Sped. in Ap. - 45% - art 2 Comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Palermo ÂŤTaxe percueÂť - Tassa riscossa - Filiale Palermo
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I luoghi della memoria The places of memory
Viaggi nel tempo 4 Time travelling 4
In viaggio con il vino siciliano Travelling with Sicilian wine
In questo numero... In this issue...
Rubriche Surveys pag. 2 In breve > Briefly pag. 12 Libri > Books pag. 17 AttualitĂ > News pag. 58 Albergo > Hotel Grand Hotel Piazza Borsa pag. 61 Lo scaffale di Sikania > Il libro di legno di Gian Mauro Costa
La ricetta The recipe pag. 52 La cassata al forno > Baked cassata Silvia Crucitti
Dove mangiare e dormire > Where to eat and sleep
pag. 56
Copertina > Cover: Siracusa, l’Orecchio di Dionisio - ph. Melo Minnella
IN BREVE>BRIEFLY
Elisa al Palasport di Acireale È sempre un piacere ascoltarla. Questo è quanto viene spontaneo dare come immediato commento alla voce di Elisa, protagonista del nuovo Heart a Live tour. Anticipato dal singolo Ti vorrei sollevare, cantato insieme con Giuliano Sangiorgi, Heart è l’album - doppio platino in poche settimane - che conferma il grande spessore artistico di Elisa messo già in cassaforte grazie a pezzi come Eppure Sentire o Gli Ostacoli del Cuore. Il prossimo 23 aprile al Tupparello, biglietti da 36 a 60 euro più prevendita. Informazioni: tel. 095 722232 - www.fepgroup.it
Elisa at the Acireale Palasport > It’s always a pleasure to listen to her. This is the first, natural comment at Elisa’s voice, the protagonist of the new Heart a Live tour. Anticipated by the single Ti vorrei sollevare sung together with Giuliano Sangiorgi, Heart is the album - double platinum in a few weeks - which confirms the great artistic depth of Elisa already guaranteed thanks to hits like Eppure Sentire or Gli Ostacoli del Cuore. On 23 April at the Tupparello, tickets from 36 to 60 euro + presale. Information: tel. 095 722232 - www.fepgroup.it
Un Acoustic Tour per Fiorella Mannoia Dopo aver interpretato Come si cambia (1984), Fiorella Mannoia è diventata l’interprete della canzone italiana per eccellenza. E così sono più di 25 anni che la cantante mette insieme un successo dietro l’altro, grazie alle sue straordinarie capacità di interpretazione, ma anche al gusto raffinato con cui sceglie i brani. Per fare un solo esempio, ricordiamo l’ultimo hit single, L’amore si odia. L’artista sarà il 5 maggio al Golden di Palermo e il 6 maggio al Metropolitan di Catania. Informazioni: tel. 095 7222327; biglietti da 30 a 50 euro più prevendita; www.fepgroup.it
An Acoustic Tour for Mannoia > After having interpreted Come si cambia (1984), Fiorella Mannoia has become the interpreter of the Italian song par excellence. And so for more than 25 years the singer has put together a success after another, thanks to her extraordinary ability to interpret but also to the refined taste with which she chooses songs. To give just one example, remember the last hit single, L’amore si odia. The artist will be on May 5 at Golden Palermo and on May 6 at the Metropolitan in Catania. Information: tel. 095 7222327; tickets from 30 to 50 euros + presale; www.fepgroup.it
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Piovani in teatro Due le date siciliane per il compositore e pianista vincitore dell’Oscar per la colonna sonora del film La vita è bella: l’8 aprile sarà al Teatro Dante di Palermo, il giorno successivo al Metropolitan di Catania. Informazioni: tel. 095 7222327; biglietti da 25 a 44 euro più prevendita; www.fepgroup.it
Piovani at the theatre Two Sicilian dates for the composer and pianist who won the Oscar for the soundtrack of the film La vita è bella: on April 8, he’ll be at the Teatro Dante of Palermo, the day after at the Metropolitan of Catania. Information: tel. 095 7222327; tickets from 25 to 44 euros + presale; www.fepgroup.it
IN BREVE>BRIEFLY
I Litfiba tornano a suonare insieme Acireale l’unica tappa nel Sud Italia “La voglia di salire sul palco insieme e fare dei concerti è inarrestabile”, hanno detto Piero Pelù e Ghigo Renzulli, protagonisti di una delle più belle storie della musica italiana andata per anni sotto il titolo di Litfiba. Ebbene sì, proprio i Litfiba tornano a suonare insieme, con pochi ma “potenti” concerti, spettacoli live che saranno il frutto di esperienze raccolte in anni di spettacoli in tutto il mondo. Certo, di tempo ne è passato da quel 17 Re (1986) che ha scosso il mondo musicale made in Italy, ma è sempre più forte la curiosità per questo loro nuovo lavoro (ancora in progress mentre scriviamo), di cui si sa solo che due brani sono stati mixati “da un famosissimo produttore di fama internazionale” a New York, che il singolo dovrebbe essere Sole Nero, e che queste date primaverili saranno solo l’antipasto del tour estivo. Per saperne di più andate al PalaTupparello di Acireale il prossimo 21 aprile per il Litfiba Reunion Tour. Informazioni: tel. 899130351 - www.jgangels.it
Litfiba play together again Acireale the only leg in Southern Italy > “The desire to go on stage together and make concerts is unstoppable,” said Piero Pelù and Ghigo Renzulli, protagonists of one of the most beautiful stories of Italian music gone for years under the title of Litfiba. Well yes, Litfiba are playing together again, with a few “powerful” concerts, live performances that will be the result of experience gained through years of performances around the world. Certainly, time has passed since that 17 Re (1986) which rocked the made in Italy music world, but curiosity is increasing more and more about this new work (still in progress as we write). The only things we know are that two tracks have been mixed “by a famous producer of international renown” in New York, that the single track should be Sole Nero, and that these dates will be only the spring appetizer of a summer tour. To learn more go to PalaTupparello Acireale on 21 April for the Litfiba Reunion Tour. Information: tel. 899130351 www.jgangels.it
Carmen Consoli e le nuove dieci perle di Elettra Carmen Consoli ci regala dieci nuove perle e un nuovo tour, Elettra. È un viaggio nei mille aspetti della vita declinata in siciliano, dove atmosfere arabe e francesi si perdono nella polvere delle strade delle prostitute, mentre storie commoventi si dipanano tra le luci e le ombre di questa Isola così perfettamente dipinta. Il 29 marzo al Golden di Palermo, il 1° aprile al Metropolitan di Catania e il 3 al Teatro Tenda di Ragusa. Informazioni: tel. 095 7222327 Carmen Consoli and the ten new pearls of Electra > Carmen Consoli offers us ten new gems and a new tour, Elettra. It is a journey through the thousand aspects of life declined in Sicily, where Arabic and French atmospheres are lost in the dust of the streets of prostitutes, while moving stories unfold between lights and shadows of this island so perfectly painted. On March 29 at Golden in Palermo, on April 1 at the Metropolitan of Catania and on the 3rd at Teatro Tenda of Ragusa. Information: tel. 095 7222327 3
IN BREVE>BRIEFLY
Prima fu Chicco e Spillo. Poi, con un potentissimo cambio di marcia, ecco Spaccacuore e la bellissima Giudizi Universali. Parliamo di Samuele Bersani, cantautore romagnolo che continua ad incantare con ogni sua produzione musicale. Ecco di seguito dove poter ascoltare i concerti siciliani per la promozione del suo ultimo lavoro, Manifesto Abusivo: il 22 aprile al Golden di Palermo (via Terrasanta, 60 - tel. 091 6264702), il 23 al Teatro Metropolitan di Catania (box office in via Leopardi, 95 tel. 095 7225340). Biglietti da 22 a 33 euro. Informazioni: www.ctbox.it
Manifesto Abusivo per Bersani Manifesto Abusivo for Bersani > First came Chicco e Spillo. Then, with a very powerful change of gear, there were Spaccacuore and the beautiful Giudizi Universali. We are talking about Samuele Bersani, the songwriter from Romagna who continues to charm with all his music. Here is where you can listen to the Sicilian concerts for the promotion of his latest work, Manifesto abusivo: April 22 at the Golden of Palermo (via Terrasanta, 60 - tel. 091 6264702), 23rd at the Teatro Metropolitan of Catania (box office in via Leopardi, 95 tel. 095 7225340). Tickets from 22 to 33 euros. Information: www.ctbox.it
Garibaldi per mare Una grande regata per celebrare lo storico viaggio di Garibaldi dalla Liguria alla Sicilia: la Garibaldi Tall Ships Regatta 2010 si svolgerà dall’8 al 16 aprile, e i velieri saranno nel porto di Trapani dal 16 al 19, quando si potrà salire a bordo. Fitto il programma di iniziative, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Info: www. garibalditallships.com
Garibaldi on the sea A great race to celebrate Garibaldi’s historic journey from Liguria to Sicily: the Garibaldi Tall Ships Regatta 2010 will take place from 8th to 16th April, and the ships will be in the port of Trapani from 16 to 19, when you can get on board. There is a dense program of initiatives, part of the celebrations for the 150th anniversary of the Unification of Italy. Info: www. garibalditallships.com
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Il punk inglese sbarca in Sicilia Liam Howlett, Keith Flint e Maxim, ovvero i Prodigy, presentano il loro ultimo lavoro con la tournée Invaders must die che tocca la Sicilia il 28 aprile, al Palasport di Acireale. E a chi si chiedeva se i tre musicisti fossero cambiati, i fans che hanno assistito ai nuovi live rispondono di no. Incupiti, incattiviti al punto giusto, portano dal vivo scenari “postatomici” con implacabili staffilate ritmiche. Musica da ghetto urbano, sempre e ancora ostinatamente underground. Informazioni: tel. 899 130351 www.jgangels.it - biglietto 39 euro
English punk lands in Sicily > Liam Howlett, Keith Flint and Maxim, or the Prodigy, present their latest work with the tour Invaders Must Die which touches Sicily on 28 April, at the Palasport of Acireale. And to those who wondered if the three musicians had changed, the fans who have seen the new live say no. Dark, wicked to the right point, they bring “post atomic” scenarios to life with implacable rhythmic lashes. Music for an urban ghetto, always and still stubbornly underground. Information: tel. 899 130351 www.jgangels.it - ticket 39 euro
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Orestea e Medea a Tindari per il X Festival dei due Mari
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Festeggia il primo decennio il Festival dei Due Mari (dal 22 maggio al 6 giugno) che quest’anno porta sulla bellissima scena del teatro di Tindari i classici Orestea/Atridi da Eschilo e Medea di Euripide. Si comincia il 22 maggio con Medea, nella traduzione di Filippo Amoroso e la regia di Maurizio Panici, qui interpretata da Pamela Villoresi. “Medea ci riporta a partire dai tragici greci alle donne di oggi. Sono infatti le donne a mettere in discussione la vecchia cultura facendosi portatrici di un nuovo pensiero”. Il giorno dopo è la volta della prima di Orestea/Atridi, scene di Arnaldo Pomodoro, sempre con la Villoresi. “Orestea/Atridi nasce dall’esigenza forte di rileggere il mito di Oreste calandolo in una realtà che appartenga al nostro presente. (...) La saga degli Atridi diventa la storia di una famiglia di potere e di mafia, abituata a risolvere i conflitti con l’uso sbrigativo di una giustizia privata che si scontra inevitabilmente con la società civile”. Tutte le informazioni possono essere chieste allo 0941 240912. Calendario e molto altro su www.teatrodeiduemari.net
FAM e Astrattismo Evento di punta del 2010 alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento è Astrattismo siciliano (27 marzo - 18 luglio), mostra curata da Marco Meneguzzo che esporrà capolavori di Accardi, Sanfilippo, Maugeri, Consagra e altri. La rassegna documenta “l’irruente passaggio dei linguaggi espressivi tra la pittura del primo ‘900 e le moderne avanguardie”. Informazioni: tel. 0922 27729, www.ottocentosiciliano.it
FAM and Abstractionism Oresteia and Medea in Tindari for the X Festival of the Two Seas > The Festival dei Due Mari celebrates its first decade, and this year, from 22 May to 6 June it is taking on the beautiful scene of the classic theatre of Tindari the classics Oresteia/Atridae by Aeschylus and Euripides’ Medea. First date is May 22 with Medea, translated by Filippo Amoroso, directed by Maurizio Panici and interpreted by Pamela Villoresi. “Medea takes us from the Greek tragedies to today’s women. Women indeed challenge old culture by becoming bearers of a new thought.” The next day it will be the turn of the first night of Oresteia/Atridae, with scenes by Arnaldo Pomodoro, also with Villoresi. “Oresteia/Atridae stems from the strong need to reinterpret the myth of Oreste connecting it with a reality that belongs to our present. (...) The saga of the Atridae becomes the story of a powerful, mafia family, used to resolve conflicts with the quick use of private justice that is inevitably confronted with civil society.” All information can be requested at 0941 240912. Calendar and more on www.teatrodeiduemari.net
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The 2010 leading event at the Fabbriche Chiaramontane in Agrigento is Sicilian Abstractionism (March 27-July 18): the exhibition, care of Marco Meneguzzo, will display works by Accardi, Sanfilippo, Maugeri, Consagra and others. It will document “the impetuous passage of expressive languages between the painting of the first ‘900 and the modern avant-garde.” Information: tel. 0922 27729, www.ottocentosiciliano.it
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Per gli uomini e per gli dei gli elmi di Ragusa “Lo scambio di reperti e opere fra prestigiosi enti culturali italiani e stranieri non può che arricchire di nuovi contenuti le collezioni dei nostri musei oltre a vivacizzare e articolare il dibattito scientifico e culturale fra gli studiosi di tutto il mondo”, ha detto l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Gaetano Armao, presentando la mostra Elmi per gli uomini, per gli dei in programma a Ragusa dal 1° aprile al 28 giugno. Protagonista “una ricca collezione di antichi elmi provenienti dal Pergamon Museum di Berlino, e mai esposti fuori dalla Germania, affiancati a preziosi cimieri recuperati nei mari siciliani ed esposti nei musei di Ragusa, Camarina (Rg) e Gela (Cl)”. La mostra è ospitata nel restaurato Palazzo Garofalo, sede del Museo della Cattedrale, e si avvale del contributo di Emergency, l’organizzazione umanitaria che offre assistenza medico-chirurgica alle vittime civili delle guerre. Tutte le informazioni possono essere chieste telefonando allo 0932 240457
For men and gods the helmets of Ragusa > “The exchange of exhibits and works of art between prestigious Italian and foreign cultural institutions can only enrich the content of the collections of our museums as well as brighten up and articulate the cultural and scientific debate among scholars around the world,” said the Regional commissioner to Cultural Heritage and Identity of Sicily, Gaetano Armao, when presenting the exhibition Elmi per gli uomini, per gli dei (Helmets for men, for the gods), in Ragusa from 1 April to 28 June. Protagonist “a rich collection of antique helmets from the Pergamon Museum in Berlin, never before exhibited outside of Germany, along with precious crests retrieved in the Sicilian seas and displayed in museums in Ragusa, Camarina (Rg) and Gela (Cl).” The exhibition is housed in the renovated Palazzo Garofalo, seat of the Cathedral Museum, and has the contribution of Emergency, the humanitarian organization that provides medical and surgical assistance to civilian victims of war. All information may be requested by calling 0932 240457
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IN BREVE>BRIEFLY
Il Ritratto di Antonello torna a Messina Fino al prossimo 4 maggio nei saloni del Museo Regionale di Messina sarà presente il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, opera che arriva in Sicilia grazie alla collaborazione con la Galleria Borghese di Roma (il Museo ha prestato alla Galleria la Resurrezione di Lazzaro di Caravaggio). “Nell’anno in cui si aprono in Sicilia le celebrazioni dell’Unità d’Italia - ha detto l’on. Armao - troviamo in Antonello un testimone che, con le sue opere, ha presentato l’unità di un popolo che oggi ha ancora l’orgoglio di appartenere a un’unica nazione”. Informazioni: in via Libertà, 465 - tel. 090 361292
