Scimparello N°8 - Summer 2022

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PER CHI NON SMETTE MAI DI CRESCERE

N. 8 - Summer 2022

l’estate italTiaIVnITaY,

CREA ASSION, P E B AUTYP, IN ESS, P A H CE, IE RESIL GNHT, STREN E. STYL

ITALIA GENERATION MOVER

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altanaspa.com

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Natural Care for Baby & Kids www.carelia.es 8


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SS22//catch the wind www.paademode.com

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severinakids w w w. s e v e r i n a k i d s .c o m 28


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PLAYUPSTORE.COM 30


PER CHI NON SMETTE MAI DI CRESCERE

number 8

SUMMER 2022 editor-in-chief Petra Barkhof creative director Rossella Ferrario deputy editor Enrico Fragale Esposito senior editor Patrizia Mezzanzanica graphic design Teresa Doria managing editor Patricia Barkhof graphic project Rossella Ferrario contributors Alejandra Salvatore, Annarella Caruso, Anthony Favazza, Dana Camerini, Evelina Floris, Franco Cristaldi, Julia van Hove, Marco Tassinari, Nina Sozzini, Oriana Picceni, Patrizia Perrazini, Patrizia Pesci, Sara Bianchi Scimparello Magazine Via Privata Cascia 8 - 20128 Milano - Italy +39 02 83424307 contact@scimparellomagazine.com scimparellomagazine.com @scimparello_magazine


FAY.COM


THANK YOU


GABRIELLA MIZERAK

Per il gusto originale che ha dato ai nostri Armadi.

For the original taste she gave to our Armadi.

EVELINA FLORIS

Per la poesia e l’attualità dei suoi dipinti.

For the poetry and newness of her paintings.

ANTHONY FAVAZZA

Per l’energia e la gioia che i suoi scatti trasmettono.

For the energy and joy that his pictures transmit.

ANNARELLA CARUSO

Per il suo modo romantico di raccontare l’Italia.

For her romantic way of telling an Italian story.

MARCO TASSINARI & PATRIZIA PESCI Per la grinta rock delle immagini e per il casting da urlo!

For the rock determination of the images and for the amazing casting!


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DANA CAMERINI

Per la dolcezza che sempre traspare dalle sue illustrazioni.

For the sweetness that always shines through in her illustrations.

TERESA DORIA

Per l’aiuto prezioso nella realizzazione della parte grafica.

For her precious help with the graphics.

PATRIZIA PERAZZINI & SARA BIANCHI Per aver tinto il nostro mondo di verde allegria con l’anticipazione della prossima stagione invernale.

For tinting our world with green cheerfulness with a preview of next winter season.

ALEJANDRA SALVATORE Per le sue modaiole, simpatiche e ironiche tipe da spiaggia.

For her fashionable, funny and ironic beach chicks.


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JULIA VAN HOVE

Per l’emozione che ci hanno suscitato le sue storie.

For the emotion her stories have aroused in us.

ORIANA PICCENI

Per averci trasportato nel mondo magico delle vecchie favole.

For transporting us into the magical world of old fairy tales.

ANTONELLA GAGLIO

Per i personaggi che crea con un po’ di trucco e un colpo di spazzola.

For the characters she creates with a bit of make-up and a stroke of her brush. Per il mio incredibile team sul quale posso sempre contare. Grazie Rossella, Mariangela, Patricia, Patrizia, Enrico e Franco per la disponibilità, l’entusiasmo e la pazienza! Scimparello siete voi!

For my incredible team on whom I can always count. Thank you Rossella, Mariangela, Patricia, Patrizia, Enrico and Franco for your availability, enthusiasm and patience! You are Scimparello!


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Grazie a tutti i fotografi e illustratori che, con una loro immagine, ci hanno regalato un tassello di Italia, contribuendo a questo numero. Thanks to all the photographers and illustrators who, with one of their images, have given us a piece of Italy, contributing to this issue. Alessandra Ianniello Alexandra Klever Annarella Caruso Anthony Favazza Ari Hisae Bruno Ripoche Dana Camerini Dragana Kunjadic Capasa Elsa Dray-Farges Emanuela Giacca Federico Leone Felicia McGowan Hans Ericksson Hayley Sparks Luca Manfredi Malena Mazza Manuela Franjou Marco Tassinari Midivertounmondo Oscar Sabini Paolo Leone Santa Pilens Valérie Favier


douuodkids.com doudoukidsofficial douuodkids 41


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content

SUMMER 2022

262 Sketch Book Diary SOS Scimparello L'Armadio di Emma e Gabriel Le Fiere

44 Resisting war 47 Editoriali 50 Siamo Noi 56 Il Racconto di Petra

130 Loud Kids All of Evelina’s friends Venezia Tour La moda prende il sole Sardine a colazione Bellezze al bagno Summer palette 86 PORTFOLIO

60 Intensity of life. Everywhere Candela Storie d’Amore 304 Baby Love, Fashion, Beauty, Design, Decor, Home, Food, Diy, Toys, Travel, Streaming, Book, Instagram 350 Color Me 276 Brand Profile Il Gufo Fashion Company Simonetta Group Brand Profile Bianca&Noè 43


RESISTING WAR PETRA BARKHOF

It - Guerra. Se ne parla sempre, la vediamo ovunque, la sentiamo intorno, vicina come non mai. Quando è iniziata, quando la Russia ha invaso l’Ucraina ho sentito il bisogno di isolarmi, di togliere la spina e spegnermi. Ho pensato che quello che facevo non avesse senso. Come potevo parlare di moda quando in quel mondo che credevo sicuro, che ero certa avesse imparato l’importanza della pace, c’era gente che moriva o, per non morire, era costretta a perdere tutto? Poi, come era successo per la pandemia, e per altre guerre che si sono succedute senza tregua, solo più lontane da me ma non meno drammatiche, ho pensato che lasciarmi andare non avrebbe aiutato nessuno. Né me, né il mondo. Che se potevo, invece di disperarmi, regalare un po’ di speranza, di leggerezza, di svago, di “normalità”, allora, forse, sarei stata meglio, e sarebbero state meglio le persone che lavoravano con me, e tutte quelle aziende che danno lavoro a intere famiglie e stanno lottando per resistere. La guerra non si ferma solo perché io continuo a fare il mio lavoro con passione, ma non lo farebbe neppure se mi chiudessi in un buco. Io non smetto di sperare. Mi abbatto, piango, resto spenta per un po’. Poi mi rimetto in piedi e faccio quello che so fare. E cerco di farlo al meglio. EN - War. We talk about it all the time, we see it everywhere, we feel it around us, as close as ever. When it started, when Russia invaded Ukraine, I felt the need to isolate myself, to pull the plug and switch off. I thought that what I was doing didn’t make sense. How could I talk about fashion when in the world I thought was safe, I was sure had learnt the importance of peace, there were people dying, or in order not to die, were forced to lose everything? Then, as it had happened with the pandemic, and with the other wars they have followed one another without respite, only further away from me but no less dramatic, I thought that letting myself go wouldn’t help anyone. Neither me, nor the world. That if I could, instead of despairing, give a bit of hope, of lightness, of fun, of “normality”, then perhaps I would feel better, and the people I work with would, too, and also all those companies that give work to entire families and are now struggling to resist. The war doesn’t stop just because I continue to do my job with passion, but neither would if I locked myself in a hole. I don’t stop hoping. I break down, I cry, I shut down for a while. Then I get back on my feet and do what I know to do. And I try to do it the best I can.

thanks to @creativesforukraine illustrations by

Sarah Gerbers, Radvilė Balsytė, Urtė Gluoksnytė, Monica Bucmyte, Rossella Ferrario, Alona Shostko, Monika Gregulska, Ieva Gasianec, Linda Valere, Gintare Kavaliauskaite, Julija Straizyte, Johnny Kotze. 44



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ITALIANA NEL CUORE

ARTWORK GABRIELLA MIZERAK

PETRA BARKHOF

It - Sentivo da tanto tempo il desiderio di rendere omaggio all’Italia, non dico dal primo momento che ci sono arrivata perché avevo lasciato il mio cuore ad Ibiza ed ero un po’ triste. Ma dopo essermi ambientata, e avere trovato casa per conto mio, e un lavoro nella moda che mi piaceva tantissimo, e amici veri, da allora ho sempre sentito il desiderio di ringraziare questo bellissimo paese che mi ha adottato. Che mi ha sempre fatto sentire a casa, amata, protetta, creativa come neppure io sapevo di essere. Che mi ha fatto di nuovo innamorare di un pugliese/milanese con cui sono sposata ancora oggi, e di nuovo diventare mamma. Poi è arrivato il 2021 e fra i Måneskin, e i campionati di calcio, e le olimpiadi di Tokyo, sembrava che tutto il mondo, improvvisamente, avesse scoperto quanto brava era l’Italia. Non solo bella, ma brava, come io ho sempre ritenuto che fosse. Così eccomi qui. A testimoniare tutto il mio affetto e tutta la mia riconoscenza a questo Paese in cui ho vissuto la maggior parte della mia vita e in cui, anche quando scappo, torno sempre volentieri. Il piano per il futuro è quello di abbandonare Milano e trasferirmi al Sud. Magari in Puglia, che è un luogo straordinario e pieno di ricordi. Oppure in Sicilia in uno dei vecchi palazzi storici e affascinanti del centro di Palermo, che per me è una città incantata. L’importante è che ci sia il mare. Non quello gelido e grigio del nord della Germania dove sono nata ma quello blu e verde e azzurro del mio Mediterraneo.

ENGLISH TEXhTere click

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ITALY EVERYWHERE

ARTWORK GABRIELLA MIZERAK

ENRICO FRAGALE ESPOSITO

It - Devo essere onesto, ho avuto qualche problema a scrivere questo editoriale... Parlare di una cosa che ti appartiene così profondamente, l’italianità, non è facile a mio avviso. Petra ha un punto di vista privilegiato, è straniera e il Belpaese lo può vedere da dentro o fuori a seconda delle occasioni. Io invece di cosa avrei dovuto parlare per evitare nazionalismi banali? In redazione ho lasciato trasparire il mio sconforto, al quale il super team ha fatto fronte immediatamente. “Parla di tua mamma, è tipicamente una mamma italiana!” ha proferito Patrizia. È vero, il suo telefono è perennemente occupato perché ogni giorno deve parlare a turno con figli e nipoti per almeno mezz’ora ciascuno - se salti un giro sei fregato: è come dare del laziale a Totti. E guai a organizzare un Natale lontano da casa, anche durante il più cupo lockdown eravamo tutti sotto il suo albero di Natale. Però mia madre è lontana dall’idea della brava cuoca... “Allora parla del tuo fidanzato a cui piace cucinare” ha esclamato Petra. Sì, lasagne, cotolette, polpette, parmigiane sono presenze fisse a casa mia. Il forno è sempre acceso, le padelle non conoscono riposo. E ogni ospite che viene, prima di andare via, chiede già quando può tornare. “Parla di Milano, la ami così tanto” ha detto Rossella. Sì, la città in cui ho scelto di vivere ha il mio affetto incondizionato. Qualcuno dirà che è la realtà meno italiana d’Italia, ma non è vero. È la città dove la creatività, caratteristica tipica tricolore, trova qui la massima espressione. Ecco qui, ora continuerei a scrivere di mille cose, ma non ho più spazio... La mia Italia è dappertutto, in ogni momento della quotidianità: è famiglia, è bellezza, è bontà, è ospitalità, è stile, è…

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Ci sono cose che come le guardi sai dove sei. Può essere una vecchia foto, un oggetto, un film. Qualcosa che non appartenga solo ai tuoi ricordi ma ai tuoi ricordi in questo luogo preciso. E che chiunque si sia fatto un’idea del mondo, anche se stereotipata, riconosce. Il Colosseo, per esempio, anche un eschimese si immaginerebbe subito a Roma. Quello che noi abbiamo scelto per rappresentare l’Italia non è magari così immediato, o evidente, ma questo non lo rende certo meno autenticamente Made in Italy.

sia noi


There are things that as soon as you look at them you know where you are. It can be an old photo, an object, a movie. Something that belongs not only to your memories but to your memories in that precise

iamo place. And that anyone who has formed an idea of the world, even if it is stereotypical, recognizes. The Colosseum, for example, even an Eskimo would immediately imagine himself in Rome. What we have chosen to represent Italy may not be so immediate, or obvious, but that certainly does not make it any less authentically Made in Italy.


siamo noi LUOGHI, RICORDI, BELLEZZA. alejandra L’Italia per me è la famiglia e gli amici che condividono il cibo intorno al tavolo e i ricordi della faccia di mio figlio Mateo che mangia i suoi primi gelati in Sicilia. Italy for me is family & friends sharing food around the table and the memories of my son Mateo’s face having his firsts gelatos in Sicilia.

petra Una sera di tanti anni fa. Seduta sul pavimento di casa guardavo un film con un’amica. Doveva tradurmelo spesso perché uno degli attori era napoletano e quell’accento, ancora oggi, non lo capisco. Non credo di aver mai più riso così tanto in tutta la mia vita! One evening many years ago. Sitting on the floor of my house, I was watching a movie with a friend. She often had to translate it for me because one of the actors was Neapolitan and I didn’t, and still don’t, understand that accent. I don’t think I have ever laughed so hard again in my entire life!

Rossella Venezia, l’estate, la spiaggia del Lido, io bambina sdraiata sul lettino dell’Excelsior. E poi più grande, studentessa al liceo artistico, in giro per la città, il caldo umido, l’odore della laguna, la bellezza ovunque, dentro e fuori dai palazzi. Venice, the summer, the Lido beach, me as a child lying on the sunbed at the Excelsior. And then older, a student at the art school, walking around the city, the humid heat, the smell of the lagoon, beauty everywhere, inside and outside the buildings.

ENRICO Permettetemi un po’ di glam, dopotutto siamo un magazine di moda. Anno 2013: Mariacarla in abito Valentino fotografata da Roversi per Vogue. Bellezza made in Italy al 100%. Allow me some glam, after all we are a fashion magazine. Year 2013: Mariacarla in Valentino photographed by Roversi for Vogue. Beauty made in Italy 100%.

PATRIZIA Mi piace leggere. Perché leggere una storia ben scritta è viverla. Essere qualcun altro da te stesso eppure, magicamente, sempre te stesso. Nella saga di Elena Ferrante sono stata perdutamente Lila. Anche se, in realtà, sono molto più simile a Lenù. I like to read. Because to read a well-written story is to live it. To be someone other than yourself and yet, magically, always yourself. In the Elena Ferrante saga, I was hopelessly Lila. Although, in reality, I am much more like Lenù.


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siamo noi LUOGHI, RICORDI, BELLEZZA. franco Sono cresciuto in Puglia e la mia casa aveva un giardino pieno di fichi d’india. Ne ho mangiati un sacco da bambino e poi, crescendo, ho imparato a cucinarli in tantissimi modi. La cosa più bella dell’Italia per me? La fantasia in cucina. I grew up in Puglia and my house had a garden full of prickly pears. I ate a lot of them when I was a kid and then, as I grew up, I learned to cook them in many ways. The most beautiful thing about Italy for me? The creativity in the kitchen.

teresa Abito al confine tra Romagna e Marche vicino alle spiagge che d’estate si popolano di migliaia di turisti. E’ quindi per me il periodo ideale per scappare al Parco del Monte San Bartolo, dove tra le macchie gialle delle ginestre e il blu infinito del mare, penso a quanto sia bella l’Italia! I live on the border between Romagna and Marche near the beaches that are populated by thousands of tourists in the summer. It is therefore the ideal time for me to escape to the Monte San Bartolo Park, where, among the yellow patches of broom and the infinite blue of the sea, I think about how beautiful Italy is!

GABRIELLA La chiesa di Santa Maria presso San Satiro in via Torino a Milano rappresenta per me il perfetto esempio della meraviglia dell’Italia. L’Italia è così. Piena di bellezza e meraviglia anche nei posti più inaspettati, ma anche piena di invenzione, di soluzioni brillanti e creative. E di cose fatte bene. For me, the church of Santa Maria presso San Satiro in Via Torino in Milan is the perfect example of the wonder of Italy. This is what Italy is like. Full of beauty and wonder even in the most unexpected places, but also full of invention, of brilliant and creative solutions. And of things done well. 54

patricia La mia infanzia italiana è legata al tram di Milano, lo prendevo tutte le mattine per andare a scuola. Il suo charme vintage mi cattura ancora oggi! The Milan tram reminds me of my Italian childhood. I took it every morning to go to school. Its vintage charm still captures me today!

mariangela Io e i miei figli a spasso per il borgo vecchio di Termoli, nel mio Molise. Per me l’Italia sono i paesini di provincia dove il tempo sembra si sia fermato. Me and my children walking around the old town of Termoli, in my Molise. For me Italy is the small provincial towns where time seems to stand still.


A s i LIFE hunt...

E R U S TREA


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I RACCONTI DI PETRA

Ricordi random: something good, something bad, something funny illustrations Dana Camerini

It - Per raccontare davvero la mia Italia devo andare indietro nel tempo, a quando sono arrivata a Milano per la prima volta, a venticinque anni con una bimba di quattro. Ricordo che era il periodo di Pasqua e la prima cosa buffa che ho notato era che qui, a differenza che in Germania, le uova di cioccolato erano confezionate in verticale. Adesso naturalmente mi sono abituata, ma allora mi era sembrata una cosa parecchio strana. Come mi era sembrato strano che tutti impazzissero per Portofino e la descrivessero come uno dei luoghi più belli al mondo quando non c’era neppure una spiaggia o, se c’era, era minuscola e sassosa, non certo la distesa di sabbia bianca che mi ero immaginata di vedere in Riviera! Invece mi divertiva da morire osservare le persone mentre parlavano e gesticolavano, (adesso lo faccio anch’io naturalmente), e come ogni tedesca che si rispetti ero affascinata dalla galanteria degli uomini, anche giovani, che ti cedevano il passo, ti camminavano a fianco sul marciapiede mettendosi dalla parte della strada, ti aprivano le porte e ti facevano passare per prima quando al mio paese, se non stavi attenta, ti arrivava in faccia la porta! Perché i ragazzi neppure si curavano di tenertela aperta, dopo esserci passati loro. Questione di parità, dicevano. Bah! Un’altra bella scoperta è stata quella della musica. Gli unici italiani che si sentivano in radio in Germania erano Albano e Romina Power. Non sapevo chi fossero Pino Daniele, o Fiorella Mannoia, o Paola Turci, e di Lucio Battisti conoscevo solo una canzone, “Ancora tu”, perché l’avevo intercettata su qualche 57


RICORDO che in Puglia, dove passavo le vacanze estive, mi chiamavano “la forestiera”… frequenza da appassionati di musica, come ero io, e la canticchiavo a memoria, senza sapere il significato delle parole. Tanto che quando ho imparato l’italiano e l’ho scoperto, mi è piaciuta ancora di più. Ricordo che in Puglia, dove passavo le vacanze estive, mi chiamavano “la forestiera”, e questo mi divertiva parecchio. E ricordo che, specialmente al sud, quando ti invitavano a casa, ti offrivano sempre qualcosa: un caffè, un biscotto, un bicchiere di vino. Mi faceva sentire accolta, parte di quella grande famiglia italiana stile “Il Gattopardo” che avevo tanto amato nel film di Visconti. Ero innamorata pazza del gusto italiano, trovavo la moda meravigliosa e mi affascinava la creatività di un popolo che pur non sapendo, o non sapendo perfettamente cosa fare o come fare qualcosa, improvvisava, e alla fine riusciva sempre ad avere successo. Trovavo strano, anzi, stranissimo che molti medici ricevessero i pazienti nel loro studio di casa, dove la sala d’aspetto confinava spesso con il loro soggiorno, (adesso non è più così ma lo è stato per tanto tempo!), e mi sconvolgeva il prezzo esorbitante dei fiori, del latte per neonati (che per mio figlio mi facevo spedire da mia mamma), persino delle torte! Pane nero non se ne trovava, né del buon cioccolato fondente, né dello yogurt come Dio comanda. Tutte cose che sono arrivate dopo, molto dopo il mio arrivo. E la burocrazia! Mamma mia come odiavo la burocrazia! La odio ancora adesso, a dire il vero, perché la situazione non è migliorata affatto! Una volta, alle Poste, sono persino scoppiata a piangere. Ero andata lì per spedire non ricordo cosa e mi hanno fatto tornare quattro volte! Quattro volte per mandare a casa dei miei genitori un pacchetto che sarà pesato sì e no due chili! E prima la scatola non era quella giusta …. poi doveva avere un lato aperto per l’ispezione doganale (era prima delle frontiere UE aperte) …. poi bisognava mettere un piombino…. Ma dove lo trovavo io un piombino, che a malapena parlavo italiano? Morale, la quarta volta sono scoppiata a piangere dalla frustrazione. Ma è stato quello che è successo dopo a farmi decidere che, forse, tutto sommato, quello poteva essere il paese dove restate: il gesto di una vecchina in fila dopo di me che mi si è avvicinata, mi ha abbracciata e consolata. Non so se lo avesse fatto perché le facevo tenerezza, o perché condivideva la mia stessa frustrazione e chissà quante volte, anche a lei, era toccato tornare in quel maledetto ufficio! Ma mi è entrata nel cuore. E lì è rimasta. Insieme a tutti i miei ricordi.

