anno XI n. 7 - Luglio 2012 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta
Le location del festival
Cattedrale dell’Assunta
Piazza d’Armi
Terrazza della Casa del Sole
Terrazza del convento
Androne delle Clarisse Regolamento e accesso alle proiezioni: Per accedere alle proiezioni delle opere in concorso e alla mostra è necessario l’accredito IFF. €. 7,00 ed è valido per l’intera settimana (con l’accredito si accetta il presente regolamento) Agli incontri e alle proiezioni della Chiesa dell’Assunta bisogna acquistare il biglietto (€.5,00 - per gli accreditati €. 3,00) Alle proiezioni delle 22.30 al Piazzale delle Armi bisogna acquistare il biglietto (€.5,00 - per gli accreditati IFF €. 3,00) Cattedrale dell’Assunta | Terrazzo del convento | Casa del Sole | Giardino delle Clarisse , si può salire a piedi o accedere con l’ascensore Piazzale delle Armi | si accede SOLO a piedi
L’accredito non costituisce prenotazione, l’ accesso alle proiezioni è consentito fino ad esaurimento posti. Con l’acquisto dei biglietti per la cattedrale dell’Assunta e per il piazzale delle armi (2a serata) è garantito il posto a sedere Il Castello Aragonese oltre ad essere un bene culturale dell’isola è una propietà privata pertanto si prega di osservare il massimo rispetto dei luoghi. Durante le proiezioni si prega di spegnere i cellulari o di abbassare la suoneria al minimo
luglio2012 EDITORIALE
ISCHIA FESTIVAL: CINEMA DELL’INCANTO Giffoni: giovane da 42 anni. Grandi star in arrivo.
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Cari amici lettori, un’altra estate è pronta per essere vissuta e raccontata attraverso il linguaggio del cinema, delle immagini, dell’audiovisivo. Come ormai da tradizione la nostra redazione resta “aperta per ferie”, per trasferire sul web la cronaca in tempo reale. Una cronaca che, con la bella stagione, riguarda principalmente il mondo della celluloide. Eccoci dunque in quel di Ischia, all’interno di scenari semplicemente incantevoli per raccontare il Festival ideato da Michelangelo Messina e dedicato al mondo delle location e delle scenografie. La kermesse che valorizza una componente importante del prodotto ci-
nematografico. Tra mare, sole e tanto cinema di qualità, seguiremo il festival proponendo interviste, servizi, protagonisti, video e gallerie fotografiche. Il web sarà la “casa madre” dei nostri reportage. Sfogliando questo numero una gustosa anteprima dell’evento con le interviste al direttore artistico, al regista Francesco Patierno, al direttore della Film Commssion della Regione Campania, Maurizio Gemma. Tutti coinvolti anche nel dibattito che riguarda l’importanza e i vantaggi che il turismo può trarre da un set cinematografico. Da Ischia a Giffoni il passo è breve. Due kermesse apparentemente lontane, ma unite
dalla grande passione per il cinema. Il Festival numero uno al mondo dedicato ai ragazzi festeggia i suoi 42 anni portando alla Cittadella ben 3300 giurati di 54 nazioni. Tutti uniti dal tema scelto per questa edizione ricchissima di star: la felicità. Perché nessuno deve permettersi di demoralizzare i giovani. Con Enzo Gragnaniello e Carlo Luglio, infine, parliamo del documentario “Radici” che ad ottobre vedrà la sua luce in DVD. Un progetto per raccontare Napoli attraverso poesia e musica. Felice estate cari amici. L’appuntamento è sul web con tantissimi servizi e contenuti. Perché noi restiamo “aperti per ferie”!
Articoli
luglio2012 SOMMARIO TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI VISION EDITORIALE SRL Manoscritti, dattiloscritti, articoli, disegni e fotografie non si restituiscono anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta preventiva da parte dell’editore. Gli autori e l’editore non potranno in alcun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’uso improprio delle informazioni contenute.
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07 MICHELANGELO MESSINA Buon Compleanno al ‘mio’ Festival
12 FRANCESCO PATIERNO Il razzismo? Parliamone ad Ischia
20 GIFFONI Giovani, grandi star e tanta… Felicità!
36 ENZO GRAGNANIELLO Alle ‘Radici’ della mia Napoli
Rubriche
23 Libri | 27 Moda | 28 Social | 30 Radio 33 Arte | 34 Talenti | 40 Palco & Scena 42 Cinema | 44 Da non perdere | 45 Programma Ischia Film Festival
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UN CAFFE’ VIRTUALE CON IL DIRETTORE ARTISTICO DELL’ISCHIA FILM FESTIVAL, CHE TAGLIA IL TRAGUARDO DEI DIECI ANNI. DOCUMENTARI, CORTOMETRAGGI E OPERE PRIME. SENZA DIMENTICARE CONVEGNI ED INCONTRI LEGATI AL TEMA DEL TERRITORIO. L’EDIZIONE 2012 TUTTA DA SEGUIRE ONLINE CON I SERVIZI ESCLUSIVI DI SET!
Michelangelo Messina Turismo e location: ecco il mio festival. Il cinema come luogo dell’anima tx Gaetano Ippolito g.ippolito@setweb.it ph Marica Crisci & Domenico Ruggiero
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D - Dieci anni fa. Nasce l’Ischia Film Festival. Da dove parte l’idea di una kermesse dedicata alle location sull’isola?
“L’idea da cui sono partito è sempre stata divisa in due parti. La prima era quella di realizzare un evento commerciale per aiutare le produzioni, soprattutto italiane, a trovare un nuovo partner che potesse farle risparmiare sul budget da investire
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sul territorio, per poi rinvestire i risparmi ottenuti, divenendo così più competitivi sul mercato internazionale. La seconda, dall’anima artistica, voleva premiare gli scenografi, spesso non gratificati, a cui andava il merito di trovare spettacolari location ai propri film. A quel punto il nuovo partner non poteva non essere il territorio, visto che il cinema da sempre lo ha promosso attraverso i suoi racconti cinematografici. Così – ricorda Michelangelo
Messina – il progetto prendeva forma ed evidenziava sempre più la necessità di sviluppare un dialogo tra le due idee, in un connubio tra produzione e cultura. Per far ciò diveniva essenziale salvaguardare il territorio e il suo ambiente, la particolarità e la sua diversità culturale. Un disegno tanto complesso necessitava di un’organizzazione precisa. Da qui la scelta di tre obiettivi da perseguire: far conoscere l’importanza del luogo, in gergo
location (termine fino a quel momento sconosciuto), premiare quelle opere in grado di esaltare il territorio e la sua cultura e creare attraverso la BILC accordi commerciali e cineturistici. La scelta di realizzare poi il Festival ad Ischia, in casa, mi ha permesso di sentirmi indipendente nelle mie scelte. Il Castello, in tal senso, esprimeva in pieno il concetto di “luogo dell’anima”, sottolineando l’importanza di un evento che vuole parlare dei luo-
ghi e della loro cultura”. - Il cinema è spesso ignorato dalle istituzioni che si occupano di turismo. Eppure è successo che location diventassero dei veri attrattori turistici. Come “The passion” di Mel Gibson per i Sassi di Matera. “Scommettemmo su questo film nel lontano 2003 e questo piccolo “azzardo” di premiare per
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VOGLIAMO RIMANERE UN EVENTO SEMPLICE ED ELEGANTE. A SOPRAVVIVERE SARANNO SOLO I FESTIVAL CON QUALCOSA DI SENSATO DA PROPORRE
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LE PROIEZIONI IN LUOGHI INCANTEVOLI: LA CATTEDRALE DELL’ASSUNTA, LA TERRAZZA DEL SOLE, LA TERRAZZA DEL CONVENTO E PIAZZA D’ARMI
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la prima volta un film che era ancora in post-produzione fu forse la chiave del successo. L’uscita del film rappresentò un grande boom per Matera. I casi sono innumerevoli, ed oggi, con nostra grande soddisfazione, si parla continuamente di cineturismo. Un neologismo nato ad Ischia ed oggi presente negli aggiornamenti dei dizionari di lingua italiana. Le istituzioni che si occupano di turismo in Italia e in Europa cominciano ad essere molto sensibili all’argomento e ci auguriamo che questo trend positivo contamini presto anche la Campania”.