The Portrait of Antonello is back in Messina > Up to 4 May in the halls of the Museo Regionale of Messina the Portrait of a Man by Antonello da Messina will be exhibited, a work that arrives in Sicily thanks to the collaboration with Galleria Borghese in Rome (the Museum has in turn lent The Resurrection of Lazarus by Caravaggio). “This year, the celebrations for the Unification of Italy are starting in Sicily - said mr. Armao - and Antonello presented the unity of a people who still today has the pride of belonging to one nation “. Information: Via Libertà, 465 - tel. 090 361292
Trapani da scoprire > Racconta la gloriosa storia di Trapani dal XIII secolo alla fine dell’800 l’ultimo documentario del regista Giovanni Montanti (al suo 64° cortometraggio sui paesi della Sicilia). Ricco di notizie e corredato dalle suggestive immagini del centro storico, dei suoi tesori architettonici, degli incantevoli scorci, il video è un affascinante viaggio alla scoperta di ciò che ha fatto di Trapani una delle più belle città della Sicilia. Informazioni: tel. 091 543506
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Discover Trapani > The latest documentary by director Giovanni Montanti (this is his 64th short film on Sicilian towns and villages) tells the glorious story of Trapani from the thirteenth century to the late nineteenth century. The video is made up of evocative images of the historic centre, the architectural treasures, the beautiful views, and is a fascinating journey to discover what made Trapani one of the most beautiful towns in Sicily. Information: tel. 091 543506
Tuol Sleng - La tenebra dell’oblio. Gli scatti di Pagni a Valverde La Galleria FIAF - Le Gru di corso Vittorio Emanuele 214 a Valverde (Ct) presenta, fino al 7 maggio, la mostra di opere di Paolo Pagni intitolata Tuol Sleng - La tenebra dell’oblio. In esposizione gli scatti che testimoniano il mancato rispetto dei diritti umani in Oriente. Come scrive l’autore, “questo lavoro, nella consapevolezza dei propri limiti, vuole essere soltanto un piccolo contributo per la conoscenza di un grande problema mantenuto colpevolmente nascosto”. Informazioni su www.fotoclublegru.it Tuol Sleng - The darkness of oblivion. Pagni’s shots in Valverde > The FIAF Gallery - Le Gru (Corso Vittorio Emanuele 214 in Valverde - CT) presents, up to 7 May, the photo exhibition by Paolo Pagni called Tuol Sleng - The darkness of oblivion. On display are the shots testifying the lack of respect for human rights in the East. As the author writes, “this work, aware of its limitations, will be only a small contribution to the knowledge of a major problem kept guiltily hidden.” Information: www.fotoclublegru.it 8
La Mostra Mercato del Bestiame di Partanna (Città turistica e d’arte) The cattle market in Partanna (Touristic and art city)
Città di Partanna Assessorato all’Agricoltura, fiere e mercati
Era il lontano 1993 quando grazie all’intuito, e soprattutto alla testardaggine e voglia di fare che alcuni amministratori e impiegati del comune, attenti al recupero delle tradizioni legate al territorio, consapevoli che un economia fiorente non poteva essere disgiunta dall’attenzione e dalla salvaguardia dell’ambiente, mise in atto le strategie per realizzare una mostra mercato di bestiame consapevoli che una manifestazione del genere non solo poteva rivestire un carattere altamente sociale, ma determinare un notevole impulso socio economico sia per gli allevatori che per l’imprenditoria zootecnica agricola e artigiana. Fu cosi che lavorando con dedizione e spesso spirito di sacrificio, crearono la Mostra Mercato del Bestiame, rivitalizzando e riproponendo le vecchie tradizioni locali fortemente legate al territorio e dando anche lustro al Comune (che fra l’altro nel 2008 è stato riconosciuto per decreto della Regione Sicilia “Comune ad economia prevalentemente turistica e città d’arte”) e ad un mondo in parte scomparso, ma anche sicuramente ignorato o trascurato dalla gran parte della gente. E così in località Bevaio Nuovo su una superficie di mq. 13.560 la seconda domenica di ogni mese la fiera, accoglie migliaia di persone e si propone come un luogo dove famiglie e bambini possono entrare a contatto con 10
The first cattle market was organized in 1993, thanks to the intuition and the stubbornness of some functionaries and employees of the Commune who aimed to do something to preserve local traditions and to exploit economy as well as to preserve the environment. They were aware that an event like this would have a highly social value and also lead to substantial socio-economic stimulus to both farmers and the agricultural and livestock firms. Thus working with dedication and often self-sacrifice the cattle market was instituted, revitalizing and reinventing the old local traditions strongly linked to the territory and giving prestige to the town (which among other things in 2008 was recognized by decree by the Sicilian Region as a “town with mainly tourist economy and city of art”) as well as to a world partly disappeared but also ignored or overlooked by most people.
animali e possano riscoprire le antiche bellezze della vita contadina. Sono presenti più di novanta operatori (commercianti e allevatori), sono state individuate due aree separate, una destinata all’attività di commercio (le classiche bancarelle con i prodotti più svariati), nell’altra sono ospitati gli animali all’interno di box. All’interno troverete in vendita varie tipologie di animali, dai cavalli ai vitelli, pony, pecore, maiali, galline, conigli, capre etc…ma non solo, recentemente si sono creati spazi con vendita di animali esotici e tropicali. Uno spazio è riservato anche ad un gruppo di volontari che donano cani abbandonati che loro hanno raccolto ed assistito. È affascinante anche esplorare le bancarelle che vendono attrezzi ed utensileria per animali, per la caccia e l’agricoltura, spesso sono oggetti legati fortemente alle antiche tradizioni popolari (la zappa, padelle in rame, canestri di vimini, bisaccie, selle) oggetti magari in disuso, ma che comunque rappresentano lo spirito vero delle cose del passato di noi siciliani, e di cose ormai dimenticate, che le nuove generazioni non riconoscono, e di cui spesso non hanno mai sentito parlare. Ufficio S.U.A.P. - Partanna tel. 0924 923265
The cattle market is held every second Sunday of the month in the Bevaio Nuovo district, on an area of 13,560 sqm. It is visited by thousands of people and is surely a place, where families and children can get in touch with animals and discover the ancient beauty of rural life. There are over ninety participants (traders and farmers), in two separate areas: one for commerce (the usual stalls with many different products), the other to house the animals in their boxes. Inside you’ll find animals for sale such as horses, calves, ponies, sheep, pigs, chickens, rabbits, goats etc. Recently an area has been created for the sale of exotic and tropical animals. A space is also reserved for a group of volunteers who look for families for stray dogs which they find and assist. It’s fascinating to explore the stalls that sell tools for animals, hunting and agriculture. The objects are strongly linked to ancient popular traditions (the hoe, copper pans, wicker baskets, saddlebags and saddles), often not longer in use but representing the true spirit of things of the past for us Sicilians, things long forgotten that new generations do not recognize and often have never heard of. S.U.A.P. Office - Partanna tel. 0924 923265
Partanna Nascisti, bedda mè, nta dù cullini, fra zagari e ciuri di jardini, cu l’aria prufumanta e tantu fina, di li paisi attornu sì rigina. Di rosi tu profumi e gilsuminu, lu to Bilici è ciumi malantrinu, pussedi la beddacqua di surgenti, partanna maravigghi tu la genti. Pussedi lu casteddu medievali: òpira di gran mastri giniali, vulutu di lu Principi Grifeo, è certu pir mpurtanza, un colosseu. (Vincenzo Caruso)
LIBRI>BOOKS
Le mummie dei Cappuccini e la mafia, la cucina aristocratica, i proverbi popolari e molto altro...
Lo sguardo del granchio Vincenzo Messina Pietro Vittorietti edizioni 188 pagg., 12 € Il gradevole romanzo di Vincenzo Messina, medico palermitano con la passione per la musica e la scrittura, si inserisce nella fortunata scia del giallo siciliano che vede in Andrea Camilleri l’indiscusso campione. Gli ingredienti ci sono tutti: un ambiente “paesano” con tutti i suoi pittoreschi personaggi, strane usanze e paradossi, il ritrovamento di un cadavere, ben tre “investigatori” - il medico, il parroco, il maresciallo. La vicenda viene tenuta insieme da una prosa agile e accattivante che Messina padroneggia con maestria, attingendo a piene mani dal dialetto siciliano.
Araldica, mito e gioielli in Sicilia
Proverbi siciliani in uso
Katia Cimò Pielle edizioni 207 pagg., 18 €
Sara Favarò, Di Girolamo Editore 158 pagg., 8,90 €
È una ricerca attenta e colma di spunti interessanti questa di Cimò sulle famiglie nobili siciliane (collana I quaderni dell’Almagesto). Si parte da Enrico Alliata, in rappresentanza dei duchi di Salaparuta, un personaggio poliedrico che si occupava di esoterismo, vini e “gastrosofia” e, passando dai principi Lanza, i Tasca d’Almerita, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e tanti altri, si finisce con Rosalia, non solo santa ma anche nobile. Il libro è completato da alcune ricette dalle tavole aristocratiche, dalla presentazione di preziosi gioielli e abiti. Per un’immagine a tutto tondo di un mondo non ancora scomparso.
Sara Favarò, giornalista e studiosa di tradizioni popolari, torna in libreria con un volume dedicato ai proverbi della nostra Isola: ne ha raccolti circa 500, documentandoli in tutte le provincie dalla viva voce di siciliani di ogni fascia di età. “Il libro si presenta non soltanto come una raccolta di pregevole valore etnografico, ma come un affascinante viaggio nelle radici più remote del “modo siciliano” di sentire ed interpretare la vita e il mondo da parte delle generazioni che ci hanno preceduto, ma anche un viaggio nel nostro inconscio, una opportunità per esplorare quanto di quel passato remoto è ancora dentro di noi e ne ispiri le scelte consapevoli e inconsapevoli del nostro presente”.
IN COLLABORAZIONE CON LIBRERIA MERCURIO
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PIAZZA DON BOSCO,
3 TEL. 091 363196
I pezzi mancanti Viaggio nei misteri della mafia Salvo Palazzolo Editori Laterza, 293 pagg., 16 € Uno dei casi più noti è quello dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, sparita dalla sua borsa subito dopo la strage di via d’Amelio, nel 1992. Ma ci sono anche gli appunti del generale Dalla Chiesa, le memorie cancellate dai computer di Giovanni Falcone, le cassette di Mauro Rostagno. Tutto sparito, con tempismo perfetto. Che fine hanno fatto? E soprattutto, cosa avrebbero potuto rivelare? Domande destinate perlopiù a restare senza risposta, a cui se ne possono aggiungere tante altre. Ad esempio: perché, quando Riina venne arrestato, la sua villa non venne immediatamente perquisita? E che cosa significano gli appunti e i segni sulla bibbia di Povenzano? Palazzolo, cronista di Repubblica, presenta queste domande una dopo l’altra, partendo dall’omicidio di Peppino Impastato nel 1978, ripercorrendo testimonianze, notizie Ansa, la propria esperienza personale. Una lettura appassionante.
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LIBRI>BOOKS
Itinerari federiciani in Sicilia Ferdinando Maurici Kalós 85 pagg., 9 € Federico II, l’imperatore svevo che, da erede della casa reale normanna, governò la Sicilia nella prima metà del tredicesimo secolo, è senza dubbio uno dei personaggi più affascinanti della storia europea, la cui vita è ammantata di leggenda. La traccia più visibile del suo regno sono i castelli, disseminati nel Meridione d’Italia, dalla Basilicata alla Puglia, e presenti, naturalmente, anche in Sicilia. Proprio a queste costruzioni è dedicato il volume di Maurici, appassionato studioso di insediamenti e architettura fortificata nella Sicilia medievale. Con itinerari, descrizioni, cartina.
Il maestro del sonno eterno Dario Piombino-Mascali La Zisa - 128 pagg., 12 € Dario Piombino-Mascali è un paleopatologo siciliano, da anni impegnato a indagare i misteri delle mummie custodite nelle catacombe di Palermo e in particolare di una di esse: Rosalia Lombardo, considerata la più bella mummia del mondo. Quali alchimie hanno permesso la perfetta conservazione di una bambina di due anni a quasi un secolo dalla sua morte? Chi ne è stato l’artefice? Interrogativi rimasti a lungo irrisolti che trovano ora risposta in questo saggio, appassionante ricostruzione della vicenda che lega la piccola Rosalia all’imbalsamatore Alfredo Salafia, figura controversa ed evanescente, la cui vita è stata finora velata dalla leggenda. Un viaggio avvincente, che l’autore compie conducendo il lettore nel cuore di una storia mai rivelata prima, se non attraverso frammenti e contraddizioni. Il saggio conclude la prima fase del Progetto “Mummie Siciliane” iniziato nel 2007 dall’Eurac di Bolzano, di cui Piombino-Mascali è ricercatore e che ha riguardato anche l’analisi delle Catacombe, oggi molto degradate, per individuare le migliori procedure per la conservazione delle mummie e procedere alla corretta musealizzazione di un bene inestimabile quale, appunto, le Catacombe di Palermo.
I migliori 100 Rossi di Sicilia 2010 Vini dolci, marsala e spumanti di Sicilia 2010 Alma Torretta Novantacento edizioni, 145 pagg., 7 € Con la guida ai 100 migliori vini bianchi siciliani, pubblicata nel 2008, Alma Torretta ha inaugurato una fortunata serie di guide pratiche, proseguita con la pubblicazione, negli ultimi mesi dello scorso anno, di altre due guide dedicate a chi ama il vino prodotto nella nostra Isola. Una ricerca accurata ha condotto l’autrice, giornalista siciliana che da anni si occupa di turismo, a selezionare vini e cantine. Ogni bottiglia ha una sua scheda di presentazione con tutte le caratteristiche, dal vitigno all’annata, dal tipo di affinamento al prezzo, e con una breve descrizione a cui il lettore può aggiungere i propri commenti nel momento in cui degusta il vino in questione. Non mancano un piccolo glossario del vino e un preciso elenco di contatti, per spostarsi da un capo all’altro della Sicilia fra le cantine inserite. 13
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Conoscere e amare la Sicilia > To know and love Sicily Sikania non è una semplice rivista! Ogni numero è un volume da collezionare e da consultare più volte.
Sikania is not a mere magazine! Every issue is a volume to collect and to consult again and again.
Una vera biblioteca sulla Sicilia, la sua storia, i suoi ambienti naturali, la cultura, l’arte, il folklore.
It is a true library on Sicily, its history, its natural environments, culture, art and folklore.
Le splendide foto, i testi semplici, accattivanti e mai banali vi trasmetteranno l’immagine più sincera della Sicilia, con tutti i suggerimenti per visitarla al meglio, anche nelle sue zone più sconosciute.
The splendid photos, the clear texts, captivating and never banal, will convey to you the sincerest image of Sicily, with all possible suggestions about the best way to visit it, including its least known areas.
In 26 anni non siamo mai mancati al nostro appuntamento mensile in edicola e ciò ci rende orgogliosi per il primato raggiunto nel campo dell’editoria siciliana.
In 26 years we have never missed our monthly appointment at newsagents’ and this makes us proud of the record reached in the field of Sicilian publishing.
I numeri di Sikania costano molto poco, ma valgono tanto!
The issues of Sikania do not cost very much, but they are worth so much!
Vi offriamo la raccolta di tutti i numeri ancora disponibili (150) con l’abbonamento per un anno a Sikania (11 numeri).
We are offering you the collection of all the issues still available (150) with a oneyear subscription to Sikania (11 numbers).