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INTER Stories of “foreigners” who have become Italians with their hearts and of those who, for love, work or spirit of adventure, have found a home in a country other than the one they were born in. 60


RVIEW Storie di “stranieri” diventati Italiani con il cuore e di chi, per amore, per lavoro o spirito di avventura, ha trovato casa in un paese diverso da quello in cui è nato.

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La mentalità italiana è passionale. E le famiglie italiane, come quelle di Paola e Sabina, conservano il loro spirito anche all’estero. Allora come oggi.

INTENSITY OF LIFE. EVERYWHERE

Italian mentality is passionate. And Italian families, like Paola’s and Sabina’s, keep up their spirit, even abroad. Back then and now. BY JULIA VAN HOVE

it - Il mio primo vero ricordo dell’Italia risale all’adolescenza, quando mi unii a questo gruppo di giovani, un mucchio di teenager super eccitati, in un viaggio verso una piccola città della Toscana. Doccia era un posto piuttosto tranquillo, ma una sera tardi siamo stati testimoni di un evento furiosamente appassionato: 62

in una piccola stradina laterale una coppia ha avuto la più feroce discussione della sua vita. Uno scontro. Ok, era una lotta verbale, ma infiammata dalla rabbia! Forse era semplicemente il loro rituale del sabato sera. Ma siamo usciti da questo negozio all’angolo con degli snack in mano e ci siamo sentiti stranamente scioccati,


, Paola s family

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I bambini tedeschi sono così educati, quelli cinesi assolutamente disciplinati, gli italiani sono più scatenati!

, Sabina s family

German kids are so well-bred, Chinese ones absolutely not rebellious, Italian kids are wilder! 64


divertiti e affascinati allo stesso tempo. Non avevamo mai visto una scena così teatrale. Beh, almeno non fuori da un teatro. Sembrava che stessero per uccidersi a vicenda, urlando, gridando: una bella signora sul balcone che lanciava vasi di fiori mentre il marito gesticolava selvaggiamente giù in strada; allo stesso tempo sembrava molto divertente. Anni dopo, quando mi sono trasferita a Milano per lavoro, vedevo ancora questa passione negli occhi della gente, che accoglieva sempre l’intensità della vita. E ho pensato: potrebbe succedere in qualsiasi altro posto che non sia questo? Si sentirebbero a disagio da un’altra parte? E ho pensato a tutti questi luoghi grigi, sobri e tranquilli del mondo. Un mio amico italiano una volta ha detto: gli italiani non hanno bisogno di lasciare il loro paese. Hanno un clima ottimale. Il cibo migliore. Durante le vacanze basta che dividano lo stivale (si riferiva alla forma del paese) e si dirigano a sinistra o a destra verso la spiaggia. Tutto vicino, tutto meraviglioso. Ma naturalmente ci sono italiani che lasciano il loro paese. Per lavoro, per cambiare, o per un’avventura. Quando Paola lasciò Martina Franca il 26 dicembre del 1970, aveva poco più di vent’anni e tanta voglia di partire per sempre. Le sembrava naturale cogliere quell’occasione, come aveva già fatto suo fratello e come avrebbero fatto ora i suoi amici insieme a lei. La prima tappa fu Allschwill, una comunità svizzera vicino a Basilea. Dopo 2 anni lì e una pausa di 5 mesi a casa, nella terra dei “trulli”, è tornata a Basilea. E nel 1975, per questioni di permesso di soggiorno, si stabilì vicino alla sua prima tappa, ma in un nuovo paese, nel villaggio tedesco di Lörrach. La gente qui era molto diversa: “In Germania non parlano tutti insieme, ma uno dopo l’altro, sono più calmi. Le famiglie italiane sono molto più rumorose, ma per questo si sentono vicine e si vedono più spesso”. E pensa: “I bambini tedeschi sono così educati che dicono ‘ciao’ quando passano. ‘Ciao Paola’. I bambini italiani sono più scatenati”. Nel 1977 ha dato alla luce sua figlia, Katjana, che poi è cresciuta in Germania. Con poco caos per le strade, con persone gentilissime attorno e pomeriggi di coffee&cake. Ora, più di 40 anni dopo, Paola vive ancora nella stessa regione nel sud della Germania, si reca in Italia solo un paio di volte all’anno per le vacanze. “Mi sento a casa a Schopfheim. Sento di appartenere a questo posto”. Cosa le manca di più? “Il mare. E mia figlia, che è tornata a vivere nella mia città natale italiana”.

Sabina è di Torino. Un luogo dove convivono natura, cultura, arte, cibo, con queste bellissime piazze che ti lasciano senza fiato. Tra cui Piazza San Carlo, “il salotto di Torino”. Per accompagnare il marito che inseguiva un’opportunità di lavoro, ha fatto le valigie, preso la figlia di 2 anni e si è trasferita a Shanghai. Questo nel 2018. “La mia famiglia non l’ha presa bene, la Cina è dall’altra parte del mondo”. Ma attraverso i moderni sistemi di messaggistica si tiene in contatto con loro ogni giorno. Mentre la piccola Alice si è adattata subito, il nuovo inizio per loro non è stato facile: “La lingua, la cultura, le abitudini. Sentirsi uno su un milione”. Ha sostituito la vista sulle Alpi con quella sullo skyline della terza città più grande del mondo. Il piano era di restare due anni, ma dato che molte famiglie espatriate prolungano il loro soggiorno, l’avventura diventerà probabilmente un viaggio di 5 anni. La vita familiare in Cina è diversa. “Le famiglie italiane apprezzano il fatto di riunirsi intorno allo stesso tavolo - la cena è un momento importante in cui genitori e figli hanno la possibilità di stare insieme. Inoltre i bambini cinesi non sono assolutamente ribelli e dedicano molto (forse troppo) tempo allo studio. Ascoltano ed eseguono tutto quello che le loro famiglie dicono loro, senza lamentarsi”. Prima della pandemia Sabina e la sua famiglia visitavano l’Italia tre volte l’anno, ma a causa delle regole di quarantena in Cina, tornare a casa è quasi impossibile. La piccola Alice ricorda ancora i suoi nonni, la loro casa, la neve, il Colosseo. E forse un giorno potrebbe entrare nello spirito della sua mamma e seguire il suo motto “sentirsi sempre italiana e non dimenticare mai il paese d’origine”. Entrambe, Sabina e Paola, trovano del buon cibo italiano nelle loro nuove case. Anche giusti ingredienti o ristoranti. E buoni amici, a volte provenienti da tutto il mondo. Per dedicarsi a cene vivaci e conversazioni rumorose, con bambini scatenati che corrono in giro. Paola ricorda un detto: “Stip ca truv! - Conserva che poi trovi. Non vedo l’ora di far vedere l’Italia ai miei figli.

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Italiana per scelta, glam per nascita. Tra ricordi e consigli preziosi conosciamo meglio una fashion icon. 66


CANDELA DON’T CRY FOR ME ARGENTINA!

BY ENRICO FRAGALE ESPOSITO

Italian by choice, glam by birth. Between memories and precious advice we get to know a fashion icon better. 67


GIOIA RE O M A ZZA E L L IA E B L G AVI R E M , CREATIVITA ’ 68


it - “Alle 8 a cena da Candela!” Ho letto questo messaggio, inviatomi dalla nostra Patricia, appena svegliatomi in un grigio mattino milanese e l’effetto è stato come quello di un caffè. Avevo proposto io di intervistare per questo numero la ex modella, influencer e ora imprenditrice digitale argentina ma trapiantata a Milano da anni. Mi sembrava fosse importante includere la voce di chi, anche se italianizzata da una lunga permanenza, non è originaria del nostro stivale, una madre, per rispecchiare il nostro focus sulle famiglie, ma che denotasse stile perché siamo pur sempre una rivista di moda. Le mie domande erano stilate già da tempo, pronte ad essere inviate via mail, una volta terminate le vorticose giornate di fashion week tra Milano e Parigi. Invece, ospitale come nella migliore tradizione tricolore, Candela mi ha aperto la porta del suo appartamento e ha aggiunto un posto a tavola come fossi quell’amico in più del celebre motivetto canoro. Fra la sua famiglia: la determinata primogenita Verde, l’estroversa Celeste e il piccolo simpaticissimo Martin. A tavola niente spaghetti, pizza o ravioli ripieni di ‘nduja e burrata, che mi assicura essere il suo piatto forte del momento, ma take-away indiano, vino francese e il sottofondo della cadenza latino-americana della padrona di casa. Però le vibes italiane erano dappertutto, nell’energia coinvolgente che questa famiglia crea intorno a sé (“nella nostra indipendenza siamo una squadra fortissima” - mi rivelerà più tardi!) e nella maternità di Candela, che è un mix tra tenerezza, comprensione, qualche tratto di rigore e la propensione a impartire insegnamenti utili… preziosi anche quelli sull’outfit da indossare a scuola l’indomani! Per dovere professionale, anche se non credo abbia bisogno di introduzioni, ve la presento, nel caso ci fosse qualcuno tra i lettori a non conoscere Candela (il cognome Pelizza è superfluo): nasce a Buenos Aires nel

1980 e cresce con i genitori e sua sorella gemella, Vanesa - che è rimasto “il suo angolo di Argentina qui a Milano”. Insieme a lei, a diciassette anni, si trasferisce in Italia e inizia a lavorare come modella. Grazie a uno stile innato, diventa It-girl e poi Influencer (entrambi con la I maiuscola perché è fra le prime), collabora con il magazine online Grazia.it e si impone come fashion icon. Segni distintivi che la caratterizzano sono gli occhi azzurri e l’immancabile caschetto biondo. Seguono collaborazioni con piattaforme digitali, riviste, brand e una docu-serie trasmessa in televisione, fino ad arrivare al ruolo attuale di imprenditrice e creatrice digitale, con un profilo social seguitissimo che racconta, come recita la bio, di “gioia amore bellezza meraviglia grazia creatività al servizio della comunicazione attraverso le immagini”. Grazie a un account curato nei colori e nelle grafiche come in una rivista di moda, Candela ci rivela il suo mondo in cui il glamour incontra l’intimità dei suoi momenti in famiglia. Ma niente di tutto questo è stato argomento di conversazione durante la nostra cena. Si è parlato di influssi lunari e simbologia dei segni zodiacali, discusso di telefilm su cui non potevo esprimermi troppo perché a lei mancava l’ultima puntata (d’altronde Patricia non aveva neanche visto la prima perché è sempre in ritardo sulle ultime uscite), delle lezioni a scuola di Verde e Celeste, alle quali non è mancato anche qualche consiglio su questioni di cuore, fino ad arrivare ai suoi segreti (che non vi rivelo) per conservare meglio i fiori nei vasi. Alla fine è stata Patricia a riportarci all’ordine (è il suo ruolo anche in redazione, una caratteristica innata) ricordandoci che eravamo lì per un’intervista, da fare prima che fosse ora di mettere a letto Martin. Poche domande per conoscere meglio una donna sofisticata e una madre splendida che è diventata italiana per scelta. @candela______ 69


Il tuo primo ricordo legato all’arrivo in Italia?

Direi proprio il giorno in cui ho messo piede qui, all’aeroporto di Linate, insieme a mia sorella Vanesa - dopo quello che era stato il nostro primo viaggio in aereo. Alle spalle avevamo lasciato l’inverno argentino, di fronte a noi c’era l’estate italiana. All’uscita ci aspettavano il driver e quello che è rimasto tuttora il mio agente. Non scorderò mai la scena di noi in macchina e lui che ci seguiva sfrecciando fra le strade di Milano su una Vespa. C’è un posto qui in cui ritrovi un po’ di Argentina?

Casa di mia sorella, che al contrario di me è rimasta molto legata alle nostre origini e tradizioni. Lei, la sua famiglia, la sua casa sono il mio angolo di Argentina. Il tuo piatto argentino preferito vs quello italiano?

Quello argentino è una torta salata che si prepara a Pasqua con cipolle, peperoni, olive e sgombro - non sono molti i piatti tipici argentini a base di pesce, ma questo è veramente buono e anche io lo cucino ogni tanto. Scegliere un piatto italiano non è facile, diciamo che vado a periodi: in questo momento la mia passione sono i ravioli ripieni di ‘nduja e burrata. Tre aggettivi per descrivere Milano.

Internazionale, raccolta e in divenire. Hai 24 ore libere da passare con i figli. Come trascorri la giornata?

A casa, senza nessuno intorno, perché nella nostra indipendenza siamo una squadra fortissima. E senza organizzare nulla, perché è dalla spontaneità e, a volte anche dalla noia, che nascono le situazioni migliori. Un libro che i bambini devono leggere?

Piccolo blu e piccolo giallo, che ho letto anche io da piccolina. E poi un classico: Il Piccolo Principe. Un negozio di riferimento per vestire i più piccoli?

Nel mio caso sono gli armadi delle amiche che hanno figli della stessa età di Martin (il più piccolo a casa di Candela). Quando proprio devo andare a fare shopping allora scelgo Petit Bateau, Jacadi o Zara Kids. Il regalo più bello che hai ricevuto da bambina?

Ricordo un giorno di essermi svegliata e aver trovato a sorpresa qualcosa come 8 libri: erano dei libri-gioco, di quelli che sei tu a decidere come far proseguire la trama in base alla scelta di paragrafi e pagine numerate. 70

È stata un’emozione che mi è rimasta impressa nella memoria. Una tappa immancabile per chi visita Milano con i figli?

L’Hangar Bicocca, in cui visitare sia interessanti esibizioni temporanee, sia i Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer: sono magici. Il tuo locale preferito in città?

Il Dhole (zona Porta Romana), dove passo molto spesso per prendermi un momento tutto per me con un buonissimo Margarita. Da piccola cosa sognavi di fare?

La commercialista! Sono lontana anni luce dai numeri e dai calcoli, sia chiaro. Il vero motivo è che mio zio praticava questo mestiere ed era l’unico in tutta la famiglia che prendeva l’aereo per viaggiare. Quindi associavo la possibilità di vedere altri luoghi a questa professione. Vacanze in Italia: dove suggerisci di trascorrerle?

Sicilia: Palermo e Siracusa le conosco già molto bene, ma voglio scoprire tutto il resto! Con i figli anche la Puglia! Il tuo outfit preferito quando eri piccola?

Un look fatto di pezzi vintage totalmente scombinati tra loro, che ogni volta sbigottiva mio padre. Quale marchio di moda ti piacerebbe che si lanciasse in una collezione bambino?

Loewe, senza dubbio! Sei amica della nostra Managing Editor Patricia. Ci racconti un episodio particolare che ti lega a lei?

Ho sicuramente dei ricordi divertenti ma vaghi legati a un nostro viaggio a Los Angeles da ragazze, dove l’ho trascinata controvoglia al mercatino dell’usato per fare incetta di capi vintage. Ma un momento speciale è stato il giorno in cui l’ho intravista per strada - dopo un po’ di tempo che non la vedevo - e dal primo sguardo ho subito capito che era incinta, nonostante fosse solo al secondo mese e non mostrasse ancora segni della gravidanza. Questo episodio spiega come il nostro sia un legame che definirei energetico.

ENGLISH TliEckXhTere c


o fare v e l o v a l o a: mi t s i Da picc l a i c r e la comm ti .’unico mestiere che sembrava l ggiare. a i v i d e s permettes

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, Storie d Amore ’ BY PATRIZIA MEZZANZANICA

, Adottare.E’ un percorso spesso lungo, tortuoso e complicato. Specialmente in Italia.

Ma chi ha resistito, chi non ha perso la speranza neppure nei , momenti piu bui,

oggi vive il suo sogno. 72


IT - Volevo spiegare la bellezza dell’adozione con parole semplici, ma non sono così brava. Nonostante io, quella bellezza, la conosca bene. Allora ho cercato citazioni di persone molto più colte, sagge e profonde di me, e ne ho trovate due che mi sono piaciute molto. Una nel Talmud, non che io sia particolarmente religiosa e tanto meno ebrea, ma è davvero potente e mi ha commosso, per cui accetto il rischio di qualche critica. La religione non c’entra. E neppure la razza. E nessuno meglio di un genitore che va a prendere suo figlio dall’altra parte del mondo lo sa. La seconda è meno poetica, ma ha il pregio di essere ironica e il messaggio arriva comunque forte e chiaro. È di Joanne Greco: mamma, avvocato e blogger. Entrambe le citazioni si riferiscono alla maternità e non alla genitorialità. Di questo mi dispiaccio ma è solo questione di parole, non di significato. Maternità non è più di paternità. Ogni padre lo sa. Ogni madre lo sa. Ogni figlio lo sa.

