anno XI n. 2 - Aprile 2012 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta
Annalisa Scarrone
Vi presento il nuovo album
aprile2012
Pacifico | Ferzan Ozpetek | Nino D’Angelo Set Talenti: Luca Pugliese | Radio Set: Christian Key | Palco&Scena: arriva Tiziano Ferro Cinema: Woody Allen in Rome | Arte | Moda | e tanto altro ancora.
aprile2012
EDITORIALE
UNA PRIMAVERA A TEMPO DI MUSICA Giocate con noi: si vince il tour di Tiziano Ferro!!
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Cari lettori, finalmente primavera. Maglioni, sciarpe e cappelli che vengono riposti e voglia di bella stagione che sale freneticamente. La musica che diventa sempre più protagonista così come i grandi eventi pronti a coinvolgere centinaia di persone. Set e Concerteria) ne hanno scelto uno, forse, il più atteso. Dopo i clamorosi successi dell’album, Tiziano Ferro, parte con il suo nuovo tour, una sorta di celebrazione per dieci anni di grandi successi. Per tutti i nostri fedelissimi ecco in palio due biglietti per la tappa del 22 aprile a Caserta. Scoprite come vincere interagendo attraverso la nostra community virtuale (la pa-
gina facebook Setweb. it). Musica in copertina con Annalisa Scarrone che torna con il nuovo album, dove emerge tutta la potenza e la raffinatezza della sua voce. Cerchiamo di capire se c’è vita oltre il talent. Bellissimo, invece, il progetto di Pacifico, l’autore più amato dalle grandi voci del panorama italiano. Torna con un album intenso e ben quattordici duetti! Ennesimo capolavoro per Ferzan Ozptek sugli schermi con “Magnifica Presenza”. Ancora una storia originale raccontata da un cast magistrale diretti dalla sensibilità di un grande uomo di cinema. E ancora grandi ospiti. Nino D’Angelo inesauribile fonte di novità e successi, Ivan
Castiglione che torna ad interpretare il ruolo di Roberto Saviano nella versione teatrale di “Gomorra”, la splendida Nina Zilli regina delle classifiche post Sanremo. Ritroviamo con piacere anche Mary Boccia, famosa vocalist del “by night” campano, di recente approdata in terra americana. Numero ricchissimo completato da tutte le nostre rubriche e dalla chiacchierata con Christian Key di Radio Ibiza che ci dice la sua in merito alle tendenze di primavera e sul mondo dell’etere. La bella stagione è appena iniziata. Seguiteci. Non sarà tempo perso… AUGURI SINCERI DI BUONA PASQUA DA TUTTA LA REDAZIONE!!!
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Articoli
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07 ANNALISA SCARRONE Nuovo look, ma solita voce raffinata
12 OZPETEK Il capolavoro di un Maestro di Cinema
16 PACIFICO 14 duetti inediti: perchè “Una Voce non basta”
24 CASTIGLIONE Io, “Gomorra” e Roberto Saviano
Rubriche
19 Set Libri | 27 Set Moda | 28 Set Solidarity | 30 Set Radio | 33 Set Arte | 34 Set Talenti | 40 Set Palco & Scena | 42 Set Cinema | 44 Set Da non perdere | 45 Set game | 46 Set Oroscopo
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LA CANTANTE SCOPERTA AD “AMICI” NEL 2011, TORNA SULLA SCENA CON UN ALBUM DI GRANDI ATTESE. ROBERTO CASALINO, TRA GLI ALTRI AUTORI DI “MENTRE TUTTO CAMBIA”, UN DISCO DOVE LA VOCE DI “NALI” SI CONFERMA RAFFINATA E PROFONDA. PER LEI UN NUOVO LOOK, VOGLIA DI “LIVE” E UN SOGNO CHIAMATO SANREMO…
Annalisa Scarrone:
Con la musica il mio rapporto d’amore “Senza Riserva”
tx Vincenzo Lombardi v.lombardi@setweb.it ph Paolo De Francesco dress Blumarine/Blue Girl
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M Mille luci. In un’unica voce. Annalisa Scarrone possiede il raro dono di una voce capace di spaziare con la stessa intensità emotiva in orizzonti sonori lontani fra loro. Nel secondo album “Mentre tutto cambia” (Warner), si conferma interprete raffinata, istintiva, profonda e poliedrica. Come falene attirate dal fuoco, attorno al talento di Annalisa si sono radunati autori e musicisti di assoluta eccellenza. La produzione artistica è di Dado Parisini.
- Nuovo album, nuovo progetto dopo il felice debutto. Stavolta sicuramente aumentano attese e responsabilità. “Non oso nascondermi. Di questo secondo lavoro sento tutto il peso, la paura e quel pizzico di pressione che inevitabilmente viene a crearsi. Ma c’è anche tanta felicità, tanta soddisfazione per essermi dedicata a pieno alla lavorazione del disco. Speriamo solo di raggiungere
“Un po’ di tutto. Città, stile di vita, abitudini, persone che mi circondano. I ritmi quotidiani sono totalmente diversi, ma alla fine parliamo di quello che ho sempre sognato di fare: la musica. Sono dell’idea che quando arriva una novità bisogna viverla con piacere, non come un dramma. I cambiamenti fanno parte della vita di ognuno di noi, non solo degli artisti”.
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- In cambia”ci
“Mentre tutto sono numerosi
dei buoni risultati. “Mentre tutto cambia” rappresenterà sicuramente una piccola evoluzione rispetto al mio esordio, ma di certo non stravolgerà lo stile e le linee già tracciate. Un disco puro ed onesto dove l’amore e il tema principale raccontato attraverso diversi aspetti. Anche se il filo conduttore è senza dubbio il mio rapporto con la musica”. - Cosa è cambiato, invece, a livello personale per Annalisa?
pezzi firmati da Roberto Casalino, un autore di successo. “Onorata di aver avuto la possibilità di lavorare con un autore come Roberto che mi ha messo a mio agio in tutto il percorso. Con lui tutto si sposa alla perfezione. Anche gli altri autori di questo album sono stati di una bravura unica. Le canzoni mi rispecchiano in pieno, sono testi di qualità che mi hanno permesso di rimanere me stessa, senza stravolgere le cose che vorrei
“
NON ESISTONO SOLO I TALENT SHOW PER FARSI CONOSCERE. OGNUNO DI NOI HA PROVATO ALTRE STRADE, SPESSO SENZA RICEVERE RISPOSTA ALCUNA.
”
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“
LA MUSICA E’ UNA SORTA DI GIOSTRA CON ALTI E BASSI, LUCI ED OMBRE. PROPRIO COME L’AMORE. NON ESISTONO SOLO RAPPORTI SENTIMENTALI…
”
arrivassero al pubblico. Con Roberto Casalino è stato fatto un lavoro basato proprio sull’interazione tra la sua scrittura e la mia personalità, ma non voglio dimenticare altri autori come Faini, Camba, Anania. La maggior parte di loro sono giovanissimi e questo rappresenta per me un motivo di grande orgoglio e felicità. Poter dare loro ulteriore modo di farsi conoscere attraverso il mio album”.
rivare alle persone. L’amore può essere visto come una metafora per raccontare altri aspetti della vita, non solo sentimentali. Io uso l’amore per parlare anche del mio rapporto con la musica, non solo con le persone. Anche la musica è una sorta di giostra con alti e bassi, luci ed ombre, proprio come l’amore…”
- Hai puntato quasi tutti sulle canzoni d’amore. Una sicurezza ma anche un rischio.
“Una canzone che non nasconde il suo filo conduttore con “Diamante lei e luce lui”. Sentimenti allo stato puro, grande voglia di amare, ma con una maturità, con una età diversa rispet-
“E’ la maniera più diretta per ar-
- “Senza riserva”, è il primo singolo radiofonico.
to al singolo di un anno fa. Un pezzo d’amore in tutta la sua purezza: luminosa e carica di energia. Emana sensazioni positive in contrasto con le suggestioni scure dell’arrangiamento che le danno un alone di mistero”. - Il tuo percorso musicale ti porterà quanto prima a Sanremo? “Rincorro il Festival di Sanremo. E’ un traguardo che tutti sognano. Bisogna presentarsi nella maniera giusta, altrimenti si rischia di bruciarsi. Il Festival, però, è un grande desiderio, non l’unico obiettivo”. - I talent show sono diventati l’unica vetrina per i giovani? “Ci sono tante strade e noi giovani lo sappiamo benissimo. La maggior parte arriva ai talent dopo aver fatto altre trafile, provini, aver bussato a diverse porte, semmai senza successo. Poi capita che programmi di questo genere ti diano la possibilità di emergere e di arrivare dove sono ora. Non so come mi riserverà il futuro, ma se sono qui a provarci e grazie ad “Amici”.