- Come si sono sposati festival e turismo in questi dieci anni? “In una località come Ischia, già nota ai più, ma spesso relegata a un turismo termale o balneare, il nostro Festival s’inserisce come evento atto a rivitalizzare l’immagine dell’isola verde, conferendole un’opportunità di rinnovamento unica nel suo genere e affatto slegata dall’identità del territorio. Non dimentichiamo che Ischia deve proprio al cinema la trasformazione da realtà povera e rurale a moderno distretto turistico. L’IFF cerca, nei limiti delle sue risorse, di ridare lustro al territorio”.
- Crescita sempre più esponenziale di manifestazioni. Eventi che nascono e muoiono in un’edizione. Nonostante la scarsità di fondi. Quale deve essere oggi il “senso” di un festival del cinema? “Non stiamo vivendo un momento facile per la cultura in Italia e penso che, paradossalmente, questo possa rappresentare quel filtro attraverso cui passeranno solo le iniziative che hanno “senso di esistere”. Per anni abbiamo assistito alla nascita e morte di eventi, giustificata solo dalla possibilità di intercettare fondi pubblici. In futuro la mancanza di finanziamenti consentirà di sopravvivere solo a chi può contare su un prodotto culturalmente sensato e amministrativamente sobrio. Se saremo all’altezza di questi parametri, forse, ci rivedremo per uno speciale sui venti anni del festival. E anche per quelli di SET!” © Riproduzione riservata
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Francesco Patierno: Ci vediamo ad Ischia per parlare di razzismo e di tante false moralità tx Carlo Lanna c.lanna@setweb.it
H - Hai sempre creduto e sostenuto il Festival di Ischia. Quest’anno la kermesse compie dieci anni. Cosa rappresenta questo appuntamento e che augurio ti senti di dare al Festival?
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“L’Ischia Film Festival è una kermesse molto importante
IL REGISTA NAPOLETANO TORNA AL FESTIVAL DI ISCHIA PER PARLARE DI RAZZISMO AL NORD, ATTRAVERSO “COSE DELL’ALTRO MONDO”, L’ULTIMO FILM CON PROTAGONISTI DIEGO ABATANTUONO E VALERIO MASTRANDREA. E FORSE SVELERA’ QUALCHE NOVITA’ SUL NUOVO LAVORO GIA’ IN PREPARAZIONE….
non solo per il cinema, ma anche per i luoghi dell’Isola. Ho partecipato fin dalla prima edizione, ed è sempre una grande emozione tornare. Sono un grande sostenitore di questo Festival, è vero, e mi auguro che tanti altri registi vogliano omaggiare questo appuntamento. Un appuntamento
dove le location sono regine assolute. Proprio durante la prima edizione – ricorda Francesco Patierno – ho presentato in concorso il film Pater Familias, ed ho vinto due premi, uno per la regia e l’altro per la fotografia. Quest’anno ci tornerò con piacere, anche perché verrà proiettato il mio ultimo
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LA CRISI STA RALLENTANDO IL PROCESSO DI EVOLUZIONE DEL CINEMA ITALIANO. MOLTI REGISTI NON RIESCONO A STACCARSI DAL COMMERCIALE
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film, Cose dall’altro mondo, piuttosto chiacchierato nel bene e nel male. Vedremo che reazioni susciterà in quel di Ischia”.
c’è sempre meno possibilità di trovare i fondi necessari per produrre un film. Senza soldi le Film Commission servono a poco”.
- Il ruolo delle Film Commission nelle ultime stagioni è stato molto importante. Quali potrebbero essere altre risorse per sconfiggere il problema dei costi produttivi?
- “Cose dell’altro mondo”, un successo con tante polemiche. Ad attaccarti furono principalmente quelli della Lega. Come hai reagito? E la tua reazione alle ultime notizie che riguardano il partito di Bossi?
“Le Film Commision fanno la differenza, per i film che vengono girati in territori inesplorati dal mondo cinematografico. Senza di loro le produzioni più commerciali e, soprattutto, quelle di “nicchia” non potrebbero esistere. Certo che in questi tempi di crisi,
“Le reazioni che ha creato il film, erano del tutto prevedibili. La trama del lungometraggio era piuttosto inconsueta, per questo avevo deciso di portare avanti il progetto con estrema determi-
nazione. Come in ogni pellicola che si rispetti, Cose dall’altro mondo ha avuto i suoi sostenitori e i suoi detrattori. Le polemiche sono incominciate addirittura prima che il film arrivasse nelle sale. Il lungometraggio ha fatto comunque la sua strada. Ho avuto il piacere di aver lavorato con un attore come Diego Abatantuono e sono soddisfatto del risultato ottenuto. Purtroppo viviamo in paese in cui si dà troppa importanza ai “si dice” piuttosto che a ciò che si vede. Diciamo di aver scelto la tematica giusta: cosa sarebbe la nostra vita se un bel giorno gli immigrati decidessero di ritornarsene a casa loro? Ancora oggi uno dei dibattiti più accesi, specie sul web”. - Hai qualche nuovo progetto che sta prendendo forma? “Sì, stiamo al lavoro a un nuovo film, ma ora è ancora troppo presto per parlarne. Il protagonista sarà Claudio Bisio”. - Cosa ne pensi del cinema italiano e straniero degli ultimi anni?
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“Sicuramente il cinema è tutt’ora in completa evoluzione, continua a modificarsi. Quello che noto, da spettatore, è che il cinema degli ultimi anni sta puntando più sulla drammaturgia. Nel senso che si dà più importanza allo sviluppo psicologico del personaggio che alla storia. Questo è un particolare che sto notando soprattutto nelle serie tv americane. La serialità d’oltreoceano riesce davvero ad eguagliare il cinema e a volte anche a superarlo. Le produzioni televisive hanno delle caratteristiche stilistiche molto particolari, che partono dal racconto della storia per poi anche loro, focalizzare l’attenzione sul personaggio. © Riproduzione riservata
Maurizio Gemma Cinema e turismo: un binomio di successo per dare un calcio alla crisi
tx Gaetano Ippolito g.ippolito@setweb.it
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REALITY regia di Matteo Garrone / prod. Archimede e Fandango / Foto di Edoardo Castaldo / Location: Sant’Antonio Abate (NA) , Grand Hotel la Sonrisa / maggio 2011
- Con la crisi economica le produzioni puntano al cosiddetto “cinema del reale”, in cui le “location” diventano fondamentali. Quindi il ruolo delle Film Commission ha assunto proporzioni considerevoli.
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“A partire dal secondo dopoguerra, le ambientazioni
INCONTRIAMO IL DIRETTORE DELLA FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA, PARTNER SEMPRE PIU’ INDISPENSABILE PER LE PRODUZIONI da PICCOLO E GRANDE SCHERMO. DOPO I TRIONFI DI “BENVENUTI AL SUD” E CHECCO ZALONE, PRONTA UNA NUOVA SCOMMESSA: “REALITY” DI MATTEO GARRONE, GIA’ TRIONFATORE A CANNES.
reali sono sempre state importanti nel cinema, ma anche nella grande tradizione documentaristica televisiva. Più recentemente i luoghi reali hanno assunto una funzione importante anche nella fiction televisiva. In Italia le Film Commission si sono affermate a partire dalla metà degli anni no-
vanta, svolgendo oggi una funzione importante, attraendo e rendendo possibile produzioni anche in territori lontani dai centri di produzione tradizionali e contribuendo alla promozione di questi territori anche in chiave turistica, definendo nuovi scenari e uno spazio di libertà creativa per autori
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IL PROGETTO CINEMA E TERRITORIO E’ ECCEZIONALE. LUOGHI DA ‘SET’ COME MATERA E CASTELLABATE HANNO REGISTRATO BOOM INCREDIBILI
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LA KRYPTONITE NELLA BORSA regia di Ivan Cotroneo / prod. Indigo Film / Foto di Gianni Fiorito / Location: Napoli, Veduta da ex Complesso Conventuale Suor Orsola Benincasa / maggio 2011
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e produttori. Le Film Commission – spiega Maurizio Gemma – hanno saputo veicolare e valorizzare contribuendo in tal modo alla forte connotazione territoriale di grandi successi come “Benvenuti al Sud” di Luca Miniero e “Che bella giornata” di Gennaro Nunziante. Entrambi i film hanno riscosso un enorme gradimento di pubblico in tutta la penisola, successo che a nostro avviso è stato favorito in maniera significativa da un genuino senso dei luoghi e delle ambientazioni anche grazie al significativo apporto dei territori”. - Le istituzioni sono consapevoli della vostra funzione di attrattore e marketing territoriale? “Io parlerei di funzione strategica della produzione audiovisiva.