“Una madre è come una sorgente di montagna che nutre l’albero alle sue radici, ma una donna che diventa madre del bimbo partorito da un’altra donna è come l’acqua che evapora fino a diventare nuvola e viaggia per lunghe distanze per nutrire un albero solo nel deserto”. (Talmud) “Madre adottiva? Io sono madre. Non ho bisogno di un altro suffisso. (Joanne Greco) 73


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LALAÏICHA Valentina e Olaf IT - Quando Valentina ed Olaf hanno visto per la prima volta la loro bambina, aveva due anni e viveva in un istituto a Bamako, nel Mali. La tata che se ne prendeva cura si è diretta verso di loro con lei in braccio, l’ha appoggiata a terra, le ha sussurrato qualcosa all’orecchio e Lalaïcha, facendo qualche passo incerto, (aveva appena imparato a camminare), si è avvicinata a loro con gli occhi pieni di lacrime. Così triste che ad entrambi si è stretto il cuore. Non sapevano nulla di lei, nulla delle sue abitudini o sul suo carattere, nessuno li aveva informati. Le hanno offerto il Pluto di peluche che le avevano portato in dono e lei l’ha stretto forte forte senza più lascialo. In qualche modo sono riusciti a salire in auto e andare a casa della volontaria che li ospitava per un periodo di adattamento. Le hanno cambiato il pannolino, messo il pigiamino e poi si sono stesi sul letto con lei in mezzo. Lalaïcha ha dormito profondamente tutta la notte e per tre giorni non ha emesso un fiato. Però era triste. Piangeva in silenzio, senza singhiozzare, e loro si sentivamo impotenti. Poi, il quarto giorno, per la prima volta, ha sorriso. Per tutto il mese in cui sono stati in Mali è stato un susseguirsi di manifestazioni spontanee d’affetto e scoppi di rabbia e pianto in cui la piccola non si faceva avvicinare da nessuno. In quei momenti Valentina si sedeva per terra, a poca distanza da lei, e aspettava che la crisi passasse e lei andasse a rifugiarsi fra le sue braccia. All’ambasciata di Dakar, in Senegal, mentre aspettavano il visto per rientrare in Italia, la prima crisi di panico da genitori: Lalaïcha aveva infilato la testa tra le sbarre della cancellata e non riuscivano più a tirarla fuori. Una guardia, calmissima, ha fatto il giro, ha aperto il cancello che era chiuso a chiave, e l’ha “sfilata” dall’altra parte come se nulla fosse. In famiglia se ne ride ancora ora che Lala ha nove anni (dieci ad ottobre) e frequenta con successo la 4ª elementare. È una ragazzina estroversa, simpatica, carismatica e anche un po’ permalosa. Ma quello pare essere un difetto di famiglia. Va pazza per le lasagne e non ha mai fretta. Deve essere la sua anima maliana, dato che in Mali si dice spesso “Donì Donì” che significa “Piano Piano”. Sono passati anni dal primo giorno di scuola materna, quando Valentina ha dovuto restare in classe con lei perché Lala aveva paura che l’abbandonasse, e solo quando è stata sicura che la mamma “tonnava” (tornava) a prenderla si è tranquillizzata. Da quel momento è sempre andata prima all’asilo e poi a scuola, serenamente. Anzi, le piace così tanto che vuole frequentare l’Università, diventare una biologa marina, chiudere tutti gli zoo del mondo e salvare ogni animale. Fra lei e loro c’è un rapporto speciale, specialmente con i cani che, per lei, impazziscono letteralmente. Non riescono a starle lontani, come se avesse una calamita. (Sarà stato l’imprinting di Pluto?) Ogni tanto, a papà Olaf, sembra un po’ lontana e triste… ma si sa, lui è un apprensivo. Basta un sorriso e si tranquillizza. 75


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gruppocasillo.com


VALENTINA Alessandra e Leandro IT - Faceva caldo il giorno che Alessandra e Leandro sono arrivati a Tuyen Quang, in Vietnam per incontrare Valentina. Un caldo torrido. E fra il lungo viaggio in aereo, la confusione, il traffico caotico sulle strade e l’emozione che da giorni non faceva loro chiudere occhio, sono arrivati all’Istituto che la ospitava, sfiniti. Erano insieme ad altre coppie provenienti dall’Italia tutte con lo stesso desiderio: diventare genitori. Anche la loro bambina sembrava stanca, stanca e spaventata. Ha opposto loro una resistenza titanica ed è crollata addormentata nelle braccia di Alessandra solo dopo aver pianto e urlato per ore. Tremavano all’idea di cosa sarebbe successo al suo risveglio, non erano mai stati genitori! Invece, dopo ore di sonno profondo, Valentina ha aperto gli occhi, li ha guardati, e ha fatto loro un sorriso che non dimenticheranno mai. E grazie al coraggio di quell’esserino, anche loro si sono sentiti coraggiosi. Da allora non si sono più staccati: appiccicati come colla. Si sono dovuti separare per forza quando lei è andata all’asilo ma è stato difficilissimo. Il primo giorno sono stati fuori dal portone tutto il tempo. E anche quello dopo. E quello dopo ancora. Così per quasi una settimana. Alla fine si sono rassegnati. E adesso che Valentina va alle elementari, separarsi non è più un dramma. Testarda (come solo i vietnamiti sanno essere), determinata, permalosa, ma anche dolce e sensibile, Valentina ha l’ironia e l’autoironia di un adulto. Sostiene di avere il fisico di papà e il carattere di mamma che, secondo Alessandra, significa attribuirsi il meglio di entrambi. Le sue osservazioni non sono mai scontate e la definizione di scugnizzo napoletano le calza a pennello: uno scugnizzo con gli occhi a mandorla. Qualche problemino Alessandra e Leandro l’hanno dovuto affrontare con l’adozione, ma non in famiglia. Le provocazioni, quando ci sono state, sono venute dall’esterno: sguardi perplessi di sconosciuti, espressioni tipiche di ambienti in cui regna l’ignoranza e la chiusura mentale, come quando Alessandra è stata definita da una bambina mamma fake, ma nulla che abbia mai minimamente intaccato la loro serenità familiare. C’è ancora poca informazione e scarsa cultura sull’argomento adozioni. Non sono poi molti quelli che viaggiano davvero e si confrontano con altri popoli. Non vale la pena farsi il sangue amaro. L’importante non è piacere a tutti, ma alle persone che si amano.

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MOU N TA I N MEMORIES 78


GEREMIA, GIANBATTISTA E GALATEA Mary e Davide IT - Geremia è il maggiore, Gianbattista quello di mezzo e Galatea la più piccola. Rispettivamente sedici, undici e sette anni. Una piccola banda di vietnamiti con cui le discussioni sono all’ordine del giorno. D’altronde loro sono in tre e Davide e Mary solo in due. Il 16 novembre 2006, sull’aereo, mentre andavano ad Hanoi a prendere Geremia che allora aveva solo quattro mesi, improvvisamente tutto è diventato reale. Stavano diventando genitori, la loro vita sarebbe cambiata per sempre. Quel bambino li avrebbe tenuti svegli per sempre: svegli, vigili e felici. E il sorriso di Geremia, appena arrivati nella stanza d’albergo, li ha così rapiti che ci sono tornati altre due volte in quel luogo. Nel 2012 per prendere Gianbattista, diciotto mesi e occhioni spalancati, che non voleva staccarsi un minuto da loro e seguiva con lo sguardo ogni più piccolo movimento di suo fratello Geremia e, nel 2016, per Galatea, quindici mesi, che sul letto giocava serena con i doni che le avevano portato e poi si è addormentata con il dito in bocca. Problemi di adattamento non ne hanno avuti, nessuno dei tre. Sono sempre stati molto a loro agio sia a scuola che fuori. Per Davide e Mary, vederli a turno, anche se per pochi secondi, il primo giorno, seduti ai loro banchi composti e in silenzio, è stata un’emozione grandissima. Crescono in fretta. A volte troppo. E infatti ora Geremia di anni ne ha 16. È in piena adolescenza e nonostante sia un ragazzo affidabile, educato e molto preciso qualche sbalzo emotivo ce l’ha, e ci sta anche qualche conflitto con i genitori. Gianbattista, invece, è ancora piccolo. A unidici anni resta il bambino simpatico, sentimentale, dolce e affettuoso che è sempre stato, e Galatea è la piccola principessa: sensibile, simpatica, molto giocherellona, precisissima e testardina. Sul loro futuro hanno le idee molto chiare. Da grande Geremia vuole fare il chirurgo, Gianbattista il regista di film e Galatea la chef. La sua specialità sono le patatine fritte che lei chiama patatine chef. Per ora, però, l’unico a cucinare è Geremia che prepara spesso la carne e la carbonara per suo nonno. Gianbattista è goloso di farinata e Galatea mangerebbe pizza mattina, mezzogiorno e sera (oltre alle patatine chef, naturalmente). Anche gli involtini vietnamiti vanno alla grande. Quando ci sono è sempre festa grande. Come è festa grande la partenza per le vacanze a Modica, in Sicilia. La prima volta Davide e Mary ci sono andati nel 2005, prima dei figli, e se ne sono così innamorati che ci tornano ogni estate. Per loro è casa: il mare, la campagna, il cibo, il caldo ma soprattutto la gente, adorano i Siciliani. Stanno sempre a Casa Talia, tanto che i proprietari sono oramai diventati loro carissimi amici. Anche i ragazzi stanno bene lì. Si vive tranquilli, indipendenti e, nei limiti dell’accettabile, ognuno può decidere cosa fare. Tre aspetti della vita quotidiana che Davide e Mary reputano molto importanti e che i loro figli hanno perfettamente assorbito.

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DAVID Laura e Fabio IT - La chiamata della vita, così Laura e Fabio descrivono la telefonata ricevuta cinque anni fa dal giudice che li convoca per una proposta. “C’è un bambino che gode di ottima salute”, dice loro quando li riceve, “è un maschietto, si chiama David, ha solo due mesi ed è un cioccolatino”. Non ci potevano credere. Non si erano permessi di sperare troppo ma proprio così lo volevano! Sarà che Laura ha la pelle molto chiara e i capelli biondi e … si sa, gli opposti si attraggono. Il giorno dopo vanno all’ospedale a prenderlo. La nurse arriva con il piccolino che indossa una tutina a righe rosa (ma non era un maschietto?) e lo mette in braccio a Laura. Lui ha solo due mesi e la fissa con due occhioni spalancati che sembrano fanali, la testa piena di riccioli, le guanciotte paffute e lei non resiste: scoppia a piangere dalla commozione. E Fabio con lei. Sente da subito che sta stringendo il suo bambino. E da subito sente che per lui darebbe la vita. Loro, darebbero la vita. Perché si sa che Fabio prova esattamente quello che sta provando lei. A casa la prima cosa da fare è un bel bagnetto. Laura si scopre disinvolta nel prendersi cura del piccolo, è tranquilla, tutto le viene naturale, quel gigante di suo marito, invece, è impacciato, ha quasi paura di toccarlo. Una volta lavato e vestito è tempo di avvisare i nonni che, per scaramanzia, non sapevano gli ultimi sviluppi. Fabio chiama i suoi e con una scusa li fa venire a casa. Sua mamma è agitata, pensa subito che sia successo qualcosa di brutto mentre il marito capisce all’istante: “ma foss arrivat o piccirill?” (“è arrivato il bambino?”) chiede in napoletano stretto a suo figlio, tutto speranzoso. In soggiorno c’è Laura, seduta sulla poltrona come la regina madre con in braccio il piccolo erede. Succede il finimondo: lacrime, abbracci, baci. Poi è tempo di chiamare via skype i genitori di Laura a Palermo. La stessa scena è la stessa, con la mamma di Laura che ripete incredula. “non ci posso credere, non ci posso credere…”. E come darle torto? Quasi non ci credono neppure loro! La sera, stravolti, si addormentano tutti e tre nel lettone. David dorme beato e loro non smettono di fissarlo un istante. Oggi David ha cinque anni ed è un bambino solare, intelligente e molto perspicace. Non ha mai avuto problemi per via del colore della sua pelle: è diversa da quella dei suoi genitori, e allora? Ha una grandissima predisposizione per le lingue e gli piacciono gli accenti. Dai nonni palermitani parla con la cadenza siciliana, quando è a Napoli con quella napoletana, a casa, a Roma, sembra il più romano dei romani, e quando gioca su youtube riesce a capire l’inglese ma anche il francese, il cinese, il russo, persino il turco! Da sua mamma ha preso la voglia di vivere e di divertirsi, da suo papà tanti modi di fare. Dormono nella stessa identica posizione, per esempio, e prima di addormentarsi girano e rigirano continuamente il cuscino. Da grande vuole fare il calciatore. “Mah, vedremo”, dice mamma Laura, “c’è ancora tanto tempo….” 81


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ANNA e MOHA Alessandra e Mauro IT - Anna è arrivata in famiglia piccolissima, a venti giorni. In ospedale, prima di lasciarla andare, hanno detto ad Alessandra e Mauro che avrebbe dovuto mangiare intorno alle due di notte. Era nella culla accanto al lettone e loro, a quell’ora, erano pronti con il biberon in mano. Ma lei continuava a dormire beata, con le manine chiuse a pugno, pronta a combattere contro qualche brutto sogno. Hanno aspettato ancora un po’, ma niente. Anna non si svegliava. Alla fine ci hanno rinunciato e sono tornati a letto anche loro. Moha, invece, di anni ne aveva quattro quando l’hanno incontrato per la prima volta in Burkina Faso. È arrivato nel loro alloggio nella campagna africana dall’Istituto dove viveva, accompagnato dalla sua educatrice. Era molto serio. Sembrava preoccupato, forse anche un po’ spaventato. Alessandra, Mauro e Anna si sono avvicinati a lui sorridenti, ma lui non sorrideva. Si sono accovacciati per essere alla sua altezza, gli hanno dato dei piccoli regali che gli avevamo portato ma lui continuava a non sorridere. Solo quando hanno giocato con la palla e lo hanno tenuto in braccio, anche se per poco tempo, si è lasciato un po’ andare. È stato un pomeriggio molto intenso, volevano disperatamente piacergli, lo aspettavano da tanto e si sentivano già una famiglia, ma per lui loro erano degli estranei e sapevano che dovevamo dargli tempo. In Italia Moha si è adattato in fretta, dopo due settimane capiva tutto quello che gli dicevano ed ha impiegato solo un paio di mesi a parlare perfettamente. Anche il cibo italiano gli è piaciuto da subito. Oggi, a otto anni e mezzo, è molto goloso di pasta, pesce e di tutta la cucina mediterranea in genere. Mangerebbe sempre. È un bambino molto riflessivo e socievole ma anche un po’ permaloso. Si offende facilmente e fatica a spiegare i motivi del suo malessere. Allora si chiude in camera e per un po’ sta arrabbiato con tutti e con tutto. Bisogna avere pazienza, lasciargli il suo spazio e i suoi tempi, e poi ricompare in cerca di coccole. Anna, invece, oggi ha quattordici ed è in piena adolescenza. Periodo faticoso per dei genitori e, infatti, gli scontri sono all’ordine del giorno. Anche quando era più piccola ha attraversato un momento difficile, aveva degli scatti di rabbia e piangeva spesso, sembrava che tutto quello che i suoi genitori facessero fosse sbagliato. Poi Alessandra e Mauro hanno capito che dovevano lasciarla sfogare, che gli abbracci sarebbero arrivati, ma dopo, passata la buriana. D’altronde è sempre stata, ed è ancora, impaziente, entusiasta e ribelle. E anche determinata e perfezionista. Non molla fino a che non raggiunge il risultato desiderato. Specie riguardo alla danza. Balla e canta benissimo, ha preso l’inclinazione artistica dalla mamma, mentre Moha è uno sportivone e gli piace giocare a calcio come al suo papà, oppure fare le costruzioni con i lego, attività in cui è uno specialista, anzi, un vero mago. Chissà, forse da grande farà l’ingegnere. Pur essendo legati, Anna e Moha, al momento, non hanno molti punti di contatto, ma vederli fare qualcosa insieme, per Alessandra e Mauro, è la gioia più grande, la chiusura di un cerchio. Succede spesso a tavola, quando Anna, che è molto spiritosa e ama prendersi in giro, dice qualcosa di divertente. Allora Moha ride, e il suo riso è così contagioso, così liberatorio che nessuno riesce a trattenersi. E finiscono tutti con le lacrime agli occhi. 83


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MARTINA Laura e Giuseppe IT - Laura non aveva capito che quella bambina dagli occhi enormi e languidi che guardava incantata, come se tutto, intorno, fosse improvvisamente scomparso, era sua figlia. Certo, era andata in Vietnam per incontrarla e portarla a casa, (da sola purtroppo, perché suo marito Giuseppe proprio quei giorni era ricoverato in ospedale), ma non si aspettava di rimanerne affascinata al primo sguardo. Invece è successo proprio così. E quando più tardi, in albergo, ancora sottosopra dall’emozione e dall’incredulità, scivola sulle scale con lei in braccio, in quel momento, comprende davvero che è sua. È davvero la sua bambina. Sente che non c’è nulla che non farebbe per proteggerla, che potrebbe morire, se necessario, per quell’esserino. Martina ha nove mesi, all’epoca, non si accorge di nulla e la notte dorme serena mentre Laura la osserva cercando di memorizzare ogni particolare del suo viso e chiedendosi chi è quella bambina che già ama così tanto. Anche arrivata in Italia dorme molto, quasi si rifugiasse nel sonno per difendersi da qualcosa. Potrebbe essere un problema, ma Martina ci mette davvero poco per sentirsi abbastanza sicura da dormire meno, e cresce in un ambiente sereno e affettivo. Neppure il primo giorno di asilo le provoca problemi. Davanti alla porta di cristallo del nido lascia la mano di sua mamma ed entra. Poi si gira, le fa ciao e va incontro ad un gruppetto di bambini urlanti. Vive da subito l’adozione con consapevolezza e normalità. Qualche anno dopo, alle elementari, durante una lezione di scienze, dice alla maestra che gli animali si dividono in mammiferi, che nascono dalla pancia, ovipari, che nascono dalle uova, e aeronautici, che le mamme li vanno a prendere con gli aerei. Certo, come in tutte le famiglie a volte si discute, qualche attrito è normale, specie adesso che Martina ha quasi quattordici anni e l’adolescenza si fa sentire. Ma il suo carattere non è cambiato negli anni. Era una bambina matura, riflessiva, disordinata e divertente e così è rimasta. Dell’Italia le piace tutto, specialmente le estati a Marina di Massa, il loro posto del cuore. Finita la scuola vuole andare in Corea del Sud e diventare una designer di videogame. E siccome è molto indipendente, ed ha idee ben chiare che esprime con convinzione, senza farsi condizionare da quelle degli altri, con tutta probabilità ci riuscirà. A casa mancheranno la sua allegria, la sua positività e soprattutto le sue battute. Ma il sogno di Laura e Giuseppe è che lei realizzi i suoi sogni. Per cui ben venga anche la Corea del Sud! Per qualche anno.

ENGLISH TEXhTere click

Pe r informa zi oni : CIAI (adozioni internazionali) www.ciai.it Le Radici e le Ali www.leradicieleali.com APS Polaris (Associazioni di famiglie adottive e affidatarie per supporto in fase pre e post adozione/corsi di formazione) www.apspolaris.it Tribunale dei Minori (adozioni nazionali) 85


PORTF LE BELLE IMMAGINI PARLANO SEMPRE AL CUORE. Beautiful images always speak to the heart. A LORO CI AFFIDIAMO PER RACCONTARE la nostra estate. We rely on them to tell the story of our summer.


FOLIO italy 22


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Bruno Ripoche

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Federico Leone

Zoe Beltran 91


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Alessandra Ianniello 93


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Felicia McGowan

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Santa Pilens


Felicia McGowan


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Hans Ericksson

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Paolo Leone 101



Malena Mazza


Alexandra Klever

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Dragana Kunjadic Capasa



Marco Tassinari


Manuela Franjou


Ari Hisae 111



Hayley Sparks


Annarella Caruso



Emanuela Giacca 116


Luca Manfredi


Elsa Dray-Farges


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Valérie Favier

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Anthony Favazza


Oscar Sabini


midivertounmondo


portfolio italy 22

BRUNO RIPOCHE

FEDERICO LEONE

I have a strange feeling of coming home every time I go to Italy. The light & smells are so familiar to me. Love this country. @brunoripoche

Italian Summer, as a rebus: pasta in the foreground stands for “Italian” and sheets in the wind for “Summer”. Iconic elements that remind me of my childhood and the hours spent in the garden playing with friends.

ALESSANDRA IANNIELLO

FELICIA MCGOWAN

A nest dug into the rock on the island of Ponza. Sun, water and sandstone..

These images were for a school project back in 2016 or 17. I developed them myself hence all the dust on the film. Something about this pictures feels very European to me.

@alessandra.ianniello

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@federico_leone

@effmcgowan


SANTA PILENS

MALENA MAZZA

Italy makes you a better person. Italy wakes up an inner child in you. Those are memories that last. And you always want more. Another bite of fresh fig, another day in paradise....captured in your memory.

A typical Italian family celebrating the 15th August. Elegance and food are common traits of that day in Italy. @malena_mazza

@santapilens

HANS ERICKSSON

ALEXANDRA KLEVER

Lying half asleep in the shadow. In the background I hear people chatting, laughing, children playing around and the smell of the sea mixed with some sun lotion.

Italian summer to me is happinesss by the Tyrrhenian Sea.

@hans_ericksson

@alexandraklever

PAOLO LEONE

DRAGANA KUNJADIC CAPASA

Because summer is all about sun, beaches and young children playing in the water.

Feast of Our Lady of the Alto Mare, Otranto 3 September 2017 It was indeed a special day. The atmosphere, the light, the sky.

@paololeonephotographer

@dragakun 127


MARCO TASSINARI

HAYLEY SPARKS

Oh my! What a vision! Are they ice creams or parasols? Are they real or painted? These sensations can only be found in Romagna, a land that welcomes you, pampers you, involves you to the point hat you can no longer forget it.

This image was taken one summer a few years ago on a holiday with my sister, at Villa Cimbrone gardens, Ravello I find solace in beauty; the world just makes a little more sense. Southern Italy in summer is ripe with beauty, full of visual inspiration and pleasure.

@marco_tassinari

@hayleysparksphotography

MANUELA FRANJOU

ANNARELLA CARUSO

It reminds me of old vintage movies set in the Italian islands. the retro style of the actresses of the time, the color, the mood...