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Ferzan Ozpetek “Grazie a certe ‘Magnifiche Presenze’ la vita non finisce dopo la morte”
tx Wanda D’Amico w.damico@setweb.it
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Il regista in pausa sul set con Margherita Buy
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Ferzan Ozpetek: ricordiamolo al fianco di Massimo Troisi, Ricky Tognazzi e Francesco Nuti dietro una macchina da presa. Una storia così fa senz’altro la differenza, perché una formazione che ti ha portato al fianco di certi esponenti del cinema non può che cambiarti la vita. Fatta
L’ARRIVO NELLE SALE DEL NUOVO FILM, CON ELIO GERMANO PROTAGONISTA, E’ L’OPPORTUNITA’ PER INCONTRARE UN UOMO CHE HA CAMBIATO STATO PER VENIRE INCONTRO AD UNA NUOVA CULTURA ARTISTICA, TRASFERENDOSI IN ITALIA PER STUDIARE “STORIA DEL CINEMA”. LA SUA NON ERA SOLO VOGLIA DI SBARCARE IL LUNARIO…
questa premessa, dire che stiamo parlando di uno dei più grandi registi può apparire banale, ma è importante sottolineare che la formazione culturale gli ha permesso di avere un pass di tutto rispetto per potersi imporre nel mercato del cinema italiano d’autore. Da vent’anni vive a Roma, nel-
lo stesso appartamento che lo ha visto prima studente, poi aiuto regista e oggi uno dei registi più affermati e acclamati. Nel tempo abbiamo imparato a conoscere il suo stile, la delicatezza con la quale riesce a raccontare le sue storie, senza mai esagerare, mantenendo sempre quel velo di natura-
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QUANDO INTERAGISCI CON GLI ATTORI È COME SE AVESSI TANTI FIGLI. SONO COME DEI BAMBINI. HANNO SEMPRE BISOGNO DI SENTIRE ATTENZIONE
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lezza che storie come le sue dovrebbero avere. Molti riferimenti nei suoi film sono legati a cose che ha realmente vissuto, spesso contornate di mistero e strane coincidenze come è successo con l’idea che poi ha portato alla stesura del neonato capolavoro Magnifica presenza. “L’idea nasce dall’episodio reale che è capitato una ventina d’anni fa ad un mio amico: un giorno mi chiama e mi racconta di aver visto una signora vestita in modo strano che lo guardava mentre stava davanti alla tv, poi quando era tornato a cercarla con lo sguardo non c’era più. Giorni dopo disse di aver visto una ra-
gazza vestita di bianco, disse anche che quando era a letto sentiva qualcuno che si sdraiava dietro di lui. Io non sapevo che dire. Gli altri nostri amici parlavano d lui. Dicevano che era pazzo, che era troppo solo. Anche la donna di servizio, che avevamo in comune, alla fine era andata via. Poi con il tempo la cosa ci aveva incuriosito e cominciammo a chiedere alle donne più anziane del quartiere che ci confermarono che il palazzo, durante la Seconda guerra mondiale, era stato bombardato e che in quell’appartamento abitavano una madre con sua figlia che, durante il bombardamento, si gettarono dalla finestra. Visto che anche a
Ferzan Ozpetek con il protagonista di “Magnifica Presenza”, Elio Germano
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me piacerebbe vedere ancora le persone che avevo care in casa, l’idea mi era rimasta in testa e ne parlai con Domenico Procacci, poi con Federica Pontremoli iniziammo a buttare giù il progetto, nel quale ho mischiato diversi elementi, anche personali, ad esempio, in casa mia io ho una ‘mezza stanza, strana, grande, come nel film, ma con due finestrelle’. Questa stessa stanza mi portò a una strana coincidenza relativa però al film “La finestra di fronte”. Quattordici anni fa, mentre scrivevo la sceneggiatura, mi era venuto in mente che l’anziano del film dovesse essere un ebreo. A distanza di un paio di anni dall’uscita del film, un’anziana vicina mi chiese del signore anziano, ebreo, che viveva nella mia mezza stanza, che tutti conoscevano nel quartiere. Questa è una cosa che mi ha colpito molto. La mia fissazione nei riguardi dell’idea della vita che non finisce con la morte non è una novità dei miei lavori”. Ciò che di certo fa di Ozpetek un ottimo regista, non è solo la scelta delle storie, più vere di tante altre, altro aspetto spesso elogiato dai suoi attori è l’umanità, lui ama lavorare in gruppo, ama lavorare con i suoi attori “E’ mia abitudine coinvolgere tutti gli attori a pieno nel film e nelle scelte. Quando interagisci con gli attori è come se avessi tanti figli, sono creature strane, di un altro pianeta, più difficili dei bambini, devi far sentire ad ognuno di loro il tuo amore e la tua attenzione. Allo stesso modo ho cercato come sempre di essere positivo e ricettivo con tutta la troupe, mi piace l’energia, l’atmosfera che viene fuori da un progetto che tutti anche creativamente sentono proprio. Mi piace che alla fine dicano “il nostro film” e non il film di Ferzan”. © Riproduzione riservata
Pacifico
“Con tutte queste ‘voci’ amiche scopro il piacere di mettermi in gioco” tx Wanda D’Amico w.damico@setweb.it ph Claudio Del Monte
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U Una voce non basta: in parte un titolo evocativo del tipo di lavoro, racchiuso in 14 tracce, in parte la spiegazione dell’era di massa che stiamo vivendo. Gino Pacifico ci racconta il suo lavoro epistolare costruito a più mani tra nuovi e vecchi incontri (Malika Ayane, Francesco Bianconi, Ma-
E’ L’AUTORE PREFERITO DI CELENTANO, MORANDI, VANONI, VENDITTI E NANNINI. STAVOLTA, PERO’, SI PRESENTA IN PRIMA PERSONA CON 14 NUOVE CANZONI RACCHIUSE IN UN LAVORO EPISTOLARE COSTRUITO TRA VECCHI E NUOVI INCONTRI. CON MALIKA AYANE IL PRIMO SINGOLO. PERCHE A VOLTE “UNA VOCE NON BASTA”.
goni e Spinetti, Cristiana Donà, Manuel Agnelli tra gli ospiti), storie personali e nuove consapevolezze. Tutti elementi del nuovo album. - Domanda viene spontanea, perché a Pacifico una voce non basta? “La risposta ha due chiavi
di lettura. La prima è basata sicuramente sul periodo che stiamo vivendo dal punto di vista sociale, dove comunque la gente volente o nolente si riunisce, in parte nei social network, in parte in situazioni più fisiche e reali, per discutere, per urlare, per confrontarsi e se vogliamo anche per disperarsi. C’è in-
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UN DISCO CHE MI PIACE MOLTO. SEMBRA REALIZZATO DA UN GRUPPO DI LAVORO CHE INCONSAPEVOLMENTE SI MUOVEVA NELLA STESSA DIREZIONE…
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vece un’altra chiave di lettura, legata più al lavoro vero e proprio. Quando ho cominciato a scrivere per comporre quest’album, sono arrivato ad un punto in cui veramente la mia sola voce non bastava e così ho cominciato a contattare ogni persona che poi ha partecipato alla stesura degli stessi testi e delle musiche. È un disco che mi piace molto, forse anche perché non è interamente mio, mi sorprendo ad ascoltarlo, io da solo non l’avrei pensato così. Lo considero quasi il disco di una band, un gruppo di lavoro che muoveva nella stessa direzione inconsapevolmente”. - Riguardo al “Second Moon”, credi sta capacità dell’uomo pirsi ancora di fronte menso dell’universo?