Avere una produzione è un evento vantaggioso per un territorio che le istituzioni non dovrebbero ignorare. Purtroppo tante Film Commission garantiscono a malapena il ruolo di intermediazione tra territorio e produzione per via di carenza di fondi ed attenzione da parte delle istituzioni. In molti paesi esistono invece organismi nazionali articolati con antenne regionali e locali. Quindi vengono realizzate politiche nazionali che garantiscono continuità al lavoro delle FC anche a prescindere dai contesti politici locali. Per tornare agli aspetti legati al marketing territoriale, con “Benvenuti al Sud” Castellabate ha avuto un incremento del 40% dei flussi turistici in bassa stagione. Ciò dimostra che il ritorno di visibilità e promozione per un luogo interessato da un evento
cinematografico di successo è un dato oggettivo”. - “Reality”, il film di Matteo Garrone, premiato al recente festival di Cannes, è stato girato in Campania con il supporto della FCRC. Quali sono state le difficoltà? La storia delle ambientazioni del film, sono quasi tutte girate nell’area vesuviana e a Napoli. Effettuati sopralluoghi in circa 150 ville vesuviane. Nel film si vedranno gli incantevoli scenari di Palazzo Pignatelli di Montecalvo fra San Giorgio a Cremano e Portici (per l’abitazione del protagonista) e Palazzo Pignatelli di Monteleone nel quartiere Barra di Napoli (per l’area mercatale). Un’altra ambientazione bellissima è quella dello storico Mercato Ittico di Napoli, edificio progettato dall’architetto Luigi Cosenza alla fine degli anni ‘20”. - Siamo a Ischia per il festival dedicato alle “location”. Secondo te oggi quale deve essere il ruolo dei festival, considerando lo sviluppo del web che ci consente di vedere tutto da casa?
THE WHOLLY FAMILY regia di Terry Gilliam / prod. Garofalo - prod. esecutiva Blue Door / Foto di Maria Marin / Location: Bacoli (NA), Casina Vanvitelliana/ gennaio 2011
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“A mio avviso la formula tradizionale del festival generico è superata e obsoleta, anche se continua a svolgere una funzione sociale, culturale e turistica. I festival – conclude Gemma – dovrebbero avere una funzione di approfondimento di contenuti ed espressioni artistiche e non più una funzione di vetrina. Il lavoro di Michelangelo Messina ed Enny Mazzella con il cineturismo è eccezionale perché hanno saputo declinare il rapporto tra cinema e territorio offrendoci la possibilità di ascoltare esperti mondiali sul tema”. © Riproduzione riservata
tx Vincenzo Lombardi v.lombardi@setweb.it
ph Fabrizio Marchesi
42° Giffoni Film Festival
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Cinema, star, musica e tanti giovani. Ecco la cittadella della felicità! LA KERMESSE NUMERO UNO AL MONDO DEDICATA AI RAGAZZI AVRA’ UN TEMA SPECIALE. OLTRE TREMILA GIURATI CON 54 NAZIONI RAPPRESENTATE. GRANDE SPAZIO ALLA MUSICA E ATTESA SPASMODICA PER L’ARRIVO DI DIANNA AGRON, LA ‘STAR’ DI GLEE. TANTE LE ANTEPRIME TRA CUI IL NUOVO CAPITOLO DE ‘L’ERA GLACIALE’
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Sono 3.300 i bambini, ragazzi e giovani che giungono da ogni angolo del Globo per vivere l’indimenticabile esperienza del Giffoni. Un’occasione per stare insieme, per conoscersi, per incontrarsi e confrontarsi in nome della passione per l’arte, la cultura e il cinema. Essere giurato significa avere la responsabilità di discutere, scegliere e votare il film che più degli altri ha saputo suscitare emozioni in sala. Oltre 54 nazioni rappresentate e 160 città italiane che daranno vita ad un vero melting pot di esperienze
e colori. Tre le new entry di quest’anno per quanto riguarda i giurati provenienti dall’estero: Cina, Venezuela e Argentina. Dal 14 al 24 luglio ritorna la rassegna cinematografica per giovani più famosa al mondo, con rinnovato entusiasmo e con tantissime attività. Una quarantaduesima edizione ricca di ospiti internazionali e italiani, anteprime in esclusiva e tantissimi film in concorso, animata da migliaia di ragazzi, da sempre il vero cuore pulsante del Festival. Undici giorni di cinema, arte, cultura e tanta musica, grazie alla
collaborazione del Neapolis Rock Festival. La FELICITÀ è il tema che farà da filo conduttore all’edizione di quest’anno. Un motivo che, in un periodo di crisi generale per il nostro Paese e per il mondo intero, il Giffoni Film Festival ha voluto suggerire proprio per guardare al futuro con ottimismo, schierandosi apertamente dalla parte di chi vuole incoraggiare e non demoralizzare i giovani. “Mai come in questo momento – dichiara il fondatore e managing director, Claudio Gubitosi – Giffoni sente il dovere di non tagliare, quanto piuttosto di modificare, di evolversi. E sarà proprio la felicità ad esplodere nel tempo della crisi. Un meccanismo propulsore di energie positive che non si limiterà alle attività dentro l’area della Cittadella del Cinema. Un Festival condiviso. Siamo felici che i nostri giovani da ogni parte del mondo saranno a Giffoni per il ‘loro’ evento”. Tante le anteprime di qualità e anticipazioni su titoli che arriveranno nelle sale italiane in autunno. Ci sarà MADAGASCAR 3 – RICERCATI IN EUROPA, seguito a ruota da STRUCK BY LIGHTNING, opera che segna il debutto cinematografico di uno dei protagonisti della serie-tv di successo Glee, Chris Colfer. Poi toccherà a UN MOSTRO A PARIGI, campione di incassi in Francia. Il film uscirà in Italia il prossimo 9 novembre con
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IL DIRETTORE GUBITOSI: PROPRIO IN QUESTO MOMENTO DIFFICILE SENTIAMO IL DOVERE DI FAR ESPLODERE TANTA FELICITA’ ED ENERGIE POSITIVE
un cast di voci d’eccezione: Arisa, Raf, la coppia Enrico Brignano ed Enzo Decaro, Maurizio Mattioli e Simona Borioni. Altra anteprima con DIARIO DI UNA SCHIAPPA 3 – VITA DA CANI e grande evento con i protagonisti de L’ERA GLACIALE 4 – CONTINENTI ALLA DERIVA. Poi il tradizionale parterre di grandi firme ad infiammare i cuori. Madrina dell’evento, in occasione dell’apertura del 14 luglio, la celebre conduttrice Mara Venier. Red carpet per Jessica
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Alba e il duo comico Ale e Franz, Marco Giallini Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti. Poi ancora Luca Miniero, la splendida Martina Colombari e Filippo Nigro. Mercoledì 18 luglio la Cittadella del Cinema si infiammerà per l’arrivo, per la prima volta in Italia, della star di GLEE Dianna Agron. Ancora tante star di casa nostra: da Anita Caprioli a Chiara Francini, fino a Francesca Inaudi , Sonia Bergamasco. Arriva al ‘Giffoni’ anche un mito come Jean Reno. © Riproduzione riservata
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QUEI ‘BAMBOCCIONI’ ANCORA TANTO UTILI AL NOSTRO PAESE Alessandro Aresu è nato nel 1983, è cresciuto negli anni in cui la televisione commerciale è diventata un fenomeno di massa e i cartoni animati uno dei miti dei ragazzi, oggi giovani adulti in una società gerontocratica che sottovaluta la “Generazione Bim Bum Bam” (pag. 216, € 17). Nati tra il 1975 e il 1990, i suoi rappresentanti sono cresciuti con Uan, mentre la vecchia Italia si dibatteva tra debito pubblico, stragi di Stato e la Cina iniziava il suo processo di trasformazione. Giocando attraverso 131 “domande e risposte precise”, Alessandro
Aresu ci svela cos’è stato sul serio il “trentennio perduto”, dal 1981 a oggi, attraverso un racconto ricco di ironia pungente e leggerezza, ma anche capace di intuire le ragioni della nostra decadenza. Un libro che costruisce in maniera sorprendente l’immaginario, lo stile e l’universo culturale di una generazione mal rappresentata dalle analisi del censis: circa dieci milioni di giovani italiani bollati come “bamboccioni”, che rappresentano una collettività più viva che mai, oggi cruciale per il futuro del nostro paese.