The memory of my long summer days is eating small cucumbers, looking for flowers, sleeping in the shade of a tree, dancing in the fields, lying exhausted on the grass to smell the green perfume and hear the cicadas sing.

@mesenfantssauvages

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@annarellaph

ARI HISAE

EMANUELA GIACCA

If I imagine Italy, I think it is more coastal, with houses by the sea. One region I would love to visit is Sicily in the summer.

The Italian summer in Minori, a coffee coming out hot from the mocha and in the background the shimmering blue of the sky and the sea.

@_arihisae

@em_gih


LUCA MANFREDI

ANTHONY FAVAZZA

Italy gives its best during summer because it welcomes us in all its beauty.

For me the Italian summer is: Freedom, sun, sea and good food.

@luca62

@anthonyfavazza

ELSA DRAY-FARGES For me, Italian summer represents the full bright yellow sun going everywhere in every little crack whether it’s the city or the deep Mediterranean Sea. Italian summer is also the kindness and the softness of Italian people and the beautiful and delicious food you can find everywhere. Italian summer for me is the purest idea that summer can be.

OSCAR SABINI My image represents the Italian summer because of certain reflections of light that accompany everyday life. @oscarsabini

@elsadrayfarges

VALÉRIE FAVIER

MIDIVERTOUNMONDO

For me, the Italian Summer is in relation to beautiful summer colors, heat, and special moments with your family. This photo is all that, my beautiful daughter Hanaé playing in the swimming pool of our family house. I meant to steal a small piece of summer forever.

My name is Snooshy. I traveled throughout Italy and the city that has remained in my heart is Venice. Claudia and Isa took pictures of me and this is a souvenir postcards!

@val.f.photography

@midivertounmondo 129


MO N°8

Su e giù per i ponti di Venezia, nel giardino dei nonni a preparare la colazione, in spiaggia a prendere il sole e fare il bagno con l’amica del cuore, davanti alla macchina fotografica a sognare di diventare la rock band più famosa del mondo oppure al parco, a mangiare un gelato e sdraiarsi sull’erba. L’Italia più bella è quella dei suoi bambini.


ODA Up and down the Venice bridges, in the grandpa’s garden preparing breakfast, on the beach sunbathing and swimming with the besties, in front of the camera dreaming of becoming the most famous rock band in the world or in the park, eating an ice cream and lying in the grass. The most beautiful Italy is the one of its children.


Loud

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Kids photography Marco Tassinari styling Petra Barkhof

From left, NATHAN dress Péro, LEONARDO, jacket Péro, LUPITA, blouse Bebe Organic, FEDERICO, dress Péro. 133


LUPITA, dress Balmain Kids, basque stylist’s own, FEDERICO, jacket and bermuda Balmain Kids, shirt Ermanno Scervino Junior, hat stylist’s own, NATHAN, jacket and pants Balmain Kids, T-shirt LMN3, LEONARDO, jacket, tank top, jeans and boots Dsquared2.

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LUPITA, dress Balmain Kids, basque stylist’s own, FEDERICO, jacket and bermuda Balmain Kids, shirt Ermanno Scervino Junior, hat stylist’s own, NATHAN, jacket and pants Balmain Kids, T-shirt LMN3, LEONARDO, jacket, jeans Dsquared2.

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LEONARDO, jacket, pants and boots Dsquared2, blouse Philosophy di Lorenzo Serafini Kids, left FEDERICO, leather jacket Moschino Baby Kid Teen, blouse Carbon Soldier. 139


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NATHAN, jacket and pants Little Creative Factory, shirt Moschino Baby Kid Teen, LUPITA dress Little Creative Factory, collar Miss Grant, left NATHAN, bomber Molo, shirt Paade Mode.

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NATHAN, jacket and pants Paade Mode, top Miss Grant, boots Pèpè Children Shoes, LUPITA, dress Péro, blazer Miss Grant, necklace with cross Green Apple, socks Collégien, loafer Pèpè Children Shoes. left NATHAN, jacket Miss Grant, shirt Molo, bracelets as earrings Green Apple, necklace stylist’s own. 143


FEDERICO, jacket and bermuda Balmain Kids, shirt Ermanno Scervino Junior, hat stylist’s own, NATHAN, jacket and pants Balmain Kids, T-shirt LMN3.



LEONARDO, shirt and shorts Moschino Baby Kid Teen. right LUPITA, blouse Philosophy di Lorenzo Serafini Kids, hat stylist’s own. 146


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LUPITA, dress Balmain Kids, basque stylist’s own, socks Collégien, shoes Pèpè Children Shoes, FEDERICO, jacket and bermuda Balmain Kids, shirt Ermanno Scervino Junior, hat stylist’s own,shoes Pèpè Children Shoes, NATHAN, jacket and pants Balmain Kids, T-shirt LMN3, socks Collégien, shoes Pèpè Children Shoes, LEONARDO, jacket, tank top, jeans and boots Dsquared2.



FEDERICO, jacket Paade Mode, blouse Philosophy di Lorenzo Serafini Kids, jeans belt stylist’s own, LEONARDO, jacket Dsquared2, blouse Philosophy di Lorenzo Serafini Kids.

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LUPITA, dress Little Creative Factory, collar Miss Grant. right NATHAN, jacket and pants Balmain Kids, T-shirt LMN3, socks Collégien, LEONARDO, jacket, jeans and boots Dsquared2.

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NATHAN, bomber Molo, shirt Paade Mode. 154


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NATHAN, jacket and pants Paade Mode, top Miss Grant, scarf and hat stylist’s own. right FEDERICO, leather jacket Moschino Baby Kid Teen, blouse Carbon Soldier, jeans Dsquared2 NATHAN, jacket Miss Grant, shirt Molo, jeans Stella McCartney, rings Green Apple.

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LUPITA, dress Raspberry Plum, boots Pèpè Children Shoes, socks Collégien, right NATHAN jacket Miss Grant, shirt Molo, jeans Stella McCartney Kids, bracelets as earrings and rings Green Apple.


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Loud Kids 3 QUESTIONS TO PETRA BARKHOF

PERCHÉ UNO SHOOTING PROPRIO SUI MÅNESKIN?

Ho scelto i Måneskin, perché prima all’estero quando si parlava di Italia ci si riferiva ad Arte, Cultura e Cibo. Ora finalmente siamo riconosciuti universalmente anche per il nostro Rock! Per quelli che non li conoscono, hanno partecipato a X Factor in Italia, vinto il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest. Hanno aperto il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas e a gennaio erano allo show americano Saturday Night Live. Il 17 Aprile suoneranno come prima rock band italiana al Coachella Festival in California. Mi sembrava giusto dedicargli un servizio e i bambini come sempre si sono divertiti da matti!

UN LORO PREGIO TUTTO ITALIANO?

Esprimere creatività a 360°: la capacità di passare da melodie nostalgiche a pezzi da ballare. E i loro look ovviamente! _______ _______ __

WHY A SHOOTING ABOUT MÅNESKIN?

I chose Måneskin because before, when people spoke of Italy abroad, they referred to art, culture and food. Now we are finally universally recognised also for our Rock! For those who don’t know them, they took part at Italian X Factor, won the Festival of Sanremo and the Eurovision Song Contest. They opened the Rolling Stones’ concert in Las Vegas and in January they were on the American show Saturday Night Live. On 17 April they will play as the first Italian rock band at the Coachella Festival in California. It seemed only right to dedicate a fashion shooting to them and the children, as always, had a great time!

AN ALL-ITALIAN QUALITY OF THE BAND?

Expressing creativity at 360°: the ability to go from nostalgic melodies to danceable tunes. And their looks obviously!

PETRA’S ITALIAN PLAYLIST Beggin’ - MÅNESKIN Mi fai impazzire - BLANCO Ovunque Sarai - IRAMA Marea - MADAME Solo Questa Notte - CRISTALDI

Good Times - GHALI Soldi - MAHMOOD Almeno tu nell’Universo - ELISA Toffee - VASCO ROSSI Ancora tu - LUCIO BATTISTI

video Franco Cristaldi @francocristaldi hair & make-up Antonella Gaglio @antonella_gaglio casting & production Patrizia Pesci @patrizia_pesci models Babyfashion @babyfashionit

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All of

Evelina’s friends illustrations by Evelina Floris

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GIOVANNI, shirt Wander&Wonder.

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SOFIA, dress C’era Una Volta, GINEVRA, shirt Molo.

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EMMA, dress Péro, LARA, dress Bonmot. 167


AMALIA, dress Loud Apparel.

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all of Evelina’s FRIENDS 3 QUESTIONS TO THE ARTIST EVELINA FLORIS

UN ARTISTA ITALIANO CHE HA CONDIZIONATO IL TUO LAVORO L’artista e illustratore Lorenzo Mattotti.

UNA MOSTRA CHE TI È RIMASTA NEL CUORE

Quella di un’artista Italiana che ho visto di recente : La fotografa Tina Modotti. Una vita intensa la sua, fatta di ideali e grandi passioni.

PER CONOSCERE L’ARTE, DOVE PORTERESTI I BAMBINI QUEST’ESTATE IN ITALIA? Difficile scegliere una tra le città Italiane, ma credo quest’estate porterei i bambini a Firenze! Tante sono le cose da vedere: Il Duomo, Ponte Vecchio, gli Uffizi e per i più piccoli i giardini di Boboli a Palazzo Pitti. _______ _______ __

AN ITALIAN ARTIST WHO HAS INFLUENCED YOUR WORK The artist and illustrator Lorenzo Mattotti.

AN EXHIBITION THAT HAS STAYED IN YOUR HEART

That of an Italian artist I saw recently: photographer Tina Modotti. Her life was intense, made up of ideals and great passions.

TO GET TO KNOW ART, WHERE WOULD YOU TAKE YOUR CHILDREN THIS SUMMER IN ITALY?

It’s hard to choose an Italian city, but I think I would take the children to Florence this summer! There are so many things to see: the Duomo, Ponte Vecchio, the Uffizi and, for the little ones, the Boboli Gardens in Palazzo Pitti. @evelina.floris

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n VE tour photography Anthony Favazza styling Petra Barkhof

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a e i nZ FRANCESCO, raincoat and cap Dsquared2, shirt and sweatpants LiiLu, sneakers Vans, NICOLE, trench Paade Mode, leggings Minimalisma, socks Collégien, sneakers Ocra, bag Wander&Wonder. 171


NICOLE, dress and bucket hat Loud Apparel, bag pack Péro, FRANCESCO, shirt and hat Wander&Wonder, polo Minimalisma. 172


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NICOLE, dress and bag Il Gufo, socks Collégien, sandali Two Con Me by Pèpè, FRANCESCO, shirt, pants and jacket Il Gufo, socks Collégien, boots Pèpè Children Shoes.

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NICOLE, dress and bag Il Gufo, socks Collégien, sandali Two Con Me by Pèpè, FRANCESCO, shirt, pants and jacket Il Gufo, socks Collégien, boots Pèpè Children Shoes. Left FRANCESCO, pants and jacket Il Gufo, socks Collégien, boots Pèpè Children Shoes, Piranha backpack Don Fisher. 177


FRANCESCO, jacket, pants and hoodie Giro Quadro, NICOLE, jacket and pants Péro.

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FRANCESCO, jacket, pants and hoodie Giro Quadro, socks Collégien, loafers Pèpè Children Shoes, NICOLE, jacket and pants Péro, t-shirt GayaLab, socks Collégien, clogs Il Gufo.

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FRANCESCO, shirt Douuod Kids, pants GayaLab, boots Pèpè Children Shoes, hat Carbon Soldier vintage, socks Collégien. 183


NICOLE, T-shirt Suuky, knit top Carbon Soldier, sweatpants Play Up, sneakers Ocra.


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FRANCESCO, t-shirt Manila Grace, jumper Carbon Soldier.

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NICOLE, coat, shirt and shorts Emilio Pucci Junior, socks Collégien, sunglasses Sons+Daughters. 189



NICOLE, blouse Bebe Organic, pants Giro Quadro, bucket hat Paade Mode. Left FRANCESCO, shirt Douuod Kids. 191



FRANCESCO, jacket and pants Fay Junior, T-shirt Smiley Philosophy di Lorenzo Serafini Kids, sunglasses Ki ET LA, fish bag Ligne Noire Enfants. Left NICOLE, T-shirt Bonmot, pants Nā pā’ani, bucket hat Rylee+Cru, socks Collégien, sneakers Ocra. Necklace L’Accetto 193


NICOLE, shirt Bebe Organic, top LMN3, shorts , Paade Mode.

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FRANCESCO, raincoat and cap Dsquared2, shirt and sweatpants LiiLu, sneakers Vans, NICOLE, trench Paade Mode, leggings Minimalisma, socks Collégien, sneakers Ocra, bag Wander&Wonder.


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FRANCESCO, raincoat Dsquared2, sweatpants LiiLu, sneakers Vans.

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venezia tour 3 QUESTIONS TO THE PHOTOGRAPHY ANTHONY FAVAZZA

Un albergo, un ristorante, un luogo del cuore.

L’elegante Hotel Palazzo Experimental, con vista mozzafiato sul Canale della Giudecca, leggermente decentrato dalle rotte turistiche, ma luogo perfetto per vivere l’autenticità della città veneziana. Il ristorante Il Paradiso Perduto dove ho assaporato la vera cucina tradizionale veneziana, fatta di prodotti freschissimi provenienti dal mercato ittico locale (imperdibili le “moeche”di stagione) e i famosi cicchetti! Il mio luogo magico: la vista mozzafiato dal Campanile di San Marco, in particolare al tramonto, il cui tempo sembra fermarsi per perdersi nella bellezza della vista sul golfo…e poi arriva il rintocco delle ore dal campanile, è l’ora dello spritz!

Cosa deve assolutamente visitare un turista a Venezia?

Palazzo Venier dei Leoni, dimora veneziana del XVIII secolo, che custodisce la collezione di Peggy Guggenheim, nella quale le mie bambine hanno partecipato a laboratori artistici gratuiti mentre io ho colto l’occasione per visitare il museo!

Cosa ti affascina maggiormente di questa città?

Lo stile di vita rilassato veneziano, dettato anche dall’unicità della struttura architettonica della città, fatta di ponti e canali di una bellezza rara che ti lascia il desiderio di tornare…il prima possibile! _______ _______ __

A hotel, a restaurant, a place of the heart.

The elegant Hotel Palazzo Experimental, with breathtaking views of the Giudecca Canal, slightly off-center from the tourist routes, but the perfect place to experience theauthenticity of the Venetian city. Il Paradiso Perduto restaurant where I tasted the real traditional Venetian cuisine, made of very fresh products from the local fish market (not to be missed are the seasonal “moeche” soft shell crab) and the famous cicchetti! (finger food). My magical place: the breathtaking view from the Campanile di San Marco, especially at sunset, where time seems to stop while admiring the extreme beauty of the view of the gulf ... and to be awaken only by the chime from the bell tower, it’s time for a spritz!

What must a tourist absolutely visit in Venice?

Palazzo Venier dei Leoni, an eighteenth-century Venetian residence, which houses the Peggy Guggenheim collection, in which my girls took part in a free art workshops while I took the opportunity to visit the museum!

What fascinates you most about this city?

The relaxed Venetian lifestyle, also imposed by the uniqueness of the architectural structure of the city, made up of bridges and canals of rare beauty that leaves you with the desire to return ... as soon as possible! video Franco Cristaldi grooming Gabriella Azzaretti @lagab.mua_ models Baby Fashion @babyfashionit 199


L A M O DA PRENDE IL SOLE.

Pezzi unici che colorano LE SPIAGGE

della nostra estate italiana. illustrations Rossella Ferrario text Enrico Fragale Esposito


MOLO -

ALBA A OSTUNI


PLAY UP -

LIMONATA A SORRENTO


BURBERRY -

IN SPIAGGIA A MONDELLO


MOSCHINO BABY KID TEEN -

R E L A X A F O RT E D E I M A R M I


DOUUOD KIDS -

S U L L O YA C H T A P O RT F O F I N O


IL GUFO -

TRAMONTO A TROPEA VISTA STROMBOLI


DSQUARED2 -

BEACHVOLLEY A RICCIONE


CHIARA FERRAGNI KIDS - CON

L E A M I C H E A L L’ E L BA


S I M O N E T TA -

SUNBATHING IN COSTA SMERALDA


MOLO -

WILD & FREE A PANTELLERIA


EMILIO PUCCI JUNIOR -

SURFING A LAMPEDUSA


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BEACHWEAR TRE ND S S22 ABBIAMO CHIESTO A CESARE MORISCO, BUYER E ART DIRECTOR DI COCCOLE BIMBI DI SVELARCI TRE TENDENZE SUL BEACHWEAR.

1. riciclo

Poliestere riciclato o in generale tessuti riciclati sono un grandissimo trend: da Molo a Stella McCartney tanti brand si sono impegnati a rendere la prossima estate più sostenibile.

2. monospalla

Il monospalla intero è una vera tendenza della SS22; le due bretelle sottili dell’olimpionico si trasformano in un’ unica fascia liscia o a volte abbellita da rouches, balze o applicazioni.

3. logomania

Il logo piazzato sul capo o il monogramma del brand diventa motivo integrante dei costumi perfetti per i piccoli “fashion lovers”. _______ _______ __

WE ASKED CESARE MORISCO BUYER AND ART DIRECTOR OF COCCOLE BIMBI TO REVEAL US THE TRENDS OF BEACHWEAR.

1. rycicle

Recycled polyester or recycled fabrics in general are a big trend: from Molo to Stella McCartney many brands are committed to making next summer more sustainable.

2. mono shoulder

The one-shoulder bathing suit is a real trend for SS22; the two thin straps of the Olympic dress are transformed into a single one, smooth sash or sometimes embellished with ruffles, flounces or applications.

3. LOGO ALL OVER

The logo placed on the garment or the brand’s monogram becomes an integral motif of the perfect swimming suits for the little “fashion lovers”.

www.coccolebimbi.com 213


photography Annarella Caruso styling Nina Sozzini


MICOL, dress C’era Una Volta, LARA, dress Molo, blouse Carbon Soldier.

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Left KVITKA, dress Bebe Organic, right MICOL and LARA, dresses vintage. 217


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MICOL, dress C’era Una Volta.

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KVITKA, dress Il Gufo, sandals Gioseppo Kids, LARA, top and skirt LiiLu, KVITKA, dress Bebe Organic, KVITKA, dress Raspberry Plum, shoes Manuela de Juan.

KVITKA, jacket Carbon Soldier, collar MaJuLa Handmade, LARA, dress Paade Mode, KVITKA, dress Moschino Baby Kid Teen, shoes Manuela de Juan, KVITKA, dress Gucci @Gaudenzi Kids, pants Gucci @Gaudenzi Kids.


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MICOL, dress C’era Una Volta.


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MICOL + LARA, dresses Nueces. 224


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From left LARA dress Manila Grace, MICOL, blouse Emile et Ida, pants Carbon Soldier, LARA, top e skirt LiiLu, MICOL top and shorts Suuky, slippers Ocra, KVITKA, jacket Carbon Soldier, collar MaJuLa Handmade, LARA dress Loud Apparel, shoes Pèpè Children Shoes, LARA, dress Manila Grace, dress Emile et LARA, dress Gucci @Gaudenzi Kids.


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MICOL, dress C’era Una Volta, LARA, dress Molo, blouse Carbon Soldier. 228


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MICOL, dress C’era Una Volta, LARA, dress Molo, KVITKA dress Belle Chiara.

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LARA, coat Péro, dress Nueces. Right page, MICOL, Top Simonetta.

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from left, MICOL, dress Wander&Wonder, LARA, dress Loud Apparel, MICOL, top Y-Clù, LARA, dress C’era Una Volta, MICOL, dress LiiLu, LARA, dress Nā pā’ ani, top and shorts Suuky, slippers Ocra.


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Left MICOL, dress C’era Una Volta, right MICOL, dress vintage, LARA, jacket Carbon Soldier. 237


LARA, dress Paade Mode. 238


3 QUESTIONS TO THE PHOTOGRAPHER ANNARELLA CARUSO

UN MOMENTO ROMANTICO VISSUTO IN VACANZA

Ogni volta che guardo il paesaggio, da sola o in compagnia, ma che ci sia silenzio, e nient’altro da fare che sentire il luogo.

