o scatolette regalo trasparenti e donarli come piccolo pensiero natalizio. elisa marina orani SayGoodMag Natale 2018 - 63


Preparato per gingerbread pancake Un dolcissimo dono, da presentare dentro un barattolo con un tag “Preparato per Gingerbread Pancake” e allegata una piccola ricetta per realizzare dei pancake unici, al sapore dei famosi e mitici biscotti “Pan di Zenzero”, per la merenda o la colazione delle feste.

Ingredienti per il preparato 250 g di farina integrale 200 g di farina 0 60 g di zucchero di canna 2 cucchiaini di lievito 1 cucchiaino di bicarbonato 1 cucchiaino di cannella 1/2 cucchiaino di zenzero 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano 1/2 cucchiaino di noce moscata 1/2 cucchiaino di sale

per 6 pancake (da allegare al dono con scritto “aggiungere”) 125 g di latte di riso 100 g di preparato per pancake 1 uovo 1 cucchiaio di miele o sciroppo di acero 1 cucchiaio di olio di semi di girasole

Preparate il mix semplicemente mescolando tutti gli ingredienti. Per realizzare i pancake riunite in una ciotola il tuorlo, il miele, l’olio e mescolate con una frusta a mano. Alternate poi il latte e il preparato, mescolando sempre, fino a ottenere un composto omogeneo. Montate l’albume a neve ferma e incorporatelo delicatamente alla pastella con movimenti dal basso verso l’alto. Lasciate riposare la pastella in frigo per 30 minuti o anche tutta la notte. Riscaldate la padella, ungetela leggermente con un poco di olio e versate un po’ di composto servendovi di un mestolo. Quando si cominciano a formare le prime bollicine sulla superficie girate il pancake e completate la cottura dall’altro lato. Servite con frutta secca o fresca, con miele o sciroppo d’acero. Tratto dal Blog Biancavaniglia di Simona Pirrone

serena pierini

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Occhi di bue al Pan di zenzero con confettura di lamponi Ingredienti per 10 occhi di bue 250 g di farina 0 150 g di burro a temperatura ambiente 110 g di zucchero di canna integrale 50 g di uova 20 g di maizena 10 g di mix di spezie per pan di zenzero 1 g di sale confettura di lamponi per farcire zucchero a velo per spolverare

In una ciotola riunite il burro, la farina, la maizena, lo zucchero, il sale e le spezie. Impastate il tutto con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso, poi aggiungete le uova e amalgamate il tutto fino a formare una palla di impasto. Avvolgete la pasta nella pellicola alimentare e fatela riposare in frigo per 60-90 minuti. Rimuovete l’impasto dal frigo e lasciatelo a temperatura ambiente per 10 minuti, poi stendetelo tra due fogli di carta forno a uno spessore di 5 mm. Ricavate con un coppapasta dei dischi di 8 cm di diametro; su metà dei biscotti realizzate, al centro o leggermente decentrato, un foro da 2 cm di diametro. Poggiate tutti i biscotti su una placca foderata con carta forno e fateli raffreddare nuovamente in frigo per 30-60 minuti. Scaldate il forno a 160°C e infornate i biscotti per 10-12 minuti: dovranno diventare ben dorati, soprattutto sui bordi. Fate raffreddare i biscotti, spalmate quindi la confettura di lamponi sui dischi pieni e accoppiateli a un disco con l’oblò. Spolverizzate glo “occhi di bue” con lo zucchero a velo e metteteli in una bella scatolina di latta, pronti per essere regalati con il cuore. chiara piras

SayGoodMag Natale 2018 - 67


Mini panettone idea regalo di Natale Ingredienti per 10 -12 mini panettoni o per un panettone da 1 kg per il lievitino 150 g di farina Manitoba 75 g di latte tiepido 25 g di lievito di birra fresco per l’impasto 250 g di farina Manitoba 200 g di farina 00 220 g di latte tiepido 2 tuorli 100 g di zucchero 60 g di burro a temperatura ambiente 40 g di miele 1 cucchiaino di sale 1 fialetta di aroma arancia

