Trasporti e diritto alla mobilità Potersi muovere con facilità e in totale sicurezza è un diritto di tutti, anche di chi non possiede l’auto o giustamente vuole evitare di usarla per non inquinare. Un ripensamento del trasporto pubblico in termini di bacini ottimali (per numero di possibili utenze) reso fruibile e conveniente alla cittadinanza è mezzo di abbattimento del traffico e dell’inquinamento non più procrastinabile. Oggi i servizi di trasporto pubblico, pur importanti, sono strutturati sull’asse provinciale di Treviso: è un limite che andrebbe superato anche in funzione della strutturazione del sito Unesco. Ecco le misure che abbiamo pensato a tal proposito: • organizzazione di nuovo sistema di trasporto pubblico locale, più efficiente e meno dispendioso, che vada verso un modello di servizio di autobus a chiamata; • collegamenti extra urbani ai comuni limitrofi; • ricerca e sperimentazione di un nuovo modo di utilizzo, già in atto in altre città di pari dimensioni e con caratteristiche territoriali simili a Conegliano, detto “a chiamata” impedirà di vedere autobus di dimensioni enormi girare vuoti per gran parte della giornata. • allungamento degli orari di servizio; • agevolazioni per l’utilizzo dei taxi da parte di anziani, disabili e persone che devono essere trasportate in ospedale e per esigenze di cura e soddisfacimento di bisogni primari; • allargamento dell’attuale sistema di trasporto pubblico urbano ai comuni della cintura coneglianese (San Vendemiano, Mareno di Piave, Santa Lucia, Susegana, Bagnolo); • in qualità di Comune capofila, una convenzione con MOM per l’emissione di un “biglietto turistico” giornaliero valido all’interno del sito UNESCO; • realizzazione di un biglietto integrato per autobus e treni, l’analisi dei flussi in zona industriale e, dopo la realizzazione dei primi PSCL, l’attivazione di una fermata ferroviaria per alcuni treni esistenti. La linea di finanziamento va cercata tra i bandi del nuovo settennato del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); 23