Una biblioteca sulla Sicilia A library on Sicily
90 € 165 €
Italia > Italy estero > abroad (+ 6,88 spese di spedizione)
(+ spese di spedizione con corriere espresso > courier express expenses)
Sul sito www.sikania.it è possibile consultare l’elenco completo degli arretrati disponibili. On the site www.sikania.it it is possible to look up the complete list of available back numbers. Piazzetta Scannaserpe, 3 - 90146 Palermo Tel. 091 543506 - Fax 091 6373378
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89/90 arretrati disponibili > available back numbers: Gennaio - January 90; Marzo - March 89; Aprile - April 90; Maggio - May 90; Giugno - June 89-90; Luglio - July 89-90; Agosto - Settembre / August - September 89-90; Ottobre - October 89-90; Novembre - November 89-90; Dicembre - December 89
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ATTUALITÀ>NEWS
Luci su via Roma
> Palermo
Inaugurata la nuova Rinascente Cinque piani di design, dai profumi al cibo tradizionale Una parete di luce illumina dallo scorso 25 febbraio quel tratto di via Roma, a Palermo, che va da piazza S. Domenico all’incrocio con via Epicarmo e che si affaccia sulla deliziosa (e martoriata) piazzetta Due Palme facendo tornare in più d’un palermitano la speranza di assistere alla rinascita di questa bellissima arteria stradale. Anche il cammino più lungo inizia da un primo passo, diceva quel saggio di Sun-Zu, e così siamo felici di annunciare l’apertura della nuova Rinascente, che spalanca le sue porte anche sulla cucina tradizionale (siciliana, ma anche nazionale e internazionale) dai suoi spazi enogastronomici. Iniziamo, però, dal piano terra, firmato dall’architetto Informazioni > Information via Roma, 255 apertura tutti i giorni dalle 9 alle 21 Food Hall fino alle 24 > open every day from 9 to 21 Food Hall up to 24 tel. 091 6017811 web > www.rinascente.it/palermo ph_Ufficio stampa La Rinascente
Flavio Albanese, dedicato com’è tradizione alla bellezza e agli accessori moda. Al 1° piano (studio Dordoni Architetti) la moda uomo, al 2° (architetto Vincent Van Duysen) la moda donna e al 3° (studio Cibic & Partners) accessori per la casa, poi al 4° e al 5°- l’architetto Albanese ha
disegnato la miglior scenografia per una food-hall con il ristorante del bravissimo Beppe Giuffré, con Obikà Mozzarella Bar, con l’Ima Sushi e, da inaugurare con la fine dell’inverno, la Terrazza Lounge, ristorante in terrazza con vista panoramica sul cuore antico della città.
Lights on Via Roma Inauguration of the new Rinascente Five floors of design, with perfumes and traditional food A wall of light illuminates from February 25 that stretch of Via Roma, Palermo, which runs from Piazza S. Domenico to the junction with with Via Epicarmo and overlooking the delightful (and battered) piazza Due Palme, making the citizens of Palermo hope that it will be possible to witness the rebirth of this beautiful thoroughfare. Even the longest journey starts with a first step, as the wise-SunZu said, and so we are pleased to announce the opening of the new Rinascente, which opens its doors also to traditional cuisine (Sicily, but also national and international) with its wine and food areas. We begin from the ground floor, designed by Flavio Albanese and devoted, as is tradition, to beauty and fashion accessories. On the 1st floor (studio Dordoni Architetti) there’s men fashion, on the 2nd (architect Vincent Van Duysen) women’s fashion and on the 3rd (studio Cibic & Partners) the home accessories. On the 4th and 5th floor, architect Albanese has drawn a beautiful scenario for the food hall: there’s a restaurant by the skilful chef Beppe Giuffrè, the Obikà Mozzarella Bar, Ima Sushi eand the Lounge Terrazza which is going to be inaugurated at the end of winter and will offer a panoramic view on the old heart of the city.
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ATTUALITÀ>NEWS
A tu per tu con il mare
> Salina (Messina)
A Santa Marina la sede di Delphis Proteggiamo i cetacei, nuovi attrattori turistici
In Sicilia, nella contrada Pizzo Agnello di Santa Marina a Salina (isole Eolie) ha sede l’associazione Delphis - Aeolian Dolphin Center, nata per studiare e salvaguardare l’ecosistema marino eoliano. L’associazione, che dal 2006 collabora con la società di ricerca Necton ai
progetti Eolian Cetacean sul monitoraggio dei cetacei presenti nell’arcipelago, e al “Programma Delphis” sull’interazione tra la presenza dei cetacei e le attività di pesca, si occupa anche di creare forme di turismo ecosostenibile. A cominciare dalle visite al Centro, che è fornito di una vasca
tattile con organismi marini vivi, di pannelli descrittivi delle specie di mammiferi e tartarughe marine del Mediterraneo, e di una interessante mostra malacologica con conchiglie provenienti da tutto il mondo. Con Delphis è possibile organizzare uscite in mare per l’avvistamento dei cetacei (con biologi/naturalisti a fare da guida), battute di pescaturismo diurno e notturno, ma anche piacevoli gite alla scoperta del territorio, con escursioni nei vigneti e degustazioni di prodotti tipici. L’ingresso al Centro Visite è gratuito, ed è possibile associarsi (la tessera per un anno costa dai 2 ai 10 euro) così da avere diritto a sconti per la partecipazione alle attività escursionistiche. (m.c.g.)
Face to face with the sea Santa Marina is the seat of Delphis Let’s protect cetaceans, a new tourist attraction In Sicily, in the district Pizzo Agnello in Santa Marina Salina (Aeolian islands) there is the seat of the association Delphis Dolphin Aeolian Centre, created to study and preserve the Aeolian marine ecosystem. Since 2006 the association has been cooperating with the research firm Necton at the projects Eolian Cetacean, monitoring cetaceans present in the archipelago, and “Program Delphis” on the interaction between the presence of cetaceans and fishing activities. It also deals with the creation of environmentally sustainable forms of tourism. You can visit the Centre, which is provided with a touch tank with live marine organisms, panels describing the species of mammals and turtles in the Mediterranean, and an interesting malacological exhibition with shells from around the world. Delphis arrange trips to catch sight of cetaceans (lead by biologists/naturalists), day - and nighttime fishing trips, pleasant walks to discover the area, with excursions to the vineyards and tasting of typical products. The entrance to the Visitor Centre is free, and you can join the association (the card for a year costs between 2 and 10 euros) so as to be entitled to discounts for participation in excursion. (m.c.g.)
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ph: per gentile concessione > courtesy of NECTON Marine Research Society
Informazioni > Information tel. 333 1932002 web > www.delphisadc.it - delphiscenter@gmail.com
ATTUALITÀ>NEWS
Due anni all’energia pulita
> Dittaino (Enna)
Dal legno di eucalipto alle lampadine La prima centrale a biomasse sorgerà nella valle del Dittaino Lo scorso 8 febbraio è stata posata la prima pietra della prima centrale a biomassa che sorgerà in Sicilia, nella valle del Dittaino, per avviare la produzione di energia pulita e ecologica. Come recitano i progetti, ci vorranno solo 25 mesi, due anni, per poter ottenere elettricità dal legno di eucalipto, pianta dalla veloce crescita che sarà appositamente coltivata dal dipartimento Azienda Foreste Demaniali. «Oggi - dice Rino Giglione, il dirigente generale dell’Azienda la Sicilia dimostra di essere in prima linea nel campo delle energie rinnovabili con un progetto d’avanguardia, innovativo rispetto alle politiche forestali del passato,
che prevede l’utilizzazione di circa 9.000 ettari di eucalitteti demaniali per la produzione di biomassa. (...) L’interesse sull’uso del legno - ricorda Giglione - è aumentato nei paesi industrializzati per motivi ecologici, ma anche per ragioni di natura economica e tecnologica. Le emissioni di anidride carbonica sono pari a zero perché si tratta di carbonio già in precedenza sottratto all’atmosfera». La centrale sarà realizzata dalla Sper ed è stata progettata dalla Ig Infrastrutture e Gestioni Spa; una volta a regime, sarà un stabilimento da 20 MW e, connesso alla rete elettrica nazionale, fornirà energia pulita ad un’ampia zona della regione.
ph_martin253
Two years to clean energy Light bulbs from eucalyptus wood web > www.regione.sicilia.it/ Agricolturaeforeste/azforeste/
The first biomass power plant will be built in the valley of Dittaino On February 8 the foundation stone was laid of the first biomass power plant which will be built in Sicily, in the valley of Dittaino, to start production of clean and environmentally friendly energy. Reading the plans, it will take only 25 months, two years, to obtain electricity from eucalyptus wood, a fast growing tree that will be specially cultivated by the State Forestry Department. “Today - the general manager of the Company Rino Giglione says- Sicily proves to be at the forefront in the renewable energy sector with a pioneering, innovative project, involving the use of about 9,000 hectares of state owned eucalyptus woods for the production of biomass. (...) The interest in the use of wood reminds Giglione - has risen in industrialized countries for environmental reasons but also for economic and technological reasons. Emissions of carbon dioxide are zero because it is carbon which has already been taken from the atmosphere.” The plant is being built by Sper and was designed by IG Infrastrutture e Gestioni Spa. Once fully implemented, it will be a factory for 20 MW and, when connected to the national grid, it will provide clean energy to a wide area of the region.
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ATTUALITÀ>NEWS
Nasce il Museo delle Solfare
> Caltanissetta
Aperta la miniera Trabia-Tallarita Dopo 6 anni di lavoro apre alla fruizione uno straordinario sito di archeologia industriale
Il Museo > The Museum
Il progetto sarà anche costato oltre 5 milioni e mezzo di euro, ma di certo ne è valsa la pena. Perché ben 6 mila metri quadrati di terreno sono stati trasformati in museo, rivalutando lo straordinario esempio di archeologia industriale dell’antica miniera nissena di TrabiaTallarita. Così la Soprintendenza di Caltanissetta, diretta da Rosalba Panvini, ha portato a compimento l’iter iniziato anni addietro con l’acquisizione al proprio demanio di questo bene etnoantropologico, recuperandone i complessi esistenti con gli edifici industriali annessi, i macchinari e le attrezzature. Il vasto altopiano gessoso-solfifero - tra i più grandi d’Europa - per anni disabi-
tato e lasciato in stato di abbandono, è stato così valorizzato per ricordare e fruire di un patrimonio universale, «dove la storia del genere umano s’intreccia con la storia della sua terra e delle sue ricchezze - spiega Rosalba Panvini - dove la fatica degli uomini si è profondamente intersecata con lo sviluppo e l’evoluzione della società». Il Museo è ubicato nell’edificio dell’ex centrale elettrica Palladio, uno spazio didattico-multimediale dove sono stati ricostruiti i vari aspetti dell’attività delle miniere di zolfo, dalle strutture edili alla vita degli uomini impiegati nelle varie lavorazioni, lungo un percorso realizzato con proiezioni in 3D, effetti sonori e percorsi interattivi.
The Museum of Sulphur Mines opens The mine Trabia-Tallarita is given back to public After 6 years of work a unique industrial heritage site opens up The project costed more than 5 million and a half euros, but certainly it is worth it. Because 6 thousand square meters of land have been transformed into a museum, revaluing the extraordinary example of industrial archeology of the ancient Trabia tallarita mine in the territory of Caltanissetta. Thus, the Superintendency of Caltanissetta, directed by Rosalba Panvini, has completed the process begun years ago with the acquisition of this land, recovering the existing industrial complex with the buildings attached, machinery and equipment. The vast chalky-sulphurous plateau - among the largest in Europe - which was left uninhabited for years and in a state of neglect, has now been exploited in order to remember and come to know an universal heritage, “where the history of mankind is interwoven with history of its land and its riches - said Rosalba Panvini - where the effort of men is deeply intersected with the development and evolution of society.“ The Museum is located in the building of the former power station Palladio, and it is a didactic and multimedia area where the various aspects of mining sulfur is reconstructed, such as the buildings and the lives of men employed in the various processes, along a path created with 3D projections, sound effects and interactive paths.
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I ponteggi sopra i pozzi > Scaffoldings above the wells
Informazioni > Information Il Museo resterà aperto fino al 31 marzo tutti i giorni dalle 8,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 19. (Per le aperture successive contattare la Soprintendenza di Caltanissetta) The Museum will remain open until March 31 every day from 8:30 to 13 and from 15.30 to 19. For openings after contact with the Superintendency of Caltanissetta tel. 0934 55496
ATTUALITÀ>NEWS
> Sicilia/Usa
Fidanzamento Regione - Getty Museum Firmato l’accordo per future collaborazioni
I Beni Culturali e il Museo di Los Angeles insieme per la conservazione e la protezione L’assessore ai Beni Culturali Gaetano Armao e il direttore del Paul Getty Museum di Los Angeles hanno firmato un accordo che prevede una “serie di iniziative di collaborazione nel settore della conservazione, come nella protezione dal rischio sismico dei beni culturali, mostre, ricerca scientifica e conferenze”. «Si tratta di un accordo innovativo e molto importante - ha detto Armao -. Invece che fermarci a una mera restituzione di uno dei tanti, straordinari beni trafugati dalla Sicilia (ritrovato al Getty e presto di ritorno a casa, la cosiddetta Venere di Morgantina, ndr), abbiamo costruito, rilanciando, un percorso di proficua e fattiva
collaborazione con una delle più importanti istituzioni museali del mondo». Tra le prossime collaborazioni, in calendario c’è la mostra che sarà inaugurata nel 2013 presso la Getty Villa - sempre nel complesso museale di Los Angeles di alcune importanti collezioni archeologiche ritrovate in Sicilia; c’è l’organizzazione, insieme con la Soprintendenza di Trapani e il Museo Archeologico “Salinas”, di un evento espositivo su Selinunte; e c’è la collaborazione negli interventi conservativi dei reperti per migliorarne la protezione dai danni causati da eventi sismici durante il periodo espositivo.
Informazioni > Information Assessorato BBCCII Ufficio relazione con il pubblico > Department BBCCII Public Relations Office tel. 091 7071736 web > www.regione.sicilia.it/beniculturali urpbca@regione.sicilia.it
Paul Getty Museum - Los Angeles
Engagement Region - Getty Museum An agreement for future collaboration has been signed Our Cultural Heritage Office and the Los Angeles Museum together for conservation and protection The commissioner for Cultural Heritage Gaetano Armao and the director of the Paul Getty Museum in Los Angeles has signed an agreement about a “series of cooperation initiatives in the field of conservation, such as protection of cultural heritage from seismic risk, exhibitions, scientific research and conferences.” “This is a very important and innovative agreement - said Armao -. Instead of stopping at a mere return of one of the many extraordinary assets stolen from Sicily (the so-called Venus of Morgantina, found at the Getty and soon returning home, editor’s note), we have built a profitable and successful cooperation with one of the most important museums of the world.” Among the upcoming collaborations, there is an exhibition of some important archaeological collections found in Sicily, scheduled in 2013 at the Getty Villa - inside the museum complex in Los Angeles; the organization, along with the Superintendency of Trapani and the Archaeological Museum “Salinas”, of an exhibition event on Selinunte; and there is the collaboration in the conservation of artifacts to improve their protection from damage caused by seismic events during the exhibition.
