Sikania 249

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Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo



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Rubriche Surveys pag. 2 In breve > Briefly

Alto Belice Corleonese L’aspra bellezza delle passioni vere The rugged beauty of true passions

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pag. 12 Libri > Books

Week-end

L’estate degli antichi borghi Summer in the old villages

Rotta verso Sud Heading South

Sicilia, terra di cinema Sicily, a land of cinema

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pag. 82 Energie alternative per Gibellina > Alternative energies for Gibellina pag. 84 Sagra del Salgemma a Petralia Soprana > Festival of Rock-salt at Petralia Soprana pag. 85 Santa Sofia a Sortino > St. Sophia at Sortino pag. 86 A Comiso per la Sagra della Vendemmia > Comiso for the Harvest Festival

I consigli di Sikania Sikania advices

Il mito in Sicilia V Myth in Sicily V

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pag. 90 Dove mangiare > Where to eat pag. 91 Vino > Wine

Tesori nascosti Hidden treasures Il ragazzo di bronzo di Castelvetrano > The Castelvetrano bronze boy di Anna Gelsomino pag. 72

Attualità News

Macalea ‘06 Baglio dei Monaci

pag. 92 Ristorante > Restaurant La Capinera

Algoritmi sonori > Sonorous algorithms di Emilia Gatti

pag. 88 Dove dormire > Where to sleep

pag. 76

pag. 94 Albergo > Hotel Hotel Hycesia

Copertina > foto di Maurilio Caricato > Rhzostoma pulmo Cover > photo by Maurilio Caricato > Rhzostoma Pulmo


IN BREVE>BRIEFLY

Solarino tra cucina mediterranea, birra fresca e tanta musica Il 23 agosto prenderà il via la tre giorni dedicata alla Festa della Birra e dei prodotti tipici a Solarino, in provincia di Siracusa. L’auspicio della manifestazione, giunta alla seconda edizione, è quello di avvicinare i giovani ai prodotti caratteristici della cucina mediterranea, e birra e buona musica rappresentano strumenti utili per far da ponte tra le nuove generazioni e le tradizioni. Il calendario della manifestazione annuncia che il 23 sera si esibiranno sul palco dello stadio comunale “Pippo Scatà” i Sud Sound System, i Nomadi saranno i protagonisti della serata del 24 ed il 25 sarà la volta dei QBeta, con special guest Lello dei Tinturia. Le serate termineranno con i migliori dj locali e nazionali nel programma intitolato “Musica sotto le stelle”. Gli stand enogastronomici, veri protagonisti della manifestazione, apriranno alle 19.00. Per informazioni: tel. 320 8469121 - www.festadellabirra.org

Solarino: Mediterranean cuisine, fresh beer and plenty of music > On August 23 there will start the three-day Beer Fest and festival of typical products at Solarino in the province of Syracuse. The aim of the event, being held for the second time, is to bring young people closer to the characteristic products of Mediterranean cuisine, and beer and good music are useful tools for bridging the gap between the new generations and the traditions. The calendar of the event tells us that on the evening of 23 August on the stage of the Pippo Scatà stadium there will be Sud Sound System, while the Nomadi will be the protagonists on the evening of 24 August, and on 25 it will be the turn of QBeta, with special guest Lello of the Tinturia group. The soirees will finish with the best local and national DJs in the programme called “music under the stars.” The food and drink stands, the true protagonists of the demonstration, will open at 7 pm. For information: tel. 320 8469121 www.festadellabirra.org

Agrigento Arte > Si svolge dal 4 al 7 ottobre la terza edizione della rassegna di arte contemporanea che avrà luogo presso il Palacongressi di via Leonardo Sciascia, nella città dei templi. La manifestazione offre un panorama dell’arte italiana contemporanea per promuovere il dialogo tra operatori del settore e pubblico. Informazioni: Centro Studi Erato, via Serao, 6 - tel. 0922 080656 - 329 5460822 - www.agrigentoarte.it - ingresso gratuito.

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Agrigento Art > From 4 to 7 October there will be the third festival of contemporary art at Palacongressi in Via Leonardo Sciascia, in the city of the temples. The event offers an overview of contemporary Italian art with a view to promoting a dialogue between operators in the sector and the public. Information: Centro Studi Erato, 6, via Serao - tel. 0922 080656 - 329 5460822 - www.agrigentoarte.it - admission free.



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Parata di stelle al teatro di Verdura Continua tra gli applausi la nuova rassegna di spettacoli al Teatro di Verdura. Il programma prevede il 17 agosto Giovanni Allevi (sotto) con la seconda parte del suo Joy Tour, mentre protagonisti delle serate del 20 e del 21 saranno Paolo Rossi con Qui si sta come si sta e gli Stadio. Il 24 agosto sarà la volta dei Pooh. Gianna Nannini presenterà il 28 l’opera musicale Pia de’ Tolomei, nata dal suo ultimo album Pia come la canto io. Il 29 ed il 30 agosto toccherà a Rossella Brescia e la banda di Colorado Cafè e a Renzo Arbore con l’Orchestra italiana. La scaletta continua con Mario Biondi il 31 agosto, con il nuovo musical di Manuel Frattini, Peter Pan (in alto a destra), il 2 settembre; Nicola Piovani ed il suo quintetto il 4, Francesco De Gregori (in basso a destra) il 5 e Eleonora Abbagnato l’8 con il suo spettacolo di danza. Chiude la manifestazione il 15 settembre Massimo Ranieri con Canto perché non so nuotare… a 40 anni. Informazioni: tel. 091 335566 - www. boxol.it - biglietti da 16 a 60 euro.

Parade of stars at the Teatro di Verdura > Amid plenty of applause there continues the new programme of shows at the Teatro di Verdura. On August 17 the programme involves Giovanni Allevi (above, left) with the second part of his Joy Tour, while the protagonists of the evenings of 20 and 21 will be Paolo Rossi with Qui si sta come si sta and the Stadio group. August 24 will be the turn of Pooh. On 28 August Gianna Nannini will be presenting the musical work Pia de’ Tolomei, born of her latest album Pia come la canto io. On 29 and 30 August we will be seeing Rossella Brescia and the Colorado Café band and Renzo Arbore with the Italian Orchestra. The programme continues with Mario Biondi on 31 August, with a new musical by Manuel Frattini, Peter Pan (top right), on 2 September; Nicola Piovani and his quintet on 4, Francesco De Gregori (top, right) on 5 and Eleonora Abbagnato on 8 September with her dance show. The programme ends on 15 September with Massimo Ranieri with Canto perché non so nuotare…. a 40 anni. Information: tel. 091 335566 - www. boxol.it - tickets 16 to 60 euros.

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Archeologia, pittura, fotografia e spettacolo saranno di scena dal 1° al 31 agosto al Festival della Cultura di Campobello di Licata (AG). La manifestazione, alla sua prima edizione, è organizzata dall’associazione Ekkyklema, sotto la direzione artistica di Salvatore Bona. Inaugurata il 31 luglio con la mostra sulla mafia di Carmelo Alaimo e Giovanni Rizzo, l’intera esposizione è ospitata dai locali del circolo della cultura dell’associazione, in piazza XX settembre. Informazioni: www. Ekkyklema.it - ingresso gratuito.

Cultura di casa nostra Home-grown culture > Archaeology, painting, photography and shows will be on from 1 to 31 August at the Festival of Culture at Campobello of Licata (Agrigento province). The event, running for the first time, is organized by the Ekkyklema association, under the artistic direction of Salvatore Bona. Inaugurated on July 31 with the exhibition on the mafia by Carmelo Alaimo and Giovanni Rizzo, the whole event is being hosted by the culture club of the association, in piazza XX Settembre. Information: www. Ekkyklema.it - admission free.

Una via per l’arte Esposizioni di quadri e sculture, performance artistiche e spettacoli di strada con giocolieri e teatranti, fino al prossimo 30 ottobre, faranno della siracusana via Cavour una galleria d’arte. La manifestazione, pensata per valorizzare il centro storico, è organizzata dalla “Fish Art Gallery” di Fabrizio Santiglia, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Informazioni: tel. 339 7771364

A street for art Until 30 October exhibitions of pictures and sculptures, artistic performances and street shows with jugglers and actors will turn Via Cavour in Syracuse into an art gallery. The event, intended to valorise the historic area, is organized by the “Fish Art Gallery” of Fabrizio Santiglia, with the patronage of the city council. Information: tel. 339 7771364

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Magma, un festival per il cinema Si terrà dal 14 al 17 settembre la quinta edizione di Magma - mostra di cinema breve nei locali della multisala Margherita di Acireale, in provincia di Catania. Ideato dall’associazione culturale Scarti, Magma raccoglie opere proveniente da tutto il mondo. Oltre ai 37 cortometraggi in concorso, il programma prevede le sezioni dedicate alla Famu (Scuola di cinema e tv dell’Accademia delle Arti di Praga) e all’ACE (Agenzia del cortometraje español). Informazioni e programma dettagliato su www.magmafestival.org

Magma, a festival for the cinema > From 14 to 17 September there will be the fifth edition of Magma - an exhibition of short films at the Margherita multiplex cinema at Acireale, in Catania province. Conceived by the Scarti cultural association, Magma brings together works from all over the world. In addition to the 37 short films competing, the program contemplates sections devoted to Famu (Cinema and TV school of the Prague Academy of Arts) and to ACE (Agency of the cortometraje español). Information and detailed programme at www.magmafestival.org


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Nel mezzo del cammin... ecco Roberto Benigni Sono già oltre 500mila le persone che hanno assistito al suo show e fino ad ora, ad ogni tappa del tour tutto esaurito, lunghi applausi e standing ovation per Roberto Benigni che recita, spiega e reinventa l’opera del Sommo Poeta. Ora finalmente anche la Sicilia dà il suo caloroso benvenuto al premio Oscar e al suo tour estivo Tuttodante, con le due date siciliane, da non perdere, il 23 agosto allo stadio “San Filippo” di Messina ed il 25 agosto al velodromo “Paolo Borsellino” di Palermo. Combinando divertimento e poesia, Benigni prende per mano il suo pubblico e, tra pura gioia e grande commozione, lo guida nel mondo della Commedia dantesca, “la più bella opera che sia mai stata scritta”, sempre alternando ai versi, come è uso del toscanaccio, riflessioni e spunti satirici legati all’attualità, alla politica e al gossip. Tanto che, alla fine, si resta con il dubbio se non sia stata anche questa la misura del “padre” Alighieri… I biglietti costano da 28 a 50 euro. Informazioni: TicketOne tel. 892101 www.tuttodante.it

As you walk along... here is Roberto Benigni > 500,000 people have already assisted at his show and so far, at every stage of the tour, it has been sold out, and there has been long applause and standing ovations for Roberto Benigni who performs, explains and reinvents the work of Dante. Now at last Sicily too is giving a warm welcome to the Oscar winner and to his summer tour Tuttodante, with two Sicilian dates, not to be missed, on 23 August at the San Filippo stadium in Messina and on 25 August at the Paolo Borsellino velodrome in Palermo. Combining fun and poetry, Benigni takes his audience by the hand and with a mixture of pure joy and great emotion leads them through the world of Dante’s Comedy, “the most beautiful work that has ever been written”, always alternating the verses, as is the wont of the naughty Tuscan, with reflections and satirical elements linked to topical events, politics and gossip. So much so that, in the end, one wonders whether this is not what “father” Alighieri also aimed at… Tickets cost from 28 to 50 euros. Information: TicketOne tel. 892101 - www.tuttodante.it


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Lo Spasimo, il Brass e tanta musica dal vivo

Continua nei mesi di agosto e settembre la kermesse musicale ai Giardini dello Spasimo - a Palermo - con in scena artisti italiani ed internazionali. Il programma segna il 22 agosto la performance della Muppets’ Blues band; il 23 quella della giovane pianista inglese Zoe Rahman, mentre dal 24 al 26 agosto si esibirà il chitarrista Gigi Cifarelli. Il 29 sarà la volta di Flora Faja, il 30 Eumir Deodato insieme con l’Orchestra Jazz Siciliana, e dal 31 agosto al 2 settembre sarà di scena la sassofonista olandese Tineke Postma; dopo la Classe di Musica d’Insieme (il 4) e Orazio Maugeri - special guest Gianluca Pellerito - (il 6), chiude la kermesse la giovane artista brasiliana Aline De Lima (in foto) con le tre serate del 7, 8 e 9 settembre. Informazioni: Brass Group - Palermo - tel. 091 6166480 - fax 091 6171274 info@thebrassgroup.it - www.thebrassgroup.it

Spasimo, Brass and plenty of live music > In August and September there continues the musical programme at the Gardens of the Spasimo - in Palermo - with Italian and international artists. On 22 August there will be a performance by the Muppets’ Blues band; on 23 that of the young English pianist Zoe Rahman, while from 24 to 26 August the guitarist Gigi Cifarelli will be performing. On 29 August we will be seeing Flora Faja, on 30 August Eumir Deodato together with the Sicilian Jazz Orchestra, and from 31 August to 2 September there will be the Dutch saxophonist Tineke Postma; after Classe di Musica d’Insieme (4 September) and Orazio Maugeri - special guest Gianluca Pellerito - (6 September), the event closes with the young Brazilian artist Aline De Lima (in the photo) with the three evenings of 7, 8 and 9 September. Information: Brass Group - Palermo - tel. 091 6166480 fax 091 6171274 - info@thebrassgroup.it - www.thebrassgroup.it

Scommetti sull’emozione, vieni all’ippodromo.

Ippodromo della Favorita Dove la natura fa spettacolo


Grandi classici del palcoscenico per il più “classico” dei teatri Nella suggestiva cornice del Teatro Antico, Taormina Arte 2007 propone un’altra stagione all’insegna della grande musica e dello spettacolo. Cominciamo con la serata di gala per l’addio al palcoscenico di Alessandra Ferri (10 agosto); il 12 e 13 ecco il balletto Romeo & Giulietta di Procof’ev per il Bashkirian Opera Ballet, mentre, il 14, sarà in scena l’Orchestra Nazionale Italiana del Jazz con Tribute to Duke Ellingtone: The Swing Era. Ancora danza con la Carmen della Compagnia Flamenca di Madrid che si esibirà il 16 agosto, e il 18 è in programma l’opera di Donizetti L’elisir d’amore. Uto Ughi, ovvero Mr. Violino, e l’orchestra I Filarmonici di Roma sono i protagonisti del 19 agosto, Liza Mannelli con la Big Band Orchestra per il suo The Best of Liza il 20, e il 22 agosto il programma si conclude con la soprano Montserrat Caballè (in foto), accompagnata dall’Orchestra Sinfonica del Mediterraneo. Informazioni: Taormina Arte tel. 0942 21142; Call Center TicketOne 892101 www.taormina-arte.com

Scenografia classica anche per i Pooh e per Elisa Ancora il Teatro Antico di Taormina per due appuntamenti con la musica più “leggera”, quella dei Pooh e di Elisa (nella foto di Fabio Lovino). Il longevo gruppo musicale, in scena il prossimo 23 agosto, porta uno spettacolo preparato appositamente per questo teatro; il 16 settembre toccherà ad Elisa con il suo Soundtrack live tour, ovvero lo spettacolo che colleziona i migliori pezzi - ovvero quelli più conosciuti dei suoi primi dieci anni di carriera. Informazioni: Call Center TicketOne 892101 - www.ticketone.it

Great classics of the stage for the most “classical” of theatres > In the fascinating setting of the Ancient Theatre, Taormina Arte 2007 will be doing another season of great music and shows. It begins with the gala evening of the farewell to the stage of Alessandra Ferri (10 August), on 12 and 13 with the ballet Romeo & Juliet by Prokofiev for the Bashkirian Opera Ballet, and 14 August there will be the Italian National Jazz Orchestra with Tribute to Duke Ellington: The Swing Era. There is more dance with Carmen by the Flamenca Company from Madrid, to perform on 16 August, and on 18 August there is scheduled Donizetti’s The elixir of love. Uto Ughi, alias Mr. Violin, and the Filarmonici di Roma orchestra are the protagonists on 19 August, Liza Mannelli with the Big Band Orchestra for her The Best of Liza on 20 August, and on 22 August the programme ends with the soprano Montserrat Caballè (in the photo), accompanied by the Symphonic Orchestra of the Mediterranean. Information: Taormina Arte tel. 0942 21142; Call Center TicketOne 892101. www.taormina-arte.com

A classical setting for the Pooh and Elisa too > Once again we go to the Ancient Theatre in Taormina for two appointments with “lighter” music, that of the Pooh and of Elisa (in the photo by Fabio Lovino). The longeval musical group, on stage next 23 August, is coming with a show specially prepared for this theatre; on 16 September we will be hearing Elisa with her Soundtrack live tour, the show that brings together the best pieces or the best known ones - of the first ten years of her career. Information: Call Center TicketOne 892101 - www.ticketone.it

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Divinestate a Belpasso Promossa e ideata dal Centro Culture Convivium, Divinestate è una piacevole manifestazione culturale - giunta alla sua quarta edizione che si tiene a Belpasso, in provincia di Catania, nei locali di Palazzo Bufali e dell’ottocentesco Palazzo Magrì. Qui è ospitata la rassegna d’arti grafiche “Evasioni Isolate”, evento principale del calendario delle manifestazioni. Informazioni: Centro Convivium, via Roma, 124 - Belpasso - tel. 095 912728 - www.divinestate.it - ingresso gratuito.

Divinestate at Belpasso > Promoted and conceived by the Convivium Culture Centre, Divinestate is a pleasant cultural event - taking place for the fourth time - held at Belpasso, in Catania province, at Palazzo Bufali and Palazzo Magrì. Here there is the festival of graphicarts “Isolated Escapes”, the main event in the calendar of events. Information: Centro Convivium - 124, via Roma - Belpasso - tel. 095 912728 www.divinestate.it - admission free.

Il ritorno di Federico II al PaLab di Palermo Sarà allestita nei locali del PaLab di via Fondaco la mostra di Monica Cuoghi e Claudio Corsello dal titolo Il ritorno di Federico II. Il tema portante è ovviamente lo Stupor Mundi, figura che più di un riflesso potrebbe avere nella vita contemporanea. Così la mostra si realizza nelle doppie esposizioni fotografiche, immagini del passato sovrapposte a quelle dell’attualità per fondere tra loro epoche lontane. L’esposizione resta aperta fino al 30 settembre. Ingresso libero.

The return of Frederick II at PaLab in Palermo > At PaLab in via Fondaco there will be the exhibition by Monica Cuoghi and Claudio Corsello The return of Frederick II. The dominant theme is obviously the Stupor Mundi, a figure that might have more than one reflection in contemporary life. Thus the exhibition is being run in the double photographic exposures, images of the past superimposed on topical ones so as to fuse epochs distant from one another. The exhibition is open until 30 September. Admission free.

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Il fiore e l’onda Si terrà all’Opera Pia Carpentieri di Scicli, in provincia di Ragusa, la mostra etnografica di abiti d’epoca e costumi tradizionali provenienti dalla Sicilia e da altre parti del Mediterraneo. La mostra, organizzata dall’associazione culturale “l’Isola”, resterà aperta in via Mormino Penna, 55 fino al prossimo 3 settembre. Informazioni: tel. 0932 931413

The flower and the wave At Opera Pia Carpentieri in Scicli, in Ragusa province, there will be the ethnographic exhibition of period clothes and traditional costumes coming from Sicily and from other parts of the Mediterranean. The exhibition, organized by the Isola cultural association, will be on in via Mormino Penna, 55 until 3 September. Information: tel. 0932 931413



LIBRI>BOOKS

Valentina Gebbia

Palermo, Borgo Vecchio Edizioni e/o 213 pagg. 16,50 € Nella piazza del Borgo Vecchio, uno dei più coloriti e movimentati quartieri di Palermo, un uomo viene fatto a pezzi con una motosega. Un delitto orribile, per il quale s’incaricano di far luce Terio e Fana Mangiaracina, strampalata coppia di investigatori inventata da Valentina Gebbia, che in questo romanzo propone la loro quarta indagine. Accanto al giallo, ci sono tutti gli altri colori di Palermo, la cosmopolita città che per molti versi è la vera protagonista del romanzo. Su di essa si muove l’occhio tenero ma per nulla condiscendente dell’autrice che, pur non abbandonando mai la vena ironica che caratterizza il suo registro e che, a tratti, si rivela esilarante, denuncia senza remore le tante magagne che schiacciano questa città che, con le sue mille anime e i suoi mille problemi irrisolti, il suo brulicare di umanità indigena, straniera, variegata e variopinta è una delle più suggestive e affascinanti del pianeta.

Gaetano Blandi

La forza dell’amore Edizioni Axon Sicilia 158 pagg. 9 €

La storia d’amore fra Salvatore e Concetta fa da filo conduttore alla fluida presentazione di uno scorcio di vita palermitana di fine Ottocento. Si parte dall’Esposizione Internazionale, inaugurata nel 1891, uno degli eventi più importanti nell’Italia dell’epoca, per seguire una via l’altra le vicende della città e la vita quotidiana dei suoi abitanti. Dalla passeggiata domenicale alla Marina all’acquisto dei dolci per le feste familiari, dal dramma dell’emigrazione agli sforzi compiuti dall’imprenditoria locale per risollevare le sorti dell’economia siciliana. Il breve romanzo, così come il precedente La loggia sul Cassaro (2006), mette a frutto i lunghi e approfonditi studi che l’autore dedica da anni alla propria città.