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brano a quedi stuall’im-
“Mi piace ipotizzare una seconda luna. Ci sono degli eventi, purtroppo catastrofi, che tengono bloccata la nostra umanità e ci sono dei momenti in cui ti senti veramente piccolo. Prima si riusciva ad avere un rapporto più stretto con la natura e ci si stupiva davvero di cose come il calcare la luna. Oggi devono succedere delle cose davvero potenti per far si che l’uomo si stupisca, deve arrivare qualcosa di estremamente forte e distruttivo”. - Una grande amicizia con Samuele Bersani, che deve parte del suo successo a Lucio Dalla. Molti sono subito corsi a elogiare il lavoro che Lucio Dalla ha fatto con Bersani. “Con Samuele siamo amici fra-
terni e mi ha sempre parlato della grande opportunità avuta grazie proprio ad un Maestro come Lucio. Dalla ha sempre avuto delle importanti antenne nei confronti dei veri talenti e questo gli ha permesso di aprire la porta ad un Bersani, all’epoca diciottenne. Lui è arrivato comunque con un paio di canzoni già buone ed è stato proprio il suo lavoro, quello fatto precedentemente, a permettere a Samuele di sfruttare al meglio questo incontro tra un talento e di un’artista già affermato”. - Tra tutti i brani quale, se dovessi sceglierlo, si cuce più addosso a te che addosso ai tuoi colleghi? “Nessuna traccia in particolare. Se io devo scrivere un brano per un interprete in particolare va da se che lo creo sullo stile dell’artista. In quest’album ho cercato di creare dei brani che fossero miei, ma che fossero anche territorio comune. Questo ha reso le cose più facili. Ogni artista sentiva qualcosa di familiare nel brano e questo gli ha permesso di interpretarlo al meglio senza che io avessi composto un brano che fosse solo ed esclusivamente loro. Una bella magia. Se proprio dovessi sceglierlo, direi “Nessuno”, il primo brano dell’album dove N.A.N.O. ha fatto i cori, ma solo quelli, perché volevo raccontarlo da solo. Il brano racconta un episodio che mi è successo davvero. Uscendo da una metro ho avuto l’incontro con questo barbone che aveva un cartello con scritto “La povertà è un tragedia, ma non sei nessuno se nessuno ti ama”. Non chiedeva soldi, semplicemente andava in giro con questo cartello e questo ti costringeva a guardarlo, l’episodio mi apparteneva quindi l’ho sentito molto più mio”. © Riproduzione riservata
LIBRO E DVD PER LA PAZIENZA INDIFFERENZIATA DI RIVIECCIO E’ il comico elegante per eccellenza. Una garanzia, una certezza della comicità, dei palcoscenici teatrali. Un attore, un amico della platea. Gino Rivieccio ha tagliato abbondantemente il traguardo del trent’anni di attività. Commedie, battute, imitazioni, personaggi e una Napoli raccontata sempre senza volgarità e luoghi comuni. La napoletanità vissuta come uno stato d’animo, una tela incorniciata dal sorriso, qualche volta amaro, ma mai svincolato dalla realtà. È quello che Gino Rivieccio ci propone in questo cofanetto, con
dvd, leggero e divertente tratto dal One Man Show “Quanno ce vo’ ce vo’” (Edizioni Graf, pag. 144 con DVD, € 17). Un libro dove gli spunti e gli interrogativi per stimolare riflessioni fanno da passepartout a una delle virtù più evidenti nell’essere napoletani: la pazienza. Pazienza che è parente stretta del perdono, e che nel caso di Napoli non può che essere differenziata. Una pazienza senza misura, ostinata, palese, che forse diventa il segreto di un matrimonio felice: il motivo per cui tra Napoli e i napoletani non si arriverà mai al divorzio.
NANDO GENTILE, IL ROMANZO DELL’ “UOMO DELL’ULTIMO TIRO” Nando Gentile, “Nandokan” è stato qualcosa in più di un giocatore di basket. Almeno per Caserta e i casertani. Lo sa benissimo il giornalista e scrittore Sante Roperto autore della biografia “L’uomo dell’ultimo tiro” (Edizioni Graf, pag. 216, € 14,90). Nando Gentile è la storia del nostro basket ed è soprattutto lo specchio di Caserta, città che ha portato con altri validissimi concittadini (Marcelletti, Esposito, Donadoni) alla vittoria dello scudetto nel 1991 , mettendo cosi fine allo strapotere delle società del Nord. La vita di Nando è come
un romanzo, e come tale merita di essere narrata e letta, scoprendo a ogni pagina un angolo d’ironia, di commozione, di partecipazione sincera, di confessione e di orgoglio. Perché l’orma che Gentile ha impresso nel basket e nello sport è stata cosi importante e significativa da meravigliare che finora nessun altro scrittore avesse pensato a fissarla sulla carta. Sante Roperto ripercorre, documenta e approfondisce tappa dopo tappa offrendoci lo spaccato umano e tecnico di uno tra i più grandi campioni dello sport italiano.
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Nino
D’Angelo
tx Stefania Salvi s.salvi@setweb.it
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Poesie, amori e canzoni: la terza vita di un ex scugnizzo “tra terra e stelle” UNA STAGIONE DI GRANDI SUCCESSI. L’ENNESIMA DI UNA CARRIERA VISSUTA IN DIVERSE “FASI” MAI RINNEGATE E SEMPRE DA PROTAGONISTA. IL CANTAATTORE CI PARLA DEL SUO RITORNO SULLA SCENA DISCOGRAFICA, DEI “SOLD OUT” A TEATRO E DEL DOLORE ANCORA NON SOPITO A RIGUARDO DELLA VICENDA TEATRO TRIANON.
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“Tra Terra e Stelle” un album tra canzoni e poesia. Un lavoro che lo stesso autore e interprete ha definito come “un’altra cosa”, un sipario aperto sul mondo, dei suoni e dei pensieri, una nuova interazione musicale e stilistica (dal punto di vista dei contenuti) in una discografia ampia, che contiene sia album di grande successo popolare – nella prima parte della carriera – che produzioni più intimiste, ricercate, certamente etniche, nella seconda parte. Un concept album tutto da ascoltare. -
Nino hai ritrovato
la voglia di fare musica, mettendo da parte amarezze e polemiche. Cosa ti ha spinto a ritornare in uno studio di registrazione? “La verità è che la passione per la musica non finisce mai. Una persona che per una vita intera, ha vissuto di musica alla fine deve arrendersi a tutto. Quindi, dopo quattro anni e mezzo ho sentito l’esigenza di scrivere questo disco che è molto intimo. Basato più sulla parola che sulla musica”. - E’ stata una stagione di grande successo a teatro con “C’era una
volta nu jeans e na maglietta”. Come è nata l’idea di far incontrare sul palcoscenico due anime (quella anni 80 e quella di oggi)? “Pensai di realizzare questo spettacolo dopo aver visto quello di Giorgio Gaber, “Il signor G.”, dove lui rappresentava due personaggi e da lì mi venne l’idea di mettere in scena queste due anime che vivono dentro di me: il Nino degli anni ottanta e il Nino di oggi. Ed è bello questo rapporto visto dal pubblico perché quello stesso pubblico, magari in passato non aveva apprezzato quel “ragazzo con il caschetto”. Poi lo sente cantare e quelle stesse canzoni del passato oggi sembrano diverse perché con il tempo si sono trasformate. Mi ha spinto ha realizzare questo spettacolo proprio la voglia del passato: la vita va avanti veloce, si avverte il bisogno di guardarsi anche indietro. Si sente la voglia di ritrovare oggi quegli stessi valori che con il tempo si sono indeboliti”. - Nella canzone “Italia Bella” parli di una nazione serva silenziosa di un padre padrone. “Se la nostra generazione ha fallito lo ha fatto proprio con i giovani. Grazie a certa politica che per vent’anni ci ha rovinati. Ma la colpa è anche nostra che ci siamo fatti rovinare votando certe persone. I giovani oggi stanno pagando tutti i nostri errori e la fiducia data a politici non idonei allo sviluppo del Pa-
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NON SI PUO’ GIUDICARE IL SINDACO DE MAGISTRIS: OCCORRE ANCORA TEMPO PER SISTEMARE TUTTO QUELLO CHE NON VA A NAPOLI…
ese. Per quanto riguarda il sindaco De Magistris, credo che debba ancora lavorare molto. Non si può dare un giudizio. Occorre far passare un altro po’ di tempo. Non e’ trascorso nemmeno un anno e in pochi mesi non può sistemare tutto quello che da troppi anni non va a Napoli”. - Passata la rabbia per la vicenda del Teatro Trianon la cui direzione artistica ti è stata scippata di mano. Anche in questo caso c’entra parecchio la politica.