L’ILLEGALITA’ DIFFUSA CHE CORRODE ECONOMIA E DEMOCRAZIA Convitato di pietra, cancro, ‘fattore C’: la criminalità organizzata è stata definita in tanti modi diversi. Raffaele Cantone, per otto anni alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, la conosce come pochi. La camorra è uscita ben al di fuori dei confini della delinquenza tradizionale, diventando ora un occulto quanto determinante socio in affari, ora un candidato ‘impresentabile’ alle elezioni, ora un alibi dietro cui nascondere l’inefficienza delle amministrazioni pubbliche nel gestire grandi emergenze, prima fra tutte quella dei rifiuti
campani. Cantone, in “Operazione Penelope” (pag. 176, € 12), affila come un bisturi il suo sguardo per tracciare un lucido spaccato dei mali della società italiana, oggi più che mai dilaniata fra l’anticultura del malaffare e la volontà di voltare finalmente pagina, in nome del rispetto delle regole. Con una speranza: unire alla forza delle azioni il potere delle parole, per condividere una battaglia che è di tutti gli italiani, quella contro l’illegalità diffusa che può corrodere le basi democratiche ed economiche del paese.
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Mattia
Sbragia
tx Wanda D’Amico w.damico@setweb.it
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‘Con quella faccia un pò così…’: dalla commedia alle grandi produzioni OLTRE QUARANT’ANNI DI CARRIERA VISSUTI ATTRAVERSANDO I DIVERSI GENERI DELLA CINEMATOGRAFIA. L’ATTORE ROMANO SARA’ TRA GLI OSPITI DEL FESTIVAL DI ISCHIA PER PRESENTARE E DISCUTERE DI “DIAZ”, LA SUA ULTIMA INTERPRETAZIONE NEL FILM CHE RACCONTA I DRAMMATICI FATTI DEL G8 DI GENOVA NEL 2001.
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Volto popolarissimo. Interprete di fiction di successo e produzioni internazionali. Dal “Maresciallo Rocca” a “La Passione di Cristo”, da “Ocean’s Twelve” a “Terra Ribelle”, fino a “Diaz”, l’ultimo lavoro cinematografico, incentrato sui fatti del G8 di Genova del 2001. Una vita dedicata al cinema, nelle più svariate forme, dai film in costume al piccolo schermo, dall’Italia all’America, passando per le rievocazioni di tragici scenari. Un volto garanzia di professionalità con un percorso di quarant’anni da raccontare.
- Una carriera lunghissima: quanto è cambiato Mattia Sbragia e la sua passione per il cinema e quanto è cambiato il cinema intorno a lui? “Diciamo che Mattia è invecchiato di quarant’anni (ride n.d.r.), anche se il suo amore per il cinema è rimasto sempre lo stesso. Così come la passione. Mi devono sparare per farmela passare. Il cinema, al contrario di me, è cambiato, visti i grossi problemi finanziari. Si è dovuto ridimensionare considerando la grande recessione che stiamo vivendo”.
- In questi 40 anni di carriera ha toccato ogni genere: film in costume, commedia, grandi produzioni. Quali sono le qualità e le caratteristiche che permettono ad un attore di essere così malleabile? “La malleabilità è data da diversi fattori, sia dall’attore che dall’ambiente. Essere malleabili è un presupposto importante non solo nel cinema, ma in ogni ambito della vita. Bisogna avere la capacità di capire gli altri, uniformarti a loro e portare avanti un progetto comune. Dal punto di vista cinematografico la regia gioca un ruolo importante, così come tutto lo staff tecnico. Bisogna essere conformati per raggiungere lo stesso scopo”. - Di recente nelle sale con il film “Diaz”, film che racconta le vicende del G8 a Genova. Qual è la sua esperienza nel rivivere quella storia? “Interpreto il ruolo del commissario che viene inviato da Roma a Genova per indagare sui fatti accaduti. Non si sa bene in funzione di cosa viene scelto, lui si è sempre occupato di terrorismo e viene mandato lì ad occuparsi, invece, di un problema di ordine pubblico. La situazione è stata gestita come se si stesse facendo anti terrorismo. Ogni indagato, è stato tenuto prigioniero a disposizione delle indagini, incarcerati, bistrattati e a volte anche torturati, poi messi dentro dei pullman e spe-
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LE COMPONENTI PER UN BUON FILM? LA CAPACITA’ DI CAPIRE GLI ALTRI, UNA BUONA REGIA E TANTO AFFIATAMENTO CON LO STAFF TECNICO
diti oltre le frontiere italiane e spesso massacrati di botte. Di queste cose, come di altre, non si è mai capito di chi fosse la responsabilità e ci sono molti lati oscuri in questa vicenda. Ci sono dei processi aperti, ci sono persone che sono state condannate, ma che continuano a rimanere nei loro posti. In Italia, ormai, la legalità non ha più peso, nonostante la legge preveda delle cose, ne vengono fatte sempre altre”. - L’Ischia Film Festival che genere di opportunità può dare al
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binomio cinema e territorio? “Il Festival di Ischia è stato pensato in un modo molto particolare e credo non abbia altri riscontri simili, almeno sul territorio nazionale. Ha cominciato ad interessarsi di quelle che sono gli sbocchi del cinema fuori dall’Italia, e ha preso in considerazione elementi che servono a veicolare quelle che sono le intenzioni. E’ un festival che dà importanza alle location, con attenzione a ciò che ha emozionato. E questi non sono elementi da sottovalutare”. © Riproduzione riservata
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QUANDO MODA E CINEMA SI INCONTRANO
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Cinema e moda sono andati sempre a braccetto e non esiste connubio migliore per il lancio di vere icone di stile che segnano un’epoca e che restano attuali nonostante il passare degli anni. E nonostante siano appunto trascorsi ormai ben 50 anni non perde mai il suo fascino una delle pietre miliari del cinema, il capolavoro di Blake Edwards tratto dal famoso romanzo di Truman Capote COLAZIONE DA TIFFANY. Un film che ha fatto sognare le donne di tutto il globo grazie proprio alla protagonista femminile, Audrey Hepburn, che ha “vestito” appunto i panni di Holly Golightly, una giovane donna dai mille sogni e mille delusioni, esuberante, frivola, profonda e romantica. E da sogno sono gli abiti che indossa realizzati da GIVENCHY all’inizio della sua carriera, primo su tutti il tubino nero, le petit robe noir, della scena iniziale dove la protagonista lo indossa insieme ad una collana multifilo di perle e grandi occhiali da sole. Il tubino nero è divenuto un capo indispensabile, adatto a tutte le occasioni perché conferisce un’allure senza tempo. La stessa Hepburn sosteneva che il suo stile era accessibile a tutte bastava tirare su i capelli, indossare grandi occhiali da sole e un tubino nero. Un look semplice da riprodurre ma che proprio per la sua semplicità non contempla accessori suprflui: un jeans e una maglietta dolcevita, una camicia bianca, il tubino nero, occhiali da sole, cappello e perle che completano il look da vera diva.
© Riproduzione riservata
tx Nica Crisci n.crisci@setweb.it
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tx Maria Michela Formisano ph Marica Crisci
Il gran giorno per il documentario INSIDE AFRICA ha una data, un orario e una location prestigiosa. Perchè il 5 luglio alle ore 22, presso la Casa del Sole dell’isola verde, l’opera scritta e diretta da Gaetano Ippolito, e prodotta da SET, sarà presentata all’Ischia Film Festival nella sezione fuori concorso “scenari”. E mentre si preparano i bagagli per l’appuntamento con la manifestazione tra le più prestigiose del settore, facciamo due chiacchiere con Giuseppe Valente, il medico missionario protagonista del documentario e presidente dell’associazione “Una mano tesa per Tharaka” che da anni opera e realizza strutture sanitarie in Tanzania e Kenya.