Torna alla scrittura, questo pittore prestato alla letteratura, dopo le fortune de L’Infanta di Ballarò (Serradifalco E., 2002), per narrarci, con il linguaggio ricco e corposo che caratterizza le sue opere, la storia di un’eredità inattesa, di un amore contrastato, di un vecchio saggio e di altri personaggi che ruotano intorno al protagonista Leo Camalò. Nominato erede universale da un’anziana signora palermitana emigrata in America, a lui sconosciuta, decide di far luce sulla vita e le vicende dell’ignota benefattrice. Scoprendo, nel non lontano passato, una triste vicenda e giungendo a un incredibile colpo di scena.

Pippo Bonanno

L’eredità di vicolo Rosa Bianca Serradifalco editore 135 pagg. 10 €

Pubblicato per la prima volta nel 1975, torna per Sellerio questa raccolta di esperienze d’emigrati messa insieme da Stefano Vilardo, insegnante elementare di Delia, in provincia di Caltanissetta. Una dopo l’altra sfilano fra le pagine le storie amare di uomini costretti a lasciare la propria terra per emigrare in Germania, paese che negli anni Cinquanta e Sessanta era una specie di bengodi per i disgraziati delle campagne siciliane. Stefano Vilardo, già autore di poesie idilliache, ha parlato con loro, ricreando con tocco leggero le loro vicende. Il fatto che non sembri ci sia stato da parte sua alcun intervento “è il maggior merito di questo libretto”.

Stefano Vilardo

Tutti dicono Germania Germania Sellerio editore 145 pagg. 9 €



Provincia Regionale di Palermo

Il presidente Francesco Musotto (a destra) con Sasà Salvaggio, il presidente del consiglio Maurizio Gambino e Fiorello > The president Francesco Musotto (right) with Sasà Salvaggio, the president of the council Maurizio Gambino and Fiorello

Dieci anni “in Festa” Nel ‘98 la I edizione della rassegna voluta dalla Provincia per unire gli 82 comuni in un circuito di spettacoli, arte, cultura. Musotto: Abbiamo riscoperto la nostra identità Decimo compleanno per “Provincia in Festa”, la manifestazione organizzata dalla Provincia per celebrare la costituzione dell’Ente. Ideata nel ‘98 dalla Giunta Musotto, è diventata un appuntamento fisso di fine estate: data di inizio, il 2 settembre, un mese di appuntamenti e 82 comuni “in vetrina” che si raccontano e raccontano memorie, natura, cultura, sapori. “È un anniversario importante, quello di quest’anno - commenta il presidente della Provincia, Francesco Musotto - che ricorda non solo la fortunata idea di unire in un unico circuito le peculiarità e le ricchezze del territorio, ma anche gli entusiasmi, il talento, l’identità della comunità che vive in provincia e che con la Festa ha trovato un nuovo modo di vivere l’appartenenza”. Così, in questi dieci anni si sono succeduti sul palcoscenico nomi affermati dello spettacolo come Fiorello, Renzo Arbore, Ornella Vanoni, Bryan Ferry, Anna Oxa, Noa e Nicola Piovani, ed emergenti come Roy Paci e gli Aretuska, l’Orchestra di Piazza Vittorio e i Tinturia, ma anche decine di artisti locali che hanno avuto un’occasione non da 16

poco per presentarsi al pubblico. Ogni piazza un teatro, un’arena dove incontrarsi, ascoltare musica, riscoprire i classici o incontrare nuovi autori, vivere gli ultimi scampoli dell’estate come fossero i primi, con una sorpresa al giorno, mete e itinerari sempre diversi. Anche quest’anno la rassegna si aprirà con la consegna delle benemerenze civiche, un riconoscimento in nome dell’impegno professionale, culturale, sociale. E come sempre gli appuntamenti istituzionali saranno dedicati ad uno dei presidenti che si sono succeduti alla guida dell’Ente: il 2007 è l’anno di Francesco Spallitta, undicesimo capo dell’amministrazione di Palazzo Comitini, dal 1919 al 1923. La manifestazione è diventata anche l’occasione per iniziative di alto livello culturale come le mostre dedicate ai cinetici o a Toulouse Lautrec, ospitate nella splendida cornice del Loggiato San Bartolomeo, o gli incontri letterari con firme prestigiose quali Paolo Mieli, Marcello Veneziani, Beppe Severgnini, Giulio Giorello, Giorgio Montefoschi.


Ten Years “in Feast” In 1998 there was the first festival that the Province decided to hold to unite the 82 communes in a circuit of shows, art and culture. Musotto: We have rediscovered our identity This is the tenth anniversary of “Province in Feast”, the event organized by the Province to celebrate the constitution of the body. Conceived in 1998 by the Musotto Junta, it has become a fixture of the late summer: beginning on 2 September, there will be a month of events and 82 communes “on show” telling their story and memories, nature, culture and tastes. “This year is an important anniversary,” comments the President of the Province, Francesco Musotto, “evoking not only the fortunate idea of uniting in a single circuit the peculiarities and riches of the territory, but also the enthusiasms, the talent and the identity of the community that lives in the province and that with the Feast has found a new way of living this affiliation.” Thus in these ten years on the stage well-known names in show business have followed one another like Fiorello, Renzo Arbore, Ornella Vanoni, Bryan Ferry, Anna Oxa, Noa and Nicola Piovani, and emerging ones like Roy Paci Aretuska, the Orchestra

Sopra, Renzo Arbore; a sinistra, Bryan Ferry > Top, Renzo Arbore; left, Bryan Ferry

di Piazza Vittorio and Tinturia, but also dozens of local artists, who have thus had a good opportunity to get themselves known. Every piazza has been a theatre, an arena to meet in to listen to music, to rediscover the classics or encounter new musicians, to enjoy the last remnants of the summer as if they were the first ones, with a surprise a day, and always destinations and different itineraries. This year too the festival will open with the awarding of civic prizes, a recognition in the name of professional, cultural and social commitment. And as always the institutional events will be devoted to one of the presidents that have led the body: 2007 is the year of Francesco Spallitta, who was the eleventh head of the administration at Palazzo Comitini, from 1919 to 1923. The festival has also become the occasion for highlevel cultural initiatives like the exhibitions devoted to the kinetics or to Toulouse Lautrec, in the splendid setting of the Loggiato San Bartolomeo, or literary meetings with prestigious figures like Paolo Mieli, Marcello Veneziani, Beppe Severgnini, Giulio Giorello and Giorgio Montefoschi. 17


Obiettivo: riciclare oltre il 20% Goal: recycle more than 20% In quattro anni a Palermo la percentuale di materiale differenziato raccolto è quasi raddoppiata: si è passati dal 6,20 per cento del 2002 al 12,11 dello scorso anno. La notizia arriva dall’Amia, insieme all’annuncio che l’azienda si sta organizzando per garantire, entro la fine del 2007, un ancora più significativo incremento. L’obiettivo è portare la raccolta differenziata oltre al 20 per cento, come stabilito dalla normativa regionale, e per centrare il bersaglio l’Amia ha pronta una serie di iniziative di preannunciato successo: un significativo incremento della raccolta della frazione organica, l’ampliamento del servizio di raccolte differenziate porta a porta e presso le utenze commerciali, l’integrazione e l’aumento dei contenitori stradali per la raccolta differenziata. Queste novità, insieme con il prosieguo dell’attività di sensibilizzazione portate avanti dall’azienda di via Nenni, rappresentano la rampa di lancio che porterà ad un incremento spinto della raccolta differenziata. “Riuscire a fare crescere la quantità di materiali avviati a riciclo - commenta il presidente dell’Amia, Enzo Galioto - è una priorità. Nel corso degli ultimi anni siamo riusciti ad aumentare progressivamente la raccolta, e a coinvolgere i cittadini nell’utilizzo delle campane distribuite sul territorio. Ora i tempi sono maturi per compiere un passaggio ulteriore, per portare la raccolta differenziata di Palermo a livelli tali da rappresentare motivo di orgoglio. Per fare questo garantiremo una copertura capillare del servizio su tutto il territorio e potenzieremo la nostra azione di coinvolgimento dell’Utenza”. Proprio sulla linea della sensibilizzazione, a brevissimo è prevista una singolare iniziativa, ideata dalla Società Italo Belga e non a caso sostenuta anche dall’Amia. Un “gratta e vinci” da destinare a chi si mostra “volenteroso” nell’accumulare materiale di riciclo: è questa la trovata estiva, che interesserà per tutto il mese di agosto i frequentatori della spiaggia di Mondello. Per ricevere il bigliettino, e scoprire grattando la patina argentata se si è vincitori, bisognerà consegnare sei vuoti di bottiglia in plastica o sei lattine di alluminio da 33 cl o tre quotidiani integri. Oltre alla vincita immediata tutti coloro i quali interverranno al gioco parteciperanno anche ad un’estrazione finale, per vincere ulteriori premi. 18

In Palermo in four years the percentage of diversified refuse collected has almost doubled: it has passed from 6.2 percent in 2002 to 12.11 last year. The news comes from Amia (the municipal waste disposal corporation), together with the announcement that the corporation is getting organized to ensure an even more significant increase by the end of 2007. The objective is to take diversified collection to over 20 percent, as established by the regional legislation, and to reach this target Amia has a series of initiatives ready which promise to be successful: a significant increase in the collection of the organic fraction, an increase in the diversified collection service door to door and with commercial uses, and integration of and increase in the street containers for diversified collection. These innovations, together with the continuation of the activity of sensitization carried out by the corporation in Via Nenni, represent the launching pad that will lead to a marked increase in diversified collection. “Succeeding in increasing the quantity of materials to be recycled is a priority,” comments the President of Amia, Enzo Galioto. “During the last few years we have succeeded in progressively increasing collection, and in involving people in the city in using the containers distributed in the city. Now the time is ripe to take a further step towards bringing diversified collection in Palermo to such levels as to represent a reason for pride. To do this we will guarantee thorough coverage of the service on the whole territory and we will strengthen our action of involvement of users.” In line with the idea of sensitization, soon there will be an unusual initiative, conceived by the Italo Belga Company and not by chance also supported by Amia. It refers to a scratch card for those who show willing in accumulating material to be recycled: this is the big idea for the summer, which throughout the whole month of August will affect people that frequent Mondello beach. To receive the card, scratch it and discover if you have won, you will have to deliver six empty plastic bottles or six 33-centilitre aluminium cans or three entire daily papers. In addition to the immediate win, all those who take part in the game will also participate in a final extraction with further prizes.





Palermo Ambiente SpA, un’istituzione a misura di cittadino Palermo Ambiente SpA, an institution suiting citizen’s needs Massimo Felice Lombardi Amministratore Delegato Palermo Ambiente SpA

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La comunicazione riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’attività della Palermo Ambiente SpA, l’Autorità d’ambito per l’attuazione del ciclo integrato dei rifiuti nei comuni di Palermo e Ustica. Il nostro obiettivo è, infatti, quello di diffondere una nuova cultura in tema di salvaguardia ambientale rendendo i cittadini sempre più protagonisti. In coerenza a quanto prevede il piano di comunicazione del quale ci avvaliamo, approvato dall’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, sono in programma diversi interventi a supporto e in linea con gli obiettivi societari. Realizzeremo una o più campagne per la promozione del nostro ruolo istituzionale e campagne informative per la sensibilizzazione e la promozione delle azioni rivolte all’attuazione del ciclo integrato dei rifiuti. Presto entreremo nei quartieri e nelle circoscrizioni, con una azione capillare di informazione degli utenti, attraverso stazioni ecologiche mobili che gireranno per l’intero territorio dell’Ato. Il sito internet diventerà uno strumento interattivo attraverso il quale gli utenti potranno dialogare costantemente con l’Autorità. I cittadini potranno fornire suggerimenti per migliorare i servizi resi, con uno scambio reciproco e sempre più proficuo di informazioni. La Palermo Ambiente diventerà un’istituzione a misura di cittadino.

Communication once again takes on a role of fundamental importance in the activity of Palermo Ambiente SpA, the local authority for the realization of the integrated refuse cycle in the communes of Palermo and Ustica. Our objective, indeed, is to spread a new culture on the theme of environmental tutelage, making citizens more and more the protagonists. Consistently with what is contemplated by the communication plan which we use, approved by the regional agency for refuse and waters, different actions are scheduled in support of and in line with the objectives of the society. We will run one or more campaigns for promotion of our institutional role and information campaigns for sensitization and promotion of actions for creation of the integrated refuse cycle. Soon we will enter districts and areas, with a through action of information of consumers, through mobile ecological stations that will cover the whole territory. The internet site will become an interactive tool through which consumers can constantly converse with the authority. Citizens can make suggestions to improve the services provided, with a mutual and more and more profitable exchange of information. Palermo Ambiente will become an institution suiting citizen's needs.

Massimo Felice Lombardi

Massimo Felice Lombardi



L’aspra bellezza delle passioni vere

The rugged beauty of true passions

Alto

Belice

Corleonese



Su questa cima si contemplano cumuli di pietre e muri vetusti che ci raccontano la Sicilia di mille anni fa 26

On this peack you can contemplate heaps of stones and ancient walls which are telling you the Sicily of a thousand years ago


Già tremila anni fa, sul Monte Jato (tra San Giuseppe Jato e San Cipirello) vivevano pastori e contadini, ma noi non abbiamo alcuna testimonianza del luogo fin quando nel VI secolo a.C. vi giunsero i Greci, e con loro, templi e case e strade e impianti urbanistici. La città innalza strutture eleganti su quelle preesistenti, conservando il tempio di Afrodite ed un altro edificio sacro nell’Agorà. Si aprono edifici pubblici, e il teatro - con i colori del cielo a far da luci - si riempie di applausi e lunghi abiti bianchi… Adesso, su questa cima che si erge sulla campagna siciliana come un ascensore panoramico, si contemplano cumuli di pietre che tabelle in legno ci dicono essere ora l’agorà, ora il tempio, ora una casa. Monte Jato e la sua bella città fu abitata - nelle stesse case - anche dai Romani, dai Bizantini, dagli Arabi e dagli Svevi, ma, oltre l’anno 1000, il consumismo aveva iniziato a mettere radici: le case si costruivano utilizzando materiale già pronto, magari cavandolo da un casa ormai in rovina, cancellando così i giorni e le storie che quei muri vetusti, oggi, avrebbero potuto raccontarci. Nel 1246 Jetas smette di esistere come

Monte Jato, una stanza da bagno di 2000 anni fa. In apertura, panorama sul sito archeologico > Monte Jato, a bathroom of 2000 years ago. In the opening page, a view on the archaeological site

Already three thousand years ago, on Monte Jato (between San Giuseppe Jato and San Cipirello) shepherds and farmers lived, but we have no testimony of the place until the time when in the 6th century BC the Greeks came there, and with them temples and houses and roads and urban layouts. The city put up elegant structures on the existing ones, preserving the temple of Aphrodite and another sacred building in the Agora. Public buildings opened, and the theatre - with the colours of the sky to serve as lights - filled with applause and long white robes… Now, on this peak that rises over the Sicilian country like a panoramic elevator, you can contemplate heaps of stones that signs in wood tell us is now the agora, now the temple, now a house. Monte Jato and its beautiful city were also inhabited - in the same houses - by the Romans, by the Byzantines, by the Arabs and even by the Swabians, but beyond the year 1000, consumerism had begun to take root: houses were built using the material already available, possibly getting it from a ruined house, thus wiping

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città di uomini e si addormenta all’ombra della sua pineta, ma i suoi sogni sono custoditi nel Museo Archeologico di San Cipirello. Un’altra coppia di città, Marineo e Camporeale, è unita dalla stessa storia, quella dall’antica città di Makella: ma quale delle due abbia nel suo territorio comunale la “vera” Makella, non è certo. Le fonti storiche dicono fosse posta a guardia della valle su cui scorreva un fiume (l’Eleuterio o il Belice destro?), sulla cima di una collina dalle pendici ripide… Come la Makella di Camporeale, sulla Montagnola a guardia della Valdibella, ma anche come quella nei pressi di Marineo, di cui ci restano - nel bel museo archeologico - preziosi documenti. Ad ogni modo, nelle campagne altobelicine ci viveva gente almeno fin dal VI secolo a.C. come, ad esempio, nella zona di Pizzo Nicolosi, un centro abitato da indigeni, i cui scavi ci dicono che non sopravvisse al III secolo a.C. Che i Romani siano stati un disastro lo confermano anche le città su Pizzo Re e Pizzo Castello, abitate certa-

out the days and the stories that those ancient walls could have told us today. In 1246 Jetas ceased to exist as a city of men and fell asleep in the shade of its pine forest, but its dreams are preserved in the San Cipirello Archaeological Museum. Another pair of towns, Marineo and Camporeale, are united by the same history, that of the ancient city of Makella: but which of the two has the “true” Makella in its territory is not certain. The historical sources say it was set to guard the valley in which there flowed a river (the Eleuterio or the right Belice?), on the top of a hill with steep slopes… Like the Makella of Camporeale, on the Hillock guarding the Valdibella, but also like the one near Marineo, from which there remain at the fine archaeological museum - precious documents. At all events, in the Alto Belice countryside people lived at least starting from the 6th century BC as, for instance, in the area of Pizzo Nicolosi, a place inhabited by natives, the excavations of 28

Il ponte Kalatrasi. A sinistra, testa di guerrierocampano (Museo Archeologico, Prizzi) > The Kalatrasi bridge. On left, the head of a Campanian soldier (Archaeological Museum, Prizzi)

Inseguiamo i salti di secoli su per le colline ricoperte di boschi, modellate dalla pioggia e morse dal Tempo We pursue leaps in centuries over the hills covered with woods, modelled by rain and bitten by Time


L’arco del diavolo Oltre la zona detta dei Curbici (in territorio di Roccamena), si erge il millenario ponte di Kalatrasi, con la sua sinistra leggenda. Si dice che sia stato costruito nel 1162 da maestranze arabe per agevolare la traversata del fiume Belice di una principessa musulmana. Fu lei, con i suoi poteri, a farlo realizzare in una sola notte dal diavolo in persona che non fece le sponde. La principessa passò, ma attraversarlo per i contadini del luogo era rischioso: gli animali si imbizzarrivano e cadevano giù dal ponte, annegando nelle acque tumultose del Belìce. Gli abitanti provarono mille volte a costruire sponde robuste, ma alla fine dei lavori il ponte si svegliava senza parapetti. Oggi il Kalatrasi è esattamente come fu costruito in quella sola notte del 1162, senza le sponde. Peccato, però, che non ci sia più il frastuono del fiume... The devil’s arch > Beyond the area referred to as that of the Curbici (in the territory of Roccamena), there is the Kalatrasi bridge, a thousand years old, with a sinister legend. It is said that it was built in 1162 by Arab craftsmen to facilitate the crossing of the river Belice by a Muslim princess. It was she, with her powers, that caused it to be built in a single night by the devil in person, who did not make the banks of the bridge. The princess got over, but for local farmers crossing it was always a risk: animals went mad and fell down from the bridge without banks, drowning in the tumultuous waters of the Belice. The inhabitants of the place tried a thousand times to build strong banks but in the end the bridge woke up without parapets. Today Kalatrasi is exactly as it was built in that single night in 1162, without the banks. It is a pity, however, that there is no longer the noise of the river…

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Storia rubata e storia ritrovata La presenza di soldati mercenari ad Entella è accertata dal ritrovamento di due tombe del IV secolo a.C. entro le quali vennero tumulati due campani, un soldato e una donna. Il corredo funerario testimonia la “cittadinanza”, il cinturone del maschio attesta la sua professione; insieme confermano la presenza di mercenari campani nella Sicilia di 2700 anni fa, cosa di cui - fino al ritrovamento - si aveva solo qualche accenno nella documentazione di Platone (o di un suo allievo). E tutto grazie ad un cinturone, sfuggito all’ingordigia dei ladri di storia che, purtroppo, hanno devastato la zona archeologica, lasciando che molta parte di questo nostro passato sia perduto per sempre. History stolen and history recovered > The presence of mercenary soldiers at Entella is

ascertained by the recovery of two graves from the 4th century BC in which two Campanians, a soldier and a woman, were buried. The funeral equipment confirms the origin, and the belt of the male confirms his profession; both attest the presence of Campanian mercenaries in Sicily 2700 years ago, a fact which - until the recovery - was only indicated in the documentation of Plato (or of an alumnus of his), And all this is thanks to a belt, which escaped the greed of the thieves of history that, unfortunately, have devastated the archaeological zone, causing a large part of this past of ours to be lost forever.