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> Siracusa, Latomie del Paradiso
testo > text Giovanna Vitrano ph > Archivio Krea, Luigi Lazzaro, Melo Minnella, Fatòs Vogli
I luoghi della memoria The places of memory (...) È istituita la Carta Regionale dei Luoghi dell’Identità e della Memoria allo scopo di individuare, salvaguardare, conservare, fruire in modo sostenibile gli spazi fisici legati ai culti, riti, produzioni, eventi e personalità che hanno determinato tappe significative nella storia, nella cultura e nella tradizione dell’Isola. In questi luoghi si riconoscono le radici di una identità e memoria collettiva che deve considerarsi irrinunciabile perché fornisce un contributo insostituibile alla valorizzazione diffusa del territorio siciliano. (...) (...) The Regional Map of the Places of Memory and Identity has been established in order to identify, protect, conserve, sustainably benefit from the places associated with cults, rituals, productions, events and personalities that have been significant in the history, culture and tradition of the island. In these places it is possible to recognize the roots of an identity and collective memory that must be considered essential because it provides an irreplaceable contribution to the widespread exploitation of the Sicilian territory. (...) L’elenco completo dei Luoghi dell’Identità e della Memoria lo trovate sul sito del Centro Regionale di Progettazione e Restauro al link > The full list of the Sites of Identity and Memory is on the website of the Regional Centre for Design and Restoration at the link www.centrorestauro.sicilia.it/news/2009_dicembre_luoghi_memoria/progettoluoghi_font%20eurostile_01.pdf Centro Regionale di Progettazione e Restauro - tel. 091 6398622 - 091 6398675 - fax 091 6376088
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Sant’Angelo Muxaro, Rocca di Kamicos (mito di Dedalo e Minosse) > Kamicos Rock (mith of Dedalus and Minos) A destra, il ponte di Calatrasi, legato alla leggenda della costruzione del ponte e del tesoro protetto da incantesimi > Right, the Calatrasi bridge, linked to a legend on the building of the bridge and the treasure protected by spells
Suddividere la Sicilia in specialissime zone DOC, luoghi tra i quali muoversi per scoprire le mille storie che questa terra ha da raccontare, da mostrare. Percorsi, itinerari... siti reali, fisicamente raggiungibili, con un identico comune denominatore, attraverso i quali è possibile penetrare all’interno di quelle pieghe socio-culturali in cui spesso si custodisce la memoria più autentica di un popolo. Luoghi che, attraverso questa mappa, possono trovare ancora una vetrina per la ribalta della promozione turistica, bene di primaria importanza non solo per l’economia siciliana, ma soprattutto per la salvaguardia e la custodia dell’identità più sincera di una terra che fin troppo spesso mostra al mondo solo il suo volto più sfuggente. Questi, in pratica, gli obiettivi del Centro Regionale per il Restauro che ha ultimato l’individuazione di circa 800 luoghi per sette “insiemi”, ovvero i Luoghi del Mito e delle Leggende, i Luoghi del Sacro, i Luoghi degli Eventi Storici, i Luoghi delle Personalità Storiche e della Cultura, i Luoghi storici del Lavoro, i Luoghi storici del Gusto e i Luoghi del Racconto letterario, televisivo e filmico. In fase di ricerca e definizione altri itinerari quali i Luoghi del Fuoco, i Luoghi del Viaggio e i Luoghi delle Battaglie navali. 24
Divide Sicily in very special areas, identifying places where it is possible to discover the thousands of stories which this land has to tell, and to show. Routes and real sites, physically reachable and with a common denominator through which you can reach the inner social and cultural folds which often holds the most authentic memory of a people. Places that, through this map, may find a showcase for the limelight of tourism promotion, which is of primary importance not only for Sicilian economy, but especially for the preservation and custody of the true identity of a land that too often only shows the world its most elusive features. These are the objectives of the Regional Centre for Restoration, which has completed the identification of about 800 places divided into seven ‘sets’, i.e. the Places of Myth and Legends, the Sacred Places, Places of Historic Events, the Places of Personalities of History and Culture, Historical Places of Labor, Historic Sites of Taste, Sites of literary Narratives, Television and Film. Other routes are in the research phase, such as the Places of Fire, Places of Travel and Places of naval Battles.
I luoghi della memoria > Places of memory
Luoghi del Mito e delle Leggende Places of Myth and Legends Ben 123 località suddivise secondo miti e leggende a essi collegati. Ci sono i luoghi ove si può fare conoscenza con il Genio di Palermo, monti e paesi collegati al mito di Kronio come a quello di Venere, tutti i posti descritti come residenza di Vulcano, di Demetra e Cerere, ma anche quelli legati ai Ciclopi e alle metamorfosi (la fonte Ciane, tanto per citarne uno). Poi ci sono i siti dei fantasmi, come la cala della Pillirina in quel di Siracusa o il castello di Naro. Non mancano i luoghi dei tesori nascosti, delle creature diaboliche o dei mostri e dei giganti, come la Grotta dei Dinari sulla rocca di Entella, a Contessa Entellina. Nei
luoghi degli eroi e delle leggende eroiche sono elencati tutti i siti collegati a Ercole (da Erice allo Stretto), a Dedalo e Minosse, alle immancabili avventure di Ulisse e di Enea, degli Argonauti, della Sibilla, senza dimenticare il mito di Colapesce e quello del Santo Graal (per questo c’è sia il castello di Pietrarossa a Caltanissetta che quello di Caltabellotta, nella provincia di Agrigento). Creature diaboliche (ponte di Capodarso) ed epopee leggendarie (vedi la leggenda di re Artù per l’Etna e quella della fata Morgana per lo Stretto di Messina), banditi e pirati, leggende amorose e leggende storiche completano la mappa.
There are 123 places connected to myths and legends. There are places where you can get acquainted with the Genius of Palermo, mountains and villages linked to the myth of Kronio and to that of Venus, all the places described as the residence of Vulcan, Demeter and Ceres, and also those related to Cyclops and the metamorphosis (the source Cyane, to name one). Then there are the sites of ghosts, as the Pillirina cove by Syracuse or the Castle of Naro. There are also sites of the hidden treasures, of evil creatures or of monsters and giants, such as the Dinari Cave on the Rocca di Entella at Contessa Entellina. Among the places of heroes and heroic legends are listed all the sites linked to Hercules (from the Strait to Erice), to Daedalus and Minos, to the inevitable adventures of Odysseus and Aeneas, to the Argonauts and to the Sybil, not forgetting the myth of Colapesce and that of the Holy Grail (for this there are the castles of Pietrarossa in Caltanissetta and of Caltabellotta in the province of Agrigento). Evil creatures (Capodarso bridge), legendary epopees (see the legend of King Arthur on Mount Etna and Morgan le Fay on the Straits of Messina), bandits and pirates, historical legends and legends of love complete the map.
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I luoghi della memoria
Sono i luoghi collegati alla devozione, ai riti, insomma alle vicende di fede da sempre vissute con molta intensità da tutti i siciliani. Intensità ma anche “intimità”, tanto che molti di questi 45 luoghi possono essere per tanti una vera scoperta. Ben presenti tutti i siti collegati al culto di Santa Rosalia o di Santa Lucia o di Sant’Agata, patrone rispettivamente di Palermo, Siracusa e Catania alle quali i siciliani tributano onori così grandi che le loro feste sono conosciute in tutto il mondo per la bellezza e la sentita partecipazione. Da scoprire i luoghi legati al culto dell’Annunziata, come le bellissime chiese a Lei intitolate a Bronte e a Chiaramonte Gulfi; il culto di Maria, con i laghetti di Marinello nel messinese o il santuario di Monte San Giuliano nel trapanese (e sono solo due luoghi su 16!); i luoghi cristologici (Mazzarino con il SS. Crocifisso dell’Olmo e Burgio con il Crocifisso di Rifesi). I più numerosi sono i luoghi legati al culto dei santi, ché oltre a quelli per le patrone già citate ci sono quelli in omaggio a Sant’Antonio da Padova, a San Benedetto il Moro, a San Calogero, San Cono, Santa Febronia... Molto meno noti i siti che ricordano i miracoli di Santa Eustochia Calafato (il monastero di Montevergine a Messina), S. Corrado Confalonieri (la grotta dei “pizzoni”, a Noto) o a San Pellegrino, che salvò Caltabellotta nell’agrigentino - dall’ingordigia del drago.
La grotta di Santa Rosalia > The grotto of Santa Rosalia La festa di Sant’Agata > St. Agatha’s feast
Luoghi del Sacro Sacred Places
These are the places related to devotion and rites, in short, to the vicissitudes of faith which all Sicilians have always lived with intensity. Intensity but also “intimacy”, so much so that many of these 45 places can be a real discovery. Of course there are all the sites linked to the cult of Santa Rosalia, Santa Lucia and Sant’Agata, the patron saints, respectively, of Palermo, Syracuse and Catania. To them Sicily bestow so large honours that the celebrations are known throughout the world for their beauty and heartfelt devotion. Discover the sites associated with the cult of the Annunciation, such as the beautiful churches in Bronte and Chiaramonte Gulfi; the cult of Mary, with the Marinello lakes in the province of Messina and the Monte San Giuliano sanctuary in Trapani (and these are only two places on 16!); christological sites (Mazzarino with the holy Olmo Crucifix and Burgio with the Crucifix of Rifesi). Most numerous are the places linked with the cult of saints, as in addition to those already mentioned as the patron saints there are those in honour of Saint Anthony from Padova, St. Benedict the Moor, San Calogero, San Cono, Santa Febronia... Much less known are the sites recalling the miracles of St. Eustochia Calafato (the monastery of Montevergine, Messina), S. Corrado Confalonieri (the “pizzoni” cave, Noto) or San Pellegrino, who saved Caltabellotta (in the province of Agrigento) from the greed of the dragon.
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Places of memory
Luoghi degli Eventi Storici Places of Historical Events Una “speciale” vetrina di tutti quei luoghi che hanno davvero fatto la storia dell’Isola. Ottanta tappe da percorrere iniziando da Giardini Naxos, prima colonia greca in Sicilia (siamo nel 735 a.C.), ovvero l’avvento di quella che potrebbe dirsi “epoca civile”. Non mancano i ruderi dell’antica Imera o la Cala Rossa di Favignana, maggiore delle Egadi e quinta di una delle più sanguinose battaglie navali della Prima Guerra Punica. Scorrendo la storia, dopo il periodo romano si approda al Medioevo e ai 17 siti che più possono rappresentare questo importante periodo. Così, da Capo Granitola (Mazara del Vallo), testimone dello sbarco della flotta araba nell’827, si segue un percorso che fa tappa lungo tutte le battaglie fra Arabi e Normanni combattute sul suolo siciliano, e proseguendo sull’onda dei combattimenti con gli Angioini, si raggiunge la Pace di Caltabellotta, gli Aragonesi nel Porto di Ulisse (Ognina) e il Governo dei Quattro Vicari a Caltanissetta. Il Rinascimento (6 siti) possiamo indicarlo con l’eccidio degli Ebrei alla chiesa di Betlem a Modica; il Seicento e il Settecento (7 siti) con le carceri dei Penitenziati e le crudeltà dell’Inquisizione allo Steri palermitano; l’Ottocento (16 siti) con i moti antiborbonici e la traversata garibaldina; il primo Novecento (14 siti) con gli hangar per dirigibili in quel di Augusta e con i “borghi” del Duce. Il secondo Novecento (11 siti) lo indichiamo qui solo con i luoghi del terremoto del Belìce. Palermo, Palazzo Chiaramonte Steri, dettaglio architettonico > architecture detail
A “special” showcase of all the places that have really made the history of the island. Eighty halting places starting out from Giardini Naxos, the first Greek colony in Sicily (founded 735 BC), or the beginning of what could be called “civil time”. There are also ruins of ancient Imera or Cala Rossa in Favignana, the biggest of the Egadi islands and scenario to one of the bloodiest naval battles of the First Punic War. Scrolling down the history, after the Roman period we arrive to the Middle Ages and to the 17 sites that can represent this important period. Thus, from Cape Granitola (Mazara del Vallo), witness to the landing of the Arab fleet in 827, we follow a route including all the battles between Arabs and Normans fought on Sicilian soil. Then, continuing on the wave of fightings, we get to the peace of Caltabellotta, to the Aragonese in Porto di Ulisse (Ognina) and the Government of the Four vicars in Caltanissetta. As regards Renaissance (6 sites) we may recall it with the massacre of Jews in the church of Betlem in Modica. The seventeenth and eighteenth centuries (7 sites) are represented by the Penitenziati prisons and the cruelties of the Inquisition at the Steri in Palermo; the nineteenth (16 sites) by the Bourbons and Garibaldi crossing the island; the early twentieth century (14 sites) by the dirigibles’ hangars in Augusta and with the “villages” of the Commander. As for the second part of the twentieth century (11 sites), here we shall indicate only the sites of the Belìce earthquake.
Il castello di Sperlinga > The Sperlinga Castle
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Sciacca, il castello incantato > the enchanted castle
Sono addirittura 123 i luoghi censiti legati alle più importanti personalità della storia e della cultura, dagli attori ai letterati, dai politici ai musicisti e così via. Dieci sono quelli che possiamo chiamare sottoinsiemi, ovvero percorsi più specifici all’interno di questo macro-itinerario. C’è il percorso dedicato ai protagonisti della cultura archittettonica ed artistico-figurativa (ben rappresentato dal mercato palermitano della Vucciria, reso famoso dal pittore Renato Guttuso, e dal Castello Incantato di Sciacca, surreale opera dello scultorecontadino Filippo Bentivegna); c’è il percorso dedicato alle personalità della cultura musicale, quali la casa natale di Vincenzo Bellini a Catania o i lecci di Noto per ricordare Pietro Mascagni; e c’è il percorso riferi-
to alle personalità della cultura letteraria: il quartiere Pozzillo di Monreale per Antonio Veneziano, Villa S. Margherita a Mineo per Luigi Capuana, la casa di Giovanni Verga a Vizzini, il museo Lucio Piccolo a Ficarra per il poeta, oltre a tutti i luoghi legati a Goethe, Tomasi di Lampedusa, Meli, Vittorini, Rosso di San Secondo... Ancora, i percorsi legati alle personalità della cultura teatrale, a quelle del mondo cinematografico, dell’imprenditoria e del mecenatismo (come i Whitaker e i Florio), della cultura sociologica, storica ed etnoantropologica; e quelle della scienza o dell’occulto (Empedocle, Alexander Crowley...). Chiudono questa nostra rapidissima rassegna i luoghi delle personalità antimafia (da Emanuele Notarbartolo ai giudici Falcone e Borsellino) e quelli delle personalità politiche.
Luoghi delle personalità storiche e della cultura Places of personalities of history and culture There are 123 places linked to the most important personalities in history and culture, from actors to writers, from politicians to musicians and so on. A macro route divided in what we can call sub-assemblies, or more specific routes. There is a tour dedicated to the protagonists of architectonic and artistic-figurative culture (well represented by the Vucciria market in Palermo, made famous by the painter Renato Guttuso, and by the Enchanted Castle in Sciacca, the surreal work of the peasant-sculptor Filippo Bentivegna); there is the itinerary dedicated to the personalities of music culture, such as Vincenzo Bellini’s birthplace in Catania and Noto’s holm-oaks reminding Pietro Mascagni. There is a tour referred to the protagonists of the literary culture: the neighborhood of Pozzillo, in Monreale, for Antonio Veneziano; Villa S. Margherita in Mineo for Luigi Capuana; Giovanni Verga’s house in Vizzini, the Lucio Piccolo museum in Ficarra, in addition to all the places connected with Goethe, Tomasi di Lampedusa, Meli, Vittorini, Rosso di San Secondo ... Still, the tours related to personalities of theatre, film world, business and patronage (such as the Whitakers and the Florios), of sociological, historical and ethno-anthropological culture, and those of science or occult (Empedocles, Alexander Crowley ...). This rapid overview of sites is closed by the places of antimafia personalities, from Emanuele Notarbartolo to the judges Falcone and Borsellino, and those of politic personages.
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I luoghi della memoria > Places of memory
Luoghi storici del lavoro Historical places of work È un percorso attraverso 80 tappe suddivise in 7 sub-itinerari. Ci sono i luoghi di estrazione, raccolta e produzione, come le varie neviere, le carbonaie e gli stabilimenti termo-minerali (come quello di San Calogero a Lipari o quello dell’Acquasanta Palermo); ci sono i luoghi della lavorazione, ovvero i palmenti e le fornaci, ma anche il villaggio pastorale di Borgo Stella in quel di Alcara Li Fusi; e ci sono i luoghi della commercializzazione di qualità, ai quali appartiene il chiosco Ribaudo di Palermo. Ai luoghi della formazione e della comunicazione appartiene, per esempio, il laboratorio fotografico Interguglielmi (Palermo), mentre davvero tanti sono i luoghi “archeologizzati” di estrazione, raccolta e produzione: si va dalle cave di Cusa alle cave di Ispica passando per tutte le miniere. Lo stabilimento della manifattura tabacchi di Palermo, il lavatoio medievale di Cefalù o la filanda del barone di Donnafugata - solo per fare tre esempi - appartengono ai luoghi “archeologizzati” della lavorazione, e tra quelli della lavorazione artigianale di qualità troviamo le officine Ducrot e la Fonderia Oretea di Palermo, ma anche la farmacia-museo di Roccavaldina.