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INSIDE AFRICA ALL’ISCHIA FILM FESTIVAL PER PROMUOVERE LE MISSIONI IN TANZANIA Qual è la cosa che ami di più della Tanzania? Gli occhi acquosi dei bambini e il sorriso degli abitanti, espressione di una serenità “angelica” e di una gioia di vita per me, per noi, rara se non addirittura sconosciuta. Amo anche i colori dell’Africa, intensi, incontaminati; i paesaggi immensi, senza confini, sfumanti verso il cielo; le voci della Savana, specie all’alba, un concerto che accompagna l’arrivo della luce e saluta il nuovo giorno; gli odori della terra, del mango in fiore, ma soprattutto lo spettacolo del cielo stellato la notte, una coperta luccicante che hai la sensazione di poter toccare alzando il braccio. Che significa fare il medico in Africa? Le mie brevi ed intense esperienze di medico in prima linea sul fronte delle emergenze sanitarie di una
popolazione poverissima, hanno risvegliato ideali e stimoli etici sopiti sotto la coltre del lavoro di routine che svolgo da anni. Eppure furono proprio quegli ideali a spingermi alla facoltà di Medicina e Chirurgia, gli stessi che l’Africa mi ha restituito insieme all’entusiasmo del “fare utile”. Lavorare in questi ospedali di frontiera è difficile, perché spesso bisogna confrontarsi con la mancanza di strumenti, apparecchiature, farmaci. Ci si trova spesso ad affrontare casi estremi rari in Occidente, perché lì ci si rivolge al presidio sanitario solo quando è l’ultima speranza di sopravvivenza, quando la malattia o la malformazione hanno già fatto danni devastanti. A che punto sono i lavori per
la costruzione del dispensario medico di Pande, questo piccolissimo villaggio di capanne della Tanzania, per il quale da un anno state raccogliendo fondi? Le ultime notizie, inviatemi dal sindaco di Pande tramite un amico, sono entusiasmanti. La costruzione procede celermente e si amplia rispetto ai progetti e propositi iniziali. Da un semplice edificio per le vaccinazioni e la distribuzione di farmaci salvavita, infatti, diventerà un Hospitalday, dotato di un primo soccorso, di una sala travaglio e una sala parto, di una piccola sala operatoria per le emergenze e di duo o tre stanze di degenza. Un vero miracolo di moltiplicazione, insomma.
Quando si ritorna in Africa? Io ci tornerei subito, al massimo domani. E, invece, occorre attendere il momento opportuno. Non è possibile assecondare il “mal d’Africa” e/o dal desiderio di solidarietà, chiudendo tutto e partire. Il buon senso impone di dosare le “fughe” nel rispetto dei tempi e dei modi opportuni, ossia quelli che ci permettono di essere concretamente utili, e soprattutto coerenti all’azione di beneficenza che da anni portiamo avanti in quelle terre. Ma occorre anche mantenere fede agli impegni professionali, familiari, civili e umani assunti qui, in Italia, perchè la casa dell’amore e della solidarietà non ha le pareti dell’incoerenza. © Riproduzione riservata
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Marisol www.radiokisskiss.it
tx Vincenzo Lombardi v.lombardi@setweb.it
Originaria dell’Ecuador, tanti anni vissuti in America. Marisol è una grande esperta di rock band e dj internazionali. Su Kiss Kiss conduce 00K format dedicato a musica, tendenze e notizie che arrivano da ogni parte del mondo. La sua estate? In diretta da Ibiza. Segui Marisol sul web: www.facebook. com/DjLoversShow
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M Marisol, come è nata la tua passione per la radio e per la musica?
“Le sette note fanno parte del mio DNA. Da piccola ascoltavo tanta musica di generi diversi e sono cresciuta seguendo le band rock anni ‘80. Aver vissuto a New York per tanti anni mi ha aperto la mente. Mi sono appassionata alla scena elettronica e andavo a sentire i grandi dj come Tiesto, Van Bureen, Prodigy, Chemical Brothers. Ma anche band di spessore come U2, Prince, Pearl Jam, Aretha Franklin e tanti altri. Una cultura e una sensibilità musicale molto trasversale”. Il tormentone dell’estate?
“Nel mondo della dance potrebbe essere il nuovo disco di David Guetta “Turn Me On” feat Nicki Minaj”. Lui poi fa sempre centro in queste occasioni” Come è cambiata e si è evoluta la radio in questi ultimi decenni? Cosa pensi dell’invasione tecnologica? “Non vivo in Italia da molto tempo, quindi non saprei fare le dovute riflessioni in merito. Di certo ascoltando le varie ra-
dio penso che non venga fatta una programmazione musicale che rispecchi fino in fondo le esigenze degli ascoltatori. Noi di Radio Kiss Kiss abbiamo particolarmente a cuore questo aspetto e facciamo continui sondaggi che ci aiutano a capire e a proporre la musica migliore. Sicuramente la tecnologia aiuta la musica a girare il mondo. Ci ascoltano in streaming dall’America, Australia, dal mio paese di origine, l’Ecuador e da ogni angolo del mondo e questa è una cosa fantastica!”. Ci parli dei tuoi impegni in radio, del tuo programma? “A Radio Kiss Kiss conduco un programma insieme a Marco & Giò che si chiama 00K, dalle 15 alle 17 dal lunedì al venerdì, mentre il sabato andiamo in onda dalle 13 alle 16. 00K è un contenitore di notizie dal Mondo che spaziano dalla tecnologia alla natura, dai social network al mondo dei Club e dei Dj, affrontando ogni argomento con la dovuta ironia e leggerezza di un programma pomeridiano. Inoltre realizzo le interviste ai Dj più famosi del
mondo, seguendo da vicino il progetto Kiss Kiss Clubbing specializzato sul mondo dei Dj Superstar. Per l’Estate trasmetterò da Ibiza. Un’isola magica che diventa il centro di tutte le tendenze più seguite al mondo. Da Settembre curerò un altro programma come unica conduttrice…” Una canzone è per sempre. Ci dici il tuo tris d’assi, i brani che in qualche modo hanno segnato la tua vita? “Voglio segnalare artisti che mi hanno accompagnato nei momenti più importanti della mia vita: Patti Smith, Janis Joplin, David Bowie, U2, The Cure, Tom Petty, Gloria Gaynor, Madonna, Donna Summer, Michael Jackson. Comunque un brano tra tutti “Stairway To Heaven” dei Led Zeppelin”. Marisol ci salutiamo con un consiglio da dare ai giovani che sognano di fare radio…. “E’ un mondo difficile e competitivo, dove non si finisce mai di imparare, ma l’importante è non farsi plasmare. Bisogna sempre mantenere la propria personalità e portare avanti le proprie passioni”. © Riproduzione riservata
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Una perla cine matografica
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Un numero quello di Luglio dedicato al cinema e non poteva mancare in questa rubrica, un gran capolavoro cinematografico. Un film che parla della storia del pittore Johannes Vermeer: “La ragazza con l’orecchino di perla”, di Peter Webber, uscito nel 2003 e candidato al premio Oscar per migliore scenografia, migliore fotografia e migliori costumi. Pittore olandese e grande esponente della pittura fiamminga. In ogni suo dipinto, gli oggetto sono curati nei minimi dettagli, attraversati dalla luce che li rendono vivi, grazie all’utilizzo dei colori che Vermeer applicava in modo particolare creando la sensazione di trasparenza. Vari studi sulle sue opere hanno portato all’ipotesi che Vermeer per dipingere facesse uso della camera oscura, utilizzata di solito in fotografia. Si può spiegare cosi perché i suoi dipinti sono privi di disegno, ricchi di dettagli e gli effetti di luce che rendono alcuni oggetti fuori fuoco ed altri precisamente a fuoco come nella fotografia. Prendiamo come opera proprio “La ragazza con l’orecchino di perla”, attorno alla quale ruota l’intera trama del film. Si tratta di un ritratto a luce finestra di una ragazza molto giovane. La luce morbida evidenzia lo sguardo ammaliante e languido, la pelle chiara e giovane, per poi riflettere sulla grande perla dell’orecchino. Due pennellate separate tra loro creano la forma della perla, ma è l’occhio umano a completare la parte mancante.
tx Marica Crisci m.crisci@setweb.it
Johannes Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla” (1665)
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I PUNTI D’OMBRA NON HANNO MENO IMPORTANZA DELLA LUCE
” Johannes Vermeer 33
Dreamway Tales tx Wanda D’Amico w.damico@setweb.it
NOME: Dreamway Tales (Dario Cavaliere, voce – Ezio Vozza, chitarra – Augusto Bosco, chitarra – Claudio Iadicicco, basso – Luigi Formola, batteria) NATI A: Caserta/Marcianise ETA’: 21/26 PROFESSIONE: Gruppo musicale SOGNO NEL CASSETTO: Riempire uno stadio con un nostro concerto.