La rocca di Entella e una tavola dei Decreti di Entella > The Entella hill and a table of the Entella Decrees

mente fin dal VII secolo a.C., così come quelle su Cozzo Sant’Angelo e a Bifarera di Sopra. Insomma, per gli appassionati di archeologia da queste parti c’è sicuramente un bel po’ da vedere, ma se preferite le strade asfaltate da percorrere comodamente in auto, un riassunto di tutto quello che abbiamo raccontato lo trovate custodito nelle teche del museo di Marineo, allestito con buon senso all’interno di un’ala del Castello Beccadelli-Bologna. Inseguiamo i salti di tempo su per le colline di questa Sicilia, colline ricoperte di boschi e di macchia mediterranea, modellate dalla pioggia, franate, morse dal Tempo, a confondere ancora di più le labili tracce di quello che fu. Proprio come è suc30

which tell us that it did not outlive the 3rd century BC. That the Romans were a disaster is also confirmed by the cities on Pizzo Re and Pizzo Castello, certainly inhabited from the 7th century BC, like the ones on Cozzo Sant’Angelo and at Bifarera di Sopra. In short, for those who love archaeology in these parts there is surely a lot to see, but if you prefer asphalted roads to go along conveniently by car, you can find a summary of everything that we have recounted in the reliquaries at the Marineo museum, set up sensibly inside a wing of the Beccadelli-Bologna Castle. We pursue leaps in time over the hills of this Sicily, hills covered with woods and Medi-


Prizzi, pietre medievali > Prizzi, medieval stones

cesso all’antica città di Entella, in quel di Contessa Entellina, aggrappata alla cima del suo colle, spizzicato oggi su più lati, le cui parti mancanti confondono il lavoro degli archeologi, già abbastanza impegnati a trovar soluzioni alle assenze causate dai saccheggi, che trovano vergognosa testimonianza nella presenza all’estero dei “Decreti di Entella”, tavole in bronzo pentagonali sulle quali è registrato, in greco, il “diario pubblico” della città in epoca ellenista. Delle nove tavole che la numerazione intrinseca ci dice esistenti, solo la IX e la VIII sono conservate in musei (c’è anche una VII, ma è stata dichiarata falsa), mentre le altre sette sono state trafugate. Ciò che - per fortuna - ancora ci resta, arric-

terranean maquis, modelled by rain, landslides, bitten by Time to confuse even more the transitory traces of what was. Just as has happened to the ancient city of Entella, in the Contessa Entellina area, clinging to the top of its hill, pecked at today on several sides, its missing parts rendering even more difficult the work of archaeologists, already busy enough finding solutions to the lacunae caused by lootings, shamefully testified to by the presence abroad of the “Entella Decrees”, pentagonal bronze tables on which in Greek there is recorded the “public diary” of the city in the Hellenistic epoch. Of the nine tables that the intrinsic numeration tells us existed, only numbers IX and VIII are preserved in museums (there 31


Sopra e a destra i bagni termali di Cefalà Diana > Top and right, the thermal baths at Cefalà Diana

chisce le sale dell’affascinante Antiquarium di Entella. Colline verdi anche a Prizzi, dove la Natura ha ricoperto con il suo manto di morbida vegetazione la cima di questo colle, oggi chiamato Montagna dei Cavalli, e ciò che la furia dell’uomo vi ha abbandonato. Parliamo della mitica città di Hippana, che ebbe nel IV secolo a.C. gli anni di maggiore espansione e di ricchezza - attestata dai monili ritrovati nella vicina necropoli -, e di benessere culturale, come si evince dall’ombra lasciata sul terreno da ciò che fu un bellissimo anfiteatro. Bellissima anche l’architettura dei bagni termali arabi che facevano “miracoli” a Cefalà Diana nel X secolo, elegantissima negli archi a sesto acuto che reggono la volta a botte traforata, splendente nel fregio decorativo che incornicia i tre muri esterni, un’iscrizione in caratteri cufici su cui, purtroppo, si sta abbattendo l’inclemenza del tempo: nessuno riesce a comprendere cosa vi sia stato scritto ma, come sembra suggerire un rilievo del XVIII secolo, potrebbe trattarsi di un’iscrizione augurale. E il fatto di essere qui a godere di questo ultimo brandello di storia, di questi ultimi colpi di scalpello, di questi ultimi centimetri di arte ci fa sentire davvero fortunati. 32

is also a number VII, but it has been declared false), while the other seven were stolen. What luckily - still remains enriches the rooms of the fascinating Entella Antiquarium. There are green hills at Prizzi too, where Nature has covered with its mantle of soft vegetation the top of this hill, today called Mountain of Horses, and what the fury of the man has abandoned there. We refer to the mythical city of Hippana, which in the 4th century BC had its years of greatest expansion and wealth - attested by the jewels found in the nearby necropolis - and of cultural wealth, as is deduced from the shadow left on the side of the mountain of what was a very fine amphitheatre. Also very beautiful is the architecture of the Arab thermal baths that performed “miracles” at Cefalà Diana in the 10th century, elegant in the equilateral arches that hold up the pierced barrel ceiling, shining in the decorative frieze that runs round the three external walls, that is to say is an inscription in Kufic characters which, unfortunately, the inclemency of time is demolishing: nobody can understand what the inscription says but, as a relief of the 18th century seems to suggest, it could express the hope of good luck. And the fact of being here to enjoy this last shred of history, these last chisel strokes, these last centimetres of art makes us feel indeed fortunate.



Summer in the old villages women, knights, weapons, trysts and bold deeds in medieval evocations


L’estate degli antichi borghi le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, l’audaci imprese delle rievocazioni medievali In un territorio che ricopre Nebrodi e Madonie, che si stende dalle coste tirreniche a quelle basaltiche dello Jonio, dalle vette ennesi e alle valli sudorientali, l’estate siciliana farà bella mostra delle vestigia medievali di quest’isola: le sue città turrite, i suoi castelli addormentati su alture assolate, i suoi borghi antichi saranno lo scenario di cortei e rievocazioni storiche legate alle vicende di Arabi, Normanni e Aragonesi in Sicilia. Per quanti vorranno vivere in modo diverso la bella stagione, la Sicilia offre un viaggio nel tempo, a ritroso di un millennio e alle radici della sua cultura, lungo un calendario che tracima di feste ispirate ad un Medioevo affollato di popoli e culture, arti ed emozioni.

In a territory that covers the Nebrodi and the Madonie, stretching from the Tyrrhenian coasts to the basaltic ones of the Ionian, from the peaks in Enna province to the south-eastern valleys, the Sicilian summer will put the medieval vestiges of this island on fine display: its towns with their towers, its dormant castles on sunny high ground and its old villages will be the setting of processions and historical evocations linked to the vicissitudes of Arabs, Normans and Aragonese in Sicily. For those who want to spend the summer season in a different way, Sicily offers a journey in time, back a thousand years to the roots of its culture, with a calendar that overflows with feasts inspired by a medieval period crowded with people and cultures, arts and emotions. 35


Certamente tra le più antiche rievocazioni storiche c’è quella di Piazza Armerina che dal 12 al 14 agosto celebra con il Palio dei Normanni e con la Quintana, non solo la profondissima devozione per la Vergine Maria, ma anche la sua gloriosa epoca medievale, epoca in cui l’antica Plutia era sede del parlamento reale e cuore pulsante della lotta contro gli invasori islamici. In questi quattro giorni la bella cittadina ennese - in genere ricordata solo per la presenza nel suo territorio della Villa Romana del Casale, con i suoi mosaici unici al mondo - si abbiglia dei suoi più sinceri costumi, ripescando nella memoria ancestrale l’agio nell’uso di spade e cotte di maglia, la perizia nelle arti equestri e l’eleganza di abiti preziosi di ricami e stoffe, rinnovando la propria appartenenza al vessillo di Maria Santissima delle Vittorie, dono del pontefice a quel Conte Ruggero che per primo scacciò via gli Arabi da queste terre. Così la storia degli uomini si intreccia con il mito e con la fede, riproponendo la “Cavalcata” (antico nome del Palio fino al 1952), manifestazione in origine a 36

Certainly among the oldest historical evocations there is the one at Piazza Armerina that from 12 to August 14 with the Norman Contest and with the Quintana celebrates not only deep devotion to the Virgin Mary, but also its glorious medieval epoch, in which the ancient Plutia was the centre of the royal parliament and the pulsating heart of the struggle against the Islamic invaders. On these four days the beautiful place in Enna province - generally only remembered for the presence in its territory of the Roman Villa of Casale, with its unique mosaics - puts on its most sincere costumes, fishing out of ancestral memory ease in the use of swords and chain mail, skill in the equestrian arts and the elegance of attire refined by embroideries and cloths, renewing its affiliation to the banner of Most Holy Mary of Victories, a gift of the pontiff to that Count Roger that drove the Arabs out of these lands. Thus the history of men interweaves with myth and faith, proposing the “Cavalcade” (the old name of the Contest until 1952), an event originally of a


Sbandieratori, falconieri, re e regine nei cortei medievali Flag wavers, falconers, kings and queens in the Medieval procession

carattere religioso di cui si è persa la certezza dell’inizio. Gli storici fanno risalire la tradizione al 1091, quando il Gran Conte Ruggero affida il sacro vessillo alla sue migliori truppe, ovvero quelle gallo-italiche, con il compito di difendere il prezioso dono che gli aveva consentito di entrare in Plutia da vincitore; certamente un’altra data sicura da cui crescono queste radici è il 1348, ovvero l’anno in cui la Vergine apparve al sacerdote Giovanni Candilia rivelandogli il luogo in cui i piazzesi avevano nascosto il vessillo onde evitare che cadesse nelle mani sbagliate. Questi tre secoli, infatti - ma anche quelli successivi, purtroppo -, erano stati tormentati da molte battaglie, oltre che dalle pestilenze. Leggenda vuole che, all’arrivo del vessillo in città, l’epidemia di peste si arrestò, dedicando il 15 agosto, data in cui si celebra l’Assunzione della Madonna, alla Santissima Vergine, protet-

religious character. It is not certain when it began. Historians date the tradition to 1091, when Great Count Roger entrusted the sacred banner to his best troops, i.e. the Gallo-Italic ones, with the task of defending the precious gift that had allowed him to enter Pluvia victorious; certainly another certain date from which these roots grow is 1348, the year when the Virgin appeared to the priest Giovanni Candilia, revealing to him the place in which the people of Piazza had hidden the banner to avoid it falling into the wrong hands. In this connection, these three centuries - but also the ensuing ones, unfortunately - were tormented by a great many battles, in addition to plagues. Legend has it that, when the banner arrived in the town, the plague epidemic ended. The day of 15 August, on which the Assumption of the Madonna is celebrated, was ded37


icated to the Holy Virgin, the protectress of the city. In her honour today there are still celebrations all through the first half of August, with the Quintana bringing to the piazza the representatives of the four old medieval districts - Monte, Castellina, Canali and Casalotto - that face one another enthusiastically in quaint jousting, the winner being rewarded with the honour of guarding the sacred banner. The medieval customs are rigorously respected, though in the evening there are shows of a decidedly more modern kind. Climbing over the Nebrodi, we come to the northern versant of the mountain chain where, among the dense woods of the Nebrodi, and with an enchanting panorama of the Aeolian archipelago, there stands San Piero Patti. Here on 11 and 12 August - that is to say on the Saturday and Sunday - this year too there

trice della città. In suo onore ancora oggi si festeggia per tutta la metà di agosto, con la Quintana a richiamare in piazza i rappresentanti dei quattro antichi quartieri medievali - Monte, Castellina, Canali e Casalotto - che si affrontano in una entusiasmante e caratteristica giostra che ha come premio l’onore di custodire il sacro vessillo. I costumi medievali sono rigorosamente rispettati, anche se a sera fanno da cornice alla manifestazione spettacoli di stampo decisamente molto più moderno. Scavalcando i Nebrodi, ecco che si giunge sul versante settentrionale della catena montuosa dove, tra i fitti boschi nebroidei e un incantevole panorama sull’arcipelago eoliano, svetta San Piero Patti. Qui l’11 e il 12 agosto - ovvero sabato e domenica - si svolge anche quest’anno il caratteristico corteo storico che rievoca l’ingresso in città di Federico III d’Aragona, re al quale si affidò la San Piero medievale dopo essersi ribellata ai baroni Orioles, veri despota di queste terre. Quest’anno la manifestazione ha per titolo “Arabi, Normanni e Aragonesi”, sintetizzando perfettamente ciò che furono gli anni medievali che per molta parte - sono ancora ricordati grazie alle testimonianze artistiche di matrice araba e alle costruzioni fortificate di stampo normanno. Per questo, per cercare di ricostruire un passato artisticamente e culturalmente molto ricco, San Piero Patti ricrea all’interno del quartiere Arabite uno scorcio della città trecentesca, aprendo antiche abitazioni agli usi e ai costumi del tempo. Tra queste stradine si potranno vedere - come attraverso una finestra aperta sul tempo passato - le donne nei loro costumi 38

Sulla rocca di Mussomeli Il 2 settembre il castello quattrocentesco di Mussomeli torna ad ospitare la corte chiaramontana, con paggi, cortigiani, damigelle e cavalieri che sfilano secondo il ruolo che ciascuno avrebbe ricoperto a corte, sfoggiando i loro preziosi vestiti che sembrano anticipare lo sfarzo dei ricami riservati alla coppia reale. Dopo i recenti restauri della fortezza, il corteo storico sembra muoversi in un’atmosfera “perfetta”, resa ancor più magica da falò e giochi pirotecnici. On the Mussomeli rock > On 2 September the fifteenth-century castle at Mussomeli once again hosts the Chiaramonte court, and pages, courtiers, damsels and knights go in a procession according to the role that each would have had at court, showing off their precious costumes that seem to anticipate the luxury of the embroideries reserved for the royal couple. After the recent restoration of the fort, the historical procession seems to move in a “perfect” atmosphere, made still more magic by bonfires and fireworks.


tipici attente alla lavorazione del sapone o alla filatura della seta, si seguiranno i gesti sicuri dei panettieri e dei casari e di quanti erano addetti alla cardatura della lana. Antichissimi mestieri che oggi possiamo ammirare solo in queste occasioni, quando nelle vie del centro cittadino sfila il Corteo Storico (il 12 pomeriggio), ovvero l’antica corte e le famiglie nobiliari, il clero e la comunità dei popolani dell’epoca. Sfila il re, protetto dai suoi cavalieri e dai suoi arcieri perché pensava di dover sedare una rivolta, non aspettandosi certo di essere accolto dal popolo in festa che giura fedeltà alla corona. Non mancano - in coda al corteo - gli artisti di strada, capaci di rendere l’occasione ghiotta anche per i più piccini. A proposito di ghiottonerie. Il 12 sera non si può non approfittare del festival della Cucina Araba, un modo per riprendere il filo delle antiche pietanze che la gastronomia siciliana ha “importato” dai vicini orientali. Le sorprese continuano fino a Motta Sant’Anastasia, a una decina di chilometri da Catania, delizioso paesino che - come ogni anno - dal 14 al 23 agosto si trasforma in un importantissimo centro medievale. In effetti, fu un importantissimo baluardo voluto dal conte Ruggero proprio per la sua bella posizione geografica, un “balcone” dal quale guardare la piana catenese e persino la città etnea. Torniamo alle feste medievali. Certamente unica nel suo genere è la Discesa delle Quartine, un corteo storico animato dai tre rioni medievali, Vecchia Matrice - Maestri Panzera, che mettono insieme circa 250 figuranti in costume d’epoca per rendere omaggio al passato glorioso della città. Un corteo storico che svela il “segreto” dei rioni, ovvero il tema scelto da ciascuno dei

will be the quaint historical procession evoking the arrival in the town of Frederick III of Aragona, the king to whom medieval San Piero Patti entrusted itself after rebelling against the Orioles barons, true despots of these lands. This year the event is entitled “Arabs, Normans and Aragonese”, perfectly summing up what the medieval years were that - to a great extent - are still remembered thanks to the artistic testimonies of Arab origin and the Norman reinforced constructions. For this reason, to try to reconstruct a past that is artistically and culturally very rich, San Piero Patti is recreating in the Arabile quarter a glimpse of the fourteenth-century town, opening up old residences to the customs of the time. Among these little streets you can see, as through a window open on the past, women in their typical costumes overseeing the processing of soap or the spinning of silk, and the sure gestures of bakers and cheese makers will be followed as well as those of people employed in the carding of the wool. These are very old crafts that today we can only admire on these occasions, when through the streets of the centre there passes the Historical Procession (afternoon of 12 August), with the old court and the noble families, the clergy and the community of the populace of the epoch. The king goes by, protected by his knights and by his archers because he thought he would have to calm a revolt, certainly not expecting to be welcomed so festively by a populace swearing fidelity to the crown. 39


rioni, tema mantenuto in gran segreto - appunto - per tutto l’anno, giusto fino al corteo del 23 agosto. In questo giorno ogni rione scende la propria Quartina, la bandiera di battaglia, e si appresta ad onorare e festeggiare la patrona con cortei storici improntati ad

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There are also - at the end of the procession - street artists, able to make the occasion nice for younger people too. Speaking of nice things, on the evening of 12 August one must take advantage of the festival of Arab Cuisine, a way to go back to the old dishes that Sicilian gastronomy has “imported” from its oriental neighbours. The surprises continue as far as Motta Sant’Anastasia, about ten kilometres from Catania, a delightful little village that - like every year - from 14 to 23 August will turn into an important medieval place. In effect, it was an important bulwark created at the behest of Count Roger precisely because of its fine geographical position, a “terrace” from which to look down on the plain of Catania and even on the city below Etna. Let us return to the medieval feasts. Certainly unique is the Discesa delle Quartine, a historical procession animated by three medieval districts, Vecchia Matrice, Maestri and Panzera, that puts together around 250 figurants in period costumes to pay tribute to the glorious past of the place. It is a historical procession that discloses the “secret” of the districts, i.e. the theme chosen by each of them, kept top secret - precisely - for the whole year, until the procession of 23 August. On this day each district brings down its own Quartina, the battle flag, and honours and celebrates the patron saint with historical processions always referring to different epochs and vicissitudes, with demonstrations by standard


La Castellana di Sperlinga Un’importanza storica molto particolare rivestì Sperlinga quando, nel XIII secolo, i Francesi diedero filo da torcere ai rivoltosi dei Vespri Siciliani: barricati oltre le invincibili mura del suo magnifico castello, resistette per quasi un anno alla carica “liberatoria” degli Aragonesi. Il castello è ancora lì, austero e gigantesco, e ogni anno - il 14 agosto diventa perfetta scenografia per la Giornata Medievale, giorno in cui viene eletta la Castellana, la giovane donna che meglio sa ricoprire il ruolo di Costanza, moglie di Federico II. Al corteo storico partecipano i rappresentanti di tutti i paesi gallo-italici (ovvero quelle cittadine in cui si mantiene un dialetto tramandato fin da quel lontano XIII secolo) che sfilano lungo le vie del paese sfoggiando bellissimi costumi. Non mancano giochi, musiche e danze. The Chatelaine of Sperlinga > Sperlinga had particular historical importance in the 13th century, when the French created problems for the rebels of the Sicilian Vespers: barricaded behind the impregnable walls of its magnificent castle, they held out for almost a year against “liberation” by the Aragonese. The castle is still there, austere and gigantic, and every year - on August 14 - it becomes a perfect setting for the Medieval Day, when the Chatelaine is elected, the young woman that knows best how to play the role of Constance, the wife of Frederick II. The historical procession involves representatives of all the Gallo-italic places (i.e. those places where a dialect survives that goes back to that distant XIII century), who go along the streets showing off beautiful costumes. There are also games, music and dances.

epoche e fatti sempre diversi, con manifestazioni di sbandieratori ad alto contenuto spettacolare, oltre a rappresentazioni teatrali che si ispirano al martirio di Santa Anastasia. Immancabili le “tavolate” dove, accanto a conti e signore del castello, si possono gustare piatti della tradizione gastronomica andalusa e siciliana, riproponendo antiche ricette dai sapori impareggiabili. Tornei, sfide d’armi e giochi perfezionano l’atmosfera medievale. Dal 19 al 20 agosto anche le Feste Aragonesi di Montalbano Elicona (ME), dove commercianti ed artigiani riaprono le loro botteghe nel borgo per la rappresentazione di arti e mestieri, mentre maestri falconieri accompagneranno con le acrobazie dei loro rapaci lo spettacolo del palio, in ricordo di Federico II d’Aragona che qui soleva passare le sue estati. (testo > paola camillo)

bearers with a major spectacular content, alongside theatrical representations that are inspired by the martyrdom of St. Anastasia. Of course there are the “tables” at which, alongside counts and the seignior of the castle, you can taste dishes in the Andalusian and Sicilian gastronomic tradition, involving old recipes with inimitable tastes. Tournaments, challenges of weapons and games complete the medieval atmosphere. From 19 to 20 August there are also the Aragonese Feasts at Montalbano Elicona (Messina province), where traders and craftsmen reopen their shops in the village for the representation of arts and trades, while master falconers accompany with the stunts of their birds of prey the show of the Contest, in memory of Frederick II of Aragona, who here was wont to spend his summers. (text > paola camillo) 41


La Colonna Pizzuta dell’antica città di Eloro, nei pressi di Noto > The Colonna Pizzuta of the ancient town of Eloro, near Noto


Rotta verso Sud > Heading south È mattina a Noto marina, il mare è una distesa d’olio e lo scirocco alita già caldo tra i pennacchi delle palme. Sfilando agevolmente tra le auto nel lungomare, un altro giorno sta per iniziare e i bagnanti carichi di ombrelloni, sdraio e radioline iniziano a sciamare per le viuzze del paese. La tentazione di fermarsi lungo l’arenile dorato è tanta, ma è meglio puntare verso Sud. Perché inizia da questa spiaggia il viaggio lungo la costa orientale della Sicilia che condurrà sino all’estremo lembo d’Europa.

It is morning at Noto Marina, the sea is like an expanse of oil and the sirocco is already blowing warmly among the plumes of the palms. Winding easily among the cars on the waterfront, another day is about to begin and swimmers loaded with sunshades, deckchairs and transistor radios begin to swarm through the little streets of the village. The temptation to stay on the gilded beach is so great, but it is better to head south. For from this beach there begins the trip along the eastern coast of Sicily that will take us to the extreme edge of Europe.

