TESI VETERINARIA MORTARI MARCO

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SCUOLADI AGOPUNTURATRADIZIONALE CITTA’DI FIRENZE

Agopuntura e microbioma

ALLIEVO RELATORE

Dr. Marco Mortari Dr.ssa FrancescaAmbrosini

------------------------------- ------------------------------ANNO 2020

INDICE

1 Introduzione………………………………….………………………………….pg 3

2 Scopo del lavoro………………………………..………………………………..pg 4

3 Stato dell’arte……………………………..……………………………………..pg 5

3.1 Organismo e microbioma in gastroenterologia……………………………….pg 5

3.2 Gastroenterologia secondo la medicina tradizionale cinese………………….pg10

3.3 Organismo e microbioma in dermatologia…………………………………..pg13

3.4 Dermatologia secondo la medicina tradizionale cinese……………………...pg 16

4. Obiettivo della tesi…………………………………………………………….pg 20

5. Materiali e metodi……………………………………………………………..pg 21

6. Malattia infiammatoria intestinale……………………………………………..pg 22

6.1 Medicina tradizionale cinese malattia infiammatoria intestinale e microbiota.pg23

6.2 Dermatite atopica…………………………………………………………….pg 31

6.3 Medicina tradizionale cinese atopia e microbiota………………………..….pg 34

7 Casi clinici………………………………………………………………… ….pg 37

8. Risultati………………………………………………………………………..pg 44

9. Discussione…………………………………………………………………….pg 45

10. Conclusione e raccomandazioni……………………………………………...pg 46

11. Bibliografia………………………………………………………………… ..pg 47

1. Introduzione

La ricerca mostra sempre più l'importanza del microbioma nel metabolismo e quella che un tempo era considerata flora batterica intestinale, si è scoperto avere un ruolo importantissimo nell'equilibrio degli esseri viventi.

Il rapporto tra i batteri e organismo ospite è basato su rapporti di stretta reciprocità.

Il sistema immuno-metabolico é fortemente influenzato dal micro bioma che interviene nel suo sviluppo, specialmente nell’infanzia.

I batteri intestinali intervengono nell’assimilazione degli alimenti e nella sintesi delle vitamine.

Microbiota si riferisce a una popolazione di microrganismi che colonizza un determinato luogo.

Il termine microbioma invece indica la totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota, cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere.

Il microbiota regola il metabolismo, interviene nella regolazione del processo infiammatorio e negli stati psicologici.

Il microbiota intestinale è integrato in maniera bidirezionale nel complesso sistema che regola l’asse cerebro–intestinale.

Per questa ragione, se è vero che il microbiota è influenzato da condizioni di stress psichico, è altrettanto vero che è in grado di influenzare il sistema nervoso centrale ed il comportamento.

Nella malattia infiammatoria intestinale e nell'atopia, il rapporto tra il sistema immunitario e il microbioma gioca un ruolo fondamentale.

Anche il microbiota cutaneo è molto importante per l’omeostasi dell’organismo: i cheratinociti sanno distinguere tra innocui batteri commensali, e pericolosi patogeni; nel secondo caso attivano la risposta infiammatoria con la produzione di citochine proinfiammatorie e peptidi antimicrobici.

La risposta immunitaria dell'organismo verso i batteri diventa patologica se si rivolge verso innocui batteri commensali, questo comporta infiammazione e alterazioni delle giunzioni serrate che sono responsabili dell’integrità della barriera dell’organismo.

L’agopuntura viene utilizzata da secoli per trattare patologie di cui solo recentemente si conosce la causa.

La malattia infiammatoria intestinale e l’atopia hanno un buon miglioramento con questa terapia.

2. Scopo del lavoro

Scopo di questo lavoro è analizzare come le nuove conoscenze sul microbioma possano aiutarci a comprendere, e a migliorare, l’approccio agopunturale nell’ambito della medicina integrata.

Verrà analizzata la letteratura per valutare quali effetti abbia l’agopuntura sul microbioma, sia in situazioni fisiologiche che patologiche. Verranno presentati alcuni casi clinici affrontati con agopuntura o terapia integrata, questi sono esemplificativi di un approccio pratico rivolto all’animale che viene portato in ambulatorio per ricevere assistenza, senza la specifica richiesta di una terapia agopunturale.

La scelta di utilizzare questa medicina è dettata dal fatto di avere risultati più rapidi ed efficaci e senza effetti collaterali.

L’attenzione all’approccio terapeutico usato è mirata all’obiettivo che si desidera ottenere: avere un microbiota sano che permetta al paziente di raggiungere una fase di equilibrio, e che gli permetta di gestire la sua patologia cronica senza assumere farmaci.

Per ottenere questo scopo valuteremo, oltre alla letteratura scientifica, anche la fisiologia della medicina tradizionale cinese, alla ricerca dell’interpretazione che questa fornisce ai complessi sistemi in cui è coinvolto il microbioma.

Il fatto che l’agopuntura risulti efficace in queste patologie da tantissimo tempo, ci fa supporre che queste relazioni tra organismo e batteri, fossero in qualche modo comprese da questa antica medicina, e considerate all’interno dei piani terapeutici.

La stretta relazione tra microcosmo e macrocosmo, uno dei concetti della medicina tradizionale cinese, può essere in qualche modo correlata a uomo e microbioma.

3. Stato dell’arte

3.1 Organismo e microbioma in gastroenterologia

Sia l’intestino che la cute sono abitati da una numerosa popolazione di batteri e il sistema immunitario è in grado di distinguere tra quelli patogeni e quelli innocui .

L’apparato gastroenterico è colonizzato da una vasta popolazione microbica che favorisce lo sviluppo del sistema immunitario e contribuisce al buono stato di salute dell’ospite.

Nell’intestino il sistema immunitario è rappresentato da GALT, MALT e placche di Payer.

Il GALT è tessuto linfoide associato alla mucosa del tratto digerente, il MALT è tessuto linfoide diffuso alla mucosa sia di intestino, che di pelle, tratto urogenitale, polmoni, occhi; le placche di Peyer sono noduli linfatici che occupano la lamina propria e la sottomucosa dell'ileo, nell'intestino tenue (secondo alcuni autori sono osservabili anche nel crasso).

Lo striscio fecale diretto permette di avere un informazione sulla popolazione batterica dell’intestino.

In condizioni di salute c'è’ molta variabilità nelle diverse popolazioni; in caso di malattia i batteri sono molto simili.

Il microbioma sano è altamente diversificato.

Nella mucosa intestinale vivono normalmente batteri virus e miceti e archea e la loro presenza inibisce la sovra crescita di batteri patogeni.

Più del 99% della flora microbica intestinale umana è composta da due soli phyla: Firmicures e Bacterioides, altri phyla presenti in quote minoritarie sono: Proteobacteria e Actinobacteria, Verrucomicrobiota, Fusobacteria e Tenericutes.

Questi batteri contribuiscono all’assorbimento degli alimenti, regolano e modulano il sistema immunitario.

I batteri inviano segnali regolatori all’epitelio intestinale instaurando le risposte immunitarie della mucosa, oltre a formare su di essa una naturale barriera contro la colonizzazione di popolazioni esogene. Nell’intestino abita un intero ecosistema, si parla di simbiosi microbico/mucosale.

Il loro habitat è separato dall’ambiente intestinale da un singolo strato di cellule epiteliali.

I batteri intestinali (batterioma) sono difficili da coltivare in laboratorio per questo si è riusciti a tipizzarli solo recentemente.

La concentrazione di batteri aumenta nel tratto distale dell’intestino tenue fino al colon.

I fagi presenti nel microbioma regolano le popolazioni dei batteri limitandone le popolazioni e modulandone l’attività trasmettendo pezzi di DNA; sono tra i responsabili dell’antibiotico-resistenza.

Il fagoma modula e amplifica la capacità di assumere calorie dall’alimento.

Questo permette di aumentare le possibilità di sopravvivenza in condizioni di scarsità di cibo.

I batteri colici producono acidi grassi a corta catena (propionati, acetati butirrati) acido retinico vitamina B che sono sostanze fondamentali per il metabolismo:

- gli acidi grassi a corta catena hanno azione trofica per la mucosa intestinale (tie junction)

- hanno azione antinfiammatoria FOX P3 e interleuchina 10

- acidificano l’ambiente inibendo la replicazione dei clostridi.

Il butirrato viene quasi completamente utilizzato dall’epitelio del colon dove funge da principale fonte di energia per le cellule del colon.

L’espressione batterio indotta dei geni dell’ospite influenza l’assorbimento dei nutrienti, il metabolismo, l’angiogenesi, l’integrità della barriera mucosale e lo sviluppo del sistema nervoso enterico.

Da un microbiota sano l’organismo ottiene: -miglioramento delle funzionalità gastroenteriche grazie al miglior assorbimento di carboidrati complessi di origine vegetale -ottimizzazione dell’apporto nutrizionale per la produzione di vitamine e altri composti attivi di origine batterica -modulazione della reattività immunitaria e dell’infiammazione intestinale e sistemica sia attraverso la produzione di molecole che interagiscono con

l’immunità locale sia attraverso la regolazione della permeabilità dell’epitelio e dell’assorbimento di allergeni e composti esogeni -protezione da sostanze tossiche e carcinogeni per l’ottimizzazione della barriera intestinale e la degradazione dei composti a rischio -protezione da patogeni intestinali per l’ottimizzazione della barriera intestinale, competizione per lo spazio, produzione di sostanze antibatteriche le batteriocine, attivazione dell’attività immunitaria locale dell’ospite.

Questi batteri educano il sistema immunitario della mucosa e modulano l’intensità e la regolazione dei profili delle citochine nelle cellule T, e il rapporto cellule T helper di tipo 1 Th1/Th2.

È stato ipotizzato che la differenza nella composizione della microflora possa influenzare l’immagazzinamento dell’energia e predisporre all’obesità nell’adulto.

I lattobacilli e bifido batteri elaborano il latte, sono quelli che per primi colonizzano il neonato partendo dal canale vaginale.