UN RICORDO LEGATO ALL’ESTATE

La luce bianca della campagna assolata, il verso delle cicale, il profumo di basilico.

IN COSA TI SENTI PIÙ ITALIANA?

Non potrei vivere senza mangiare pasta. _______ _______ __

A ROMANTIC MOMENT EXPERIENCED ON HOLIDAY

Whenever I look at the landscape, whether alone or in company, there must be silence, and nothing else to do but feel the place.

A SUMMER MEMORY

The white light of the sunny countryside, the sound of cicadas, the scent of basil.

WHAT DO YOU FEEL MOST ITALIAN ABOUT? I couldn’t live without eating pasta.

hair & make-up Jasmijn Buijs @jasmijn_buijs assistant photo Roberto Basilico @robertobasilico models Pepper Kids Agency @pepperkids 239


illustrations Rossella Ferrario text Enrico Fragale Esposito

Giochiamo ai cromatismi con LiiLu. Let’s play chromatics with LiiLu. 240




www.liilu.de

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ROSA and GISELLE, dresses, basket ANg Studio. 244


Fashion Blogger Dolls by Severina Kids

Bellezze al Bagno photography Alejandra Salvatore


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LILY, top and skirt Play Up, LULU, jumpsuit LiiLu, tablecoat Suuky. Left MIA, dress Wolf & Rita.


LILY, top and skirt Play Up, ROSA dress, baskets ANg Studio, pillows and fabric Suuky.

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LULU, bikini and turban ANg Studio, GISELLE, swimsuit, skirt and turban Wander&Wonder, baskets ANg Studio, towels Suuky. 251


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LILY, top and skirt Play Up, dress Bianca & Noè, turban and kite Suuky.

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LULU, bikini and turban ANg Studio, GISELLE, swimsuit and turban Wander&Wonder.

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LULU, bikini and turban ANg Studio, GISELLE, swimsuit and turban Wander&Wonder.

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Dress and bikini ANg Studio, dress Bianca & Noè.

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LILI and LULU, towels and turban Suuky, all dolls by SEVERINA KIDS.

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Bellezze al Bagno 3 QUESTIONS TO ALEJANDRA SALVATORE

COME E QUANDO È NATA LA PRIMA DOLL?

Quando ero incinta di mio figlio Mateo, ho disegnato una serie di giocattoli e decorazioni per la sua stanza che un anno dopo è diventata la prima collezione Severina kids. Quello è stato il momento in cui ho deciso di creare una bambola per quella prima collezione. Ho mescolato la mia passione per la moda e il design per creare le Fashion Blogger Dolls.

IN COSA TI ASSOMIGLIANO TUTTE?

Sono molto appassionate, amano la fotografia e la moda ma non sono fashion victim.

SPIAGGE ITALIANE CHE TI SONO PIACIUTE O VORRESTI ANCORA CONOSCERE Ho un legame speciale con Tono in Sicilia perché è dove mio figlio si è tuffato in mare per la sua prima volta quando aveva 2 anni. Mi piacerebbe visitare la Sardegna con mio marito il prossimo settembre per il nostro anniversario di matrimonio :) _______ _______ __

HOW AND WHEN WAS THE FIRST DOLL BORN?

When I was pregnant with my son Mateo, I designed a series of toys and decorations for his room that a year later became the first Severina kids collection. That was the moment when I decided to create a doll for that first collection. I mixed my passion for fashion and design to create the Fashion Blogger Dolls.

IN WHAT DO THEY RESEMBLE YOU?

They are very passionate, they love photography and fashion but are not fashion victims.

ITALIAN BEACHES YOU’VE ENJOYED OR WOULD STILL LIKE TO KNOW ABOUT

I have a special bond with Tono in Sicily because it was where my son dive in the sea for his very first time when he was 2 years old. I would love to visit Sardinia with my hubby next September for our wedding anniversary :) assistant Mateo Gaito www.severinakids.com 261


ss22

TREN L’Armadio di Emma e Gabriel.

SOS Scimparello, aiutaci tu!

Sketchbook Diary. 262


NDS 263


Ceraunavolta isoladiburano.it

MSGM

by @inspi_reaction

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A/I 22 VERDE COME LA FORTUNA ... E UN PO’ DELLA NOSTRA F/W 22 GREEN AS LUCK… AND A BIT OF OUR FLAG

Neil Stevens

GREENITALY

It - Eccellenze

italiane si vestono di verde in un trend che punta tutto alla sostenibilità, non esiste stagionalità per una visione green del nostro futuro, è una esigenza imprescindibile che anche il lusso, la sartorialità italiana e il piccolo artigiano hanno deciso di sposare in tutti i settori, dalle grandi aziende alle nuove realtà, dall’ architettura alla moda bimbo. Ancora una volta l’Italia si unisce da nord a sud per sostenere la stessa causa.

Bianca&Noè

en - Italian

excellences dress in green in a trend that points everything to sustainability, there is no seasonality for a green vision of our future, it is an essential requirement that even luxury, Italian tailoring and the small craftsman have decided to marry in all sectors, from large companies to new realities, from architecture to children’s fashion. Once again Italy unites from north to south to support the same cause. 265


Cari mamme e papà, vi piace vestire i vostri bambini alla moda ma non sempre trovate gli abbinamenti giusti? Qui Petra ed Enrico vi aiutano con alcuni suggerimenti che faranno di voi stylist perfetti!

Dear moms and dads, Do you like to dress your kids fashionable but you don’t always find the right matches? Here Petra and Enrico help you with some tips that will turn you into perfect stylist! @COLLÉGIEN

@GIOSEPPO KIDS

@MOLO

@STELLA MCCARTNEY KIDS

SOS AIUTACI TU

@MOLO

@COLLÉGIEN

@IZIPIZI

@IL GUFO

@PÈPÈ CHILDREN SHOES @PAADE MODE

TREND CHECK 266


PETRA & ENRICO’S SELECTION

two outfits for girls and Boys


L’Italia è il paese con il 70% del patrimonio artistico mondiale: il mio look, con abito a stampa “carretto siciliano” all-over ha la stessa percentuale d’Arte ma è 100% Fashion! Italy is the country with 70% of the world’s artistic heritage, my look with the all-over “Sicilian carretto” print dress has same percentage of Art, but it’s 100% Fashion!

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L’ARMADIO DI EMMA DI GABRIELLA MIZERAK

Multicolour bucket bag Marni farfetch.com Dress Dolce & Gabbana farfetch.com Hairpins Gucci Kids farfetch.com

Gommu Bear Tinycottons tinycottons.com

Socks Marni bravekid.com Sneakers Golden Goose smallable.com

Sandals Pépé Children Shoes smallable.com

Sunglasses Stella McCartney Kids childrensalon.com Reversable Trench Marc Jacobs Kids mytheresa.com

Necklace Roxanne Assoulin farfetch.com


L’ARMADIO DI GABRIEL DI GABRIELLA MIZERAK

Shirt Stella McCartney Kids stellamccartney.com

Blazer Il Gufo ilgufo.com

Shorts Stella McCartney Kids stellamccartney.com

Soccer ball Molten calcioshop.it

Bucket hat Il Gufo ilgufo.com

Organic cotton socks My Little Cozmo mylittlecozmo.com

Lunch bag Joules childrensalon.it

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Gommino mocassins Tod’s Junior mytheresa.com


Elegante, originale, spigliato: l’outfit con blazer e mocassini abbinati a completo pop e pallone come accessorio è un tributo a tutte le vibes italiane. Elegant, eccentric, easy-going: my outfit featuring blazer and loafers combined with a pop shirt & shorts and a soccer ball as an accessory is a tribute to all the Italian vibes.


fi Finalmente l’occasione per rincontrarci. Designer, giornalisti, buyer, pr: tutti gli amici che fanno parte di questo colorato mondo stylish di nuovo insieme nelle quattro città della moda bimbo.

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iere Finally, the opportunity to meet again. Designers, journalists, buyers, pr: all the friends who are part of this colorful stylish world together once more in the four cities of children’s fashion. 273


Playtime CHARME IS A TRADEMARK OF PARIS

PARIS

AN EXPLOSION OF GREEN SHADES

VALENCIA

FIRST TIME IN VALENCIA

Babykid

Fimi ROMANTIC VIBES ARE AN EVERGREEN

PAELLA WHAT A PaSSION!


ALWAYS UP FOR AN INTERVIEW

GET READY FOR MULTIVITAMINIC ORANGE the fair,

FIRENZE Pitti Bimbo BEST COUPLE EVER

FIRST MEETING IS IN FLORENCE IT’S HARD TO SPOT US AMONG THE CROWD

LOVELY DINNERS ARE PART OF OUR JOB

COPENHAGEN WARM VIBES IN THE COLDEST PLACE

Ciff Kids


MEET N°8

FAshion brand Bianca&Noè Sapete del

gigante nascosto sotto il vulcano? Do you know about the giant hidden under the volcano?

FAshion brand Il Gufo Una grande azienda, un piccolo borgo, una bella famiglia. A big enterprise, a small town, a beautiful family.


T ME FASHION COMPANY Simonetta Group

Essere diversi per fare la differenza. Successo è creare qualcosa di unico. Being different to make a difference. Success is creating something unique.



Una dream-farm ideale dove i bambini possono fondersi con l’ambiente grazie alla fantasia. Con la collezione PE22 Il Gufo affianca la sostenibilità alla sua estetica romantica.

IL GUFO ALESSANDRA CHIAVELLI BY ENRICO FRAGALE ESPOSITO

An ideal dream-farm where children can merge with the environment thanks to their imagination. With the SS22 collection Il Gufo combines sustainability with its romantic aesthetics.


it - Con più di 40 anni di storia alle spalle, Il Gufo non ha bisogno di presentazioni. A fondarlo, quando sul finire dei 70 arriva ad Asolo, in provincia di Treviso, è Giovanna Miletti. Segno distintivo: energia inesauribile! Con tre bambini da seguire, il tempo libero è poco, e lei lo occupa tutto alla macchina da cucire. Spesso durante la notte, per questo la chiamano Il Gufo. Da lì una crescita continua, anche all’estero, che non ha mai compromesso l’italianità dello stile, la qualità di ogni capo e l’artigianalità in ogni fase di produzione. Ce ne parla Alessandra Chiavelli, figlia di Giovanna, e oggi CEO del brand. Una confessione prima della domanda: conosco pochissimo il Nord Est d’Italia. Che tour mi consiglieresti con 48 ore di tempo a disposizione?

Comincio facendo una premessa: sono molto legata alla terra in cui sono cresciuta, alla gentilezza naturale del Veneto, contesto dove tutto è accessibile. Collina, mare, montagna, centri storici: vale sicuramente la pena prendersi del tempo e venire a visitare tutta la regione. Nominerei senz’altro tre luoghi che porto nel cuore: il primo è la Gypsotheca del Canova a Possagno. La seconda tappa è Arte Sella, un percorso immersivo che coniuga natura e arte contemporanea. Infine, assolutamente un tour enogastronomico nella zona di Valdobbiadene! Asolo, sede dell’azienda, è uno dei borghi più belli d’Italia. Che importanza ha questa piccola realtà nella crescita globale del marchio?

Asolo è stato un luogo assolutamente cruciale per la nascita e la crescita del Gufo. Mia madre ha sempre detto che Il Gufo non sarebbe diventato ciò che è senza il tessuto umano che lo ha alimentato dal primo giorno. Persone appassionate al proprio lavoro, sem-

pre disposte ad imparare, a mettersi in gioco ogni stagione e a crescere. Capacità manuale, una radicatissima tradizione manifatturiera, educazione e rispetto continuano ad essere il nostro mantra quotidiano. E la bellezza in cui viviamo è ingrediente fondamentale per mantenere armonia ed equilibrio in azienda. Il Gufo è stato fondato da tua mamma Giovanna, e ora a portare avanti il brand siete tu e tuo fratello Guido… i pro e i contro di lavorare in famiglia?

È impegnativo, nel senso che richiede soprattutto la volontà sincera di rispettarsi e andare d’accordo. Pur avendo sempre condiviso la visione a lungo termine sugli sviluppi dell’azienda, non sono mancati i momenti in cui abbiamo dovuto imparare ad accettarci e a comprendere le esigenze dell’altro. Il nostro insieme di valori è il medesimo e ci sosteniamo a vicenda. Non sempre è stato facile, ma con il tempo abbiamo imparato ad essere complementari nella gestione aziendale. Ma non si finisce mai di imparare…! Da bambina cosa ti piaceva indossare e cosa proprio non sopportavi?

Sono sempre stata una bambina attiva, cresciuta con i maschi, e amante dello sport. Amavo i pantaloni, indossare un abitino era una tortura! Vivevo gambe all’aria, non potevo pensare di dover stare ferma e composta. Facevo agonismo di ginnastica artistica, ero costantemente a testa in giù: anche a casa ogni momento era buono per una verticale o un flick. Il Gufo ha a cuore l’educazione ambientale, e la collezione PE22 - EcoFarm - ne conferma il processo verso l’ecosostenibilità. Ma in casa quali insegnamenti pratici possono dare i genitori ai figli?


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La collezione PE22 vuole celebrare la coesistenza di spazi urbani e di natura, è un percorso grazie al quale i bambini, dotati di una sensibilità straordinaria, ci conducono verso una dream-farm ideale, un posto dove fondersi con l’ambiente grazie alla fantasia. Questa collezione rappresenta sicuramente un primo traguardo nel nostro percorso verso una moda più sostenibile, grazie soprattutto alla presenza del cotone organico. Inoltre questa stagione ha visto anche la nascita di Teddy&Minou, una linea di capi 0-36 mesi completamente Made in Italy. Un progetto di sostenibilità vero e proprio, che vede coinvolti materiali organici e tessuti upcycled. I genitori devono trasmettere ai figli l’importanza di rispettare l’ambiente in cui si vive e la natura che ci circonda. Dobbiamo cercare di veicolare questo principio attraverso il nostro esempio reale, con le nostre scelte (e di conseguenza le loro) d’acquisto, privilegiando materiali naturali provenienti da produzioni trasparenti, orientandoci verso prodotti che mantengano il loro valore nel tempo, che permettano di comprare meno, di creare meno rifiuti. Dobbiamo insegnargli a spegnere la luce, a chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci laviamo i denti o ci facciamo lo shampoo. Dobbiamo spiegargli che il mondo è di tutti e le risorse non sono inesauribili, e che per lo stesso valore è meglio comprare un capo che dura due anni, invece di comprarne quattro che ne durano uno! Avete collaborato con una realtà artigianale del Salento. Ci spieghi di cosa si tratta?

La collaborazione con Artetica, realtà nata in Salento per sostenere il lavoro femminile, è stata fondamentale anche per promuovere un’altra faccia della sostenibilità, ossia il lavoro nelle sue forme più nobili, che possa garantire l’indipendenza economica come strumento di sviluppo sociale. Artetica è una rete di artigiane esperte del ricamo, della lavorazione ai ferri e crochet, detentrici del sapere e della tradizione manifatturiera italiana. Un valore inestimabile che sta sparendo, e che abbiamo il dovere di preservare. Questa collaborazione ci ha permesso di realizzare una capsule composta da capi molto speciali realizzati con un numero inimmaginabile di ore di lavoro a mano.

Una città Italiana in cui vivere. Quale e perché?

Treviso o Verona, città a misura d’uomo. Entrambe vicine al mare, o al lago. Ma anche alla montagna. Centri urbani vivaci ed eleganti, con il verde a due passi, la cultura dell’arte ma anche del mangiar bene. Città educate, ordinate. La Domenica in famiglia… come la trascorri di solito?

La domenica si fa sport, si scia, si va in bici, si vedono gli amici, e si mangia rigorosamente insieme, spesso anche con altri membri della famiglia. Se non fa freddo e il tempo lo permette si accende la griglia! Puoi scegliere solo due capi di questa collezione da fare indossare ai tuoi figli, quali sono?

Da sempre cerco di trasmettere ai miei figli il valore delle cose fatte ‘per bene’, con buoni materiali. Cerco di fargli capire la differenza con altri capi, e quanto siano fortunati ad indossare sempre la qualità. Alla luce di questo per Vittorio, il mio primogenito di 14 anni, sceglierei un pezzo più classico ma con un twist moderno, ovvero il completo in tela tecnica effetto seersucker a righe blu e beige. Mentre per Umberto, che ha 10 anni e vive di corsa, opterei per un capo della nostra linea IG Active, che stringe l’occhio all’abbigliamento streetwear. Nello specifico, il completo in nylon (realizzato con fibre di origine riciclata) composto da giacca full zip con cappuccio, e pantaloni convertibili in bermuda grazie alla cerniera all’altezza del ginocchio, con dettagli giallo fluo o argento. Il completo perfetto: si lava senza mai perdere il colore, non serve stirarlo, ed ha una personalità assolutamente unica. Cosa ci prepareresti di tipico della tua regione se ci presentassimo improvvisamente per cena?

Risotto di asparagi o di radicchio, e polpette al pomodoro!

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SIMONETTA GROUP

BY PATRIZIA MEZZANZANICA

La felicità collettiva genera profitto. La “buona” industria dei grandi imprenditori illuminati rivive a Jesi, un piccolo centro marchigiano dove ha sede Simonetta Group.

Collective happiness generates profit. The ‘good’ industry of the great enlightened entrepreneurs lives again in Jesi, a small town in the Marche region where the Simonetta Group is based.


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FAY JUNIOR

STELLA MCCARTNEY KIDS

DOUUOD KIDS EMILIO PUCCI JUNIOR


it - Sognatore, Guerriero, Altruista. Sono le parole con cui si descrive Niccolò Matteo Monicelli, amministratore delegato di Simonetta Group a cui spetta il compito, in gran parte già realizzato, di fare di un’azienda storica di abbigliamento bambino, la più grande piattaforma italiana del children’s wear del lusso. Originario di Roma, dove vive, si muove fra Milano e Jesi, nelle Marche, dove ha sede il Gruppo. Di Roma ama la luce, unica al mondo, Milano la conosce molto bene perché per tanti anni è stata la sua base lavorativa (escluse le parentesi londinesi e americane) e Jesi è la scoperta recente, una cittadina dove è possibile coniugare lavoro ed eccellenza, alla qualità di vita e al benessere fisico ed intellettuale. Ognuno di queste città ha un luogo che gli è particolarmente caro e frequenta con assiduità: il Circolo del Tennis al Foro Italico a Roma, la zona dei Navigli a Milano, dove ha sede anche il nuovo showroom, e il ristorante di Alison e Andrea, in piazza delle Grazie a Jesi, che per lui è diventato quasi una seconda casa. Se dovesse consigliare ad un turista cosa visitare sarebbero sicuramente S. Clemente nella capitale, perché da lì è davvero possibile vedere la “stratificazione” avvenuta nei secoli, il Cenacolo in Santa Maria delle Grazie a Milano, e la Pinacoteca Comunale di Palazzo Pianetti, dove si trovano ben cinque capolavori di Lorenzo Lotto, nel comune marchigiano. È sposato con Uberta e insieme hanno cresciuto Leonardo, che gli ha regalato le emozioni più intense. Pur essendo molto legati, Leonardo e Niccolò Matteo hanno caratteri diversi. Mentre il primo è un ragazzino calmo e riflessivo, ma anche determinato, che vive la scuola senza ansie, lui, a questo stadio zen, ci sta arrivando solo ora. Questione di generazione forse, ognuna ha le sue caratteristiche, oppure, più verosimilmente, espressione di come funzioni un buon rapporto, dove ognuno è disposto ad imparare dall’altro. Dal 2019 lei è amministratore delegato di Simonetta Spa, un’azienda storica che sta attraversando una grande rivoluzione. Ce la racconta?

Rispetto agli anni ’80 e ’90 il mercato è completamente cambiato. Allora i marchi bambino vivevano

di collezioni che rappresentavano solo quella realtà, poi sono arrivate le grandi maison e hanno rivoluzionato tutto. L’identità di un brand bambino, specialmente nel settore del lusso, oggi deve avere un riferimento anche nell’adulto. Questo è il futuro. I grandi marchi stanno crescendo fra il 6 e il 10% l’anno e non solo hanno conquistato il mercato, ma ne hanno creato di nuovi. D’altra parte, però, il know-how di persone, contatti, conoscenze e professionalità di Simonetta non poteva andare perso. Così come non poteva andare persa l’azienda e la catena produttiva che aveva creato a Jesi, perché è anche su queste basi che si fonda il nostro progetto: realizzare la piattaforma ideale per produrre e sviluppare le collezioni lusso del bambino. Cosa la stimola maggiormente del suo lavoro?