”
“Quella non è rabbia, ma dolore ed è una cosa diversa. Ha sbagliato la politica perché se una persona vuole fare un mezzo miracolo in un quartiere dove la cultura non esiste deve lasciarla lavorare. Io cercavo di far conoscere alla gente qualcosa di bello. La rabbia passa, il dolore invece resta. Ci sono tante cose buone che la gente cerca di fare, ma che non riesce a realizzare. Tante altre vengono spente ancora prima di farle nascere. La politica, purtroppo, è sempre più forte di noi cittadini”. © Riproduzione riservata
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GIOCA E VINCI IL NUOVO TOUR DI TIZIANO FERRO L’EVENTO PIU’ ATTESO DELL’ANNO VIVETELO CON NOI!!
Regolamento completo su: www.setweb.it
22.04.2012
(PalaMaggiò - CastelMorrone - Caserta) Fino a martedì 10 APRILE vi aspettiamo sulla nostra pagina facebook (Setweb.it). Raccontateci come e con chi trascorrereste la vostra ULTIMA NOTTE AL MONDO e scoprite come è facile vincere
DUE BIGLIETTI PER IL NUOVO LIVE DI TIZIANO FERRO Giuseppe D’Agostino 17 ANNI DI PORTICI. ECCOLO IN POSA CON I BIGLIETTI VINTI GRAZIE AL NOSTRO SOCIAL GAME DEDICATO AL CONCERTO DI LAURA PAUSINI DEL 22 MARZO
Ivan
Castiglione
tx Antonietta Sasso
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“Sul palco divento Roberto Saviano per raccontarvi l’inferno di Gomorra” AL TEATRO DELLE PALME DI NAPOLI LA RIPRESA DELLO SPETTACOLO TRATTO DAL FAMOSO BESTSELLER. SCENOGRAFIA MINIMALISTA E DIALOGHI, AL SOLITO, DI GRANDE IMPATTO. VECCHI E NUOVI PERSONAGGI. MAIUSCOLA L’INTERPRETAZIONE DELL’ATTORE NAPOLETANO CHE SULLA SCENA DIVENTA L’ALTER EGO DELLO SCRITTORE.
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E’ tornato sulle scene Gomorra versione teatrale scritta da Mario Gelardi e Roberto Saviano. Ivan Castiglione, è lo straordinario alter ego di Roberto Saviano, Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale di Mauro e la partecipazione straordinaria di Ernesto Mahieux (Pasquale il sarto) sul palco del Teatro Delle Palme di Napoli. Lo spettatore in platea si trova dinanzi una scenografia minimalista, ponteggi di un cantiere edile, quattro colonne a fare da cornice. Il drappeggio rosso in alto scompare alla vista, dopo pochi istanti. Si
viene catapultati sul palco che non è più tale bensì la triste ed angosciosa realtà raccontata da Saviano.
- Portare Saviano in scena, diventare un suo alter ego, cosa ha rappresentato per te? “Artisticamente è un punto fondamentale nella mia carriera, ma è stato difficile rappresentare una persona vivente, per altro un amico. Ad ogni modo c’è stato un distacco necessario. C’è una linea sottilissima tra l’io e l’altro, ogni sera una nuova esperienza diversa da quella precedente. Faticoso, ma è la massima
espressione del recitare che mi arricchisce”. - Il movimento delle mani, quasi fossero dei tic, hanno un significato scenico? “No, è Roberto! Quando si affrontano certi argomenti con Roberto sembra che le parole siano troppo lente rispetto ai suoi pensieri, a quello che ha visto che vuole raccontare e allora, in quei momenti, le sue mani si muovono velocemente seguendo quel flusso di pensieri troppo veloci”. - Magari avrei conosciuto anche personaggi sulla falsa riga di quelli in scena? “Certo. È impossibile non vederli a Napoli, e non solo anche nel resto d’Italia. Da quando mi sono avvicinato al mondo descritto da Roberto li riconosco più facilmente.” - Saviano con il suo libro ha fatto cadere il velo di Maya, per cui non si vedono più ombre bensì una realtà ben precisa, quindi non si poteva, non è possibile ostinarsi ad esser ciechi? “Capita che Roberto venga accusato di non aver raccontato niente di nuovo. Su questo ci sarebbe da discuterne a lungo, ma se anche questo fosse in parte vero, quello che dovrebbe far riflettere è piuttosto quante siano le persone che siano riuscite a prendere atto di questa situazione, nuova o vecchia che sia, con Gomorra. Perché questo è quello
“
IL LAVORO DI ROBERTO HA SPAVENTATO IL CRIMINE ORGANIZZATO. IL SUO PERSONAGGIO UN PUNTO CHIAVE DELLA MIA CARRIERA
che realmente spaventa il crimine organizzato. È anche la diffusione il dato fondamentale. Affrontare e diffondere questi argomenti dà tremendamente fastidio e Gomorra ha venduto oltre 4 milioni di copie...”. L’entusiasmo di Ivan trapela dalla sua voce, dai suoi occhi, è facile capire che c’è un rapporto d’amicizia tra lui e Roberto Saviano. Si chiude il sipario con il ricordo dei colpi sulle assi del palco diventano i suoni sordi della violenza quotidiana: fa sorridere il fazzoletto bianco dello stakeholder,
”
esperto nello smaltimento rifiuti tossici, scuotono le parole di Kit Kat, urlate contro Ivan-Roberto: “Che devo fare? Ho fatto qualsiasi mestiere, per 250,00 euro al mese. Ma si può campare con 250,00 euro al mese?”, l’anima si desta dinanzi alle lacrime di Pikachu, spavaldo con la pistola e le parole, disperato di fronte alla morte dell’amico Kit Kat. È proprio questo ritmo che rende a pieno il senso del progetto Gomorra, per cui appare l’unica possibilità per considerarsi ancora uomini degni di respirare. © Riproduzione riservata
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La moda sconfigge la crisi
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In questi tempi di crisi in cui risparmiare è la parola d’ordine come bisogna fare per essere alla moda senza dover investire ogni volta una fortuna?! Vestire alla moda e sentirsi femminili non è una questione di soldi ma è una questione di stile quindi anche con un budget limitato il risultato può essere assicurato. La moda è un gioco quindi partire alla ricerca del capo giusto a buon prezzo è una sfida interessante, una ricerca piacevole per tutte le appassionate di shopping. In questo gioco esistono due regole: la prima è che se si vuole essere alla moda con gusto ed eleganza mai perdere di vista la propria fisicità, non è detto che un abito alla moda possa risultare sexy su di noi, quindi andiamo alla ricerca di quei capi che mettono in evidenza i nostri lati migliori e che nascondano i difetti di noi comuni mortali. La seconda è divertirsi puntando sui contrasti, indossare un gilet, o una cravatta, sperimentare accostamenti inconsueti, magari partendo da ciò che già abbiamo nell’armadio, reinventare e creare un nuovo look ad esempio prendere un abito e applicare una spilla luccicante o un paio di jeans e cucire perline o paillettes ed ecco che abbiamo uno splendido jeans da sera con un piccolo investimento in merceria. E cosa fare se arriva un invito galante all’ultimo momento? Consiglio sempre di tenere nell’armadio il classico tubino nero, se ne trovano in qualsiasi negozio di abbigliamento, da sdrammatizzare con accessori particolari ed ovviamente un paio di tacchi.
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tx Nica Crisci n.crisci@setweb.it
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Le storie della tx Vincenzo Lombardi v.lombardi@setweb.it L’associazione tornerà ad agosto dove ogni giorno l’infanzia è sempre più a rischio tra degrado, malattie e sfruttamento della prostituzione minorile. Padre Miguel Cavallè e altri sacerdoti guideranno vecchi in nuovi volontari in una missione che lascerà il segno.