Viaggio all’estremo lembo d’Europa A journey to the extreme stretch of Europe

Scavalcata la collina che delimita il golfo, si arriva a un minuscolo ponticello, e ad attraversarlo ci si sente un po’ Alice, quando si infila nella tana del coniglio e scopre un nuovo universo. Da questo punto in poi l’aria è più dolce, il mare più selvaggio, la luce è più calda. Poche centinaia di metri ed ecco Colonna Pizzuta, un monumento risalente al III secolo a.C. eretto dai Siracusani alle porte della città per ricordare la vittoria sugli Ateniesi. Uno sterrato sulla sinistra a un centinaio di metri guida invece sino alle porte della città greca di Eloro, VII secolo a.C, posta dai Corinzi tra le foci dei fiumi Asinaro e Tellaro. Immergersi nelle acque cristalline che bagnano le possenti mura della città per scorgere sottacqua resti di anfore e cocci fa provare davvero i brividi sulla schiena. La collina ospita i ruderi della città e del tempio e l’arenile Eloro si

Having climbed over the hill that delimits the gulf, you reach a minuscule bridge, and crossing it you feel a bit like Alice when she gets into the rabbit’s burrow and discovers a new universe. From this point on the air is sweeter, the sea wilder, the light warmer. A few hundred metres and you come to Colonna Pizzuta, a monument dating from the 3rd century BC erected by the Syracusans just outside the city to commemorate the victory over the Athenians. A road to the left after a hundred metres or so leads instead to the gates of the Greek city of Eloro, 7th century BC, set by the Corinthians between the mouths of the rivers Asinaro and Tellaro. Getting into the crystalline waters that wash the imposing walls of the city to see remains of amphoras and crocks underwater truly sends shivers down your spine. On the hill there are the 43


Eloro: la spiaggia e il sito archeologico > Eloro: the beach and the archaeological site

apre a Sud, solcato dalla foce del Tellaro. Un breve tratto di scogli aguzzi lo separa dall’arenile Marianelli, dove si possono ammirare le dune, figlie di quelle africane. Ancora sulla SP 21, al km 6.5 un cartello “fai da te” indica la traversa da seguire per recarsi a Cala Mosche, all’interno della riserva di Vendicari. Questa spiaggia di sabbia dorata è incastonata tra due alti promontori di scogli, l’acqua è pulita e brulicano i pesci. Per nuotare nelle acque cristalline occorre pagare pegno: un chilometro di sentieri per attraversare la riserva dove proliferano i conigli selvatici. Ancora sulla SP21, ma poco più avanti, si apre l’ingresso principale della riserva di Vendicari. Pochi luoghi al mondo sono capaci di appagare tanti diversi appetiti come quest’oasi protetta. Qui si può approfondire l’aspetto storicoarcheologico, trovando testimonianze che vanno dall’età ellenistica, bizantina e medioevale, sino all’archeologia industriale rappresentata dalle tonnare dove si lavorava il tonno rosso; oppure l’aspetto naturalistico con il birdwatching e quello meramente vacanziero. Un sentiero su palafitte scavalca la zona umida e consente l’accesso all’arenile anche in pieno inverno: il golfo chiuso all’orizzonte dall’isolotto di Vendicari forma un’immensa piscina e l’acqua si riscalda fino all’inverosimile. La parte più a sud dell’arenile, invece, è sovente recintata per proteggere le nidiate delle tartarughe Caretta caretta. Il golfo si stempera sui ruderi di 44

ruins of the city and the temple and the Eloro beach opens up to the south, furrowed by the mouth of the Tellaro. A brief line of sharp rocks separates it from the Marianelli beach, where you can admire dunes that are the daughters of the African ones. Back on provincial highway 21, at km 6.5 a “doit-yourself” sign indicates the fork to take to get to Cala Mosche, inside the Vendicari reserve. This beach of golden sand is set between two high rock promontories; the water is clean and fish swarm. To swim in the crystalline waters it is necessary to pay a toll: a kilometre of paths to go through the reserve where wild rabbits proliferate. Back on provincial highway 21 again, but a little further on, there is the main entrance to the Vendicari reserve. Few places in the world can satisfy so many different tastes as this protected oasis. Here the historical-archaeological aspect can be explored, with vestiges that go from the Hellenistic, Byzantine and medieval ages down to the industrial archaeology represented by the tuna stations where red tuna was processed; or the natural aspect with bird watching; or simply the holiday one. A path on pilings crosses the wetland zone and also gives access to the beach even in the deep midwinter: the gulf, closed off on the horizon by the Vendicari islet, forms an immense swimming pool and the water warms up much more than you would expect. The southernmost part of the beach, instead, is often fenced to protect the nests of the Caretta caretta turtles. The gulf fades away on the


Una veduta panoramica di Cala Mosche a Vendicari e, sotto, il dettaglio del suo mare cristallino > A panoramic view of Cala Mosche near Vendicari, and, bottom, the detail of its crystalline sea


La tonnara di Vendicari > The tuna station of Vendicari


Vendicari, uno scorcio della tonnara e, a destra, i ruderi della torre sveva > Vendicari, a view of the tuna station and, on the right, the ruins of the Swabian tower

una tonnara dove svetta la mole di una torre sveva di avvistamento. Gli Angioini la dotarono un tempo di quattro cannoni da dodici once per tenere a bada le navi corsare che ombreggiavano all’orizzonte. Dietro la tonnara giacciono i resti di un antico stabilimento di epoca romana in cui si lavorava il pesce azzurro. I sentieri che si innestano poco più avanti, direzione Noto, seguono il tracciato dell’antica via Elorina che porta sino a Siracusa. Nei tratti di nuda roccia si vedono ancora i segni paralleli lasciati dai carri greci e romani. Puntando nuovamente a Sud lungo la SP 21, si svolta al bivio per il villaggio San Lorenzo. Scorrendo il tracciato urbano sino alla IX strada, e laddove finiscono le costruzioni - al confine Sud della riserva - iniziano delle meravigliose spiagge. Le calette della “cittadella” sono incastonate tra scogliere e grotte in cui anche a mezzogiorno si può godere dell’ombra. La sabbia è fine e dorata e il bagnasciuga sembra non finire mai, mare ideale per i bambini. Seguendo il profumo del pesce cucinato, si arriva a Marzamemi, il tufo scrostato delle case riflette una luce abbacinante mentre ci si aggira tra le vie polverose del borgo, dove non è raro incontrare gatti orgogliosi di stringere in bocca una lisca appena rubata. Infilando uno dei tanti vicoli, di colpo il turchese del mare fa capolino oltre l’ombra dei pergolati che spesso chiudono le facciate delle case: sono queste le cartoline spedite dal commissario Montalbano di Camilleri, scenografie natura-

ruins of a tuna station, where there looms up the massive structure of a Swabian sighting tower. The Angevins once put four twelve-ounce guns in it to keep back the corsair ships that shaded the horizon. Behind the tuna station there are the remains of an old establishment from the Roman epoch in which sardines, anchovies and mackerels were processed. The paths grafted on a little further on, in the direction of Noto, follow the layout of the ancient Via Elorina, which went to Syracuse. In the stretches of bare rock you can see still the parallel signs left by Greek and Roman chariots. Heading south again along provincial highway 21, you turn at the fork for the San Lorenzo village. Following the street layout as far as the 9th road, where the buildings end - on the south edge of the reserve - some marvellous beaches begin. The little bays of the “citadel” are set between rocks and caves in which even at midday you can enjoy some shade. The sand is fine and golden and the foreshore never seems to end, making the sea ideal for children. Following the scent of cooked fish, you reach Marzamemi. The scraped tufa of the houses reflects a dazzling light while we wander along the dusty streets of the village, where it is not rare to meet cats proud of holding in their mouths a bone just stolen. As you enter one of the many alleys, suddenly the turquoise of the sea appears over the shade of the pergolas that often close off the façades of the houses: these are the postcards sent by Camilleri’s police 47


Il porticciolo di Marzamemi > The small harbour of Marzamemi

li che richiamano in questo Sud siciliano turisti da tutta Italia. Gironzolando ancora tra i conci consunti della piazzetta “balata”, si notano numerose trattorie con i tavoli a pochi passi dal mare. Scivolando sopra quelle pietre bianche, i barconi delle tonnare, qui chiamati scieri, venivano tirati in secca e posti a dimora nel loggione, a ridosso del molo. Una trentina di anni fa l’intera flotta venne riposta dentro il caseggiato perché non c’era più abbastanza tonno da pescare. Da allora i marinai attendono ancora l’ordine del rais per rimettere in acqua gli scieri. Proseguendo ancora verso Sud, altre spiagge isolate si aprono a sprazzi come mezzelune dorate tra gli scogli. Scorrendo con lo sguardo l’orizzonte, si notano delle strutture piramidali che emergono dall’azzurro delle acque: sono le vasche di acquacoltura in cui si allevano, in mare, spigole e orate. Seguendo la costa, il nastro d’asfalto si inerpica su una collina che strapiomba nel mare blu. Poco sotto, protette da un’insenatura, le vestigia della grande tonnara di Capo Passero. Il piccolo golfo dalle acque cristalline guida lo sguardo sino alla torre del castello Tafuri, per niente medioevale, bensì una bizzarra costruzione utilizzata per anni come hotel e oramai in abbandono. Il borgo marinaro di Portopalo appare pigro e sonnecchiante come un tardo pomeriggio estivo, con i turisti che si aggirano nella piazzetta in attesa della prossima scoperta. Ad esempio, di quella stradina sterrata sulla destra che conduce giù alla 48

commissioner Montalbano, natural scenes that bring tourists from all over Italy to this Sicilian south. Still wandering among the worn ashlars of the little piazza, you notice numerous restaurants with tables a few steps from the sea. Slipping on those white stones, the tuna boats, here called scieri, were pulled up onto dry land and stored in the portico, next to the dock. About thirty years ago the whole fleet was put away because there was no longer enough tuna to catch. Since then the sailors have been waiting for the order from the rais to put the scieri back in the water. Continuing southwards, you see other isolated beaches open up like gilded crescents among the rocks. Roaming over the horizon with your gaze, you notice some pyramidal structures that emerge from the blue of the waters: they are the aquiculture tubs where sea-bass and bream are bred in the sea. As you follow the coast, the ribbon of asphalt winds up a hill that looks out on the blue sea. A little below, protected by an inlet, there are the vestiges of the Capo Passero tuna station. The small gulf with crystalline waters guides the look as far as the tower of the Tafuri castle, not at all medieval, but on the contrary an eccentric construction used for years as a hotel and now abandoned. The seaside village of Portopalo appears idle and sleepy like a late summer afternoon, with tourists wandering around in the little piazza waiting for the next discovery. For instance, of that little road on the right that leads down to the beach close to an


In alto, a pesca a Porto Palo di Capo Passero, sotto, la spiaggia di Morghella nei pressi di Pachino > Above, fishing at Porto Palo di Capo Passero, bottom, the beach of Morghella nearby Pachino


La spiaggia sull’Isola della Correnti > The baach of the Isola delle Correnti


Info Come arrivare > L’itinerario proposto è lungo

Il mare all’Isola delle Correnti > The Isola delle Correnti sea

spiaggia, lambendo un antico stabilimento di lavorazione del pesce di epoca romana. Nei recipienti ovoidali ancora visibili si preparava il garum, una pasta di pesce azzurro macerato e salato, una salsa molto apprezzata dai Romani ma, a quanto pare, assolutamente insopportabile per un palato moderno. Di fronte, oggi come allora, lo stesso Capo Passero, con il suo istmo sabbioso a collegare l’omonima isoletta alla terraferma. Quasi alla fine di questo breve viaggio, si punta ancora lungo una strada che si perde tra le serre di plastica, le vie polverose sembrano portare in giro senza meta, ma dove finisce la terra, ebbene, in quel posto si sente il profumo d’Africa. Siete su un parallelo più meridionale di quello di Tunisi e currentium insula, l’Isola delle Correnti, ultimo lembo d’Europa, è lì davanti a voi. (foto e testo > gaetano belverde) ancient establishment for processing fish, from the Roman epoch. In the ovoidal containers that can still be seen they made garum, a paste of soaked and salted anchovies, sardines and mackerels, a sauce much appreciated by the Romans but, it seems, absolutely unbearable for a modern palate. Opposite, today as then, there is Capo Passero, which with its sandy isthmus connect the islet of the same name to the terra firma. Almost at the end of this brief trip, we go along a road that is lost among the plastic greenhouses, the dusty streets seem to take you around without any destination, but where the land ends, there you can smell the scent of Africa. You are on a parallel more to the south than that of Tunis and currentium insula, the Island of Currents, the last stretch of Europe, is there in front of you. (photos and text > gaetano belverde)

circa 60km (ar) e può essere fatto agevolmente in giornata, anche se è consigliabile pernottare almeno una notte in loco per godersi con calma la vacanza. Si parte dalla città di Noto, famosa per i palazzi di fattura barocca del proprio centro storico. La spiaggia attrezzata della città dista pochi minuti d’auto, seguendo le indicazioni per “marina di Noto”. A Noto si arriva agevolmente da Siracusa, seguendo la litoranea SS115 per Cassibile e dunque Avola. Da Catania, si percorre l’autostrada A18 CataniaSiracusa, uscendo a Cassibile e seguendo la SS115 Noto. L’intero percorso si snoda lungo le SP19 - SP21 Noto-Pachino. Un paio di km prima di arrivare a Pachino occorre uscire al bivio per Marzamemi e quindi seguire il litorale verso Sud alla volta di Portopalo di Capo Passero SP21 e Isola delle Correnti, si ritorna sullo stesso percorso dell’andata.

How to get there

> The itinerary proposed is about 60k m long (there and back) and can easily be done in a day, though it is advisable to spend at least a night in the place to enjoy the holiday calmly. You set out from the town of Noto, famous for the Baroque buildings in its historic area. The local equipped beach is a few minutes drive, following the signs for Noto harbour. You can easily get to Noto from Syracuse, following the coastal state highway SS 115 for Cassibile and then Avola. From Catania, you go along the A18 Catania-Syracuse motorway, getting off it at Cassibile and following state highway SS 115 for Noto. The whole itinerary is along the Noto-Pachino provincial highways 19 and 21. A couple of kilometres before reaching Pachino it is necessary to take the fork for Marzamemi and then follow the shore southwards towards Portopalo di Capo Passero, SP-21 and Isola delle Correnti; you go back the same way as you came.

Dove dormire > Where to stay Monteluce Country House Contrada Vaddeddi, Noto - tel. 335 6901871 Masseria Cianciò Contrada Cianciò Graffetta, Modica - tel. 335 330299 Dove mangiare > Where to eat Trattoria del Crocifisso da Baglieri Via Principe Umberto 46/48 - tel. 0931 571151 La Cialoma Piazza R. Margherita 23 - Marzamemi (SR) tel. 0931 841772 51


Mondello, un premio dopo l’altro! È cominciato con un bimbo di sette anni, accompagnato da un papà orgoglioso e da tre copie di un quotidiano palermitano. Luigi, questo il nome del piccolo, è stato il primo a raggiungere la postazione Mondellindo sul viale Regina Elena, lo scorso 9 agosto: circa le 11 del mattino, gran caldo, spiaggia gremita e curiosi a guardare con finta indifferenza il movimento attorno a queste nuove attività. Luigi, un po’ impacciato dalla mole dei quotidiani, senza dire nemmeno una parola “di troppo”, ha lasciato scivolare i giornali in alto, sul pianale dello sportello, e con un secco «ora mi date il 52

It all started with a seven year-old child, accompanied by a proud dad and three copies of a Palermo daily. Luigi - this is the child’s name - was the first to reach the Mondellindo station in Viale Regina Elena, last 9 August: at about 11 on a very hot morning, the beach crowded and curious people looking with feigned indifference at the movement around these new activities. Luigi, a bit overwhelmed by the massive daily paper, without even saying a word “too many”, put the newspapers up on the counter and said curtly: “will you give me the prize now?” He thus


Mondello, one prize after the other! premio?» ha reso noto che le regole del concorso Mondellindo lui le aveva capite davvero. Qualche risatina da parte del padre, il commento “è un tipo molto sicuro di sé” per giustificare il tono autoritario del piccoletto, il disbrigo della burocrazia (controllo della integrità delle copie del quotidiano) sotto l’occhio attento di Luigi che - a dir la verità - iniziava a spazientirsi di tutta quell’attività “da adulti” e, finalmente!, la consegna del primo cancella e vinci. «Faccio io», reclama Luigi, lasciando scattare la sua mano destra a velocità supersonica per con-

made it clear that he had fully understood the rules of the Mondellindo contest. There were a few little laughs from his father, plus the comment “he is very sure of himself” to justify the child’s authoritarian tone. Then there were the formalities (a check on the integrity of the copies of the daily paper) under the careful eye of Luigi, who - to tell the truth - was beginning to grow impatient with all that “grownup” activity and, finally!, the delivery of the first scratch card. “I’ll do it,” declared Luigi, shooting out his right hand at supersonic speed to get the coin from his 53


quistare dalle mani del padre la monetina che gli avrebbe permesso di verificare l’entità del premio vinto. «I colori! Ho vinto i colori!» è stato il grido tra il sorpreso e il soddisfatto di Luigi dopo aver scoperto che la sua attesa era stata ben ricompensata. Luigi, come fa ogni bambino che si rispetti, ha provveduto a mostrare a tutti i suoi amichetti i suoi nuovi colori, con quell’espressione seria che solo i bambini sanno assumere quando devono dimostrare di aver fatto una cosa da grandi. Luigi non è stato l’unico a vincere una mattina

father’s hands that would allow him to check how big the prize was. “The colours! I’ve won the colours!” was the half amazed and half satisfied cry from Luigi after discovering that his wait had been well rewarded. Luigi, like every self-respecting child, showed all his little friends his new colours, with that serious expression that only children know how to take on when they have to show they have done something grownup. Luigi was not the only one to win a more pleasant morning than the usual one, returning to

Piano piano, bambini e ragazzini hanno cominciato a riempire i contenitori per il riciclaggio dei rifiuti Gradually, children began to fill the containers for the recycling of refuse più piacevole del solito, tornando dagli amici e dai parenti con un portachiavi nuovo, con una divertente matita o con un cappello da golf. Piano piano, lasciando che la notizia del gioco si spargesse sulla spiaggia con lo stesso ritmo cadenzato delle onde sulla battigia, bambini e bambine, ragazzini e ragazzine hanno iniziato a riempire i contenitori per il riciclaggio dei rifiuti messi a disposizione degli addetti nelle tre postazioni lungo il lido palermitano. Lattine e bottiglie di plastica gli oggetti più “riciclati”, le bambine più dei bambini (questo solo per le statistiche), come accompagnatori i papà più delle mamme (anche questo per le statistiche… ma a che serviranno, poi?), una soddisfacente adesio-

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friends and relatives with a new key ring, an amusing pencil or a golf hat. Gradually, the news of the game spreading on the beach with the same rhythm as the waves on the foreshore, little boys and girls began to fill the containers for the recycling of refuse made available in the three stations along the Palermo beach. Cans and plastic bottles were the objects most “recycled”, with more little girls than little boys (just to give some statistics), as accompaniers dads more than mums (also just to give some statistics… but what purpose will they serve in the end?), a satisfactory adhesion to the final draw too, at least judging from the number of scratch cards left waiting in the special containers, which


ne anche al sorteggio finale, almeno a giudicare dal numero dei “cancella e vinci” lasciati in attesa nei contenitori appositi, contenitori che saranno aperti solo il giorno dell’estrazione finale, il 14 settembre (alle 10:30 al Charleston di Mondello). Nel momento in cui il magazine va in stampa, sono trascorsi solo pochi giorni dall’inizio del concorso, così - nonostante i dati fino ad oggi raccolti confermino il successo dell’iniziativa - preferiamo arrivare alle conclusioni solo dopo il 14 settembre, quando i numeri saranno quelli definitivi. Nel frattempo, se vi trovate sulla spiaggia di Mondello, non dimenticate di mettere da parte il vostro quotidiano (lasciandolo integro), le lattine delle bevande (sciacquandole prima di conservarle) e le bottiglie d’acqua in plastica (schiacciatele, così occuperanno meno spazio). Portando sei esemplari dello stesso oggetto (tre nel caso dei quotidiani) in uno qualunque dei tre punti di conferimento Mondellindo, avrete diritto a ritirare un “cancella e vinci” e chissà se non sarete proprio voi ad aggiudicarvi un week-end in un parco siciliano o una fantastica mountain bike…

will only be opened on the day of the final extraction, 14 September (at 10.30 a.m. at the Charleston in Mondello). At the time of the magazine going to press, only a few days have passed since the beginning of the competition, so - although the data so far collected confirm the success of the initiative - we prefer to reach conclusions only after September 14, when the figures will be definitive. In the meantime, if you find yourself on the beach at Mondello, don’t forget to put aside your daily paper (leaving it intact), drink cans (rinsing them before stowing them) and plastic water bottles (crush them up, so they will take up less space). Taking six like exemplars (but only three news-papers) to any of the three Mondellindo points, you will be entitled to pick up a scratch card and you may even win a weekend in a Sicilian park or a fantastic mountain bike…

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Stromboli, scenario naturale per set indimenticabili > Stromboli, natural scenery for unforgettable sets

Sicilia, terra di cinema Visitare l’Isola attraverso i set cinematografici Sicily, a land of cinema. Visiting the Island through cinema sets

Per questa ultima puntata con i film siciliani, andiamo al mare, il mare delle isole siciliane, ora scuro di fondali lavici, ora trasparente e chiaro come cristallo, rissoso su scogliere sfrangiate, dolce su spiagge basse di sassolini e sabbia di seta.

For this last episode with Sicilian films, we go to the beach, to the sea around the Sicilian islands, now dark with lava seabeds, now as transparent and clear as crystal, quarrelsome on jagged rocks, soft on low beaches of pebbles and sand silk.