1 fialetta di aroma limone 1 fialetta di aroma vaniglia 150 g di frutta candita mista a cubetti per la glassa 50 g di farina di mandorle 50 g di zucchero a velo 30 g di albumi 25 g di mandorle in scaglie per la decorazione nastrino rosso nastro bianco in pizzo

Per prima cosa preparate il lievitino. In una ciotola sciogliete il lievito nel latte tiepido, poi versate la farina e impastate fino a formare un panetto. Coprite con pellicola trasparente e fate lievitare un’ora. A questo punto ponete il lievitino nella ciotola della planetaria dotata di gancio. Versate il latte tiepido e azionate la planetaria a velocità 5: il lievitino inizierà a sciogliersi. Unite i tuorli uno alla volta, lo zucchero, il miele, tutti gli aromi e il sale. Appena gli ingredienti saranno amalgamati, iniziate a versare la farina e lavorate l’impasto a velocità 4 per almeno 5-10 minuti. Al termine dovrete ottenere un impasto ben omogeneo e incordato. Rovesciate l’impasto su un piano di lavoro, impastatelo velocemente con le mani e date la forma di una palla. Non occorre aggiungere altra farina perché l’impasto è molto elastico. Allargate leggermente l’impasto, distribuite qualche ciuffetto di burro (a temperatura ambiente) e continuate a impastare fino a quando il burro sarà totalmente assorbito; solo dopo ne potrete aggiungere dell’altro, sempre poco alla volta. Procedete in questo modo fino a consumare tutto il burro (60 g): alla fine otterrete un impasto omogeneo e molto elastico. Infine allargate leggermente l’impasto, distribuite la frutta candita a cubetti e impastate delicatamente. Ricavate circa 10-12 palline e inseritele dentro gli appositi stampi, poi coprite con pellicola trasparente. Inserite gli stampi dentro una teglia da forno e lasciate lievitare, nel forno spento con luce accesa, per 2 ore.

68 - SayGoodMag Natale 2018



Trascorse le due ore di lievitazione togliete la pellicola e lasciate riposare i mini panettone per circa 10 minuti fuori dal forno. Nel frattempo accendete il forno a 180°C in modalità statico e preparate la glassa. In una ciotola sbattete gli albumi quindi incorporate 40 g di zucchero a velo setacciato e la farina di mandorle; amalgamate bene il tutto. Distribuite il composto di albume sui mini panettone, cospargete con le scaglie di mandorle e infine spolverate sopra lo zucchero a velo rimasto. Infornate a 180°C, in forno statico caldo, per circa 30 minuti; i tempi di cottura possono variare in base al proprio forno, consiglio sempre la prova stecchino. Se durante la cottura la superficie diventa troppo scura copritela con della carta stagnola. Note: Con questo impasto è possibile realizzare un panettone da 1 kg, il procedimento è lo stesso ma, quando lo infornate, dovrete posizionare la teglia nella parte bassa del forno e prolungare la cottura. Non appena i mini panettone saranno ben raffreddati, avvolgeteli con del nastro in pizzo e ultimate la decorazione con del nastrino rosso. carmelita tornello