Immagini di gruppo della Missione del 2011
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I GIOVANI DI “V.I.D.A.” PREPARANO LA NUOVA MISSIONE Mancano ancora cinque mesi alla “spedizione” umanitaria, ma il clima è già quello della vigilia. Il pensiero rivolto costantemente all’appuntamento più importante dell’anno, il faro di tutte le attività. Il gruppo di “V.I.D.A.” si proietta verso la quarta missione di volontariato in India, prevista per il mese di agosto. Calcutta sarà il quartier generale del gruppo, ma come da tradizione la maggior parte dei territori a rischio dell’India saranno visitati da padre Miguel Cavallè e i suoi giovani. Continua sarà la presenza in zone povere con l’associazione costantemente al fianco dell’infanzia disagiata, di anziani e disabili. “Trovarsi un paese dove la miseria e la povertà assoluta sono a portata di mano e non è facile. Ma – spiega Bonifacio Cuesta, padre dei Legionari di Cristo – una volta che si supera lo shock iniziale si impara ad amare il prossimo, il povero, il ferito, il malato, il lebbroso e anche il moribondo. Queste persone hanno bisogno di amore, di attenzione, di qualcuno che li sorrida, li dedichi un po’ di tempo, e questa sarà la mia
missione. Ai giovani dico che è una esperienza che si deve fare, perché ci si rende conto del valore di ogni cosa che per noi è normale per loro è qualcosa di strano, come l’acqua pulita, l’aria non inquinata, l’ordine, cibo, pulizia. Impressionante vedere persone che non hanno niente, tutte contraddistinte da uno sguardo tranquillo e sereno e con un sorriso in faccia. Uno pensa che va a dare qualcosa e ritorna avendo ricevuto più di quello che si è dato”. Il cuore pulsante del movimento sono naturalmente i ragazzi che sempre più numerosi bussano alle porte dell’associazione per dare il proprio contributo, per lasciare gli agi delle vacanze e catapultarsi tra le baraccopoli indiane. “Da tempo – spiega Salvatore Ferraro, 20 anni, che ad agosto
partirà per la prima missione – nutrivo dentro me il desiderio di aiutare queste povere creature che apparentemente sembrano tanto lontane. Devo ringraziare Padre Miguel se oggi sono a conoscenza dello stato pietoso nel quale versa quella terra. Non escludo che per i primi giorni possa rimanere comunque un po’ esterrefatto. Mi propongo comunque di impegnarmi dal primo momento in quello per il quale credo Dio mi voglia lì: essere d’aiuto. Questo perché attribuisco alla parola volontariato il significato di donarsi con amore senza che nessuno te lo abbia richiesto; è ciò che lo rende speciale. Per il 2012 – prosegue Francesco Grauso, 24 anni, “decano” dell’associazione – con l’aiuto dei nostri donatori, vorremmo portare a termine
diversi progetti. Primo fra tutti, quello delle adozioni a distanza di alcuni degli ospiti di un centro della periferia di Calcutta che abbiamo la fortuna di visitare tutte le volte che andiamo in India. E speriamo da aprile di attivarlo e portare maggiori aiuti a questi piccoli che ogni volta ci regalano tanti sorrisi e tanto affetto. Un secondo progetto è quello di riuscire a comprare un’ambulanza che servirà al centro di Antyodaya Niketan di Delhi per raccogliere le persone malate dalla strada. Poi vorremmo sostenere la formazione e la preparazione dei più giovani. Abbiamo tanti obiettivi diretti a centri che si dedicano con devozione a queste fasce della popolazione più bisognose di aiuti e di sostegno”. © Riproduzione riservata
Nella foto Francesco Grauso, 24 anni, ma già un “decano” delle spedizioni in terra indiana
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Christian Key www.radioibiza.it
tx Vincenzo Lombardi v.lombardi@setweb.it
Quasi un ventennio in consolle. Nato in una famiglia di artisti, collabora con diverse produzioni del settore. Portavoce della Dubstep, protagonista di Radio Ibiza, la dance station per eccellenza. Il suo motto? Vivere senza rimpianti. Segui Christian sul web: https://www.facebook.com/christiankey2
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C
Christian da dove e quando nasce questa passione per la musica? “I miei genitori sono due ex attori teatrali, mio nonno clarinettista e due dei miei zii sono noti pittori. Vivo di arte in tutte le sue sfaccettature da quando sono nato. Ascolto musica da quando mi sveglio. Spazio dalla classica al jazz, dalla nudisco al blues. C’è un hook di un notissimo dj (Danny Tenaglia) che dice “Music is the Answer”! Penso sia una frase che dice tanto sulla musica!” “Canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi”. E’ la frase che ti rappresenta. “Penso sia fondamentale volersi bene e godersi ogni singolo attimo della nostra vita. Oggi in questa corsa al “sopravvivere” ci si dimentica di se stessi e sono molte le persone che, col senno di poi, dicono “ah se avessi fatto, se avessi agito così”. Io non voglio rimpianti e quindi faccio tutto ciò che mi passa per la testa, assecondando molto spesso i miei istinti”.
Come vivi l’invasione tecnologica nel mondo della musica e delle radio? Personalmente hai nostalgia dei vecchi strumenti di lavoro? “Sono un maniaco della tecnologia e le utilizzo per velocizzare il mio lavoro di produzione e post produzione. Penso anche che in certi casi la tecnologia abbia peggiorato le cose. Infatti oggi nei club di tutto il mondo sono sempre meno i dj’s che utilizzano il vinile”. Christian chi è oggi il dj? “Tanti anni fa se alla domanda che lavoro fai rispondevi “Il dj” era naturale reagire con un sorriso seguito da un altra domanda “Ma fai solo il dj o hai anche un lavoro vero?”. Tutto era visto come un fenomeno passeggero. Oggi le cose sono cambiate. Tante popstar collaborano con dj’s per la produzione della loro musica. I dj sono i produttori del 70% della pop music mondiale”. Radio Ibiza. Quale il punto di forza dell’emittente? “Radio Ibiza è una radio unica nel suo genere sia per le scelte
coraggiose che ha fatto nell’arco dei suoi venti anni di vita, sia per il modo in cui cammina al passo con i tempi restando vicina ai suoi ascoltatori che nell’arco della giornata ascoltano hip hop, house, pop, techno, electro. Siamo abituati a muoverci come una squadra. Inoltre l’evento Ibiza Live Time ci permette di incontrare settimanalmente migliaia di ascoltatori”. Cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova stagione? Quali saranno le novità? “Personalmente sto preparando e ultimado una serie di nuove performances interessanti. Musicalmente sono convinto che in Italia la Dubstep farà capolino nelle radio mainstream con personaggi come Skrillex e gruppi come M83. Sono sicuro che ne sentiremo delle belle” Un consiglio ai giovani che vogliono fare il tuo lavoro. “Sono in tanti a scrivermi chiedendomi come si comincia. Sono convinto che il talento prima o poi, premia e oggi, grazie ad internet, è ancora più facile farsi conoscere. Bisogna crederci fortemente!” © Riproduzione riservata
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Una casa per l’a rte moderna e conte mpora nea
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Ci ritroviamo questo mese a percorrere un periodo storico – artistico pieno di cambiamenti. Siamo negli Stati Uniti, negli anni che seguono la Seconda Guerra Mondiale. Sono anni in cui il progresso e la prosperità economica mettono gli Stati Uniti al centro dell’interesse globale, sotto tutti gli aspetti, compreso quello dell’arte. Dalla nascita della Pop Art, rivolta ad un immaginario popolare, allo sviluppo intellettuale dell’Ar-
te Concettuale; dall’estetica del Minimalismo alla nascita dell’iconografia del Fotorealismo. A racchiudere in un unico luogo i molteplici volti dell’arte, ci pensò il Solomon R. Guggenheim Museum, dando sostegno ai numerosi artisti emergenti dell’epoca. Progettato dall’architetto F. Lloyd Wright nel 1943 – 59, nacque come autorimessa, fu riadatto a spazio espositivo. Una mostra quella organizzata dal Palazzo delle Esposizioni di Roma (“Il Guggenheim. L’avanguardia americana 1945–1980”, dal 7 Febbraio al 6 Maggio 2012) ideata per mettere in risalto il ruolo del Guggenheim come centro di riferimento internazionale dell’arte moderna e contemporanea. Per gli amanti dell’arte del secondo dopoguerra, l’opera che senza dubbio colpirà le corde della loro anima è “Barge” (1962) di Robert Rauschenberg. L’opera realizzata in serigrafia e lunga quasi 10 metri, racchiude un insieme di immagini fotografiche appartenenti all’artista stesso e altre ritagliate da riviste. Una visione del mondo raccontata attraverso un collage di immagini e resa unica dal gesto pittorico dell’artista.
tx Marica Crisci m.crisci@setweb.it
Mostra in corso dal 7 febbraio al 6 maggio 2012. Palazzo delle esposizioni - Roma “Il Guggenheim. L’avanguardia americana 1945–1980”.