La possibilità di creare qualcosa di unico e dimostrare che la piccola media impresa, in Italia, sebbene in un segmento molto piccolo, può diventare una realtà mondiale di assoluto valore. Abbiamo progetti per crescere sempre più, e sempre più consapevolmente. In azienda ci sono palestra, piscina, due sale relax con camino, stiamo realizzando un piccolo campo da pallacanestro e uno da calcetto, dove già immagino sfide appassionate, sul nostro terreno crescono e danno frutti più di cento ulivi, fra poco avremo l’impianto fotovoltaico: tutti progetti per crescere non solo come volumi e redditività, ma come una azienda fuori dall’ordinario. I miei mentori sono Adriano Olivetti e Alessandro Rossi. Credo fermamente che in un ambiente di lavoro alle persone debba essere data la possibilità di starvi piacevolmente, perché si crea, si sogna, si sorride, si fatica, (certo che si fatica!), ma in un ambiente intellettualmente e culturalmente stimolante. Stiamo investendo molto. Abbiamo acquistato la villa che era annessa alla proprietà e ne abbiamo cambiato la destinazione d’uso da residenziale ad ufficio perché volgiamo mandare al territorio il messaggio che noi, da lì, non ci muoviamo, e che ci sono tutte le condizioni per sviluppare una grande storia. Se a questo unisce che per me, moda e lusso hanno sempre rappresentato un ideale di perfezione, direi proprio che ho fatto bingo! 287


SIMONETTA

BALMAIN KIDS

ELIE SAAB


Quali sono i traguardi che si è posto nello sviluppo del Gruppo?

Crescere fino a diventare la più grande piattaforma del lusso nel settore bambino offrendo un servizio diversificato e personalizzato. Ci sono marchi per i quali ci occupiamo di tutto: sviluppiamo la collezione, ne realizziamo i modelli e i prototipi, la produciamo e, attraverso la nostra rete commerciale molto organizzata, ci facciamo carico della distribuzione. Ci sono altri marchi che, invece, distribuiscono dai loro centri logistici perfettamente attrezzati. E poi ci sono brand che, con noi, fanno solo una parte della loro produzione, per esempio maglieria o capispalla, e poi si occupano da soli della commercializzazione. Speriamo di diventare presto anche un aggregatore di piccoli marchi da far entrare nel Gruppo come marchi di proprietà da aggiungere a Simonetta. Tutto questo fa parte della strategia che ha trasformato Simonetta brand in Simonetta Group. È questa diversificazione dell’offerta quello su cui punta Simonetta per acquisire sempre più licenze?

Io considero le collezioni bambino come quelle degli occhiali, o dei profumi o della cosmetica. Tutti i grandi marchi hanno queste linee che considerano adiacenze al loro core business, e per la loro realizzazione si affidano a specialisti. La produzione del bambino è molto difficile, la distribuzione è completamente diversa da quella dell’adulto, molto meglio, quindi, affidarsi a chi è più esperto. In questo modo vengono garantite serietà e un più corretto posizionamento del brand. Cosa sente di potere comunicare di positivo alle aziende del settore che stanno affrontando una crisi economica globale?

Credo che bisogna essere realisti. il mercato è cambiato. Ci sono fattori esterni che oggi hanno una grande rilevanza e non rappresentano più un evento straordinario ma la normalità. Non basta avere un bel prodotto, bisogna capire i nuovi mercati e capire se ci sono dei cambiamenti strutturali. La piccola media impresa deve crescere come dimensione, oppure si deve consolidare, perché tutto il know-how che esiste sul territorio non deve andare perso. In Simonetta tu-

teliamo i nostri fornitori facendoli entrare in un’unica rete, senza lasciare indietro i più piccoli che, da soli, non potrebbero più farcela. C’è stata un’acquisizione di brand che l’ha particolarmente gratificata?

Forse quello di cui sono più fiero è Stella McCartney perché era un brand che veniva prodotto “in house” e funzionava molto bene ma che, per i motivi che ho espresso prima, l’azienda ha preferito affidare ad uno specialista. I risultati delle prime due stagioni sono esaltanti, ciò significa che la nostra strategia sta funzionando. Ci elenchi i capisaldi della sua filosofia manageriale.

1. Etica, sostenibilità e diversità. La nostra è un’azienda fatta dalle donne per le donne che rappresentano l’85% di tutto l’organico, compresi due dei miei quattro direttori. 2. Meritocrazia. I premi di produttività lanciati a pioggia non servono a niente. C’è chi si merita di avere incrementi di stipendio ogni sei mesi e chi deve avere quello stabilito dal contratto nazionale. 3. Velocità decisionale. Meglio prendere dieci decisioni di cui due sbagliate, che prenderne solo due perché una decisone non presa è già una decisone sbagliata. 4. Fare qualcosa di diverso, non applicare sempre gli stessi schemi. Per il nostro responsabile sicurezza, per esempio, aprire la piscina e fare i corsi di aquagym, come ho proposto, è complesso. Lavorerò comunque in quel senso perché io desidero un ambiente divertente e scoppiettante, non una realtà aziendale grigia e noiosa. Il lunedì mattina non deve essere un sacrificio tornare al lavoro, ma l’opportunità di rivedere i colleghi e raccontarsi il fine settimana, magari davanti al camino acceso. Poi toccherà lavorare duro, però in un bell’ambiente. È un po’ come quando ero al liceo e ogni lunedì ritrovavo i miei compagni: parlavamo di filosofia, di storia, di greco. Ero felice, e vorrei tanto riportare questo spirito anche qui.

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BIANCA&NOÈ

La designer Erika Di Rocco ha omaggiato con la collezione PE22 un angolo d’Italia che parla di tradizione, cultura, arte, sole, mare e vento caldo proveniente dall’Africa: la Sicilia!


BY ENRICO FRAGALE ESPOSITO

With her SS22 collection, designer Erika Di Rocco has paid homage to a corner of Italy that speaks of tradition, culture, art, sun, sea and a warm wind from Africa: Sicily!



it - Bianca&Noè nasce in Piemonte ma questa collezione PE22 ETNA SUPERSTAR viaggia per chilometri in direzione Sud e ci accompagna fra il profumo dei limoni e il sapore dei gelsi, i colori del mare e delle saline, svelandoci lo spirito mediterraneo di capi ricavati ancora una volta interamente da fibre naturali. Si chiamano Moro, Granita o Cannolo e sono i protagonisti di un’avventura alla scoperta del gigante che, si dice, sia nascosto sotto l’Etna. Ci facciamo spiegare questo ed altro dalla designer, Erika Di Rocco, di cui tutti a Scimparello, ed io in particolare, siamo grandissimi fan. Ricordo una tua storia su Instagram in cui era raffigurato un bellissimo e gustosissimo piatto con la caption che rimandava alla nascita del tuo brand: ci racconti la storia che c’è dietro? E la ricetta del piatto? ;)

10 Aprile 2009. Noè, il mio secondo bimbo, aveva pochi mesi e in un raro momento in cui il piccolo dormiva, ho preparato il piatto che hai visto nella foto: insalata, curcuma, semi di papavero, finocchio, noci. In quel momento è nato Bianca&Noè. In quell’istante ho avuto una visione più chiara dei miei giorni a venire, come mamma, creativa e imprenditrice. È iniziato il viaggio nella ricerca di tessuti innovativi che derivano dalla frutta, dai fiori e dalle piante. Avevo tra le braccia un nuovo bimbo, IL FUTURO. Così decisi che, da lì in poi, avrei lavorato proprio su questo: il suo futuro, quello di altri bambini, ma anche nostro e del Pianeta che ci ospita. Nelle tue collezioni vediamo sempre colori neutri e sappiamo che la scelta è dettata dall’utilizzo del lino della migliore qualità. Ma qual è il tuo colore preferito e a quali altri lo abbineresti?

Bianco come la neve, le nuvole… Ho sempre amato le pagine bianche, quelle che devono ancora essere scritte e riempite. Mio padre, quando ero piccola, me ne lasciava sempre una alla mattina prima di recarsi a lavoro che poi io riconsegnavo la sera al suo ritorno, piena di scritte e disegni. Mi piace vedere il bianco accostato ai colori pastello ma anche a toni fluo. Li trovo molto contemporanei. Dove sei nata e cresciuta? Ci racconti un tuo ricordo d’infanzia legato al tuo luogo di origine.

In un piccolo paese al confine tra Lombardia e Piemonte. La mia infanzia era popolata da gatti da cortile, campi di pannocchie, alberi, cavalli e una piccola strada che portava al centro del paesino dove c’era una chiesa, mura con citazioni di Vasco fatte a bomboletta ed un piccolo negozio di alimentari che raggiungevo in bicicletta per comprare patatine, ghiaccioli, gelati e caramelle. Erano gli anni ’80, era l’Italia dei mondiali e delle “notti magiche”. Se chiudo gli occhi riesco a tornare ancora lì, in quei luoghi dove il tempo scorreva lentissimo e le estati erano infinite. Bianca&Noé nasce in Piemonte, la tua collezione si ispira invece alla Sicilia: siamo agli antipodi geografici del nostro Belpaese. Come si conciliano queste anime in “Etna Superstar”?

Ho voluto parlare di un posto meraviglioso della nostra Italia per dare modo a chi ci segue di scoprire qualcosa di nuovo. Bianca&Noè è arrivato anche all’estero e mi piaceva l’idea che la collezione potesse essere veicolo per far scoprire la Sicilia. Ho scelto quest’isola perché il suo vulcano mi affascina e penso che, in un bambino, possa far nascere scenari curiosi, misteriosi e affascinanti. Si parla di un gigante sepolto sotto l’Etna… 293


Immagina di dover consigliare 3 luoghi in Sicilia a una famiglia straniera in visita, quali sarebbero e perché?

miei bambini: i ricami e le stampe che compariranno su t-shirt e bluse sono ispirati ai loro disegni.

Favara con il Farm Cultural Park, residenza per artisti e galleria d’arte, Santo Stefano di Camastra per portarsi a casa un pezzo di ceramica locale e l’Etna, per conoscere il suo gigante sepolto.

Il primo pregio e il primo difetto che ti vengono in mente sull’Italia?

Il gioco della torre: mare o montagna? Cotoletta o cacio&pepe? Mahmood o i Maneskin? Sorrentino o Fellini? Vespa o Ferrari?

Mare al tramonto, su una spiaggia deserta e montagna con tazza di thè tra le mani e la neve fuori. Posso tenerli entrambi? Cacio e pepe. Maneskin, a dimostrazione che i sogni si possono avverare. Aprire il concerto dei Rolling Stones è il sogno di qualsiasi musicista (e lo era anche per me. Sono musicista anche se non “pratico” più per mancanza di tempo. Ho passato più di dieci anni della mia vita a cantare su e giù per l’Italia con la mia band di allora prima di fermarmi e diventare mamma). Fellini: conservo ancora una serigrafia che lo ritrae, realizzata a sedici anni. Vespa: mi piace l’Italia delle stradine di paese. Parlando di moda, cosa piace ai tuoi figli? Quanta parte hanno nel tuo processo creativo?

Bianca è molto attenta. Ha un gusto molto femminile e spesso la trovo intenta a creare vestiti alle sue bambole, con pezzi di stoffa o sacchetti ritagliati. Abbina i capi a modo suo, annoda fasce e cappellini presentandomi sempre qualcosa di originale. L’ultimo abbinamento mi è piaciuto così tanto da darmi lo spunto per un outfit della futura collezione invernale e nella prossima Collezione P/E 23 ci sarà tanto dei

Pregio: la sua inimitabile bellezza, che tutto il mondo ci invidia. Difetto: La poca attenzione verso i diritti di chi è genitore e ha un lavoro. Ci fai il nome di altri marchi italiani bambino che ti piacciono e che si abbinano bene ai pezzi di Bianca & Noè?

Penso che Douuod Kids possa ben abbinarsi data la scelta cromatica abbastanza neutra. Trovo che anche con Fendi Kids si possa avere un buon punto di incontro tra design e color palette: ricordo un bellissimo abbinamento creato da Petra Barkhof per un editoriale su Style Piccoli, un outfit che mi era particolarmente piaciuto. Il tuo libro preferito da bambina?

Il mago di Oz. Una mostra in Italia da non perdere al momento?

Vivian Maier ai musei Reali di Torino, fino al 26 Giugno 2022. Non vedo l’ora di andarla a vedere. Ci dai una preview della tua prossima collezione? Cosa dobbiamo aspettarci?

Colori, stampe e lo sviluppo di una taglia in più.

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Volevamo lasciare spazio ai nostri bambini.

We wanted to leave space to our children.

Abbiamo chiesto loro di mandarci un ritratto.

We asked them to send us a portrait. Eccoli in tutta la loro meraviglia. Here they are in all their wonder.


DI PATRIZIA MEZZANZANICA

IT - Quando abbiamo chiesto ai nostri bambini di inviarci un ritratto da pubblicare sul nuovo numero non ci aspettavamo un simile entusiasmo. Invece eccoli qui, più di 100 Italian beauty che più beauty di così non si può. C’è chi sorride e chi è serio, c’è il biondo e il bruno, il chiaro e lo scuro, il piccolo e il grande, c’è la foto posata e quella rubata. Ma soprattutto ci sono loro: il nostro futuro, la nostra speranza. Sono il meglio di noi e faranno meglio di noi. Ameranno di più e più intensamente, saranno più generosi, più tolleranti, più altruisti, si aiuteranno, si sosterranno, accoglieranno con gioia i cambiamenti, si sentiranno un unico grande popolo e troveranno un modo per garantire la pace in tutto il mondo. Nulla li spaventerà, nulla li sconfiggerà, neppure i nostri errori. Si lasceranno alle spalle egoismo, protagonismo e smania di potere. Rispetteranno la natura e si prenderanno cura del nostro pianeta, le

loro differenze saranno la loro forza, le loro origini la loro unicità. Canteranno, danzeranno, andranno per il mondo a realizzare i loro sogni. Studieranno e diventeranno medici, avvocati, insegnanti, parrucchieri, content creators, artigiani, agronomi, digital e marketing experts, ingegneri…. Parleranno solo dopo essersi informati, ascolteranno anche le voci più deboli, sempre attenti al bisogno degli altri. Chi vorrà si sposerà e metterà su famiglia. E famiglia sarà ovunque ci sia amore. Ogni festa del mondo sarà la festa di tutti. Ogni successo il successo di tutti. Siamo dei sognatori? Sì, lo siamo. Però, a noi, tutto questo sembra proprio di vederlo nei loro occhi.

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1

Ludovica 5 anni, Milano

Melissa 11 anni, Reggio Emilia

Thiago 5 anni, Carisio

Maria 7 anni, Napoli

Antonio 7 anni Ludovica 5 anni, Latina

Luca 11 anni, Eastbourne Uk

Mariafrancesca 6 anni, Polignano a Mare

Michele 10 anni, Torino

Faty Ba 6 anni

Mariam 11 anni, Roma

Manuel 14 anni

Margherita 10 anni Marika 7 anni, Milano

Francesca 6 anni, Napoli 298

Noemi 7 anni Noemi 8 anni

Marco 1 anno, Milano

Niccolò 6 anni, Napoli


Alessandra 4 anni

Anna 8 anni, Verona Samuele 5 anni, Napoli Sofia 8 anni

Sofia 5 anni, Riccione

Annachiara 9 anni, Napoli

Tommaso 5 anni, Milano

Enea 7 anni, Livorno Valery 9 anni, Milano

Sofia Piccinini Alessandro 5 anni, Napoli

Sara 8 anni, Napoli Swami 7 anni, Napoli Mario 7 anni, Taranto

Adele 12 anni, Aqui Terme

Sofia 11 anni

Tea Rose 8 anni, Firenze

Anna 9 anni, Torre del Greco Riccardo 7 anni, Fabrizio 9 anni

Eva 6 anni


Rebecca 12 anni

Petra 8 anni

Noemi 10 anni

Leonardo 8 anni, Bologna

Pacifico 9 anni Matilde 7 anni

Anita 11 anni, Napoli Matilda 8 anni, Latina Mattia 5 anni, Milano Alex 10 anni, Amelia

Michelle 7 anni, Reggio Emilia Marco 8 anni, Eastbourne Uk

Leon 9 anni

Liana 5 anni, Napoli 300

Allegra Ludovica 8 anni, Como

Anja 11 anni, Montecarotto Leo 2 anni, Milano Michael 7 anni, Taranto

Layla 2 anni

Emma 9 anni, Livorno

Melissa 11 anni, Reggio Emilia


Anastasia 9 anni, Orta di Atella

Angelica Elise 8 anni, Napoli

Andrea 7 anni, Napoli

Samuele 4 anni, Bergamo Vincenzo 7 anni, Napoli Leonardo 22 mesi, Milano

Sara 14 anni, Somma Lombardo

Anjeliy Diana 4 anni, Milano

Antonella 11 anni

Virginia 10 anni, Pietra Ligure

2 Alessandro 11 anni, Milano

Sofia 3 anni, Milano

Valerio 8 anni, Barletta

Amadou Carlo 6 anni, Caserta

Francesca 10 anni, Cogliate

Sofia 8 anni, Meda

Margherita 9 anni, Pisa

Melissa 10 anni, Napoli

Leonardo 6 anni, Milano


Ginevra 2 anni, Roma

Davide 7 anni, Milano

Isabella Maria 10 anni, Seveso

Greta 8 anni, Napoli

Kryzia 10 anni, Matelica

Ginevra Rebecca 4 anni, Pavia Lara 9 anni, Milano

Gisele 11 anni, Arco Isabella 10 anni, Roma

Ginevra 3 anni, Milano

Isabel 7 anni, Monza

Luigi 2 mesi, Pavia Gioele 9 anni

Kisa 8 anni, Napoli

Ivan 10 anni

Giulia Manuela 13 anni, Ferrara

Giulia 9 anni, Roma

Giuseppe 6 anni, Napoli

Jasmine 6 anni, Napoli

Daniele 302 4 anni, Milano

Clarissa 5 anni, Marcianise

Giorgio 14 anni, Treviso Giorgia Piccinni


Arianna 10 anni

Bianca

3

Celeste 6 anni, Napoli

Brayan 5 anni, Roma

Aurora Maria 4 anni, Milano

Francesca 7 anni, Mondragone

Ciro 8 anni, Napoli

Christian 4 anni, Napoli

Francesco 5 anni

Giulia 7 anni, Padova

Christian 3 anni

David 5 anni, Roma Cristiano 6 anni, Pecara

David 10 anni, Napoli

Emily 5 anni, Milano Gaia 10 anni, Latina

Dedalo 9 anni, Torino

Christian 3 anni, Napoli

Edda 7 anni, Napoli Edoardo 9 anni, Moncalieri

Giada Luce 8 anni, Napoli


BELLIS babylove, fashion, beauty, design, decor, home, diy, toys, books, streaming, travel, instagram, color me.