It is a journey through 80 stages divided into 7 sub-routes. There are places of extraction, harvesting and production, as the various snow storerooms, the coal plants and the thermo-mineral plants (like that of San Calogero in Lipari or that of the Acquasanta in Palermo); there are the places of manufacture, that is the millstones and the furnaces, but also the pastoral village of Borgo Stella in Alcara Li Fusi; and there are places of quality shops, among which there is the Ribaudo kiosk in Palermo. Among the places of education and communication there is, for example, the Interguglielmi photo lab (Palermo), and there are really many “archeological” places of extraction, collection and production, ranging from the Cusa quarries to the Ispica quarries, going through all the mines. The establishment of the cigarette company of Palermo, the medieval wash-house of Cefalù and Baron Donnafugata’s spinning mill are only three examples of the places belonging to the “archeological” places of manufacture. Among the quality artisan workshops there are the Ducrot workshop and the Oretea Foundry in Palermo, as well as the pharmacy-museum in Roccavaldina.
Cefalù, il lavatoio medievale > the medieval wash-house
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I luoghi della memoria
Luoghi storici del gusto Historic sites of taste “Solo” 108 i luoghi del gusto, spazi fisici attraverso i quali si potrà fare la conoscenza dei sapori “storici”, ovvero delle “esperienze culturali di maggiore significato nel campo della storia del gusto in Sicilia”. Per intenderci, tra i luoghi della produzione degli ingredienti incontriamo i presidi alimentari Slow Food (dalla pesca tabacchiera dell’Etna al sale marino artigianale di Trapani), ma anche quelli collegati dell’Arca del Gusto. Un itinerario da compiere con grande forza d’animo è quello tra i luoghi della produzione gastronomica: si va da Castelbuono (toglietemi tutto, ma non i suoi torroncini...) al Maiorchino messinese. A questo sub-itinerario si collegano i tour tra i luoghi dell’Arca del Gusto, tra i presidi Slow Food e, immancabili, le strade del vino (dalla Alcamo DOC a quella dell’Etna). Insomma, la parola d’ordine è “resistere alla tentazione di fare il bis”. Anche perché ci sono da percorrere ancora gli itinerari tra i luoghi della produzione enologica (per visitare le cantine storiche) e i luoghi del gusto, ovvero un viaggio tra focaccerie, pasticcerie e antiche dolcerie. Molto interessanti gli itinerari per i luoghi della produzione degli ingredienti non più in uso, per i luoghi della produzione enogastronomica non più in uso e, dulcis in fundo, i luoghi della convivialità.
Lavoro nelle saline e preparazione del formaggio Maiorchino > Work in the saltpans and production of Maiorchino cheese
There are “only” 108 sites of taste, physical spaces through which we can make the acquaintance of “historical” flavours, that is the “cultural experiences of greater significance in the history of taste in Sicily.” For instance, among the places of production of food ingredients we meet the Slow Food presidia (such as the “tabacchiera” peach on Etna and Trapani sea salt), but also those linked with the Ark of Taste. A route to be taken with great strength of mind is among the places of gastronomic production, ranging from Castelbuono (take everything from me, but not its nougat ...) to Maiorchino cheese in the province of Messina. To this sub-itinerary are linked those between the places of the Ark of Taste, Slow Food and, of course, the roads of wine (from the Alcamo DOC to Etna). In short, the watchword is “resist the temptation to do an encore.” Also because there are still the routes between the sites of wine production (to visit historic cellars) and places of taste, that is a journey between focaccia bakeries, pastries and old sweetmeat shops. Very interesting routes are those linking the places of production of no longer used ingredients, the places of abandoned food and wine production, and, last but not least, the places of conviviality.
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Places of memory
La “casa di Montalbano” > “Montalbano’s house”
Luoghi del racconto letterario, televisivo e filmico Places of narrative, television and film
È il capitolo più corposo, comprendendo una serie di itinerari tracciati tra tutti i siti che hanno fatto bella scenografia alle storie descritte nei libri o nei film. I 166 siti che compongono questo “insieme” comprendono i luoghi del racconto letterario di Omero, ovvero le tappe siciliane della “Odissea”; i luoghi del racconto letterario di Pindaro, con “Olimpica”, “Nemea” e “Pitica”; i luoghi del racconto letterario di Teocrito (“Idillio XI”), di Ovidio (“Metamorfosi”), di Virgilio (“Eneide”), di Dante (“Divina Commedia”), di Boccaccio (“Decameron”) di Goethe (“Viaggio in Italia”), di A. Dumas (“La vera storia di Pasquale Bruno” e “Viaggio in Sicilia”), di Giovanni Verga e di Luigi Pirandello, due autori siciliani che hanno ambientato nei luoghi della loro vita molti scritti. Non mancano, ovviamente, i luoghi descritti da William Galt, alias Luigi Natoli, nel suo “I Beati Paoli”; quelli di Federico De Roberto ne “I Viceré”, di Filippo Tommaso Marinetti in “Vulcano”. E ancora i luoghi del racconto letterario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (“Il Gattopardo”), di Vincenzo Rabito (“Terra matta”), di Salvatore Quasimodo, di Vitaliano Brancati, di Elio Vittorini, di Stefano D’Arrigo, di Giuseppe Bonaviri, di Leonardo Scascia, di Gesualdo Bufalino, di Vincenzo Consolo, di Dacia Maraini... fino ad Andrea Camilleri e al suo Commissario Montalbano, che ci introduce nel lunghissimo elenco di siti eletti a “esterni” per le riprese cinematografiche.
This is the biggest chapter, including a number of routes drawn between all the sites that have given beautiful scenery to stories in books or in movies. The 166 sites that make up this ensemble include the sites of Homer’s literary narrative, that is the Sicilian stages of the “Odyssey”; the sites of Pindar’s literary narrative, with “Olympic”, “Nemea” and “Pythian”; the sites of the literary narrative by Theocritus (Idyll XI), Ovid (Metamorphoses), Virgil (Aeneid), Dante (Divine Comedy), Boccaccio (Decameron), Goethe (“Journey to Italy”), Alexandre Dumas (“The real story of Pasquale Bruno” and “Journey in Sicily”), by Giovanni Verga and Luigi Pirandello, two Sicilian authors who have placed many of their writings in the places of their lives. There are, of course, the places described by William Galt, alias Luigi Natoli, in his “I Beati Paoli”, those by Federico De Roberto in “The Viceroys”, by Filippo Tommaso Marinetti in “Volcano”. And also the places of literary narrative by Giuseppe Tomasi di Lampedusa (The Leopard), Vincenzo Rabito (Terra matta), Salvatore Quasimodo, Vitaliano Brancati, Elio Vittorini, Stefano D’Arrigo, Giuseppe Bonaviri, Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Dacia Maraini... up to Andrea Camilleri and his Inspector Montalbano, who introduces us to the long list of sites chosen for film shooting.
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Quarta tappa del nostro viaggio. Sistemata la lancetta sul Mesolitico (tra i 10.000 e gli 8.000 anni fa), ci apprestiamo a fare la conoscenza dei luoghi che hanno registrato, e che ancora testimoniamo, la prima - enorme - rivoluzione dellâ&#x20AC;&#x2122;Uomo, ovvero il passaggio nel periodo Neolitico, quando la scoperta dellâ&#x20AC;&#x2122;agricoltura permette lo svilupparsi delle prime civiltĂ . Fourth leg of our journey. Set your clock on the Mesolithic period (between 10,000 and 8,000 years ago), we are going to get to know the places that have registered and still bear witness of, the first - huge - revolution of Man, that is the shift in the Neolithic period, when the discovery of agriculture permits the development of early civilizations.
Viaggi nel tempo Time travelling
Viaggi nel tempo > Time travelling
Qui e nella pagina precedente immagini del riparo di Sperlinga > Above and on the opening pages, images of the Sperlinga shelter
A quanto pare, il rito della villeggiatura appartiene all’Uomo fin dai suoi primi passi. Con la clava versione estiva e il perizoma di fibra vegetale traspirante, il nostro antenato mesolitico lasciava la calura della costa per trovar refrigerio nelle spelonche tra i monti. Così, prima ancora di imparare a piantare semi, per garantire una tavola imbandita almeno un paio di volte al giorno si usciva tutti insieme per le battute di caccia, agevolati anche dal fatto che con il cambiamento del clima - si erano ristretti pure gli animali... In effetti, alla fine dell’ultima glaciazione i grandi mammiferi si erano estinti, lasciando campo libero a equini, iene e bestie simili e rendendo meno pericolosa la fondamentale attività umana. Sarà anche per questo (a noi piace pensare di sì!), ma l’uomo del Mesolitico era più felice di quello pleistocenico, tanto che la produzione di utensili inizia a mostrare i primi decori. 36
Apparently, the ritual of holiday belongs to mankind since its infancy. With the summer club and the vegetable fiber perspirant loincloth, our Mesolithic ancestors left the heat of the coast to find refreshment in the caves in the mountains. So, before they learned how to plant seeds, to ensure a dinner table at least a couple of times a day, all together they went out for the hunt, facilitated by the fact that - with climate change - animals had also restricted in size... Indeed, at the end of the last glaciation large mammals were extinct, leaving the field open to horses, hyenas and similar animals, making it less dangerous to practice that fundamental human activity. Maybe for this reason (we like to think so), the man in the Mesolithic was happier than in the Pleistocene, so that the production of tools begins to show the first decoration. Okay, it’s nails’ marks, small repeated grooves, but at any event, we can begin to talk about the
Viaggi nel tempo > Time travelling
Va bene, si tratta di unghiate, piccole scanalature ripetute, ma, comunque sia, qui si inizia a parlare della ricerca del “bello”, concetto che fa compiere ancora un balzo in avanti alla nostra specie. Il Mesolitico, però, è davvero un breve periodo di transizione, dunque rarissime ne sono le testimonianze. In Sicilia, a parte la fondamentale Grotta dell’Uzzo nel trapanese, esiste anche un altro luogo, un sito che resta “magico” per tutti quelli che lo visitano. Parliamo del Riparo di Sperlinga, sul promontorio di San Basilio, appena fuori l’abitato di Novara di Sicilia, lassù tra i Nebrodi. Si tratta di tre ripari di varia profondità e larghezza, all’interno dei quali questi nostri lontanissimi padri consumavano le prede, facevano manutenzione agli attrezzi, cercavano rifugio dalle intemperie. Ed è proprio sulla considerazione che qui l’inverno è abbastanza rigido - e il “riparo” non è poi così riparato - che viene avallata dai più la teoria di una frequentazione del sito solo nei periodi più caldi. Tra queste pietre l’ispettore onorario della Soprintendenza, il milazzese Domenico Ryolo Di Maria, segnalò al Soprintendente Luigi Bernabò Brea (era il 1951) che le sue teorie già espresse prima della guerra avevano trovato irrefutabile riscontro: utensili litici e ceramiche testimoniava-
pursuit of “beauty”, a concept that which make our species take another leap forward. Mesolithic, though, is really a short transition period, so its witnesses are rare. In Sicily, except for the fundamental Uzzo Cave in the province of Trapani, there is also another place, a site that is “magic” for all those who visit it. We are talking about the Sperlinga Shelter, on the San Basilio promontory, just outside the town of Novara di Sicilia, up there among the Nebrodi mountains. These are three shelters of varying depth and width, within which our distant ancestors ate the prey, made maintenance to the tools, sought refuge from the inclemency of the weather. Considering that the winter is rather hard - and that the “shelter” does not shelter that much probably the site was used only in the warmer periods. Among these stones the honorary Inspector of the Superintendence, Domenico Ryolo Di Maria, notified to the Superintendent Luigi Bernabò Brea (back in 1951) that his theories, already expressed before the war, had found irrefutable confirmation: stone tools and ceramics demonstrated the presence of Man already in the eighth millennium BC.
ph. Melo Minnella
Anfore nel Museo “L. Bernabò Brea” di Lipari > Amphorae at the “L. Bernabò Brea” in Lipari
Novara di Sicilia Conosciuta soprattutto per la produzione del suo formaggio tipico, il maiorchino, Novara di Sicilia, in provincia di Messina, è riuscita a conservare intatto il suo fascino medievale, a partire dal dialetto gallo-italico. Da visitare il Duomo (cinquecentesco), con la sua dolcissima statua della Vergine Assunta e l’enorme Crocifisso ligneo, l’altare del Sacramento di marmo intarsiato e il bel coro ligneo settecentesco. Dopo il Palazzo Salvo-Risicato, è da visitare la Chiesa di S. Ugo Abate (meraviglioso il reliquiario ligneo) e, per gli appassionati, i ruderi del primo edificio cistercense in Sicilia, ovvero la Reale Chiesa Abbaziale di S. Maria La Noara, fondata da Sant’Ugo Abate sotto il regno di Ruggero, appena fuori il centro dell’odierna Novara. Known mainly for the production of its typical cheese, the maiorchino, Novara di Sicilia (province of Messina) has managed to preserve its medieval charm intact, starting from its French-Italic dialect. Among the places to visit there’s the Cathedral (sixteenth century), with the sweet statue of the Virgin of the Assumption and the enormous wooden crucifix, the altar of the Sacrament made of inlaid marble and the beautiful eighteenth-century wooden choir. After the Palazzo Salvo-Risicato, pay a visit to the Sant’Ugo abate Church, with its wonderful wooden reliquary, and to the ruins of the first Cistercian building in Sicily, that is the Royal Abbey Church of St. Maria La Noara, founded by the abbot St. Ugo during the reign of Roger, just outside the centre of today’s Novara.
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Viaggi nel tempo > Time travelling
no la presenza dell’Uomo già dall’ottavo millennio avanti Cristo. I reperti della Sperlinga sono custoditi nel Museo “L. Bernabò Brea” di Lipari, ma con l’isola eoliana c’è ancora un altro legame: parte degli utensili litici sono in ossidiana, pietra che dimostra un collegamento tra gli uomini dei Nebrodi e i “parenti” isolani. Entrambi, però, devono aver avuto contatti anche con i residenti nell’area siracusana, ché qui si fa nascere la facies di Stentinello, ovvero lo “stile” ceramico che individua queste prime rappresentazioni artistiche.