Questi batteri “di prima scelta” possono modulare l’espressione dei geni nelle cellule epiteliali e creare così un habitat a loro favorevole, impedendo nel contempo la proliferazione di batteri introdotti successivamente.

Il microbioma nell’uomo matura a 5 anni, nei piccoli animali a 35/40 settimane. Durante la sua maturazione viene fortemente influenzato da agenti esterni come gli antibiotici (correlazione con molte patologie croniche).

I bambini che vivono con gli animali arricchiscono il loro microbioma.

Il sistema immunitario e il microbiota evolvono insieme fino alla maturazione.

L’interazione precoce fin dalle prime fasi di vita tra tessuto linfoide intestinale e flora batterica sembra essere fondamentale per lo sviluppo dei sistemi immunoregolatori mucosali e sistemici.

Nell’uomo la ridotta esposizione a stimoli microbici ambientali, determinato dal fatto di vivere in ambienti urbani e domestici, impedisce all’intestino di campionare un elevato numero di allergeni e sviluppare precocemente tolleranza nei loro confronti.

Gli ambienti urbani sono caratterizzati da una ridotta biodiversità e abbondanza di batteri funghi/lieviti e virus, rispetto ai contesti rurali, e sono da tempo ritenuti una

delle principali ragioni dell’aumentata incidenza di asma e allergie in età pediatrica e adulta.

La somministrazione diffusa e spesso inappropriata di antibiotici nei primi anni di vita, peggiorerebbe ulteriormente la situazione inducendo marcate disbiosi, e interferendo anche a medio lungo termine con il microbiota intestinale in evoluzione. Questa situazione spesso si verifica in cuccioli di cane che presentano diarrea e risultano positivi al test per la giardia.

La prolungata terapia a base di metronidazolo, che viene spesso consigliata, provoca alterazioni nel microbioma in fase di sviluppo: dopo 14 giorni di metronidazolo la percentuale di Bacteroidaceae, Clostridiaceae, Fusobacteriaceae, Lachnospiraceae, Ruminococcaceae, Turicibacteraceae, e Veillonellaceae diminuisce, mentre Bifidobacteriaceae, Enterobacteriaceae, Enterococcaceae, e Streptococcaceae aumentano.

Diverse cellule immuno-sensoriali controllano batteri commensali, patogeni, ed altri antigeni presenti nel lume, esse sono:

- gli enterociti superficiali

- le cellule M

- le cellule dendritiche DC.

Gli enterociti superficiali sono interconnessi con strette giunzioni e sono ricoperti di muco che promuove l’esclusione antigenica.

Le cellule M sono epiteliali e localizzate sopra ai follicoli linfoidi, rilevano gli antigeni luminali e trasmettono i loro prodotti alle celle DC e alle altre cellule che presentano antigenica.

Le cellule DC forniscono ulteriore immunosorveglianza, controllano direttamente il contenuto dell’intestino spingendo i loro dendriti tra gli enterociti di superficie; possono inglobare e trattenere i batteri commensali e trasportarli ai linfonodi mesenterici dove stimolano una risposta immunitaria locale.

Di conseguenza l’accesso dei batteri commensali all’ambiente interno è impedito.

Queste cellule sono in grado di rilevare segni di pericolo del microambiente intestinale e rispondono producendo defensine, immunoglobulina A, chemochine e citochine, che iniziano e indirizzano le innate risposte immunitarie adattative.

Quando il microbiota è maturo tende a rimanere stabile ricreandosi e stabilizzandosi.

Le t cell native diventano t reg che secernono il 10.

In caso di disbiosi il microbioma è meno diversificato e calano i ceppi saprofiti che secernono acidi grassi a corta catena e viene a crearsi una sindrome da iperpermeabilità.

La modulazione del microbioma riveste un ruolo importante nella gestione della patologia gastroenterica.

Prebiotici come peptina, inulina cicoria favoriscono la replicazione dei batteri.

Pro biotici: utile addizionare i batteri carenti ma difficile formularli e fornirli e sono pochi rispetto all’enorme quantità in cui sono presenti nell’intestino.

Il processo di discriminazione tra batteri patogeni e commensali innocui avviene tramite due sistemi di recettori dell’ospite (PRR pattern recognition receptor):

-i recettori toll-like (TLR) che inducono dei geni antimicrobici nella risposta immunitaria

-le molecole del dominio della oligomineralizzazione nucleotide legante (NOD1 e NOD2 nucleotide-binding oligomerization domain), sono intracellulari, influenzano l’attività antimicrobica e prevengono l’invasione dei patogeni. Possono comparire patologie intestinali quando l’omeostasi dei commensali e o della mucosa viene alterata da specifiche cause genetiche, quali la mutazione del NOD2/CARD15 nel morbo di Crohn o cause ambientali, come le infezioni o l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei.

Il mancato riconoscimento dei patogeni e l’intolleranza della mucosa provocata dall’azione anomala di TLR/NOD stimola negli ospiti, geneticamente suscettibili, una risposta pro infiammatoria esagerata che provoca infiammazione cronica a causa della produzione di citochine e chemochine.

3.2 Gastroenterologia secondo la medicina tradizionale cinese

La digestione avviene nello stomaco grazie all’energia che gli viene fornita dalla milza che a sua volta viene sostenuta dal rene.

Quindi lo stomaco e la milza devono essere in armonia, e il rene in buone condizioni, per assicurare una buona digestione.

La capacità digestiva dello stomaco dipende dal suo fuoco che gli viene garantito dalla milza.

Lo stomaco poi divide il puro dall’impuro e manda il primo alla milza che lo diffonde verso l’alto, al torace, dove si unisce con l’energia tian qi e insieme formano la zeng qi.

Quest’ultima con l'intervento dell’energia yuan, che deriva dal fuoco del ming men, si trasforma in zheng qi energia corretta.

Se la funzione di ascesa della milza non funziona l’energia del cibo non può salire e formare l’energia corretta necessaria alla vita, inoltre si ha umidità che scende al riscaldatore inferiore e al rene.

La milza in difficoltà attinge normalmente energia dal rene che in questo caso non può fornirne perché in sofferenza a causa dell’umidità e della stasi.

L’umidità nel riscaldatore inferiore provoca: distensione addominale, pienezza, dolore, rigidità addominale che può evolvere in massa addominale.

Quando il rene non più in grado di assistere la milza lo stomaco chiede aiuto al polmone.

Da quest’ultimo prende qi da trasformare in calore, che in parte invia alla milza per risolvere l’umidità, e in parte utilizza per le sue fermentazioni.

Quindi quando la milza è in difficoltà lo stomaco cerca di assisterla mentre sarebbe corretto il contrario.

Alla fine il polmone va in esaurimento, e la persona diventa letargica perché le energie sono tutte dedicate alla digestione.

La digestione deve avvenire nei tempi corretti e alla giusta temperatura per non avere stasi (fermentazione) o eccesso di fuoco.

La risposta del corpo all’eccesso di fuoco è l’utilizzo dello yin dello stomaco o la stasi dello yin del corpo per contenerlo.

Le tossine del fuoco danneggiano la mucosa dello stomaco e della bocca.

Le ulcere dello stomaco sono stasi dello yin.

Le disarmonie della milza possono derivare dalla dieta o dalle emozioni.

Il fegato ha un ruolo importante nell’armonizzare le emozioni perciò gioca un ruolo importante nel regolare i processi digestivi.

Le difficoltà gastrointestinali comuni a molti cuccioli sono dovute al fatto che il qi di stomaco e milza è insufficiente e occorre chiedere aiuto a vescica biliare e ai reni.

Compito dello stomaco è inoltre l’estrazione dei liquidi; quelli sottili (jin) salgono e vanno agli orifizi degli organi di senso e alla pelle, sono lo yang puro dello stomaco.

Se lo stomaco è in ribellione spinge i liquidi verso l’alto con accumulo agli organi di senso.

In caso di Qi Ni di vecchia data si può manifestare un accumulo di liquidi agli organi di senso come naso occhi e bocca e pelle.

Negli animali è molto frequente, in caso di patologie gastroenteriche croniche, riscontrare iperemia congiuntivale con secreto, otiti eritematoso ceruminose, cheiliti, riniti croniche.

Ancor più frequente nei disturbi cronici della pelle.

L’appetito alterato deriva da disarmonia tra milza e stomaco.

Il suo eccesso, comune ad alcune razze come il labrador retriever, e dovuto al fuoco dello stomaco. L’eccesso di alimentazione di per se provoca calore e fuoco.

Il fuoco dello stomaco è il processo di digestione, e deriva dallo yang della milza.

Il deficit di yang della milza, o un alimentazione errata, possono portare a freddo nello stomaco. L’eccesso di fuoco dello stomaco è causato da un eccesso di rene o di milza.

L’ iperattività dello yang di rene è spesso causata dallo stress per l’eccesso di responsabilità.

Se il calore di stomaco è eccessivo si verifica bruciore di stomaco, con possibile rigurgito acido, fino a emorragie e ulcere, e aumento dell’appetito.

Il fuoco consuma il qi e ne deriva un deficit di energia che provoca profusa sudorazione.

Il fuoco dello stomaco è causato da un eccesso dello yang della milza ma puo esserci anche un eccesso di yang del rene (che supporta lo yang della milza).

La secchezza dello stomaco, spesso associata a quella della pelle e degli organi di senso, danneggia i liquidi sottili e ha effetto sugli intestini provocando stipsi e feci secche, polipi nei casi più gravi. Se il calore sale verso l’alto puo causare epistassi, afte, lesioni cutanee al viso.

Cheilite molto spesso nei cani.

Se l’intestino non si svuota e lo stomaco rimane pieno si produce flegma e torbidità che risale nella gola dove forma il gozzo.

L’ipertiroidismo è causato dal fuoco dello stomaco, l’ipotiroidismo da una non armonia tra stomaco e milza.

Per il trattamento dei disturbi tiroidei quindi è indispensabile che l’intestino possa svuotarsi.

La causa è il qi intrappolato da un’ostruzione nei visceri.