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Una ventata fresca in un’estate caldissima. Una strada lastricata di sogni e racconti quella dei DWT il nuovo gruppo made in Campania, ma dalle influenze oltre oceaniche, che ha voglia di stupire, conquistare e soddisfare i gusti musicali degli Italiani. Quando e come nascono i Dreamway Tales? “I DreamWay Tales (Racconti dalla Strada dei Sogni) nascono ad ottobre 2007, attraverso pure coincidenze. Pensiamo sempre che se ognuno di noi si fosse mosso un giorno prima o un giorno dopo, forse avremmo potuto non incontrarci. Tutto è avvenuto tramite web, annunci e conoscenze varie. Il nome nasce dal fatto che sin dall’inizio abbiamo voluto “raccontare”, e che tutti e cinque, nonostante le grandi differenze, anche nelle influenze, abbiamo in comune il fatto di essere dei veri e propri sognatori che spesso faticano a rimanere con i piedi per terra. Sin dall’inizio ci siamo mossi su influenze diverse, che andavano dal British Rock al vero e puro Metal. Siamo ri-
usciti fin da subito ad amalgamare il tutto in quello che oggi sono i DWT”. Inizialmente cantavate in inglese. Nonostante i successi riscossi avete deciso di abbandonare l’inglese e passare a brani in italiano. Come mai? “Cantare in inglese è quello che ci è sempre venuto più naturale. Provammo fin dall’inizio a cantare nella nostra lingua, ma ci risultava non difficile, ma “strano”. Molte band cantano in inglese e si ritrovano poi a fare piccoli tour tra Austria, Germania, Svizzera. La nostra sfida più grande era, ed è ancora, quella di poter emergere in Italia, dove il pubblico è difficile da conquistare ed ha gusti musicali particolari. Abbiamo così deciso di cambiare da un momento all’altro, sfidando la sorte…”. Di recente uscita il vostro primo Lp, “Disordine”, completamente in italiano, contenente dodici tracce e una cover in inglese. Parlateci di questo progetto.
“E’ un progetto che per noi rappresenta un Checkpoint: abbiamo concentrato tutte le nostre energie in questo album, arrivando addirittura a scriverlo per ben due volte! Abbiamo scritto circa venti brani in un periodo dove l’ispirazione non mancava, e abbiamo deciso di selezionare i più validi, quelli che potevano esprimere nel migliore dei modi ciò che vogliamo comunicare. L’album si chiama “Disordine”, per un vero e proprio disordine interiore, mentale, che parte dalle nostre cinque teste, in vari campi, e si immagazzina e distribuisce in undici brani, insieme alla cover che più poteva rappresentarci e che al momento non anticipiamo”. I vostri futuri impegni? “Siamo impegnati nel completamento di questo album, e tutto ciò che lo riguarda: registrazione, missaggio, grafica, stampa e videoclip di quelli che saranno i due singoli. Subito dopo ci sarà la promozione che ci porterà attraverso un minitour a visitare un po’ tutta l’Italia”. © Riproduzione riservata
vai sulla pagina facebook del gruppo e segui tutti gli aggiornamenti: https://www.facebook.com/dreamwaytalesofficial. Sul sito www.setweb.it potrai vedere l’ultimo videoclip all’interno del servizio dedicato alla band.
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Enzo
Gragnaniello
tx Antonietta Sasso a.sasso@setweb.it ph Rossella Sicignano
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“Un ‘musicarello’ per far splendere le radici della bellezza di Napoli” UN’ESTATE DI IMPEGNI E CONCERTI PER IL CANTAUTORE NAPOLETANO CHE HA CHIAMATO A RACCOLTA UN SUPER CAST DI AMICI PER RACCONTARE LA SUA CITTA’ ATTRAVERSO IMMAGINI, CANZONI E LUOGHI MAGICI. UNO SPACCATO EMOZIONANTE E POETICO PER OFFUSCARE IL DEGRADO.
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Dopo lo strepitoso successo di “Passione” firmato da John Turturro, la Napoli anima e musica “rischia” seriamente di provocare nuovi incanti agli spettatori. Grazie al progetto di “Radici”, al quale si è dedicato anima e corpo Enzo Gragnaniello. Il film è un viaggio musicale nella memoria di una Napoli di “sotto”, dei suoi luoghi magici, mitologici e storici, ma anche un percorso nella città di “sopra”, attraverso i suoi monumenti e i suoi quartieri più vivi, sempre punteggiato dalle performance realistiche e oniriche di Gragnaniello con i Sud Express che si intrecciano in sipa-
rietti con artisti partenopei (un cast davvero straordinario) e con l’apporto di immagini cinematografiche di repertorio di una Napoli del dopoguerra e degli anni settanta. Una sorta di musicarello su presente e passato con un taglio leggero che infonde emozioni musicali e visive con il proposito di regalare allo spettatore scorci sulla bellezza di una città sempre offuscata dal male e dal degrado. - Gragnaniello, i versi di una sua canzone citano: “Resto solo io a guardare intorno a me le gocce d’acqua diventare lago dissetare piccoli ani-
mali”. Ci potrebbe spiegare queste parole? “Si è travolti da pensieri e sensazioni e allora si inizia a scrivere, questo accade quando gli occhi si guardano intorno e vedono il mondo e allora lo spirito vuole vivere. Dobbiamo ricordare che dietro le cose brutte ci sono tante altre cose meravigliose.” - Musica e Cinema, un binomio perfetto da sempre. Cosa rende questo matrimonio intramontabile? “La musica è la colonna sonora di ogni vita che accompagna qualsiasi immagine. Quando c’è feeling all’interno di una coppia sposata, questo binomio non può che durare in eterno”. - Quale canzone assocerebbe a questo momento della sua vita? “È difficile! Ci sono così tante canzoni che al momento non saprei cosa rispondere. Penso a “Sognando” di Don Backy. Sognare è una parte fondamentale della nostra vita che non può mai venire meno. Sognare è tornare a casa. Il sogno è lo spirito non la mente, il dono più bello di cui possiamo godere” - “Radici all’inferno e rami verso il cielo” è quanto viene sottolineato nel suo film-documentario: “È il popolo di Napoli che vive così, con le radici ben salde in una terra che brucia nelle viscere
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LE RADICI SONO I VALORI DI OGNI SINGOLA PERSONA. LE RADICI SONO LA GENTILEZZA DEI NAPOLETANI, I PROFUMI DELLA NOSTRA TERRA…
e si protrae verso quel cielo azzurro sperando e vivendo. Napoli è la terra di vulcani attivi. Napoli è piena di sofferenze. Alla gente di Napoli, però, in questo periodo di profonda crisi, basta davvero poco per risollevarsi”. - Allora cosa sono queste radici? “Le radici sono i valori di ogni singola persona, di una famiglia, di una città. Le radici sono la storia, la vita, la poesia, la gentilezza dei napoletani. Napoli non va vissuta ma sentita a occhi chiusi, contemplando
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il mare, la collina, i profumi della terra e del mare che si mescolano a metà strada. La poesia serve ad alimentare lo spirito”. La poesia di Gragnaniello si percepisce dall’entusiasmo semplice e spontaneo quando parla della sua Napoli e della musica che avvolge la città. L’animo di un napoletano verace, parole fatte di acqua salata, cielo azzurro che si specchia nel mare del golfo. Per lui un’estate di concerti senza tralasciare il progetto Malavita Social Gruop: “Per cantare l’amore e il disagio”. © Riproduzione riservata
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Carlo
Luglio
tx Gaetano Ippolito g.ippolito@setweb.it ph Rossella Sicignano
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“Sperimentiamo attraverso il documentario, la nuova risorsa del cinema” INCONTRIAMO IL REGISTA CHE CI RACCONTA LA BELLA ESPERIENZA VISSUTA AL FIANCO DI ENZO GRAGNANIELLO. UN VIAGGIO INEDITO ED AFFASCINANTE IN COMPAGNIA DI ARTISTI COME JAMES SENESE, IDA DI BENEDETTO, TONY CERCOLA, CICCIO MEROLLA E TANTI ALTRI. UNA PRODUZIONE ‘FIGLI DEL BRONX’ DI GAETANO DI VAIO.