The finds of Sperlinga are kept in the Museum “L. Bernabò Brea” of Lipari, and there is yet another link to the Aeolian island: some of the lithic tools are made of obsidian stone that shows a link between the people in the Nebrodi mountains and the near islands. Both must have had contact also with residents in the Syracuse area, where the facies of Stentinello arose, that is the ceramic “style” that identifies these early artistic representations. Stentinello is also a physical place and is just 5 km north of Syracuse. Here were found the remains of rectangular huts surrounded by a trench dug in the limestone. Well, here we are at the fortifications, made with stakes stuck into the ground with a series of ditches and trenches in stone. Feature of this site is the production of ceramics, polished and decorated with engravings, both white and filled with colour (never more than two or three different colours). The decorative patterns are enriched, they become geometric patterns, zig-zag and almost always a human stylized eye is added, quite certainly a witness to rituals against evil influences. Besides the decorations, with the Stentinello facies we observe convex bottom in the cups, jars with a human face and small idols. Here, as mentioned, obsidian was found, a confirmation of the successful marketing of this article... Who knows, maybe there was already a proto-multinational! The Syracuse facies leads us to turn west and proceed towards the Kronio, today better known as Monte San Calogero, overlooking the splendid panorama of Sciacca. Indicated by the large sanctuary that stands on top, the Kronio is known from most ancient times, so much so that it appears even in Greek mythology: here King Minos, who had come to King Cocalo’s reign chasing Daedalus, was dreadfully murdered. Inside the cave complex beneath the sanctuary, men celebrated rites at least up to the Copper Age, that is until the second millennium BC. They abandoned the caves maybe due to some earthquake that resulted in the release of sulfur fumes which, in later times - and until now - have transformed the caves of Kronio in an important thermal resort. The use of the site for ancient cults is “certified” by the discovery of ceramics consisting mainly of vases and votive figurines, displayed in the Archeological Museum in Agrigento, as we’re still waiting for the promised Antiquarium. (emilia gatti) 39
Siracusa, interno del Castello Maniace e il Ponte Umbertino > interior of Maniace Castle and the Umbertino Bridge
Stentinello è anch’esso un luogo fisico e si trova a soli 5 km a Nord di Siracusa. Qui sono stati ritrovati i resti di capanne rettangolari circondate da una trincea scavata nel calcare. Insomma, eccoci alle fortificazioni, realizzate con pali conficcati nel terreno e con una serie di fossati e trincee in pietra. Caratteristica di questo sito è la produzione ceramica, dall’impasto lucidato e decorato con incisioni sia bianche che riempite di colore (mai più di due o tre colori diversi). Gli schemi decorativi si arricchiscono, diventano disegni geometrici, a zigzag e quasi sempre ai tratti si aggiunge un occhio umano stilizzato, testimone quasi sicuramente di riti contro influssi malefici. A parte i decori, con la facies di Stentinello arrivano i fondi convessi per le tazze, i vasetti dal volto umano e i piccoli idoli. Anche qui, come accennato,
Siracusa
C’è la bellissima Ortigia da visitare tutta, dal ponte Umbertino al castello Maniace, c’è il parco archeologico della Neapolis, ci sono le Latomie, le catacombe, il castello Eurialo e le mura dionigiane... Insomma, è Siracusa, da visitare passeggiando all’ombra delle sue antichissime balze. Non potendo scegliere tra i mille monumenti qui custoditi, vi invitiamo solo a non perdervi il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”, ospitato nella prestigiosa sede della villa Landolina, su viale Teocrito. Percorrere i suoi ambienti - alcuni attrezzati delle più sofisticate tecnologie - è veramente il miglior viaggio nel tempo che si possa fare. There is the beautiful Ortigia to visit in every part, from the Umbertino bridge to the Maniace castle; there’s the Archaeological Park, there are the Latomie, the catacombs, the Eurialo castle and the dionigiane walls... In short, there’s Syracuse, to visit walking in the shadow of its ancient crags. Not being able to choose among the thousands of monuments preserved here, just do not miss the Regional Archaeological Museum “Paolo Orsi”, hosted in the beautiful Villa Landolina on the Viale Teocrito. To visit it’s halls - some of which are equipped with highly sophisticated technologies - is truly the best time travel that we can do.
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Viaggi nel tempo > Time travelling
Sciacca Antico avamposto dei Selinuntini sul Canale di Sicilia, Sciacca è oggi una vivace cittadina che vive tutt’attorno al suo porto, importantissimo per la flotta peschereccia e per la produzione di prodotti ittici sott’olio e sotto sale. Anche qui sono tante le cose da vedere, quindi, solo per mancanza di spazio, ve ne consigliamo una su tutte: la salita San Michele, una stradina a gradoni che dalla via Licata raggiunge il Piano San Michele, aprendo lo sguardo ad ogni pie’sospinto su cortili, balconate, architetture riferite alle più svariate dominazioni, a partire da quella arabo-normanna, ancora testimoniata dalla torre di S. Michele, forse un tempo parte della cinta muraria dell’epoca.
è presente l’ossidiana, ancora una conferma del successo di marketing di questo articolo... chissà, magari già esisteva una proto-multinazionale! La facies siracusana ci induce a svoltare verso Ovest, e proseguire verso il Kronio, oggi più conosciuto come Monte San Calogero, sullo splendido panorama saccense. Indicato dal grande santuario che vi si erge in cima, il Kronio è conosciuto davvero dall’antichità più profonda, tanto da apparire persino nella mitologia greca, luogo in cui si consuma l’orrendo delitto del re Minosse, giunto fino al regno del re Cocalo per giustiziare Dedalo. All’interno del complesso di grotte, che si apre sotto il santuario odierno, hanno coltivato i propri riti gli uomini almeno fino all’età del Rame, ovvero fino al II millennio a.C. La fine della frequentazione delle grotte potrebbe essere stata segnata da qualche terremoto che ha causato la fuoriuscita dei vapori sulfurei che, in epoche successive - e fino ad oggi - fanno delle grotte del Kronio una importante stazione termale. L’utilizzo del sito per gli antichi culti è “certificato” dal ritrovamento di numerosi reperti ceramici consistenti soprattutto in vasi e statuette votive, esposte - in attesa del sempre promesso Antiquarium - al Museo Archeologico di Agrigento. (emilia gatti)
Ancient outpost of the city of Selinunte on the southern Mediterranean, Sciacca is now a bustling town that lives all around its port, very important for the fishing fleet and for the production of fish products, both in oil and salted. There are also many things to see, so, only for lack of space, we recommend one for all: the salita San Michele, a terraced street that from via Licata reaches the Piano San Michele, opening, at every step, on patios, balconies, architectures related to a variety of dominations, starting with the Arab-Norman one, still witnessed by the tower of San Michele, perhaps once part of the ancient walls.
Numeri utili Useful numbers Novara di Sicilia Ufficio turistico comunale Municipal Tourist Office tel. 0941 650954/55/56 www.comune.novara-di-sicilia.me.it (foto photos Salvatore Bartolotta, Roberto Rossello)
Siracusa Ufficio turismo Tourist Office tel. 0931 464657 Parco Archeologico Archaeological Park tel. 0931 65068 Castello Maniace Maniace Castle tel. 0931 464420 Museo Archeologico Regionale Regional Archaeological Museum (lunedì chiuso closed Mondays) tel. 0931 464022
Sciacca Ufficio turistico Tourism Office tel. 0925 20478 - 0925 20482 Stabilimento delle Stufe di S. Calogero S. Calogero Establishment of the Stoves tel. 0925 26153 (da lun a ven h. 8/12 - ingresso 2 € Mon to Fri H. 8/12 - entrance 2 €) www.comune.sciacca.ag.it 41
In viaggio con il vino siciliano Travelling with Sicilian wine
In viaggio con il vino siciliano > Travelling with Sicilian wine
A differenza della gran parte dei viaggiatori che nel Settecento visitarono la Sicilia a completamento del loro Grand Tour, Wolfgang Goethe non rimase esclusivamente nelle città più grandi, e anzi volutamente trascurò alcune tappe che ai nostri occhi sembrano fondamentali, preferendo seguire i propri interessi. Così, eccolo attraversare tutta la Sicilia centrale soffermandosi sulla geologia e soprattutto sull’agricoltura di zone che, nel 18mo secolo, dovevano risultare pressoché ignote a qualunque straniero. Il suo diario è una fonte preziosa per conoscere l’aspetto dell’entroterra siciliano di due secoli fa: una terra densamente coltivata ma di pochi abitanti, con poche, piccole città che ancora, a dispetto della povertà, mantengono pallido sembiante di antiche storie e potenze. A Caltanissetta, ad esempio, si imbatte in un gruppo di notabili che, raccolti in piazza, sono felici di scambiare con lui le proprie opinioni su Federico II, ignorando che il re prussiano fosse morto. Oggi Caltanissetta è ben diversa da quella che Goethe visitò nel 1787, sebbene sia ancora una cittadina di provincia annidata fra le colline dell’interno. 44
Unlike most of the eighteenth century travelers who visited Sicily during their Grand Tour, Wolfgang Goethe did not remain exclusively in larger cities and even deliberately overlooked some steps that seem fundamental to our eyes, preferring to follow his own interests. So, he crossed the whole of central Sicily dwelling on geology and especially agriculture in areas that, in the 18th century, had to be virtually unknown to any foreigner. His diary is a valuable source to know how Sicilian hinterland looked like more than two centuries ago: a densely cultivated land but few inhabitants, with a few small towns that still, in spite of poverty, retained a pale semblance of old stories and powers. In Caltanissetta, for example, he met a group of dignitaries who gathered in the square, and were happy to share their views about Frederick II with him, not knowing that the Prussian king was dead. Caltanissetta today is very different from the town that Goethe visited in 1787, although it is still a small town nestled in the hills of the interior. There are modern roads to get there, and the wret-
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Ci sono moderne strade per arrivarci, e la misera stamberga in cui il nostro dovette adattarsi per passare la notte è stata sostituita da alberghi confortevoli. Una cosa è però rimasta uguale: la fecondità del terreno. Campi, orti, oliveti e vigne tappezzano tutto il territorio e sono proprio loro, insieme con i numerosi segni del passato, a guidare i nostri passi alla scoperta di questa “altra Sicilia”. Il filo rosso che abbiamo scelto è quello del vino, un prodotto d’eccellenza che ha ispirato la nascita della “Strada del Vino e dei Sapori dei Castelli Nisseni”. Si tratta di un’associazione di produttori di vino e operatori turistici che insieme hanno ideato una serie di itinerari allo scopo di condurre i viaggiatori nel cuore della storia, della gastronomia, della bellezza della Sicilia. In una piccola porzione di territorio, fra Riesi, Butera e Mazzarino, sono presenti vini DOC e IGT di ottima qualità, oltre a significative testimonianze della storia siciliana delle epoche più diverse. Abitata da Siculi e Sicani, di cui conserva preziose tracce, fu ospite di Greci, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Aragonesi, Castigliani, Austriaci e Borboni, e tutti lasciarono abbondanti tracce del loro passaggio, ora costruendo opere durevoli aldilà dello scorrere del tempo, ora
ched hovel where Goethe had to adapt himself in order to spend the night, has been replaced by comfortable hotels. But one thing has remained the same: the fertility of the soil. Fields, orchards, olive groves and vineyards cover the whole area and, along with the many signs of the past, they lead our steps to the discovery of this “other Sicily”. The common thread that we have chosen is that of wine, a product of excellence that has inspired the birth of the “Strada del Vino e dei Sapori dei Castelli Nisseni” (Trail of wine and flavours of the nisseni castles). It is an association of wine producers and tourism operators who together have created a series of routes in order to bring travellers in the heart of Sicilian history, gastronomy and beauty. In a small area, between Riesi, Butera and Mazzarino, there are DOC and IGT wines of excellent quality, as well as important signs of many different eras of Sicilian history. Inhabited by Siculi and Sicani, who have left precious tracks, this territory also hosted Greeks, Carthaginians, Romans, Byzantines, Arabs, Normans, Aragonese, Castilians, Austrians and the Bourbons, and all left many traces of their passage. Some of them built
Un rigoglioso vigneto di Mazzarino, a sinistra, panoramica di Caltanissetta > A luxuriant vineyard of Mazzarino, left, a view of Caltanissetta
I vigneti sono una delle coltivazioni pi첫 diffuse in questa zona > Vinejards are among the most represented cultivation in this area
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Il Biviere di Gela e il mare di Butera al tramonto > The Biviere (lake) of Gela and the sea of Butera at twilight
rendendo questa terra teatro di scontri tra civiltà, in difesa dei valori della cultura che ciascuno di loro intendeva tutelare. Ecco perché è possibile percorrere degli itinerari che coniugano motivi di interesse differenti e, è proprio il caso di dirlo, per tutti i gusti, soffermandosi nelle cantine per degustare i vini (l’elenco completo delle aziende che aderiscono alla strada si trova sul sito www.stradadelvinodeicastellinisseni.com). Quanto ai monumenti e alle testimonianze del passato, è veramente difficile fare una selezione di luoghi da citare, soprattutto perché dipende dal gusto di ognuno stabilire se si preferiscono le aree archeologiche ai castelli, i palazzi aristocratici alle chiese e così via. E in questo territorio trovate tutto questo e altro
www.morguefile.com
constructions lasting beyond the passage of time, others made this land the scene of clashes between civilizations, in defense of cultural values that each of them intended to protect. That’s why you can follow itineraries that combine different interests and flavours, dwelling in the cellars to taste the wines (a full list of the companies participating in the road is on the site www.stradadelvinodeicastellinisseni.com). As for the monuments and evidence of the past, it’s really hard to make a selection of places to mention, especially because it depends on everyone’s taste whether you prefer castles to archaeological sites, aristocratic palaces to churches and so on. In this area you find all this and more. In a pla-
I vini nisseni I numeri del Nero d’Avola, in provincia di Caltanissetta, sono da record, con migliaia di ettari adibiti alla coltura di questo vitigno e la produzione di alcuni dei vini Nero d’Avola più eleganti di Sicilia. La produzione di vino, in questo territorio, ha preso quota a partire dagli anni Novanta, quando l’Istituto Regionale della Vite e del Vino impiantò i primi vigneti sperimentali. Altri vitigni coltivati in zona sono il Cabernet Sauvignon, l’Ansonica, lo Chardonnay. Nella zona è presente la DOC Riesi, riconosciuta nel 2001, con vini che possono essere rossi, bianchi, rosati, spumanti e vendemmia tardiva.
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In viaggio con il vino siciliano > Travelling with Sicilian wine
Butera, Porta Regale; la Sughereta di Niscemi; prodotti tipici del territorio nisseno > Butera, Porta Regale; the corkfield near Niscemi; local products of the Caltanissetta’s territory
ancora. In un posto come Mazzarino, ad esempio, trovate gli imponenti ruderi di un castello di fondazione saracena - detto “u Cannuni” per via della imponente forma cilindrica di una delle sue torri - e una quantità di chiese, fra cui spicca la bella Madrice. A Caltanissetta potrete “sbizzarrirvi” fra i palazzi dell’aristocrazia, il grande duomo affrescato da Borremans, l’abbazia normanna di Santo Spirito. Lungo la costa non avrete difficoltà a individuare spiagge piacevolissime, di sabbia fine e acqua trasparente, mentre a Gela vi aspettano un museo e un’area archeologica di grande valore, testimonianza di quella che fu una delle colonie greche più importanti nella nostra Isola. Quanto alla gastronomia, ci limiteremo a segnalare i cuddrireddra di Delia, deliziosi biscottini tipici che fanno parte dei presidi Slow Food; le lenticchie di Villalba, dal seme grande, di cui si sta cercando di rivitalizzare la produzione dopo decenni di abbandono; i formaggi e l’olio di oliva, sempre gustosi e saporiti. (testo: marta paolini > foto: francesco alaimo, hanne carstensen, melo minnella, strada del vino castelli nisseni) 48
ce like Mazzarino, for example, you find the impressive ruins of a castle founded by the Arabs called “u Cannuni” (the cannon) because of the cylindrical shape of one of its massive towers - and a number of churches, among which the beautiful Main Church. In Caltanissetta you can satisfy your fancy among the palaces of the aristocracy, the great cathedral frescoed by Borremans, the Norman abbey of Santo Spirito. Along the coast you can easily find pleasant beaches of fine sand and clear water, while in Gela there is a museum and an archaeological site of great value, evidence of what was once one of the most important Greek colonies in our island. As for the food, we’ll only report the cuddrireddra of Delia, delicious typical cookies that are a Slow Food presidium; Villalba lentils, with large seeds, of which local farmers are trying to revive the production after decades of neglect; cheese and olive oil, always delicious and tasty. (text: marta paolini > photos: francesco alaimo, hanne carstensen, melo minnella, strada del vino castelli nisseni)
“U cannuni”, il Castello di Mazzarino e i cuddrireddra di Delia > The Mazzarino Castle and the cuddrireddra of Delia
The wines of Caltanissetta’s territory Figures of Nero d’Avola, in the province of Caltanissetta, speak of a record, with thousands of hectares used for the cultivation of this grape and the production of some of the finest Nero d’Avola wines in Sicily. Wine production in this area has moved up since the early nineties, when the Regional Institute of Vine and Wine planted the first experimental vineyards. Other grape varieties grown in the area are Cabernet Sauvignon, Ansonica, Chardonnay. In the area there is the Riesi COD, recognized in 2001, with red, white, rosé, sparkling and late harvest wines. ph: archivio > archive Slow Food
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CENTRO OENOPOLIS un progetto che guarda al futuro a project looking at the future
Oenopolis è prima di tutto un grande progetto di rinnovamento. L'iniziativa è di Guglielmo Vella Orlandi, la cui famiglia si occupa da generazioni di produzione di vino di qualità e che con Oenopolis ha deciso di rilanciare, in grande stile, le proprie attività. Si tratta di realizzare un grande centro in cui si riuniscono attività commerciali, un albergo di charme con centro benessere e la produzione di vino: una concentrazione di attività economiche senza paragoni e che, grazie a un investimento di diversi milioni di euro, promette di portare nuovo benessere all'intera Gela. Una città che purtroppo è ben nota per il disordine edilizio e per l'inquinamento causato dal petrolchimico ma che meriterebbe ben altra attenzione. Discende infatti da una delle più antiche colonie greche in Sicilia e conserva ancora preziosi ricordi del passato sia nelle sue aree archeologiche che nel grande museo. Inoltre, quando verrà dismesso il petrolchimico, potrà finalmente riappropriarsi del suo ambiente naturale che non ha nulla da invidiare a quello di più prestigiose località turistiche siciliane. Oenopolis è un progetto che rende omaggio al passato di Gela e che guarda decisamente al futuro, fondendo le attività agricole con le moderne tecnologie.
