L’ascesa della soggettività non è un fatto recente. Lasciar tracce scritturali fa parte di quella foucaultiana cura di sé, che sempre presupponeva una áskesis. L’esercizio dell’autoformazione, nel passato affidata alla scrittura elaborata della memorialistica e degli hypomnémata cambia modalità e formato, riversandosi nella rete con una disinvolta frenesia digitale. Il fenomeno è interessante, e interessante è osservare non solo le dimensioni di questa confessione pubblica incentrata sul sé, ma gli stessi contenuti narrativi e le loro dinamiche di rete. La scrittura è me- dium e la sua canalizzazione tecnico-tecnologica non è indifferente sul frame mentale dello scrivente.