PLAY UP

SSIMO


BABYLOVE

BIBS ita - De Lux è il nuovo ed esclusivo ciuccio design con i colori tipici BIBS. Il succhiotto è rotondo e disponibile in gomma naturale, lattice o silicone e ricorda la forma e le dimensioni del capezzolo materno per fornire un confort maggiore. Al centro è possibile scrivere il nome. Consigliato dalle ostetriche per sostenere l’allattamento naturale, si trova anche in versione fosforescente per la notte. Made in Denmark. en - De Lux is the new, exclusive pacifier design in typical BIBS colors. The nipple is round and available in natural rubber, latex or silicone and resembles the shape and size of the mother’s breast to provide extra comfort. A name can be written in the center. Recommended by midwives to support natural breastfeeding, it is also available in the night version with glow-in-the-dark handle. Made in Denmark. eu.bibsworld.com


CO LABEL ita - Genderless, minimal ed evergreen: questi sono i presupposti di ogni collezione del brand danese Co Label. La designer My, da pronunciare ‘Miju’, realizza le sue linee in Italia, dove si incontrano know-how manifatturiero e sostenibilità, per ottenere capi da poter essere tramandati da fratello a fratello, sorella, cugini... . en - Genderless, minimal and evergreen: these are the assumptions behind every collection from Danish brand Co Label. The designer My, pronounced ‘Miju’, creates her lines in Italy, where manufacturing know-how meets sustainability, to obtain garments that can be handed down from brother to brother, sister, cousins... colabel.dk

WE ARE GOMMU ita - GOMMU è un progetto madre/figlia nato dal bisogno di creare giocattoli sostenibili, sicuri e biodegradabili. Gommu, che significa gomma in giapponese, è fortemente ispirato alla cultura nipponica e ogni prodotto riflette i valori fondamentali del marchio, tutti i “bambini” Gommu sono 100% biodegradabili, sicuri e fatti a mano con cura. en - GOMMU is a mother/daughters project born out of need of creating sustainable, safe and biodegradable toys. Gommu, which means rubber in Japanese, is strongly inspired by the Nippon culture and each of the products reflects the core values of the brand, all gommu “babies” are 100% biodegradable, handmade with care and safe. wearegommu.com 307


ita - Stampe floreali dal sapore vintage su mussola di origine organica e lino naturale, ricami eleganti e inserti in pizzo, dettagli crochet e vichy: è un racconto estivo fatto di pattern delicati e colori tenui quello di Bebe Organic, che potremmo ambientare a St. Tropez come ad Amalfi. en - Vintage floral prints on organic muslin and natural linen, elegant embroidery and lace inserts, crochet and Vichy details: Bebe Organic’s summer story is made up of delicate patterns and soft colors, which could be set in St. Tropez or Amalfi. bebe-organic.com

BABYLOVE

BEBE ORGANIC


ÉLHÉE ita - Il biberon BibRond in silicone medico, di piccola dimensione e con valvola anti - colica che impedisce di inghiottire aria e digerire meglio, è la soluzione perfetta ai bisogni di bambini e neonati. Grazie al design rotondo e alla sua morbidezza è ideale per combinare l’allattamento al seno e il biberon. en - The BibRond bottle, made of medical silicone, small in size and with an anti-colic valve that prevents from swallowing air and digesting better, is the perfect solution to the needs of babies and children. Thanks to its round design and softness, it is ideal for combining breastfeeding and bottle feeding. elhee.com

SUUKY ita - Lanciatosi da poco nel mondo del fashion, il marchio portoghese Suuky, rimane un pezzo da novanta dell’home decor. Le culle, fatte a mano con foglie di palma e bamboo, possono essere rivestite con un morbidissimo rivestimento al quale abbinare bellissimi set dalle stampe estive, come questo parrot print che coccolerà il sonno dei bebè. en - Recently launched into the world of fashion, the Portuguese brand Suuky, remains a staple of home decor. The cribs, handmade with palm leaves and bamboo, can be covered with a very soft bumper to be matched with beautiful sets featuring summery patterns, like this parrot print that will cuddle the sleep of your babies. suuky.com 309


LIEWOOD it - Il set da spiaggia e da giardino Florence garantisce ore di divertimento e stimola la funzione motrice del bambino. Dotato di secchio, pala, rastrello, innaffiatoio e quattro stampi, può essere usato sul prato come sulla sabbia ed è il gioco ideale da portare in vacanza. È realizzato completamente in silicone quindi è morbido e maneggevole, facile da pulire e molto resistente. en - The Florence Beach and Garden set guarantees hours of fun and stimulates the children’s motor function. Equipped with a bucket, shovel, rake, watering can and four moulds, it can be used on the lawn or in the sand and is the ideal toy to take on holiday. It is made entirely of silicone so it is soft and easy to handle, also easy to clean and very durable. liewood.com

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LIILU it - La collezione PE22 di Liilu è un inno al sublime, inteso come quel momento in cui lasciamo che le nostre emozioni vincano sulla ragione. Tradurre in capi questo concetto non è semplice, ma il team tedesco/ portoghese ci riesce con una linea retro per l’intera famiglia. Protagonista di stagione sono le stripes, come quelle sui bloomers da bebè, fatti per i momenti sublimi con la mamma. en - Liilu’s SS22 collection is a hymn to the sublime, imagined as that moment when we let our emotions win over reason. Translating this concept into garments is not easy, but the German/Portuguese team succeeds with a retro line for the whole family. The protagonist of the season are the stripes, like those on baby bloomers, made for sublime moments with mom. liilu.de

BABYLOVE


BABYLOVE MINIMALISMA it - Il dente di leone, il fiore che nell’immaginario collettivo se soffiato, aiuta a realizzare un desiderio, è fonte di ispirazione per Minimalisma che ha realizzato una collezione dai colori naturali come questo verde salvia. A noi questo sembra il momento giusto per esprimere un desiderio! EN - The dandelion, the flower that in the collective imagination if blown, helps to make a wish come true, is a source of inspiration for Minimalisma that has realized a collection of natural colors such as this sage green. To us this seems like the right time to make a wish! minimalisma.com

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PÈPÈ it - Primi passi estivi con i sandaletti in tessuto Vichy bianco e verde. Realizzate a mano, iconiche e raffinate, garanti dell’artigianalità italiana, le scarpe Pèpè Children Shoes sono un must have per bambini curiosi ed instancabili. EN - Summer first steps with the little sandals in white and green Vichy fabric. Made in-house, iconic and refined, guaranteeing Italian craftsmanship, Pèpè Children Shoes shoes are a must-have for curious and tireless children. pepechildrenshoes.com

WANDER&WONDER ita - Nella nuova collezione di Wander&Wonder i colori pastello sembrano schiariti dal sole tropicale! Attraverso capi dal design semplice, anche per newborn, respiriamo l’aria spensierata e libera dell’estate e mai come adesso abbiamo bisogno proprio di questo! EN - In the new collection of Wander&Wonder, pastel colors seem to have been brightened by the tropical sun! Through garments with simple designs, even for newborns, we breathe the cheerful and free air of summer and never before have we needed just that! wander-n-wonder.com

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FASHION

Made in Italy o Italian-inspired: questa stagione corriamo in lungo e largo per il nostro paese tra tendenze pastello, materiali sostenibili, fragranze che sanno d’estate, idee gustose, tanta creatività e un pizzico di humor! Made in Italy or Italian-inspired: this season we run far and wide through our country among pastel trends, sustainable materials, fragrances that smell of summer, tasty ideas, lots of creativity and a pinch of humor!


C’ERA UNA VOLTA ita - Abbiamo ricevuto una cartolina dalla Sardegna. A inviarcela il brand C’era una volta. Verde mare, bianco sabbia, blu cielo. Ogni tonalità di questa palette mediterranea è come una pagina di un vecchio diario, che non possiamo smettere di leggere. en - We received a postcard from Sardinia from the brand C’era una volta. Sea green, sand white, sky blue. Each shade of this Mediterranean palette is like a page from an old diary, which we can’t stop reading. ceraunavoltabambini.com

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GAYALAB ita - Sabbia, bianca, nera o rosa, sottile o granulosa... in ogni suo aspetto la sabbia è libertà che si respira in estate. E alla sabbia il marchio italiano Gayalab dedica la collezione PE22. Mussola e cotone. Fantasie floreali e righe pastello, colori neutri e qualche giacca perché c’è la brezza fresca che soffia sulla sabbia. en - Sand, white, black or pink, thin or grainy... in every aspect, sand is freedom that you breathe in summer. And to the sand the Italian brand Gayalab dedicates its SS22 collection. Muslin and cotton. Floral patterns and pastel stripes, neutral colors and a few jackets because there is a cool breeze blowing on the sand. gayalab.com

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FASHION EMILIO PUCCI JUNOR ita - La maison italiana declina in formato Mini Me le stampe d’archivio e il risultato è fresco come un tuffo in un oceano popolato da coralli blu, rosa e oro. La leggerezza della giacca in satin incontra la praticità dei blouson in cotone con risvolto a stampa match, e il mix aggiunge allegria all’outfit! en - The Italian fashion house declines its archive prints in Mini Me size and the result is as fresh as a dip in an ocean populated by blue, pink and gold corals. The lightness of the satin jacket meets the practicality of the cotton blouson with matched print lapels, and the mix adds cheerness to the outfit! emiliopucci.com


FASHION

LIGNE NOIRE ENFANTS

ita - C’è chi in estate preferisce la montagna. Lo sa bene Davide di Ligne Noire Enfants, che continua il suo viaggio nel nostro paese per fermarsi questa stagione sulle Alpi, dove il sole batte forte durante il giorno ma la sera scende il fresco. Il designer ci apre il suo armadio d’infanzia dove troviamo un immancabile cardigan lavorato a maglia color verde pino da indossare su un pattern a righe multicolor. en - Some people prefer the mountains in summer. Davide from Ligne Noire Enfants knows it well, as he continues his journey in our country to stop this season in the Alps, where the sun beats down during the day but in the evening it gets cooler. The designer opens up his childhood closet where we find an unmissable knitted cardigan in pine green to wear over a multicolor striped pattern. lignenoire.com


MANILA GRACE ita - La nuova collezione PE22 di Manila Grace è come un cocktail di energia da gustare su spiagge assolate. Uno stile urban dal taglio comodo, perfetto per ogni occasione che l’estate ci riserva. Questo look sportivo color pastello strizza l’occhio alle ultime tendenze con il maxi logo, le maniche a palloncino e il crop top. Da abbinare a un foulard per un tocco chic à la Positano. en - The new SS22 collection by Manila Grace is like a cocktail of energy to be enjoyed on sunny beaches. An urban style with a comfortable fitting, perfect for every occasion that summer has in store for us. This sportswear pastel-colored outfit winks at the latest trends with maxi logo, balloon sleeves and crop top sweater. To be matched with a scarf for a chic touch à la Positano. gruppocasillo.com

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JECKERSON ita - Un viaggio on the road pieno di avventure, come l’iconico coast to coast USA, è l’ispirazione della nuova collezione estiva di Jeckerson. Look contemporanei fatti per essere indossati outdoor, come questa felpa total white con stampa stelle e strisce e profili a contrasto. La colonna sonora da mettere lungo tutto il tragitto è Run Boy Run! en - An on-the-road trip full of adventures, like the iconic USA coast to coast, is the inspiration behind Jeckerson’s new summer collection. Contemporary looks made to be worn outdoors, like this total white sweatshirt with stars and stripes print and contrasting profiles. The soundtrack to put all along the way is Run Boy Run! gruppocasillo.com


MOSCHINO BABY KID TEEN

FASHION

ita - La collezione SS22 Moschino Baby Kid Teen è una gioia per tutti i sensi, gusto in primis con divertenti stampe food all-over, proposte su abiti, felpe o shorts. Adattano in formato MiniMe la grinta creativa del designer americano Jeremy Scott, che ha rivisitato in chiave contemporanea glamour e ironia made in Italy di casa Moschino. en - The SS22 collection by Moschino Baby Kid Teen is a joy for all senses, taste above all with funny all-over food prints, featured on dresses, sweatshirts and shorts. They adapt in MiniMe size the creative grit of the American designer Jeremy Scott, who has revisited in a contemporary key the made-in-Italy glamour and irony of the house Moschino. moschino.com

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BEAUTY CARELIA ita - Meravigliosa l’estate, fatta di notti stellate... e di zanzare. Purtroppo i fastidiosi insetti sono dappertutto durante la bella stagione ed è necessario proteggere la pelle sensibile dei più piccoli dalle loro punture. Il repellente di Carelia ricavato da olio di Andiroba, geranio, limone e neroli non solo tiene lontane le zanzare ma grazie all’arnica ha effetto emolliente sulla cute. Da comprare prima di ogni vacanza. en - Wonderful summertime, made up of starry nights...and mosquitoes. Unfortunately, the pesky insects are everywhere during the warm season and it is necessary to protect the sensitive skin of the little ones from their stings. Carelia repellent made from Andiroba oil, geranium, lemon and neroli not only keeps mosquitoes away but thanks to arnica has an emollient effect on the skin. To buy before every vacation. carelia.es 322


LINEA MAMMA BABY ita - Potremmo descrivervi dettagliatamente le proprietà di questa emulsione solare spray ad alto fattore di protezione, con formula studiata per pelli particolarmente chiare, dalla texture piacevolmente morbida e di rapido assorbimento. Ma sappiamo che il punto di forza è il suo packaging con cono gelato super CUTE. È stato pensato per tutti quei bambini che sono riluttanti alle creme solari, questa è irresistibile. en - We could describe to you in detail the properties of this high protection factor spray sun emulsion, with a formula designed for particularly pale skin, with a pleasantly soft texture and quick absorption. But we know that the strong point is its packaging with super CUTE ice cream cone. It’s designed for all those kids who are reluctant to sunscreen, this one is irresistible. linemammababy.net

ALISEA ita - Che colore ha l’Amore? Lo sa solo Alisea, brand di skincare italiano, che ne condivide la ricetta segreta in un sapone pensato per il bagnetto dei piccoli. È composto al 98% da ingredienti di origine naturale, il suo attivo è l’olio di Girasole combinato alla Vitamina E, e non contiene siliconi, oli minerali, profumi e coloranti artificiali. en - What color is Love? Only Alisea, the Italian skincare brand, knows, and shares its secret recipe in a soap conceived for bathing little ones. It is composed of 98% ingredients of natural origin, its active ingredient is Sunflower oil combined with Vitamin E, and contains no silicones, mineral oils, fragrances or artificial coloring. aliseaparma.com 323


DECOR MAISON DEUX it - Lo studio di design olandese Maison Deux arricchisce la sua collezione di tappeti per bambini con il nuovo Lemons Rug, disponibile in due misure. In morbidissima lana neozelandese equo solidale e stampa 3D, è ideale per tutti i tipi di camera, e dà ad ogni ambiente un’impronta speciale di carattere e personalità. EN - Dutch design studio Maison Deux enriches its collection of children’s rugs with the Lemons Rug, available in two sizes. Made of super-soft fairtrade New Zealand wool and 3D printed, it is ideal for all types of rooms, and gives any room a special touch of character and personality. maisondeux.com


MONDO MOMBO ita - Con i piatti MONDO MOMBO illustrati da Claudia Bordin è proprio il caso di dire: “la fiaba è servita”. E già, perché le stoviglie in melamina Fairy Meals, interamente prodotte e stampate in Italia con inchiostri certificati e rifinite artigianalmente una per una, ospitano scene delle più famose fiabe della tradizione. Il pasto diventa un gioco a finire tutto, anche la minestra, pur scoprire la fiaba. EN - With the MONDO MOMBO plates illustrated by Claudia Bordin, it’s the case of saying: “the fairy tale is served”. Yes, because the Fairy Meals melamine tableware, entirely produced and printed in Italy with certified inks and finished by hand one by one, feature scenes from the most famous traditional fairy tales. The meal becomes a game to finish everything, even the soup, while discovering the fairy tale. mondomombo-shop.it

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MADOTI it - l dondolo Luna, dalla caratteristica forma a falce, è un ponte e molte altre cose, uno strumento educativo e un giocattolo dagli usi infiniti. È interamente in legno massello di tiglio e multistrato di betulla senza collanti sintetici. Oltre alla funzione ludica, è pensato come un oggetto di design capace di inserirsi perfettamente in ogni spazio. en - The characteristic sickle-shaped Luna rocking chair is a bridge and many other things, an educational tool and a toy with infinite uses. It is made entirely of solid lime wood and birch plywood without synthetic glues. In addition to its playful function, it is designed as a design object that fits perfectly into any space. madoti.it

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DECOR

NIDI it - La collezione Dots di NIDI, firmata da dogtrot, è progettata per arredare gli spazi in maniera leggera e intelligente, abbinare e combinare fra loro i vari accessori ed ottimizzare i volumi. Le nuove gambe della collezione, in metallo e legno, offrono un’interessante alternativa e sono applicabili a comodino, letto, armadio, madia, settimino, e al letto a castello con scaletta integrata e protezioni frontali e laterali che possono essere anche imbottite e ribaltabili. en - The Dots collection by NIDI, by dogtrot, is designed to decorate the space in a light and intelligent way, to combine and match various elements and optimise the volumes. The new legs of the collection, made of metal and wood, offer an interesting alternative and can be used for bedside tables, beds, wardrobes, cupboards, chests of drawers and the bunk bed with integrated ladder and front and side guards that can also be padded and fold down. nidi.it

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ALICUCIO it - I giocattoli di Arcangelo Favata nascono dal materiale di scarto prodotto dalla lavorazione di molti oggetti per interni e sono realizzati in edizione limitata. La scelta è ampia: camioncini Sannaka, macchine Chiattacar, auto da corsa Racing Waste, wood machine e robot. en - Arcangelo Favata’s toys are made from the waste material produced by the processing of many indoor objects and they are limited editions. The choice is wide: Sannaka pick-up trucks, Chiattacar cars, racing cars, wood machines and robots. alicucio.com

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TOYS

ITALIANTOY it - Un gioco di logica e strategia dove ci si sfida come a scacchi, cercando di arrivare al traguardo (dal lato opposto del cartellone rispetto alla partenza) e bloccando le mosse dell’avversario. Vince chi riesce a portare più pedine alla meta. È anche possibile ricalcare le tesserine in rilievo su fogli di carta e ottenere bellissime immagini di fiori e insetti. en - A game of logic and strategy to challenge each other like in chess, trying to reach the finish line (on the opposite side of the board from the start) and blocking the opponent’s moves. The winner is whoever manages to get the most pawns to the goal. It is also possible to trace the embossed tiles on paper sheets and get beautiful pictures of flowers and insects. italiantoy.net

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TOYS MASTRO GEPPETTO it - Sono tanti i giocattoli realizzati da MASTRO GEPPETTO ma il più iconico, a tutt’oggi, è ancora Pinocchio, il famoso burattino in legno realizzato in oltre sessanta modelli ed esportato in tutto il mondo. La filosofia dell’azienda è guardare al futuro con fiducia, continuando a fare un lavoro antico con passione e dedizione. en - There are many toys made by MASTRO GEPPETTO but the most iconic one, to this day, is still Pinocchio, the famous wooden puppet made in over sixty models and exported all over the world. The company’s philosophy is to look to the future with confidence, continuing to do an ancient job with passion and dedication. mastrogeppetto.net

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OMY it - Esplorare l’Italia colorando una grande mappa con monumenti, paesaggi, persone e molto altro! Un viaggio pieno di sorprese e di allegria da cui ottenere un bellissimo poster con cui realizzare tovaglie, carta da parati e molto altro. en - Exploring Italy by coloring a big map with monuments, landscapes, people and much more! A journey full of surprises and joy from which it will be possible to obtain a beautiful poster to make tablecloths, wallpaper and much more. omy.fr

MILANIWOOD it - Far divertire i bambini ma anche le mamme e i papà. È questo lo scopo di MILANIWOOD che progetta giochi in legno divertenti, creativi ed educativi dal design contemporaneo, senza dimenticare il valore dello stare e giocare in famiglia. en - Entertaining children but also mums and dads: this is the aim of MILANIWOOD which designs fun, creative and educational wooden toys with -a contemporary design without forgetting the value of being and playing with the family. milaniwood.com

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DALLA COSTA it - I tuoi bambini non mangiano volentieri la pasta? Oppure la vogliono in solo bianco? Da oggi il problema è risolto. Con la pasta DALLA COSTA sana, allegra e colorata, pensata in tantissimi formati proprio per i più piccoli, mangeranno comunque le verdure contenute nell’impasto e troverai i loro piatti lucidi e puliti. Orsacchiotti, macchinine, lettere, dinosauri, animali, aeroplani, principesse, Mickey Mouse …le forme sono tantissime, e i colori pure. Anche in versione bio. en - Do your kids not like eating pasta? Or do they want it with butter or olive oil only? From today the problem is solved. With DALLA COSTA pasta, healthy, cheerful and colorful, designed in many different shapes just for children, they will eat the vegetables contained in the dough and you will find their dishes shiny and clean. Teddy bears, cars, letters, dinosaurs, animals, planes, princesses, Mickey Mouse ... there are so many shapes and colors! Also in organic version. pastadallacosta.it