regioni da gustare

trentino alto adige

elisabetta gavasso


La casa a Natale Il Natale si avvicina e con lui la voglia di decorare la casa con tante luci e agriìfoglio, rami di abete e bacche. Albero di Natale e Presepe la fanno da padroni nelle case italiane, ma è bello anche dilettarsi con qualcosa di diverso che si possa personalizzare con quello che è lo stile della vostra casa, e con i colori che più amate per gli addobbi. Le ghirlande Natalizie sono una delle più importanti decorazioni, che visibili sulla porta d’ingresso incuriosiscono gli ospiti, e donano un assaggio di quella che è la vostra casa addobbata a festa. Le ghirlande possono essere acquistate in abete vero (o finto), nei più forniti supermercati, vivai e negozi di hobbistica e decorazione. Scegliere una ghirlanda semplice, può permettervi di personalizzarla con quello che preferite. Potrete aggiungere fiocchi e nastri, nei tessuti che più vi piacciono: un nastro di velluto ad esempio si addice ad una ghirlanda più classica, mentre con un fiocco in nastro di juta, otterrete un effetto più shabby. Delle palline di Natale omlto piccole vi permetteranno di decorarla con della colla calda, dando l’effetto Albero di Natale. Ma potrete dare un effetto ancora più naturale con dei rami morbidi di bacche rosse, che potrete girare attorno alla vostra ghirlanda come se fossero attaccate ai rami della vostra ghirlanda. Altrimenti, basta un pizzico di colla a caldo per incollare le vostre palline, perline e bacche! Potete trovare dei rametti già pronti, composti da bacche e foglie di agrifoglio, o magari delle pigne, che potrete agganciare con la loro struttura principale con anima in fil di ferro, per poterle fissare alla vostra ghirlanda. Ovviamente non devono mancare le luci. Adesso ne vendono di piccolissime e con filo in ferro finissimo, che potrete nascondere tra i rami della vostra ghirlanda per dargli un aspetto ancora più bello. Il trucco è quello di posizionare tutti gli elementi in modo equilibrato, non necessariamente simmetrico, ma preferibilmente casuale. L’importante è che gli spazi siano organizzati in modo da distribuire le decorazioni su tutta la ghirlanda senza lasciare spazi verdi troppo grandi. Potete utilizzare i vostri vasi di fiori freschi, per ospitare rami (veri o finti) che potrete decorare nello stesso modo delle ghirlande, con lucine e bacche qui e li. Oppure ancora rendere i vostri barattoli in cucina delle lanterne molto suggestive. Basterà inserire al loro interno una fila di luci di Natale, bianche o colorate, con le batterie incluse. Decorando il barattolo con un nastro, oppure aggiungendo bacche o perline con base fil di ferro al loro interno, potrete dare un tocco in più alla vostra casa di Natale!

silvia macedonio SayGoodMag Natale 2018 - 73




alessandra corona



Stonewall Kitchen nasce nel 1991 in un mercato di agricoltori, sulla bancarella colma di prodotti genuini fatti in casa. Nel 1993 avviene la svolta quando Crate & Barrel, una nota catena di negozi di arredamento per la casa, contatta Jonathan King e Jim Stotti, fondatori di Stonewall, per acquistare 2.500 vasetti della loro marmellata di mirtilli rossi. Negli anni a venire l’azienda, per migliorare i tempi di produzione e tener fede agli ordini che continuano ad arrivare, si ingrandisce prima con l’acquisto di un enorme fienile del XVIII secolo a Kittery, nel Maine, per poi trasferirsi nuovamente in una proprietà più grande nella vicina York, sempre nel Maine. Da allora, si sono susseguiti vari premi e riconoscimenti, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’aggiunta di una vera e propria scuola di cucina all’interno della struttura. I prodotti più noti sono le marmellate, ma troviamo anche salse per la griglia, senape, salse e marinate, miscele per pancake e salse per dolci, utensili da cucina e articoli per la casa. L'azienda ormai vende prodotti in più di 40 Paesi e possiede diversi negozi lungo la costa orientale degli Stati Uniti, ma non ha perso la voglia di realizzare prodotti genuini e curati nei minimi dettagli. Ne sono un esempio la forma dei vasetti e delle bottigliette, o le etichette scritte con un font realizzato a mano appositamente per richiamare le conserve fatte in casa. Ecco, questa è una storia che mi piace, una storia che parla di come la passione per le cose fatte bene possa portare a risultati incredibili e che dimostra come l’importante è non perdere mai di vista da cosa si è partiti, quali sono stati i valori che ci hanno guidato sin dall’inizio. Stonewall Kitchen arriva a Say Good in un fine settimana romano, a pochi passi da Via Veneto e dalle ambasciate più belle, in un appartamento pieno di luce, nonostante i temporali e il cielo carico di nuvole mosse dal vento. Swing natalizio e luci sparse per tutta la casa hanno fatto da cornice ai prodotti, arrivati direttamente dal Maine e integrati perfettamente con la cucina mediterranea proposta dalle food blogger che hanno partecipato a questa due giorni di cucina e foto. Vi lascio il link dove potete ammirare e provare le ricette proposte https://saygood.it/tag/stonewallkitchen/ e, in caso voleste acquistare qualche prodotto Stonewall Kitchen, lo potete fare tramite il sito di Alpes Selection https://www.alpes-selection.com/.