“Radici” è il titolo dell’ultima opera di Carlo Luglio, autore e regista, tra i soci fondatori con Gaetano Di Vaio de “I Figli del Bronx”. Il film racconta il mondo mediterraneo di Enzo Gragnaniello. Un viaggio musicale alla scoperta delle due anime di Napoli. Oggi “Radici” sta facendo il giro dell’Europa con un doppio evento, la presentazione del film a cui segue il concerto di Gragnaniello. - Come è nato il progetto “Radici”? “Con Enzo Gragnaniello ci frequentavamo dai tempi
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dell’album “L’erba cattiva”. Per me – spiega Carlo Luglio – Enzo è una miniera artistica mediterranea, più passa il tempo è più produce opere di altissimo livello, è come il buon vino. Così ho deciso che questa miniera non doveva essere perduta, ma in qualche modo necessitava di essere preservata e diffusa nel mondo, perché nonostante Enzo sia un grande poeta, qui da noi non ha la visibilità che merita”. - Cosa ti affascinava dal punto di vista cinematografico di Enzo Gragnaniello?
“Lui racchiude in sé le due anime mediterranee, quella “solare” e quella “esoterica”, che in fondo sono le due stesse anime di Napoli. Questo mi ha consentito di lavorare in due direzioni: sotto l’aspetto “realistico”, raccontando la parte verace, genuina e colorata, e poi sotto l’aspetto “onirico”, guardando alla sua parte sciamana, quella sfera che ha a che fare con il mondo dei sogni. Raccontare Enzo è stato un viaggio nella Napoli “di sopra” e “di sotto”, nella Napoli dei quartieri, dei vicoli e dei musicisti, ma anche nella Napoli millenaria dei luoghi magici. Ho voluto raccontare una città diversa, la Napoli della bellezza e della poesia, tra musica e luoghi”. - Quali sono state le difficoltà nella realizzazione di “Radici”? “Con immenso rammarico, devo dire che le poche risorse che avevamo sono state destinate alle Sovrintendenze dei Beni Culturali, sia a quella dell’area flegrea che a quella dell’area partenopea. Hanno preteso di essere pagate per farci girare nei luoghi e nei siti storici, ignorando la promozione che il film avrebbe fatto in maniera indiretta al patrimonio artistico culturale. Mentre Enzo e tutti i musicisti hanno aderito al progetto in maniera gratuita”. - Documentario e fiction, le due facce del cinema. “Per me non esiste nessuna distinzione tra docu-
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CARLO LUGLIO, CON GAETANO DI VAIO, E’ TRA I FONDATORI DELLA CASA DI PRODUZIONE ‘FIGLI DEL BRONX’, PREMIATA ALLA MOSTRA DI VENEZIA
mentario e fiction. Si tratta soltanto di una scelta di linguaggio in funzione alla storia che vuoi raccontare. A volte l’adesione al mondo da raccontare ha bisogno di pudore per cui il documentario è la forma giusta, perché non c’è bisogno di un tocco visionario e onirico”. - Il documentario come nuovo linguaggio cinematografico. La nascita di un nuovo ‘neorealismo’? “Da questo punto di vista il documentario è una risorsa, un modello per raccontare a
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costi bassi le diverse realtà sociali, e soprattutto diventa anche uno strumento di sperimentazione linguistica, dando vita a dei fenomeni autoriali come “La bocca del lupo” di Pietro Marcello. Sotto questo aspetto che ben venga la crisi, se il risultato è la nascita di nuovi autori come è accaduto nel dopoguerra con il “neorealismo”. Anche perché bisogna sottolineare che i finanziamenti pubblici hanno sviluppato un sistema parassitario che ha portato il cinema alla rovina”. © Riproduzione riservata
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NEAPOLIS-GIFFONI: GEMELLAGGIO A SUON DI MUSICA. BATTIATO, EMOZIONI ALL’ARENA
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Subsonica Arenile Reload (Napoli)
Tiziano Ferro Stadio Olimpico (Roma)
tx Alfonso Papa a.papa@setweb.it
08.07
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Gigi Finizio
Villaggio dei Ragazzi (Maddaloni)
Pino Daniele - Neapolis Festival Giffoni Valle Piana (SA)
Caparezza - Neapolis Festival Giffoni Valle Piana (SA)
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LA POETESSA PATTI SMITH AL FESTIVAL DEI RAGAZZI. TIZIANO FERRO ALLA CONQUISTA DI ROMA. I SUBSONICA CON IL NUOVO ‘LIVE’
”
23.07
Franco Battiato Arenile Reload (Napoli)
Diciamo che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un mese dove l’energia della musica esploderà in tutto il suo splendore. Citazione d’apertura quasi d’obbligo per il Neapolis Festival che trasloca a Giffoni Valle Piana in concomitanza con il famoso Festival del cinema per ragazzi. Un ‘gemellaggio’ esplosivo che vedrà alla ‘Cittadella del Cinema’ un parterre di grandi nomi tra cui Pino Daniele, Caparezza e la poetessa Patti Smith. Laura Pausini infiammerà Piazza del Plebiscito, Franco Battiato regalerà emozioni all’Arena Flegrea. Tiziano Ferro concluderà la sua stagione da record andando all’assalto dell’Olimpico di Roma, ad agosto Mario Biondi in scena a Laurino in provincia di Salerno. Luglio sarà aperto dal nuovo show dei Subsonica in programma all’Arenile Reload di Bagnoli.
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Laura Pausini Piazza del Plebiscito (Napoli)
Mario Biondi Jazz Festival - Laurino (SA)
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Genere: Commedia | Nazione: Francia | Regia: Rémi Bezançon | Cast: Louise Bourgoin, Pio Marmaï, Josiane Balasko, Thierry Frémont, Gabrielle Lazure | Uscita: 27.07.2012
TUTTI NELLA TELA DEL RAGNO. TANTA AZIONE IN “CONTRABAND” La copertina dell’estate al cinema, e non potrebbe essere altrimenti, è tutta per il nuovo capitolo dell’Uomo Ragno, firmato da Marc Webb. Si torna all’alba del supereroe della Marvel. Peter Parker è uno studente delle scuole superiori, non ancora morso dal ragno radioattivo che gli cambierà la vita. Una pellicola molto più cruda e contemporanea. Tra fiaba e fantasy anche “Biancaneve e il cacciatore” con Kristen Stewart che interpreta il celebre personaggio che, stavolta, compie la sua ascesa sociale a colpi di spada e buona volontà. Il premio Oscar, Charlize Theron nei panni della regina cattiva. Film d’azione intelligente e lucido è “Contraband”, in sala dal 25 luglio. La storia di una guardia di sicurezza e di un ex trafficante d’alcool che viene tentato a tornare al contrabbando da un dubbio amico dopo essersi imbattuto in problemi finanziari. Dalla Francia la bella commedia “Travolti dalla cicogna”. Una coppia felice e le difficoltà della maternità. © Riproduzione riservata
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gli attesissimi di questo mese
Genere: Thriller | Nazione: U.S.A. | Regia: Baltasar Kormákur | Cast: Kate Beckinsale, Mark Wahlberg, Giovanni Ribisi, Ben Foster, Diego Luna | Uscita: 25.07.2012
tx Vincenzo Lombardi v.lombardi@setweb.it
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brani più significativi degli ultimi dieci anni di carriera della band salentina, estratti dagli album “Lontano”, “Acqua Pe Sta Terra”, “Dammene Ancora” e “Ultimamente” a cui si aggiungono gli ultimi singoli di successo “Orizzonti” (con il Dj Riva Starr) e “Beddhra Carusa”, (con Ludovico Einaudi). Presenti anche due inediti: “Vola Via” e il “Mai Come Ora” featuring Rubens, oltre al remix del brano più popolare dei Sud Sound System “Le Radici Ca Tieni”, rivisitato e reinterpretato insieme al gruppo giamaicano T.O.K. È in uscita il primo romanzo scritto da Nando Popu “Salento Fuoco e Fumo” (Edizioni Laterza). La musica, il mare e una banda di fanatici delle due ruote. Una sgangherata famiglia e uno sporco, sporchissimo affare di rifiuti tossici da districare: il Salento raccontato dalla voce storica dei Sud Sound System.