Lo stomaco cerca di purgare verso il basso, se non ci riesce si ha il qi ribelle con il vomito oppure purgazione con vomito e diarrea.

Il cibo digerito dallo stomaco deve essere trasportato e distribuito dalla milza, se questa è in deficit compaiono sintomi a distanza dal pasto; la stagnazione porta alla formazione di umidità.

Lo stomaco prova a produrre calore per rimuovere l’umidità, ed essendo la milza in deficit prende energia dal polmone facendo discendere il suo qi.

Se il polmone non riesce nel suo tentativo si indebolisce e si forma umidità calore.

Il soggetto inoltre si indebolisce nonostante il cibo ingerito.

L’umidità favorisce la crescita di funghi e l’alterazione del microbioma.

Associata alla stasi di cibo può esserci stasi di liquidi che sono una manifestazione di umidità.

L’accumulo di umidità scende al riscaldatore inferiore interessando vescica e prostata.

L’intestino in fase acuta manifesta dissenteria nel tentativo di eliminare la disbiosi che si sta verificando.

L’umidità si accumula anche nel riscaldatore medio colpendo stomaco, milza fegato e vescica biliare, ne deriva la condizione PI distensione focale = malattia che non può aprire.

I segni sono tensione, distensione, pienezza e dolore.

Il polso è rapido scivoloso e a corda.

Questo succede nelle malattie gastroenteriche croniche che provocano disturbi cronici in altre parti del corpo.

Se la situazione non si risolve c’e’produzione di calore e flegma.

La stipsi cronica dipende da un vuoto di yang della milza per cui l’umidità blocca i visceri, questa è complicata negli anziani per il declino del qi del rene che quindi non è in grado di assistere la milza.

3.3 Organismo e microbioma in dermatologia

Nella cute i cheratinociti saggiano costantemente la superficie della cute per individuare i microrganismi tramite dei recettori che riconoscono i microbi.

L’attivazione di questi recettori stimola la risposta immunitaria innata causando la produzione di peptidi antimicrobici AMP e citochine proinfiammatorie.

I cheratinociti sanno distinguere tra innocui batteri commensali e dannosi patogeni. Specie di batteri commensali come lo Stphilococcus epidermidis e il propionibacetrium sono in grado di stimolare la produzione di citochine e AMP contro i batteri patogeni.

Nella dermatite atopica c’e’ una produzione più bassa di AMP e in oltre il 90% dei pazienti la cute viene colonizzata dal batterio patogeno stafilococcus aureus, di cui il 50% produce tossine.

Queste tossine possono causare infiammazione e disfunzione della barriere cutanea con conseguente riacutizzazione della malattia e lesioni cutanee.

Gli stafilococchi producono essi stessi composti antibatterici causando una diminuzione della flora batterica protettiva, quindi una disbiosi che porta a un circolo vizioso.

Il microbioma cutaneo viene azzerato a ogni lavaggio, soprattutto se si usano detergenti aggressivi, ma dopo poche ore in grado di ricostituirsi identico.

Si ritiene che il derma sia dotato di un reservoir microbico di base, differenziato da individuo a individuo.

Nell’uomo il microbiota cutaneo costituito da 4 phyla batterici analoghi a quelli presenti nell’intestino:Actinobateria, Firmicutes, Proteobacteria e Bacteroidetes.

Nella pelle atopica le manifestazioni caratteristiche presentano una diminuzione della biodiversità del microbiota e all’incremento della quota di Staphilococcus, in particolare S. aureus e S. epidermis.

Inoltre vi sono prove di un’influenza del microbiota intestinale sull’espressione cutanea della malattia, probabilmente dovuta a un’imperfetta induzione della tolleranza nei primi mesi di vita.

Gli studi degli ultimi decenni hanno chiarito che i microrganismi presenti sull’epidermide sono preziosi alleati della salute e del benessere dell’intero organismo, in quanto cooperano con i sistemi difensivi dell’ospite a proteggere dall’aggressione da parte dei patogeni e contribuiscono a modulare la risposta immunitaria e antinfiammatoria cutanea.

Alcuni batteri del microbiota cutaneo sono in grado di produrre sostanze ad attività antimicrobica che gli garantiscono un vantaggio competitivo.

Le sostanze più note sono le battericine.

S. epidermidis produce acido lipoteico che limita l’infiammzione tissutale a seguito di ferite, inibendo la liberazione da parte dei cheratinociti di citochine proinfiammatorie e attenuando la reazione immunitaria basata su TLR-2, stimola

inoltre le difese cutanee promuovendo la produzione di molecole antimicrobiche e modulando l’attività dei linfociti T presenti nel derma.

Molto probabilmente i microrganismi intestinali e i loro metaboliti sono in grado di influenzare la fisiologia cutanea, gli studi hanno inoltre ipotizzato che il microbiota intestinale produca neurotrasmettitori in risposta allo stress in grado di influenzare la funzione della cute.

Questi neurotrasmettitori attraversano l’epitelio intestinale entrano nel flusso sanguigno e determinano effetti sistemici. Nell’uomo le malattie infiammatorie croniche intestinali IBD sono legate al pioderma gangrenoso, alla celiachia, alla vitiligine e al morbo di Chron con psoriasi.

Lo stesso vale per la dermatite atopica: una bassa differenziazione del microbiota fecale è stata dimostrata nei pazienti con dermatite atopica rispetto ai pazienti sani.

Il ripristino della diversità microbica porta a riduzione dei fenomeni di riacutizzazione della dermatite atopica.

Diversi studi hanno determinato che i probiotici come lactobacillus casei varietà rhamnosus, bifidobacterium animalis subsecie lactis, lactobacillus salivarius e bifidobacterium breve sono in grado di alleviare il prurito e migliorare la qualità della vita nei pazienti adulti con dermatite atopica, e normalizzare le reazioni immunitarie verso gli allergeni.

La somministrazione di antibiotici sistemici aumenta il rischio di dermatite atopica probabilmente a causa di mutamenti nel microbiota intestinale.

La cute canina e felina è dominata da proteobacteria, firmicutes, fusobacteria, bacteroides e actinobacteria e funghi ambientali come alternatia e cladiosporium.

La disbiosi cutanea è associata ad anomalie della cute.

Cani clinicamente sani con un forte odore cutaneo hanno una ridotta differenziazione del loro microbiota cutaneo, con un aumento del numero di malassezia e stafilococchi, analogamente ai cani allergici.

I cani allergici hanno percentuali aumentate di staphylococcus e staphilococcus intermedius in particolare e corynebacterium rispetto ai soggetti sani, e queste

proporzioni sono collegate alla gravità della patologia. Un trattamento in grado di ripristinare la diversità batterica determina parallelamente un miglioramento della gravità delle lesioni e del prurito.

3.4 Dermatologia secondo la medicina tradizionale cinese

La pelle è una combinazione di qi e xue.

E’il tessuto legato al polmone (fei) e ha con esso un legame molto stretto.

Le regioni cutanee sono irrigate dai canali luo di collegamento superficiali e minuti.

Le regioni cutanee rappresentano i luoghi dove il qi degli organi interni e dei canali si manifesta esternamente.

Le alterazioni di colore indicano alterazioni dei canali o degli organi interni: colore rossastro calore colore pallido freddo colore bluastro-violaceo stasi di sangue da freddo rossastro-violaceo stasi di sangue da freddo colore rossastro-violaceo stasi di sangue da calore

colore giallastro ritenzione di umidità colore verde stasi di qi

La lucentezza della pelle indica un buono stato dei liquidi corporei e dei polmoni, dello stomaco e del fegato.

L’umidificazione cutanea indica il livello di nutrizione della pelle da parte dei liquidi corporei e del sangue e fornisce indicazioni sullo stato di fegato e reni.

Se la pelle è troppo umida per il sudore può esserci un deficit di yang o un quadro di calore, se la pelle è umida e grassa si può desumere umidità.

La pelle secca è indicativa di deficit di sangue, deficit di yin o di grave stasi di sangue.

La pelle ruvida alla palpazione indica grave deficit di sangue, spesso dovuta a una sottostante sindrome da ostruzione dolorosa (bi).

Se la pelle è edematosa e trattiene il segno del pollice c’e’ un edema da deficit di yang, se è edematosa ma non trattiene il segno del pollice è una stasi di qi o di sangue.

Nel cane spesso è presente una patologia cutanea con cute secca, occorre valutare lo stato degli organi responsabili e ristabilirne l’equilibrio.

Se polmoni e milza sono in buona salute la pelle è compatta e liscia; una trama ruvida puo indicare deficit di qi dei polmoni, la pelle indurita puo indicare umidità o stasi di sangue.

La pelle ruvida, molto secca e squamosa, indica un grave quadro di deficit e secchezza del sangue associato a deficit della milza.

I peli corporei rispecchiano lo stato dei polmoni, se i peli sono forti e lunghi lo stato del qi e del sangue è buono, al contrario peli corti e deboli indicano deficit di qi e di sangue, se si rompono facilmente il qi dei polmoni è debole.

La diminuzione dei peli del corpo indica calore nei polmoni o un deficit di qi dei polmoni.