Stromboli, terra di Dio 1949 - regia di > directed by Roberto Rossellini - con > with Ingrid Bergman

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Karin è una giovane donna lituana che sposa un pescatore di Stromboli e con lui va a vivere sull’isola. Il matrimonio, però, è infelice e la donna è circondata dall’ostilità degli isolani che non accettano la straniera.

Karin is a young Lithuanian woman that marries a Stromboli fisherman and goes to live with him on the island. The marriage, however, is unhappy and the woman is surrounded by the hostility of the islanders, who do not accept a foreigner.

Il set del film fu realizzato proprio a Stromboli, l’isola eoliana più lontana dalla costa siciliana. Le scene furono girate in parte fra le scenografiche lave del vulcano, in parte nel grazioso abitato di piccole case bianche di Ficogrande, affacciate sulle spiagge di sabbia nera. La casa diroccata di Karin e Antonio si trova in contrada Piscità, oggi una delle zone più frequentate dai villeggianti, con

The film was set precisely on Stromboli, the Aeolian island furthest from the Sicilian coast. The scenes were shot partly among the scenographic lavas of the volcano, partly in the attractive village of small white houses called Ficogrande, looking out on black sandy beaches. The tumbledown house of Karin and Antonio is in the Piscità area, today one of the areas most popular with holidaymakers, with


Stromboli

tante casette di tipica architettura eoliana. Su una vecchia casa rossa in paese è stata posta una targa in ricordo della permanenza dell’attrice svedese. Il film suggellò la controversa storia d’amore fra la Bergman e il regista. Per chi visita l’isola, imperdibile l’escursione ai crateri e quella in barca, notturna, per osservare dal mare le esplosioni intermittenti dal cratere (un’attività eruttiva caratteristica, detta appunto “stromboliana”), splendide come fuochi d’artificio naturali. Da fare anche la circumnavigazione dell’isola e la visita al piccolo abitato di Ginostra. Per la bellezza dei suoi fondali, Stromboli è un paradiso per i sub.

ph_luigi lazzaro

a lot of cottages showing typical Aeolian architecture. On an old red house in the village a tablet has been placed in memory of the sojourn of the Swedish actress. The film led to the controversial love affair between Bergman and the director. For anyone visiting the island, a must is an excursion to the craters and one by boat, at night, to observe from the sea the intermittent explosions from the crater (peculiar eruptive activity, referred to precisely as “Strombolian”), as splendid as natural fireworks. One should also sail round the island and visit the little village of Ginostra. Because of the beauty of its seabeds, Stromboli is a scuba diver’s paradise. 57


Vulcano 1949 - regia di > directed by William Dieterle - con > with Anna Magnani, Rossano Brazzi Maddalena, donna dal passato burrascoso, torna dopo alcuni anni di assenza nella natia isola di Vulcano. Qui ritrova la sorella Maria innamorata di un uomo che vorrebbe approfittare di lei e costringerla a prostituirsi, ma Maddalena, pur di sottrarre Maria al suo stesso destino, uccide l’uomo e poi si lascia morire.

Maddalena, a woman with a stormy past, returns after some years of absence to her native island of Vulcano. Here she finds once again her sister Maria, who has fallen in love with a man that would like to take advantage of her and to force her to become a prostitute, but Maddalena, to save Maria from such a fate, kills the man and then allows herself to die.

Non soltanto Vulcano, ma anche Salina e Lipari fecero da set per questo film che per lungo tempo legò la propria notorietà non tanto ai contenuti quanto alla turbolenta vicenda sentimentale che ebbe come protagonisti Ingrid Bergman, Roberto Rossellini e Anna Magnani. Vulcano, in realtà, scelta soprattutto per gli interni, risulta scarsamente riconoscibile, mentre di Lipari si vedono le cave di pietra pomice nella località Canneto, la spiaggia di Marina Corta e le strade del grazioso paese. A Salina, infine, fu scelta la spiaggia di Rinella.

Not only Vulcano, but also Salina and Lipari served as sets for this film, whose fame for a long time was linked not so much to the contents but to the turbulent love affair involving Ingrid Bergman, Roberto Rossellini and Anna Magnani. Actually, Vulcano was chosen above all for the interiors and is hardly recognizable, while on Lipari you see the pumice quarries in the Canneto area, the beach of Marina Corta and the roads of the attractive village. Lastly, on Salina the Rinella beach was chosen.

Caro diario 1993 - regia di > directed by Nanni Moretti - con > with (limitatamente al capitolo “Isole” - only for the chapter “Islands”): Nanni Moretti, Marco Paolini, Moni Ovadia Il celebre film è suddiviso in tre capitoli: nel secondo, “Isole”, il protagonista decide di recarsi alle Eolie per trovare un po’ di tranquillità. In realtà, si troverà a viaggiare dall’una all’altra isola, e di ciascuna conoscerà le particolari caratteristiche e la popolazione spesso stravagante che le popola. Nella sua Odissea in sedicesimo, Nanni sbarca dapprima Lipari, dove incontra l’amico Gerardo. Nella principale delle isole Eolie, il maggiore abitato si trova ai piedi del Castello, una fortezza naturale sulla quale sono state ritrovate tracce di insediamenti umani risalenti fino al Neolitico. Vi si visitano la Cattedrale dedicata a San Bartolomeo, che si presenta nelle forme risultanti da successivi rifacimenti dell’originaria chiesa normanna, e il Museo Archeologico Eoliano, ricco di collezioni sistemate secondo moderni criteri in diversi padiglioni. Vi 58

The famous film is divided into three chapters: in the second, “Islands”, the protagonist decides to go to the Aeolian Islands to find some peace and quiet. In reality, he is to find himself travelling from one island to the other, and to discover the particular characteristics of each of them and the often eccentric people that inhabit them. In his sixteen-millimetre Odyssey, Nanni first lands on Lipari, where he meets his friend Gerardo. On the main Aeolian island, the biggest village is below the Castle, a natural fort on which traces of human settlements from the Neolithic have been found. Worth visiting is the Cathedral dedicated to St. Bartholomew, with the look resulting from various alterations made to the original Norman church, and the Aeolian Archaeological Museum, with a lot of collections set out according to modern criteria in differ-


Lipari

sono una sezione dedicata alla preistoria e protostoria di Lipari, un padiglione in cui sono raccolti i reperti rinvenuti nelle aree archeologiche messe in luce sulle isole minori, un padiglione sull’archeologia classica, una sezione vulcanologica e una dedicata all’archeologia marina. Grazie a comode rotabili, l’isola si può visitare agevolmente in auto - le soste irrinunciabili sono quelle alla Forgia vecchia, una colata di ossidiana frutto di un’eruzione avvenuta fra l’VIII e il X secolo, e alle Rocche Rosse. Per chi ama il mare, da non perdere la circumnavigazione dell’isola. Quest’ultima escursione, d’altronde, è consigliabile per tutte le isole. La seconda tappa di Moretti è Salina, l’unica oltre a Lipari ad avere una propria amministrazione comunale (i municipi sono addirittura tre). Da vedere il museo dedicato all’emigrazione eoliana. Terza tappa, l’isola di Stromboli e poi Panarea, considerata la più esclusiva. Circondata da numerosi scogli e faraglioni che costituiscono quasi un arcipelago a sé, si caratterizza per la sua aria di elegante mondanità. Numerosi i punti di straordinaria bellezza naturalistica, da Cala Junco allo scoglio di Basiluzzo. Infine Alicudi, la più periferica, percorribile solo a piedi, un luogo di selvatica solitudine per una vacanza di assoluto riposo.

ph_luigi lazzaro

ent pavilions. There is a section devoted to the prehistory and proto-history of Lipari, a pavilion in which there are items recovered in the archaeological areas brought to light on the smaller islands, a pavilion regarding classical archaeology, a vulcanological section and one devoted to marine archaeology. Thanks to convenient roads, the island can easily be visited by car - the visits that are a must are to Forgia Vecchia, a flow of obsidian from an eruption between the 8th and 10th centuries, and to the “Red Rocks”. For those that love the sea a must is a boat trip round the island. This excursion, however, is advisable for all the islands. Moretti’s second stage is Salina, the only island, apart from Lipari, to have its own town administration (there are even three town halls). One should see the museum devoted to Aeolian emigration. The third stage is the island of Stromboli and then Panarea, considered the most exclusive of the islands. Surrounded by numerous rock and rock-stacks that almost constitute an archipelago to themselves, it is characterized by an air of elegant worldliness. There are numerous spots of extraordinary natural beauty, from Cala Junco to the Basiluzzo rock. Lastly there is Alicudi, the most peripheral, which you can only go round on foot and is a place of wild loneliness for a holiday of absolute rest. 59


Il postino 1994 - regia di > directed by Massimo Troisi & Michael Radford - con > with M. Troisi, Philippe Noiret, M. G. Cucinotta Basato sul romanzo di Antonio Skármeta “Il postino di Neruda”, il film narra la storia dell’amicizia fra il poeta cileno Pablo Neruda, esiliato su un’isola, e il postino Mario che ogni giorno gli porta la corrispondenza. La semplicità del postino isolano e la forza espressiva del poeta si incontreranno con esiti inattesi.

Based on the novel by Antonio Skármeta Neruda’s Postman, the film tells the story of the friendship between the Chilean poet Pablo Neruda, exiled on an island, and the postman Mario, who every day brings him his post. The simplicity of the island postman and the expressive force of the poet meet with unexpected results.

Per questo che fu il suo ultimo film, Troisi scelse l’isola di Salina, dove venne ambientato l’esilio del poeta. Alcuni dei luoghi in cui furono girate le varie scene sono diventati meta di un vero e proprio pellegrinaggio. È il caso della “casa rossa” in cui venne ricreata la residenza del poeta, e della spiaggia di Pollara, ai piedi di una scogliera strapiombante che altro non è che la metà di un cratere vulcanico parzialmente crollato. Da vedere anche la piccola frazione di Lingua, con la bella spiaggia di grossi ciottoli che termina al faro che si specchia in un laghetto, avanzo della salina che ha dato il nome recente all’isola; il Monte Fossa delle Felci che, con il vicino Monte dei Porri, è protetto dai vincoli di una riserva naturale. L’abitato principale è quello di Santa Marina Salina.

For his last film, Troisi chose the island of Salina as the setting for the poet’s exile. Some of the places in which the various scenes were shot have become destinations of true pilgrimages. This is the case of the “red house” in which the poet’s abode was recreated, and of the Pollara beach, below a sheer cliff which is simply half a partly collapsed volcanic crater. Also well worth seeing is the small hamlet of Lingua, with a beautiful beach of big pebbles that ends at the lighthouse mirrored in a little pool, a residue of the salt pan that gave the recent name to the island; Monte delle Felci, which, with nearby Monte dei Porri, is a nature reserve. The main village is Santa Marina Salina.

Salina


Salina


Ustica

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Iris 2001 - regia di > directed by Aurelio Grimaldi - con > with Arancia Cecilia Grimaldi, Guya Jelo, Salvatore Lazzaro

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Il film narra la storia della piccola Maria che, per il compleanno della madre, decide di raccogliere per lei un mazzo di bellissimi fiori, gli iris.

The film tells the story of little Maria, who for her mother’s birthday decides to pick her a bunch of very beautiful flowers, irises.

La vicenda si svolge nell’isola di Ustica, la prima riserva marina istituita nel nostro paese, al largo di Palermo alla quale è collegata da aliscafi e traghetti. L’abitato principale si trova proprio intorno al porto, e si distende con basse case di stile mediterraneo, illuminate da murales, lungo un corso in leggera pendenza che termina nella piazza della Chiesa Madre. È un vero paradiso per i subacquei, ma anche per i bagnanti e gli appassionati di snorkelling, grazie alla bellezza, varietà e integrità dei suoi fondali, molto ricchi di flora e fauna. Tra le località più note, Cala Sidoti e Punta Spalmatore, la “piscina naturale”. Da non perdere la circumnavigazione, con sosta alle varie grotte che si aprono lungo la costa, quali la Grotta Azzurra, la Grotta Verde, la Grotta delle Barche.

The story is set on the island of Ustica, the first marine reserve created in our country, off Palermo, to which it is connected by hydrofoils and ferries. The main village is precisely around the harbour, and is full of low houses in the Mediterranean style brightened by wall paintings along a slightly sloping street that ends in the piazza of the Parish Church. The island is a true paradise for scuba divers but also for swimmers and those who love snorkelling, thanks to the beauty, variety and intactness of its seabeds, very rich in flora and fauna. Among the best-known places are Cala Sidoti and Punta Spalmatore, the “natural swimming pool.” Not to be missed is a boat trip round the island, with halts at the various caves along the coast, like the Blue Cave, the Green Cave and the Cave of Boats.


Respiro 2002 - regia di > directed by Emauele Crialese - con > with Valeria Golino La vicenda è quella della giovane Grazia, moglie di un pescatore di Lampedusa, che non riesce ad adattarsi alla vita dell’isola e che, per via dei suoi comportamenti spesso trasgressivi o comunque “diversi”, viene creduta anormale.

The story is that of young Grazia, the wife of a Lampedusa fisherman who does not succeed in adapting to life on the island and who, because of her behaviour which is often transgressive or at any rate “different”, is believed to be abnormal.

Più vicina all’Africa che all’Italia, Lampedusa è l’isola ideale per gli amanti del mare, con cale e calette bagnate da un mare splendido e trasparente. Fra le località più rinomate e sicuramente più belle c’è la baia dell’Isola dei Conigli, una mezzaluna di sabbia finissima e bianca dove ogni anno le tartarughe Caretta caretta vengono a deporre le uova (i nidi sono segnalati e protetti dai volontari delle associazioni ambientaliste). Da qui si può fare una piacevole escursione a Linosa che, sebbene faccia parte dello stesso arcipelago, è completamente differente dal punto di vista geomorfologico.

Closer to Africa than to Italy, Lampedusa is the ideal island for those who love the sea, with coves and little bays bathed by splendid and transparent sea. Among the most famous and certainly most beautiful places, there is the Bay of the Island of Rabbits, a crescent of very fine white sand where every year Caretta caretta turtles come to lay their eggs (the nests are signalled and protected by the volunteers of environmental associations). From here a pleasant excursion can be made to Linosa, which, although it belongs to the same archipelago, is completely different from the geomorphologic point of view.

Lampedusa


Favignana

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L’isola 2003 - regia di > directed by Costanza Quatriglio - con > with Veronica Guarrasi, Ignazio Ernandes, Erri de Luca La storia è quella di Turi e Teresa, figli di un pescatore di Favignana, che sull’isola conducono una vita semplice e tranquilla. La loro quotidianità viene sconvolta dalla decisione di far partecipare Turi alle battute di pesca del padre, un fatto che rivoluzionerà per sempre i rapporti fra Turi e Teresa.

The story is that of Turi and Teresa, the children of a Favignana fisherman, who lead a simple and calm life on the island. Their daily life is upset by the decision to let Turi participate in his father’s fishing expeditions, which is to revolutionize forever the relationship between Turi and Teresa.

La regista ha iniziato la sua carriera come documentarista, e la sua attenzione paesaggistica si coglie nelle splendide inquadrature dell’isola di Favignana, la maggiore delle Egadi, che lega il proprio nome al ricordo della mattanza, la pesca dei tonni che i siciliani appresero dagli Arabi nel Medioevo, e che ancora oggi, ancorché faticosamente, si cerca di continuare. Sull’isola non vi sono monumenti di rilievo, a parte la palazzina ottocentesca in cui risiedeva la famiglia Florio, a lungo proprietaria della tonnara. Le bellezze sono dunque quelle del mare, magnifico soprattutto a Cala Rossa, al Bue Marino, Cala Rotonda e al Lido Burrone.

The director began his career as a documentarist, and his attention to landscape can be seen in the splendid shots of the island of Favignana, the biggest of the Aegadean Islands, whose name is connected to the memory of the mattanza, the catching of tunas that the Sicilians learned from the Arabs in the Middle Ages, and that today, with some difficulty, people are trying to continue. On the island there are no important monuments, apart from the nineteenth-century villa in which the Florio family, for a long time the owners of the tuna station, resided. The beauties are therefore those of the sea, which is magnificent above all at Cala Rossa, Bue Marino, Cala Rotonda and Lido Burrone. fine > the end

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Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.

Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.

Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.

It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.

Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.

The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.

In 21 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.

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I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!

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Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily

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Il mito in Sicilia Myth in Sicily Isola di giganti, questa Sicilia delle leggende. Ci sono i Lestrigoni, con il loro cattivissimo Re Antìfate, e ci sono i Ciclopi con la star Polifemo. E c’è sempre un motivo per lanciare macigni contro i nemici... Polifemo, Fontana Médicis > Polyphemus, Médicis Fountain (Auguste Ottin, 1886) Jardin du Luxembourg, Parigi

Island of giants, this Sicily of the legends. The are the Laestrygons with their very bad king Antiphates, and there are the Cyclopes, with the star Polyphemus. And there is always a reason to throw boulders against enemies... Omero la chiama Lestrigonia, terra dagli alti monti la troncata selva, suolo sconosciuto sul quale Ulisse, lasciata l’Eolia (Lipari? Stromboli?), manda in avanscoperta tre suoi compagni di viaggio. Il re di Itaca resta sulla nave e guarda l’avanzata dei prodi che, incontrata una gigantesca fanciulla, finiranno per essere oggetto delle golosità del di lei consorte, Antìfate, re dei Lestrigoni: Uno afferronne, che gli fu di cena; gli altri due con fuga precipitosa giunsero alle navi (Odissea, libro X, 153-155). Offeso da tanta precipitosa fuga, Antìfate chiamò a raccolta il suo popolo, che rassembra una montagna, e cominciò a scagliare sulla nave dell’Odisseo massi giganteschi, talmente grandi da essersi trasformati... nei faraglioni che impreziosiscono la costa catanese! Bella fantasia quella di Omero, che - pur di man68

Homer calls it Laestrygonia, land with high mountains and cut-off wood, an unknown land in which Ulysses, having left Aeolia (Lipari? Stromboli?) sends his three travelling companions ahead to have a look around. The king of Ithaca remains on the ship and watches the advance of the brave men that, having met a gigantic girl, are to end up being the object of the greed of her consort, Antiphates, king of the Laestrygons, who snatched up one of them, and began to make his dinner off him then and there, whereon the other two ran back to the ships (Odyssey, Book X, 153-155) Offended by this hasty flight, Antiphates called together his people, resembling a mountain, and began to hurl on Ulysses’ ship gigantic rocks, so big as to be transformed... into the rock-stacks that embellish the coast near Catania.