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UN PAIO DI CALZINI NON SONO MENO ADATTI A FARE UN DIPINTO, DI LEGNO, CHIODI, TREMENTINA, OLIO E STOFFA
” Robert Rauschenberg
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Luca Pugliese
tx Wanda D’Amico w.damico@setweb.it
CITTÀ: Avellino ETÀ: 38 PROFESSIONE: Architetto - Artista SOGNO NEL CASSETTO: Che il mondo migliori CONTATTO: www.lucapugliese.it
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L
Luca Pugliese è un pittore, musicista, cantautore e architetto. Da sempre interessato alla pluralità e alla contaminazione dei linguaggi, fonde la musica con l’architettura curando vari progetti e kermesse. Le arti visive è l’altra sua grande passione. Quando il primo incontro con ogni forma d’arte che oggi “pratichi”? “L’arte, ossia l’applicazione del sentimento in ausilio della ragione, fa praticamente parte della mia vita da sempre. Poi si cresce e la si indicizza, la si trasforma in tecnica, rimanendo però sempre aperti alla sperimentazione”. Tu sei architetto, in occasione della tua laurea hai presentato un lavoro molto particolare che vedeva mischiate musica e arte. “Diciamo che la vera mistura artistica, in quell’occasione, fu tra architettura e pittura, la musica fu una sfida all’accademia. Una tesi in progettazione fatta con pennelli e colori nell’era del 3d, è stata quella la vera sfida! La mia performance so-
nora volle esportare nelle aule il sound della mia terra ciò deriva dal fatto che la musica è l’arte suprema, la più diretta è immediata”. La tua arte ruota intorno la tua zona di origine, l’Irpinia… “Ho sempre concepito la terra in cui sono nato come il mondo in questo posto. In Irpinia lavoro, per l’Irpinia ogni anno spendo tantissime energie, con la rassegna TerraArte, e i risultati sono ormai palesi sia per la mia terra sia per la mia carriera artistica”. Nell’ultimo periodo, con enormi conferme, hai promosso il tuo lavoro intitolato “Fluido Ligneo”. Di cosa si tratta? “Fluido Ligneo è il mio progetto di musica d’insieme, che è nato nel 2000. Siamo partiti dal posto dai cui partiamo ancora adesso, ossia dall’Irpinia, e con il nostro ultimo album, Andante siamo in tutti in negozi d’Italia. A settembre uscirà una sorta di disco antologico con due inediti importanti sono anche le collaborazioni di grandissimi artisti internazionali, come il bassista
Tony Bowers, fondatore dei Simply Red, il pianista Vittorio Cosmi, il fiatista Giancarlo Parisi, il tammorrista Luca Rossi, il percussionista magrebino MarzoukMejri, il percussionista Paki Palmieri, oltre ai fedelissimi CatelloTucci al violoncello, Giuseppe Famiglietti, chitarrista, Nunzio Moskito Toscano alle percussioni brasiliane. Molte recensioni ci considerano un’eccellenza per l’intero territorio nazionale, e io sono fiero di aver dato tanto e di dare ancora tanto a questo progetto”. I tuoi progetti futuri? “Amo non accelerare troppo, per ora mi preme affrontare il futuro più prossimo, visto che mi attendono molti impegni, sia nelle arti visive sia nella mia missione sonora. Tra le tappe importanti posso segnalare una mia personale che si terrà a maggio, nella galleria Filomarino di Napoli, ad agosto ritorna l’appuntamento in Irpinia con Terra Arte e a settembre saremo ospiti del Teatro San Babila di Milano, dove presenteremo con diversi concerti il nostro prossimo lavoro discografico”. © Riproduzione riservata
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Nina Zilli tx Stefania Salvi s.salvi@setweb.it ph Domenico Ruggiero & Marica Crisci
“Tra vecchi dischi e sonorità Anni Cinquanta canto il mio amore femmina” NON E’ SALITA SUL PODIO TUTTO ROSA DELL’ULTIMO FESTIVAL DI SANREMO, MA LA SUA CANZONE E’ TRA LE PIU’ TRASMESSE DALLE RADIO. UN NUOVO ALBUM DOVE EMERGE LA SUA STRAORDINARIA VOCE, IL RECENTE SHOW CON GIORGIO PANARIELLO E I PARAGONI SEMPRE PIU’ IMGOMBRANTI CON LE GRANDI DONNE DELLA MUSICA.
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Della serie le classifiche non contano. A Sanremo non è salita sul podio, ma in radio il suo pezzo, “Per Sempre”, continua ad essere tra i più gettonati. L’album “L’amore è Femmina”, la collaborazione con Carmen Consoli e la partecipazione allo show di Panariello, hanno confermato la mostruosa bravura della cantante piacentina, artista a 360 gradi. - La stagione si era aperta con l’offerta arrivata da “X-Factor”, poi hai preferito concentrarti su “L’amore è femmina”. “Fare il giudice è troppo dif-
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ficile non rientra nelle mie corde. Mi ha fatto piacere la richiesta. L’amore è femmina perché tutti dicono che l’amore è una cosa da femminucce poi però lo cantano gli uomini. Da Catullo a Tiziano Ferro. Diciamo che l’amore è femmina perché c’è una grande componente di femminilità e sensualità”. - Un disco con arrangiamenti musicali molto anni Sessanta. “In realtà c’è un mix di cose. Ho ripreso un’eco degli anni Cinquanta su cose elettroniche moderne e abbiamo creato un suono
che è difficilmente riproducibile. Poi abbiamo usato il sintetizzatore d’epoca che fa gli archi finti con un suono molto forte. Un mix di antico e moderno per fare qualcosa di nuovo”. - Il tuo rapporto con l’etere dopo la collaborazione con Radio Due e dopo averci regalato tanta musica soul. “Quella è stata la mia prima esperienza e fare radio è stata una cosa che mi è piaciuta moltissimo, mi sono divertita a fare la dj e a mettere tutti i dischi del mondo. A Radio Due mi avrebbero voluta per tutto l’anno ma c’erano altri impegni da rispettare”. - Stilisticamente, nelle tue canzoni ci sono molte influenze esterne. Cosa c’è di tuo, invece? “Posso dire che resto io nonostante l’utilizzo di molti riferimenti non solo femminili. I miei riferimenti non sono calcolati. Capita che mentre penso ad un pezzo, vado a pescare Mina o altri, ma senza mai volerli imitare”. - Seconda partecipazione a Sanremo. La prima tra i big. Come è cambiata la musica dagli anni 80 ad oggi? “Tutto! Negli anni 80 c’erano suoni molto più sintetici ed elettronici che devo ammettere che non mi fanno impazzire. Anche se ci sono delle canzoni di quegli anni che sono fantastiche tipo Bette Davis Eyes di Kim Carnes. Le melodie negli anni ‘80 erano davvero spaziali”.
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NON POSSO PARAGONARMI NEANCHE DA LONTANO A UNA COME MINA. ANCHE SE ABBIAMO UNA COSA IN COMUNE: TRE LETTERE DEL NOME
- Sei stata consacrata a Sanremo Giovani. Come sei cambiata e che consigli ti sentiresti di dare ai giovani. “Non sono cambiata rispetto al primo Festival. È cambiato il fatto che ora mi riconoscono per strada oppure ai concerti c’è gente canta le mie canzoni. Una sensazione bellissima. Ad un giovane che vuole fare musica consiglio di cantare e suonare sempre anche nelle bettole di tutta Italia e di credere intensamente nel suo sogno senza mai farsi ostacolare da nessuno”.