Lesioni cutanee: macule area di cute circoscritta non rilevata depigmentata del diametro di 1 cm o inferiore.

papule lesione solida, rilevata, palpabile, del diametro di 1 cm o inferiore vescicole lesione rilevata, circoscritta, ripiena di siero, del diametro di 1 cm o inferiore pustole lesione rilevata, circoscritta, ripiena di pus, del diametro di 1 cm o inferiore pelle secca patologia molto frequente in dermatologia canina. La causa più comune è il deficit di sangue del fegato. Il deficit di yin del fegato e di yin dei reni è una causa frequente di pelle secca nell’anziano. In alcuni casi la pelle secca puo dipendere dal deficit di yin dello stomaco Anche la grave stasi cronica di sangue causa pelle secca perchè condiziona la circolazione dei liquidi corporei, è più frequente nell’anziano. In questo caso la pelle è anche scura, priva di lucentezza, spesso associata a unghie scure o viola e secche e sbiancate e a sintomi e segni generali di stasi di sangue. pelle grassa è sempre dovuta a umidità oflegma gonfiore della pelle puo essere causato da accumulo di liquidi o stasi di qi o umidità edema del sangue la pelle è gonfia, scura, viola e priva di lucentezza, è spesso associato a dolore articolare squame accumulo di cheratina con ispessimento dello strato corneo che si manifesta sotto forma di scaglie cutanee facilmente distaccabili. Indicano un’alterazione infiammatoria e ispessimento dell’epidermide. Nelle malattie croniche le squame secche dipendono da deficit del sangue e da secchezza del sangue che da origine al vento. Il vento nelle malattie cutanee è diverso dal vento interno o dal vento esterno. Nelle malattie cutanee acute o subacute le squame possono dipendere dal calore e appariranno perciò anche nell’umidità calore. Nell’eczema le squame oleose dipendono da accumulo di umidità calore

erosione cutanea spesso si osserva in seguito alla comparsa di vescicole o pustole: un erosione rossa con trasudazione di liquido giallo indica umidità calore, spesso con calore tossico.

Se trasuda liquidi trasparenti indica umidità associata a un sottostante deficit di milza

La temperatura cutanea riflette condizioni di calore quando calda, e di deficit di yang quando è fredda.

La palpazione della cute riflette le condizioni dei diversi tessuti, in particolare una palpazione molto delicata permette di apprezzare il livello energetico della pelle, una pressione leggermente maggiore permette di valutare muscoli e vasi sanguigni e una ancora maggiore tendini e ossa.

Questi tessuti riflettono la situazione degli organi da cui dipendono: la pelle il polmone, muscoli e vasi sanguigni milza e cuore, tendini e ossa fegato e reni.

Se alla palpazione leggera si avverte una sensazione di calore che si riduce dopo diversi minuti si può pensare a una condizione di calore esterno da invasione di vento, oppure a un quadro di calore vuoto da deficit di yin che colpisce i polmoni.

Se si avverte calore alla pressione media c’e’ calore interno che colpisce il cuore o la milza.

Se il calore si apprezza alla palpazione profonda c’e’ un quadro di calore vuoto da deficit di yin di rene che interessa fegato e rene.

Un attenzione particolare deve essere dedicata alle malattie anali e perianali, sono molto frequenti nel cane e fonte di notevole sofferenza e disagio.

Sono sia specifiche della zona: sacculiti, fistole perianali, tumori dei sacchi anali, che non specifiche come malattie batteriche, parassitarie, fungine, immunologiche.

I sacchi anali sono dei diverticoli cutanei situati nella porzione ventrolaterale dell’ano tra i muscoli dello sfintere interno ed esterno dell’ano e sono tappezzati da ghiandole sudoripare apocrine.

Le ghiandole circumanali sono situate nel derma della zona cutanea interna glabra e

sono costituite da ghiandole sebacee chiamate ghiandole epatoidi, sono simili alle ghiandole situate alla base della coda.

Possiamo identificare un accumulo di calore-umidità nella zona che può arrivare alla formazione di flegma, rendendo la situazione estremamente dolorosa.

La sudorazione è regolata dai pori cutanei attraverso la loro apertura e chiusura.

La weiqi entra ed esce dai pori cutanei.

Se la weiqi è debole i pori possono essere troppo aperti con conseguente sudorazione spontanea, se è eccessiva i pori possono essere troppo chiusi con conseguente comparsa di febbre elevata in presenza di vento esterno.

La weiqi viene diffusa alla pelle dal qi dei polmoni e i pori cutanei sono controllati soprattutto dal qi dei polmoni.

Un indebolimento della wei qi provoca eccessiva apertura dei pori cutanei con ingresso di fattori patogeni esterni.

4. Obiettivo della tesi

L’obiettivo di questo lavoro è analizzare il rapporto tra la terapia agopunturale e lo stato del microbioma.

La medicina tradizionale cinese è una terapia che prende in considerazione l’organismo nella sua complessità e mira a riportare ordine e armonia quando questa viene alterata dalla malattia.

Questo concetto è molto vicino a quello che si ricava dalle recenti scoperte sul microbioma.

Un organismo sano che ha un buon equilibrio e una buona resistenza alle malattie è abitato da un microbioma sano che lo aiuta a compiere al meglio le sue funzioni vitali e a rapportarsi all’ambiente in maniera ottimale.

I due apparati più studiati in relazione al microbioma sono l’intestino e la pelle, e di questi si hanno numerose informazioni per capire cosa accade al loro microbioma quando si ammalano.

Le patologia più frequenti per le quali vengono portati a visita gli animali a un veterinario esperto di medicine non convenzionali son quelle che più difficilmente trovano una soluzione definitiva con la medicina convenzionale.

Due di queste hanno una forte relazione con l’intestino e la pelle: sono la malattia infiammatoria intestinale e la dermatite atopica.

Attraverso una ricerca in letteratura si analizzerà il risultato della terapia agopunturale in queste patologie, e si valuterà se è possibile ricavare dati sull’alterazione della composizione del microbioma dopo la terapia.

Verranno presentati anche alcuni casi clinici di terapia cutanea e gastrointestinale trattati in ambulatorio.

Verranno valutati i risultati clinici ottenuti e paragonati con quelli riportati in letteratura.

5. Materiali e metodi

La ricerca bibliografica è stata fatta su numerosi testi e articoli di ricerca.

Nella parte iniziale si valuteranno le possibili via d’azione dell’agopuntura nella malattia infiammatoria intestinale e nell’atopia, in seguito verranno presentati alcuni articoli.

La fonte bibliografica di riferimento è stata la banca dati pubmed.

I casi clinici seguiti direttamente sono stati trattati in un ambulatorio veterinario dove si utilizza medicina integrata: principalmente omeopatia, fitoterapia e agopuntura. L’iter diagnostico e i controlli vengono seguiti secondo lo schema usuale.

6. Malattia infiammatoria intestinale

La malattia intestinale infiammatoria è una patologia cronica provocata da un’ interazione di fattori ambientali, genetici e immunitari.

L’interazione diretta dei microrganismi commensali con la mucosa intestinale stimola l’attività infiammatoria delle lesioni intestinali.

Queste compaiono nelle regioni dove più alta la concentrazione batterica come il colon.

Nella malattia di Crohn alcune flagelline derivate da batteri commensali rappresentano l’antigene dominante.

Questo fa supporre che la capacità di riconoscimento delle flagelline da parte del TLR 5 giochi un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria ai batteri commensali osservata nell’IBD.

Nell’uomo il confronto tra il microbiota di pazienti con IBD in fase attiva e in fase di remissione mostra un calo di clostridi e bifidobacterium.

All’origine si ritiene che ci sia l’infiammazione con aumento di permeabilità della mucosa che porta al calo della produzione degli acidi grassi a corta catena.

Questi contribuiscono al mantenimento dell’integrità della barriera intestinale e sono dotati di effetto antinfiammatorio.

Le disbiosi pare costituiscano un fattore predisponente, oltre ad essere direttamente coinvolte nell’eziopatogenesi e rappresentare una complicazione dell’infiammazione intestinale.

In uno studio sono stati confrontati il micobioma di cani con ibd e diarrea responsiva al cibo prima e dopo la terapia e il risultato è stato un genere di Neisseriaceae era abbondante nel duodeno dei soggetti con IBD, mentre Bilophila era più frequente nel duodeno e Burkholderia nel colon dei cani con diarrea responsiva al cibo. Comparando il microbiota pre e post trattamento (dieta e steroidi più cilosporina a seconda della diagnosi) si è trovato Enterococcus, Corynebacterium e Proteobacteria nel duodeno dei cani diagnosticati diarrea responsiva alla dieta mentre Bacteroides era abbondante nel colon post trattamento. Nei cani con IBD Bacteroides era abbondante nel colon post trattamento. In conclusione era stata qualche differenza nel microbioma dei cani con ibd e FRD sia prima che dopo la terapia. La similarità della composizione del microbiota probabilmente è dovuta al fatto che le due condizioni patologiche rappresentano aspetti della stessa malattia

6.1 Medicina tradizionale cinese malattia infiammatoria intestinale e microbiota

Alcuni studi hanno valutato l’effetto dell’agopuntura e della moxibustione sul microbiota intestinale nei modelli animali.

Nei soggetti con IBD:

- diminuiscono Bifidobatteri, Lattobacilli e Fusobatteri

- aumentano Bacterioides fragilis e Escherichia coli, l’alterazione del microbiota è considerato un evento chiave nell’infiamazione sottostante all IBD.

Sono state fatte alcune ipotesi per spiegar l’azione dell’agopuntura nella malattia infiammatoria intestinale

Un ruolo importante lo gioca il controllo vagale della risposta immunitaria. La sua azione si sviluppa in tre modi:

a) Via antinfiammatoria colinergica attraverso le fibre efferenti vagali che hanno sinapsi con i neuroni enterici che rilasciano acetilcolina alla giunzione sinaptica con le cellule immunitarie.

◦ L’acetilcolina si lega con i recettori alfa 7 nicotinici acetilcolinergici delle cellule immunitarie provocando l’inibizione del rilascio di TNF alfa, una citochinma infiammatoria che ha mostrato di giocare un ruolo importante nella patogenesi dell IBD.

b) Via antinfiammatoria splenica simpatica il vago stimola l’innervazione splenica simpatica.

◦ La noradrenalina rilasciata nella parte finale del nervo splenico si collega ai recettori beta 2 adrenergici dei linfociti splenici che rilasciano acetilcolina, che a loro volta inibiscono il rilascio di TNF alfa da parte dei macrofagi splenici attraverso i recettori alfa 7 nicotinici acetilcolinergici.

c) Via antinfiammatoria ipotalamica pituitaria surrenale stimolata dalle fibre vagali afferenti che portano al rilascio di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali.

E’ stato fatto uno studio sui topi comparando l’effetto della stimolazione vagale con quella dell’elettroagopuntura e della sham elettroagopuntura sull’infiammazione del colon.

Nell’elettroagopuntura è stato stimolato bilateralmente il punto ST36 zousanli.