L’Ulisse del Museo Chiaramonti, Roma > The Ulysses in the Chiaramonti Museum, Rome


tenere la suspense del suo racconto - tarocca la vera storia delle popolazioni indigene di pastori che vivevano nei villaggi a sud della città di Lentini, le quali, affermano gli archeologi, erano decisamente molto evolute ben prima della colonizzazione greca. Ed è probabile che sia questo il popolo guidato dal re Sicano (che da lui prese il nome di Sicani) che, tra i primi abitanti della

It was a fine fantasy on the part of Homer, who - to maintain the suspense of his tale - fiddled with the true story of the indigenous populations of shepherds that lived in the villages south of the town of Lentini, who, archaeologists tell us, were decidedly highly evolved well before Greek colonisation. And it is likely that this was the people led by King Sican (who gave his name to

Aci e Galatea, Fontana Médicis > Aci and Galatea, Médicis Fountain

Trinacria, imparò a coltivare i cereali e, perciò venne associato al mito di Cerere. Torniamo allo sport preferito dagli antichi abitanti di Sicilia che, a quanto racconta Omero, pare sia il lancio della roccia gigante. Perché non soltanto i Lestrigoni accolsero così calorosamente l’Odisseo, ma anche altri giganteschi simpaticoni, pastori e ottime forchette - a quel che sembra -, ma decisamente suscettibili. Ora, magari non è stato a causa di questi personaggi così poco conviviali, ma certamente per questi antichi autori la Sicilia era di sicuro una terra inospitale, talmente tanto da considerarla perfetta per infliggere punizioni terrificanti, come quella, 70

the people), who, among the first inhabitants of Trinacria, learnt to grow cereals and was therefore associated with the myth of Ceres. Let us get back to the favourite sport of the ancient inhabitants of Sicily, which, according to Homer, was throwing gigantic rocks. Indeed, it was not only the Laestrygons that welcomed Ulysses so warmly but also other agreeable giants, shepherds and hearty eaters - it seems but also decidedly touchy. Now possibly it was not because of these unfriendly characters, but certainly for the ancient authors Sicily was an inhospitable land, so much so as to cause it to be considered perfect


Myth in Sicily

Il mito in Sicilia Per gli antichi autori, la Sicilia orientale era terra inospitale, perfetta per infliggere punizioni terrificanti For the ancient authors, Eastern Sicily was aninhospitable land, perfect for inflicting terrifying punishments

Il Polifemo rappresentato nei mosaici della Villa Romana del Casale > The Polyphemus portrayed in the mosaics of the Roman Villa of Casale Piazza Armerina (EN)

ad esempio, toccata al gigante Encelado (tutti cattivi e tutti giganti!), figlio di Urano e Gea, anch’egli complice con i suoi fratelli dell’ammutinamento contro l’Olimpo e suoi divini abitanti. I giganti vennero sconfitti con incredibile ferocia, almeno dalla descrizione che tale Apollodoro ne fa nella sua Biblioteca (I, 6), e di tutti loro nulla è rimasto, se non l’alito infuocato di Encelado, che alimenta il vulcano e la fucina di Efesto! Mentre simili creature si aggirano al di sotto del cono vulcanico, sulle sue pendici pascolano le greggi dei Ciclopi. Qui è opportuno fare una distinzione: non parliamo dei “veri” figli di Urano e Gaia - Bronte, Sterope e Arge -, bensì di quelli inventati da Omero, come i Lestrigoni rozzi e irascibili, ma con un occhio per ciascuno, esattamente come quelli veri. Tra questi pseudo-Ciclopi, il più brutto, il più violento (ma anche il più imbecille) è Polifemo. Va bene che ha un caratteraccio terribile, ma è pur vero che potrebbe avere avuto le sue ragioni per prendersela tanto con quello sbruffone di Ulisse. Procediamo con ordine. Visto che da nessuna parte si è fatto mai cenno all’esistenza di ciclopes-

for inflicting terrifying punishments, for example that of the giant Enceladus (all baddies and all giants!), the son of Uranus and Gaia, also involved, with his brothers, in the mutiny against Olympus and its divine denizens. The giants were defeated and punished incredibly fiercely, at least judging by the description that one Apollodorus gives in his Library (I, 6), and nothing was left of them all, except the fiery breath of Enceladus, which feeds the volcano and the smithy of Hephaestus! While similar creatures wander around under the volcanic cone, on its slopes the flocks of the Cyclopes graze. Here it is useful to make a distinction: we are not talking about the “true” children of Uranus and Gaia - Bronte, Steropes and Arges but the ones invented by Homer, like the rough and irascible Laestrygons, but with one eye each, just like the true one. Among the pseudo-Cyclopes, the ugliest, the most violent (but also the most imbecilic) is Polyphemus. It is true that he has a very bad character, but he might have good reason to be so resentful towards that braggart Ulysses. 71


Myth in Sicily

Il mito in Sicilia

Un terremoto trasforma la terra di Aci in sorgente di Miti An earthquake turns the Aci land into a souce of Myths

La testa di Ulisse del II secolo a.C. > The head of Ulysses of the 2nd century b.C. (Museo Archeologico Nazionale, Sperlonga)

se, il povero Polifemo se ne andava in giro in sconsolata solitudine sulla spiaggia tra Acitrezza e Acireale. Qui passeggiava la bella Galatea, giovinetta dalle bianche membra che, rifugiandosi dietro l’alibi della castità, continuava a rifiutare la corte del gigante. Questi, però, un giorno la sorprese tra le braccia di Aci, pastorello giovane e bello, in inequivocabile abbandono amoroso e... non ci vide più dalla rabbia (con un solo occhio, era pure più facile!): senza pensarci due volte, scagliò un masso gigantesco sul rivale. Aci restò ucciso all’istante. Galatea si disperò tanto che impetosì gli dei che trasformarono il giovine in fiume, così Galatea poteva ancora restargli vicino. In effetti questa cruenta storia d’amore prende le mosse da un antico villaggio di pastori che sorgeva sull’odierno Capo Molini, dove oggi sgorga una sorgente dalle acque ferrose chiamata “sangue di Aci”. Il villaggio fu distrutto da un terremoto e le sue genti, dissetate dalle acque di quel fiume ormai scomparso, si dispersero, ma costruirono altri villaggi nel cui nome ricordarono la loro provenienza: Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Platani, Aci Sanfilippo, Aci Sant’Antonio e Aci Trezza. Ancora una testimonianza di questo terremoto la si trova nella leggenda della Grotta delle 72

Let us go in order. Seeing that the existence of female Cyclopes is not mentioned anywhere, poor Polyphemus wandered around disconsolately on the beach between Acitrezza and Acireale. Here there walked the beautiful Galatea, a whitelimbed girl who, with the excuse of chastity, continued to reject the giant’s courting. However, one day he caught her in the arms of Aci, a handsome young shepherd, clearly making love, and saw red (with one eye, it was actually easier!): without thinking twice, he hurled a gigantic rock at his rival. Aci was killed outright. Galatea was so desperate as to arouse pity in the gods, who transformed the youth into a river so that Galatea could be near him. In effect this cruel love story starts from an old village of shepherds that stood on what is now Capo Molini, where today there is a spring with ferrous waters called “Aci’s blood”. The village was destroyed by an earthquake, and its inhabitants, their thirst quenched by the waters of the vanished river, scattered, but they built other villages whose names evoke their provenance: Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Platani, Aci Sanfilippo, Aci Sant’Antonio and Aci Trezza. There is another echo of this earthquake in the legend of the Cave of Doves - near Santa Maria la


Colombe - nei pressi di Santa Maria La Scala, ad Acireale -, deputata a ricovero dei pennuti della ninfa Ionia. La soavità di quest’ultima fece ingelosire altre ninfe che distrussero la grotta facendola crollare sulla dolce Ionia e sui suoi alati amici. Questa, però, potrebbe anche essere la grotta in cui si svolgevano gli incontri amorosi tra Galatea ed Aci, distrutta dal ciclope monocolo. Orbene, Polifemo - dopo tutto questo macello era rimasto nuovamente da solo. Finquando giunse dalle parti della sua grotta Ulisse con tutta la sua truppa che, cercando di che sfamarsi, si ritrovò nell’ovile del collerico gigante. È proprio la storia che tutti conosciamo, quella di Polifemo che prende prigioniero Ulisse e suoi marinai, di Ulisse che gli racconta di chimarsi Nessuno, di Polifemo che si mangia i compagni dell’eroe come fossero grissini, dell’idea di ubriacare l’orco con quel pes-

Scala, at Acireale - which was a shelter for the birds of the nymph Ionia. The suaveness of the latter aroused the jealousy of other nymphs, who destroyed the cave, causing it to collapse on Ionia and her feathered friends. However, this may also have been the cave of the amorous meetings between Galatea and Aci, destroyed by the oneeyed Cyclops. Well, Polyphemus - after all this mess - was once again alone. That is to say, until Ulysses came that way with all his men, who, seeking food, went into the sheep pen of the irascible giant. It is precisely the story that we all know, that of Polyphemus taking prisoner Ulysses and his sailors, Ulysses calling himself No one, Polyphemus eating the hero’s companions like breadsticks, the idea of getting the monster drunk with that awful Greek wine and blinding him with a giant-sized

In alto, a sinistra, “I Ciclopi” di Odilon Redon (1914), a destra l’Etna in eruzione > Top, the “Cyclops” by Odilon Redon (1914) and the erupting Etna.

simo vino rosso greco e di accecarlo con uno stuzzicadenti gigante. Fin qui, fino alla rocambolesca uscita dall’antro aggrappati al ventre delle pecore, e fino all’ira del ciclope è storia risaputa. Chi invece non è altrettanto famoso è Achemenide, compagno e amico dell’Odisseo da questi dimenticato nella grotta del ciclope. Astuzia di scrittore, Virgilio userà proprio questo disperso per collegare le sue Eneide all’Odissea, facendo in modo che sia Enea, fuggito da Troia, a salvare Achemenide dalle sue tribolazioni in terra ciclopica. (5. continua - maria lohman)

toothpick. So far, down to the adventurous escape from the cave clinging to sheep’s bellies, and down to the ire of the Cyclops, it is all familiar history. A person that instead is not so famous is Achmenides, a companion and friend of Ulysses’ and forgotten by the latter in the Cyclops’s cave. Craftily, Virgil was to use this missing man to connect his Aeneid to the Odyssey, having Aeneas, who has fled from Troy, save Achmenides from his tribulations in the land of the Cyclopes. (5. to be continued - maria lohman) 73


tesori nascosti>hidden treasures


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Il ragazzo di bronzo di Castelvetrano The Castelvetrano bronze boy La storia dell’Efebo di Selinunte > The story of the Selinunte Ephebe A Castelvetrano c’è un ragazzo che sta sempre solo. È nato nel V secolo a. C., ma, nonostante sia fatto di bronzo, si vede bene che ha quell’età in cui ai ragazzi non piace rimanere da soli. Il destino di questo adolescente di bronzo è stato pieno di tanta solitudine, a cominciare dal fatto che è rimasto sotto terra, sepolto, per più di due millenni Dopo 2.000 anni, lui un amico lo aveva trovato: uno più giovane di lui, un bambino lo avreste detto, se non fosse che nella Sicilia di fine Ottocento era davvero

difficile chiamarsi bambini. Benedetto Prussiano, era il 1882, faceva il guardiano dei porci al pascolo, animali che scavano col grugno alla ricerca di radici e tuberi sottoterra. Così, nella solitudine ebbra di fieno di un maggio siciliano, accadde a Benedetto una sconvolgente novità: vide affiorare dalla terra una mano che si protendeva proprio verso di lui. Benedetto fece la cosa che gli sembrò più naturale e prese quella mano come per aiutare chi gliela porgeva, nonostante fosse di bronzo e sporca di terra. Tornava così alla

In Castelvetrano there is a boy that is always alone. He was born in the 5th century BC, but, although he is made of bronze, you can clearly see he is that age when boys do not like being left alone. The destiny of this bronze adolescent has been full of so much loneliness, starting from the fact that he was under the ground, buried, for more than two millennia. After 2000 years, he found a friend: someone younger than him, a child you would have said, except for the fact that in Sicily in the late nineteenth century it was difficult to call yourself a child. In

1882 Benedetto Prussiano tended grazing pigs, animals that dig underground with their snouts in search of roots and tubers. So in the intoxicated loneliness of a Sicilian May, an amazing thing befell Benedetto: he saw a hand appear on the surface from under the ground, which stretched out right towards him. Benedetto did the thing that seemed most natural to him, and took that hand as if to help the person who was reaching out to him, although it was made of bronze and dirty with earth. So, thanks to that child, there came to light the Selinunte Ephebe, reborn in the Ponte

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TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Destino immortale Che strano destino, questo dell’Efebo! Dopo essere stato sepolto per un paio di millenni, dopo essere stato mortificato da sciarpe e cappelli troppo grandi per la sua taglia, è stato rubato, scomparendo, a quanto sembra, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato: Gibellina, nei giorni del terremoto. Eppure l’Efebo si è salvato ancora una volta, lui e una manciata di sopravvissuti a testimoniare la speranza di un paese completamente distrutto. Poi il viaggio a Foligno e il lieto fine in Sicilia. Almeno, così si spera. Immortal destiny > What a strange destiny, that of the Ephebe! After having been buried for a couple of millennia, after having been mortified by scarves and hats too big for his size, he was stolen, disappearing, it seems, in the wrong place and at the wrong time: Gibellina, in the days of the earthquake. Yet the Ephebe was saved once more, he and a handful of survivors testifying the hope of a completely destroyed village. Then the trip to Foligno and the happy ending in Sicily. At least, one hopes so.

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luce, grazie a quel bambino, l’Efebo di Selinunte, rinato in contrada Ponte Galera (oggi conosciuta come contrada Manuzza proprio con riferimento alla mano che affiorava dalla terra) a poca distanza dai magniloquenti templi dorici. Mentre il mondo si dimenticava di Benedetto, iniziava per l’Efebo la sua moderna odissea: conteso dai datori di lavoro di Benedetto, dai proprietari del fondo in cui era stato ritrovato, dal Museo di Palermo e dal Comune di Castelvetrano, dopo annose battaglie legali divenne proprietà della città di Castelvetrano che gli riservò per lungo tempo un affettuoso disinteresse, anni di dimenticatoio nelle stanze di un convento, anche se gli viene affibbiata l’ingiuria, il soprannome, di “Lu Pupu”, che in Sicilia indica sì qualcosa di piccolo, ma anche un po’ inutile. Quando gli anni si erano consolidati tranquilli e sonnolenti e nessuno pensava che qualcosa di male potesse più accadergli a Castelvetrano, il ragazzo di bronzo finì nella stanza del sindaco, senza un adeguato sistema di allarme a proteggerlo, lontano dagli studiosi che lo avevano scrutato, esaminato, datato, valutato in ogni centimetro, facendo congetture sulla sua provenienza e sulla divinità che probabilmente rappresentava. Il pupo se ne stette in un angolo in silenzio per molti anni, con l’unica attenzione che il sindaco gli riservava ogni mattina, entrando nel suo ufficio, lanciandogli addosso il cappello. Ma il 31 ottobre 1962 il cappello dell’assessore Li Causi, entrato in quella stanza in assenza del sindaco, finì per terra: l’Efebo non c’era più! Fulmineamente, l’istintivo dispetto che colse l’assessore nel vedere il proprio cappello ai piedi del piedistallo si trasformò in drammatica consapevolezza: «Lu Pupu si futteru!» (hanno rubato il Pupo!), gridò disperato dal balcone alla piazza. Così, nel più puro stile siciliano, veniva fatta pubblica denuncia del furto dell’Efebo di Selinunte. La città, che sino ad allora lo aveva pressoché ignorato, gli voleva bene, lo rivoleva. Fu offerto un premio di due milioni di lire a chi avesse contribuito al suo ritrovamento, mentre l’Interpol ne seguiva le tracce. Il 12 marzo 1968 a Foligno quattro poliziotti tesero una trappola ai ladri che si concluse con un conflitto a fuoco e la liberazione del Pupo. Dopo varie vicissitudini, il ragazzo è tornato a Castelvetrano, vive nel museo selinuntino in via Garibaldi, sotto una teca di vetro, sempre solo. (testo: anna gelsomino > foto: roberto stella)


TESORI NASCOSTI>HIDDEN TREASURES

Galera area - today known as the Manuzza area with reference to the hand that appeared on the surface from the earth (manuzza means “little hand”) a short distance from the magnificent gilded temples. While the world forgot about Benedetto, for the Ephebe its modern odyssey began: contended by Benedetto’s employers, by the owners of the estate on which it had been found, by the Palermo Museum and by Castelvetrano Council, after long legal battles it became the property of the town of Castelvetrano, which for a long time treated it with affectionate indifference, submitting it to years of oblivion in the rooms of a convent; it was given the nickname Lu Pupu, “the boy”, which in Sicily indicates something small but also a little useless. When a few calm and sleepy years had gone by and nobody thought that anything else bad could happen to him in Castelvetrano, the bronze boy ended up in the mayor’s room, without a suitable alarm system to protect him, far from the researchers that had scrutinized, examined, dated and evaluated him all over, and made conjectures on his origin and on the divinity that he probably represented. The pupo stayed in a corner in silence for many years, with the only attention he got being that of the mayor, who every morning as he entered his office threw his hat on him. But on 31 October 1962 the hat of alderman Li Causi, who had entered that room in the mayor’s absence, ended up on the ground: the Ephebe was not there

any more! In an instant, the instinctive irritation that the alderman felt on seeing his hat at the foot of the pedestal turned into dramatic awareness: “Lu Pupu si futteru!” (They have stolen the boy!), he shouted in despair from the balcony into the piazza. Thus, in the purest Sicilian style, a public report was made of the theft of the Selinunte Ephebe. The townsfolk, who until then had more or less ignored him, loved him and wanted him back. A reward of two million liras was offered to anyone who contributed to the statue’s recovery, while Interpol followed its traces. On 12 March 1968 at Foligno four police officers laid a trap for the thieves, which ended with an exchange of gun shots and the recovery of the statue. After various vicissitudes, the statue returned to Castelvetrano, and it lives in the Selinunte museum in via Garibaldi, in a glass case, always alone. (text: anna gelsomino > photos: roberto stella)

Chi è l’Efebo? L’Efebo di Selinunte è una statua bronzea alta poco più di 80 centimetri che raffigura un adolescente nudo, forse una rappresentazione del dio Apollo o più probabilmente la personificazione del fiume Hjpsas, il nome greco del Belìce. Di fattura greca, databile intorno al 480-460 a.C., venne in un primo momento giudicato opera grossolana ma, dopo studi approfonditi, se ne è compreso il pregio. D’altronde, una statua che deve avere avuto al posto delle pupille delle pietre preziose (andate perdute forse al momento del suo primo seppellimento) non può essere di scarso valore. Anche se, ragionandoci un po’, vista l’età dimostrata dal Pupo, bisognerebbe allontanarsi dai canoni dell’efebia per riferirsi a quelli della bellezza acerba dei giovinetti. Who is the Ephebe? > The Selinunte Ephebe is a bronze statue a little more than 80 centimetres tall representing a naked adolescent, perhaps a representation of the god Apollo or more probably the personification of the river Hjpsas, the Greek name of the Belìce. Clearly showing Greek facture, datable to around 480-460 BC, it was at first judged a coarse work but after deeper studies it was realised to be a fine one. Besides, a statue that must have had precious stones in the place of pupils (perhaps lost during the first burial) cannot be of low value. Though, reasoning a little, seeing the age shown by the boy, one should move away from the canons of Ephebes to refer to those of the unripe beauty of striplings.

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attualità>news Cerco di usare i colori come parole per le poesie, come le note per la musica > I try to apply colours like words that shape poems, like notes that shape music Joan Mirò, La Lucertola con le piume dorate XIII > The lizard with golden feathers XIII

Lo scopo dell’Arte è disturbare. La scienza rassicura > The function of Art is to disturb. Science reassures George Braque, Gli Uccelli > The birds 78


ATTUALITÀ>NEWS

Algoritmi sonori Sonorous algorithms Si può dire che l’armonia è il suo mestiere. Alfredo Capurso, siciliano doc, accordatore di strumenti musicali, sembra proprio essere riuscito laddove secoli di studi matematici non erano ancora approdati ad alcun risultato valido: trovare la formula scientifica dell’armonia, la “regola” attraverso la quale comprendere - e governare il meccanismo del suono, della vibrazione della materia. Una scoperta che, oggi, ha imboccato la strada del riconoscimento internazionale, proprio come ci conferma in questa intervista lo studioso messinese. La scoperta è quella della formula matematica dell’armonia, ovvero?

«Solisti e parte del coro, in uno. Quando parliamo di armonia pensiamo ad un ordine proporzionale, un rapporto tra grandezze, una precisa e particolare relazione tra parti di un insieme che sentiamo “armonico” in quanto vi ritroviamo il significato di ogni sua singola parte. Il concetto di armonia si accompagna quindi a quel “significato”, riferibile ad un insieme e alle sue parti, che i nostri sensi sono in grado di raccogliere e in cui pure riconosciamo l’affinità di una nostra parte intrinseca. La distanza tra “comprensibile” e “compreso” si annulla qui, dove ritroviamo consonanti il tutto e l’uno».

Intervista al “papà” della formula matematica dell’armonia > An interview with the “father” of the mathematical formula of harmony It can be said that harmony is his work. Alfredo Capurso, a true Sicilian, a tuner of musical instruments, really seems to have succeeded where centuries of mathematical studies had not achieved any valid result: finding the scientific formula of harmony, the “rule” through which to understand and govern - the mechanism of sound, of the vibration of matter. A discovery that today is moving towards international recognition, just as the scholar from Messina confirms to us in this interview. The discovery is that of the mathematical formula of harmony, right? “Soloists and part of the choir, in one. When we speak of harmony we think of a proportional order, a ratio between sizes, a

precise and particular relationship between parts of a whole that we feel to be ‘harmonic’ in that in it we find the meaning of each of its single parts. The concept of harmony therefore accompanies that of ‘meaning’, referable to a whole and to its parts, which our senses are able to perceive and in which they also recognize the affinity of an intrinsic part of us. The distance between ‘understandable’ and ‘understood’ is annulled, and we find the whole and the one consonant.” Let us get down to the technical specifics of the study. “I have investigated the relationships of consonance and the harmonic relationships of a big complex of matter constituted by

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ATTUALITÀ>NEWS

Entriamo nello specifico tecnico dello studio. «Ho indagato i rapporti di consonanza e le relazioni armoniche di un grande insieme materico costituito da semplici corde. La corda che vibra rilascia delle qualità parziali che chiamiamo “armoniche”, onde di vibrazione relative a lunghezze proporzionali della stessa corda. In lunghezza, la corda vibrante si divide subito per 2/1 e per 3/2. Queste frazioni, non avendo potenze in comune, sono misure armoniche incompatibili, grandezze con domini differenti. Per l’uomo, da Pitagora ad oggi, la loro consonanza ha rappresentato un mistero, tanto che molti insigni matematici di tutte le epoche hanno cercato di condurre i diversi domini ad un unico insieme proporzionale e quindi armonico. Il sistema chas (Circular Harmonic System), diversamente dai precedenti, non riconosce una prevalenza del rapporto 2/1 sugli altri rapporti, e muove invece da un’eguale “valore-differenza”, una medesima distanza di due grandezze (3 e 4), dal loro valore puro. Questa scala proporzionale nel tempo ritrova la ragione matematica in una equi-differenza. Il nuovo insieme chas rivela così la forma armonica ricercata per millenni, questa sì pura in quanto perfettamente equilibrata, congrua e coerente nel tempo, forte della giusta simmetria delle costanti di “differenza” e dell’esatta proporzione dei moti vibrazionali di tutto il sistema. Il suono di ogni corda vibrante trova la corretta relazione con gli altri suoni, rendendo armonico il proprio significato e quello dell’insieme». L’esattezza della sua formula è stata confermata dal mondo scientifico? «L’algoritmo del sistema chas è stato valutato e vagliato all’interno del Dipartimento di Fisica del-

simple chords. The vibrating chord releases some partial qualities that we call ‘harmonics’, vibration waves related to proportional lengths of the same chord. In length, the vibrating chord is immediately divided by 2/1 and by 3/2. These fractions, having no powers in common, are incompatible harmonic measures, magnitudes with different domains. For man, from Pythagoras to the present, their consonance has represented a mystery, so much so that many famous mathematicians in all epochs have tried to link the different domains to a single whole that is proportional and therefore harmonic. The CHAS system (Circular Harmonic System), unlike the previous ones, does not recognize a prevalence of the ratio 2/1 over the other ratios, and starts instead from an equal ‘value-difference’, an equal distance of two magnitudes (3 and 4) from their pure value. This proportional scale in time finds its mathematical reason in an equi-difference. The new CHAS whole thus reveals the harmonic form sought for millennia, pure inasmuch as perfectly balanced, congruent and consistent in time, based on correct symmetry of the constants of ‘difference’ and the exact proportion of the vibrational motions of the whole system. The sound of every vibrating chord finds its correct relationship with the other sounds, rendering harmonic its own meaning and that of the whole.” Has the exactness of your formula been confirmed by the scientific world? “The algorithm of the CHAS system has been evaluated and examined at the Department of Physics of the University of Messina. From the revision of the mathematical calculations it has been possible to verify that it possesses the properties of a periodic attrac-