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SOTTO LE STELLE it - Stella&Stello sono due biscotti buoni e divertenti che piacciono molto ai bambini. Prodotti con olio extravergine di oliva sono molto nutrienti grazie alla mela e alla carota contenute nell’impasto. Niente più musi lunghi alla mattina, con questi nuovi amici. Bisogna solo fare attenzione che i grandi non li rubino tutti! en - Stella&Stello are two good, fun biscuits that children love. Made with extra virgin olive oil, they are very nutritious thanks to the apple and carrot in the dough. No more long faces in the morning with these new friends. You just have to be careful that the grown-ups don’t steal them all! shop.tenoha.it shop.sottolestelle.com

FOOD


GUIDO GOBINO

FOOD

ita - Gianduiotti e praline di ogni tipo: il cioccolato di Guido Gobino, è uno dei migliori di Torino, dove nasce, e d’Italia. A fare la parte del leone sono i prodotti piemontesi come, appunto, il gianduiotto ma anche la crema di gianduia e il cioccolato con la Nocciola Piemonte. Un mondo dove regnano dolcezza a qualità, una ricca raccolta di prodotti di nicchia e della tradizione. en - Gianduiotti and pralines of all kinds, Guido Gobino’s chocolate is one of the best in Turin, where the factory is based, and in Italy. The lion’s share is taken up by Piedmont products such as gianduiotto, but also gianduia cream and chocolate with Piedmont hazelnuts. A world where sweetness and quality reign supreme, a rich collection of niche and traditional products. guidogobino.it

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STRATTA ita - Sapete come nascono originariamente le scatole di bonbons STRATTA? Dalla tradizione di usare le caramelline speziate in sacchetti di stoffa fatti a mano per profumare i cassetti. Storia, passione, creatività ed altissima qualità sono gli ingredienti di queste squisitezze 100% Made in Torino, non solo buonissime da mangiare ma anche divertenti e allegre da vedere. en - Do you know how STRATTA bonbons boxes originally came into being? From the tradition of using spiced candies in handmade cloth bags to perfume drawers. History, passion, creativity and high quality are the ingredients of these 100% Made in Turin delicacies not only great at taste but also fun and cheerful to look at. stratta1836.it

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STREAMING DI ENRICO FRAGALE ESPOSITO

ita - Uscito nel 2019, dopo una lavorazione durata ben 6 anni, La famosa invasione degli orsi in Sicilia è l’adattamento cinematografico di un romanzo illustrato del famoso scrittore italiano Dino Buzzati. Diretto dal talentuoso Lorenzo Mattotti, il film d’animazione racconta dell’impresa di Leonzio, il Grande Re degli orsi, che decide di condurre il suo popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini, per ritrovare il figlio da tempo perduto. Grazie al suo esercito e all’aiuto di un mago, riuscirà a sconfiggere il malvagio Granduca e a trovare finalmente il figlio Tonio. Ben presto, però, Re Leonzio si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini. È una narrazione per immagini che, grazie all’uso allegro e giocoso del colore, diventa un capolavoro, riuscendo anche a veicolare tematiche relative alla guerra, ancora oggi di grande attualità. Disponibile su Amazon Prime, Google Play e YouTube.

en - Released in 2019, after a work that lasted 6 years, The Famous Invasion of the Bears in Sicily is the film adaptation of an illustrated novel by the famous Italian writer Dino Buzzati. Directed by the talented Lorenzo Mattotti, the animated film tells of the feat of Leontius, the Great King of the bears, who decides to lead his people from the mountains to the plains, where men live, to find his long-lost son. Thanks to his army and the help of a magician, he will manage to defeat the evil Grand Duke and finally find his son Tonio. Soon, however, King Leontius will realize that bears are not made to live in the land of men. It is a narrative in pictures that, thanks to the cheerful and playful use of color, becomes a masterpiece, managing also to convey issues related to war, still very relevant today. Available on Amazon Prime, Google Play and YouTube.


LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

BIM Distribuzione

video

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BOOK To scoop or not to scoop

S

ome say that the first ice cream was made in China; others insist that the Arabs invented it. But one thing’s for sure: we owe the finest of frozen desserts to Italy. Actually, to three Italian confectioners.

First there was a man named Ruggeri. One day, about 500 years ago, the ruler of Florence announced a competition for a new dish. Ruggeri entered the competition and his fruit sorbet (frozen water and fruit) beat everyone else’s dishes hands down. Not so long after that, the recipe was improved by a man with a funny last name, Bernardo Buontalenti (literally, “good talents”). He was, indeed, a man of many good talents, but one was better than all the others: he was excellent at making ice cream. His frozen lemon-and-orange flavor was simply the best around. Buontalenti even invented special underground coolers where you could easily keep it cold.

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Map of

Rome

“And yet it moves”

in Herculaneum (about 2,000 papyruses, or ancient books, had been preserved in it). Even frescoes* and mosaics (pictures made of small pieces of colored stone) survived. They depicted buildings, gardens, meals, and portraits of people.

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In the images, the women wear draped-waist dresses and men wear long robes called togas. Some people are resting in their atria (the courtyards inside their houses). Others are watching gladiators fight in an amphitheater or reclining as they feast with their friends. Their farms were guarded by four-legged friends. A mosaic with the following inscription was found in front of the door of one of the houses: “Beware of the dog.”

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he famous astronomer Galileo Galilei, known as Galileo, lived in Pisa more than 400 years ago (page 84). When he was young, he wanted to be a monk, but his father encouraged his curious son to go to school instead, sending him to study medicine in Pisa. Galileo was very observant and liked to experiment. When he found out that someone in the distant Netherlands had invented a telescope, he immediately constructed a similar device that was actually even better. Through it, he was able to see craters (big holes) on the Moon and the four biggest moons circling the planet Jupiter.

One day he heard about a Polish astronomer named Nicolaus Copernicus, who had died just a few decades before Galileo was born. Back then, people believed that the Sun revolved around the Earth, but

Masquerade

Oh, Margaret ! 102

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h no, not focaccia again?” a Neapolitan man once complained to his wife about his lunch (focaccia is a traditional flat Italian bread).

First thing every morning, his wife would make a yeast dough out of flour, oil, and water and bake it on hot stones. Focaccia was filling, to be sure, but it was simple, with no frills. “Yes, it can get boring,” the housewife thought. So she baked it again, this time with much thinner dough. She brushed it with garlic oil and decorated it with olives. And that’s how pizza was invented. When that happened exactly, nobody knows, but it was around the late eighteenth century in Naples.

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E

very year in February, for roughly two weeks before Ash Wednesday, Venice turns into a big party, as thousands of Venetians and tourists from all over the world dress up in crazy costumes and masks and enjoy parades, shows, and concerts. This is the Carnival of Venice, a famous street festival with a long tradition—the first one was held 900 years ago. Centuries ago, during the carnival, the rules of everyday life were turned upside down. The masks and costumes made everyone equal—it was not clear who was rich, who was a priest, or who was a poor artisan. Carnival-goers mocked the rules and had as much fun as they wanted—on one condition: a mask had to hide their faces. Today, the carnival is just a joyful street party, but the mask is still its most important symbol.

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LET’S GO TO ITALY DI ENRICO FRAGALE ESPOSITO

Edition Little Gestalten 2019 gestalten.com

ita - Tutti gli italiani sanno che la pizza è nata a Napoli e i tortellini a Bologna (riprendendo la forma di un ombelico). Ma quanti di noi sanno che la forchetta deve le sue origini al re Ferdinando II che nel suo palazzo di Portici aveva solo cucchiai per mangiare i suoi amati spaghetti o che le tagliatelle sono state ispirate dai capelli della nobildonna Lucrezia Borgia? Let’s go to Italy è un divertentissimo libro pensato per gli stranieri, ma utile anche agli italiani poco avvezzi agli aneddoti sul Belpaese. Attraverso le parole di Monika Utnik-Strugala e le illustrazioni di Anna Ladecka facciamo un bellissimo tour dalle Dolomiti alla Sicilia, curiosando fra gli scavi di Pompei e le gondole veneziane, assaggiando gelato e mortadella, apprendendo le lezioni di Leonardo o Galileo. Un viaggio fra arte, cultura, cibo, storia e geografia della nostra bellissima Italia. E per chi voglia cimentarsi nella lingua di Dante, c’è un anche un piccolo frasario da cui tirar fuori le espressioni più utili quando si è in visita nello Stivale. ( Il libro è disponibile in lingua inglese e tedesca)

Monika Utnik-Strugała Anna Ładecka

Let’s go to Italy! za, pasta, The land of piz much more … gelato, and so

en - All Italians know that pizza was born in Naples and tortellini in Bologna (on the shape of a bellybutton). But how many of us know that the fork owes its origins to King Ferdinand II who, in his palace in Portici, had only spoons to eat his beloved spaghetti or that tagliatelle were inspired by the hair of the noblewoman Lucrezia Borgia? Let’s go to Italy is a fun book conceived for foreigners, but also useful to Italians who are not accustomed to anecdotes about the Belpaese. Through the words of Monika UtnikStrugala and the illustrations of Anna Ladecka we make a beautiful tour from the Dolomites to Sicily, browsing through the excavations of Pompeii and the Venetian gondolas, tasting ice cream and mortadella, learning the lessons of Leonardo or Galileo. A journey through art, culture, food, history and geography of our beautiful Italy. And for those who want to try their hand at Dante’s language, there is also a small phrasebook from which to extract the most useful expressions when visiting the Boot. 339


BOOK In viaggio con Gabriele Pino tra ninfe, streghe, draghi, fauni… per ritrovare la magia della tradizione orale italiana e la meraviglia di raccontarsi ancora le storie (lontane e vicine).


IL BESTIARIO D’ITALIA

On a journey with Gabriele Pino among nymphs, witches, dragons, fauns... to rediscover the magic of the Italian oral tradition and the wonder of telling stories to each other (far and near).



BY ORIANA PICCENI

www.spinginuvole.it ita - Gabriele Pino, giovane illustratore piemontese con la magia nelle mani, ha un tratto veloce, netto, beffardo direi. Perché solo così puoi catturare dentro una pagina le creature fantastiche della tradizione orale, che da qualche anno insegue nel suo viaggio meraviglioso attraverso l’Italia. Ed ecco che le sue tavole si riempiono di sirene, fauni, streghe, draghi, janare e masciari, tutte quelle creature spesso dimenticate, ma parte viva della nostra cultura popolare, anima pulsante di luoghi e leggende. Sono proprio loro a disegnare la mappa dei suoi viaggi attraverso le province italiane, per costruire un progetto che la magia la contiene davvero, Il Bestiario d’Italia: una raccolta di albi illustrati che riporteranno alla luce storie e tradizioni che spesso sembrano lontanissime, ma di cui vale la pena riappropriarsi. A partire dall’Appennino fino in Sardegna, per poi seguire le coste dell’Adriatico da sud a nord, ma non solo… Gabriele è certo che le creature fantastiche si trovino in provincia, tra la gente che aspetta l’autobus, dietro le tappezzerie delle case di campagna, nella musica delle feste di paese, sulle scogliere a picco sul mare. Vi è mai capitato di vederne una? en - Gabriele Pino, a young Piedmontese illustrator with magic in his hands, has a fast, clean, mocking stroke. Because this is the only way to capture on a page the fantastic creatures of the oral tradition, which for some years now he has been pursuing in his wonderful journey through Italy. And so his tables are filled with sirens, fauns, witches, dragons, janare and masciari, all those creatures that are often forgotten, but are a living part of our popular culture, the pulsating soul of places and legends. They are the ones who drew the map of his travels through the Italian provinces, to build a project that really contains the magic, The Bestiary of Italy: a collection of illustrated books that will bring to light stories and traditions that often seem distant, but which are worth regaining. Starting from the Apennines to Sardinia, and then following the coasts of the Adriatic Sea from south to north, but not only... Gabriele is certain that fantastic creatures can be found in the provinces, among the people waiting for the bus, behind the tapestries of country houses, in the music of village festivals, on the cliffs overlooking the sea. Have you ever happened to see one? www.gabrielepino.it

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TRAVEL

IL SALENTO NASCOSTO

di Masseria Prosperi BY MARIANGELA MONTI

@moms_about_town

ita - La sensazione che Masseria Prosperi dà a chi ha la fortuna di soggiornarvi è quello di sentirsi a casa. I profumi, i colori, la cura dei dettagli rendono questo posto accogliente e familiare. E chi viene qui, tende a tornarci. Anno dopo anno. Nata a ridosso di una delle coste più suggestive della penisola, Masseria Prosperi fa parte del cosiddetto ‘Salento Nascosto’, quello meno noto e battuto dai turisti. Qui si rallenta e si torna alla vita semplice, bucolica e un po’ hippie: più che una semplice vacanza si vive un’esperienza unica, a contatto con la terra e con gli animali (cavalli, caprette, oche, asinelli) che animano la masseria e che si godono le coccole di coloro che soggiornano nella struttura. I proprietari invitano gli ospiti a portare in masseria i propri animali domestici e addirittura il proprio cavallo (se ne possiedono uno), mettendo a disposizione box, paddock e foraggio fresco.

EN - The hidden Salento of Masseria Prosperi. The feeling that Masseria Prosperi gives to those lucky enough to stay there, is that of feeling at home. The scents, colors, attention to detail make this place welcoming and familiar. And guests who come here once, tend to come back. Year after year. Born close to one of the most evocative coasts of Italy, Masseria Prosperi is part of the so-called ‘hidden Salento’, the one less known and kind of off the beaten tracks. Here we slow down and go back to the simple, bucolic and slightly hippie life: more than a simple holiday it is a unique life experience, in contact with the earth and with the animals (horses, goats, geese, donkeys) that animate the farm and enjoy the cuddles of those who stay in the structure. The owners even invite guests to bring not only their pets but also their horses (if they have one) to the farm, providing boxes, paddocks and fresh forage.


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“Ci piace la grazia, non il lusso ad ogni costo: per questo abbiamo arredato ogni camera come se dovessimo abitarla noi stessi”. “We like grace, not luxury at any cost: this is why we have furnished each room as if we had to live in it ourselves.”

Le camere sono 6, una diversa dall’altra, e sono arredate con il gusto e lo spiccato senso estetico dei proprietari, amanti appassionati del territorio e della sua storia. Ogni camera custodisce il segno della civiltà rurale pugliese, ogni oggetto è autentico, restaurato con amore, reinventato nella funzione. Ogni particolare vive una vita nuova ed arricchisce di poesia l’ambiente. “L’atmosfera, per noi, è più importante dell’ambiente in sé” - racconta Mercedes, la proprietaria, che da Milano ha scelto di trasferirsi in Puglia e dedicarsi alla gestione della masseria “Ci piace la grazia, non il lusso ad ogni costo: per questo abbiamo arredato ogni camera come se dovessimo abitarla noi stessi”. Il dettaglio in più? Come amenities sono stati scelti prodotti rigorosamente non testati sugli animali e certificati LAV (Lega Anti Vivisezione).

There are six rooms, each one different from the other, and are furnished with the taste and strong aesthetic sense of the owners, passionate lovers of the area and its history. Each room holds the sign of the Apulian rural civilization, each object is authentic, lovingly restored, reinvented in its function. Every detail lives a new life and enriches the environment with poetry. “The atmosphere, for us, is more important than the environment itself,” says Mercedes, the owner, who chose to move from Milan to Puglia and devotes herself to the management of the farm. “We like grace, not luxury at any cost: this is why we have furnished each room as if we had to live in it ourselves.” The extra detail? Products strictly not tested on animals and LAV (Anti Vivisection League) certified were chosen as amenities.

A Masseria Prosperi la convivialità ha una grande importanza e ad essa è dedicata un’area molto vasta della struttura: sala da pranzo, cucina e piscina salina indoor convivono in un unico grande ambiente. Gli ospiti – molti dei quali stranieri - si mescolano e si vive come in una piccola comunità, spesso condividendo il momento dei pasti. Tra le esperienze più amate c’è quella di mangiare assieme la pizza fatta nel forno a legna della masseria.

At Masseria Prosperi, conviviality is of great importance and a very large area of ​​the structure is dedicated to it: the dining room, kitchen and indoor saline pool coexist in one large room. The guests - many of them foreigners - mix and live like in a small community, often sharing meals. One of the most popular experiences is that of eating pizza together by the wood-fired oven of the farm.

Natura selvaggia, il mare a due passi, gli animali, una piscina dove sguazzare nelle ore più calde: esiste forse un mix più paradisiaco per una vacanza coi bambini?

Wild nature, the sea at your doorstep, animals, a swimming pool where you can splash around in the hottest hours: is there a more heavenly mix for a holiday with children?

www.masseriaprosperi.it @masseria_prosperi

www.masseriaprosperi.it @masseria_prosperi 349


COLOR

ME I colori dei ricordi


ILLUSTRATIONS ALESSANDRA SALVATORE BY SEVERINA KIDS

In ogni casa, in ogni paese del mondo, nascosta da qualche parte, c’è una scatola un po’ ammaccata che contiene vecchie fotografie: i nonni che posano sull’asciugamano in spiaggia, la mamma o il papà giovanissimi al ristorante con i cugini, gli zii in posa, rigidi e impettiti come burattini. Molte sono ancora in b/n come quelle disegnate qui a fianco. Metteteci voi il colore, quello brillante e intenso delle estati italiane.

In every house, in every country in the world, hidden somewhere, there is a slightly dented box containing old pictures: grandparents posing on their towel at the beach, a very young mother or father at a restaurant with their cousins, uncles and aunts posing, stiff and strutting like puppets. Many of them are still in b/w, like the ones drawn here. You add the color, the bright and intense color of the Italian summers.


COLOR

ME

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Cliccate sul bollo COLOR ME per il download del disegno e, una volta colorato, pubblicatelo sul vostro account IG con i tag @scimparello_magazine e #scimparello_colorme Click on COLOR ME to download the drawing and, once colored, publish it on your IG account with the tags @scimparello_magazine and #scimparello_colorme


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INSTAGRAM

I meglio profili. In fila per tre.

Sembra strano, ma ancora non abbiamo parlato della capitale. La vediamo in questo bellissimo profilo di una famiglia che vive a Roma. It seems strange, but we haven’t mentioned the capital city yet.We see it in this beautiful profile of a family living in Rome.

JUSTAFAMILYINROME Linda Fotografo finding beauty in our simple and slow life. wife. mama. believer. photographer


The best IG profiles.Three in a row.

NATALIEOBRADOVICHPHOTOGRAPHY Per concludere questo numero, dedicato all’Italia ci tuffiamo con Natalie nel meraviglioso mare della costiera. Ce lo siamo proprio meritato!

Natalie Obradovich Fine Art Photography Los Angeles + New York

To conclude this issue dedicated to Italy, we dive with Natalie into the wonderful sea of the Amalfi coast. We really deserve it!

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ADDRESSES

Alicucio www.alicucio.com

Don Fisher www.don-fisher.com

Alisea Parma www.aliseaparma.com

Douuod Kids www.douuodkids.com

ANG Studio www.angstudio.eu

Dsquared2 www.dsquared2.com

Balmain Kids www.balmain.com

Élhée www.elhee.com

Bebe Organic www.bebe-organic.com

Emile et Ida www.emileetida.com

Belle Chiara www.bellechiara.com

Emilio Pucci Junior www.emiliopucci.com

Bianca&Noè www.biancaandnoe.com

Ermanno Scervino Junior www.ermannoscervino.com

Bibs www.bibsworld.com

Fay Junior www.fay.com

Bonmot www.bonmotbrand.com

GayaLab www.gayalab.com

C’era una volta www.ceraunavoltabambini.com

Gioseppo Kids www.gioseppo.com

Carbon Soldier www.carbonsoldier.com

GiroQuadro www.giroquadro.it

Carelia www.carelia.es

Green Apple @green_apple_buenos_aires

Co Label www.colabel.dk

Gucci www.gucci.com

Collégien www.collegien-shop.com

Guido Gobino www.guidogobino.it

Dalla Costa www.pastadallacosta.it

Il Gufo www.ilgufo.com


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