cristina panizzuti

78 - SayGoodMag Natale 2018


stefania fracasso


alessandra corona


stefania fracasso


Bundt cake ai mirtilli e frosting monica zacchia


Crostata con Sugar Plum Jam e mousse al cioccolato marianna manzi

monica zacchia

SayGoodMag Natale 2018 - 83


84 - SayGoodMag Natale 2018


alessandra corona


Quale bicchiere per quale vino? Spesso, una delle difficoltà maggiori nell’apparecchiare la tavola nel modo corretto è rappresentata dalla scelta del calice giusto. Non è una scelta scontata né tantomeno semplice: occorre documentarsi un po’ per capire dove indirizzarsi. Un calice della giusta ampiezza e della giusta forma è però fondamentale perché i nostri ospiti possano godere al meglio del vino che abbiamo scelto per loro. Ecco quindi una piccola guida per apparecchiare la nostra tavola delle Feste con i calici più appropriati. Non spaventatevi: non serve avere mille mila bicchieri nella nostra credenza. Alcuni sono polivalenti e possono essere usati per vini diversi, altri invece sono più specifici. Dall’aperitivo al dopo pasto, ecco quindi cosa dobbiamo mettere sulla nostra tavola. Bollicine e spumanti da aperitivo Se scegliete di iniziare il vostro pranzo di Natale con un aperitivo a base di bollicine, che sia uno spumante italiano, un Prosecco o uno Champagne, il calice più adatto è sicuramente un elegantissimo flûte (che in verità è femminile, quindi si dovrebbe dire la flûte) o un bicchiere che permetta in ogni caso lo sviluppo e la persistenza del perlage. Grazie alla forma stretta e allungata, la flûte veicola meglio i profumi al naso: gli spumanti sono vini che vengono serviti molto freddi, quindi i profumi non sono particolarmente concentrati. Questo calice ci consente inoltre di indirizzare il vino nella parte iniziale della nostra lingua, più sensibile ai sapori dolci, smorzandone così le tipiche note acide e sapide. Vini bianchi Con gli antipasti è probabile che si abbini un vino bianco. È necessario fare una distinzione tra bianchi giovani e delicati, e vini bianchi più strutturati e corposi, magari invecchiati in legno, caratterizzati da un complesso bouquet. In generale, i calici da vino bianco sono meno ampi di quelli usati per i rossi, ma anche qui vale la stessa regola della flûte: se il vino bianco è giovane e fresco, quindi non particolarmente profumato, sceglieremo un calice di dimensioni medio-piccole, con il bordo svasato e dall’imboccatura più stretta, per esaltarne i profumi; se invece il nostro vino bianco è invecchiato e robusto, allora prediligeremo un bicchiere più ampio, per favorirne l’ossigenazione. Vini rosati Se ad esempio tra i nostri antipasti – freddi o caldi che siano – abbiamo del salmone affumicato, dei crostacei crudi o semplicemente spadellati, possiamo abbinare un rosato, che si adatta a un calice con le stesse caratteristiche di quello scelto per i vini bianchi. Perciò se abbiamo un rosato giovane e fresco, opteremo per un calice con l’apertura stretta, che ci permette di dirigere il vino sulla punta della lingua, più sensibile alla dolcezza, così da renderlo più equilibrato. Se invece il rosato è più maturo, il calice avrà un’imboccatura più allargata per sviluppare meglio gli aromi. Vini rossi Proseguendo nella sequenza delle portate, arriviamo ai vini rossi. I rossi rappresentano il cuore della scala degustativa dei vini, quelli che solitamente sono più corposi e strutturati e che, spesso, vengono abbinati a primi piatti dal gusto deciso o a secondi di carne importanti (stufati, stracotti, arrosti, selvaggina, formaggi). La regola è sempre la stessa: più il vino è invecchiato e di corpo, più il calice si allarga. Ecco quindi che con un rosso giovane e fruttato sceglieremo lo stesso calice di un bianco maturo: questi vini spesso presentano tannini giovani e aggressivi e necessitano quindi di un calice che faciliti la direzione del vino verso le parti interne della bocca e permetta di evitare il contatto con le gengive, che può risultare fastidioso. Se invece il nostro rosso è corposo e maturo, allora il calice sarà leggermente più panciuto del precedente, 86 - SayGoodMag Natale 2018