La conclusione della sperimentazione è stata che la stimolazione del nervo vago, l’elettroagopunura, e le due terapie associate migliorano tutte l’infiammazione, riducendo le citochine infiammatorie.

L’effetto della stimolazione del nervo vago risultava più efficace dell’elettroagopuntura da sola.

Una spiegazione potrebbe essere che non sono stati ottimizzati i punti di agopuntura, ma è stato usato un solo punto: ST 36 zousanli.

Supporta questa conclusione uno studio che mostra che la moxibustione in piu agopunti ha migliore efficacia di un singolo o 2 agopunti.

La terapia veniva praticata per migliorare i sintomi e i marker infiammatori (TNF alfa) della colite nei topi; venivano usati i punti ST 25 tianshu e CV 6 qihai. I punti venivano stimolati con moxibustione e i risultati sono stati paragonati a un controllo senza terapia e topi trattati con salicilazosulfapiridina (SASP).

Gli animali del gruppo trattato con moxibustione mostravano una minor espressione di m RNA e livelli inferiori di proteine TNF-alfa rispetto a quelli trattati con con salicilazosulfapiridina (SASP) e al controllo.

Un altro studio mostra che la stimolazione di ST 36 zousanli diminuisce il TNF alfa, IL1 beta e TNF allfa mRNAdel colon nei ratti con colite ulcerosa.

Nei ratti con colite indotta, la stimolazione di ST 25 tianshu e CV 6 qihai aumenta Bifidobacterium, Lactobacillus e Fusobacterium e fa diminuire Escherichia coli e Bacteroides fragilis.

Il cambiamento del microbiota è accompagnato da soppressione di TNF alfa e IL 12.

I ratti venivano trattati con moxibustione nei punti ST25 e REN 6 una volta al dì per 15 minuti per 8 giorni.

Le biopsie del colon sono state analizzate dopo colorazione con ematossilina eosina.

La flora batterica era analizzata usando realtime quantitative polymerase chain reaction per identificare 16 S rRNA/DNA batterico che permette di identificare il numero di di copie di dna per ogni specie batterica.

A normale B colite ulcerativa C colite ulcerativa tattata con moxibustione D colite ulcerativa trattata con sulfasalazina

L’analisi immunoistochimica veniva utilizzata per osservare la presenza di TNF alfa e IL 12 nel colon dei ratti.

Confrontando le biopsie del colon dei ratti trattati con moxibustione con quelle del controllo trattati con sulfasalazina e risultati erano simili.

Un altro studio mostra che l’elettroagopuntura aumenta Lachnospiraceae e Lactobacillus e diminuisce Clostridium bifermentans nei ratti con colite.

Questi cambiamenti erano associati con un miglioramento degli indici della malattia. Veniva applicata elettroagopuntura (EA) (15-25 Hz, 0.1 mA) bilateralmente ST 25 tianshu, ST 36 zusanli e ST 37 shangjuxu per 10 min, una volta al di per 5 giorni. Venivano monitorati: il peso corporeo e la quantità di sangue nelle feci per valutare le condizioni degli animali.

Gli escrementi venivano raccolti per valutare le popolazioni batteriche tramite polymerase chain reaction-denaturing gradient gel electrophoresis (PCR-DGGE).

La conclusione dell’articolo è che l’elettroagopuntura migliora le condizioni fisiche e la diversità e l’abbondanza del microbiota nei ratti con colite ulcerativa, fatto che può essere in relazione con il suo effetto protettivo sulla microecologia enterica dei ratti con colite ulcerativa.

Uno studio con controllo placebo ha valutato l’effetto dell elettroagopuntura a ST2 sibai quattro bianchi, ST21 liangmen porta del raggio e ST36 zusanli in ratti con gastrite cronica atrofica e ha riscontrato un parziale miglioramento dei metaboliti del microbiota intestinale, come la dimetilamina, un prodotto dei batteri intestinali correlato all’infiammazione cronica dello stomaco. Nei trials clinici l’associazione di questi tre punti si è rivelata efficace nel trattare vari tipi di disturbi gastrointestinali inclusi: dispepsia funzionale sindrome dell’intestino irritabile e diarrea.

Lo stimolo elettrico era con onde intermittenti e irregolari (onde intermittenti: 4 Hz; onde irregolari: 50 Hz) con voltaggio che veriava da 2 a 4 V.

Lo stimolo elettrico era appena sufficiente per evocare un leggero tremolio degli arti posteriori. Lo studio è stato iniziato perché l’elettroagopuntura si era rivelata efficace nel migliorare i sintomi della gastrite cronica atrofica, e si volevano indagare i meccanismi d’azione. Molte ricerche supportano l’effetto dell’agopuntura sulla fisiologia del tratto gastrointestinale, inclusa la secrezione di acido, la motilità, i cambiamenti neurormonali e le soglie di sensibilità. Molte vie neuroanatomiche di questi effetti sono state identificate in modelli animali.

La modulazione del microbiota intestinale tramite agopuntura nei pazienti con IBD pare essere uno dei meccanismi d’azione di questa terapia.

Per mantenere l’integrità della funzione intestinale e la salute della barriera intestinale, devono essere preservate diverse condizioni: la risposta immunitaria innata, la permeabilità intestinale, le giunzioni serrate (strutture che consentono la contiguità stretta delle cellule),

l’integrità delle cellule epiteliali la produzione di muco.

L’anormalità di queste strutture è un fattore predisponente dell’IBD.

L’agopuntura risultata efficace nel ripristinare la barriera intestinale in modelli animali di infiammazione, e in pazienti con IBD.

In un modello murino di ischemia da riperfusione, l’elettropuntura a ST 36 zusanli mostra un effetto protettivo.

Diminuisce l’infiammazione intestinale riducendo i danni alla barriera, alleviando la permeabilità nell’ileo distale mantenendo l’espressione della proteina ZO-1 delle giunzioni serrate attraverso la via colinergica.

Nei gatti con patologia da ischemia/riperfusione, l’elettroagopuntura attenua il danno alle cellule della glia (che mantengono la funzione di barriera normale), aumenta l’espressione di proteina ZO-1, e riduce la permeabilità intestinale.

Nei ratti con colite indotta la moxibustione a ST 25 zusanli e CV 6 qihai inibisce l’apoptosi delle dellule epiteliali del colon e ripara la barriera del colon attraverso la soppressione di TNF alfa e l’epressione dei suoi recettori.

C’e’ inoltre uno studio in pazienti con malattia di Crohn che mostra che l’agopuntura insieme alla moxibustione è superiore alla mesalamina nell’attenuare l’infiammazione intestinale e nel migliorare la funzione della barriera intestinale, aumentando l’espressione delle proteine delle tight junction come ZO-1, occluding e claudin-1.

Nella malattia di Crohn l’aumento della permeabilità della barriera epiteliale intestinale è uno dei fattori più importanti.

Le tight junction tra le cellule epiteliali intestinali formano la struttura di base della barriera intestinale e la riduzione dell’espressione delle loro proteine è correlata con la gravità della malattia. Dallo studio risulta che il trattamento con moxibustione e agopuntura regola verso l’alto l’espressione delle proteine delle tyght junction e del loro mRNA.

I trattamenti sono stati eseguiti 6 volte alla settimana per 12 settimane. Sono stati usati due gruppi di punti:

gruppo A: ST 25 GV 6 GV 9 per la moxa e ST 36 ST 37 LI 11 LI 4 per l’agopuntura gruppo B: BL 23 e BL 25 per la moxa e EX-B2 di T6-T1 per l’agopuntura

Nei pazienti con IBD sono frequenti disordini della motilità intestinale che mimano i sintomi dell’IBD anche quando questa è in fase quiesciente.

Le onde contrattili lente, segmentali e peristaltiche sono generate dalla contrazione coordinata della muscolatura liscia.

Le cellule interstiziali di Cajal agiscono come pacemaker di coordinazione.

I sintomi clinici di dismobilità che si riscontrano nei pazienti con IBD sono causati da:

ritardato svuotamento gastrico.

L’agopuntura è efficace nell’ accellerare lo svuotamento dello stomaco e nel ridurre la nausea e il vomito.

Nei cani la elettrostimolazione di PC6 e ST36 accelera lo svuotamento gastrico attraverso la via vagale.

L’elettroagopuntura inoltre migliora il volume gastrico postprandiale nei cani vagotomizzati.

Motilità del piccolo intestino come contrazioni e alterazioni della diffusione della motilità nei pazienti con malattia di Crhon, durante le fasi di riattivazione della malattia, e sono correlate con l’infiammazione.

Motilità del colon che porta a diarrea, nei pazienti con colite ulcerativa è correlata a riduzione della contrattilità del colon, accellerazione del transito del colon e aumento dell’attività espulsiva del colon.

Acupoints With CorrespondingAnatomical Locations and Gastrointestinal Effects.