Arch. Guglielmo Orlandi
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Oenopolis is, first of all, a big renovation project. The initiative taken by Guglielmo Vella Orlandi, whose family has been producing quality wines for generations, aims to relaunch family activities on a large scale. The project foresees the realization of a big centre where commercial activities, a charming hotel with spa and wine production come together: a combination of activities beyond comparison, which promises to bring new wellness to entire Gela, thanks to an investment of several millions euro. Unfortunately, Gela is well-known for the disorder of the buildings and the pollution due to the petrolchimical industry, but is certainly a place worth another attention. Here, in fact, there was one of the oldest Greek colonies of Sicily, and there are precious witnesses of the past, both in the archaeological areas and in the big museum. Besides, when the petrolchimical industry will finally close down, the city might get back its beautiful natural surroundings, so very much similar to that of other famous tourist resorts. Oenopolis is a project which pays homage to Gela's past and meanwhile looks at the future, merging agriculture and modern technologies.
LA RICETTA>THE RECIPE
La cassata al forno baked cassata
Che pasticceria quella siciliana, non credete? Così ricca di storia, piena di colori, anche nelle preparazioni semplici riesce a esprimere il calore che emana questa fantastica terra.
Sicilian pastry is delicious, don’t you think? So rich in history and full of colours, it expresses all the warmth of this wonderful land even in simple preparations.
La cassata al forno è un dolce antichissimo: basta pensare che il tradizionale e rinomato dolce con il marzapane e la frutta candita deriva da questa che è considerata la “vera” cassata. Prende il nome da “qasât” il recipiente di rame nel quale la torta veniva cotta nel forno. Un tempo confezionata con la pasta di pane, custodiva all’interno una soffice crema di ricotta addolcita con il miele. In seguito giunse lo zucchero di canna che, pestato al mortaio con la vaniglia, veniva spolverizzato sopra il dolce. La storia nel tempo non è molto cambiata perché è ancora così che la cassata al forno viene preparata. Perfezionata dalla pasta frolla che sostituisce l’involucro di pane e il ripieno di ricotta dolce con l’aggiunta di cioccolato. Nella sua semplicità un’esplosione di gusto in una fetta che si sbriciola impastandosi con la ricotta e che rende tutto sublime al palato. La cassata al forno è ottima per tutte le occasioni che richiedono un dolce particolare e nello stesso tempo raffinato.
Baked cassata is a very old cake: the very famous traditional cassata with marzipan and candied fruit descends from this, which is considered the “real” cassata. The name comes from “qasât” the copper container in which the cake was baked in the oven. Once it was prepared with bread dough, and inside there was a soft ricotta cream sweetened with honey. Later cane sugar was introduced: it was pounded in a mortar with vanilla and then sprinkled over the cake. The story has not changed much over the time: baked cassata is still prepared in the same way, but it has been improved by replacing the bread dough with short pastry and enriching the ricotta cream with chocolate. It is a simple cake, still an explosion of flavour when the slice crumbles and the crust blends in with the ricotta, making each morsel sublime to the palate. Baked cassata is great for all occasions that require a special and refined cake.
> Silvia Crucitti Ho 33 anni. Palermo è la mia città. Ho sempre avuto una passione per la fotografia, in seguito si è aggiunta la voglia di raccontare, attraverso le immagini, l’altro mio piacere: la cucina. L’unione di questi due elementi si è trasformata in un diario che racconta le mie tradizioni e tutto quello che mi gira intorno. Così è nato “Kitchen qb”. Un sogno divenuto realtà, una raccolta di ricette e fotografie, meditata da anni e giunta per caso. Attraverso il mio blog, e le pagine di Sikania, scoprirete la mia terra: la Sicilia e quello che mi ha lasciato dentro. Spero che diventi, per tutti voi, un luogo accogliente dove il cibo rappresenti un punto di incontro e di condivisione. 52
I am 33 years old. Palermo is my city. I always had a passion for photography, and lately I’ve decided to tell, through my photos, about the other passion of mine: gastronomy. The union of these two elements has become a diary about my traditions and everything that turns around me. Thus “Kitchenqb” was born. A dream come true, a collection of recipes and photographs, meditated for years and started by chance. Through my blog, and Sikania’s pages, you’ll discover my land: Sicily and what it has left inside me. I hope it will become, for all of you, a cozy place where food represents a mean of meeting and sharing experiences.
LA RICETTA>THE RECIPE
Ingredienti>Ingredients Per la frolla Farina 500 g - Burro 250 g Zucchero 180 g - Tuorli due La scorza grattugiata di un’arancia Sale un pizzico Per il ripieno Ricotta 500 g - Zucchero 150 g Scaglie o gocce di cioccolato 100 g Baccello di vaniglia uno Per la decorazione Zucchero a velo qb Cacao in polvere qb For the short pastry Flour 500 g - Butter 250 g Sugar 180 g - Two eggyolks Grated rind of one orange A pinch of salt For the stuffing Ricotta 500 g - Sugar 150 g Chocolate slivers or drops 100 g One vanilla pod For the decoration Powdered sugar to taste Cocoa powder to taste
Lavorate con una forchetta la ricotta e lo zucchero, unite anche i semi di vaniglia ricavati dopo aver inciso il baccello di vaniglia per tutta la sua lunghezza. Coprite con della pellicola e fate riposare per una notte intera in frigorifero.
Mix ricotta and sugar with a fork, then cut the vanilla pod along its entire length and add the seeds to the cream. Cover with foil and let it rest for an entire night in the refrigerator.
Cominciate a preparare la frolla (volendo si può preparare anch’essa la sera prima). Versate la farina e lo zucchero in una ciotola, aggiungete il burro freddo a fiocchetti e la scorza d’arancia e con la punta delle dita incorporare tutto fino a ottenere un composto omogeneo e sabbiato. Versate tutto su una spianatoia, fate una fontana e nell’incavo versate il tuorlo; impastate velocemente fino a ottenere una palla compatta d’impasto. Avvolgetela in un foglio di pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno due ore.
Prepare the short pastry (if you like, you can also prepare it the night before). Pour the flour and sugar in a bowl, add the cold butter in flakes and the grated orange rind and mix it with the tips of your fingers to incorporate everything. When the mixture is homogeneous and grainy, pour it on a pastry board, shape it as a fountain with a cavity in the centre: pour the eggyolks in it and knead quickly until you obtain a compact ball of dough. Wrap it in a sheet of foil and let it stand in refrigerator for at least two hours.
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LA RICETTA>THE RECIPE
Al momento di procedere con il confezionamento della torta, tirate fuori dal frigo la palla di frolla e la ricotta zuccherata. Lasciatele riposare fuori dal frigo per qualche minuto e nel frattempo imburrate uno stampo per torte di 24 cm di diametro.
testo e foto silvia crucitti > text and photos silvia crucitti
WWW.KITCHENQB.IT
Dividete la frolla in due parti, una un po’ più grande dell’altra. Stendete la parte più grande con un mattarello infarinato e adagiatela delicatamente nella base dello stampo, facendola aderire bene alle pareti della teglia. Mettete dentro la crema di ricotta, appiattite con una spatola e coprite con la restante frolla che avrete steso allo stesso spessore della prima. Chiudete le estremità aiutandovi con il mattarello o modellando con le mani. Infornate a 150° per 40/50 minuti o fino a quando la frolla in superficie non sarà dorata. Estraete la teglia dal forno e, una volta raffreddata, capovolgetela su un piatto da portata. Cospargete con zucchero a velo e decorate con il cacao in polvere aiutandovi con delle strisce di carta stagnola.
When proceeding with the preparation of the cake, take the ball of pastry and the sweetened ricotta out of the refrigerator. Leave them out of the fridge for a few minutes and in the meantime grease a cake tin of about 24 cm in diameter. Divide the pastry into two parts, one a bit bigger than the other. Roll out the larger part with a floured rolling pin and place it gently into the base of the tin, making it adhere well to the sides. Pour the ricotta cream inside, flatten it with a spatula and cover with the remaining pastry, which you have previously laid at the same thickness of the other. Close the borders with your fingers. Bake at 150° for 40/50 minutes or until the pastry is golden brown on the surface. Take the cake tin out from the oven and, once cooled, turn it upside down on a serving plate. Sprinkle with icing sugar and decorate with cocoa powder using a foil grating as pattern.
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Dove mangiare
Il prezzo indicato (se non diversamente specificato) si riferisce a un pasto completo, escluse bevande
Where to eat
Palermo & Provincia IL MIRTO E LA ROSA Palermo - via Principe di Granatelli, 30, ☎ 091 324353, chiuso domenica e 10 giorni a luglio; 25 € ACANTO BLU Palermo - via Torrearsa, 8 ☎ 091 320444, chiuso domenica; 30 € RISTORANTE SANT’ANDREA Palermo - piazza Sant’Andrea, 4, ☎ 091 334999; chiuso domenica (aperto solo a cena); 30 € ANTICA STAZIONE DI FICUZZA Corleone - borgo di Ficuzza, ☎ 091 8460000; menù degustazione; 25 € RISTORANTE CAFFÈ DUOMO Cefalù - piazza Duomo, 19, ☎ 0921 921271; chiuso martedì (da ottobre a Pasqua); 30 € TRATTORIA DON CICCIO Bagheria - via del Cavaliere, 87, ☎ 091 932442; chiuso mercoledì e domenica; 25 €
Agrigento & Provincia LEON D’ORO Agrigento - viale Emporium, 102, ☎ 0922 414400, chiuso lunedì, 40 €
L’OSTE E IL SACRESTANO Licata - via Sant’Andrea, 19, ☎ 0922 774736, chiuso lunedì e domenica sera (in inverno); 35 € IL VIGNETO Menfi - contrada Gurra di Mare, ☎ 0925 71732; 30 € RISTORANTE DISIO Sciacca - via Vittorio Emanuele 107, ☎ 0925 86922; chiuso martedì
Caltanissetta & Provincia
Messina & Provincia
VICOLO DUOMO Caltanissetta - vicolo Duomo, 5 ☎ 0934 582331; chiuso domenica e lunedì a pranzo; 25 €
DUE SORELLE Messina - piazza Municipio, 4; ☎ 090 44720; chiuso lunedì e in agosto; 25 €
L’ANGOLO DIVINO Caltanissetta - via Di Cataldo, ☎ 0934 542983; chiuso lunedì e domenica sera; 25 €
TENTAZIONI Isola Salina - via Rotabile, 11, ☎ 090 9809209; sempre aperto nei mesi estivi; menù degustazione 40 €
VILLA ROSANGELO Mazzarino - Contrada Pileri, ☎ 0934 381437, chiuso lunedì; 20 €
Catania & Provincia IL SALE ART CAFÈ Catania - via S. Filomena, 10, ☎ 095 316888; chiuso martedì; 35 €
GIARDINO DI BACCO San Giovanni La Punta via Piave, 3, ☎ 095 7512727; chiuso lunedì; 45 € (prenotazione obbligatoria)
Via Trapani, 4/a Palermo ☎ 091 58 65 66
AL FOGHER Piazza Armerina - contrada Bellia, SS117 bis, ☎ 0935 684123; chiuso domenica sera e lunedì; 50 € OSTERIA DI AGAR Pietraperzia - via San Giuseppe, 4; ☎ 0934 462168; aperto a cena tutti i giorni, la domenica anche a pranzo (su prenotazione); 30 €
IL CARATO Catania - via V. Emanuele II, 81 ☎ 095 7159247; 35 €
REGINE
ARISTON Enna - via Roma, 353, ☎ 0935 26038; chiuso domenica; prezzo medio 25 €
OSTERIA CACCIATORE Castrofilippo - contrada Torre, ☎ 0922 829824; chiuso mercoledì; 22 €
IL CUCINIERE Catania - via Carmelo Finocchiaro Aprile, 110, ☎ 095 7470702; 40 €
Ristorante
Enna & Provincia
GALATEA Acitrezza - via Livorno, 146, ☎ 095 277913; chiuso lunedì e due settimane a novembre, 40 € LA SCALA Caltagirone - Scala S. Maria del Monte, 8; ☎ 0933 57781; chiuso mercoledì; 25 €
LA CAPINERA Taormina - via Nazionale Spisone, 177, ☎ 0942 626247; chiuso lunedì; 45 € PICCOLO CASALE Milazzo - via R. D’Amico, 12, ☎ 090 9224479; chiuso lunedì; 50 € DA NINO Letojanni - via L. Rizzo, 29, ☎ 0942 36147; chiuso martedì; 50 € TRATTORIA FRATELLI BORRELLO Sinagra - contrada Forte, ☎ 0941 594844; chiuso mercoledì; 20 €
Ragusa & Provincia CUCINA E VINO Ragusa - via Orfanotrofio, 91 ☎ 0932 686447, chiuso martedì, 20 € DUOMO Ragusa - via Capitano Bocchieri, 31 ☎ 0932 651265; chiuso lunedì e domenica sera; 100 € TOCCO D’ORO Comiso - corso Vittorio Emanuele, 1, ☎ 0932 968211; chiuso lunedì; menù degustazione 25 €; a la carte 35 €
LA GAZZA LADRA Modica - via Blandini, 11, ☎ 0932 755655; chiuso domenica sera e lunedì; menù da 50 a 68 €
Siracusa & Provincia TRATTORIA LA FOGLIA Siracusa - via Capodieci, 29, ☎ 0931 66233, chiuso martedì (mai in estate); 30 € DON CAMILLO Siracusa - via Maestranza, 96, ☎ 0931 67133, chiuso domenica, 50 € TAVERNA LA CIALOMA Pachino - piazza Regina Margherita, 23, località Marzamemi, ☎ 0931 841772; chiuso martedì; 25 € LA LOCANDA DEL BORGO Rosolini - Via Controscieri, ☎ 0931 850514; chiuso martedì; 40 € RISTORANTE CANTUCCIO Noto - via Cavour, 12, ☎ 0931 837464; chiuso lunedì; 32-35 €
Trapani & Provincia CANTINA SICILIANA Trapani - via Giudecca, 36 ☎ 0923 28673, chiuso periodo natalizio, 30 € LA NICCHIA Pantelleria - contrada Scauri Basso, ☎ 0923 916342; chiuso 1/1-31/3; 40 € LA PINETA DI ANGELO Castelvetrano - via Punta Cantone, località Marinella di Selinunte, ☎ 0924 46820; 30 € ANTICHI SAPORI Partanna - via Vittorio Emanuele, 211, ☎ 0924 922618; chiuso lunedì; menu degustazione da 20 € ANTICO BORGO MARINARO Mazara del Vallo - Lungocanale Ducezio 30, ☎ 0923 931619; aperto solo a cena, su prenotazione; menù fisso, vini compresi, 60 €
Dove dormire Where to sleep
I prezzi indicati si riferiscono alla camera doppia con prima colazione SUITE D’AUTORE ART DESIGN GALLERY HOTEL Piazza Armerina - piazza Duomo, ☎ 0935 688553; suite BB da 100 €
Palermo & Provincia
Caltanissetta & Provincia
B&B ALLAKALA Palermo - corso Vittorio Emanuele, 71 ☎ 091 7434763; da 90 €
HOTEL PLAZA Caltanissetta - via B. Gaetani, 5 ☎ 0934 583877; 80 €
BB22 Palermo - largo Cavalieri di Malta, 22; ☎ 091 6111610; da 110 €