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NAPOLI, CERTE NOTTI CON IL LIGA
VENT’ANNI DI SUD SOUND SYSTEM
I Sud Sound System, pionieri del raggamuffin italiano, celebrano quest’anno vent’anni di carriera con la pubblicazione della compilation “Best Of Sud Sound System” (Universal Music). Attualmente è in radio il singolo “Vola via”, uno dei due brani inediti della compilation. La band è in tour in tutta Italia. La compilation “Best Of Sud Sound System” racchiude i Ligabue ha scelto la città di Napoli per uno dei tre concerti italiani che terrà nel 2012: il 20 luglio si esibirà nella cornice di Piazza del Plebiscito sotto l’egida di “ROCK IN NAPOLI 2012”. Sono 10 anni che il Liga non suona a Napoli in un grande spazio all’aperto (ultima volta nel 2002 allo stadio), ed è la prima volta in assoluto che tiene un concerto in Piazza del Plebiscito. Il concerto, esclusivo ed unico, è stato possibile grazie all’intervento
dell’Amministrazione Comunale di Napoli, che hanno fortemente voluto e creduto nel progetto, consentendo così al rocker di suonare da protagonista, in una piazza straordinaria da sempre teatro di grandi eventi musicali. Ligabue darà vita ad un live “essenziale”, con più rock e meno spettacolo. Nuovo album previsto per il 2013.
PROGRAMMA
dal 30 Giugno al 07 Luglio 2012 Castello Aragonese Proiezioni dalle ore 21:00 Per accrediti: Info Point Piazzale aragonese Orario: 10:00 \ 13:00 - 17:00 \ 22:00
SABATO 30 GIUGNO Cattedrale dell’Assunta *
DOMENICA 1 LUGLIO Cattedrale dell’Assunta*
21.15 La tana del Bianconiglio 21.45 Incontro con Gustaf Hover e Luca Ragazzi 22.15 Italy Love it or Leave it
21.15 La casa dei trenta rumori 21.20 Incontro con Mattia Sbragia 21.45 Diaz
21.15 Appartamento ad Atene 23.00* Paradiso amaro
21.15 Sa Gràscia 22.30* Qualcosa di straordinario
Casa del Sole
MARTEDI’ 3 LUGLIO Cattedrale dell’Assunta*
21.15 Corti 21.30 Incontro con Fabrizio Cattani ,Chiara Marchegiani, Marina Pennafina 22.00 Maternity Blues
Piazzale delle Armi
Piazzale delle Armi
21.15 The earth: our home 21.00 Almanya 23.00* Immaturi (il viag- 22.45* La sorgente dell’amore gio) Terrazza del Convento
Terrazza del Convento
Terrazza del Convento
21.30 Live radio 21.45 Disinstallare un amore 22.00 Voi siete qui
Cattedrale dell’Assunta*
21.15 Oroverde 21.30 Incontro con Uccio De Santis e Mia Benedetta 22.00 Non me lo dire
Piazzale delle Armi
Piazzale delle Armi
21.00 Ohe azpiko zera 21.15 Do you really love me 21.20 Le bonheur 23.00 El padre
LUNEDI 2 LUGLIO
21.00 The end of the world 21.20 Berlin series 21.45 Ensayo de una revoluciòn 22.15 Otra noche en la tierra
21.00 Per noi il cinema era "proibito" 21.30 Dashnamoure 22.00 Llums 22.30 La curt de l'America
21.30 Pizzangrillo 21.45 C'era una volta in cina… e c'ero anch'io 22.15 (R)esistenza
21.30 Strata 'a foglia 21.45 La bilancia 22.00 The summit
Casa del Sole
Terrazza del Convento
21.00 Anonimos 21.15 Hombre con nube 21.30 Enmesh 22.00 Fratello d'Italia Casa del Sole
Casa del Sole
21.30 Un nuovo corso 21.40 148 Stefano mostri dell'inerzia 22.40 I palladiani
Tutti gli accessi alle proiezioni e agli incontri sono consentiti Accredito : €. 7,00 (per l’intera settimana) Biglietti: €. 5,00 per ogni proiezione - incontro alla Cattedra €. 3,00 per gli accreditati. Il biglietto garantisce il po
Prima serata Seconda serata *
* Accesso con biglietto
Mattia Sbragia, nel cast del film Diaz di Daniele Vicari, incontra il pubblico della Cattedrale per raccontare i retroscena del film sul G8 di Genova. A seguire la proiezione del film.
Uccio De Santis e Mia Benedetta Il regista e l’attrice protagonista del primo film del comico pugliese introdurranno la proiezione del film.
Lunedi 2 Luglio
I due protagonisti del road movie italiano introducono il docu-film che racconta il bel paese. A seguire la proiezione del film.
Mattia Sbragia
Domenica 1 Luglio
Luca Ragazzi e Gustav Hofer
Sabato 30 Giugno
Incontri “Parliamo di Cinema” alla Cattedr
Fabrizio Catta Martegiani e M nafina
Il regista Cattani e goniste in un inco blico per illustrare realizzare un film s A seguire la proiez
ME MERCOLEDI’ 4 LUGLIO Cattedrale dell’Assunta*
21. Napòlide 21.15 21. Incontro con Andrea 21.30 Ron Roncato e Stefania Barca 22. Il cuore grande delle 22.00 Rag Ragazze Piazzale delle Armi
21. L’industriale 21.15 23. Tre uomini e una 23.00* peco pecora Terrazza del Convento
21. Los aviones que se 21.00 caen 21. Accordo di grigio 21.15 21. El ingegnio 21.30 22. Nel nome di Galileo 22.00
GIOVEDI’ 5 LUGLIO Cattedrale dell’Assunta*
Serata di Premiazione
VENERDI’ 6 LUGLIO Cattedrale dell’Assunta*
21.15 Papà 21.30 Incontro con Marco Bellocchio 22.00 Napoli 24
21.15 Il bando 21.30 Incontro con Francesco Patierno 22.00 Cose dell’altro mondo
Sabato 7 Luglio 2012 Cattedrale dell’Assunta del Castello Aragonese
Piazzale delle Armi
Piazzale delle Armi
21.00 Ristabbanna 23.00* This must be the place Terrazza del Convento
21.00 Gypsy funeral 21.15 Jezioro 21.45 L'angelo di Alfredo 22.45 Virgen negra
21.15 Zio Angelo e i tempi moderni 23.00* Il pescatore di sogni Terrazza del Convento
21.00 Hombre màquina 21.15 Coptos 21.30 Shwet 22.00 Doni doni - soon you will be artists Casa del Sole
Casa del Sole
Casa del Sole
21. 15 summers later 21.30 21. Damiano. Al di là 21.40 dell nuvole iniziano i sogni delle 22. La Sombra del Sol 22.00
21.30 Sto dove sto 21.40 Travel Companions a colori 22.00 Inside Africa
Ingresso ad invito Inizio ore 20:30 Gli inviti per la serata finale si possono ritirare presso l’info point e sono gratuiti per gli accreditati fino ad esaurimento posti.
21.30 Non al denaro, non al vento ne' al sole 21.50 La crociera delle bucce di banana 22.15 Mare Chiuso
i fino ad esaurimento posti.
ale P le | Piazza Armi (2a serata) osto sto
e due due delle d protaontro c il pubntro con la scel di a scelta sull’inf ull’infanticidio. zione d film. one del
6 Luglio Marco Bellocchio
Premiazione di uno dei grandi registi italiani Marco Bellocchio, che riceverà il primo premio “Location Sociale” dall’associazione nazionale delle film commission per il suo prossimo lavoro cinematografico “La bella addormentata” sul caso Englaro.
Venerdì
Gli attori Stefania Barca e Andrea Roncato raccontano la loro esperienza nel film diretto da Pupi Avati, già vincitore del ciak ci corallo 2011 alla carriera consegnatogli alla nona edizione del festival
Francesco Patierno
Il regista Francesco Patierno introduce e presenta al pubblico del festival il suo ultimo lavoro, che racconta, con una sottile vena di ironia, il fenomeno del razzismo in Italia. A seguire la proiezione del film.
Giovedì 5 Luglio
Luglio
4 Andrea Roncato e Stefania Barca
Mercoledi
ani,C ni,Chiara Mari PenMarina
Martedi 3 Luglio
ral dell’Assunta rale