Tratto da:Acupuncture in inflammatory bowel disease

Acupoint Location

LI4 (Hegu)

GI Symptoms Reported to Treat

Webbing between the index finger and the thumb Diarrhea, constipation, and abdominal pain

LI11 (Quchi) Lateral end of the transverse cubital crease midway between LU5 and the lateral epicondyle of the humerus

ST36 (Zusnali)

ST37 (Shangjuxu)

1 finger lateral of the tibia, 3 cm below the lower patella

6 cm below lower board patella, 1 finger-width lateral from the anterior border of the tibia

Diarrhea, constipation, and abdominal pain

Enteritis, abdominal pain, nausea, gas, and bloating

Diarrhea, dysentery, borborygmus, abdominal pain, bloating, distention, constipation

ST39 (Xiajuxu)

ST21 (liangmen)

3 cm inferior to Shangjuxu ST-37, 1 finger-breadth lateral to the anterior crest of the tibia

4 cm above the belly button, 2 cm lateral to the median line

ST25 (Tianshu) 2 cm lateral to the belly button

Lower abdominal pain, diarrhea

Diarrhea, pain, and burning in the stomach

Gas, distention and abdominal pain, constipation

BL20 (Pishu) 1.5 cm lateral to GV6, level with T11 Poor appetite, tiredness

BL21 (Weishu) 1.5 cm lateral to GV line, level with T12

BL25 (Dachangshu) 1.5 cm lateral to GV3, level with L4

BL27 (Xiaochangshu )

1.5 cm lateral to GV line, level with 1st PSF

Reflux, dampness, phlegm, heartburn, stomach pain, fullness

Borborygmus, gas, diarrhea, blood in feces, constipation

Diarrhea, blood in stool, constipation, gas

BL181.5 cm lateral GV8, level with T9 Abdominal distension and

Acupoint Location

GI Symptoms Reported to Treat

(Ganshu) pain

BL23 (Shenshu)

BL60 (Kunlun)

PC6 (Neiguan)

CV12 (Zhongwan)

1.5 cm lateral GV4, level with L2 Diarrhea

In a depression between the tip of the external malleolus and the Achilles tendon Abdominal pain, constipation

2 cm above the wrist crease between the tendons of palmaris longus and flexor carpi radialis

Stomach ache, reflux, nausea, hiccup, vomiting, anxiety

4 cm above the belly button, at the midline of the body Nausea, heartburn, abdominal pain

CV4 (Guanyuan) 2 cm above pubic symphysis Fullness, diarrhea

GV4 (Mingmen) Below L2

Hemorrhoids, blood in the stool

GV20 (Baihui) Meeting point of the midline and the top of the ears Hemorrhoids

GV26 (Renzhong)

SP6 (Sanyingjiao)

In the first third of the distance between the nose and the upper lip Loss of smell

3 cm directly above the tip of the medial malleolus on the posterior border of the tibia

Colitis, abdominal distension, and flatulence

SP4 (Gongsun)

In a depression distal and inferior to the base of the 1st metatarsal bone at the junction of the red and white skin

Fullness, epigastric distension, abdominal or chest pain

SP9 (Yinlingquan)

Lower border of the medial condyle of the tibia in the depression posterior and inferior to the medial condyle of the tibia

Abdominal distension and pain, poor appetite

SP14 (Fujie)

4 cm lateral to the midline, 1.3 cm below the navel Abdominal pain

Acupoint Location

SP15 (Daheng) 4 cm lateral to the navel

LV3 (Tai chong)

Dorsum of the foot in a depression distal to the junction of the 1st and 2nd metatarsal bones

GI Symptoms Reported to Treat

Chronic diarrhea, mucus in the stool, constipation

Nausea, vomiting, and abdominal pain

TB5 (Waiguan) 3-cm width above the wrist crease, on the outer side of the hand Nausea and vomiting

Abbreviations: BL, bladder meridian; CV, conception vessel; GV, governor vessel; LI, large intestine meridian; LV, liver meridian; PC, pericardial meridian; SP, spleen meridian; ST, stomach meridian; TB, 3-burner meridian.

6.2 Dermatite atopica

E’una malattia pruriginosa associata a un ipersensibilità di tipo 1 a specifici allergeni ambientali.

Sono coinvolte complesse interazioni tra fattori ambientali, microbici, genetici, immunologici.

I sintomi più comuni sono prurito, eritema e infezioni batteriche secondarie, la localizzazione è alle orecchie, al muso, all’addome, le estremità distali degli arti e la regione perianale.

Per formulare diagnosi di dermatite atopica devono essere presenti almeno tre dei seguenti criteri maggiori e minori: criteri maggiori: insorgenza dai 6 mesi ai 3 anni prurito sensibile ai corticosteroidi distribuzione a faccia, ventre, zampe, perianale otite esterna o eritema della faccia interna dei padiglioni auricolari andamento cronico recidivante razza predisposta

criteri minori: congiuntivite bilaterale eritema facciale e cheilite piodermite stafilococcica ricorrente esacerbazioni intermittenti test allergico intradermico positivo o elevati livelli di igE allergene-specifiche. Un ruolo importante nella genesi della dermatite atopica è determinato dall’integrità della barriera cutanea.

La carenza di lipidi di superficie (ceramidi, fitosfigmosina), porta alla perdita della corretta idratazione cutanea e di conseguenza al rischio di sensibilizzazione allergica diretta.

Inoltre una barriera cutanea difettosa rappresenta un substrato potenziale per la modifica del locale microbioma verso popolazioni patogene.

Recenti studi valutano che l’interazione tra il microbioma cutaneo e l’ospite giochi un ruolo fondamentale nello sviluppo della dermatite atopica.

Studi nel cane evidenziano come ci sia una stretta correlazione tra diversità del microbioma, segni clinici, e funzionalità della barriera cutanea, in cani atopici, prima durante e dopo la terapia antimicrobica.

La varietà del microbioma è ridotta nella dermatite atopica, sia nell’uomo che nel cane.

Nelle fasi acute di dermatite atopica c’e’ una alterazione del microbiota a causa di un aumento relativo del genere staphilococcus, nel cane di s. pseudointermedius.

Durante le fasi di riacutizzazione della dermatite atopica i cani hanno mostrato la minor variabilità del microbioma nella faccia interna del padiglione auricolare e nell’ascella, con relativa abbondanza di s. pseudointemedius.

Dopo la terapia antibiotica si riduce il sovrannumero di s. pseudointermedius e si recupera la variabilità del microbioma, tuttavia un mese dopo la sospensione della terapia, e la risoluzione della piodermite, la diversità del microbioma diminuisce nuovamente nei cani atopici.

Durante le fasi di riacutizzazione la funzionalità della barriera cutanea è alterata, diminuisce la perdita di acqua transcutanea e si altera il ph cutaneo.

Nei bambini che hanno ricevuto una terapia intermittente con farmaci antinfiammatori topici o sistemici e antimicrobici, la diversità del microbioma era mantenuta e la percentuale di staphilococcus era abbassata.

Questo studio mostra una stretta correlazione tra disbiosi del microbiota cutaneo, alterazione della barriera cutanea, misurazione della perdita cutanea transepidermica, ph, idratazione dello strato corneo nei cani con dermatite atopica e come questi parametri siano collegati con la gravità delle lesioni cutanee.

Nella terapia della dermatite atopica è fondamentale la perfetta comprensione da parte del paziente o del proprietario dell’animale, della causa e dell’evoluzione della patologia stessa.

Questo permette di avere successo a lungo termine.

L’approccio terapeutico riguarda il controllo delle infezioni, che sono causa di ulteriore prurito, e il controllo dei sintomi clinici, essenzialmente prurito, con lozioni, bagni, acidi grassi, pea.

Per il contenimento del prurito si possono usare: ciclosporina, cortisone, oclacitinib, anticorpi monoclonali anti interleuchina 1

6.3 Medicina tradizionale cinese atopia e microbiota

In letteratura si trovano numerosi trial e case report sull’utilità dell’agopuntura nel trattamento del prurito, della dermatite atopica e dell’ herpes zoster, e nella guarigione di ferite.

La dermatite atopica riconosce una predisposizione ereditaria che la medicina tradizionale cinese fa risalire a un deficit di Jing di rene, che deriva essenzialmente dal Jing del cielo anteriore.

Questo si costituisce durante il concepimento dall’unione del Jing renale dei due genitori.

Lo stile di vita è fondamentale per mantenere lo stato di salute, questo riguarda in modo fondamentale l’alimentazione.

Molti animali domestici vengono alimentati con cibo commerciale che rispetto a quello di cui si nutrono in natura ha alcune importanti differenze: le crocchette sono secche, cioè non contengono la normale quantità di acqua del cibo casalingo, spesso sono salate o hanno un sapore intenso, spesso contengono sostanze che ne aumentano l’appetibilità.

In ogni caso il loro aspetto e le loro caratteristiche organolettiche sono molto differenti dal cibo che gli animali assumerebbero in natura.

Negli antichi scritti si trovano molte note sull’importanza del cibo:

“Il cibo troppo amaro causa secchezza della pelle e caduta dei peli del corpo, il cibo troppo saporito crea spasmi dei tendini e secchezza delle unghie, il cibo troppo dolce causa dolori alle ossa e caduta dei capelli.”

Le lesioni cutanee che colpiscono in corso di dermatite atopica sono causate da umidità calore: sono umide, grasse, calde.

L’umidità colpisce la milza che può essere danneggiata da una dieta troppo ricca o cibi troppo saporiti.

Anche i fattori emozionali possono avere un ruolo nelle patologie cutanee. I gatti possono arrivare a strapparsi il pelo fino ad avere ampie zone del corpo completamente glabre.

Spesso le riacutizzazioni della dermatite atopica capitano in concomitanza di particolari eventi emozionali che riguardano l’animale.

La rabbia fa salire il qi, la gioia lo esaurisce, le preoccupazioni lo annodano, la tristezza lo consuma e la paura fa scendere il qi.

L’alterazione dell’integrità della barriera cutanea è uno dei fattori presenti nella dermatite atopica e dipende dalla sua idratazione di cui sono responsabili Milza, Stomaco e Fegato.

Il calore dello stomaco è causato da un consumo eccessivo di cibi di natura calda (carne spezie e alcool nell’uomo, cibo industriale negli animali da compagnia) e provoca prosciugamento dei liquidi; questa sindrome puo essere origine di un deficit di qi di Milza, che nei suoi stadi più avanzati porta a umidità calore che invade la milza fino alla formazione di flegma.

L’umidità calore che invade la Milza è spesso causata dall’ingestione di cibi inadeguati.Alcuni sintomi presenti in questa sindrome sono: prurito cutaneo eruzioni cutanee sudore oleoso odore sgradevole delle feci e bruciore all’ano.

Questi sintomi sono tutti presenti nella dermatite atopica.

L’agopuntura ha mostrato effetti significativi sul prurito in numerosi studi.

L’agopuntura è stata confrontata con la cetirizina nella gestione del prurito e delle manifestazioni cutanee dell’ipersensibilità di tipo 1.

Sono stati reclutati pazienti con dermatite atopica a cui sono state sospese le terapie 10 giorni prima dello studio e veniva stimolato il prurito nella parte volare distale del braccio non dominante in una zona non affetta da patologia.