FALCONARA CHARMING HOUSE Butera - SS 115 km 243 ☎ 0934 349012; da 200 €
AZIENDA AGRITURISTICA ROCCA D’AQUILA Agira - contrada Gararai e Rocca d’Aquila, Strada Provinciale 59, ☎ 320 4679569; FB 80 €
HOTEL PORTA FELICE Palermo - via Butera, 47; ☎ 091 6175678, da 140 € MASSERIA SUSAFA Polizzi Generosa - contrada Susafa; ☎ 338 9608713; da 80 €
FARM, OSPITALITÀ DI CAMPAGNA Butera - contrada Strada ☎ 0934 346600; da 110 €
Messina & Provincia
Catania & Provincia
NH LIBERTY HOTEL Messina - via I Settembre, 15, ☎ 090 6409436; da 102 €
BB EH13 Catania - via Sant’Euplio, 13 ☎ 095 7152216; da 90 €
HOTEL HYCESIA Isola Panarea - via San Pietro, ☎ 090 983041; da 100 €
IL PRINCIPE HOTEL Catania - via Alessi, 24 ☎ 095 2500345; da 119 €
GRAND HOTEL SAN PIETRO Taormina - via Pirandello, 50, ☎ 0942 6207111; da 138 €
HOTEL SANTA CATERINA Acireale - via Santa Caterina, 42b ☎ 095 7633735; da 140 €
HILTON PORTOROSA Furnari - Complesso turistico Portorosa, ☎ 0941 802 500; da 170 €
MASSERIA PERNICE Monreale - contrada Pernice ☎ 0924 36797; da 170 € (soggiorno minimo 3 notti)
Agrigento & Provincia VILLA ATHENA HOTEL Agrigento - via Passeggiata Archeologica, 33 ☎ 0922 596288; da 240 € (apertura maggio 2009) AZIENDA AGRICOLA MANDRANOVA Campobello di Licata - SS. 115, km217 ☎ 348 3150015; da 122 € IL GATTOPARDO DI LAMPEDUSA Isola Lampedusa - contrada Cala Creta, via Beta, 6, ☎ 0922 970051 solo soggiorni settimanali in pensione completa, a partire da 1220 € a persona TENUTA STOCCATELLO Menfi - S.P. 42 Menfi-Partanna km 6, ☎ 333 9035428; da 70 €
BORGO PETRA Mascalucia - via Teatro, 9 ☎ 095 7277184; da 80 € AGRITURISMO FONDO CIPOLLATE Castiglione di Sicilia - contrada Cipollate, 12-14, frazione Mitogio ☎ 389 1571912; da 70 €
AGRITURISMO FATTORIA DI GRENNE Ficarra - località Grenne, ☎ 0941 582757; da 80 €
Ragusa & Provincia
CAMBIOCAVALLO Pozzallo - contrada Zimmardo, ☎ 0932 779118; da 110 € MASSERIA CIANCIÒ Modica - contrada Cianciò -Graffetta, ☎ 335 330299; da 78 €
Siracusa & Provincia HOTEL ALGILÀ Siracusa - via Vittorio Veneto, 93, ☎ 0931 465186; da 160 € HOTEL ONE Siracusa - via Diodoro Siculo, 4, ☎ 0931 411355; da 99 € COUNTRY HOUSE MONTELUCE Noto - contrada Vaddeddi, ☎ 335 6901871; da 120 € ZAIERA RESORT Solarino - contrada Zaiera, ☎ 0931 461046; da 100 €
Trapani & Provincia HOTEL TORRI PEPOLI Erice - viale Conte Pepoli, ☎ 333 3010504; da 250 €
Enna & Provincia
VILLA CARLOTTA Ragusa - via Ungaretti, ☎ 0932 604140; da 120 €
RELAIS ANGIMBÉ Calatafimi - Segesta SS 113 Palermo-Trapani, uscita Alcamo ovest, km 338,4; ☎ 0925 530120; da 90 €
BAGLIO SAN PIETRO Nicosia - località San Pietro ☎ 0935 640529; da 80€
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OSPITALITÀ>HOSPITALITY
I Consigli di Sikania > Sikania advices
Grand Hotel Piazza Borsa > Palermo Prendete tre edifici storici nel centro di Palermo e una società per azioni che da anni si muove nel settore dell’imprenditoria turistica. “Mescolate” bene e otterrete il nuovo ed elegante hotel Piazza Borsa, inaugurato lo scorso gennaio. La struttura è il risultato dei lunghi e laboriosi restauri di un immobile imponente che fino a non molti anni fa ospitava la Cassa di Risparmio. Ma la sua storia è ben più antica. Il nucleo centrale è costituito dal convento cinquecentesco dei Padri della Mercede, del quale restano pressoché immutati il
chiostro e la porta del monastero sormontata dell’effige che simboleggiava la missione dei preti, vale a dire un pellicano che imbocca il proprio piccolo. A questo monastero si aggiunse nel Settecento l’attiguo palazzo dei principi Cattolica Briuccia: i due edifici furono uniti tramite tre ponti in pietra sorretti da colonne di marmo. Nell’Ottocento l’ordine dei Mercedari decadde notevolmente, e con l’Unità d’Italia gli ultimi monaci lasciarono Palermo: il grande edificio divenne centro finanziario e via via acquistò importanza configurandosi come una vera e propria
Grand Hotel Piazza Borsa > , via dei Cartari, 18 - Palermo; tel. 091 320075; la doppia BB da 220 € (la doppia) > BB (double room) from 220 € Take three historic buildings in the centre of Palermo and a corporation that has been working for years in the field of tourism. “Scramble” well and you’ll get the new and elegant hotel Piazza Borsa, which opened last January. The structure is the result of long and difficult restoration of a stately building that until a few years ago housed the Cassa di Risparmio Bank. But its story is much older. The core is the sixteenthcentury convent of the Mercedari Fathers, of which remain (almost unchanged) the cloister and the 58
door of the monastery surmounted by a sculpture symbolizing the mission of the priests, that is a pelican feeding its baby. In the eighteenth century the adjacent palace of the Cattolica Briuccia princes was added to the monastery. The two buildings were joined by three stone bridges supported by marble columns. In the nineteenth century the Mercedari order declined considerably, and after the Unification of Italy the last monks left Palermo: the big building became a financial centre and gradually gained
borsa valori. È di questo periodo la costruzione della terza parte dell’edificio, affidata a Ernesto Basile: le strutture di rappresentanza della banca. Oggi, in quei saloni gli sportelli sono stati sostituiti dai tavoli dell’ottimo ristorante Kemonia, in cui troverete cucina siciliana rivisitata con notevole estro dallo chef Gioacchino Guddo e un ambiente che ancora rispecchia quello della Belle Epoque: arredi e complementi sono originali o perfettamente riprodotti. La difficoltà nella realizzazione di questo albergo, del resto, è stata proprio la necessità di rispettare tutto quel che c’era prima: ecco perché le 127 camere sono tutte diverse. Il fiore all’occhiello del Grand Hotel sono gli spazi comuni e soprattutto il grande chiostro e il giardino d’inverno: il primo, circondato da colonne che incorniciano una bella fontana, può essere coperto da una struttura retrattile che, da un’altezza di 15 metri, protegge dal caldo e dal freddo; il secondo, interamente affrescato, si affaccia sul rosone della Chiesa di San Francesco. (testo > maria cristina castellucci)
importance becoming a real stock exchange. In this period the construction of the third part of the building was carried out by Ernesto Basile, who designed the front offices of the bank. Today, in these halls the counters have been replaced by the tables of the excellent restaurant Kemonia, where you will find Sicilian cuisine revisited with considerable flair by chef Gioacchino Guddo, and an environment that still reflects that of the Belle Epoque: the furniture and accessories are original or perfectly reproduced. Indeed, the difficulty in achieving this hotel was precisely the need to respect all that was there before, and this is why the 127 rooms are all different. The flagship of the Grand Hotel are the common areas and especially the great cloister and the winter garden: the first, surrounded by columns that frame a beautiful fountain, can be covered by a retractable structure, which from a height of 15 meters protects against heat and cold; the second, entirely frescoed, overlooks the rose window of the Church of San Francesco. (text > maria cristina castellucci)
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LO SCAFFALE DI SIKANIA>
In collaborazione con le case editrici, un appuntamento che propone pagine scelte da libri di recente pubblicazione.
Gian Mauro Costa
Il libro di legno Sellerio
Enzo Baiamonte, palermitano della Zisa, voleva diventare ingegnere, poi, più modestamente, si è messo a fare il radiotecnico, ma a margine svolge anche l’attività di investigatore privato. Un giorno una giovane e distinta signora viene a turbare la sua tranquillità affidandogli uno strano incarico: il recupero di cinque libri che il padre di lei, un defunto professore bibliofilo, ha dato in prestito. Il vecchio studioso si era fatto costruire da un falegname dei volumi perfettamente sagomati e quando prestava un libro lo sostituiva subito con una copia in legno segnandovi sopra il nome della persona cui veniva affidato. Presto il candido detective si renderà conto di essere entrato in un grosso intrigo. Senza saperlo, sta rischiando la vita. Sellerio Editore, 308 pagg., 13 €
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Il libro di legno di Gian Mauro Costa
l’autore> Gian Mauro Costa vive a Palermo dove è nato nel 1952. È giornalista della Rai. Con Sellerio ha pubblicato Yesterday nel 2001.
«
S
errande abbassate, pioggia sulle insegne delle notti andate… devo pensarci su… pensarci su… ma dipenderà… dipenderà… quale storia vuoi che ti racconti?… ah!… non so dir di no, no, no… no… no…». Quella mattina di marzo la signora Margherita era di buonumore. E quindi cantava senza ritegno, dondolando il corpo imponente e la testa al ritmo del mocio grigio che scivolava leggiadro sulle mattonelle. Ma stavolta Enzo non era infastidito. Si era abituato ad avere a casa, tre giorni alla settimana, una signora delle pulizie selvaggia e quasi analfabeta che andava pazza per Paolo Conte e conosceva a memoria tutte le strampalate parole delle sue canzoni. Le ascoltava con un mangiacassette rabberciato con lo scotch che portava con sé nel sacchetto dei detersivi. E poi anche Enzo, quella mattina, era di particolare buonumore. Sarebbe infatti andato dal meccanico per far controllare un fastidioso rumorino della sua Punto. Fare un salto in officina era uno dei suoi appuntamenti preferiti. Gli piaceva respirare il tanfo di benzina e di grasso, facendo attenzione a non sporcare la camicia bianca con polsini e colletto rinnovati ogni due anni dalla signorina Rita che aveva un negozietto all’angolo della strada. Amava partecipare ad appassionate discussioni su carburatori e pastiglie dei freni o sull’albero genealogico dell’arbitro che aveva assegnato un rigore contro il Palermo. Esordiva così: «Signor Fiorino, non si preoccupi, non ho fretta. Quando ha un minutino, dia un’occhiata…». E si metteva davanti all’ingresso dell’officina, dopo aver inforcato gli occhiali e sbandierato il giornale, in una posizione strategica tale da non disturbare il via vai dei ragazzi in tuta e da captare la frase giusta che gli consentiva l’ingresso nella conversazione. Che bello. C’era pure il tempo di ascoltare l’urlo del panettiere che intimava al ragazzo di bottega di poggiare sul bancone la teglia delle iris con ricotta appena sfornate. Di fretta non ce n’era. Se fosse arrivato mezz’ora o un paio d’ore dopo nel suo laboratorio, poco male. Il lavoro ormai scarseggiava per non dire che mancava del tutto. Presto l’intero armamentario da radiotecnico avrebbe potuto essere acquistato in blocco da un amante di modernariato. Non era certo da lì che arrivavano i soldi per tirare dignitosamente avanti. Era stato
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LO SCAFFALE DI SIKANIA>
oculato, lui. Aveva risparmiato un bel po’ nel periodo delle vacche grasse (quando radio e tv non erano state ancora retrocesse a sorelle minori di varie diavolerie assemblate) e usufruiva pure, grazie a un groviglio burocratico ai limiti del lecito, di una pensioncina Inps ottenuta dopo un apprendistato giovanile in una bottega artigianale. E poi, sì, c’erano i proventi della sua attività di investigatore. Niente per cui leccarsi i baffi, per carità (tra l’altro Enzo ci teneva a mantenere il viso rigorosamente glabro). Però, quando metteva assieme le prove a carico di un coniuge fedifrago, riusciva a guadagnare anche 516 euro, la somma che aveva puntigliosamente tradotto dal corrispettivo in lire di un milione, con un evidente rimpianto per il vecchio sistema monetario. Cinque, sei casi l’anno, in fin dei conti, che gli garantivano le parsimoniose rose da accoppiare al pane. E quasi tutti provenienti dalle segnalazioni dell’anziano e un po’ sordido avvocato civilista Marziano che aveva da sempre lo studio al piano rialzato del suo palazzo. Era stato proprio Marziano a entrare un giorno nel suo laboratorio e a chiedergli il favore di registrare di nascosto una conversazione che si sarebbe svolta nell’anticamera del suo studio. E qualche settimana dopo era stato lo stesso avvocato a proporgli di usare la macchina fotografica per documentare ingressi e uscite di una signora da un certo condominio. A poco a poco, insomma, Enzo Baiamonte, palermitano della Zisa, nipote di un sottufficiale della guardia di finanza, orfano di un impiegato delle ferrovie e di una casalinga di origine sarda, radiotecnico diplomato, lettore di fumetti, amante della musica leggera italiana anni Sessanta, giocatore di scopone, celibe di stato civile e anche esistenziale, puttaniere di vocazione ma non di coraggio né di esercizio, persona di carattere mite solo raramente irascibile, buono d’animo sebbene non particolarmente prodigo, tifoso di calcio ma di squadre militanti in divisioni minori, simpatizzante di sinistra, estimatore di cani di piccola taglia la cui compagnia non si era mai concessa per l’esagerato timore di essere scambiato per un pederasta, uomo ormai brizzolato e con qualche concessione all’adipe, consumatore abituale di acqua gassata ed eccezionalmente di nero d’Avola e limoncello, cortese conversatore con gli abitanti del suo quartiere, pochi amici e un paio di cugini, dapprima frequentatore di sale cinematografiche di seconda e terza visione e poi noleggiatore di videocassette, innamorato pazzo di Tiziana Pini ex soubrette con un paio di apparizioni cinematografiche in film di Pupi Avati, a poco a poco, dunque, Enzo Baiamonte era diventato «Baiamonte Enzo - investigatore privato - specializzato in casi di infedeltà coniugale, ritrovamenti e recupero crediti» come recitava il biglietto da visita stampato dal tipografo di via Lascaris al quale non aveva mai perdonato l’errore di aver posposto il nome al cognome ma a cui non aveva avuto mai il coraggio di confessarlo.
era diventato «Baiamonte Enzo - investigatore privato - specializzato in casi di infedeltà coniugale, ritrovamenti e recupero crediti» Per gentile concessione di Sellerio Editore 63
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