”
- Molta gente accosta il tuo stile a quello di Mina. “Il mio modo di essere è un insieme di tante cose. Io comunque non posso paragonarmi neanche da lontano a Mina. In comune abbiamo solo tre lettere del nome…”. - Ti definisci vecchia dentro… “Vecchia dentro perché io ascolto i vinili, mi piace ascoltare la musica vintage anche degli anni Trenta e Quaranta. Amo Mina, Caterina Valente”. © Riproduzione riservata
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Mary Boccia Dance, pop e rock. Quella voce della notte che ha conquistato l’America.
tx Gaetano Ippolito g.ippolito@setweb.it
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M Mary Boccia continua il suo personalismo viaggio nella musica. La poliedrica artista campana, che nel 2009 ha debuttato in qualità di cantautrice pop rock con l’album “Le mie parole”, sarà una delle pochissime voci italiane scelte per il WINTER MUSIC CONFERENCE 2012 di Miami in Flori-
E’ UNA DELLE VOCALIST PIU’ FAMOSE E RICERCATE DELLA CAMPANIA E NON SOLO. GRINTA, DETERMINAZIONE E GRANDE PROFESSIONALITA’ LE SUE ARMI VINCENTI. HA RECENTEMENTE PARTECIPATO A MIAMI AD UNA KERMESSE DI MUSICA HOUSE ORGANIZZATA DA BARBARA TUCKER. ED HA ANCORA TANTI PROGETTI IN RAMPA DI LANCIO…
da, dove canterà all’evento “Italians Mad For House”, presentato ed organizzato dalla regina dell’house music Barbara Tucker. La cantante campana si sta affermando nel panorama musicale italiano, una sua canzone, “Gli occhi di Aisha”, è stata selezionata da Renato Zero per il disco “Io
e l’altro” prodotto da Fonopoli. - Mary, tu sei una delle vocalist più richieste dal “bynight campano”, e non solo, ti esibisci nei club di tutta Italia. Secondo te quanto è stato importante per la tua formazione artistica la “ga-
vetta”, e cosa pensi delle voci che emergono dai talent show televisivi? “La gavetta è fondamentale come in ogni settore e nell’ambito artistico abbinata allo studio e all’impegno aiuta a rimanere nel tempo (ovviamente anche un pizzico di fortuna non guasta). Io ho iniziato a studiare e a scrivere canzoni a 17 anni mentre mi sono esibita come vocalist in feste private per ben cinque anni e soltanto quando ero pronta davvero sono entrata nel mondo dei club davanti a piste gremite di gente. Oggi il ruolo di vocalist dance viene spesso preso come puro esibizionismo e ci sono tantissimi improvvisati che si dichiarano speaker-vocalist. Per essere vocalist invece bisogna
essere dotati di senso ritmico, simpatia, grinta, capacità di improvvisazione e buona padronanza lessicale. Le frasi fatte ben presto stancano, insomma bisogna saper fare la differenza ed io sono felice ed onorata quando ci riesco. Per quanto riguarda invece i talent show, regalano indubbiamente una grossa visibilità, ma a mio parere anche lì dopo occorre dimostrare di avere le qualità e le capacità per mantenere il successo e ci sono, negli anni, molti esempi lampanti per cui non è stato affatto così! Questa è la prova che il talent show è un’occasione, ma non una strada vincente”. - Il tuo look particolare e originale è una delle caratteristiche delle tue perfomance
live. Quanto pensi sia importante sul palco? “Il look deve essere considerato un valore aggiunto, da solo non basta! Quando sono sul palco sono solita abbinare il ballo alle mie performance vocali e, soprattutto negli spettacoli come vocalist dance, uso molto spesso il cappello che da anni è il mio segno distintivo. Può capitare che proprio gli artisti talvolta lancino delle tendenze diventando quasi delle icone da seguire ed è anche per questo che ritengo che il look debba essere curato, ma sicuramente investo più tempo nel migliorarmi artisticamente e a far emergere grinta e professionalità”. - Dopo Miami, quali sono le prossime sfide di Mary Boccia? “Ogni giorno è una nuova scoperta. A marzo è in uscita su etichetta Saifam “Let It Be” (EAT. Ft MARY BOCCIA), nuovo singolo dance scritto e cantato da me visto che oltre ad essere una cantautrice pop rock mi dedico anche alla dance. Ho inoltre dei miei concerti sul calendario e sto realizzando nuove canzoni che spero di potervi proporre presto in un nuovo album. Tutti i miei spettacoli sono aggiornati sulla mia pagina facebook o sul mio sito www.maryboccia.it”. © Riproduzione riservata
“
IN ESTATE PARTIRA’ IL NUOVO TOUR DOVE RITMO ED ENERGIA SARANNO PROTAGONISTI. TRA GLI OBIETTIVI ANCHE UN NUOVO ALBUM.
”
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LA NOTTE DA GREATEST HITS DI TIZIANO. GLI AMORI DI CASAGRANDE AL TEATRO DELLE PALME
15.04
21.04
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Pino Daniele - Auditorium Parco della Musica (Roma)
foto di Signe Vilstrup
22.04 Tiziano Ferro PalaMaggiò (Caserta)
tx Alfonso Papa a.papa@setweb.it
20.04
Giorgia - PalaSele (Eboli, Salerno)
28.04
Antonello Venditti PalaPartenope (Napoli)
23.04
Noemi - Teatro Acacia (Napoli)
“ 19.04
13.04
GIORGIA TORNA IN CAMPANIA CON IL SUO NUOVO LIVE. ALESSANDRO PREZIOSI AL TEATRO BELLINI NEI PANNI DI CYRANO.
”
Isabella Ragonese – La Commedia di Orlando (Teatro Diana Napoli)
Renzo Arbore – Orchestra Italiana in Concerto (Teatro Augusteo Napoli)
La copertina è per l’atteso ritorno live dopo i clamorosi successi dell’album. Tiziano Ferro arriva al PalaMaggiò con un concerto che celebra dieci anni di successi e milioni di copie vendute nel mondo. Parola alla musica. Ritorna in Campania Giorgia con l’appuntamento di Eboli. Amori, vecchi e nuovi successi con il tour di Antonello Venditti che sbarca al PalaPartenope. Una delle attrici più apprezzate della nuova generazione, Isabella Ragonese, in scena al Teatro Diana di Napoli con “La commedia di Orlando” (dal 19 aprile). Musica e teatro per Maurizio Casagrande. “Quanti Amori” il titolo dello spettacolo al Delle Palme di Napoli con le canzoni di Gigi D’Alessio. Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana per le nuove repliche attese al Teatro Augusteo di Napoli dal 13 aprile.
11.04
17.04
Maurizio Casagrande – Quanti Amori (Teatro Delle Palme Napoli)
Alessandro Preziosi – Cyrano de Bergerac (Teatro Bellini Napoli)
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Genere: Drammatico | Nazione: Regno Unito | Regia: Max Giwa, Dania Pasquini | Cast: Tom Conti, George Sampson, Falk Hentschel Uscita: 18.04.2012
SI BALLA CON STREETDANCE A ROMA CON WOODY ALLEN Thriller, azione, commedia e il ritorno di Woody Allen. Questo in sintesi il cartellone di aprile. Amori e dramma in “Ho cercato il tuo nome” con il divo Zac Efron nei panni di un marine americano che trova la foto di una donna durante una missione in Iraq. Terminato il servizio partirà per un viaggio alla ricerca di quella donna misteriosa. Troverà Elisabetta, una giovane madre. Con “Streetdance 2” il mondo della danza raccontato tra incanto e passione. Londra, Parigi, Mosca, Roma sullo sfondo tra ballerini e culture diverse. Film dal forte impegno civile è “Diaz – Non pulire questo sangue” diretto da Daniele Vicari con Elio Germano e Claudio Santamaria tra gli altri protagonisti. I fatti del G8 di Genova del 2001 (dove morì Carlo Giuliani) visti con occhi di gente diversa di passaggio nel capoluogo ligure. Il 20 aprile dovrebbe arrivare in sala “A Roma con amore” film tutto italiano di Woody Allen, girato nella Capitale con tantissimi attori nostrani. © Riproduzione riservata
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gli attesissimi di questo mese
Genere: Drammatico | Nazione: Italia, Francia, Romania | Regia: Daniele Vicari | Cast: Jennifer Ulrich, Elio Germano, Claudio Santamaria Uscita: 13.04.2012
tx Vincenzo Lombardi v.lombardi@setweb.it
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è quello di celebrare ogni anno, la Giornata Mondiale della poesia proclamata dall’UNESCO, con un grande evento per rafforzare la diffusione della poesia. “In un mondo così privato di ogni valore – spiega Maria Luisa Spaziani (nella foto), Membro d’Onore dell’Accademia - ricordarci che esiste la poesia, significa continuare a sventolare una bandiera importante. La poesia è verità e bellezza. Ma non possiamo ricordarcene solo una volta l’anno. Anche dei poeti se ne parla pochissimo. Meno dei calciatori sicuramente. I giovani di oggi? Non me la sento di condannarli. Una tirata d’orecchio andrebbe fatta ai professori che parlano di poesia sempre in maniera superficiale, con le nozioni base. Il vero insegnamento sarebbe insegnare ai ragazzi a leggere con una certa frequenza”.