La terapia era cetirizina 5 mg o agopuntura.

Per entrambe le terapia il confronto era con placebo e valutato se era più efficace in prevenzione o in terapia.

Questa veniva effettuata nei punti LI11 Quchi, HT3 Shaohai, ST34 LiangQiu, SP10 XueHai.

I punti LI11 e HT3 venivano stimolati con elettroagopuntura.

La conclusione è che c’e’ stata una significativa riduzione del prurito sia sia nei casi trattati con cetirizina che con agopuntura rispetto ai rispettivi placebo. L’agopuntura usata come terapia era più efficace che in prevenzione o delle cetirizina. L’agopuntura in prevenzione inoltre era l’unica terapia che riduceva la reazione infiammatoria cutanea.

In letteratura non ho trovato riferimenti all ripristino del microbioma cutaneo tramite agopuntura.

In medicina veterinaria sono disponibili soluzioni cutanee arricchite con lattobacilli tindalinizzati come supporto per la funzionalità cutanea e il ripristino dell’omeostasi delle popolazioni microbiche.

Vista l’abbondanza di ricerche sul microbioma intestinale, e il successo della terapia agopunturale nel ripristinarne l’integrità, sarebbe interessante valutare se si possano ottenere risultati analoghi nella cute durante dermatite atopica.

Questi studi possono avvenire solo in laboratori dove sia possibile eseguire idonei esami colturali. In ambulatorio è possibile valutare unicamente il miglioramento della condizione clinica quando viene associata l’agopuntura a un protocollo terapeutico per un animale con dermatite atopica.

Fino a questo momento si è imputato il miglioramento clinico all’effetto antipruriginoso, come risulta dallo studio citato e da numerosi altri. Se il miglioramento rimane però a lungo dopo la terapia è possibile ipotizzare che ci sia stato un recupero della variabilità del microbioma, e questa ipotesi sarebbe interessante approfondire.

Trattando pazienti con la medicina omeopatica si osserva frequentemente l’associazione di patologie enteriche e dermatologiche, e il percorso di guarigione frequentemente coinvolge entrambi gli apparati.

Questo mi porta ulteriormente a considerare che anche con l’agopuntura si dovrebbero ottenere risultati simili su entrambe le patologie.

7. Casi clinici

Caso Clinco: Maige cavallo appaloosa 27 anni

Disturbo principale: emiplagia laringea, frequenti fiaccature.

Sotto sforzo compare il tipico rumore stertoroso e compare una copiosa sudorazione. La sudorazione è molto abbondante anche dopo uno sforzo modesto. La cavalla è soggetta a frequenti fiaccature anche utilizzando una bardatura corretta. Ha avuto un collasso da sforzo in una giornata molto calda. Dopo attività fisica tendono a gonfiarsi i garretti.

Polsi: profondi (chen). I polsi profondi indicano una sindrome interna.

Lingua: pallida e gonfia. L’aspetto gonfio della lingua indica vuoto di qi Diagnosi:

1) Deficit di qi del polmone con conseguente diminuzione della weiqi ed eccessiva apertura dei pori cutanei che porta ad eccessiva sudorazione. La pelle è retta dal pomone e la sua debolezza porta a eccessiva sensibilità cutanea e alla sua facilità ad ulcerarsi. L’emiplagia laringea è riferibile a un deficit di qi. I sintomi del deficit del qi di polmone sono: lingua pallida e polso vuoto, respiro leggermente corto, leggera tosse, voce debole, sudorazione spontanea diurna, astenia.

2) un prolungato deficit di qi dei polmoni puo provocare una ricezione difettosa del qi da parte dei reni. Le manifestazioni cliniche di questa sindrome sono: dispnea da sforzo, respiro corto e rapido, difficoltà di inspirazione, tosse cronica e/o asma, sudorazione spontanea, corpo magro. Il polso si presenta profondo-debole-teso e la lingua pallida.

3) Deficit di qi di cuore che puo essere la causa del deficit di polmone e se complicato da un deficit grave dello yang dei reni puo portare a collasso dello yang del cuore e coma. I sintomi del deficit di qi del cuore sono: dispnea da sforzo, sudorazione spontanea, polso vuoto, lingua pallida.

Terapia: st9 a lato collo bl13 bilaterale lu7 bilaterale. Ho preferito utilizzare il minor numero di punti possibili e associare all’agopuntura il rimedio omeopatico costituzionale ricavato con la metodica dell’omeopatia classica che in questo caso è Graphites. La scelta di utilizzare pochi punti è stata dettata dal non voler stimolare troppo un paziente anziano che ha una patologia rischiosa per la vita.

Risultati: la cavalla riesce a svolgere una regolare attività fisica se si presta attenzione a non farle fare sforzi eccessivi, riesce a fare regolari passeggiate montata. Non ha più avuto problemi cutanei.

Caso Clinico: Merlino 7 anni triadite

Da un anno Merlino presenta episodi ricorrenti di inappetenza, vomito, letargia.

Diagnosi: triadite.

Infiammazione di pancreas, dotti epatici e intestino tenue.

Nel gatto è frequente l’associazione tra colangite e pancreatite, si suppone causata dal rapporto anatomico e funzionale tra il dotto pancreatico principale e il dotto biliare comune. Lo sfintere pancreatico biliare felino un canale anatomico e fisiologico comune a livello della papilla duodenale. La malattia infiammatoria intestinale è un importante fattore di rischio per sviluppare pancreatite, le cause di questa associazione sono: alta incidenza di ibd sintomatologia dell’ibd anatomia pancreaticobiliare microflora intestinale.

I batteri proliferano rapidamente nell’intestino tenue gatto con ibd a causa delle differenze di motilità e immunologia gastrointestinali.

Terapia: nell’acuto analgesici, antiemetici, ranitidina, antibiotici, fluidoterapia.

Per la gestione a lungo termine occorre correggere la dieta e contenere eventuali episodi di riacutizzazione della patologia sottostante (ibd).

Per ottenere questo scopo oltre alla dieta utilizzo un rimedio omeopatico scelto in base alle regole dell’omeopatia classica: nux vomica.

Merlino risponde molto bene alla terapia e solo raramente ha episodi di vomito che vengono rapidamente risolti dal suo rimedio.

A ottobre 2019 il gatto fatica a recuperare durante una fase di riacutizzazione nonostante il rimedio e i proprietari decidono di portarmelo a visita.

Dal punto di vista omeopatico il rimedio risulta corretto, probabilmente Merlino ha solo bisogno di un po di tempo per riprendersi ma nel gatto se il vomito cronico in corso di ibd permette il reflusso pancreatico, il liquido duodenale contenente contenente un popolazione mista di batteri, sali biliari e d enzima pancreatico attivato invaderebbe i sistemi duttali pancreatico e biliare riattivando la triadite.

E’ quindi essenziale che Merlino smetta al più presto di vomitare. Durante lo studio della letteratura nella preparazione di questo lavoro ha trovato sempre un punto che era considerato in grado di risolvere problemi di vomito e nausea. St 36 Zousanli, ho quindi deciso di utilizzarlo come unico punto in associazione con il rimedio omeopatico. Dalla sera stessa il gatto ha smesso di vomitare.

Caso Clinico: Zoe golden retriever fs 4 anni

Motivo visita. Hot spot dietro l’orecchio sinistro. E’ un infezione cutanea superficiale che capita quando i batteri superano le normali difese della pelle come esito di un danno alla superficie cutanea. Spesso è causata da autotraumatismo come morsi o graffi autoinflitti. Nella prima fase la pelle diventa umida, infiammata, pruriginosa e infetta. Pus esce dalla cute danneggiata e inizia un infezione batterica. In seguito il pus secco e la cute danneggiata dall’infezione formano una crosta aderente e il cane perde il pelo. La lesione è estremamente dolorosa e pruriginosa. Ogni fattore che crea irritazione alla pelle può causare autograttamento che puo causare un hot spot. Punture di insetto allergie, eccesso di umidità sulla pelle, pelo pesante e denso sono molteplici i fattori che possono scatenare un hotspot.

Il batterio più frequentemente presente in queste lesioni è lo staphylococcus intermedius.

La localizzazione di queste dermatiti spesso fornisce indicazioni sulla loro eziologia, in questo caso un hot spot dietro all’orecchio può indicare patologia auricolari, allergie, problemi dentari, irritazioni al nervo, ma dopo una approfondita visita clinica tutte queste cause sono state scartate.

Vengono prese in considerazione come cause più probabili puntute di insetti o acari o patologie allergiche.

La prima misura terapeutica è la rasatura accurata della parte e successivamente si valuta l’uso di analgesici antisettici, antibiotici, glucocorticoidi.

In questo caso, visiti i risultati nella terapia del prurito citati nella letteratura sull’agopuntura decido di usare un trattamento agopunturale per mitigare la sofferenza di Zoe.

Ho pensato che un dolore così forte e improvviso fosse da imputare a una patologia fa fuoco e usato TH6 Zhigou bilaterale e VG14 nel tentativo di spegnerlo.

Risultato: nessuno

Di seguito riporto le mie considerazioni per trarre insegnamento da un fallimento che contrasta con quanto riportato in letteratura.

Primo errore. Una patologia cutanea da fuoco non è umida come in questo caso ma secca e molto calda e rilevata.

Secondo errore. Un prurito così forte probabilmente è causato dal vento e in quella zona passa il meridiano della vescica biliare.

Il cane presenta una grave lesione locale ma il resto del mantello non ha altre alterazioni e il cane è in ottime condizioni fisiche.

In questo caso può essere utile inizialmente considerare la lesione come locale e applicare la tecnica di circondare il dragone. Inserire aghi intorno alla lesione con approccio centripeto può risultare utile per isolare la lesione e in seguito trattare i meridiani che passano da quel punto.

TH 6 Zhigou fossa dei rami punto jing fiume e fuoco del canale sanjao il punto pi importante del suo meridiano per purificare il calore nei tre riscaldatori, ma in questo caso il calore non è generle ma localizzato in una sola area.