Perché cercate di capire l’arte? Cercate di capire il canto di un uccello? > Why do you try to understand art? Do you try to understand the song of a bird? Pablo Picasso - Natura morta con mandolino > Still life with mandolin

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ATTUALITÀ>NEWS

l’Università degli Studi di Messina. Dalla revisione dei calcoli matematici si è potuto accertare che possiede le proprietà di un attrattore periodico, crisma accademico che deve a questo punto essere sottoposto ad un comitato di esperti per il conseguente riconoscimento scientifico internazionale». Quali potrebbero essere le implicazioni del sistema chas nella vita di tutti i giorni? «Giusta domanda per una bella notizia. In ambito musicale il temperamento chas offre una realtà eufonica sublime, un luogo “natura” in cui il musicista, non più strattonato da tensioni sgradevoli, torna ad apprezzare le qualità armoniche dei diversi intervalli, vere fonti di ispirazione. In ambito scientifico - è bene usare le minuscole -, il sistema attrattore chas potrebbe aiutare nell’indagine di fenomeni fisici attinenti al suono e alla materia. In ambito medico già ci si avvale degli effetti della risonanza. Credo inoltre che il sistema chas (ordinamento monodico avente forma corale) possa ricondurre ad un’antica idea, quella di un’essenza originale, e per questo suggerire approfondimenti in ambito umanistico. Una riprova? La potenza celebrativa del corno, che tante culture ancora oggi accomuna». (emilia gatti)

tor, an academic confirmation that at this point must be submitted to a committee of experts for the consequent international scientific recognition.” What might the implications of the CHAS system be in everyday life? “A correct question for a fine piece of news. In the musical sphere the CHAS temperament offers a sublime euphonic reality, a ‘nature’ place in which the musician, no longer driven by unpleasant tensions, can once again appreciate the harmonic qualities of the different intervals, true sources of inspiration. In the scientific sphere - it is better to use the lower case - the CHAS attractor system could help in the investigation of physical phenomena connected to sound and matter. In the medical sphere use is already made of the effects of resonance. I believe besides that the CHAS system (a monodic arrangement having a choral form) can take us back to an ancient idea, that of an original essence, and for this reason prompt indepth examinations in the humanities sphere. A proof? The commemorative power of the horn, that still today unites so many cultures”. (emilia gatti)

Chi è Alfredo Capurso Nato a Messina nel 1955, è stato per anni primo tecnico ufficiale Yamaha per l’Italia. Dal 1979 studia sul sistema chas, intraprendendo un nuovo percorso di ricerca, “con il senso di solitudine a cui questa dimensione apre”, confessa. Avvalendosi di una logica rigorosa, di una continua pratica di revisione e controllo, ha fatto sì che i dati raccolti fossero liberi da modelli interpretativi o fattori arbitrari. Gli chiediamo quanta fatica gli è costata la sua “scoperta: «Niente più che una prova di carattere - risponde - in una quota appassionante, quella del ritmo, la rinuncia ad urgenze soggettive a favore di riscontri meglio condivisibili. Più che fatica, una sensazione di dovuto». Who is Alfredo Capurso > Born in Messina in 1955, he has for years been the first technical official for Yamaha in Italy. Since 1979 he has been studying the CHAS system, undertaking a new research pathway, “with the sense of loneliness which this dimension opens up”, he confesses. Drawing on rigorous logic, a continual practice of revision and checks, he has made sure that the data collected were free from interpretative models or arbitrary factors. We ask him how much toil his “discovery” has cost him: “Nothing more than a test of character,” he answers, “in an impassioning quota, that of rhythm, the foregoing of subjective urgencies for more shareable results. More than work, a feeling of something that is due”.

Informazioni e approfondimenti > Informations and investigations www.chas.it

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Parola d’ordine: siciliano sono! Password: I am Sicilian!

Militello Rosmarino accoglie il prossimo 12 agosto il 2° Incontro in Sicilia degli Italiani nel Mondo e il 5° dei Siciliani, un’occasione per incontrarsi nell’isola mediterranea e per comunicare e scambiare informazioni, idee, aggiornamenti e quanto sia di grande interesse per tutti i siciliani che vivono lontani dalla loro terra. «È incredibile quanto successo abbiano queste riunioni - dice orgoglioso Pietro Poidimani, presidente di Globe Italia “Giuseppe Pitrè” e coordinatore di questo 2° incontro internazionale - che non sono soltanto un paio come può sembrare. Abbiamo già organizzato ben quattro riunioni di Siciliani nel Mondo ed è da queste incredibili esperienze che abbiamo deciso di organizzare incontri di Italiani». Perché? Cosa l’ha indotta ad allargare il campo? «Incredibile a dirsi, ma nel mondo - e questo lo dico per esperienza diretta - si può contare su una accoglienza migliore se si dice di essere… siciliani! Perché siamo veramente ovunque e ovunque il messaggio che diamo è quello di grande generosità. Da qui l’accoglienza che ci viene riservata». Insomma, i siciliani all’estero hanno una buona fama… «Ottima, altro che buona! Certamente di gran lunga migliore di quello che si pensa in Sicilia, terra che resta sempre nel cuore di quanti sono andati via e che, come prova il successo delle nostre iniziative, colgono al volo ogni occasione per farvi ritorno».

At Militello Rosmarino on 12 August there will be the 2nd Meeting in Sicily of Italians in the World and the 5th Meeting of Sicilians, an occasion to get together on the Mediterranean island and to communicate and to exchange information, ideas, updates and everything of great interest for all Sicilians that live distant from their land. “It is amazing how successful these meetings are,” proudly says Pietro Poidimani, president of Globe Italia Giuseppe Pitrè and coordinator of this 2nd International Meeting, “which are not just a couple as it might seem. We have already organized no fewer than four meetings of Sicilians in the world and it is from these unbelievable experiences that we have decided to organize meetings of Italians.” Why? What induced you to widen the field? “It sounds incredible, but in the world - and I say this from direct experience - you can count on a better reception if you say you are … Sicilian! Because we are really everywhere, and everywhere the message that we convey is one of great generosity. Hence the welcome we are given.” In short, Sicilians abroad have a good reputation… “Excellent, much better than good! Certainly much better than is thought in Sicily, a land that always remains in the hearts of those that have gone away and that, as the success of our initiatives proves, jump at the chance to return there.”

Info: dalle 9 from 9 am - Chiesa del Rosario, Piazza Lodato - Militello Rosmarino (Me)


I Consigli di Sikania > Sikania advices

la Sicilia vien viaggiando an appetite for Sicily comes by travelling > week end > dove dormire > dove mangiare > il vino > il ristorante > l’albergo > week end > where to sleep > where to eat > the wine > the restaurant > the hotel


WEEK END>

> Gibellina (Trapani)

18-19/08 Energie alternative per Gibellina Alternative energies for Gibellina

Informazioni> Information: tel. 320 4133764 APT Gibellina > Tourist Board tel. 0924 67877 www.comunedi gibellina.it Dove dormire> Where to sleep Gibellina Arte viale Empedocle, 16 tel. 0924 67697 doppia > double BB 60 € Dove mangiare> Where to eat Ristorante Pizzeria La Massara via Vespri Siciliani, 41 - tel. 0924 67601 338 9191090; 25 €

Illuminato grazie a fonti di energie alternative, il Cretto di Burri si svela con tutta la sua misteriosa bellezza. Un evento, questo, organizzato per il Festival di Energie Alternative che fino a metà settembre ravviverà la valle belicina. Scelta perfetta questa della cittadina trapanese, rinata dopo il devastante terremoto di quarant’anni fa, ricostruita laddove sembrava che nulla si potesse più fare, facendo incontrare in questa valle gli architetti e gli artisti più prestigiosi del secolo. Oltre al labirinto di Alberto Burri, un colata di cemento bianco che ricopre le rovine della vecchia città, Gibellina è da visitare palmo a palmo: dal Sistema delle Piazze, moderna agorà in cui ci si incontra e si passeggia, alla Stella di Pietro Consagra, alla Montagna di Sale di Pippo Paladino. Opere nuove che si affiancano a quanto si è recuperato del paesaggio originale, come le Case Di Stefano, antica masseria oggi importantissimo complesso culturale. Da non perdere, in città, il Museo Civico e le sue tante opere d’arte contemporanee.

Illuminated thanks to alternative energy sources, the Cretto by Burri is revealed with all its mysterious beauty. This is an event organized for the Festival of Alternative Energies that until the middle of September will enliven the valley of the Belice. The village in Trapani province, reborn after the devastating earthquake of forty years ago, is a perfect choice. It was reconstructed where it seemed that nothing could be done any more, bringing together in this valley the most prestigious architects and artists of the century. Besides the labyrinth of Alberto Burri, a cast of white cement covering the ruins of the old village, Gibellina is to be visited inch by inch: from the System of Piazzas, a modern agora in which people meet and walk, to the Star by Pietro Consagra and the Mountain of Salt by Pippo Paladino. New works placed side by side what was recovered of original landscape like the Di Stefano Houses, an old farm which today is an important cultural complex. Not to be missed, in the village, is the Civic Museum, with many contemporary works of art.

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada A29 Palermo-Trapani, uscita Salemi. Proseguire su SS 188 e su SP 14 seguendo le indicazioni per Gibellina > A29 Palermo-Trapani motorway, Salemi exit. Continue on state highway SS 188 and provincial highway SP 14 following the signs for Gibellina 84


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WEEK END>

> Petralia Soprana (Palermo)

25-26/08 Sagra del Salgemma a Petralia Soprana Festival of Rock-salt at Petralia Soprana

Informazioni> Information: APT Petralia Soprana > Tourist Board tel. 0921 681335 www.raffoasc.it Dove dormire> Where to sleep Masseria Sgadari Borgo San Giovanni Sgadari - Raffo tel. 0921 687190 0921 680824 cell. 335 5257895 doppia > double BB 130 € www.masseria sgadari.com Dove mangiare> Where to eat Ristorante - Pizzeria Cerasella c.da Cerasella tel. 0921 641496; 20 €

È stata un’idea brillante, brillante quasi quanto cristalli di sale nella luce del sole. L’idea era quella di realizzare, ben 17 anni fa, una sagra diversa, una di quelle che rispecchiasse davvero l’intero universo quotidiano di Raffo, borgata di Petralia Soprana, gruppo di case appollaiate sulle Madonie. Tra boschi e cielo, tra panorami a strapiombo e affascinanti angoli che, da queste parti, si aprono nella miniera di sale che per tanto tempo è stata importante per gli abitanti della borgata. Così, l’Associazione Raffo Sport, con il prezioso contributo dell’amministrazione comunale, ha pian piano sviluppato - dalla sagra - una vera e propria festa folk, con tanto di festival curato dal gruppo folk “Grafo”, giochi, gare podistiche, musica, mercatino dell’artigianato e degustazioni. È grazie a iniziative come queste che sopravvivono alcune tra le tradizioni più “delicate”, come il Ballo della Cordella o la Quadriglia siciliana, spettacoli dall’allegria contagiosa. Tutto ciò in una delle cittadine più pittoresche di tutte la Madonie.

It was a bright idea, almost as bright as crystals of salt in the light of the sun. The idea was to create, a full 17 years ago, a different festival, one of those that truly mirrored the whole daily universe of Raffo, a hamlet of Petralia Soprana, a group of houses perched on the Madonie. Between woods and sky, between panoramas over precipices and fascinating spots that, in these parts, open up in the salt mine that for so long was important for the inhabitants of the village. So the Raffo Sport association, with the precious contribution of the local council, gradually developed from the festival - a true folk feast organised by the “Grafo” folk group, with games, walking races, music, handicraft market and tasting sessions. It is thanks to initiatives like these that there survive some of the more “delicate” traditions like the Rope Dance or the Sicilian Quadrille, shows full of contagious merriment. All of this in one of the most picturesque places in the whole Madonie.

Come arrivare > How to get there Dall’autostrada A19 Palermo-Catania, uscire per Tremonzelli, seguire le indicazioni per Petralia Sottana e qui imboccare il bivio per Petralia Soprana > A19 Palermo-Catania motorway, Tremonzelli exit, follows signs for Petralia Sottana and here fork for Petralia Soprana 86


WEEK END>

> Sortino (Siracusa)

04-08/09 Santa Sofia a Sortino St. Sophia at Sortino Niente di più “utile” di una sentita festa religiosa come quella dedicata a Santa Sofia per regalarsi un paio di giorni tra le bellezze di Sortino, nel siracusano, dove la ricchezza architettonica sposa quella enogastronomica e quella culturale. A due passi dalla famosa necropoli di Pantalica, Patrimonio dell’Umanità, Sortino si offre con tutto il suo barocco, che risplende tanto nella processione dedicata alla santa quanto nei suoi palazzi e nelle sue chiese tra cui ricordiamo la Chiesa Madre, la cinquecentesca Chiesa dei Cappuccini, quella dedicata alla Natività di Maria, oltre - ovviamente alla Chiesa di Santa Sofia. Tra i palazzi sono da ammirare il Ragazzi, il Musco, il Valguarnera e quelli Sortino e Serges. Ovviamente, è d’obbligo un giro nella Valle dell’Anapo, magnifica riserva naturale, così come non si può venire a Sortino senza fare scorta del “suo” miele, oro di queste terre. E non perdetevi gli spettacoli dell’Opera dei Pupi, divertenti tanto per bambini che per “grandicelli”.

There is nothing more “useful” than a popular religious feast like the one devoted to St. Sophia to treat oneself to a couple of days among the beauties of Sortino, in Syracuse province, where architectural richness is blended with wine, food and culture. A stone’s throw from the famous Pantalica necropolis, which is World Heritage, Sortino offers all its Baroque, which is resplendent both in the procession devoted to the saint and in its palazzos and churches, among which we will mention the Parish Church, the sixteenth-century church of the Capuchins, the one devoted to the Nativity of Mary, in addition - obviously - to the Santa Sofia church. Among the palazzos to be admired there is Palazzo Ragazzi, Palazzo Musco, Palazzo Valguarnera, Palazzo Sortino and Palazzo Serges. Obviously a must is a tour in the Valley of the Anapo, a magnificent nature reserve, just as you cannot come to Sortino without stocking up with its honey, the “gold” of this area. You do not miss the puppet shows, which are amusing both for children and for “grownups”.

Informazioni> Information: Municipio > Town Hall tel. 0931 917111 Ufficio turistico > Tourist Board tel. 0931 917433 www.comune. sortino.sr.it Dove dormire> Where to sleep Le Case Rosse di Vincenzo Parlato c.da Albinelli tel. 339 3202447 doppia > double BB 70 € Dove mangiare> Where to eat Ristorante Pizzeria Anaktoron via Gurciullo, 40 tel. 0931 953676 18 €

Come arrivare > How to get there Da Catania, percorrere la superstrada CT-SR uscita per Sortino. Per la Valle dell’Anapo, non accessibile in auto, è disponibile il trasporto gratuito offerto dalla Forestale (info tel. 333 2076206) > From Catania, take Catania-Syracuse superhighway, Sortino exit. For the Valley of the Anapo, not accessible by car, free transport is provided by the Forestry (info tel. 333 2076206) 87


WEEK END>

> Comiso (Ragusa)

29-30/09 A Comiso per la Sagra della Vendemmia Comiso for the Harvest Festival

Informazioni> Information: Comiso Comune > Town Hall tel. 0932 748355 Dove dormire> Where to sleep Il Balcone di Sicilia Tenuta Margitello SS 115, Km 313 Comiso - Ragusa tel. 320-0141674 www.balconedisicilia.it BB 24 € Dove mangiare> Where to eat La Carrozza via S. Biagio, 58 tel. 0932 722911 25 €

A soli 7 chilometri da Comiso si allarga il borgo di Pedalino che, come ogni anno, festeggia la vendemmia offrendo ai visitatori cavatieddi co vinu cuotto, mustata e vino a volontà. Siamo negli Iblei, nel cuore del distretto del Barocco, laddove venne piantato per la prima volta il vitigno del Cerasuolo di Vittoria, vino doc ormai famoso nel mondo, proprio come il suo “vicino” Nero d’Avola. Prelibatezze dell’enogastronomia di Comiso, quindi, che ben si sposano con un buon giro turistico della città, da costruire tra la secentesca chiesa dei Cappuccini e le sue mummie, lo scenario sempre magnifico del Belvedere sulla valle dell’Ippari, le piazzette involontarie aperte dai pirriaturi nelle Cave Grazia, poco fuori dal centro storico cinquecentesco della cittadina. Ancora, gli scavi archeologici in quel del Municipio, il museo di Storia Naturale nell’ex Pescheria, o il quattrocentesco Castello d’Aragona… Troppo lungo l’elenco da fare: molto meglio farci un salto!

Just 7 kilometres from Comiso there is the village of Pedalino that, as every year, is celebrating the harvest offering cavatieddi co vinu cuotto to visitors, mustata and as much wine as you wish. We are in the Iblei, in the heart of the district of the Baroque, where for the first time there was planted the vine of Cerasuolo di Vittoria, a CDO wine now famous all over the world, like its “neighbour” Nero d’Avola. So there are food and wine delights at Comiso, which go well with a good tour of the town, taking in the seventeenth-century church of the Capuchins and its mummies, the always magnificent view from the vantage point of the valley of the Ippari, the unintentional little piazzas opened up by the pirriaturi (stone quarriers) in the Grazia quarry, a little outside the sixteenth-century historic area of the town. Then there are the archaeological excavations in the Town Hall area, the Museum of Natural History in the former fish market or the fifteenth-century Aragona Castle … Too much to list: better to go there!