PARTE IL CAPUA CINE FESTIVAL
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LA POESIA? E’ VERITA E BELLEZZA 44
Undicesimo anniversario celebrato a Verona per l’Accademia Mondiale della Poesia in occasione della Giornata Mondiale della Poesia (17 marzo). Giornata che ha avuto come filo conduttore il “Paesaggio”, tema d’ispirazione per molti poeti e artisti. Intenso omaggio a Giorgio Caproni, in occasione del centenario dalla nascita e ad Eugenio Montale, Premio Nobel della Letteratura. Obiettivo statutario dell’Accademia Dal 18 al 21 aprile si svolgerà a Capua la seconda edizione del Capuacinefestival, festival di cortometraggi, di docufiction e del cinema indipendente. L’intento dell’Associazione CapuaCineArt è quello di promuovere un evento in cui protagonista non sia solo il cinema, ma tutte le arti che gli ruotano intorno, dalla musica all’artigianato, dalla letteratura e all’arte in genere con le creazioni artistiche in ogni campo che hanno avuto come filo conduttore ed ispiratore il cinema in
ogni sua dimensione. Nei giorni del festival, accanto alle proiezioni, troveranno spazio spettacoli per bambini, una mostra d’arte, laboratori per ragazzi, incontri con scrittori, attori, registi, performance musicali e degustazioni. Tre serate dedicate al Noir. Tutte le info su www.capuacineart.it
BARZELLETTE
Una coppia di anziani viene intervistata nel corso di una trasmissione televisiva perch√©, sposati da 50 anni, non avevano mai litigato. Il presentatore, con grande curiosit√†, domanda all’anziana: - Ma, voi, veramente non avete mai litigato in 50 anni? - No! - risponde l’anziana. - Ma, com’√® possibile??? - insiste il presentatore. - Guardi, quando ci siamo sposati mio marito aveva un cavallo a cui teneva moltissimo; era la creatura a cui lui teneva di pi√π in assoluto. Il giorno delle nostre nozze questo cavallo tirava il nostro calesse; a un certo punto il cavallo inciamp√≤ su di un sasso e mio marito gli url√≤: “UNO!”. Dopo qualche metro il cavallo inciamp√≤ di nuovo e mio marito gli url√≤: “DUE!”. Ma la terza volta che il cavallo inciamp√≤, mio marito tir√≤ fuori la pistola e ammazz√≤ la povera creatura; io, impietrita, lo rimproverai: “Ma perch√© hai fatto una cosa del genere???”. Lui mi url√≤ in faccia: “UNO!”
SUDOKU
INDOVINELLO*
Un orso esce dalla propria tana, percorre 1 km verso Sud, poi 1 Km verso Est ed infine 1 Km verso Nord. Alla fine di questo percorso si ritrova nella sua tana. Sapete dire di che colore è la pelle dell’orso?
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Bianca... l’orso si muove seguendo l’andamento dei meridiani e dei paralleli... per trovarsi nella tana dopo quel percorso la sua tana deve essere al polo Nord.
Aprile
2012
Ariete
Leone
Toro
Vergine C’è un po’ di confusio- Capricorno
Aprile è un buon mese, da trascorrere con la gioia nel cuore. Ci sono le disposizioni astrali giuste per poter festeggiare il compleanno ed essere felice. Se ci sono state tensioni ora si placano, si dissolvono i contrasti, c’è una maggiore chiarezza nei rapporti interpersonali. A fine mese c’è la possibilità di trovare una soluzione a un problema finanziario che da tempo assilla la famiglia. Aprile è ancora un ottimo mese: preparati a viverlo con spensieratezza e con la gioia di assaporare piaceri e momenti felici con gli amici di sempre. Le configurazioni astrali indicano un periodo ricco di esperienze fresche, romantiche, costruttive, in sintonia con la tua stagione per eccellenza (la primavera), che ti incitano a vivere e amare con rinnovate energie.
Gemelli
Le stelle di aprile si dispongono a tuo favore. Le cose si mettono bene e la vita scorre come piace a te. Senti crescere il desiderio di fissare nuovi obiettivi sentimentali e professionali, mettendo magari in discussione la tua posizione attuale. Lascia che le tue idee scorrano liberamente, esplora nuove opzioni e stabilisci delle priorità.
ne nel tuo cielo, specie nella prima parte del mese. Una confusione che si riflette nel cuore e nella mente. Sei coinvolto in modo forse eccessivo nel lavoro e nella vita pubblica e così il tuo privato, il partner, la famiglia ne pagano le conseguenze. Venere, Mercurio e Nettuno avversi non promuovono le gioie dell’amore, la complicità e il dialogo.
Bilancia
Sagittario Diplomazia, pazien-
za e umiltà sono le doti da usare per l’intero mese. Senza queste corri il rischio di attirarti le inimicizie di chi ti sta intorno. La saggezza aiuta a misurare le parole e i gesti. Reagisci ai tuoi momenti nervosi, uscendo, frequentando gli amici e le compagnie allegre. Il Plenilunio di venerdì 6 aiuta a portare a termine un progetto con gli amici.
Plutone nel segno e Giove in trigono sono aspetti non certo avari di favori con te e continuano ad elargire una grande carica affettiva e psicologia. L’alleanza che si alterna con numerosi pianeti (Marte, Mercurio, Nettuno, Sole e Luna nuova) mette la vita di società, i viaggi e l’amore in primo piano. In fatto di sesso sai stupire, eccome!
Acquario
I tuoi concetti chiave sono comunicazione, movimento e libertà di agire secondo l’umore del momento. Tutto ciò che soffoca e impedisce di vivere liberamente lo vuoi, saggiamente, tenere alla larga. Certo, ci vuole anche del coraggio, sia nel perseguire con chiarezza i tuoi traguardi sia nel disegnare gli obiettivi per migliorare la tua situazione. Dai tempo al tempo.
Ampie schiarite nel cielo di aprile per la Bilancia. Permangono le dissonanze ma una splendida Venere, che per alcuni mesi ti allieterà con i suoi benevoli influssi e un buon team di stelle nella casa della trasformazione e della rinascita, ti aiutano a reagire e dare una svolta alla tua vita, specie quella sentimentale.
Cancro
Sorpione Il frizzante vento pri- Pesci Puoi contare su stelle co-
Aprile appare un mese piuttosto vario e vivace, con una vita sociale e mondana gratificante. Vinci dunque la tua diffidenza, la timidezza e sii pronto ad intrecciare nuove relazioni, vivere nuovi contesti, viaggia ed esterna i tuoi pensieri. Sarebbe un peccato non approfittare di alcuni favori astrali, adatti ad aprirsi a nuovi spazi mentali e geografici.
maverile spazza via alcune contrarietà, ed è così che per lo Scorpione l’amore, i sentimenti, la socievolezza e la leggerezza d’animo ritornano a far parte del quotidiano. Ti basta eliminare la durezza e l’intransigenza perché la felicità ti sommerga di energia e di certezze. Vivi con leggerezza, pensando all’oggi e chiudendo con il passato.
Scaricate definitivamente le zavorre che ti hanno accompagnato il mese scorso ora ritorni ad essere protagonista della tua vita. Ancora un piccolissimo carico se lo devono portare gli Acquario nati a fine segno, ma non è poi così pesante come sembra. Ora sai e vuoi assumerti le tue responsabilità. E’ giunto il momento di liberare le tue fantasie erotiche.
struttive, accentrate sui settori lavoro e vita pratica e molto meno sulla sfera sentimentale, che vede alternarsi giornate di buona stabilità ad altre popolate da forti desideri di evasione e di collera. Dolcezza e pazienza scarseggiano e l’impulsività avanza. La seconda metà del mese è perfetta per incrementare la vita di società.