VG 14 Dazhui grande vertebra tratta calore e febbre alta come penetrazione di un patogeno esterno.

Se volessi trattare il prurito di Zoe sencondo l’approccio della medicina basata sull’evidenza, riferendomi a: Efficacy of Acupuncture in Itch: A Systematic Review and Meta-Analysis of Clinical Randomized Controlled Trials, trarrei come conseguenza che i punti da prendere in considerazione sono:

LI 11 quchi stagno sulla curva

SP 10 xuehai mare del sangue

LI 4 hegu riunione della valle

ST 36 zusanli tre miglia della gamba.

Se invece decidessi di seguire l’approccio classico, dopo aver cercato di isolare la patologia locale con la tecnica di circondare il dragone, cercherei di capire quali sono i meridiani coinvolti e in quella zona passa il meridiano di gc e di th e in particolare i punti GB 12 processo mastoideo SJ 16 Tianyou finestra del cielo.

Un punto che potrebbe rivelarsi utile in questa situazione GB 31 fengshi mercato del vento che elimina il vento-umidità e allevia il prurito, è raccomandato per quei casi in cui il Vento patogeno dà origine a malattie cutanee caratterizzate da insorgenza rapida e prurito. Inoltre utilizzare un punto distante ne potenzia l’effetto per la tecnica alto basso agendo inoltre sullo stesso meridiano interessato.

Caso Clinico: Enea labrador 9 anni maschio

Foruncolosi interdigitale all’esame citologico sul vetrino si trovano numerosi neutrofili degenerati. Il cane è grasso, pesante con tendenza a formare lipomi.

Il cane presenta inoltre otiti eritematoso ceruminose ricorrenti, infiammazione della zona anale, infiammzione interdigiditale.

E’ necessario dare sollievo ad Enea che fatica a camminare e mostra segni di dolore agli anteriori. Viene fatto un prelievo per antibiogramma ma occorre intervenire subito per dare sollievo al cane.

Diagnosi MTC: polso profondo e a corda, punto shu del dorso di fegato e milza sensibile, lingua larga Umidità che ostruisce la milza con stasi di qi del fegato.

La stasi del qi di fegato, associata al deficit di qi della milza si trasforma in umidità calore che si manifesta nella foruncolosi interdigitale con secreto denso, purulento e tendenza alla cronicizazione.

La prima prescrizione è quindi una terapia acuta per migliorare velocemente il dolore agli anteriori causato da infezione e infiammazione interdigitale.

Terapia: ting di si e th, th6, bl 20 bilaterale associato a silicea 9 ch tre garnuli tre volte al dì.

Spiegazione dei punti:

SI 1 shao ze piccola palude elimina le sindromi da vento-calore

TH 1 guanchong barriera dell’assalto purifica il calore dal riscaldatore superiore attiva il meridiano e riduce il dolore

TH 6 zhi gou ramificazione de fossato elimina stasi e ostruzioni, stimola il libero fluire dei liquidi BL 20 pi shu punto shu del dorso di milza, tonifica la milza

Il giorno dopo la proprietaria riferisce che Enea cammina meglio e si muove più volentieri.

Dopo 5 giorni rivedo il cane per un secondo trattamento agopunturale. Stavolta non voglio più avere un rapido effetto locale ma migliorare la situazione generale dell’animale; in particolare vorrei avere meno ristagno di liquidi nelle parti declivi del corpo, migliorare la foruncolosi interdigitale, e la sua tendenza ad

infettarsi, diminuire la tendenza a formare lipomi, migliorare la mobilità, diminuire la tendenza ad ingrassare.

Come visto precedentemente molte di queste situazioni riconoscono alla loro origine uno squilibrio del microbioma, sia intestinale che cutaneo, l’obiettivo della terapia è quello di riequilibrare l’organismo.

L’approccio agopunturale mirato a dissolvere l’umidità, purificare il fegato, purificare il calore, tonificare la milza.

Terapia: ST 40 feng long, SP 6 san yn jao, BL 20 pi shu, TH 6 zhi gou, VG 20 bai hui.

Spiegazione dei punti:

ST40 feng long dissolve il flegma

SP6 san yn jao punto di riunione dei tre yin del basso manda verso l’alto lo yin

BL 20 pi shu punto shu del dorso di milza, tonifica la milza

TH 6 zi gou punto fiume e fuco di sanjao elimina stasi e ostruzioni e stimola il libero fluire del qi di fegato

VG 20 bai hui simola la risalita del qi e regola il fegato.

Messaggio della proprietaria dopo 24 ore:”La terapia sembra effettivamente aver prodotto effetti positivi: il cane è stato più energico sia in casa che nelle passeggiate sia ieri che oggi.”

Caso Clinico: Sofia rottweiler femmina sterilizzata 9 anni Grave dilatazione dell’addome, dallo studio radiologico non risulta ci sia torsione dello stomaco ma solo dilatazione. La dilatazione dello stomaco è causata da ostruzione al deflusso funzionale o meccanica. Il gas proviene o da aria ingurgitata o da fermentazioni batteriche. E’ necessario decomprimere rapidamente lo stomaco per evitare gradi conseguenze emodinamiche e compressive.

Polso a corda, lingua normale.

Diagnosi:

- Stasi di qi nell’intestino crasso. I sintomi di questa sindrome sono: distensione addominale e dolore, stipsi con feci caprine, irritabilità, lingua normale o leggermente rossa ai lati, polso a corda in entrambe le posizioni dei piedi.

Terapia: 25 ST tianshu bilaterale.

Dopo 10 minuti grande flatulenza e stomaco svuotato con ripresa dello stato di salute.

8. Risultati

La ricerca bibliografica e le esperienze cliniche mostrano un’ interessante possibilità di integrazione dell’agopuntura nella gestione di casi cronici intestinali e cutanei in medicina veterinaria.

L’ipotesi da cui è partito questo lavoro è la possibilità che l’agopuntura agisca aiutando il microbioma intestinale e cutaneo che è stata finora esplorata solo in ambito gastroenterico; purtroppo non si riscontra una documentazione soddisfacente in dermatologia.

Suppongo che questo sia in parte dovuto alla novità di questo campo di ricerca.

Solo recentemente si è pensato di arricchire il microbioma cutaneo per migliorare la gestione nel lungo periodo di patologie croniche dermatologiche come l’atopia.

Un aspetto della dermatite atopica molto importante è la gestione del prurito, in questo campo la letteratura è molto più fornita di articoli di ricerca e pare un terapia efficace.

La mia esperienza clinica necessita approfondimento nel caso in cui ho provato a gestire un prurito molto intenso con la sola agopuntura, in quanto posso aver effettuato alcuni errori metodologici che possono spiegare il parziale successo terapeutico.

In gastroenterologia i risultati sono stati interessanti e risulta molto utile integrare questa terapia nella gestione dei pazienti con malattia intestinale cronica.

9. Discussione

Vista l’importanza di un microbiota sano e ben diversificato nel mantenere la salute e l’equilibrio nel sistema enterico e cutaneo, una medicina che mira a curare il soggetto nella sua totalità deve svolgere una azione importante anche sul microbioma.

E’ pertanto plausibile alla luce sia della bibliografia analizzata che dalle esperienze cliniche che un trattamento di agopuntura svolga una importante azione in tal senso. Quanto affermato e’ supportato dalla numerosa letteratura in campo gastroenterologico, stupisce invece la carenza di studi in dermatologia.

In questo settore si trovano lavori su agopuntura e prurito ma non su microbioma cutaneo e agopuntura.

Non è pertanto possibile concludere che l’agopuntura possa svolgere un ruolo nella terapia della dermatite atopica migliorando lo stato del microbioma cutaneo, ma solo che questa possa aiutare la gestione di questa patologia migliorandone i sintomi, e in particolare il prurito.

Gli studi sul microbioma sono in costante evoluzione ed è probabile che in futuro si avranno ulteriori dati per sviluppare interessanti opportunità terapeutiche.

10. Conclusione e raccomandazioni

Lo scopo di questo lavoro è quello di comprendere come sia possibile integrare al meglio l’agopuntura nei protocolli terapeutici di un ambulatorio veterinario che tratti frequentemente patologie come la malattia infiammatoria intestinale e la dermatite atopica.

Le varie terapie si devono integrare per avere un buon miglioramento clinico e bassi effetti collaterali.

Le recenti acquisizioni sul microbioma hanno cambiato profondamente la gestione e la terapia di queste malattie.

Si distinguono due situazioni: la riacutizzazione di una situazione cronica e la stabilizzazione di uno stato di quiescenza.

Nel primo caso è usare agopunti con azione rapida, mirata al sintomo, che risolvain breve tempo una situazione di dolore e disagio acuto.

Nel secondo caso occorre prendere in considerazione l’individuo con tutta la sua storia e cercare un insieme di agopunti che riporti in equilibrio il sistema nella sua totalità.

Un approccio analogo quello dell’omeopatia, e l’uso sinergico delle due terapie può portare a un beneficio rapido e prolungato per il paziente.

Alcuni punti che dalla letteratura risultano utili nel migliorare il microbioma nelle patologie enteriche e che possono essere agevolmente usati in terapia veterinaria sono ST 36 ST25 e CV 6.

Nella gestione del prurito invece è possibile usare LI11 e HT3 con elettroagopuntura e ST34 E SP 10 con ago.

www.microbioma.it

-www.microbiomaveterinario.it

-Trattato di clinica medica veterinaria. Ettinger

-Effect of oral administration of metronidazole or prednisolone on fecal microbiota in dogs. Igarashi H1, Maeda S1, Ohno K1, Horigome A2, Odamaki T2, Tsujimoto H1.

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8. Ringraziamenti

Desidero ringraziare la mia famiglia per aver sopportato la mia assenza durante gli anni della scuola, i miei insegnanti che hanno messo un grande impegno per introdurmi in questa disciplina, Francesca con cui ho trovato affinità nel modo di visitare i pazienti e che mi ha aiutato a muovere i primi passi nella difficile arte della diagnosi tramite la palpazione dei polsi e lo studio della lingua.

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