ma con un’apertura più stretta che permetta di indirizzare meglio i profumi al naso. Un rosso molto maturo, che ha fatto un lungo affinamento in botte e bottiglia, avrà bisogno di un calice molto ampio, per permettere la sua ossigenazione senza dover ricorrere all’uso del decanter. Se parliamo di vini piuttosto vigorosi, come un Sangiovese o un Cabernet, allora sceglieremo un calice con l’apertura piuttosto dritta; se invece il nostro menù prevede un elegante Pinot Nero o un Nebbiolo austero, allora il calice si aprirà leggermente svasato, consentendo al vino di dirigersi sulla punta della lingua, più sensibile alla dolcezza, smorzando l’acidità spiccata di questi vini particolarmente invecchiati. Vini dolci e liquorosi Eccoci arrivati a fine pasto. I vini dolci e passiti vengono serviti in calici piccoli, con apertura stretta, così da favorire lo sviluppo dei profumi in direzione del naso. L’apertura piuttosto dritta consente di indirizzare il vino nella parte posteriore della lingua, per non esaltarne eccessivamente la dolcezza e renderlo stucchevole. Per i vini liquorosi si sceglie solitamente un calice dallo stelo più alto e dall'apertura più svasata cosicché, se si servono vini liquorosi secchi, il vino viene a contatto con la parte iniziale della lingua, più sensibile alla dolcezza. In entrambi i casi, la dimensione piuttosto contenuta di questi calici suggerisce di servire una piccola quantità di vino. Se parliamo di vini spumanti aromatici dolci (Moscato, Brachetto, Malvasia, Asti spumante..) si consiglia la famosa coppa, che però non viene quasi più utilizzata. Sono vini che hanno una forte carica aromatica e c’è quindi bisogno di calici con un’apertura molto ampia. Essendo spumanti prodotti solitamente con il metodo Charmat, non hanno un perlage particolarmente fine che necessita della flûte per essere persistente. Sfatiamo quindi il mito della coppa di Champagne: lo Champagne va servito nella flûte! Il Moscato va servito preferibilmente nella coppa. caterina zellioli

rosso invecchiato

Bianco invecchiato

Bianco giovane

rosso giovane

bollicine

bianco/rosato

rosato

rosso invecchiato


daniela frisina


segnaposto

SayGoodMag Natale 2018 - 89



ALBERELLI SEGNAPOSTO CON SOTTOTORTA I segnaposto natalizi con alberelli sono facili da realizzare e di sicuro effetto. La vostra tavola delle feste sarà ancora più bella grazie a questi alberelli personalizzati col nome di ogni commensale. Per creare questi segnaposto possiamo utilizzare materiali e oggetti che abbiamo già in casa come pirottini, sottotorta, cartoncino, stelline, colla, nastrini, ecc. Basta ritagliare i sottotorta in quattro dimensioni diverse, sovrapporli l’uno all’altro per formare un alberello e poi decorarlo a piacere. OCCORRENTE sottotorta o pirottini per cupcake colla a caldo o vinilica nastrini colorati forbici stelline decorative cartoncino pennarello rosso PROCEDIMENTO Ritagliate i sottotorta per ricavare quattro triangoli di diverse dimensioni, sistemateli dal più grande al più piccolo sovrapponendo le estremità ed incollateli con la colla a caldo. Decorate con le stelline, scrivete col pennarello rosso il nome sul cartoncino ed applicatelo al segnaposto incollandolo con una stellina alla punta dell’albero di carta. daniela frisina


speciale natale 2018

emanuela leveratto


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