Come arrivare > How to get there Da Catania, seguendo la tangenziale per l’aeroporto, uscire per Siracusa-SS194-Ragusa. Dalla SS194 seguire le indicazioni per Comiso > From Catania, following the bypass for the airport, exit for Syracuse - state highway SS 194 -Ragusa. From state highway SS 194 follow signs for Comiso 88



Dove dormire Where to sleep

I prezzi si intendono per doppia BB

Palermo & Provincia

Caltanissetta & Provincia

ASTORIA PALACE HOTEL **** Palermo - via Montepellegrino, 62 091 6280140 - fax 091 6371227 da 178 €

SAN MICHELE **** Caltanissetta - via Fasci Siciliani 0934 553750; da 120 €

HOTEL UCCIARDHOME **** Palermo - via Enrico Albanese, 34-36; 848 836766; da 160 €

A GRITURISMO PALLADIO Riesi - contrada Palladio, 0934 921305; 67 €

HOTEL CRYSTAL PALACE *** Palermo - via Roma 477/a; 091 6112580, da 130 € IL MEZZANINO DEL GATTOPARDO Palermo - via Alloro, 145; 333 4771703; da 110 €

Catania & Provincia LA VECCHIA PALMA *** Catania - via Etnea, 668 095 432025; da 100 €

ALBERI DEL PARADISO **** Cefalù - via dei Mulini, 18, 0921 423900; da 96 € (camera con finestra)

VILLA PARADISO DELL’ETNA **** S. Giovanni la Punta - via per Viagrande, 37 095 7512409; da 260 €

Agrigento & Provincia DIOSCURI BAY PALACE **** Agrigento - lungomare Falcone e Borsellino, 1 0922 406111; 170 € standard - 200 € deluxe HOTEL KAOS Villaggio Pirandello 0922 598622; da 130 € B&B LOCANDA DEL MORO Sciacca - via Liguori, 44, 0925 86756; 80 € AGRITURISMO CASALICCHIO Cammarata - contrada Casalicchio, 0922 908144; da 110 €

B&B RESIDENCE DELLE STELLE Caltanissetta - via San Giuliano, 27 0934 581819; 120 €

VILLA GUSSIO NICOLETTI Leonforte - c.da Rossi, SS 121 km 94,750 0935 903268; 110/256 €

B&B TALIA Modica - via Exaudinos, 9, 0932 752075; da 120 €

BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro, 0935 640529; 76 €

B&B LA CASA DI MONTALBANO Via A. Moro, 44, loc. Punta Secca, Santa Croce Camerina 0932 655566; da 64 € (min. 2 notti)

Messina & Provincia EUROPA PALACE HOTEL **** Messina - loc. Pistunina, SS 114 km 5+470 090 621601; da 100 € VILLA MIRAGLIA ** Cesarò - loc. Portella Miraglia SS 289 095 7732133; HB 100 € VILLA DUCALE **** Taormina - via Leonardo da Vinci, 60; 0942 28153; da 130 € D’ORANGE ALCANTARA *** Francavilla di Sicilia - via dei Mulini, 14/16 0942 981374; da 80 €

Siracusa & Provincia HOTEL ROMA **** Siracusa - via Minerva, 10, 0931 465626, da 200 € HOTEL MEDITERRANEO *** Siracusa - via Tripoli, 40, 0931 445047; da 75 € B&B AL TEATRO Siracusa - via del teatro, 15, 0931 64674; da 50 € AGRITURISMO CASA DELLO SCIROCCO Carlentini - c.da Piscitello; 095 447709 - 338 1720112; da 38 €

B&B SOTTO IL VULCANO Nicolosi - via Monpilieri, traversa V, s.n. 095 914851; da 57 €

RESIDENCE VILLA FIORENTINO Lipari - via G. Franza, 9 090 9812136; appartamento da 60 €

B&B I RUSTICI Trecastagni - via Archimede, 2, 095 7809956; da 30/35 €

Ragusa & Provincia

Enna & Provincia

HOTEL VILLA CARLOTTA **** Ragusa - via Ungaretti, 0932 604140;120 €

GRANDE ALBERGO SICILIA *** Enna - piazza N. Colajanni, 7; 0935 500850; 91/120 €

HOTEL PALAZZO DEGLI ARCHI Ragusa Ibla - corso Don Minzoni, 6 0932 686021; da 90 €

B&B TRA CIELO E SABBIA San Vito Lo Capo - via del Secco, 44 +39 0923 972638 cell. +39 335 7488954; da 35 € www.tracieloesabbia.it

SELENE *** Piazza Armerina - via G.le Gaeta, 30/32 0935 683412; da 70 €

CAMBIOCAVALLO C.da Zimmardo - Pozzallo 0932 779118; da 110 €

KEMPINSKI GIARDINO DI COSTANZA *****L Mazara del Vallo - via Salemi km 7+100; 0923 907763; 339 €

Trapani & Provincia TORRI PEPOLI *** Erice - viale Conte Pepoli, 333 3010504; da 200 €

ASTORIA PALACE HOTEL, PALERMO. L’organizzazione di congressi perfetti

Il vostro prossimo congresso, sarà perfetto

via Montepellegrino, 62 - 90142 Palermo - +39 091 6280140 - fax + 39 091 6371227


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Dove mangiare Where to eat

Palermo & Provincia CUCINA PAPOFF Palermo - via I. La Lumia, 32 091 586460, chiuso sabato a pranzo e domenica, 35 € SHAKESPEARE & COMPANY Palermo - Salita Artale, 5, 091 7495205, chiuso mercoledì, 40/45 € PIZZERIA LE PERGAMENE Palermo - piazza Marina, 48/49, 091 6166142; 20 € AL DESCO Palermo - via Judica, 23; 091 6090587, aperto solo a cena, chiuso domenica, 40 € FARO VERDE DA BENITO S. Flavia - largo San Nicolicchia, 14, Porticello 091 957977 chiuso martedì, 40 € IL BAVAGLINO Terrasini - lungomare Praiola, 2; 091 8681284, chiuso martedì, 18 €

Agrigento & Provincia LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102; 0922 414400, chiuso lunedì, 40 € VITTORIO Menfi - via Friuli Venezia Giulia, 9, loc. Porto Palo, 0925 78381 chiuso lunedì sera, 30 €

OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - c.da Torre, 0922 829824, chiuso mercoledì, 22 €

LA SCALA Caltagirone - scala S. M. del Monte, 8 0933 57781, chiuso mercoledì, 20 €

LA MADIA Licata - via F. Re Capriata, 22; 0922 771443, chiuso martedì e domenica sera in inverno, menù degustazione 40 €

IL GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta - via Piave, 3 095 7512727, chiuso lunedì, a pranzo da martedì a sabato, gennaio, 35 €

VECCHIO FIENILE Scicli - loc. Playa Grande, SP 18 km. 4, 0932 930377, chiuso mercoledì, 30 €

Enna & Provincia

Siracusa & Provincia

ARISTON Enna - via Roma, 353, 0935 26038, chiuso domenica, prezzo medio 25 €

TAVERNETTA DEL PAPIRO Siracusa - via Tripoli, 6, 0931 461066, chiuso domenica e in agosto, 25/30 €

LA BRACE Calascibetta - SS. 290 km 46, 0935 34699, chiuso lunedì e agosto, 25 €

TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23 0931 841772, chiuso martedì, 25 €

Messina & Provincia

MAURIZIO Porto Palo di Capo Passero - via Tagliamento, 22 0931 842644, chiuso martedì (mai in estate), ferie da fine ottobre a fine novembre; 30 €

ACQUARIUS S. S. di Quisquina - via L. Attardi, 62, 0922 982432, chiuso mercoledì, prezzo medio 25 €

Caltanissetta & Provincia VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 0934 582331, chiuso domenica e lunedì a pranzo, 22/25 € L’ANGOLODIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, 0934 542983, chiuso lunedì e domenica sera, 25 € CASANOVA Gela - via Venezia, 89 0933 918580, chiuso domenica, lunedì a cena e dal 15 al 31 agosto, 30 € VILLA ROSANGELO Mazzarino - contrada Pileri, 0934 381437, chiuso lunedì, 20 €

Catania & Provincia L’AMBASCIATA DEL MARE Catania - piazza Duomo, 6, 095 341003; chiuso lunedì, 25 € OSTERIA ANTICA MARINA Catania - via Pardo, 29 095 348197; chiuso mercoledì, 30 €

Ristorante

REGINE Via Trapani, 4/a Palermo 091 58 65 66

DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; 090 44720, chiuso lunedì e in agosto, 25 € DON SANTO (TRATTORIA TIPICA) Floresta - c.da Favoscuro, 0941 662030; chiuso lunedì tranne luglio ed agosto; 20 € www.donsanto.it VILLA LA ROSA Filicudi (I. Eolie - ME) - via Rosa, 24, 090 9889965, prezzo medio 25 € vini esclusi; info@villalarosa.it www.villalarosa.it LA MACINA San Marco d’Alunzio - via Aluntina, 48 0941 797848, chiuso martedì, 25 €

IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 095 7159247, 35 €, menù degustazione 52 €, vegetariano 26 €

COVO DEL PIRATA Milazzo - lungomare Garibaldi (p.le Marullo) 090 9284437, chiuso mercoledì, 35 €

LA GROTTA Acireale - via Scalo Grande, 46, loc. Santa Maria La Scala, 095 7648153, chiuso martedì e due settimane in inverno, 35 €

Ragusa & Provincia

GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € ‘U TRAPPITU Militello Val di Catania - via Principe Branciforti, 125; 095 811447, chiuso lunedì, aperto a pranzo solo su prenotazione, 15 €

SERAFINO DAL 1953 Marina di Ragusa - lungomare A. Doria 0932 239522, aperto dal sabato di Pasqua al 30 novembre, 30 €

IL BAROCCO Palazzolo Acreide - via Duca d’Aosta, 27 0931 883266; chiuso martedì, 18 €

TRATTORIA DEL CROCIFISSO DA BAGLIERI Noto - via Principe Umberto, 48, 0931 571 151 chiuso mercoledì, 20 € Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € TAVERNA PARADISO Trapani - lungomare Dante Alighieri, 22 0923 22303; chiuso domenica, 30 €

DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 0932 651265, chiuso lunedì e domenica sera, 60 €

LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte 0924 46820; sempre aperto (eccetto festivi), 30 €

LE MAGNOLIE Modica - via Gianforma, 179, loc. Frigintini 0932 908136, chiuso martedì, 25 €

EL PESCADOR DA PASQUALE Favignana - p.zza Europa, 38 0923 921035, chiuso mercoledì a pranzo (solo in inverno), 25/30 €

CUCINA E VINO Ragusa Ibla - via Orfanotrofio, 91 0932 686447, chiuso martedì, 20 €

PESCATORE Mazara del Vallo - via Castelvetrano, 191 0923 947580 chiuso lunedì, 35 €


L’ETICHETTA>THE LABEL

I Consigli di Sikania > Sikania advices

Macalea ‘06 > Baglio dei Monaci Gradazione > Alcohol strength: 13 vol. Da bere con > To be drunk with: Si accompagna a primi piatti e grigliate di pesce, ai crostacei > first courses and fish meals

In enoteca > At the wine shop: 8,50 € Cantina > Production centre: Baglio dei Monaci S.S. Salemi Mazara del Vallo km.8 Sede > Offices: via Marconi,183 - 91016 Casa Santa, Erice (Tp) - tel./fax 0923 21598

Lasciatevi alle spalle Mazara del Vallo e, sulla via per Salemi, soltanto 8 km dopo vi appariranno i filari di uva dei 25 ettari di vigneto della famiglia Manzo, Baglio dei Monaci. Una storia antica che si perde indietro nei secoli e inizia dallo sterminato Feudo Roccazzo, appartenuto fino al 1862 al Monastero di S. Francesco con originari mille ettari di vigneto. Dell’antico feudo, che sovrasta le più belle e fertili terre delle contrade di Mazara, 50 ettari sono da oltre un secolo di proprietà della famiglia Manzo, e si identificano in tre appezzamenti coltivati a colture differenti: Vigna Costa Falsa e Vigna Grande sono coltivate a Nero d’Avola; Vigna Costa Baiata viene interamente coltivata a Catarratto. Sono terreni freschi, di natura tufacea e calcarea che non rendono necessaria l’irrigazione se non in eccezionali annate di siccità. Valentino Manzo, dinamico e intraprendente proprietario, ha avviato dal 2003 un progetto che tende a promuovere i prodotti che i vigneti riescono a dare. Nero d’Avola e Catarratto sono le uve che negli impianti a spalliera e Guyot si coltivano di più. In cantina, le mani abili degli enologi Vincenzo Bambina e Nicola Centonze selezionano il meglio della produzione di Nero d’Avola e Catarrato da cui si ottiene il Duccara ed il Macalea. Ed è dal vigneto di Costa Baiata che arriva la selezione di Catarrato per il Macalea, la cui lavorazione prevede una fermentazione e una maturazione di cinque mesi in acciaio e due mesi di affinamento in bottiglia. Un bianco tutto siciliano, dalla buona concentrazione e dal perfetto bilanciamento olfattivo con eleganti note di gelsomino e acacia, e dalla bocca tonica e vivace, piacevolissimo da bere. (giancarlo lo sicco)

Having left Mazara del Vallo behind you and heading for Salemi, after just 8 km you see the rows of grapes of the 25 hectares of vineyard of the Manzo family, the Baglio dei Monaci estate. It has an old history that goes back centuries and begins from the boundless Roccazzo estate, which belonged until 1862 to the San Francesco Monastery, with an original one thousand hectares of vineyard. Of the old estate, which overhangs the most beautiful and fertile lands in the Mazara area, 50 hectares have for over a century belonged to the Manzo family, and they are in three plots cultivated with different crops: on Vigna Costa Falsa and Vigna Grande there is Nero d’Avola; Vigna Costa Baiata is entirely covered with Catarratto. These are cool areas, tufaceous and calcareous in nature, making irrigation unnecessary except in exceptional drought years. Valentino Manzo, a dynamic and resourceful landowner, in 2003 started a project tending to promote the products that the vineyards gives. Nero d’Avola and Catarratto are the grapes that in the espalier and Guyot vineyards are most cultivated. In the wine cellar, the skilled hands of the oenologists Vincenzo Bambina and Nicola Centonze select the best of the Nero d’Avola and Catarratto production from which Duccara and Macalea are made. And it is from the Costa Baiata vineyard that there comes the Catarratto selection for Macalea, the processing of which contemplates five months of fermentation and maturation in steel and two months of refinement in bottles. A wholly Sicilian white, with good concentration and perfect olfactory balance, with elegant notes of jasmine and acacia, and with a tonic and vivacious mouth, pleasant to drink. (giancarlo lo sicco) 93


BUON APPETITO>ENJOY YOUR MEAL

I Consigli di Sikania > Sikania advices

La Capinera > Taormina mare (ME) Dopo essere stato per dieci anni in giro per il mondo, Pietro D’Agostino nel 2002 è ritornato a Taormina, sua città natale, per realizzare il suo sogno: aprire un ristorante. Il piccolo ed elegante locale, dall’arredo minimale e le ampie finestre sul mare, ha solo trentacinque coperti. In estate si mangia fuori sul terrazzo che si affaccia su uno dei luoghi più romantici della zona, la Baia delle Sirene a ridosso di Isola Bella. Lo chef propone una cucina con prodotti del territorio: verdure e frutta arrivano dalle campagne vici-

ne, buona parte del pesce è pescato da barche locali o dai sub della zona, e la carne di maiale è quella che proviene dagli allevamenti sui Nebrodi. La sua è una cucina tradizionale, rivisitata ed alleggerita, che privilegia le cotture brevi. I piatti sono presentati in modo da sembrare delle vere opere d’arte. Tra le proposte, il “mare in tavola”, un crudo di ricciola, tonno, cernia, gambero rosso, pesce spada, un riccio ad esaltare il sapore del mare, un filo d’olio Biancolilla e scorzette candite; insalatina tiepida di seppia, su riso nero e olio al curry; gam-

Ristorante La Capinera > Via Nazionale Spisone, 177- Taormina mare (ME) - tel. 0942 626247; chiuso lunedì; carte di credito: si; conto, escluso vini, sui 45 € > Closed on Mondays; credit cards: yes; bill, excluding wines, around 45 € After having gone around the world for ten years, in 2002 Pietro D’Agostino returned to Taormina, the town where he was born, to fulfil his dream: to open a restaurant. The small and elegant place, with minimal furnishings and big windows looking out on the sea, only seats thirty-five people. In the summer you eat outside on a terrace looking out on one of the most romantic places in the area, the Bay of the Sirens behind Isola Bella. The cuisine involves local produce: vegetables and 94

fruit come from nearby villages, much of the fish is caught by local fishermen or scuba divers, and the pork comes from breeding centres in the Nebrodi. It is traditional cuisine, revisited and lightened, privileging short cooking times. The dishes are presented in such a way as to seem true works of art. Among the proposals, the “sea on the table”, raw amberjack, tuna, grouper, red prawns, swordfish, a sea urchin to enhance the taste of the sea, a dash of Biancolilla oil and little candied peel; lukewarm salad of cuttlefish, on black rice and


la ricetta dello chef the chef’s recipe Filetto di San Pietro su passata di melanzane perline con infuso di finocchietto selvatico di montagna Ingredienti per 4 persone:

beri rossi avvolti in una fettina di lardo di suino nero dei Nebrodi, su passatina di ceci. Tra i primi, linguine al ragù di cernia e fave fresche, per secondo filetto di San Pietro su crema di melanzane perline (una varietà molto piccola e tenera prodotta soprattutto a Comiso) ed emulsione di finocchietto selvatico. Per finire, gelato di vaniglia tailandese e salsa alla liquirizia con tortino caldo di cioccolato al 72% e semifreddo al rum. Sono disponibili due menù degustazione. Ricca carta dei vini e carta delle acque. (annalisa sagona) curry oil; red prawns wrapped in a slice of lard from Nebrodi black pork, on a chickpea puree. Among the first courses, linguine with grouper ragout and fresh beans, for the second course a San Pietro fillet on it cream of perlina eggplants (is a very small and tender variety produced above all at Comiso) and a wild fennel sauce. To end, Thai vanilla ice cream and liquorice sauce with warm chocolate cake 72% and mousse with rum. There are two typical menus. There is a rich wine list and water list. (annalisa sagona)

gr. 500 filetti di pesce San pietro; gr.400 melanzane perline; foglie di basilico; 1 cl. olio extravergine d’oliva Biancolilla; 1 patata media; 1 spicchio d’aglio; sale; pepe macinato al momento Tagliare a dadini le melanzane e la patata, passarle in padella con poco olio e un profumo di aglio (in camicia), coprire il tegame e lasciare appassire a fuoco basso. Lasciare intiepidire, passare al frullatore per ottenere una crema consistente, aggiungere il basilico e finire di frullare. A parte, prendere i filetti di San Pietro, passare in padella con un filo d’olio, sale e pepe e finire di cuocere in forno a 160°C per 5 minuti. Mettere un centilitro di olio extravergine d’oliva Biancolilla - dall’aroma delicato - in un contenitore e riscaldare leggermente a bagnomaria con il finocchietto selvatico, lasciato poi in infusione per circa un’ora. Prendere un piatto, mettere sul fondo la crema di melanzane, disporre sopra i filetti di pesce e decorare con erbe aromatiche a piacere. Finire con un filo d’olio al finocchietto.

San Pietro fillet on puree of perlina eggplants with infusion of wild mountain fennel Ingredients for 4 people 500 g San Pietro fish fillets; 400 g Perlina eggplants; basil leaves; 1 centilitre Biancolilla extra virgin oil; 1 medium potato; 1 clove of Garlic; salt - pepper ground at the moment Cut the eggplants and the potato into cubes, brown in a frying pan with a little oil and a scent of garlic, cover the saucepan and leave to simmer on a low fire. Let it become lukewarm, then put in a mixing to get a thick cream, add the basil and finish mixing. Separately, take the San Pietro fillets, brown in a frying pan with a dash of oil, salt and pepper and finish cooking in the oven at 160°C for 5 minutes. Put a centilitre of Biancolilla extra virgin oil - with a delicate aroma - in a container and slightly heat in bain-marie with the wild fennel, then leave in infusion for about an hour. Take a dish, put eggplant cream on the bottom, place the fish fillets on it and decorate with aromatic herbs to taste. End with a dash of oil on the fennel.

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OSPITALITÀ>HOSPITALITY

I Consigli di Sikania > Sikania advices

Hotel Hycesia > Panarea (Me) Nella più piccola e raffinata delle Eolie, la scenografica Panarea immersa nel mare di cristallo che avvolge le rocce vulcaniche dell’arcipelago, l’Hotel Hycesia si trova nel cuore del raccolto borgo di case candide che orla il porticciolo. Nato nel 1979 come ristorante, offre ai suoi ospiti (fra i quali anche numerosi VIP, da anni estimatori di Panarea, quali Carolina di Monaco, Lanny Cravitz, e Michael Douglas con la moglie Cathrine Zeta Jones), otto camere affacciate sui tipici terrazzi eoliani, immerse in un rigoglioso giardino che profuma di limoni, di

menta, di gelsomino e di tutte le spezie presenti nel vicino orto. Arredate con mobili di bambù in stile coloniali, le stanze hanno freschi pavimenti in piastrelle con decori artigianali siciliani e mattonelle in pietra lavica di Santo Stefano di Camastra e Caltagirone. L’Hotel Hycesia, ideale per una vacanza rilassante e di mare (si trova ad appena 15 minuti dalla spiaggetta di Zimmari e a circa mezz’ora dalla rinomata baia di Cala Junco) è particolarmente indicata per chi ama la buona cucina: il ristorante infatti, pre-

Hotel Hycesia > via S. Pietro, Panarea - tel. 090 983041 - prezzi a partire da 100 € al giorno per la doppia BB; in settembre, i bambini fino a 12 anni, in camera con i genitori, soggiornano gratuitamente (BB) > Prices from 100 € a day for double BB; in September, children up to 12, in the room with their parents, stay free of charge (BB) On the smallest and most refined of the Aeolian Islands, scenographic Panarea immersed in the sea of crystal that enwraps the volcanic rocks of the archipelago, the Hotel Hycesia is in the heart of the snug little village of white houses around the harbour. It came into being in 1979 as a restaurant, and offers its guests (among whom there have also been numerous VIPs who have long been estimators of Panarea, such as Caroline of Monaco, Lanny Cravitz and Michael Douglas with his wife Catherine Zeta Jones), eight rooms looking out on typical Aeolian terraces, 96

immersed in a luxuriant garden that smells of lemons, mint, jasmine and all the spices present in the nearby vegetable garden. Fitted out with bamboo furniture in the colonial style, the rooms have cool tile floors with non-industrial Sicilian decorations and lava stone tiles from Santo Stefano di Camastra and Caltagirone. The Hotel Hycesia, ideal for a relaxing sea holiday (it is just 15 minutes from the little Zimmari beach and around half an hour from the famous bay of Cala Junco) is particularly suitable for those who love good cuisine: the restaurant is present in the best oenology


sente nelle migliori guide enogastronomiche, è gestito con competenza e passione, le stesse che spinsero Maria Maisano a creare il locale quasi trent’anni fa. Oggi alla gestione ci sono i figli Marcello e Gaetano Nanì. Quest’ultimo è lo chef e, sebbene non dimentichi la tradizione, si diverte a reinventare i suoi piatti in chiave fantasiosa e creativa, proponendo, ad esempio, un sashimi giapponese in versione mediterranea. Il menù naturalmente cambia ogni giorno in funzione del pescato, ma lo chef cerca di non far mancare mai il piatto più rinomato della casa: il filetto di tonno scottato alla Dimitri. Ottima la scelta di vini, con oltre 500 etichette dalla migliore viticoltura italiana, di olii (sia regionali che nazionali) e di aceti, di sale, che si fa arrivare perfino dall’Himalaya, e delle spezie, africane e orientali. (testo: chris j. raeli > foto: alessandro gandolfi)

and gastronomy guides, and is managed with the competence and passion that drove Maria Maisano to create this place almost thirty years ago. Today the management also involves his sons Marcello and Gaetano Nanì. The latter is the chef and, although he does not forget the tradition, he enjoys reinventing its dishes in a fanciful and creative key, proposing, for instance, a Mediterranean version of Japanese sashimi. Naturally the menu changes every day depending on the fish caught, but the chef tries to make sure the most famous dish of the place is always present: parboiled tuna fillet à la Dimitri. There is an excellent choice of wines, with over 500 labels from the best Italian wine production, of oils (both regional and national) and of vinegars, of salt, which is brought even from the Himalaya, and of spices, African and Oriental. (text: chris j. raeli > photos: alessandro gandolfi)

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